1 I FATTI DI BESLAN : EMOZIONI E PENSIERI DI

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1 I FATTI DI BESLAN : EMOZIONI E PENSIERI DI
I FATTI DI BESLAN : EMOZIONI E PENSIERI DI
BAMBINI E RAGAZZI
“ Quel giorno qualcuno mi raccontò della morte di più di
180 bambini ed io pensai per tanto tempo alla strage. Poi
decisi di non pensarci per un po’, per non stare male. Ma dopo
qualche giorno dissi a me stesso che dovevo pensarci. Forse pensandoci non mi sarei più
tormentato. Fu così che dopo mi passò la tristezza. Ora ci rifletto e penso che quello che è successo
non sarebbe mai dovuto succedere ; ma ora che è accaduto bisogna fare in modo che non si ripeta.
Intanto si può ricordare.” (Mattia)
QUEL GIORNO, DAVANTI ALLA TELEVISIONE…..
Quel giorno, appena accesi la televisione, vidi delle immagini orribili e
provai una grande rabbia. Non riuscivo neanche a immaginare il dolore
delle madri. Quel giorno riconobbi quanto ero fortunata a poter
frequentare una scuola tanto protetta….. (Michela)
“Sullo schermo ho visto quello stivale su quel libro con una bomba, lo
stivale era di un terrorista che aveva fatto la bomba per far finire la vita
di moltissimi bambini. Ho pensato che quei bambini avevano piani per il
loro futuro, chi voleva diventare medico, chi avvocato…speranze
perdute, solo per l’indipendenza di una regione. Non so descrivere
quanta rabbia e tristezza ho provato (Olimpia)
“Interessato e preoccupato, continuai a guardare il telegiornale : fecero vedere le prime immagini e
il senso di preoccupazione si trasformò in orrore. Capii la tragedia. Con il passar del tempo le
immagini diventarono sempre più orrende : si vedevano dei bambini in preda al terrore, con le mani
sopra la testa e le bombe a pressione sotto i piedi.” (Lorenzo)
“Alla televisione fanno vedere tutte quelle scene di violenza e di
lacrime, ma noi dall’Italia non possiamo sentire il dolore che provano le
famiglie di tutti quei bambini innocenti, vittime del terrorismo, vite
spente dalla guerra. (Martina)
“Le immagini che ho visto alla televisione mi hanno fatto uno strano
effetto: un misto di tristezza e di rabbia, e ho pensato molto a che cosa hanno dovuto passare quei
bambini. Spero che chi li ha uccisi si renda conto del male che ha fatto, e spero che i bambini
riposino in pace.” (Leonardo)
“Quando ho visto al telegiornale le immagini di quei bambini, ho provato
a mettermi nei loro panni, ed è stato molto doloroso. (Irene)
“Nel vedere le immagini televisive che mostravano bambini con il
terrore sul volto , qualunque persona ha provato orrore e un immenso
disprezzo. Nel vedere che al mondo d’oggi esiste una tale crudeltà, viene
da pensare che la civiltà in 2000 anni si è evoluta nella tecnologia e non
nel rispetto fra gli uomini.
(Tommaso, Filippo, Lorenzo, Luca)
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BAMBINI COME NOI
“Sono qui, in camera mia, e mentre scrivo penso a voi, a voi bambini di
Beslan….” (Giulia)
“A Beslan è stata distrutta una scuola e sono stati uccisi molti bambini
della nostra età, alcuni più grandi e anche molti più piccoli. E’ davvero
una cosa atroce che adesso i terroristi non si fermino neanche davanti ai
bambini. Dentro di me c’è una sensazione di tristezza, e prego ogni sera
per quei bambini.” (Martina)
“Io sono rimasta molto male quando ho saputo di Beslan, soprattutto perché sono morti molti
bambini, e questo è ingiusto, perché secondo me dei bambini non dovrebbero mai entrare nelle
guerre.” (Alice)
“Questo pensiero lo dedico a dei bambini più piccoli e più grandi di me che sono rimasti per sempre
in quella scuola, vittime di quegli stupidi kamikaze che si fanno saltare in aria.” (Nicolò)
“Le vittime della Ossezia, morte in una scuola, dove i ragazzi
giocano e studiano. Imprigionati nella scuola in bilico tra la vita e la
morte per tre giorni, poi…uccisi.” Marco)
“Il fatto che all’uccisione di bambini abbiano partecipato anche
donne e madri mi ha fatto rimanere spaesata, come se il mondo
cominciasse a ruotare al contrario…” (Francesca)
“L’11 settembre 2001 sono morti molti adulti, base della società. Il 3
settembre 2004 sono morti dei bambini, futuro di ogni
comunità….non ci sono parole per descrivere l’orrore provocato dai
terroristi nella scuola di Ossezia.” (Beatrice)
“La terribile strage avvenuta in Ossezia ha stroncato molte vite di bambini e ragazzi, e anche quelli
che sono riusciti a salvarsi avranno un bruttissimo ricordo della loro infanzia.” (Silvia)
“Molti bambini sono morti nella loro stessa scuola, in cui
avrebbero dovuto imparare ad amarsi e ad essere sempre in pace,
ma questo mondo è sempre in guerra. Preghiamo che una tragedia
come questa non succeda più.”
