Il Resto del Carlino (ed. Forlì)

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Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
UNIONE COMUNI DEL RUBICONE
Sabato, 18 aprile 2015
UNIONE COMUNI DEL RUBICONE
Sabato, 18 aprile 2015
Comune di Gatteo
18/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 9
CECCARELLI FILIPPO
Quaranta lettori gratis ai concerti col Carlino
18/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 13
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Incontri coi cittadini
18/04/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 19
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Rinaldi meglio di Caricasulo
18/04/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 42
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Mancano medici di base
18/04/2015 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 47
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La favola del Diegaro: dalla Terza alla Primozione
18/04/2015 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 51
7
Granfondo Montanari 1° Super B in Lombardia
Comune di Savignano
18/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 9
PASOLINI ERMANNO
Protti: «Vogliamo dare l' accelerataPuò essere una giornata...
18/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 9
CECCARELLI FILIPPO
Quaranta lettori gratis ai concerti col Carlino
18/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 13
18/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 13
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Disegnare tra il verde
PASOLINI ERMANNO
Altro che graffitari, ci sono i ragazzi del 1916
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Savignano festeggia i cento anni di...
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Archeologia a fuoco
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PASOLINI ERMANNO
Crac milionario, nei guai imprenditore e commercialista
18/04/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 13
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Bancarotta transnazionale: nuovi arresti
18/04/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 29
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«Credetemi, sono un bravo ragazzo»
18/04/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 42
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Genocidio degli armeni domani dai Filopatridi
18/04/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 43
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"Archeologia a fuoco"
18/04/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 43
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IN BREVE
18/04/2015 Il Resto del Carlino Pagina 32
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Chi è di scena
18/04/2015 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 25
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In manette il factotum dei fratelli Dradi
18/04/2015 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 25
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Savignano e San Mauro: studenti in gara
Comune di San Mauro
18/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 9
PASOLINI ERMANNO
Protti: «Vogliamo dare l' accelerataPuò essere una giornata...
18/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 13
PASOLINI ERMANNO
Il lungomare si tinge di blu E il mercatino si rinnova
18/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 14
Crac milionario, nei guai imprenditore e commercialista
18/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 14
DA SAN MAURO PASCOLI ALLA BOSNIA
18/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 14
Società nel mirino
18/04/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 13
Bancarotta transnazionale: nuovi arresti
18/04/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 36
Confartigianato Day con prospettiva internazionale
18/04/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 42
Mancano medici di base
18/04/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 42
San Mauro Mare, oggi convegno Esperti a...
18/04/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 43
Lo stilista Giuseppe Zanotti rinnova boutique a Beverly Hills
18/04/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 45
Alluvioni, la parola agli esperti
PASOLINI ERMANNO
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Savignano e San Mauro: studenti in gara
18/04/2015 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 25
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San Mauro C' è un convegno
18/04/2015 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 46
PAOLO FIORAVANTI
Il secondo posto passa dal derby
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Pubblica Amministrazione
18/04/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 2
Alessandro Merli
Il dialogo riparte dalla diplomazia
18/04/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 6
MarioPlatero
Bene l' endorsement ma binari stretti
18/04/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 8
Nino Amadore
Anac: troppi gli affidamenti diretti «anomali»
18/04/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 14
Tiziano GrandelliMirco Zamberlan
Pa, recesso anche prima di 62 anni
18/04/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 15
G.Tr.
Accise, gli aumenti restano alle Regioni
18/04/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 15
Giovanni Negri
Cantone: arbitrati con ruolo pubblico
18/04/2015 Italia Oggi Pagina 4
SERGIO LUCIANO
L' eccesso di regolamenti fa il gioco della corruzione
18/04/2015 Italia Oggi Pagina 25
NICOLA TANI
Il governo vuole tagliare 80­100 mila slot machine
18/04/2015 Italia Oggi Pagina 28
ILARIA ACCARDI
Fondo di riequilibrio, il passato non conta
18/04/2015 Italia Oggi Pagina 28
MATTEO BARBERO
Gli esuberi non bloccano la mobilità
18/04/2015 Italia Oggi Pagina 28
Patto incentivato a rischio flop
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P.a., meno auto di
18/04/2015 Italia Oggi Pagina 28
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MATTEO BARBERO
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Gatteo
MUSICA.
Quaranta lettori gratis ai concerti col Carlino
RIPROPONIAMO i nominativi dei lettori che
hanno vinto due biglietti per i concerti dei
Jethro Tull e di Francesco De Gregori al
Carisport di Cesena. I vincitori potranno ritirare
i loro biglietti direttamente alla cassa del
Carisport presentando un documento d'
identità. Informazioni sul concerto: Pulp
concerti 0541­785708 Concerto Jethro Tull di
stasera: Alberto Bezzi, via Chieti 49 Cesena;
Roberto Restino, via Stefani 27 Cesena; Marco
Riceputi , Cesena;Monica Zanella, via Farini
Cesena; Loris Bagnolini, via Romagnoli 7
Cesena; Claudio Greggi, San Piero in
Bagno;Marinella Rasponi, San Carlo; Piero
Muccioli via Cremona Cesena; Mihai Ovidiu
Ungureanu, via Todaro 141 Cesena; Bruno
Alessandri, via Cervese 5515 Cesena
Concerto di Francesco De Gregori di domani:
Gabriele Legnani, Cesenatico; Antonietta
Angelini, Cesena; Franca Caporali, via
Bandiera 56 Cesena; Francesco Cocciolo, via
Oberdan Cesena; Elisa Gallinucci, via
Giovanni XXIII Gatteo; Remo Domeniconi, via
Mancini 96 Cesena; Mariella Casadei, v i a
Montefiore Cesena; Mario Semprini, via Togliatti Savignano; Filippo Ceccarelli via Aldo Moro
Gambettola; Bianchi Cinzia, via Turati 3 Savignano.
CECCARELLI FILIPPO
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Gatteo
GATTEO.
Incontri coi cittadini
IN seguito ai gravi danni causati dal maltempo
che ha colpito il comune di Gatteo nel mese di
febbraio , la giunta comunale ha organizzato
una serie di incontri con i cittadini, per avviare
un dialogo e raccogliere elementi utili alla
progettazione di interventi strutturali risolutivi
delle criticità evidenziatesi nel territorio. Il
primo incontro si terrà martedì 21 aprile, alle
20.30, nella sala riunioni del Centro Anziani
Vitainsieme di Sant' Angelo. Poi mercoledì 29
aprile, alle 20.30 presso l' Oratorio di San
R o c c o a Gatteo e martedì 5 maggio, alle
20.30, nella sala conferenze del Palazzo del
Turismo di Gatteo a Mare.
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Gatteo
Stock 600. Il solito Razgatioglu davanti, Vitali gira forte al mattino.
Rinaldi meglio di Caricasulo
ASSEN. Toprak Razgatioglu continua a
guardare tutti dall' alto, ma Michael Ruben
Rinaldi non è distante con il 3° crono. Il turco
della Kawasaki ferma i cronometri in 1'41"648
nel turno pomeridiano, mettendosi alle spalle l'
olandese Hartog, il riminese Rinaldi e il
francese Antiga, suoi compagni di marchio.
Primo dei "non Kawasaki" è il belga Duwelz
(Yamaha) che era stato il più rapido al mattino
su tracciato ancora bagnato. Ottavo il raven
nate Federico Caricasulo (Honda Pata Junior
Team Ravenna) in 1'42"571. Il bellariese Luca
Vitali, 4° al mattino, chiude 13° in 1'42"996 con
la Kawasaki Gas Rimini. Poco più indietro
troviamo il riminese Alessandro Zaccone
(Honda) 17° in 1'43"062, con ritardi maggiori
Cristopher Gobbi di Gatteo (Yamaha Vft San
Clemente) 25°, il bellariese Massimiliano
Spedale (Yamaha Gradara Corse) 29° e il
riminese Riccardo Caruso (Kawasaki Gas)
33°.
Vedremo se Rinaldi, Caricasulo e Vitali
potranno inserirsi nelle posizioni di vertice e se
Zaccone, Gobbi, Spedale e Caruso potranno
avvicinare la classifica a punti. Michael, dopo
lo zero in Spagna, non può sbagliare, mentre
Caricasulo lotta con una Honda non al livello
delle Kawasaki. Vitali ha fatto due gran
rimonte in Spagna, ora deve dimostrare di poter stare davanti. Alle 11.45 prove ufficiali, alle 17.50 la
gara. (m.m.
)
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Gatteo
Mancano medici di base
Secondo gli standard problemi anche a Cesenatico e Valle Savio Ne servirebbero uno
in più a San Mauro Pascoli e a Gatteo.
RUBICONE. Nel Cesenate ci sono quattro
zone che risultano carenti per quanto riguarda
la presenza di medici di medicina generale. E
la metà di queste sono nella vallata del
Rubicone.
E' quanto attesta la rilevazione effettuata al
primo marzo di quest' anno da parte dell'
Ufficio Medici Convenzionati Forlì ­ Cesena.
Secondo gli standard previsti, ci sarebbe
bisogno di un medico di base in più nei territori
comunali di San Mauro Pascoli (che tra l' altro
ha recentemente iniziato con i suoi medici di
base il servizio H10) e di Gatteo. Un terzo
medico sarebbe necessario, sempre nello
stesso Distretto, nel territorio comunale di
Cesenatico. Un quarto medico di medicina
generale servirebbe nella vallata del Savio, tra
i Comuni di Mercato Saraceno e di Sarsina,
con la riserva di individuare un eventuale
vincolo di apertura di uno studio medico in una
specifica frazione successivamente alla con
clusione di altre procedure di assegnazione
ancora in corso.
Il controllo viene generalmente fatto un paio di
volte all' anno. Gli standard prevedono che per
ciascun ambito territoriale ci debba essere un
medico di medicina generale ogni mille
abitanti (o frazione di mille se supera i 500)
detratta la popolazione under 14 al 31 dicembre dell' anno precedente e quella che ha scelto il medico
in un altro Comune.
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La Voce di Romagna
(ed. Forlì)
Comune di Gatteo
NEOPROMOSSA La squadra di Stefano Scarpellini ha fatto il salto di categoria con una
giornata di anticipo: secondo attacco del torneo e migliore difesa. Il tecnico Scarpellini: "Sei
squadre in lotta: siamo stati i più continui"
La favola del Diegaro: dalla Terza alla Primozione
"Chiaretti determinante dal punto di vista tecnico e per l' esperienza: si è inserito con
umiltà"
Doveva essere una stagione da predestinati
quella del Diegaro di mister Stefano
Scarpellini e così è stato. 02 esterno a
Corpolò, vittoria del campionato di Prima
Categoria con una giornata d' anticipo per la
formazione cesenate, senza grossi dubbi e
zero recriminazioni: secondo attacco del
torneo e prima difesa con sole 21 reti su bite.
E un organico che ha perso solo quattro colpi ­
tanti quanto il Bagno e non ha mai mollato per
compiere un' impresa che parte da lontano.
"A parte le prime due settimane ­ scherza
Scarpellini, ebbro della vittoria ­: abbiamo
iniziato con un pareggio e una sconfitta. Lì
forse mi sono preoccupato, ma poi è stata una
grande cavalcata".
Annunciata.
"Siamo partiti dall' inizio per creare un gruppo
che ci portasse alla vittoria, mettendo insieme
ragazzi che si stimassero e si rispettassero
gara dopo gara. La vittoria dei campionati è un
obiettivo che perseguo anno dopo anno,
stagione dopo stagione da quando siamo
partiti con il Centro Sportivo. E ora ci siamo
presi anche la Prima Categoria".
In un campionato molto equilibrato che non
permette errori.
"Sei pretendenti alla vittoria finale. Rispetto a
Gatteo o Cattolica noi abbiamo avuto più continuità e credo che la grossa differenza l' abbia fatta la
qualità degli allenamenti. Non a caso la nostra arma vincente è stata la panchina: per quello che mi
riguarda io ho sempre avuto ventisei titolari. Così è molto 'allenante', perché chi va in campo non solo si
sarà allenato veramente al massimo, ma avrà dato tutto, perché in panca è già pronto qualcuno a
prendere il suo posto in qualsiasi momento".
Organico competitivo, ma quanto è contata l' esperienza di un ex pro come 'Lele' Chiaretti?
"E' stato determinante sia dal punto di vista tecnico che per l' esperienza portata: il profilo umano è stato
fondamentale. Emanuele si è inserito con l' umiltà di un vero campione all' interno di uno spogliatoio
giovane, mettendosi a disposizione della squadra senza voler o dover giocare per forza".
L' unità di intenti è la chiave del 'metodo' Scarpellini.
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Continua ­­>
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La Voce di Romagna
(ed. Forlì)
Comune di Gatteo
"Sì, ma anche io non sono solo. E' stato indispensabile in ogni momento il mio staff: non potrei fare a
meno né di Cavallini né di 'Ciccio' Marani. Hanno curato tutti i particolari e tutti i fondamentali. E la
squadra è andata loro dietro".
E ora, la Promozione. Il Diegaro è pronto? Può reggere quel campionato?
"Può reggerlo, chiaramente con l' inserimento dei cinque o sei giovani che sono obbligatori nella
categoria".
A chi dedica la vittoria, Scarpellini?
"Alla mia famiglia: star su la domenica col piatto a tavola è dura per tutti!".
Gian Piero Travini.
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La Voce di Romagna
(ed. Forlì)
Comune di Gatteo
Granfondo Montanari 1° Super B in Lombardia
Il 29 marzo scorso si è disputata la granfondo di Sant'
Angelo Lodigiano, in Lombardia. La gara che si snoda
su tre percorsi, ha visto nella versione più estesa di 156
chilometri e 1.782 metri di dislivello, il vittorioso trionfo di
Giancarlo Montanari per la categoria Super Gentlemen
B con il tempo di 5h 38'. Unico partecipante della
Sidermec­Vitali di S.Angelo d i Gatteo, Montanari ha
pedalato assieme ad un gruppo di "amici delle due
ruote" italiani e svizzeri, consolidato da anni. Queste le
sue parole al termine della gara: "La mia vocazione al
ciclismo mi accompagna da più di 40 anni, o forse potrei
dire che mi infervora poiché mi ha portato a numerose
ed entusiasmanti esperienze come seguire campioni
professionisti degli anni '70/'80 come Baronchelli e il
nostro Claudio Savini fino al nascere di una bella
amicizia con loro, di correre in sella senza indugio
sfidando anche il freddo dei mesi invernali in
condivisione con i compagni della mia società sportiva
santangiolese e, infine, di mantenere vivo il fuoco della
passione gareggiando tutt' oggi quando, valicata la
soglia dell' anzianità, ho portato a casa una lieta e
inaspettata vittoria".
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
LA SAMMAURESE SOGNA.
