novant`anni fa moriva il "barone rosso"

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novant`anni fa moriva il "barone rosso"
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NOVANT'ANNI FA MORIVA IL "BARONE ROSSO"
domenica 20 aprile 2008
Roma, 20 apr. - Il 21 aprile del 1918 a Vaux sur Somme, sul fronte francese, viene abbattuto dal nemico il barone
Manfred von Richthofen, il piu' grande talento della storia dell'aviazione, conosciuto gia' all'epoca come il 'Barone
Rosso'. Una figura a cavallo tra due ere, meta' condottiero medievale e meta' soldato tecnologizzato, protagonista di
quella Grande Guerra che a sua volta segno' un importante spartiacque tra la vecchia e la nuova concezione dell'evento
bellico. Nato il 2 Maggio 1892 a Breslau, nella Slesia, da famiglia molto facoltosa, quello che per i francesi diventera' 'le
diable rouge' impara a sparare e a cacciare fin da giovanissimo nelle tenute di famiglia. A undici anni diviene cadetto
presso l'Accademia Militare di Wahlstatt. Nel 1911, ad ogni modo, si arruola nel reggimento degli Ulani, ovvero dei
lancieri a cavallo. Nel frattempo scoppia la guerra e von Richtofen viene inviato sul fronte orientale, dove vivacchia nella
noia delle retrovie. Dopo aver protestato col Comando Generale per il ruolo di secondo piano assegnatogli, alla fine del
maggio 1915 viene trasferito al servizio dell'aviazione tedesca. La guerra nei cieli, in quel periodo, era invenzione
piuttosto recente. Si trattava ancora di un settore militare agli esordi, in cui spesso l'inesperienza e la spericolatezza la
facevano da padrona. Manfred von Richtofen inizia come osservatore, ma dopo i primi tentativi maldestri (al primo volo
da solista distrugge il velivolo), ottiene il brevetto di volo e nell'aprile del 1916 gli viene assegnato il suo primo Fokker
Eindecker. Il Fokker stava in quegli anni rivoluzionando la guerra aerea per via dell'innovativo dispositivo sincronizzatore
grazie al quale la mitragliatrice, montata sulla fusoliera davanti al pilota, sparava soltanto quando la linea di tiro non era
ostruita dalla pala dell'aereo.
A giugno dello stesso anno viene notato dal gia' leggendario Oswald Boelcke, che vuole Manfred nello squadrone 'Jasta
11', insieme a Voss, Udet, Boheme e ad Hermann Goering, futuro ministro dell'Aviazione nel Reich hitleriano.
Il 9 novembre Richtofen abbatte la sua ottava vittima e diventa un 'asso', termine di origine francese con cui i tedeschi
celebravano gli otto abbattimenti accertati. Il 23 novembre Manfred abbatte un celebre asso dell'aviazione inglese, il
maggiore Lanoe Hawker, e per celebrare la grande impresa decide di ornare l'ingresso del proprio alloggio con la
mitragliatrice che era a bordo dell'aereo del britannico. La leggenda di Richtofen, l'asso implacabile, comincia a
diffondersi tra i commilitoni e tra i nemici. Per alimentare il proprio mito, il barone dipinge il suo aereo di rosso, in modo
da essere facilmente riconoscibile. Il 'Barone Rosso' e' al suo apogeo.
Nell'aprile 1917 la sua squadra ottiene ben 89 vittorie, di cui 20 del solo Richtofen. Per gli alleati e' il 'Bloody April'.
Gli inglesi impazziscono. Si arriva a istituire una squadriglia (anch'essa caratterizzata dal colore rosso) con lo specifico
compito di abbattere l'aereo di Richtofen. Ciononostante, il giovane asso ottiene ben ottanta vittorie aeree confermate
durante l'intero conflitto prima di essere abbattuto. Accade il 21 aprile 1918. Quasi per pudore, nessuno dei militari alleati
intende rivendicarne l'uccisione che viene attribuita al capitano Roy Brown. Questi, tuttavia, non rivendica l'abbattimento,
che e' infatti probabilmente merito del sergente Popkin o dell'artigliere Robert Buie della contraerea australiana.
Richtofen viene sepolto dagli inglesi e la sua bara salutata dalla rituale salva di fucile, con una cerimonia identica a
quella riservata agli alti ufficiali inglesi. Un caccia inglese sorvola il campo-base tedesco di Cappy lanciando il seguente
messaggio: 'Al corpo d'aviazione tedesco. Il cavaliere barone Manfred von Richtofen e' stato ucciso in battaglia il 21
aprile 1918 e seppellito con tutti gli onori militari'. Non aveva nemmeno ventisei anni.
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