( Elena)
“Morti per colpa di un mondo ingiusto, di un terrorismo radicale,
inutile. Spero che sia l’ultima volta che accade una cosa del genere
in una scuola….mai più questo orrore.” (Leonardo)
“Semplicemente penso che tutto questo sia mostruoso : prendere,
anzi, usare bambini per scopi propri come se fossero “pedine”.”
(Riccardo)
“Mi dispiace molto per i bambini morti e anche feriti. Secondo me
la ferita peggiore è la paura che hanno avuto in quei momenti.
Penso anche alle mamme che non trovavano più i loro figli…”
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(Rosa)
“Ho provato molta rabbia, perché pensare che dei bambini come noi vanno a scuola il primo giorno
per incontrare la maestra e poi alla fine si trovano in un atto di terrorismo…è stato molto triste.”
(Andrea)
“La morte dei bambini nella scuola di Beslan mi ha fatto sentire in pena per quei genitori che non
vedono più ritornare i loro figli a casa e si disperano, sapendo che non potranno più stringere tra le
braccia i loro bambini.” (Luca)
“Quando vi ho visto morire, bambini di Beslan anche se non vi
conoscevo, ho sofferto molto per voi….” (Nico)
“A Beslan sono morti tantissimi bambini in una scuola a causa di
persone crudeli che hanno lanciato una o più bombe su persone
indifese; ormai è successo e sono dispiaciuta, arrabbiata…ma spero
che non succeda mai più, perché non bisogna approfittarsi dei
piccoli, che hanno diritto a una vita e a un futuro migliori.”
(Francesca)
“Anche questa volta, come molte altre, sono morti tantissimi bambini, senza contare tutte quelle
mamme che pur di proteggerli hanno sacrificato la loro vita. Molte volte mi chiedo che cosa
possono avere provato quei bambini , vedendo i loro amici morire o vedendo una bomba scoppiare
sotto i loro occhi…” (Isabella)
“Avete vissuto tre giorni di paura e sofferenza senza nessuno accanto. Ogni sera faccio una
preghiera per voi , che non ci siete più, per voi che ci siete ancora a cui la vita è stata sconvolta per
sempre…” (Sofia)
LA GUERRA
“….La guerra è una cosa terribile. Il secolo scorso è stato
segnato da due conflitti che hanno causato la morte di migliaia
di persone, ma che non hanno portato a nulla. Anche le guerre di
oggi non porteranno a nulla, se non a morte e distruzione. Le
guerre, per quanto inutili, devono essere se mai combattute al
fronte, sul campo, tra uomini veri contro uomini veri, non contro
bambini innocenti. (Francesco)
“La guerra è una strada interminabile : chi la percorre, per
quanto si possa illudere di raggiungere scopi positivi, non ne
vedrà mai la fine, perché la guerra è una sconfitta per tutti gli
uomini : anche per quelli che l’ hanno voluta .”
(Luca)
“Perché fare la guerra? La guerra è inutile, provoca soltanto
milioni di vittime innocenti e distrugge la vita delle persone che ,
pur sopravvivendo, hanno visto la guerra e la distruzione davanti ai propri occhi. Molte persone
dicono che la guerra la fanno per soldi, ma per fare la guerra non ne spendono altrettanti?”
(Francesca)
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“Ma cosa porta di buono la guerra? Quando capiranno che non esiste risposta, allora speriamo che
guerre così inutili finiscano.” (Camilla)
COSTRUIAMO LA PACE
“Apri gli occhi e capirai…. Che è l’ora che scoppi la pace…la
guerra può insegnare solo a non farla.” (Giulia, Anna, Martina)
“Ma come si può arrivare alla pace?! Forse con la diplomazia che
non c’è? Oppure con la guerra, uccidendo migliaia di persone? E’
da tanti anni che la gente vive di paura e di angoscia, sperando che
un giorno nel mondo regni la pace.” (Iva)
“Io credo che sia inutile combattere la violenza con altra violenza,
perché così facendo si crea un circolo vizioso di vendette e ricatti,
con il quale non si otterrà mai la pace. “ (Federica)
“Secondo me, prima di arrivare ad avere la pace nel mondo,
dovremmo averla innanzitutto nei nostri cuori, riuscendo ad
eliminare l’odio in tutti noi.” (Silvia)
“Costruiamo la pace, facciamo onore a quei poveri bambini che
sono morti a Beslan. Sono vittime innocenti che avevano tanti
sogni come noi, la loro morte non deve essere inutile.”
(Federica)
SPERIAMO
“Noi non possiamo in alcun modo alleviare il dolore e le sofferenze vissute da quei bambini e dai
loro genitori. Possiamo solo sperare con tutto il cuore che una tragedia simile non accada mai più.”
(Lucia)
“Spero che tutte le preghiere delle persone di tutto il mondo, per i
bambini di Beslan, possano essere utili per fermare il terrorismo e
per trasformare in angeli le piccole vittime” (Martina)
“Molte persone hanno acceso candele, sono scese per le strade,
hanno fatto silenzio per commemorare le vittime! Hanno pregato per
loro e per il loro familiari, per dimostrare che c’è ancora speranza in
un mondo migliore.” (Moira)
“La terra, per me, è formata da miliardi di candele che rappresentano
le nostre idee e la nostra immaginazione, la nostra speranza. Con il
terrorismo la loro luce può affievolirsi.” (Camilla)
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(testi tratti da elaborati degli alunni della Scuola Media Fibonacci di Pisa, raccolti e ordinati dalle
insegnanti E.Dini e F.Pacchini)
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