Strategie, procedure, strumenti di protezione e valorizzazione

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Strategie, procedure, strumenti di protezione e valorizzazione
“Strategie, procedure, strumenti di protezione e
valorizzazione (nuove procedure, nuove coperture
geografiche – BRICS) della proprietà intellettuale”
A partire dall’esperienza G.D nella Proprietà Industriale
by Eros Stivani
Netval Summer School 2012:
"La Proprietà Industriale e i processi di innovazione: nuovi trend, strategie, strumenti e iniziative a supporto"
Settembre 2012
Entrare nello spirito G.D
Generate differences. Abbiamo scelto queste due parole per
esprimere la caratteristica distintiva dell’offerta G.D per l’industria
del tabacco.
Chi siamo
La storia
Uno degli obiettivi è quello di innovare i processi produttivi
coinvolgendo tutti i nostri partner.
I mercati
I prodotti
Le soluzioni G.D vogliono essere il motore del successo dei
nostri clienti.
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I servizi
B2B4C
(Business to Businnes for Customer)
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Il nostro profilo
G.D è leader mondiale nelle macchine automatiche per la
produzione e il confezionamento delle sigarette (maker e packer)
e per l’incarto dei sigari.
Chi siamo
La storia
G.D ha sede a Bologna, altri stabilimenti produttivi sono situati a
Langenfeld, (Germania), San Paolo (Brasile), Richmond, VA
(USA), Surabaya (Indonesia), e Tokyo (Giappone), Izmir
(Turchia), Pure (India), Johannesburg (Sud Africa).
I mercati
I prodotti
I servizi
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Le 11 filiali nel mondo garantiscono un presidio capillare dei
servizi commerciali e di assistenza post-vendita.
Nel 2012, G.D ha previsto un fatturato consolidato di 591 milioni
di € con un totale di 2.580 dipendenti.
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G.D nel mondo
Chi siamo
La storia
I mercati
I prodotti
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I servizi
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Una missione di eccellenza
 Essere il fornitore di riferimento di linee complete ed integrate
per l’industria del tabacco
Chi siamo
La storia
 Fornire soluzioni ad alto valore aggiunto e servizi eccellenti
per l’intero ciclo di vita delle macchine
I mercati
 Offrire le macchine di gran lunga migliori
I prodotti
 Creare un’organizzazione capace di rispondere al mercato in
tempo reale, applicando i più avanzati metodi di gestione
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I servizi
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Responsabilità Sociale d’Impresa
Fin dalla sua fondazione, G.D ha posto a fondamento della
propria attività i valori della responsabilità sociale ed ambientale,
da sempre retaggio culturale della famiglia Seràgnoli.
Chi siamo
La storia
L’attuale Presidente, Isabella Seràgnoli, continua questo percorso
rafforzandone l’approccio con l’applicazione delle metodologie
internazionali di Corporate Social Responsibility.
I mercati
I prodotti
G.D destina parte delle proprie risorse economiche per sostenere
miglioramenti sociali ed ambientali come la creazione di nuovi
posti di lavoro e gli investimenti nella ricerca medico-scientifica e
tecnologica.
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I servizi
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G.D fa parte del Gruppo Coesia
Coesia è un gruppo industriale a capitale privato, leader nella produzione di
macchine automatiche per l’industria del tabacco, per il packaging di prodotti
alimentari, cosmetici e chimici, per la produzione di articoli igienici monouso,
di ingranaggi a performance elevate, di sistemi di stampa e di controllo visivo
per l’industria farmaceutica e cosmetica. Nel 2009, il Gruppo COESIA ha
registrato un fatturato consolidato di 798 milioni di € con un totale di 3.740
dipendenti.
Chi siamo
La storia
I mercati
I prodotti
VOLPAK
VOLPAK
ACMA
I servizi
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Macchine di
confezionamento
per l’industria
dolciaria e chimica
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CIMA
Ingranaggi e
trasmissioni per
performance
elevate
G.D - Sasib
GDM
Linee di produzione
e confezionamento
per l’industria del
tabacco
Linee di
produzione di
articoli igienici
monouso
HAPA
Sistemi di stampa
per il packaging
farmaceutico e
cosmetico
LAETUS
SIRIUS
VOLPAK
FLEXLINK
Sistemi di controllo
per il packaging
farmaceutico
Macchine di
confezionamento per
il settore cosmetico e
farmaceutico
Macchine per il
riempimento in
contenitori flessibili
Logistica per beni di
consumo, health
care, automotive ed
elettronica
Una storia di eccellenza
Chi siamo
La storia
Fondata a Bologna nel 1923, G.D inizia
la propria attività producendo
motociclette che, vincendo molte
competizioni, le hanno conferito una
solida reputazione nel settore.