Protti: «Vogliamo dare l' accelerataPuò essere una
giornata decisiva»
Eccellenza Domani la capolista va ad Argenta, scontro diretto tra Ravenna e Alfonsine.
Cesena CONTINUA il volo della Sammaurese
verso la serie D; dopo avere superato
domenica scorsa una mai doma Portuense
con una tripletta di Bonandi e l' ultimo gol a
quattro minuti dalla fine. I giallorossi hanno ora
70 punti e conservano le stesse distanze dalle
vittoriose Ravenna a 67 e Alfonsine a 65.
Mancano tre partite alla fine del campionato di
Eccellenza girone B dove dormono sonni
tranquilli Savignanese e Sampierana, mentre
lotta disperatamente per non retrocedere il
Vallesavio penultimo a 25 punti. Le partite
inizieranno alle 15.30 e domani la
Sammaurese sarà sul campo dell' Argentana
che ha 36 punti.
«Domani si scontreranno Ravenna e Alfonsine
dice Cristiano Protti presidente della
Sammaurese e sarà una giornata decisiva,
entrambe infatti non potranno naturalmente
vincere. Noi dovremo cercare di portare a
casa un risultato positivo o ancora meglio il
bottino pieno da Argenta anche se loro sono
un' ottima squadra e hanno bisogno di fare
punti. Abbiamo Beati squalificato e infortunati
Morri, Tartabini e Bonandi».
La Savignanese, settima in classifica a 49 punti, ospiterà nello stadio Capanni il Progresso ormai al
sicuro con 40 punti.
«AFFRONTEREMO negli ultimi incontri tre squadre forti come Progresso, San Lazzaro e il Ravenna
nell' ultima di campionato afferma Oscar Farneti mister della Savignanese ­. Abbiamo De Rosa
infortunato». La Sampierana ottava a 41 punti andrà a giocare in casa della Centese ultima in classifica
con 10 punti e già retrocessa. «La Centese vorrà onorare ugualmente questo ultimo scorcio di
campionato anche se ormai condannata dice Massimo Bragagni presidente della Sampierana ­ Noi
vogliamo divertirci e fare divertire tutti coloro che continuano a seguirci. La rosa sarà al completo». Il
Vallesavio, penultimo a 25, andrà in casa della Portuense, sesta, a 54 punti. «Domenica scorsa contro l'
Alfonsine il pareggio sarebbe stato un risultato stretto per noi e invece abbiamo perso dice Mauro Faini
general manager del Vallesavio Purtroppo è una stagione fatta così, dove al minimo errore ci castigano,
inoltre colpiamo pali, troviamo portieri in giornate di forma eccezionali. Continuiamo a subire infortuni
gravi ma vogliamo pensare positivo. Ci sono ancora nove punti a disposizione, la squadra dal punto di
vista atletico e fisico sta bene e ce la giocheremo fino in fondo. Non molliamo, abbiamo squalificati
Leoni e Semeraro e infortunato Fiumana». Ermanno Pasolini.
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Continua ­­>
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
PASOLINI ERMANNO
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Pagina 9
Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
MUSICA.
Quaranta lettori gratis ai concerti col Carlino
RIPROPONIAMO i nominativi dei lettori che
hanno vinto due biglietti per i concerti dei
Jethro Tull e di Francesco De Gregori al
Carisport di Cesena. I vincitori potranno ritirare
i loro biglietti direttamente alla cassa del
Carisport presentando un documento d'
identità. Informazioni sul concerto: Pulp
concerti 0541­785708 Concerto Jethro Tull di
stasera: Alberto Bezzi, via Chieti 49 Cesena;
Roberto Restino, via Stefani 27 Cesena; Marco
Riceputi , Cesena;Monica Zanella, via Farini
Cesena; Loris Bagnolini, via Romagnoli 7
Cesena; Claudio Greggi, San Piero in
Bagno;Marinella Rasponi, San Carlo; Piero
Muccioli via Cremona Cesena; Mihai Ovidiu
Ungureanu, via Todaro 141 Cesena; Bruno
Alessandri, via Cervese 5515 Cesena
Concerto di Francesco De Gregori di domani:
Gabriele Legnani, Cesenatico; Antonietta
Angelini, Cesena; Franca Caporali, via
Bandiera 56 Cesena; Francesco Cocciolo, via
Oberdan Cesena; Elisa Gallinucci, via
Giovanni XXIII Gatteo; Remo Domeniconi, via
Mancini 96 Cesena; Mariella Casadei, via
Montefiore Cesena; Mario Semprini, via Togliatti Savignano; Filippo Ceccarelli via Aldo Moro
Gambettola; Bianchi Cinzia, via Turati 3 Savignano.
CECCARELLI FILIPPO
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
SAVIGNANO.
Archeologia a fuoco
DICIASSETTE fotografi impegnati su sette
diversi comuni con testimonianze
archeologiche: si conclude con un racconto
per immagini' il progetto Archeologia a fuoco'
che, grazie ai fondi europei Por Fesr
2007/2013 destinati dalla Regione Emilia
Romagna, ha permesso di documentare l'
attività di ricerca archeologica e valorizzazione
di siti dell' età romana e tardo antica. Oggi alle
11 si apre la mostra Archeologia a fuoco'
presso l' ex Consorzio di bonifica di Savignano
che documenta quanto emerso nei siti di
Cesena, Cesenatico, Forlimpopoli, Galeata,
San Giovanni in Galilea (Borghi), Sarsina,
Savignano.
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
SAVIGNANO.
Disegnare tra il verde
L' ASSOCIAZIONE Zarepta di Savignano sul
Rubicone, continua a promuovere momenti
ricreativi per tutti i bimbi e questa volta il tema
sarà la natura. Oggi, dalle 16,30 alle 18,
presso la Locanda Antiche Macine di
Montalbano, sulle colline di Savignano, il tema
sarà Passeggiata e disegno'. L' attività
prevede una passeggiata all' interno dell'
azienda agricola alla scoperta di fiori, foglie,
insetti e tutto ciò che abita questo spazio. L'
obiettivo è quello di stimolare all' osservazione
e di imparare attraverso il gioco. I laboratori
sono rivolti a tutti i bimbi dai 4­5 ai 10 anni.
Prenotazione obbligatoria al 333­4442890
(Chiara).
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Pagina 13
Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
Altro che graffitari, ci sono i ragazzi del 1916
ANTESIGNANI dei graffitari' che colorano viadotti e
stazioni in azione con un secolo di anticipo.
Durante la ristrutturazione muraria dei portici del primo
t r a t t o d i c o r s o V e n d e m i n i a Savignano, c o n l a
sverniciatura e il raschiamento della vecchia, ormai
ammuffita e scrostata, è venuta alla luce una curiosa
scritta. Il sindaco Filippo Giovannini ha dato ordine di
non coprirla di nuovo in quanto si tratta di una traccia
storica della quale parla Alberto Casadei appassionato
di storia di Savignano e dintorni. «Si intravvede un carro
armato con la scritta Leva 1916' spiega Casadei e la
tecnica veniva chiamato stampone'.
Questa usanza era annuale per quel gruppo di ragazzi
del paese che, dovendo andare a fare il militare,
celebravano in modo gogliardico la loro chiamata alle
armi. Prima di partire, preparavano lo stampone che poi
impressionavano sui muri del paese. Una usanza
diffusa in tutta Italia. E' chiaro che di quei ragazzi nati nel
1916 non c' è quasi più nessuno. Ma quella scritta
venuta alla luce è significativa, in quanto tracce lontane
nel tempo, ma che ricordano modi, usanze, metodi di divertimento dei giovani di allora. Lo stampone
era fatto con la lamiera zincata sulla quale il lattoniere stampava scritta e data e i ragazzi lo
appoggiavano al muro e poi ci passavano sopra con la vernice nera. Me ne sono accorto giovedì scorso
e i ragazzi della ditta che eseguono i lavori mi hanno detto che dal comune è arrivato l' ordine di non
toccare quella scritta che ha quasi cento anni di vita e lasciarla ben in evidenza». Ermanno Pasolini.
PASOLINI ERMANNO
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18 aprile 2015
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
Savignano festeggia i cento anni di Domenica
Gagliardi
O G G I Savignano festeggia D o m e n i c a
Gagliardi, detta Mina, che compie 100 anni e
che abita in centro insieme alla figlia Giovanna
e al genero Natalino.
Domenica nacque il 18 aprile 1915 a Galeata
nel 1939 quando si sposò con Alfredo Rabboni
del quale è rimasta vedova nel 1986. Mina è
sempre stata molto conosciuta a Savignano in
quanto dal 1940 fino alla pensione fece la
bidella prima nelle scuole dell' avviamento
professionale nel palazzo comunale e poi nelle
scuole medie fino al 1977. Sabato Mina sarà
festeggiata dalla figlia Giovanna, dal genero
Natalino, dai nipoti Giancarlo, Cristina,
Roberta e Massimo e dai pronipoti Jari,
Fabian, Paolo, Simone, Michelle e Sofia.
A Mina gli auguri della redazione del Carlino'.
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18 aprile 2015
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Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
Comune di Savignano
Crac milionario, nei guai imprenditore e
commercialista
Svolta nelle indagini sui fratelli Dradi.
di ERMANNO PASOLINI NUOVO colpo di
scena con due arresti da parte della Guardia
di Finanza per completare la lunga e
complessa operazione che a metà gennaio
aveva portato in carcere Stefano Dradi 41
anni, noto imprenditore di Savignano. Suo
fratello Antonio, 42 anni e il loro socio bosniaco
Dragan Aleksic, sono ricercati, in quanto
ancora latitanti. I due finiti in manette ieri
mattina sono un imprenditore di Savignano sul
Rubicone, Giovanni Amadori, 59 anni e un
commercialista ravennate Luigi Francesconi,
55enne. Entrambi sono accusati di bancarotta
fraudolenta transnazionale in concorso con
altre tre persone. Il provvedimento di ieri si
inserisce nelle attività investigative del Nucleo
di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza
di Firenze a seguito del fallimento della società
F.C. s.r.l.
, impresa operante nel campo della
produzione di calzature e prodotti
antinfortunistici, già Sad Plastic s.r.l., con un
fatturato, prima del fallimento, di oltre 20
milioni di euro annui. In questo contesto, erano
stati emessi mandati di arresto per tre persone: i fratelli Antonio e Stefano Dradi e l' imprenditore
bosniaco Dragan Aleksic, ritenuti responsabili dei reati di bancarotta fraudolenta transnazionale,
infedeltà patrimoniale, ricorso abusivo al credito e truffa.
Le ulteriori indagini svolte hanno fatto emergere un coinvolgimento di Giovanni Amadori e Luigi
Francesconi nella bancarotta fraudolenta della società F.C.
srl e nel trasferimento di tutte le attrezzature, merci, dipendenti e finanziamenti della stessa, per un
valore complessivo di oltre 13 milioni di euro, alla società controllata bosniaca Sad Est d.o.o.'.
DOPO gli arresti di ieri mattina il lavoro delle fiamme gialle fiorentine non si è ancora concluso.
Sono tutt' ora in corso perquisizioni nelle province di Ravenna e Forlì, presso parenti, eventuali amici e
clienti.
L' ARRESTO di Giovanni Amadori è avvenuto ieri mattina nella sua casa di Savignano. L' imprenditore
è socio in affari con i fratelli Dradi ed è amministratore unico della ditta ITC, con sede in via
Castelvecchio, che commercializza i prodotti della ditta bosniaca dei Dradi, già posta sotto sequestro
nel gennaio scorso. Il commercialista ravennate Luigi Francesconi è socio, consulente e consigliere dei
fratelli Dradi. Intanto, tre mesi dopo il mandato di arresto, Antonio Dradi e Dragan Aleksic sono spariti.
Pare che Antonio Dradi sia in Colombia. Stefano era stato arrestato a Savignano nella casa dove abita
con la famiglia. I fratelli Dradi appartengono a famiglia di imprenditori molto conosciuti, che arrivarono a
San Mauro Pascoli alla fine degli anni '50 creando la Mir Mar, la prima grande fabbrica di scarpe. Morto
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Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
Comune di Savignano
nonno Antonio e, prematuramente, babbo Mirko, nel 1989, Antonio e Stefano da anni erano alla guida
dell' impero di famiglia: fabbriche di scarpe, ciabatte e attrezzature antinfortunistiche.
PASOLINI ERMANNO
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18 aprile 2015
Pagina 13
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
Nuovo blitz della Guardia di Finanza. Dopo i provvedimenti cautelari di gennaio che colpirono
due fratelli con azienda a San Mauro Pascoli.
Bancarotta transnazionale: nuovi arresti
In manette un altro imprenditore savignanese e un commercialista ravennate.
SAVIGNANO S U L RUBICONE. Bancarotta
fraudolenta transnazionale in concorso con
altre 3 persone. La Guardia di Finanza di
Firenze continua ad indagare e ad eseguire
arresti anche nella zona della vallata del
Rubicone.
In manette questa volta un commercialista
ravennate, Luigi Francesconi, 55 anni, e un
imprenditore savignanese Giovanni Amadori
di 59enne.
Nel corso degli arresti sono state eseguite
perquisizioni in molti punti delle due province
di Forlì ­Cesena e Ravenna, sempre dalle
fiamme gialle fiorentine.
I provvedimenti restrittivi, emessi dal Gip di
Firenze Erminia Bagnoli, su proposta del
sostituto procuratore Paolo Barlucchi, si
collegano al fallimento della società "F.C. Srl",
produttrice di calzature e prodotti
antinfortunistici e già attiva con la ragione "Sad
plastic Srl", dal fatturato di oltre 20 milioni di
euro l' anno.
Non sono i primi arresti in zona. Lo scorso
gennaio erano stati colpiti da analogo
provvedimento per la vicenda due fratelli
i m p r e n d i t o r i savignanesi ( d i c u i u n o
irreperibile all' estero) e un imprendito re
bosniaco.
I due indagati arrestati ieri, secondo l' accusa, erano in contatto con i due savignanesi arrestati in
precedenza. Secondo i finanzieri, sarebbero state effettuate operazioni illecite per determinare la
bancarotta fraudolenta e trasferire tutte le attrezzature, merci, dipendenti e finanziamenti della "F.C. Srl",
per un valore complessivo di oltre 13 milioni di euro, alla società controllata bosniaca "Sad Est d.o.o.".
Risale alla metà dello scorso mese di gennaio la notizia delle manette per Antonio e Stefano Dra di,
assieme al loro dipendente bosniaco Aleksic Dragan, dopo un lungo lavoro di ricostruzione da parte
della guardia di Finanza di Firenze. I capi d' accusa arrivano al dettaglio delle cifre che sono state poi
(fisicamente o tramite il blocco di immobili) sequestrate ai fratelli ed alle società ancora attive a loro
riconducibili.
