"Un chien andalou" e "Apocalisse nel deserto"

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"Un chien andalou" e "Apocalisse nel deserto"
Casa della Musica
Martedì 23 ottobre - a ingresso gratuito "Un chien andalou" e "Apocalisse nel deserto"
Un’accoppiata sicuramente originale e da non perdere è quella che “Cinema alla Casa della
Musica” propone alla città con la proiezione di due film diversissimi tra loro ed entrambi a diverso titolo celeberrimi:
Un chien andalou di Luis Buñuel e Salvador Dalí e Lektionen in Finsternis (Apocalisse nel deserto) di Werner Herzog:
l’appuntamento è per le ore 20.30 di martedì 23 ottobre, come sempre a ingresso gratuito presso la Sala dei
Concerti della Casa della Musica.
Un chien andalou è un cortometraggio del 1929, considerato il film più significativo del periodo del surrealismo. Nel 1960,
sotto la direzione di Buñuel, è stata aggiunta una colonna sonora al film, che contiene anche il Liebestod dal Tristano e
Isotta di Richard Wagner. Il film è un susseguirsi di scene senza apparente connessione, che sembrano dare
l'impressione della messa in scena di un delirio onirico. In realtà vi sono contenuti significati molto profondi, leggibili alla
luce della psicanalisi. La celeberrima prima scena è una delle più terrificanti dell'intera storia del cinema: Buñuel, dopo
aver guardato la luna, affila un rasoio e si avvicina a una donna seduta alla quale tiene ben aperto l'occhio sinistro; nella
scena successiva taglia l'occhio in due (in realtà un trucco di montaggio, col taglio dell'occhio di un vitello morto). La
scena è emblematica della rivoluzione visiva surrealista, che intende squarciare l'occhio dello spettatore per fargli
vedere, anche a costo di grandi sofferenze, tutto quello che non ha mai visto e forse non ha mai voluto vedere.
Apocalisse nel deserto (Lektionen in Finsternis) è un film del 1992 diretto da Werner Herzog, un documentario nel quale
il grande regista tedesco riversa le suggestioni date da immagini che già i telegiornali di tutto il mondo avevano
parzialmente trasmesso. Appena terminata la Guerra del Golfo, con la liberazione del Kuwait ad opera dell'esercito
americano, riprese infatti lo scenario apocalittico lasciato dalle truppe irachene, che nel ritirarsi incendiarono centinaia di
pozzi di petrolio. «Il crollo delle galassie avverrà con la stessa, grandiosa bellezza della creazione» è la frase con la quale
inizia il film, attribuita a Blaise Pascal, in realtà di Herzog. Il film si struttura in tredici brevi capitoli, commentati da una voce
che accompagna con sguardo distaccato le immagini: dal deserto, a quelle di distruzione, agli incendi dei pozzi petroliferi
e agli sforzi che squadre altamente specializzate devono compiere per cercare di poter spegnerli. Un film di enorme
suggestione visiva e di grande impatto drammatico. Si ricorda che l’ingresso è liberamente aperto a tutti gli
interessati fino a esaurimento dei 160 posti disponibili.
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Generata: 30 September, 2016, 03:14