I mercati
I prodotti
Dal ’70 ad oggi
I servizi
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Negli anni ’40, i Seràgnoli rilevano la società,
convertono il business e sviluppano macchine
incartatrici impacchettatrici innovative per
caramelle, cioccolatini e saponi. Negli anni ’50,
G.D diviene leader mondiale nell’industria
dolciaria.
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All’inizio degli anni ’60, la G.D fa il suo
ingresso nel settore del tabacco con la
rivoluzionaria impacchettatrice mod.
4350/Pack-B e diventa leader mondiale
nel settore.
Negli anni ‘70, G.D produce le prime
impacchettatrici ad alta velocità per
pacchetti morbidi e rigidi. Negli anni ‘90,
esce la prima maker a doppio baco. All’inizio
degli anni 2000 la H1000, la prima
impacchettatrice a moto continuo per
pacchetti rigidi. Nel 2005 la maker a 20.000
sigarette al minuto. Nel 2007 la prima filter
rod maker a doppio baco
G.D è leader in oltre 100 paesi nel mondo
Chi siamo
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I mercati
I prodotti
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I servizi
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Soluzioni che creano valore per i nostri
clienti
La strategia di G.D consiste nel creare vantaggi competitivi
per i propri clienti, sviluppando soluzioni che generino
valore aggiunto basate su innovazione e affidabilità.
Chi siamo
La storia
Il cuore di G.D è la ricerca e sviluppo. La capacità creativa e gli
elevati investimenti dedicati allo studio di nuove soluzioni (oltre il
10% del suo fatturato) hanno sempre generato dei punti di svolta
nel settore.
I mercati
I prodotti
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I servizi
Le innovazioni introdotte da G.D derivano anche dalla capacità di
collaborare coi propri clienti, sviluppando nuove soluzioni per
pianificare e raggiungere insieme gli obiettivi futuri.
Garantire un’eccellente e costante qualità del prodotto: questo è
l’obiettivo del team di Ricerca e Sviluppo di G.D.
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Soluzioni che creano valore per i nostri
clienti
Macchine innovative ed affidabili
Chi siamo
Completa flessibilità
La storia
Costi di produzione più bassi
I mercati
Nuovi materiali
Una più ampia gamma di soluzioni per sigarette e pacchetti
I prodotti
Servizi più completi
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I servizi
I progetti estremamente innovativi di G.D hanno l’obiettivo di
fornire all’industria del tabacco la tecnologia più performante,
focalizzandosi sull’effettiva produttività della macchina.
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Linee maker G.D – Leader nell’innovazione
Chi siamo
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I mercati
I prodotti
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I servizi
Una gamma completa di macchine, dalla prima maker a doppio
baco al modello da 20.000 sigarette al minuto.
Con oltre 400 maker in produzione nelle fabbriche dei clienti in
tutto il mondo, G.D può contare su esperienza e know-how
consolidati nel settore.
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Linee maker G.D – Leader nell’innovazione
Chi siamo
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I mercati
I prodotti
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I servizi
G.D ha introdotto la DF10, la prima filter rod maker basata su
tecnologia a doppio baco. La DF10 ha dimostrato di essere la
soluzione ideale per consentire ai produttori di sigarette di
raggiungere il massimo output di produzione con al maggiore
flessibilità
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Linee packer per pacchetto rigido G.D –
una rivoluzione tecnologica
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I mercati
I prodotti
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I servizi
Dalla X2 all’H1000 – tecnologia all’avanguardia fino a 1000
pacchetti al minuto.
La rivoluzionaria H1000, la prima packer a moto continuo è una
conquista tecnologica esclusiva di G.D.