Il fratello più piccolo, Stefano di 41 anni, quando scattarono le manette, cercò anche di nascondere circa
60 mila euro in contanti: mettendone parte in alcune fioriere e gettandone altri fuori dalle mura di cinta di
casa, dopo averli chiusi all' interno di un bauletto porta casco di quelli da moto.
Il fratello più grande, Antonio, 42 anni, gli investigatori lo devono ancora trovare. E' all' estero e per lui le
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
manette arriveranno quando varcherà di nuovo i confini con l' I talia.
A tutti e due, quali amministratore unico e di fatto della Fc Srl in liquidazione (società che in passato si
chiamava Sad Plastic ed era già fallita) è contestato di aver cagionato con operazioni dolose il
fallimento della società sammaurese Fc: che hanno reso non operativa licenziando i dipendenti per poi
affittare il ramo commerciale d' azienda alla società (fallita) Itc Srl, al cui vertice c' era lo stesso
responsabile amministrativo della Sad Plastic.
Poi sono stati riassunti i dipendenti della società fallita, per proseguire con la stessa attività della prima
azienda tramite una controllata bosniaca: la Sad Est d.o.o., alla quale hanno ceduto l' intera
partecipazione detenuta per un totale di un milione e 600 mila euro (in realtà mai corrisposti e garantiti
solo da cambiali bosniache impossibili da azionare) a Dargan Aleksic: loro dipendente nella società
fallita e che quindi entra in gioco per le accuse (e viene arrestato) in qualità di "prestanome".
Dopo aver ceduto alla società bosniaca attrezzature e merci che nei primi otto mesi del 2012
incrementavano il saldo creditore fino a 9 milioni e mezzo di euro, l' accusa per i due fratelli è di aver
truffato i propri fornitori concordando dei pagamenti dilazionati ed acquistando allo stesso tempo
materiale di produzione per un milione di euro da una ditta in cui Stefano Dradi era amministratore
unico finanziando ulteriormente con un altro milione 700 mila euro la Sad Est.
Qui ai due fratelli ed al la testa di legno bosniaca, venne dunque contestato anche un reato
transnazionale.
Complessivamente i fratelli vengono accusati di aver distratto merci ed attrezzature per oltre 10 milioni
di euro, trasferendole alla società bosniaca a loro riconducibile.
Di aver finanziato la società bosniaca con quasi un milione e 700 mila euro, e di aver "versato" solo
formalmente alla stessa società un altro milione e 600 mila euro.
Dalla società che si voleva far fallire venivano fatti versamenti ad un' altra società controllata da Stefano
Dradi (la Compaund Srl). Pagamenti che il capo d' imputazione individua anche in un altra trance da
226 mila euro.
Nel frattempo ai fratelli è imputato anche di aver fatto sparire soldi che le banche davano in prestito alla
società che veniva spogliata.
A tutto questo, ora, si aggiungono i due nuovi arrestati coinvolti per le accuse a vario titolo in parte delle
operazioni ricostruite dalle fiamme gialle.
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18 aprile 2015
Pagina 29
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
«Credetemi, sono un bravo ragazzo»
Giampaolo Morelli si racconta tra cinema, libri e tv (dove tornerà presto)
SAVIGNANO. È Giampaolo Morelli, noto "ispettore
Coliandro" della tivù, il protagonista del teatro Moderno
di Savignano alle 21. Presenta una lettura scenica del
suo romanzo d' esordio "Un bravo ragazzo" (2011) con
le musiche di Sergio Colicchio.
Quarantenne napoletano, Morelli sa inventarsi in forma
eclettica.
Dove ha debuttato questo suo "Bravo ragazzo"
live?
«A Roma, alla "Tognazza al Douze" fusione della
Tognazza, casa agricola di Tognazzi, con il teatro
Douze. È un progetto nuovo di cui sono socio dove si
può mangiare, bere, e ascoltare in uno spazio teatrale
intimo e sperimentale di cento posti».
Ha pure scritto un secondo romanzo.
«Sì, è "7 ore per farti innamorare" divenuto anche
spettacolo teatrale che interpreto con Carolina
Crescentini. Il libro è stato acquistato da un produttore,
potrebbe diventare un film, si presta essendo una
commedia romantica.
"Un bravo ragazzo" invece possiede una chiave comica,
ironica, sboccata».
Cosa la accomuna a Raimondo, il personaggio protagonista?
«Direi le difficoltà dell' età adolescenziale, quando ti innamori perdutamente, non vedi l' ora di perdere
la verginità, vuoi conquistare la bella della scuola. Anch' io come Raimondo da ragazzino ho fatto giochi
di prestigio, ero appassionato di magia.
Raimondo cerca in tal modo di fare breccia nel cuore della sua bella; io stasera cercherò di interagire
col pubblico con qualche giochetto».
La crisi diffusa spinge i teatri a promuovere reading anziché spettacoli veri e propri.
g' e Napule" dei Manetti Bros vincitore di svariati premi dai David Donatello ai Nastri d' argento, è nato
da una mia idea, da un mio soggetto. Come attore mi piace raccontare storie».
Che dire del suo Coliandro?
«Annuncio che dopo cinque anni dovrei rifare una nuova serie; è un bel personaggio scritto da Carlo
Lucarelli. Ed è il più amato da chi lavora con una divisa, perché è un poliziotto vero».
Come le pare infine l' Emilia­Romagna, terra alla quale si è unito affettivamente? (è compagno di Gloria
Bellicchi di Salsomaggiore, Miss Italia 1998).
«È una terra ospitale dove si mangia divinamente e dove mi sento a casa, vicino al calore e alla cultura
della mia terra».
​ Info: 338 0171314.
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18 aprile 2015
Pagina 42
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
Savignano. Doppia conferenza e documentario.
Genocidio degli armeni domani dai Filopatridi
SAVIGNANO. Ai Filopatridi la conferenza sugli
armeni. Nell' ambito delle proprie attività
culturali il sodalizio savignanese presieduto da
Roberto Valducci, all' aula magna dell'
accademia, domenica 19 aprile alle 10 del
mattino, dà spazio a un argomento tornato in
questi giorni di attualità: il "1° Centenario del
genocidio degli armeni 1915­2015".
Relatori saranno Sargis Ghazaryan,
ambasciatore della Repubblica di Armenia in
Italia (parlerà su "Genodicio e riconciliazione),
il professor Baykar Sivazliyan, presidente
Unione armeni in Italia ("Segni che il genodicio
ha lasciato, sui sopravvissuti armeni della
diaspora riconciliazione").
Le relazioni saranno accompagnate dalla
proiezione di un documentario e dalla lettura di
poesie dell' armeno Daniel Varujan, a cura di
Annalisa Teodorani. In programma anche
musiche del "duduk", tipico strumento armeno.
Nei giorni scorsi sulle cronache nazionali l'
anniversario del genocidio ha fatto discutere:
«ll sottosegretario alla Presidenza del
Consiglio Sandro Gozi ha preso le distanze
dal genocidio armeno ­ anticipa il professor
Sivazliyan ­ da cittadini italiani pretendiamo
che il nostro Governo e tutte le forze politiche
riconoscano in maniera netta e definitiva il
primo genocidio del XX secolo. Il genocidio armeno ha tragicamente preceduto quello degli ebrei e gli
storici sono tutti concordi sul fatto che ci sia stato».
Giorgio Magnani.
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18 aprile 2015
Pagina 43
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
SAVIGNANO.
"Archeologia a fuoco"
SAVIGNANO. S i c o n c l u d e i l p r o g e t t o
"Archeologia a fuoco": 17 fotografi impegnati
su 7 diversi comuni con testimonianze
archeologiche. Oggi alle 11 il taglio del nastro
alla mostra all' ex Consorzio di bonifica. La
mostra permetterà di "narrare" con la
fotografia quanto emerso nel tempo nei siti di
Cesena, Cesenatico, Forlimpopoli, Galeata,
San Giovanni in Galilea (Borghi), Sarsina,
Savignano sul Rubicone.
"Archeologia a fuoco" ha avuto inizio a luglio
2014 con un ciclo di conferenze organizzate
n e l Museo d e l Compito di Savignano per
contestualizzare al meglio l' attività dei
fotografi in merito a beni archeologici,
paesaggio contemporaneo e contesto del
territorio di riferimento. I 17 fotografi sono
Roberto Baroncini, Mario Beltrambini,
Emanuele Benini, Silvio Canini, Francesca
Degli Angeli, Sauro Errichiello, Roberto
Gibelli, Manuela Guarnieri, Vera Lucchini,
Giampaolo Os sani, Federico Paganelli, Ettore
Perazzini, Cesare Ricci, Natascia Rocchi,
Gabriele Serafin, Angelo Tumedei, Pier Paolo
Turci hanno immortalato ciascuno con il
proprio stile ­ quanto emerso dalle attività di
ricerca sul territorio. Ogni fotografo ha
interpretato l' antico attingendo la propria
esperienza contemporanea, scegliendo modalità e tecniche diverse per restituire visioni personali in
grado di arricchire gli intenti documentari. Dopo l' intensa attività sul campo, l' idea di creare una mostra
corale ha poi preso forma con la progettazione curata dai savignanesi Paola Sobrero e Giuseppe
Pazzaglia. La mostra, a ingresso gratuito, sarà quindi aperta al pubblico per tre fine settimana, dalle 10
alle 12 e dalle 15 alle 18.
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18 aprile 2015
Pagina 43
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
IN BREVE
CALCIO E DJ Oggi al Romagna Shopping
Valley alle 15 la prima delle sfide tra dj. Alle 18
in diretta la trasmissione della partita di calcio
di serie A Sampdoria ­ Cesena.
PASSEGGIATA E DISEGNO Zarepta
organizza oggi alla Locanda Antiche Macine
dalle 16.30 alle 18 passeggiata e disegno per
bambini dai 4 ai 10 anni. MORELLI A TEATRO
Al teatro Moderno stasera alle 21 Giampaolo
Morelli, l'ispettore Coliandro della tv, porta in
scena porta in scena il suo libro d'esordio, Un
bravo ragazzo, storia di un giovane
prestigiatore, erotomane, dislessico e
disadattato. SPORT4PEACE Oggi dalle 8.30
alle 12 circa 300 ragazzi delle scuole medie di
Savignano e San Mauro si affronteranno in
gare di 12 sport all'insegna del fair play.
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18 aprile 2015
Pagina 32
Il Resto del Carlino
Comune di Savignano
Chi è di scena
ALLE 21, il cinema teatro Moderno di
Savignano sul Rubicone ospita Giampaolo
Morelli, il celebre protagonista della serie tv
L'ispettore Coliandro. Accompagnato dalle
musiche dal vivo di Sergio Colicchio, Morelli
porta in scena il suo libro d'esordio, Un bravo
ragazzo, «storia di un giovane prestigiatore,
erotomane, dislessico e disadattato»: l'epopea
scalcagnata, romantica e irresistibilmente
comica di un adolescente impacciato come
pochi, alla scoperta dell'amore e della
sessualità.
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18 aprile 2015
Pagina 25
La Voce di Romagna
(ed. Forlì)
Comune di Savignano
In manette il factotum dei fratelli Dradi
BANCAROTTA FRAUDOLENTA Si allarga l' inchiesta delle Fiamme gialle a Savignano,
nei guai anche commercialista.
Bancarotta fraudolenta trasnazionale: in
arresto Giovanni Amadori, 59 anni im
prenditore e factotum dei fratelli Dradi già finiti
in manette nel gennaio scorso. Arrestato
a n c h e L u i g i Francesconi, 5 5 a n n i n o t o
commercialista di Ravenna. L' inchiesta, della
Procura di Firenze, è relativa al fallimento
della società F.C. S.r.l di cui si occupano i
militari del Nucleo di Polizia Tributaria della
Guardia di Finanza di Firenze.
Gli arresti si inseriscono nelle attività
investigative svolte dalle fiamme gialle
fiorentine a seguito del fallimento della società
F.C. S.r.l.
impresa operante nel campo della produzione
di calzature e prodotti antinfortunistici (già Sad
Plastic S.r.l. ­ con un fatturato, prima del
fallimento, di oltre 20 milioni di euro annui).
In tale contesto, lo scorso gennaio, erano state
arrestate 3 persone (i 2 fratelli imprenditori
forlivesi ed un imprenditore bosniaco), ritenute
responsabili dei reati di bancarotta fraudolenta
transnazionale, infedeltà patrimoniale, ricorso
abusivo al credito e truffa. Le ulteriori indagini
svolte hanno fatto emergere un coinvolgimento
del commercialista e del factotum con gli
imprenditori forlivesi nella bancarotta
fraudolenta della società F.C. Srl e nel
trasferimento di tutte le attrezzature, merci, dipendenti e finanziamenti di questa (per un valore
complessivo di oltre 13 milioni di euro) alla società "controllata" bosniaca "Sad Est d.o.o.".
I fratelli Dradi, molto conosciuti a Savignano, sono gli eredi di Mirko Dradi, morto prematuramente e
ancora prima del nonno che fondò l' impero dello stivale su cui fiorirono numerose attività collaterali
sulle rive del Rubicone.
Alla morte di Mirko i figli Antonio e Stefano, rispettivamente di 39 e 42 anni, oggi titolari della F.C. Srl (la
Sad Plastic) hanno ereditato la fiorente attività imboccando una strada sbagliata che li ha portati dritti in
cella.
I fratelli, insieme ad un imprenditore bosniaco, Aleksic Dragan, risultano indagati, a vario titolo, per il
reato di bancarotta fraudolenta transnazionale, infedeltà patrimoniale, ricorso abusivo al credito e truffa.
I due fratelli, secondo le risultanze investigative, avevano programmato a tavolino il fallimento della loro
società e trasferito i beni alla controllata bosniaca. Anche le quote sociali della società bosniaca
inizialmente intestate ai due imprenditori, sono state cedute successivamente a un prestanome già loro
dipendente.
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24
18 aprile 2015
Pagina 25
La Voce di Romagna
(ed. Forlì)
Comune di Savignano
Savignano e San Mauro: studenti in gara
Si chiama Sport4Peace: oltre trecento ragazzi
alle prese con le diverse discipline sportive
per una giornata all' insegna di condivisione,
rispetto reciproco, attenzione verso l' altro,
onestà e ascolto.
Con Sport4Peace i ragazzi delle scuole medie
d i Savignano e S a n M a u r o P a s c o l i , i n
collaborazione con gli insegnanti e le
associazioni sportive del territorio, vivranno un
momento di festa e gioco sperimentando in
squadra dodici diverse discipline sportive.
Dalle 8.30 alle 12, quindi, il campo sportivo sul
retro della scuola "Giulio Cesare" di Savignano
(via Galvani) vedrà ragazzi dividersi in
squadre da 10­11 componenti ciascuna, per
affrontare insieme le dodici prove da dieci
minuti ciascuna che porteranno alla vittoria
finale.