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Linee packer per pacchetto morbido G.D –
una rivoluzione tecnologica
Chi siamo
La storia
I mercati
I prodotti
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I servizi
Un’ampia gamma di soluzioni, dalla consolidata X1 all’innovativa
S1000, una nuova impacchettatrice a moto continuo e a traccia
singola, per una velocità fino a 1000 pacchetti al minuto.
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Situazione della concorrenza di G.D
Pochi Concorrenti
1 inglese
2 tedeschi
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1 italiano
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I principali clienti
Chi siamo
La storia
I mercati
I prodotti
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I servizi
Нево Табак
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Situazione brevettuale della G.D
L’Ufficio Brevetti interno in G.D
nasce negli anni ’60
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Negli anni ’90 si struttura come
Dipartimento di Proprietà
Industriale
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L’analisi del Prodotto
A: bassa tecnologia, bassa innovazione.
B: alta tecnologia, bassa innovazione.
C: bassa tecnologia, alta innovazione.
D: alta tecnologia, alta innovazione.
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Tecnologia
B
D
A
C
Innovazione
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L’analisi del Mercato
A: pochi concorrenti, pochi paesi.
B: pochi concorrenti, molti paesi.
C: molti concorrenti, pochi paesi.
D: molti concorrenti, molti paesi.
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Paesi
B
D
A
C
Concorrenti
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Di cosa si occupa un IPD
Potremmo schematizzare le diverse attività svolte da un
IPD (Intellectual Property Dipartment) in cinque aree, che
devono essere dirette e coordinate da un unico
responsabile:
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1.Attività di documentazione
2.Monitoraggio nuove invenzioni e ottenimento dei titoli di
privativa industriale
3.Opposizioni verso terzi, Attività Legali e Registrazioni di
Marchi
4.Attività amministrativa
5.Segreteria gestionale
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Con chi si relaziona l’IPD all’interno
Gli stakeholders con cui l’IPD si relaziona, sia all’interno che
all’esterno della organizzazione sono l’area Marketing, l’area
Commerciale, la Ricerca e Sviluppo e la Progettazione in
genere, l’area Amministrazione e l’area della Gestione delle
Risorse Umane.
Ricerca e
Sviluppo
Vendite
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Amministrazione
Progettazione
IPD
Marketing
Risorse
Umane
L’IPD si deve relazionare col Legale Rappresentante
dell’organizzazione. Con esso dovrà stabilire le strategie
percorribili per supportare il vertice strategico sugli indirizzi da
prendere, riguardo la fattibilità o meno di un prodotto, in funzione
della sua tutelabilità e dei diritti acquisiti da terzi. L’IPD influisce in
maniera diretta sui piani di marketing, sugli sviluppi di
business e sulle decisioni strategiche dell’organizzazione.
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Con chi si relaziona l’IPD all’esterno
All’esterno dell’organizzazione l’IPD si relaziona con Camere di
Commercio locali, l’Ufficio Brevetti e Marchi nazionale, estero o
sopranazionale, con Consulenti in Proprietà Industriale in ciascun
paese dove intenda depositare i propri titoli e con avvocati specializzati
in Diritto Industriale, anch’essi nei vari paesi di interesse, associazioni,
…
Camere di
Commercio
Studi Legali
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Associazioni
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UIBM, EPO, WIPO,
USPTO…
Studi di Cons. PI
IPD
…
Quando interviene l’IPD
Ciclo Produttivo esemplificativo
Piano di
Marketing
Progetto
prototipo
Industrializzazione
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IPD
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Produzione
Prodotto
Vendita e
distribuzione
Quando conviene brevettare
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•Occorre ricercare la condizione nella quale le spese brevettuali
sono giustificate come investimento in funzione del presunto ricavo
che ci si prefigge di realizzare
•Occorre valutare quanto danno si è in grado di creare ai concorrenti
con il brevetto
Ogni campo della tecnica ha criteri che sono propri del campo
specifico.
Criteri generali:
Mercato Clienti/Concorrenti (dimensioni e numeri)
Valore dell’invenzione
Costi / Benefici
Tempi di tutela / Rischi
Difficoltà di aggiramento e di provare le violazioni
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Il livello strategico dell’IPD
L’importanza strategica dell’IPD si evince se si prendono in esame i
valori che misurano la sua dimensione strutturale e la sua
dimensione contestuale :
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Dimensione Strutturale
• la centralizzazione
• la professionalità degli addetti
• le competenze del personale
• la specializzazione orizzontale
• i livelli gerarchici con cui si
relaziona.
Dimensione Contestuale
• la tecnologia
• l’ambiente
• gli obiettivi
• la strategia
• la cultura
Tutti questi valori debbono essere di alto livello se si vuole ottenere
una corretta esecuzione delle attività che competono all’IPD.
Fondamentale è anche dotare l’IPD di tutte le informazioni
strategiche aziendali al fine di poter operare correttamente le scelte
necessarie e prendere le decisioni migliori per la tutela dei beni
immateriali e quindi del business aziendale.
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Il ruolo dell’IPD
Un IPD correttamente inserito nell’organizzazione aziendale
può essere in grado di vedere e anticipare i cambiamenti,
sviluppare capacità di discussione, di modifica e di
proposizione delle azioni operative e strategiche.
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Il
ruolo
dell’IPD
contribuisce
a
fare
emergere
nell’organizzazione orientamenti adeguati a cogliere le nuove
sfide poste dal settore di appartenenza e, in alcuni casi,
contribuire alla elaborazione di modelli interpretativi
congruenti.
L’IPD sarebbe così in grado di favorire “l’arte
dell’apprendimento” in modo da evitare di restare intrappolati
in processi abitudinari, e in modo da acquisire caratteristiche
proprie delle learning organization.(1)
1) Eros Stivani, Intellectual Property Department: un problema organizzativo, in Notiziario dell’Ordine dei
Consulenti in Proprietà Industriale, Anno XXIII – N. 2 – Dicembre 2008, pp.25-30.
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Situazione dell’IPD in G.D
Il Personale oggi del
Dipartimento della Proprietà Industriale in G.D:
2 Professionisti senior
2 Professionisti young
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3 Addetti di segreteria
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Collaboratori principali dell’IPD G.D
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IPD
Altri
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Attività dell’IPD di G.D
•Ricerche di anteriorità e
di fattibilità su banche
dati interne ed esterne
IPD
•Stesura e preparazione
dei brevetti in Italia
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•Pagamento delle annualità
•Coordinamento degli
studi esterni che seguono
Coordinamento di azioni legali le pratiche di estensione
e di contratti di P.I.
collaborando con studi esterni
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Situazione brevettuale della G.D
Depositati nel Mondo
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> 9.790
In forza 1.650
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Situazione brevettuale della G.D
Brevetti depositati in Italia 1725
1725 Brevetti in Italia
1725
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8065
Brevetti nel resto del mondo
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Brevetti in Italia
Situazione del Mercato in China
China National Tobacco Corp.
20%
CNTC
Altri Clienti
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80%
33
Situazione brevettuale della G.D
Il 33 % dei brevetti GD è in Cina
530 Brevetti depositati in CN
195 Brevetti in forza
530 Brevetti G.D in Cina
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195
335
Brevetti scaduti
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Brevetti in forza
Situazione brevettuale della G.D
Dati ottenuti da:
Publication Number = CN
Publication Number = CN
Priority Number = IT
Priority Number = IT
10,520
Brevetti Italiani estesi in Cina nel 2008
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5,02%
Applicant = GD
474
Brevetti Italiani estesi in Cina nel 2012
4,31%
95,69%
94,98%
Brevetti IT in CN
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Brevetti G.D in CN
Brevetti IT in CN
Brevetti G.D in CN
Situazione brevettuale della G.D
Statistica 1990 al 2009
Anni 1990-1994 Brevetti IT in CN
Anni 1995-1999 Brevetti IT in CN
10%
3%
90%
97%
Anni 2000-2004 Brevetti IT in CN
Anni 2005-2009 Brevetti IT in CN
4%
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7%
96%
93%
Brevetti IT in Cina
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Brevetti G.D in Cina
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Il Pacchetto a Spigoli Smussati
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Il Pacchetto a Spigoli Smussati
Brevetto con Priorità DE del 1985
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Altri
Altri
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Il Pacchetto a Spigoli Smussati
Azioni legali di annullamento
Priorità
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Divulgazione
Estensione con nuova materia
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Il Pacchetto a Spigoli Smussati
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Azioni legali di annullamento
1° Grado
2° Grado
1a Vittoria G.D
3a Vittoria G.D
2a Vittoria G.D
5a Vittoria G.D
4a Vittoria G.D
6a Vittoria G.D
Art. 22 Legge cinese = Art. 52 Convenzione europea = Art. 46 C.P.I. italiano
(ex art. 14 L. inv.)