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25
18 aprile 2015
Pagina 9
Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di San Mauro
LA SAMMAURESE SOGNA.
Protti: «Vogliamo dare l' accelerataPuò essere una
giornata decisiva»
Eccellenza Domani la capolista va ad Argenta, scontro diretto tra Ravenna e Alfonsine.
Cesena CONTINUA il volo della Sammaurese
verso la serie D; dopo avere superato
domenica scorsa una mai doma Portuense
con una tripletta di Bonandi e l' ultimo gol a
quattro minuti dalla fine. I giallorossi hanno ora
70 punti e conservano le stesse distanze dalle
vittoriose Ravenna a 67 e Alfonsine a 65.
Mancano tre partite alla fine del campionato di
Eccellenza girone B dove dormono sonni
tranquilli Savignanese e Sampierana, mentre
lotta disperatamente per non retrocedere il
Vallesavio penultimo a 25 punti. Le partite
inizieranno alle 15.30 e domani la
Sammaurese sarà sul campo dell' Argentana
che ha 36 punti.
«Domani si scontreranno Ravenna e Alfonsine
d i c e Cristiano P r o t t i p r e s i d e n t e d e l l a
Sammaurese e sarà una giornata decisiva,
entrambe infatti non potranno naturalmente
vincere. Noi dovremo cercare di portare a
casa un risultato positivo o ancora meglio il
bottino pieno da Argenta anche se loro sono
un' ottima squadra e hanno bisogno di fare
punti. Abbiamo Beati squalificato e infortunati
Morri, Tartabini e Bonandi».
La Savignanese, settima in classifica a 49 punti, ospiterà nello stadio Capanni il Progresso ormai al
sicuro con 40 punti.
«AFFRONTEREMO negli ultimi incontri tre squadre forti come Progresso, San Lazzaro e il Ravenna
nell' ultima di campionato afferma Oscar Farneti mister della Savignanese ­. Abbiamo De Rosa
infortunato». La Sampierana ottava a 41 punti andrà a giocare in casa della Centese ultima in classifica
con 10 punti e già retrocessa. «La Centese vorrà onorare ugualmente questo ultimo scorcio di
campionato anche se ormai condannata dice Massimo Bragagni presidente della Sampierana ­ Noi
vogliamo divertirci e fare divertire tutti coloro che continuano a seguirci. La rosa sarà al completo». Il
Vallesavio, penultimo a 25, andrà in casa della Portuense, sesta, a 54 punti. «Domenica scorsa contro l'
Alfonsine il pareggio sarebbe stato un risultato stretto per noi e invece abbiamo perso dice Mauro Faini
general manager del Vallesavio Purtroppo è una stagione fatta così, dove al minimo errore ci castigano,
inoltre colpiamo pali, troviamo portieri in giornate di forma eccezionali. Continuiamo a subire infortuni
gravi ma vogliamo pensare positivo. Ci sono ancora nove punti a disposizione, la squadra dal punto di
vista atletico e fisico sta bene e ce la giocheremo fino in fondo. Non molliamo, abbiamo squalificati
Leoni e Semeraro e infortunato Fiumana». Ermanno Pasolini.
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18 aprile 2015
Pagina 9
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di San Mauro
PASOLINI ERMANNO
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18 aprile 2015
Pagina 13
Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di San Mauro
Il lungomare si tinge di blu E il mercatino si rinnova
Inaugurati i nuovi arredi in piazza Cesare Battisti
di ERMANNO PASOLINI SAN Mauro Mare si tinge di
blu.
È questo l' effetto che si viene a creare con il nuovo
arredo urbano allestito in piazza Cesare Battisti e su
tutto il lungomare a San Mauro Mare. L' arredo è stato
inaugurato dall' amministrazione comunale alla
presenza degli operatori turistici.
«Un intervento che giunge nella località a mare
anticipando l' avvio della stagione estiva, così come
promesso dall' amministrazione agli operatori in sede di
programmazione dei lavori da realizzare spiega il
sindaco Luciana Garbuglia . San Mauro Mare attendeva
da anni il rinnovo del suo lungomare, così come attende
l' approvazione del nuovo piano spiaggia. Ora parte di
queste aspettative hanno trovato risposta ed entro
maggio approveremo il tanto atteso piano spiaggia».
IL NUOVO arredo è stato realizzato con fioriere e
dissuasori dalle forme semplici e cestini porta rifiuti, in
lamiera d' acciaio zincato e verniciato. «Le imponenti
fioriere che si ergono alle spalle della fontana
valorizzano in modo nuovo la piazza del paese dichiara l' assessore ai lavori pubblici Azzurra Ricci e
offrono una nuova lettura dei suoi spazi, con finiture che richiamano il mare e i suoi colori. Il progetto è
stato sviluppato internamente, grazie alle competenze e all' esperienza maturate negli anni dal nostro
ufficio tecnico, con un beneficio diretto sull' ammontare delle spese sostenute per la sua realizzazione».
Di pari passo alle nuove installazioni, è stato previsto e concordato con l' associazione Marefuturo, una
diversa interpretazione del tradizionale mercatino serale estivo: «Sperimenteremo sul lungomare un
mercato open riferisce l' assessore al turismo Stefania Presti ovvero costituito dai soli banchi espositivi,
senza più chiusura alle spalle degli operatori, in modo da valorizzare la passeggiata lungo via Ruggero
Pascoli e le vie limitrofe». Nel frattempo sono in fase di completamento i lavori di pronto intervento per il
ripristino della fognatura collassata a seguito della mareggiata del 5­6 febbraio scorso.
PASOLINI ERMANNO
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18 aprile 2015
Pagina 14
Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
Comune di San Mauro
Crac milionario, nei guai imprenditore e
commercialista
Svolta nelle indagini sui fratelli Dradi.
di ERMANNO PASOLINI NUOVO colpo di
scena con due arresti da parte della Guardia
di Finanza per completare la lunga e
complessa operazione che a metà gennaio
aveva portato in carcere Stefano Dradi 41
anni, noto imprenditore di Savignano. Suo
fratello Antonio, 42 anni e il loro socio bosniaco
Dragan Aleksic, sono ricercati, in quanto
ancora latitanti. I due finiti in manette ieri
mattina sono un imprenditore di Savignano sul
Rubicone, Giovanni Amadori, 59 anni e un
commercialista ravennate Luigi Francesconi,
55enne. Entrambi sono accusati di bancarotta
fraudolenta transnazionale in concorso con
altre tre persone. Il provvedimento di ieri si
inserisce nelle attività investigative del Nucleo
di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza
di Firenze a seguito del fallimento della società
F.C. s.r.l.
, impresa operante nel campo della
produzione di calzature e prodotti
antinfortunistici, già Sad Plastic s.r.l., con un
fatturato, prima del fallimento, di oltre 20
milioni di euro annui. In questo contesto, erano
stati emessi mandati di arresto per tre persone: i fratelli Antonio e Stefano Dradi e l' imprenditore
bosniaco Dragan Aleksic, ritenuti responsabili dei reati di bancarotta fraudolenta transnazionale,
infedeltà patrimoniale, ricorso abusivo al credito e truffa.
Le ulteriori indagini svolte hanno fatto emergere un coinvolgimento di Giovanni Amadori e Luigi
Francesconi nella bancarotta fraudolenta della società F.C.
srl e nel trasferimento di tutte le attrezzature, merci, dipendenti e finanziamenti della stessa, per un
valore complessivo di oltre 13 milioni di euro, alla società controllata bosniaca Sad Est d.o.o.'.
DOPO gli arresti di ieri mattina il lavoro delle fiamme gialle fiorentine non si è ancora concluso.
Sono tutt' ora in corso perquisizioni nelle province di Ravenna e Forlì, presso parenti, eventuali amici e
clienti.
L' ARRESTO di Giovanni Amadori è avvenuto ieri mattina nella sua casa di Savignano. L' imprenditore
è socio in affari con i fratelli Dradi ed è amministratore unico della ditta ITC, con sede in via
Castelvecchio, che commercializza i prodotti della ditta bosniaca dei Dradi, già posta sotto sequestro
nel gennaio scorso. Il commercialista ravennate Luigi Francesconi è socio, consulente e consigliere dei
fratelli Dradi. Intanto, tre mesi dopo il mandato di arresto, Antonio Dradi e Dragan Aleksic sono spariti.
Pare che Antonio Dradi sia in Colombia. Stefano era stato arrestato a Savignano nella casa dove abita
con la famiglia. I fratelli Dradi appartengono a famiglia di imprenditori molto conosciuti, che arrivarono a
San Mauro Pascoli alla fine degli anni '50 creando la Mir Mar, la prima grande fabbrica di scarpe. Morto
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Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
Comune di San Mauro
nonno Antonio e, prematuramente, babbo Mirko, nel 1989, Antonio e Stefano da anni erano alla guida
dell' impero di famiglia: fabbriche di scarpe, ciabatte e attrezzature antinfortunistiche.
PASOLINI ERMANNO
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Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
Comune di San Mauro
DA SAN MAURO PASCOLI ALLA BOSNIA
L' accusa contro i fratelli Dradi di San Mauro
Pascoli e i loro presunti complici è quella di
aver fatto fallire un' azienda in Italia per
trasferire tutti gli affari e i macchinari in Bosnia.
Il valore complessivo delle ricchezze trasferite
all' estero ammonterebbe a tredici milioni di
euro.
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18 aprile 2015
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Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
Comune di San Mauro
Società nel mirino
LA VICENDA ruota attorno alle società dei
fratelli Dradi. Nel 2012 la Sad Plastic
trasferisce la sede da San Mauro Pascoli a
Firenze.
Poi fallisce e viene creata la Fc srl con
stabilimento a Teramo. Dopo un anno l'
azienda viene messa in liquidazione tutta la
produzione viene trasferita in Bosnia alla Sad
est'
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
Nuovo blitz della Guardia di Finanza. Dopo i provvedimenti cautelari di gennaio che colpirono
due fratelli con azienda a San Mauro Pascoli.
Bancarotta transnazionale: nuovi arresti
In manette un altro imprenditore savignanese e un commercialista ravennate.
SAVIGNANO SUL RUBICONE. Bancarotta
fraudolenta transnazionale in concorso con
altre 3 persone. La Guardia di Finanza di
Firenze continua ad indagare e ad eseguire
arresti anche nella zona della vallata del
Rubicone.
In manette questa volta un commercialista
ravennate, Luigi Francesconi, 55 anni, e un
imprenditore savignanese Giovanni Amadori
di 59enne.
Nel corso degli arresti sono state eseguite
perquisizioni in molti punti delle due province
di Forlì ­Cesena e Ravenna, sempre dalle
fiamme gialle fiorentine.
I provvedimenti restrittivi, emessi dal Gip di
Firenze Erminia Bagnoli, su proposta del
sostituto procuratore Paolo Barlucchi, si
collegano al fallimento della società "F.C. Srl",
produttrice di calzature e prodotti
antinfortunistici e già attiva con la ragione "Sad
plastic Srl", dal fatturato di oltre 20 milioni di
euro l' anno.
Non sono i primi arresti in zona. Lo scorso
gennaio erano stati colpiti da analogo
provvedimento per la vicenda due fratelli
imprenditori savignanesi (di cui uno
irreperibile all' estero) e un imprendito re
bosniaco.
I due indagati arrestati ieri, secondo l' accusa, erano in contatto con i due savignanesi arrestati in
precedenza. Secondo i finanzieri, sarebbero state effettuate operazioni illecite per determinare la
bancarotta fraudolenta e trasferire tutte le attrezzature, merci, dipendenti e finanziamenti della "F.C. Srl",
per un valore complessivo di oltre 13 milioni di euro, alla società controllata bosniaca "Sad Est d.o.o.".
Risale alla metà dello scorso mese di gennaio la notizia delle manette per Antonio e Stefano Dra di,
assieme al loro dipendente bosniaco Aleksic Dragan, dopo un lungo lavoro di ricostruzione da parte
della guardia di Finanza di Firenze. I capi d' accusa arrivano al dettaglio delle cifre che sono state poi
(fisicamente o tramite il blocco di immobili) sequestrate ai fratelli ed alle società ancora attive a loro
riconducibili.
Il fratello più piccolo, Stefano di 41 anni, quando scattarono le manette, cercò anche di nascondere circa
60 mila euro in contanti: mettendone parte in alcune fioriere e gettandone altri fuori dalle mura di cinta di
casa, dopo averli chiusi all' interno di un bauletto porta casco di quelli da moto.
Il fratello più grande, Antonio, 42 anni, gli investigatori lo devono ancora trovare. E' all' estero e per lui le
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
manette arriveranno quando varcherà di nuovo i confini con l' I talia.
A tutti e due, quali amministratore unico e di fatto della Fc Srl in liquidazione (società che in passato si
chiamava Sad Plastic ed era già fallita) è contestato di aver cagionato con operazioni dolose il
fallimento della società sammaurese Fc: che hanno reso non operativa licenziando i dipendenti per poi
affittare il ramo commerciale d' azienda alla società (fallita) Itc Srl, al cui vertice c' era lo stesso
responsabile amministrativo della Sad Plastic.
Poi sono stati riassunti i dipendenti della società fallita, per proseguire con la stessa attività della prima
azienda tramite una controllata bosniaca: la Sad Est d.o.o., alla quale hanno ceduto l' intera
partecipazione detenuta per un totale di un milione e 600 mila euro (in realtà mai corrisposti e garantiti
solo da cambiali bosniache impossibili da azionare) a Dargan Aleksic: loro dipendente nella società
fallita e che quindi entra in gioco per le accuse (e viene arrestato) in qualità di "prestanome".
Dopo aver ceduto alla società bosniaca attrezzature e merci che nei primi otto mesi del 2012
incrementavano il saldo creditore fino a 9 milioni e mezzo di euro, l' accusa per i due fratelli è di aver
truffato i propri fornitori concordando dei pagamenti dilazionati ed acquistando allo stesso tempo
materiale di produzione per un milione di euro da una ditta in cui Stefano Dradi era amministratore
unico finanziando ulteriormente con un altro milione 700 mila euro la Sad Est.
Qui ai due fratelli ed al la testa di legno bosniaca, venne dunque contestato anche un reato
transnazionale.
Complessivamente i fratelli vengono accusati di aver distratto merci ed attrezzature per oltre 10 milioni
di euro, trasferendole alla società bosniaca a loro riconducibile.
Di aver finanziato la società bosniaca con quasi un milione e 700 mila euro, e di aver "versato" solo
formalmente alla stessa società un altro milione e 600 mila euro.
Dalla società che si voleva far fallire venivano fatti versamenti ad un' altra società controllata da Stefano
Dradi (la Compaund Srl). Pagamenti che il capo d' imputazione individua anche in un altra trance da
226 mila euro.