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Statistica cinese
STATISTICA SUI BREVETTI E MARCHI IN CINA NEL 2008
Fonte CCPIT Patent and Trade mark Law Office
Al Novembre 2007 sono stati trattati oltre 41.000 casi di
trade marks infringement da 143 organi giudicanti.
Nel solo anno 2007 la Intellectual Property Division of the
Supreme People’s Court ha ricevuto 128 richieste di
pronuncia in casi di Proprietà Industriale;
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Dal 2002 alla prima metà de 2007 le Administrations for
Industry and Commerce (AICs) operative sul territorio
cinese hanno gestito 60.203 casi di IPR infringement, per
un valore di prodotti pari a 1.415 Billion yuan RMB e hanno
comminato penali per 472 million yuan RMB
1 Yuan = 0,1248 Euro
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Cosa si intende per BRICS
BRIC, per intendere il “gruppo” delle principali potenze
economiche emergenti, Brasile, Russia, India e Cina;
BRICS per indicare l’allargamento del forum dei BRIC al
Sud Africa, avvenuto nel dicembre 2010;
BRICs per indicare le quattro potenze emergenti e tutti gli
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altri Paesi emergenti che hanno potenzialità di divenire
potenze regionali o globali, praticamente i cosiddetti N11, o
next eleven.
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Nel dicembre 1995 il MERCOSUR – di cui fanno parte Argentina, Brasile,
Paraguay e Uruguay – e l’UE firmarono l’Accordo Quadro Interregionale di
Cooperazione per la creazione di un’associazione politico-economica
interregionale basata su una cooperazione a livello politico più intensa e sulla
liberalizzazione progressiva e reciproca di tutti gli scambi commerciali, oltre
alla promozione degli investimenti.
Da allora si sono svolti contatti regolari a livello sia ministeriale sia tecnico al
fine di esplorare modi su come riprendere nuovamente il processo.
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Al Vertice di Madrid (17 maggio 2010), che ha riunito i Capi di Stato e di
Governo dell’America Latina, dei Caraibi e dell’Europa, è stato deciso di
rilanciare ufficialmente i negoziati per un accordo di libero scambio UEMERCOSUR, un processo che è ora in corso.
Questo accordo dovrebbe fornire un impulso all’integrazione commerciale
regionale tra i Paesi del MERCOSUR e stimolare nuove opportunità di
scambio con l’UE, rimuovendo gli ostacoli tariffari e non tariffari al
commercio. L’Accordo di Associazione UE-MERCOSUR coprirà scambi di
beni e servizi, investimenti, diritti di proprietà intellettuale (compresa la
protezione delle indicazioni geografiche), appalti pubblici, ostacoli tecnici
al commercio e questioni sanitarie e fitosanitarie. Per raggiungere l’accordo
l’UE dovrà fare maggiori concessioni nel settore agricolo, mentre il
MERCOSUR dovrà fare concessioni più ampie riguardo ai prodotti
industriali, ai servizi e agli acquisti pubblici, alla protezione dei brevetti
e degli investimenti esteri, allo sviluppo sostenibile e alle indicazioni
geografiche dei prodotti agricoli.
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Tratto da: I BRICs e noi, L’ascesa di Brasile, Russia, India e Cina e le conseguenze per
l’Occidente. A cura di Paolo Quercia e Paolo Magri, 2011
Rapporti CINA - USA
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La riunione dei S&ED, tenuta a Pechino nel maggio 2010, nonostante taluni
eventi (vendita di armi USA a Taiwan, incontro fra Obama e il Dalai Lama,
contrasti sull’invio nel Mar Giallo della portaerei WASHINGTON dopo
l’affondamento da parte della Corea del Nord della corvetta sud-coreana
CHEONAN, etc.) fu un successo, nel senso che ripresero i contatti bilaterali
fra i vertici militari e furono risolti taluni contenziosi relativi al commercio, in
particolare nei settori della protezione della proprietà intellettuale e
dell’attenuazione di talune misure protezionistiche adottate dagli USA nei
riguardi di importazioni cinesi.
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L’attenzione rivolta dalle istituzioni cinesi all’uso della tutela brevettuale, si attua in una politica
di incentivi sotto forma di sussidi da parte del governo in particolare alle imprese operanti nel
settore del Hi-Tech, con la possibilità di ottenere lo status di imprese ad alta e nuova tecnologia,
qualifica che a loro concede notevoli vantaggi fiscali.
Il risultato di questa campagna governativa è stata una profusione di domande di brevetto di
invenzione ed in particolare di modello di utilità da parte delle società, con una prospettiva a lungo
termine, di assicurarsi una posizione in prima linea in un determinato settore di mercato.
Il Consiglio di Stato cinese ha infatti previsto all’interno del 12˚ piano quinquennale (2011-2015)
incentivi fiscali, credito agevolato e contributi a fondo perduto per favorire lo sviluppo delle
imprese operanti nei seguenti settori ritenuti strategici:
risparmio energetico e tutela ambientale
nuove tecnologie informatiche
biotecnologie
attrezzature produttive di alta gamma
nuove energie
nuovi materiali
veicoli ad energie alternative
Lo scopo del Piano è quello di dare priorità a questi settori emergenti che dovrebbero permettere
alla Cina di raggiungere gli obiettivi ambientali ed energetici prefissati.
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Negli ultimi dieci anni, la relazione tra PIL, spese in R&D e brevetti concessi è divenuta sempre più
forte, indicando come lo sviluppo economico della Cina sia esso stesso uno strumento essenziale
per il potenziamento del sistema brevettuale.
Conseguentemente le richieste di brevetti in Cina sono aumentate notevolmente e, per citare
alcuni dati concreti, nel 2011 sono state depositate 1.633.347 domande di brevetto, con un
incremento del 34% rispetto al 2010, registrando il più alto tasso di crescita a livello globale, ed
inoltre sono stati concessi 960.513 brevetti con un incremento del 18% rispetto all’anno
precedente.
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La consapevolezza dell’importanza della registrazione dei marchi è un aspetto ben chiaro in
altre giurisdizioni ed in particolare in Cina e nei Paesi della cosiddetta area BRIC. Le statistiche dei
depositi effettuati in alcuni Paesi parlano chiaro (fonte: “2011 Trademark Report” edito da Thomson
Reuters - 2012).
In Cina viene depositato il maggior numero di marchi (nel 2009 quasi 800.000, nel 2010 è stata
superata quota 1.000.000, nel 2011 ne risultano solo 600.000, ma il dato è forse da aggiornare).
Sintomatico è che la maggior parte dei depositi effettuati presso l’Ufficio marchi cinese riguardi
l’abbigliamento (classe 25), seguita dal settore informatico, elettronico, tecnologico (classe 9), da
quello alimentare (classe 30) e da quello termo-idraulico ed illuminazione (classe 11).
Negli USA i numeri sono più bassi: nel 2009 circa 250.000, nel 2010 circa 300.000 e nel 2011 il dato
pare costante (300.000 circa). I settori merceologici in cui vengono depositati più marchi sono quello
informatico, elettronico, tecnologico (classe 9), seguito dall’abbigliamento (classe 25) e dalle classi dei
servizi come la classe 35 (business and advertising consulting), 41 (intrattenimento e servizi di
formazione) e 42 (servizi vari resi da professionisti, anche in ambito informatico/web consulting).
In India sono stati depositati circa 100.000 marchi nel 2009, circa 180.000 nel 2010 e ne risultano
solo 100.000 nel 2011, ma anche in questo caso il dato è da aggiornare alla fine dell’anno. L’India è
interessante in quanto la maggior parte dei marchi è nel settore farmaceutico (classe 5), seguito da
quello informatico, elettronico, tecnologico (classe 9), alimentari (classe 30) e servizi (classi 35, 41 e
42).