Nel frattempo ai fratelli è imputato anche di aver fatto sparire soldi che le banche davano in prestito alla
società che veniva spogliata.
A tutto questo, ora, si aggiungono i due nuovi arrestati coinvolti per le accuse a vario titolo in parte delle
operazioni ricostruite dalle fiamme gialle.
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
Confartigianato Day con prospettiva internazionale
Expo 2015 e futuro sul mercato estero, ma anche rinnovo delle cariche elettive per l'
assemblea.
CESENA. Sarà dedicata al mercato la 3ª
edizione del Confartigianato Day che si
celebrerà lunedì alle 21 nella sala conferenze
della sede di via Ilaria Alpi. "Idee, progetti,
sfide: dal territorio al mercato globale" è il titolo
scelto quest' anno. «Fino a qualche hanno fa ­
spiega il vicesegretario Giampiero Placuzzi ­ il
nostro era un ruolo prevalentemente sindacale
di rappresentanza. Da qualche tempo invece,
sempre più spesso gli imprenditori ci chiedono
servizi di accompagnamento sul mercato».
Mer cato locale e internazionale ed in
particolare a quest' ultimo che sarà dedicato il
Confartigianato Day in vista soprattutto di
Expo.
«Le imprese che sono riuscite a sopravvivere
alla crisi ­ racconta la presidente Lorena
Fantozzi ­ sono ad una svolta, determinante
sarà la loro capacità di stare sul mercato. Un
evento come Expo può rivelarsi un importante
trampolino di lancio per il mercato in
ternazionale». Nasce da questa riflessione l'
idea di Confartigianato nazionale di portare a
Milano l' "Italian Makers Village" che sarà
presentato lunedì sera: uno spazio di 1800
metri quadri dove Confartigianato Italia
mostrerà il meglio dell' artigianato locale.
Sette le aziende del cesenate che avranno
visibilità in questo contesto a cui si aggiungono le 6 startup del Cesena Lab che confarti gianato
ospiterà in occasione della settimana espositiva dedicata all' innovazione. Nel corso della serata, a cui
parteciperanno anche il presidente nazionale Giorgio Meletti e il presidente regionale Marco Granelli,
saranno presentati anche i progetti Alto Italiano, specializzato nella promozione delle grandi eccellenze
artigiane made in Italy; Mia House, rete costituitasi per cer care occasioni di lavoro e commerciali nel
settore dell' edilizia sul mercato albanese; la nuova linea di abbigliamento di Lufthansa, per la cui
realizzazione ha scelto di affidarsi a artigiani del settore della moda, tra cui anche i sammauresi Paolo e
Matteo Bugli di "Via Repubblica". «Gli esempi che presenteremo lunedì ­ racconta il segretario Stefano
Bernacci ­ sono tutte espe rienze di imprenditori che hanno beneficiato della capacità di mettersi in rete.
Molte imprese da sole non riuscirebbero ad arrivare a grandi mercati, la capacità di mettersi in rete con
altre imprese serve proprio ad ottimizzare le risorse». Con la serata di lunedì si avvia anche la tre giorni
che porterà al rinnovo delle cariche elettive: oltre 100 candidati si contenderanno i 75 posti nell'
assemblea che a sua volta dovrà eleggere il consiglio direttivo, che poi a sua volta eleggerà il consiglio
di presidenza.
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18 aprile 2015
Pagina 42
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
Mancano medici di base
Secondo gli standard problemi anche a Cesenatico e Valle Savio Ne servirebbero uno
in più a San Mauro Pascoli e a Gatteo.
RUBICONE. Nel Cesenate ci sono quattro
zone che risultano carenti per quanto riguarda
la presenza di medici di medicina generale. E
la metà di queste sono nella vallata del
Rubicone.
E' quanto attesta la rilevazione effettuata al
primo marzo di quest' anno da parte dell'
Ufficio Medici Convenzionati Forlì ­ Cesena.
Secondo gli standard previsti, ci sarebbe
bisogno di un medico di base in più nei territori
comunali di San Mauro Pascoli (che tra l' altro
ha recentemente iniziato con i suoi medici di
base il servizio H10) e di Gatteo. Un terzo
medico sarebbe necessario, sempre nello
stesso Distretto, nel territorio comunale di
Cesenatico. Un quarto medico di medicina
generale servirebbe nella vallata del Savio, tra
i Comuni di Mercato Saraceno e di Sarsina,
con la riserva di individuare un eventuale
vincolo di apertura di uno studio medico in una
specifica frazione successivamente alla con
clusione di altre procedure di assegnazione
ancora in corso.
Il controllo viene generalmente fatto un paio di
volte all' anno. Gli standard prevedono che per
ciascun ambito territoriale ci debba essere un
medico di medicina generale ogni mille
abitanti (o frazione di mille se supera i 500)
detratta la popolazione under 14 al 31 dicembre dell' anno precedente e quella che ha scelto il medico
in un altro Comune.
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18 aprile 2015
Pagina 42
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
San Mauro Mare, oggi convegno Esperti a confronto
sull' endometriosi
SAN MAURO MARE. Non solo concorsi e
divertimento, ma anche attenzione a una
malattia che colpisce in Italia 3 milioni di donne
come l' endometriosi. Oggi alle 16.30 all' Hotel
Alexander Spiaggia il convegno medico,
aperto a tutti, su "Endometriosi, questa
malattia sconosciuta, dalla A alla Z".
Il convegno vedrà la partecipazione di medici
ed esperti nella malattia, co me Giuseppe
Mignemi (ginecologo, specialista in
endometriosi); Emanuela Cardillo (psicologa);
Giovanni Pollini (internista); Andrea Vincenzo
Merlino (medico di base); Monica Baù
(naturopata Riza a indirizzo psicosomatico,
specialista in cromopuntura). Alle 19.30, si
terrà una cena di beneficenza (a cui tutti
possono partecipare) a favore dell'
Associazione Arianne Onlus.
Organizza l' Associazionenazionale Arianne
Onlus Endometriosi, con il patrocinio del
Comune di San Mauro Pascoli e con il
contributo di Hera e la fattiva collaborazione
della Società Te.Ma Spettacoli ­ Miss Mamma
Italiana di Paolo Teti,
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
Lo stilista Giuseppe Zanotti rinnova boutique a
Beverly Hills
SAN MAURO P A S C O L I . L o s t i l i s t a
sammaurese Giuseppe Zanotti rinnova ed
amplia il suo negozio di Brighton Way, a
Beverly Hills, a due passi da Rodeo Drive.
La boutique californiana del marchio
romagnolo è stata ristrutturata, con
ampliamento dello spazio espositivo.
L' atmosfera è quella di un raffinato salotto,
lussuoso e accogliente, ideale per lo shopping
esclusivo. Materiali e tonalità tradizionali, quali
il bianco del marmo e del legno laccato e l'
ottone delle finiture, si fondono con elementi
nuovi, come il grigio dei metalli e di alcuni
accessori di arredo. Particolare attenzione è
riservata alla boiserie da parete. Il party per la
riapertura è stato un mix di fashion e live
music, grazie anche alla dj Harley Viera ­
Newton. Per l' occasione lo stilista ha accolto
in boutique i suoi ospiti con un cocktail party.
Tante le partecipazioni Vip tra cui Beyonce
Knowles, Naya Rivera e Katharine Mcphee. E
ancora Laura Vandervoort, Kendrick
Sampson, Elisabetta Canalis e Carrie Colbert.
La serata si è conclusa con una cena esclusiva
al Sunset Tower Hotel di Los Angeles, alla
quale ha partecipato anche l' artista Kid Cudi.
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
Le porte vinciane risultano molto utili a evitare allagamenti, ma serve assolutamente il dragaggio
per evitare che non si chiudano.
Alluvioni, la parola agli esperti
Nel 2016 a Ponente dovrebbe arrivare il ripascimento con la sabbia presa dal fondale.
CESENATICO. Calamità atmosferiche e
marine: audizione pubblica di tecnici e
responsabili della difesa e della messa in
sicurezza del territorio. Alla commissione di
giovedì sera al Palazzo del turismo politici,
amministratori, rappresentati delle
associazioni.
I l c o m a n d a n t e d e l p o r t o Stefano Luciani
prospetta come rovinose burrasche di mare e
intense precipitazioni come quelle del 5 e 6
febbraio potrebbero accadere in futuro con
maggior frequenza. E c' era stata l'
esondazione del 22 settembre. «Le porte
vinciane ­ osserva Luciani ­ sono un sistema di
difesa attiva molto efficace, che in più
occasioni hanno salvaguardato il centro storico
e urbano dall' essere allagato. Non bastano,
vanno accompagnate da interventi di
dragaggio del porto. Il suo insabbiamento sta
aumentando.
Tanto che qualche settimana fa le porte non si
sono chiuse del tutto in quanto il fondale era
ostruito dalla sabbia». Lu ciani informa come
stia lavorando per il dragaggio: «Operazione
complessa.
Comune e Regione stanno facendo la loro
parte. Dragare significa dare soluzione a più
problemi in uno». Considerato anche che già
adesso i pescherecci di maggior stazza cominciano ad avere problemi a rientrare in porto col carico di
pesce pescato.
Il responsabile della Regione Emilia­Romagna alla difesa di costa, l' ingegner Andrea Peretti, fa l'
analisi di quanto accaduto a febbraio, con onde in mare alte fino a 4 metri alimentate dal vento di bora,
che ha soffiato per una dozzina di ore oltre gli 80 km orari. Hanno provoca to danni solo a Cesenatico e
litorali limitrofi per 900mila euro alle infrastrutture. Si sono stanziati 160mila euro per il ripristino urgente
delle dune.
Mentre altri 40mila si sono dovuti spendere per riparare ai guasti prodotti dall' ultima mareggiata: quella
nel fine settimana di Pasqua. Frattanto le opere di manutenzione dei litorali, in corso da Zadina a San
Mauro e in via di perfezionamento, assommano nel complesso a ulteriori 650mila euro circa.
Sono in atto per interventi di difesa e ripascimento nei tratti dove l' erosione e più accentuata, a Ponente
come a Valverde 1. Peretti ha anche annunciato che a rifornire di preziosa sabbia le spiagge della
Regione e quindi anche quella di Cesenatico (a partire dalla zona della colonie di Ponente) per il 2016
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
potrebbe esserci quella accumulata con il "Progetto 3". Vale a dire ripescata al largo, 30­40 metri sotto il
fondale da una speciale nave ­draga, convogliata a riva con tubature sottomarine capaci di traguardare
fino a 13mila metri cubi di sabbia al giorno. Cosi come già si fece una prima volta nel 2002 e una
seconda volta nel 2007. «La Regione ha contatti in corso con il ministero ­ assicura il tecnico ­. Servono
circa 20 milioni di euro. Per far sì che questo progetto possa tor nare utile per l' estate 2016, serve
appaltarlo entro ottobre ­novembre 2015. Prevista durata lavori di 154 giorni, 195 milioni di metri cubi di
sabbia da prendere nei fondali. Saranno 13 in Regione le località balneari interessate. A Cesenatico si
farà ripascimento nel versante nord, zona ponente. Causa fondale basso serviranno tubazioni più
lunghe».
Il geologo Andrea Foschi del Servizio tecnico di bacino (ex Genio civile) evidenzia come il riproporsi di
fenomeni marini e atmosferici avversi, anche se non di portata eccezionale, possa produrre sempre più
danni, acuiti dal dissesto idrogeologico e dall' impermeabilizzazione dei suoli. Relaziona su come i moli
aggettanti abbiano aumentato il fenomeno erosione e limitato il ricircolo delle sabbie.
Per Cesenatico il torrente da tenere sotto controllo è il Pisciatello. Sono valse le opere innalzamento
degli argini eseguite di recente.
Lavori di consolidamento sono preventivati lungo il torrente a Bagnarola e a Sala.
Gli ingeneri del Consorzio di Bonifica Savio­Rubicone, Andrea Cicchetti e Chiara Benaglia, non fanno
mistero della delicatezza strutturale del nodo idraulico di Cesenatico, nel quale si riversa gran parte
della rete di raccolta superficiale delle acque dei comuni di Cesena, Cesenatico e Cervia. E dove sono
presenti 10 impianti idrovori e 10 paratoie di flusso, la principale al Ponte del Gatto. A febbraio la piena
alluvionale dei canali interni (come avvenuto per la Rigossa a Gambettola) ha prodotto la "liofilizzazine"
e lo sgretolamento degli argini. Ingenti i danni post alluvione, contabilizzati in 13 milioni. Le previsioni,
oltre al potenziamento delle paratoie di regolazione del canale Tagliata, riguardano l' impianto idrovoro
del canale Madonnina. Ci sono i 4 milioni che il Governo ha stanziato per interventi nel territorio di
Cesenatico: la messa in sicurezza dei canali Vena, Venarella e Venone, e la vasca espansione per
stoccare il surplus di acqua alluvionale.
Antonio Lombardi.
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La Voce di Romagna
(ed. Forlì)
Comune di San Mauro
Savignano e San Mauro: studenti in gara
Si chiama Sport4Peace: oltre trecento ragazzi
alle prese con le diverse discipline sportive
per una giornata all' insegna di condivisione,
rispetto reciproco, attenzione verso l' altro,
onestà e ascolto.
Con Sport4Peace i ragazzi delle scuole medie
d i S a v i g n a n o e San Mauro P a s c o l i , i n
collaborazione con gli insegnanti e le
associazioni sportive del territorio, vivranno un
momento di festa e gioco sperimentando in
squadra dodici diverse discipline sportive.
Dalle 8.30 alle 12, quindi, il campo sportivo sul
retro della scuola "Giulio Cesare" di Savignano
(via Galvani) vedrà ragazzi dividersi in
squadre da 10­11 componenti ciascuna, per
affrontare insieme le dodici prove da dieci
minuti ciascuna che porteranno alla vittoria
finale.
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18 aprile 2015
Pagina 25
La Voce di Romagna
(ed. Forlì)
Comune di San Mauro
ENDOMETRIOSI
San Mauro C' è un convegno
Oggi alle 16.30 all' Hotel Alexander Spiagge:
Endometriosi, questa malattia sconosciuta,
dalla A alla Z. A San Mauro Mare un convegno
medico promosso da Arianne Onlus e Miss
Mamma Italiana. Il convegno intende
coinvolgere la comunità, i medici e le istituzioni
e puntare i riflettori su una malattia complessa
e spesso sottovalutata, l' endometriosi
appunto(malattia cronica e spesso
progressiva), che in Italia colpisce 3 milioni di
donne fin dall' adolescenza, ma questo dato è
in realtà una sottostima dei casi reali e
purtroppo i tempi medi di diagnosi dalla prima
comparsa dei sintomi, che solitamente avviene
in età adolescenziale, è in media di 7/8 anni.
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18 aprile 2015
Pagina 46
La Voce di Romagna
(ed. Forlì)
Comune di San Mauro
Il secondo posto passa dal derby
RAVENNA Domani ad Alfonsine la sfida tra la seconda e la terza divise da due punti. I
giallorossi, che a tre turni dalla fine hanno tre lunghezze da recuperare sulla
Sammaurese, non mollano.
Atre giornate dal termine è ora di cominciare a
tirare le somme. Ad essere realisti per il
Ravenna, a questo punto del campionato,
credere nella possibilità di vincere il
campionato appare una illusione visto che la
Sammaurese, in vantaggio di tre punti con
nove a disposizione, non sembra nelle
condizioni di fare naufragare una intera
stagione. Anzi. In questo campionato la
bravura e la costanza nei risultati della
squadra di mister Protti, condita da un pizzico
di lato B che non guasta, sono state le
componenti maggiori per riuscire nell' intento.
Ma la logica nel calcio è una materia
sconosciuta e, proprio per questo motivo, il
Ravenna nutre ancora speranze anche se
appese al classico lumicino.
"Dipende da noi giocarsela fino alla fine e
sperare nelle disgrazie altrui ma non vogliamo
peccare della solita ipocrisia pensando che
tutto sia ancora in ballo ­ ammette
onestamente il diesse giallorosso Matteo
Sabbadini ­ visto che i tre punti di distacco
possono essere pochi ma pure tantissimi da
colmare". Proprio la partita di domani, in casa
della terza in classifica Alfonsine, sarà il test
più importante della stagione per il Ravenna
che dovrà verificare se la possibilità di uno
spareggio fra le seconde classificate è nelle note della squadra giallorossa. "Bella gara e confronto
difficile da decifrare ­ dice convinto il diesse ­ anche se noi abbiamo a disposizione due risultati su tre
non dobbiamo pensare che la percentuale di un successo sia a nostro favore. Però non ci deve
spaventare andare a giocare contro un avversario che avrà la nostra stessa voglia di vincere, visto che
ci equivale ed i numeri in classifica lo confermano. Due degni avversari che meriterebbero entrambi di
disputare gli spareggi".
Una partita dove le motivazioni non mancheranno di certo con un pubblico che sarà prevedibilmente
numeroso da categoria superiore. "Sono sicuro che sarà una domenica indimenticabile anche per il
calore che il tifoso giallorosso porterà allo stadio ­ continua Sabbadini ­ arrivati a questo punto potrebbe
risultare veramente il dodicesimo giocatore in campo aumentando le motivazioni della squadra. Per
quanto ci riguarda noi siamo pronti ad affrontare questo avversario e sono sicuro che non deluderemo".
Sarà la domenica dei bomber con Tosi e Salomone per l' Alfonsine e Innocenti, Nicolini ed Ambrogetti
per il Ravenna dove, se tanto da tanto, la partita si preannuncia scoppiettante anche sotto l' aspetto
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18 aprile 2015
Pagina 46
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La Voce di Romagna
(ed. Forlì)
Comune di San Mauro
delle marcature. "Ne sono convinto ­ conclude il diesse ­ sarà aperta a qualsiasi risultato e ci saranno
dei gol.
Chi vorrei che non giocasse questo derby? Sicuramente Salomone ma questa è un' altra storia". Nel
Ravenna saranno assenti il difensore Mandorlini, squalificato, mentre Ballardini non sembra ancora in
grado di giocare il derby. Qualche problema muscolare invece per Rispoli, uscito anzitempo nella
partitella di giovedì contro la Juniores e piccoli acciacchi per il bomber Riccardo Innocenti.
Paolo Fioravanti.
PAOLO FIORAVANTI
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18 aprile 2015
Pagina 2
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
.
Il dialogo riparte dalla diplomazia
È stato il giorno della diplomazia. Sul caso Grecia, a margine
delle riunioni del G­20 e del Fondo monetario, i ministri delle
Finanze e i banchieri centrali hanno cercato di ricucire un
dialogo con Atene che solo fino a poche ore prima si nutriva
di scontri verbali. A dare il tono è stato Mario Draghi,
presidente della Bce, che al termine di un incontro di un' ora
con il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis ha
parlato di colloqui «costruttivi».
Continua pagina 2 di Alessandro Merli washington Continua
da pagina 1 È stato il giorno della diplomazia sul caso Grecia
a margine delle riunioni del G­20 e del Fondo monetario,
anche se i progressi si misurano più sulle sensazioni che sui
passi concreti.
Il tono lo dà il presidente della Banca centrale europea, Mario
Draghi, dopo un incontro di un' ora con il ministro delle
Finanze greco, Yanis Varoufakis. «Una discussione
costruttiva sul processo", ha detto Draghi, in vista della
riunione europea di venerdì prossimo a Riga. Una
dichiarazione cauta, ma un segnale positivo, dopo giorni di
scontri verbali fra Atene e i suoi creditori e dopo che i mercati
finanziari hanno chiuso la settimana contemplando
apertamente la prospettiva dell' uscita della Grecia dall' euro.
Una conclusione che i partecipanti agli incontri di Washington
ieri hanno cercato di scongiurare.
Draghi, dal cui assenso dipende la sopravvivenza del
sistema bancario greco e quindi, in ultima analisi, la
permanenza della Grecia nell' unione monetaria, è stato al
centro degli sforzi di ricucitura, anche se ha sempre insistito
che la decisione finale è politica e spetta ai Governi. Alla Bce,
come nelle altre istituzioni che si confrontano con le autorità
greche (la ex troika), hanno notato nell' ultimo paio di giorni
un miglioramento del clima delle discussioni tecniche ad
Atene, mentre oggi riprenderanno anche quelle condotte
parallelamente a Bruxelles: ma, appunto, per ora mancano i
contenuti nelle proposte greche che potrebbero imprimere
una svolta. Nel frattempo si valutano diversi scenari e
secondo Reuters uno di questi ­ all' esame della Bce ­
riguarderebbe la possibilità per Atene di emettere degli IOU
(letteralmente "I Owe you money", cioè dei "pagherò") che
avrebbero la funzione di una valuta parallela: servirebbero a pagare stipendi pubblici e pensioni, mentre
i rimmborsi ai creditori resterebbero in euro.
Sul fronte "diplomatico", invece, Varoufakis ha tenuto a dare uno "spin" più ottimista all' incontro con
Draghi. La Bce ha detto che ci aiuterà nella ricerca di una soluzione e Draghi vuole una soluzione rapida
che consenta alla Grecia di tornare sulla strada della crescita, ha affermato il ministro.
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18 aprile 2015
Pagina 2
Il Sole 24 Ore
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Pubblica Amministrazione
La rete di contatti diplomatici si è estesa a un bilaterale fra Varoufakis e il segretario al Tesoro Usa,
Jacob Lew. Al di là delle preoccupazioni geopolitiche, il timore principale dell' amministrazione Usa è
che il caso Grecia possa far deragliare una ripresa dell' economia globale che solo ora sta prendendo
corpo. E, nel tardo pomeriggio di ieri, il ministro greco ha visto quello italiano, Pier Carlo Padoan, negli
uffici del direttore esecutivo all' Fmi, Carlo Cottarelli, per una inedita riunione dei ministri della
"constituency", il gruppo di Paesi che, guidato dall' Italia, ha una rappresentanza unica nel consiglio dell'
istituzione di Washington. Interessante notare come ne faccia parte anche il Portogallo, che in sede
europea è stato uno dei meno disponibili a una linea più morbida sulla Grecia, essendo dovuto passare
da un duro programma di aggiustamento, dal quale ora è uscito, per ottenere gli aiuti internazionali.
Un altro esponente della linea dura, il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schäuble, (che peraltro,
significativamente, ha sempre sostenuto che alla fine si troverà un' intesa) ha evitato ieri, in un incontro
con i giornalisti, di accentuare gli aspetti negativi, anche se ha ribadito che non è ipotizzabile un
accordo a Riga, dove si discuterà lo stato del negoziato tecnico, ma nulla di più. Per questo «è
importante che ci siano progressi significativi nei prossimi giorni», ha detto il capo del dipartimento
europeo dell' Fmi, Paul Thomsen, già capo della missione sulla Grecia. L' Fmi e gli altri interlocutori di
Atene si aspettano però che la Grecia presenti «un piano completo», non solo alcune misure, come
aveva suggerito Varoufakis. Secondo Thomsen la discussione richiederà ancora «diverse settimane».
Quello che tutti si chiedono ­ e la preoccupazione maggiore dei mercati ­ è come Atene potrà continuare
a pagare i suoi conti e rimborsare i creditori nel frattempo. Il dirigente dell' Fmi, pur precisando di non
avere informazioni dettagliate sulla liquidità del Governo ellenico, ha sostenuto che il vero problema per
la Grecia verrà nell' estate, quando fra giugno e agosto dovrà rimborsare circa 11 miliardi di euro. «È
importante che l' accordo arrivi prima di allora», ha detto Thomsen. Fonti tedesche sostengono che da
qui ad allora Atene potrebbe cercare di far fronte ai suoi impegni rinviando i pagamenti della pubblica
amministrazione ai fornitori. Il programma dell' Fmi con la Grecia, a differenza di quello europeo, che
scade a fine giugno, continua fino a marzo 2016 e comprende 16 miliardi di dollari non ancora sborsati,
ma questi potranno esser messi a disposizione di Atene solo in presenza di una valutazione positiva
delle misure.
Thomsen, come aveva fatto Schäuble, ha detto di voler evitare speculazioni su un' uscita della Grecia
dall' euro. «Non prevediamo che questo accada ­ ha sostenuto ­ le conseguenze per la Grecia
sarebbero molto gravi, pagherebbe un caro prezzo. Per l' eurozona, sarebbe una sfida difficile.
Gli effetti negativi sulla fiducia non vanno sottovalutati, ma l' eventuale contagio dipenderà dalla risposta
di politica economica. Ma lo ripeto, non vanno sottovalutati i rischi».
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Alessandro Merli
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Pagina 6
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
L' ANALISI.
Bene l' endorsement ma binari stretti
Matteo Renzi ha trovato ieri a Washington un partner per
cambiare l' Europa: Barack Obama lo segue con entusiasmo
sul terreno delle riforme europee per ridurre le rigidità fiscali.
Continua pagina 6 di Mario Platero Continua da pagina 1
Ottima cosa, una sintonia di vedute con il nostro alleato
americano non può che essere apprezzata. Ma il nostro
presidente del Consiglio deve essere prudente nell' usare
con liberalità promesse per una fine «dell' austerità a favore
di un passaggio alla crescita» quando, oggi, i nostri conti
pubblici restano deboli e sotto l' attento monitoraggio dei
mercati.
Una prova evidente di quanto i mercati restino volatili l'
abbiamo avuta ieri con un balzo del 12,51% dello spread sui
tassi di interesse per il nostro debito. E siamo arrivati a quota
138,94. Il momento migliore lo abbiamo avuto quando lo
spread sui Bund tedeschi era di appena 100 punti base, per
precisione di 101,8 punti base.
Questo vuole dire che il balzo è stato in poche settimane di
quasi il 38%. Un trend che non promette bene per chi nel
nostro paese e al governo pensava di poter contare sul
"tesoretto" cioè sui risparmi accumulati per un minor servizio
sul debito. E se questa reazione c' è stata soltanto per i timori
sulla Grecia, immaginiamo che cosa succederà se il mercato
dovesse convincersi che l' Italia potrebbe deviare dal suo
percorso virtuoso sui conti pubblici.
Diciamo questo perché riteniamo che Renzi sia sulla buona
strada. E condividiamo l' idea che si debba puntare alla
crescita. Ma riteniamo che non si debba perdere di vista la
comprovata anelasticità dei nostri conti pubblici.
Promettere solo porterà a poco.
Per questo ieri alla Casa Bianca, nella East Room, subito
dopo l' incontro nello Studio Ovale, Renzi con Barack Obama
al suo fianco ha chiarito, e ha fatto benissimo a farlo che
«..sull' austerity è importante dire che dobbiamo tenere in
ordine i conti... noi rispettiamo tutte le regole anche quelle
che non condividiamo». Ma il rigore sui conti non può essere
messo in secondo piano. E se Renzi ha certamente ragione a
dire che il modo migliore per uscire da un circolo vizioso nel
quale ci troviamo è scommettere sulla crescita dovrà
rispettare a questo punto l' impegno che ha preso, sempre ieri a Washington, quello cioè di chiudere
tutte le riforme aperte quella per la giustizia, per il fisco e per la pubblica amministrazione entro i
prossimi sei mesi. Il periodo è definito e come succede nei road show, gli analisti economici se lo sono
segnato e faranno le appropriate verifiche. Come verificheranno la promessa del giorno prima quando
ha parlato alla Georgetown University indicando in «poche settimane» i tempi per la riforma elettorale e
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Pagina 6
Il Sole 24 Ore
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poi, subito dopo quelle per la riforma costituzionale.
Renzi ha ragione a dire che l' idea dell' Europa, con forti rigidità di bilancio è impostata male, non
consente quel tipo di flessibilità che abbiamo visto in America negli anni della crisi, quando il disavanzo
pubblico è salito fino al 10% e oltre per poi precipitare ora al di sotto del 4%, quando l' occupazione è
salita al 10% per poi scendere al 5,4%. Il modello americano cui ha fatto riferimento il nostro Presidente
del Consiglio è sicuramente invidiabile dal nostro punto di vista. E spingere con l' aiuto di Obama per
introdurre un percorso di riforme nella Carta Europea è di nuovo un obiettivo apprezzabile. Ma il
realismo ci dice che questo non avverrà in tempi brevi, se mai avverrà e che per ora le regole del gioco
poggiano sulla dinamica controllo dei costi e dunque rigore, rispetto delle posizioni sul punto in cui
siamo compensato da aggressive riforme. E qui occorre spezzare una lancia a favore del governo
Renzi, perché i progetti di riforma ci sono e vanno anche bene, occorre a questo punto
responsabilizzare le forze politiche perché lo seguano nel suo percorso per aiutarlo semmai a finire
prima dei sei mesi che ha stabilito. La rapidità con cui si chiuderanno le riforme diventa oggi la variabile
più importante per la nostra credibilità politica come sistema paese. E il completarle ci porterà una
polizza di assicurazione contro la volatilità che vediamo ogni giorno sui mercati.
Rapidamente, anche perché non vi sono alternative.
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MarioPlatero
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18 aprile 2015
Pagina 8
Il Sole 24 Ore
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Anticorruzione. Analisi dell' Autorità sugli appalti di servizi e forniture nei 116 Comuni capoluogo
­ Nel mirino anche Roma, Firenze, Torino e Napoli.
Anac: troppi gli affidamenti diretti «anomali»
Nel 77% del campione riscontrate potenziali violazioni del codice dei contratti pubblici.
ROMA Una sistematica disapplicazione delle
norme in materia di calcolo del valore dell'
appalto e di affidamenti diretti o in economia
d e l Codice d e i c o n t r a t t i pubblici. È l a
conclusione cui è arrivata l' Autorità nazionale
anticorruzione guidata da Raffaele Cantone
nell' ambito dell' analisi sugli appalti di servizi
e forniture in un periodo che va dal primo
gennaio 2010 al 10 marzo di quest' anno in
116 comuni capoluogo che si è conclusa in
questi giorni e che è stata pubblicata ieri sul
sito dell' Autorità. Un campione scelto sia sulla
base dell' importanza di alcuni comuni sia in
considerazione del fatto che alcuni di questi, in
particolare i Comuni capoluogo di regione,
«precedenti analisi avevano già mostrato l'
eccessivo ricorso alle procedure negoziate,
divenute di fatto procedure ordinarie anziché
di carattere eccezionale come previsto dal
Codice».
L' analisi dell' Anac ha rivelato che in 90
comuni s u i 1 1 6 e s a m i n a t i ( i l 7 7 % d e l
campione) sono interessati da «anomali
fenomeni di ripetizione contrattuale e indici di
potenziale violazione del comma 10 dell'
articolo 29 del Codice dei contratti pubblici e
dunque la determinazione del valore. Nell' elenco dei 90 comuni si ritrovano centri importanti come
Firenze, Torino, Roma, Napoli, Bologna, Genova. E comuni più piccoli come Reggio Calabria, Messina,
Bolzano Modena e così via. Sulla base di un' ulteriore estrapolazione, si legge nel documento dell'
Anac, è anche emerso che dieci Comuni (esclusi quei Municipi già interessati da indagini dell' Anac
attualmente in corso) «hanno proceduto ad affidamenti diretti o in economia, con identico Common
procurement vocabulary (sistema di classificazione unico per gli appalti pubblici) reiterati nel corso del
medesimo anno o da più anni consecutivi, per importi complessivi superiori al milione di euro, ossia
pari a oltre cinque volte la soglia consentita per legge».
Bastano alcuni casi di esempio per capire cosa è accaduto negli anni presi a riferimento dall' Anac nei
Comuni capoluogo. Il Comune di Firenze, per esempio, ha fatto affidamenti diretti per un totale di 15
milioni di euro e tra i 19 affidamenti diretti in violazione delle norme vi si trova quello riguarda i servizi di
assistenza sociale per bambini e giovani frazionato 74 volte per un totale di 3,720 milioni. Il Comune di
Roma, sempre nel periodo preso in esame dall' Anac, ha fatto affidamenti diretti per un totale di 89,579
milioni e solo per fare un esempio c' è il caso di affidamento di servizi per un totale di 12,209 milioni che
sono stati frazionati 256 volte. Oppure, giusto per fare qualche altro esempio, a genova dove sono stati
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Il Sole 24 Ore
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fatti affidamenti diretti per un totale di 17,683 milioni e il servizio di assistenza sociale con alloggio per
un importo complessivo di 3,5 milioni è stato frazionato 63 volte.
È sulla base di questi risultati che il presidente Cantone ricorda in un passaggio del comunicato che «l'
articolo 125 del Codice dei contratti prevede al comma 13 che nessuna prestazione di beni, servizi
possa essere artificiosamente frazionata allo scopo di sottoporla alla disciplina delle acquisizioni in
economia». In pratica tutti questi affidamenti di cui si parla, superato il limite di legge dovevano essere
affidati con regolare gara d' appalto. Anche perché non si tratta esattamente di spiccioli.
E c' è da fare un' ulteriore analisi (che l' Anac non fa) per capire bene come vanno queste cose: quanto
gli affidamenti diretti sono cresciuti immediatamente dopo l' elezione di una nuova amministrazione.
Anche se l' Autorità si riserva, si legge nella comunicazione, «un approfondimento istruttorio con
riferimento ai Comuni che hanno mostrato uno scostamento significativo dalla soglia consentita». In ogni
caso il presidente Cantone raccomanda alle stazioni appaltanti di «prestare la massima attenzione nella
corretta definizione del proprio fabbisogno in relazione all' oggetto degli appalti, specialmente nei casi
di ripartizione in lotti, contestuali o successivi, o di ripetizione dell' affidamento nel tempo, evitando l'
artificioso frazionamento delle commesse pubbliche per non incorrere nella violazione delle disposizioni
di legge».
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Nino Amadore
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18 aprile 2015
Pagina 14
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
Pubblica amministrazione. Possibile la risoluzione unilaterale nei confronti di chi ha i requisiti
per la pensione anticipata.
Pa, recesso anche prima di 62 anni
Per chi matura il diritto entro il 2017 eliminate le penalizzazioni economiche.
Il ricambio generazionale aggiunge un nuovo
tassello che consente di licenziare anche i
dipendenti non troppo avanti con l' età. A dire il
vero la norma ha origine nella legge di stabilità
2015, ma la Funzione pubblica, nella sua
circolare, non ne aveva evidenziato gli effetti e
oggi lo stesso Dipartimento provvede a
correggere il tiro.
Ma andiamo con ordine. Oggetto del
contendere è la risoluzione unilaterale del
rapporto di lavoro prevista dall' articolo 72,
comma 11, del decreto legge 112/2008. Dopo
la riscrittura della disposizione a opera del
decreto legge 90/2014, la risoluzione è
consentita quando il dipendente perfeziona il
diritto alla pensione anticipata (nel 2015, 42
anni e 6 mesi di anzianità contributiva per gli
uomini e 41 e 6 mesi per le donne, che
aumentano, per tutti, di 4 mesi dal 2016 a
causa dell' adeguamento dei requisiti agli
incrementi della speranza di vita), ma non
prima del raggiungimento di un' età anagrafica
che possa dar luogo a riduzione percentuale
del trattamento di quiescenza.
In effetti, l' articolo 24, comma 10, del decreto
legge 201/2011 aveva introdotto la
decurtazione della pensione nel caso in cui il lavoratore maturasse il diritto ad essere collocato a riposo
prima del compimento dei 62 anni di età.
La penalizzazione era pari all' 1% per i primi due anni di anticipo e del 2% per ogni ulteriore anno.
Potevano sottrarsi a tale taglio i dipendenti la cui anzianità contributiva era costituita da effettiva
prestazione lavorativa, parificando al servizio attivo anche alcune tipologie di assenza.
In particolare quest' ultima parte della previsione normativa ha destato parecchi dubbi e problemi
interpretativi, tanto che il Parlamento, nella legge di stabilità 2015, ha disposto che le penalizzazioni non
si applicano, tout court, con effetto sulle pensioni decorrenti dal 1° gennaio 2015 e per tutti i soggetti che
maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2017.
In quest' ultimo caso a nulla rileva se la decorrenza della pensione sia posticipata nel 2018 o negli anni
a seguire. Ma la Funzione pubblica, nella sua circolare 2/2015 del 19 febbraio, a commento del decreto
legge 90/2014, non fa alcun cenno alla legge di stabilità 2015 e parla ancora di impossibilità di risolvere
unilateralmente il rapporto di lavoro in presenza di penalizzazioni.
Sollecitato da un quesito posto dal Comune di Brescia, il dipartimento, con nota protocollo 24210 del 16
aprile, "chiarisce" la portata della circolare 2/2015. Prendendo atto del contenuto della legge 190/2014,
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18 aprile 2015
Pagina 14
Il Sole 24 Ore
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Pubblica Amministrazione
la Funzione pubblica evidenzia che la risoluzione unilaterale, negli anni 2015, 2016 e 2017, è consentita
in tutti i casi in cui il dipendente raggiunga il diritto alla pensione anticipata, essendo venute meno, nel
triennio, le limitazioni. Ma oltre a porre attenzione ai dipendenti che arriveranno al traguardo della
pensione nei prossimi mesi, le amministrazioni devono riconsiderare anche tutte le situazioni per le
quali, in precedenza, avevano soprasseduto alla risoluzione unilaterale in quanto il lavoratore, pur
avendo il diritto al trattamento di quiescenza, aveva un' età anagrafica inferiore a 62 anni.
Per completezza si ricorda che, per poter far cessare gli effetti del contratto individuale di lavoro, la
norma richiede una decisione motivata con riferimento alle esigenze organizzative, ai criteri di scelta e
alla funzionalità dei servizi.
Per questo, è consigliabile c h e l ' ente adotti una regolamentazione interna, al fine di evitare
comportamenti difformi a fronte della medesima fattispecie. La norma impone, altresì, il rispetto di un
termine di preavviso, che è fissato in sei mesi. Il problema delle penalizzazioni tornerà a rivivere dal
2018, salvo ulteriori interventi legislativi.
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Tiziano GrandelliMirco Zamberlan
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18 aprile 2015
Pagina 15
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
Statuti speciali.
Accise, gli aumenti restano alle Regioni
Lo Stato non può chiedere soldi alle Regioni a
Statuto autonomo, anche se in compensazione
di maggiori entrate tributarie, senza passare
dall' intesa con i diretti interessati, perché così
facendo violerebbe le norme statutarie.
Su questi presupposti la Corte costituzionale,
nella sentenza 65/2015 depositata ieri
(presidente Criscuolo, relatore Morelli) ha
cancellato dall' ordinamento l' articolo 35,
commi 4 e 5, del decreto sulle liberalizzazioni
varato a inizio 2012 dal Governo Monti (il
cosiddetto «Libera­Italia», Dl 1/2012). Con
quella norma, infatti, lo Stato aveva chiesto
235 milioni all' anno alle Regioni autonome,
sulla base del seguente presupposto: l'
addizionale comunale e p r o v i n c i a l e s u l l '
energia elettrica era stata sostituita da un
aumento dell' accisa sulla stessa voce, che
s a r e b b e p e r ò f i n i t a a g o n f i a r e i bilanci
regionali. Di conseguenza il maggior gettito,
calcolato appunto in 235 milioni all' anno,
sarebbe dovuto finire allo Stato sotto forma di
maggior contributo degli enti territoriali alla
finanza pubblica.
Come spesso capita in casi di questo genere,
la Corte ha acceso il semaforo rosso, su
richiesta di Valle d' Aosta e Sicilia, perché il meccanismo descritto sopra si traduce nei fatti in una
«riserva erariale» del maggior gettito prodotto dagli incrementi dell' accisa: e la riserva erariale può
essere prevista solo se si firma l' intesa prevista dagli Statuti autonomi.
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G.Tr.
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18 aprile 2015
Pagina 15
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
Contratti pubblici. Messa a punto per la legge Severino.
Cantone: arbitrati con ruolo pubblico
Una forte spinta alla pubblicizzazione degli
arbitrati.
È quella che arriva dal presidente dell' Autorità
nazionale anticorruzione Raffaele Cantone in
un intervento scritto al convegno organizzato
ieri a Roma dall' Università Roma Tre e dalla
Camera arbitrale di Milano sul tema «La
consulenza tecnica nel giudizio arbitrale: il
caso del danno da inadempimento
contrattuale». Tra gli altri relatori i docenti
universitari Ferruccio Auletta (Diritto
processuale civile alla Federico II di Napoli) e
Andrea Zoppini (Diritto privato a Roma Tre),
Paolo Montalenti (Diritto commerciale a Torino
) e Francesco Denozza (Diritto commerciale
alla Statale di Milano).
Per Cantone, che in apertura dell' intervento
ha sottolineato come una delle attività dell'
Anac è quella di amministrare arbitrati su
controversie da contratti pubblici, la soluzione
italiana, sospesa tra ruolo pubblico e funzione
privata, rappresenta un ibrido certo
migliorabile.
In questa prospettiva di revisione del Codice
degli appalti, osserva Cantone, va ricordato il
ruolo della Legge Severino che, per reagire
alle opacità, ha avversato l' istituto: «ma è sotto gli occhi di tutti ­ avverte Cantone ­, come la tecnica
attraverso la quale quella Legge rimette alla pubblica amministrazione di scegliere le modalità di
soluzione della controversia, si presti ad abusi delle amministrazioni, fino ad avere trasformato l'
esercizio di un potere di autorizzazione (in senso proprio), in una generale, indiscriminata, finanche
arbitraria o capricciosa capacità di declinare la già convenuta competenza degli arbitri: un vero e
proprio disvolere, che si viene manifestando in ultimo in forme e contenuti apparentemente sciolti dai
canoni propri dell' azione amministrativa».
La futura riforma, allora, potrebbe prevedere una regolazione nuova, in ambito pubblico, della gestione
arbitrale delle controversie, alcune delle quali, più di altre, si prestano all' utilizzo dell' arbitrato: è il caso
della Camera arbitrale di Milano che, in vista di Expo, ha lanciato un' offerta di servizi destinata agli
operatori internazionali che saranno impegnati nella manifestazione.
La Camera arbitrale organo ausiliario dell' Autorità dovrà però vedere rafforzate le condizioni di
pubblicità e trasparenza dell' attività, attenuando in maniera decisiva il profilo di confidenzialità dell'
arbitrato stesso, «così come è essenziale ­ precisa Cantone ­ arginare la fuga dall' amministrazione
degli arbitrati non essendo veramente produttivo che la Camera intercetti esclusivamente l' atto finale
della lite».
Per scongiurare una cattiva fama di arbitri e consulenti, che a Cantone non appare ingiustificata, è
necessario che il loro statuto sia interamente pubblicistico, anche sotto il profilo penale.
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18 aprile 2015
Pagina 15
Il Sole 24 Ore
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Giovanni Negri
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18 aprile 2015
Pagina 4
Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
L' analisi.
L' eccesso di regolamenti fa il gioco della corruzione
Rilevava l' ex presidente dell' Autorità per il
c o n t r o l l o d e i c o n t r a t t i c o n l a pubblica
amministrazione Sergio Santoro che, nel corso
del suo mandato, l' 80% di quei contratti era
finito in contenzioso. Otto su dieci: quindi sugli
atti di quelle gare d' appalto c' era stata tutta la
trasparenza necessaria agli esclusi per
impugnarli. Evidentemente, però, la
trasparenza non era bastata a prevenire le
ragioni possibili dei contenziosi, né a sventare
in anticipo le possibili scorrettezze.
Quello della trasparenza è sempre stato un
mantra del benpensantismo nazionale,
soprattutto della sinistra radical­chic. Ed è più
che mai in auge oggi, dopo la recrudescenza
di scandali legati alla corruzione, vera o
presunta, in importanti opere pubbliche: Mose,
Expo, Roma Capitale.
Di trasparenza, nel contesto di una Prima
giornata della trasparenza si è parlato anche,
pochi giorni fa, alla Regione Lombardia, a sua
volta recentemente lambita (almeno per storie
passate) da notizie sgradevoli. Le quattro
società della Regione più direttamente
coinvolte nella gestione del denaro erano
rappresentate ai massimi livelli: Infrastrutture
Lombarde, Finlombarda, Lombardia
Informatica, Arca (la centrale degli acquisti).
La sensazione comune emersa era che sì, è giusto educare i cittadini a pretendere trasparenza, e sono
pochi ma confortanti i 120 mila accessi alla sezione trasparenza dei siti di quelle quattro realtà.
Ma tutto ciò vale assai più sul versante dell' efficienza dei servizi che non su quello della prevenzione
della corruzione.
In concreto, ai fini dell' onestà pubblica, quest' orgia di trasparenza rischia di risolversi in uno sfoggio di
dati irrilevanti e in uno stillicidio di ridondanti obblighi burocratici che non prosciugano però la falda
sotterranea nella quale pesca la corruzione, che è poi l' inevitabile discrezionalità di tutte le scelte
politiche.
La trasparenza serve ma non basta. Non sostituisce il fattore discriminante della qualità etica dei singoli
decisori. Che andrebbe misurata e selezionata «all' origine».
E poi tanta trasparenza, di dubbia utilità, è invece di sicuro costo: idolatrarla è forse il più grande errore
che si possa commettere in nome dell' efficienza onesta nel rapporto d' affari tra Stato e cittadini.
SERGIO LUCIANO
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18 aprile 2015
Pagina 25
Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
Il governo vuole tagliare 80­100 mila slot machine
Il governo prepara un taglio di 80­100 mila slot
machine con il decreto legislativo di riordino
dei giochi, previsto dall' articolo 14 della legge
delega fiscale n.23 dell' 11 marzo 2014. Il
provvedimento potrebbe approdare al
Consiglio d e i m i n i s t r i d o p o l e e l e z i o n i
amministrative di giugno e completare il
proprio iter entro la fine di settembre. La
riduzione degli apparecchi, che secondo il Mef
non avrà ricadute sul gettito erariale grazie all'
aumento di produttività della rete (attualmente
di circa 400 mila unità, ndr), si otterrebbe,
secondo l' ultima bozza, dal limite di una slot
ogni sette metri quadrati di superficie del bar
e, in ogni caso, dal tetto massimo di sei
macchinette per ciascun esercizio. Lo spazio­
slot dovrà poi essere separato dal resto del
locale e accessibile solo da maggiorenni, sotto
l a r e s p o n s a b i l i t à d e l g e s t o r e d e l locale.
Prevista anche entro due anni la sostituzione
dell' intero parco di macchinette, che saranno
sotto il controllo remoto dei concessionari. Non
c' è invece nel testo alcun riferimento alle
creazione di zone «no­gioco» a distanza di
sicurezza (da 200 a 500 metri, come già
avviene in Liguria e in Puglia) dai luoghi
sensibili come scuole, ospedali e chiese: una
decisione sgradita agli enti locali, che negli
ultimi anni hanno messo paletti alle sale da gioco con ordinanze e regolamenti risultati legittimi anche in
Corte costituzionale, ma difesa dal sottosegretario Mef con delega ai giochi, Pierpaolo Baretta, secondo
il quale «l' offerta di gaming in questi anni è stata eccessiva ma occorre evitare che le sale si
concentrino nelle periferie urbane». Secondo la bozza preparata da via XX Settembre, gli enti locali non
potranno più porre «limitazioni di distanza e orari nei riguardi dei punti di offerta di gioco», né adottare
misure che si risolvono in forme di sostanziale espulsione dal territorio comunale delle sale autorizzate.
Nelle prossime settimane, proprio per discutere le misure da presentare in Cdm, si svolgerà un incontro
tra Mef e Anci. La bozza del decreto di riordino prevede anche fasce orarie senza pubblicità dei giochi
in tv, l' introduzione di un regime di tassazione sui ricavi dei concessionari (non più sulla giocata),
misure anti­riciclaggio e un fondo da 200 milioni per la lotta alle dipendenze.
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NICOLA TANI
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18 aprile 2015
Pagina 28
Italia Oggi
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Fondo di riequilibrio, il passato non conta
Non sono validi i criteri di determinazione della
quota di assegnazione del fondo sperimentale
di riequilibrio. Non è corretto prendere a
riferimento le modalità con cui il singolo
comune ha esercitato al propria autonomia
tributaria negli anni precedenti all' introduzione
dell' Imu. Queste sono le ragioni che hanno
portato all' annullamento di due decreti
ministeriali nella parte in cui determinano la
quota di trasferimento delle risorse dello stato
in favore di un comune pugliese. Lo ha deciso
il Consiglio di stato con la sentenza n. 1291 del
12 marzo 2015 che ha riformato la decisione
del Tar Lazio n. 10612 del 2013.
Tutto nasce da un comune pugliese che ha
impugnato i decreti 8 agosto 2012 e 4 maggio
2012 con i quali il Viminale, di concerto col
Mef, ha determinato di applicare al Fondo
sperimentale di riequilibrio (Fsr) destinato al
predetto comune, una riduzione rapportata alla
differenza tra l' Imu 2012 (stimata e calcolata
ad aliquota base) e l' Ici riscossa negli anni
2009 e 2010. Il Tar ha dichiarato inammissibile
il ricorso sul rilievo che ogni contestazione in
merito alle modalità di alimentazione e di
riparto del Fsr doveva essere formulata in
sede di Conferenza stato­città e autonomie
locali. Il comune ha contestato i decreti
ministeriali impugnati che, ai fini dell' attribuzione di risorse aggiuntive agli introiti della finanza locale,
hanno assunto a riferimento le modalità con cui il singolo comune ha esercitato al propria autonomia
tributaria nel periodo pregresso, dando luogo ad una compensazione negativa ragguagliata al
differenziale fra il gettito Ici per il 2010 e il gettito stimato ad aliquota di base dell' Imu 2012. Il Consiglio
di stato ha dichiarato fondate le doglianze dell' ente locale prendendo le mosse dall' art. 119 della
Costituzione, che dopo aver ribadito il principio di autonomia finanziaria e di entrata degli enti territoriali
(realizzata con entrate tributarie proprie o in compartecipazione a tributi erariali «per i territori con
minore capacità fiscale per abitante»), assegna la funzione di perequazione ad apposito fondo, senza
vincoli di destinazione, che deve essere istituito con legge dello stato. La norma costituzionale collega i
trasferimenti a carico del bilancio dello stato al parametro oggettivo della minore capacità dei residenti
di apprestare, attraverso la leva fiscale, le risorse necessarie per l' esercizio delle funzioni e dei compiti
dell' ente territoriale. In sintonia con detti principi l' art. 2, comma 7, del dlgs. n. 23 del 2011 esclude che,
ai fini della determinazione del Fsr possa tenersi conto delle «variazioni di gettito prodotte dall' esercizio
dell' autonomia tributaria». Pertanto, secondo il Consiglio di stato, il pregresso esercizio della sfera di
autonomia tributaria dell' ente locale non può «assurgere a indice di ragguaglio dei trasferimenti». Le
cose non cambiano se si passa a esaminare l' art. 13, comma 17, del dl n. 201 del 2011 in base al quale
il Fsr e il fondo perequativo stabilito dallo stesso art. 13 variano in ragione delle differenze di gettito
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stimato ad aliquota di base dell' Imu. Infatti, secondo i giudici la norma «è indistintamente riferita alla
complessiva dotazione dei fondi predetti e non prende in considerazione, caso per caso, le posizioni dei
singoli comuni quanto al pregresso esercizio dell' autonomia impositiva».
Logica conseguenza è l' annullamento dei due decreti ministeriali.
ILARIA ACCARDI
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Gli esuberi non bloccano la mobilità
La ricollocazione dei dipendenti provinciali in
esubero non blocca le mobilità del personale
conseguenti al trasferimento di funzioni. Il
chiarimento arriva da Ancitel, che ha risposto
al quesito posto da un comune circa la portata
del comma 424 dell' ultima legge di stabilità
(legge 190/2014).
Tale norma, come noto, ha imposto a regioni
e d enti locali di destinare le proprie risorse
assunzionali prioritariamente al riassorbimento
dei lavoratori soprannumerari delle province,
facendo salva solo l' assunzione dei vincitori di
concorsi pubblici inseriti in graduatorie vigenti
o approvate al 31 dicembre scorso.
Questa disciplina ha posto numerosi dubbi
interpretativi, finora non risolti in modo univoco
né dalla Funzione pubblica né dalla Corte dei
conti.
Fra le questioni aperte, c' è anche quella
riguardante l' applicabilità, nelle more della
ricollocazione dei dipendenti provinciali, dell'
art. 31 del dlgs 165/2001. Quest' ultimo, in
caso di trasferimento o conferimento di attività
da un' amministrazione a un' altra, dispone l'
applicazione della disciplina civilistica sulla
cosiddetta cessione del ramo di azienda (art.
2112 c.c.), per cui il personale segue la
funzione o le funzioni trasferite.
Ebbene, secondo Ancitel tale meccanismo non è impedito dal disposto del comma 424 della legge 190,
essendo il citato art. 31 una norma speciale disciplinante situazioni particolari. Del resto, la stessa
circolare della Funzione pubblica precisa che rimangono consentite le assunzioni previste da norme
speciali.
La tesi esposta è condivisibile, anche perché diversamente si finirebbe per congelare o comunque
procrastinare i percorsi di riordino previsti da altre disposizioni di legge, come per esempio quelli
riguardanti la gestione in forma associata delle funzioni fondamentali dei piccoli comuni ovvero il
superamento delle comunità montane (caso, quest' ultimo, che ha originato il quesito in esame).
MATTEO BARBERO
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P.a., meno auto di servizio Ma il car sharing è al palo
Il taglio delle auto di servizio ha colto nel
segno. Non solo è stato rispettato il limite dell'
80% della spesa 2009 per acquisto,
manutenzione, noleggio e uso delle vetture,
ma anche la spesa in valore assoluto è scesa.
Merito della riduzione del parco auto (ottenuta
grazie al divieto di sostituzione delle vetture
dismesse o rottamate) e anche della scelta da
parte di molte p.a. di prendere in affitto le auto
o utilizzare la formula del noleggio con
conducente. Quest' ultima opportunità, in
particolare, è da incentivare perché «consente
di beneficiare di una flotta sempre in perfetto
stato di manutenzione, con una riduzione delle
spese comprensive dei premi assicurativi». A
sottolinerarlo è la Corte dei conti nella
relazione sulla gestione delle auto di servizio
da parte delle amministrazioni dello stato,
approvata con la delibera n.2/2015, diffusa ieri.
A essersi particolarmente distinto per
virtuosità è il ministero del lavoro che nel 2011
ha tagliato il 54,49% della spesa sostenuta nel
2009. L' indagine ha però evidenziato la
difficoltà nel ridurre i costi del personale legati
agli autisti delle vetture. Costi che continuano
a rimanere «di notevoli dimensioni» e per
questo richiedono grande attenzione.
Un' altra nota dolente riguarda la trasparenza.
«Non risultano adottati», scrive la sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello
stato, «sistemi telematici per la trasparenza dell' uso delle autovetture», così come risultano ancora
poco utilizzate modalità alternative di gestione del parco auto quali il car sharing, che invece
«comporterebbe un evidente risparmio di spesa», e i buoni taxi.
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Interpretazione restrittiva della Rgs. Potrebbero andare in fumo 1,2 mld di spazi finanziari.
Patto incentivato a rischio flop
Le regioni hanno ricevuto richieste inferiori al budget.
R i s c h i o f l o p p e r i l Patto incentivato. In
mancanza di un correttivo normativo, infatti,
diverse regioni rischiano di non poter
distribuire agli enti locali t u t t i g l i s p a z i
finanziari disponibili, che ammontano a 1,2
miliardi. Si tratta dell' ennesimo paradosso di
una disciplina, quella sul Patto d i stabilità
interno, che richiede sempre più urgentemente
delle profonde modifiche. Il problema nasce
dalla disciplina di cui al comma 484 dell'
ultima legge di stabilità (legge 190/2014), che
ha esteso anche al 2015 gli incentivi statali a
favore dei governatori che cedono quote di
Patto a comuni, province e (da quest' anno)
città metropolitane. Potenzialmente, la misura
potrebbe sbloccare fino a 1.200 milioni di
pagamenti da parte di sindaci e presidenti, ma
la norma pone una limitazione: essa può
riguardare «esclusivamente» i debiti
commerciali di parte capitale maturati alla data
del 30 giugno 2014 e ancora non pagati. L'
obiettivo è chiaro: completare l' operazione
avviata dai vari decreti «sblocca debiti», ma lo
strumento scelto rischia di essere poco adatto.
In diversi casi, infatti, le regioni, cui gli enti
locali dovevano comunicare i propri fabbisogni
entro lo scorso 15 aprile, hanno ricevuto
richieste inferiori rispetto al budget disponibile.
In tali casi, la differenza rischia di andare sprecata, dato che la Ragioneria generale dello stato (che ieri
ha reso disponibile il modello per la trasmissione dei dati da parte degli uffici regionali) interpreta in
modo restrittivo l' avverbio «esclusivamente». In pratica, laddove i fabbisogni siano incapienti, la
differenza non potrà essere utilizzata per consentire la liquidazione di altre fatture, con un doppio
danno: a essere penalizzati, infatti, saranno ovviamente gli enti locali (che spesso hanno già saldato
quasi tutti i debiti commerciali considerati dalla suddetta norma, ma al contempo hanno tanti altri
pagamenti bloccati dal Patto), ma anche le regioni, che perderanno una quota del contributo. Per
ovviare al problema, sono già stati presentati dei correttivi, che puntano a rendere più ampio ed elastico
il meccanismo e ad allungarne la tempistica. In base alla legislazione vigente, le regioni dovrebbero
deliberare i riparti entro il 30 aprile: l' auspicio è che le modifiche arrivino prima di tale data.
Intanto, il Mef ha diffuso (in attesa della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale) il decreto che
distribuisce 100 milioni di spazi finanziari (60 alle regioni e 40 agli enti locali) per il pagamento dei debiti
(sempre di parte capitale ma questa volta maturati) al 31 dicembre 2013, in attuazione degli artt. 4,
comma 5, del dl 133/2014 e 1, comma 466, della l 190/2014. Come anticipato da ItaliaOggi del 17
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marzo, gli assegni più consistenti (all' interno di ciascun comparto) sono quelli staccati al comune di
Torino (1.641.000 euro), alla provincia di Salerno e alle regioni Calabria e Lazio (circa 20 milioni
ciascuna). Nessuna notizia, invece, sull' avvio della rilevazione riguardante gli enti capofila, malgrado l'
annuncio dell' Ifel.
MATTEO BARBERO
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