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In Brasile il numero di depositi è oscillato tra i 90.000 e i 100.000 tra il 2009 e il 2011. Le aree di
maggiore interesse per i titolari di marchi sono soprattutto quelle dei servizi (classi 35, 41 e 42),
seguite dall’abbigliamento (classe 25) e dal settore
46
Il confronto con i dati dei depositi in Italia completa il quadro della necessità di una maggiore
sensibilizzazione alla registrazione nel nostro Paese: nel 2011 sono stati depositati solo 56.523 marchi
presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (il dato comprende i primi depositi, rinnovi e marchi collettivi
(fonte Unioncamere – comunicato dell’11/05/2012). Solo il 68% sono primi depositi (38.660 domande
di registrazioni di nuovi marchi), mentre il rimanente 32% (17.863 casi) sono rinnovi di registrazioni già
concesse. In Italia le dieci società che hanno depositato più marchi (primi depositi) sono Reti
Televisive Italiane con 144 domande, Poste Italiane (89), Barilla (64), Ferrero (45), Bottega Verde (44),
Intesa San Paolo (42), Lotterie nazionali (42), Unicredit (39), Officina Comunicazione (35), Società
Esercizi Aeroportuali SEA (33).
(Raffaella Barbuto - I vantaggi della registrazione dei marchi - http://www.newsmercati.com)
Depositi in Cina nel 2010
Nel 2010, l'Ufficio Statale della Proprietà Intellettuale ha ricevuto 1.222.286 domande
di brevetto relative ad invenzioni, modelli di utilità e disegni industriali. Sempre nel
2010, l'Ufficio Nazionale della Proprietà Intellettuale ha concesso 814.825 brevetti di
cui 740.620 nazionali e 74.205 stranieri.
Per quanto riguarda i soli brevetti, negli ultimi 7 anni l'incremento medio annuo è
stato del 28%. A fronte del crescente numero di registrazioni di marchi e brevetti da
parte di società cinesi, cresce parimenti il numero dei procedimenti di invalidazione
richiesti, non solo da parte di stranieri.
I depositi di brevetti (brevetti d'invenzione, modelli di utilità e disegni industriali) di
origine italiana sono stati 16.204 (dal 1985 a dicembre 2010) e di questi ne sono
stati concessi 8.874. Nel 2010 risultano depositate 1627 domande di brevetto.
L'Italia è al decimo posto in Cina tra i Paesi di provenienza dei depositi che
presentano due caratteristiche: la titolarità, per lo più PMI, e una particolare rilevanza
di domande per disegno industriale.
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Nel 2010 l'Ufficio Marchi cinese ha esaminato 1.480.680 domande di marchio ed ha
ricevuto 1.072.187 domande di registrazione di marchio.
La Cina ha confermato l'andamento crescente degli ultimi cinque anni nella
registrazione dei diritti d'autore, con un incremento medio annuo del 37% ed
arrivando, nel 2010, a 81.966 registrazioni.
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I Costi in Cina?
Quanto costa brevettare in Cina.
Alcune migliaia di euro!
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Ma quanto costa NON brevettare?
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Il caso Ferrero
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Nel gennaio 2008 la Ferrero ha
vinto la causa contro la cinese
Montresor, che aveva accusato
di concorrenza sleale. La
Corte suprema di Pechino ha
confermato la sentenza di
secondo grado, nella quale la
Montresor-Zhanjiagang Food
veniva condannata a pagare
un risarcimento simbolico alla
Ferrero e le veniva imposto di
sospendere le vendite e
cambiare la confezione dei
suoi cioccolatini «Tresor
Doré», uguale a quella dei
Ferrero Rocher dell'azienda
italiana. La Montresor è stata
anche condannata a pagare un
risarcimento simbolico di 50
mila euro.
Il caso Ferrero
“L’azienda dolciaria italiana Ferrero ha ottenuto una significativa vittoria in Cina contro la
contraffazione. L’Alta Corte di Nanchino, la metropoli portuale a 150 chilometri da Pechino,
ha infatti ingiunto alla cinese Montresor di mettere immediatamente fine alla produzione di
cioccolatini impacchettati in modo identico a quelli dell’azienda italiana (Kinder e Rocher).
La Montresor è stata inoltre condannata a pagare alla Ferrero un indennizzo di 87000 dollari.
La Corte ha detto: «Piazzavano piramidi di cioccolatini identici ai Ferrero Rocher in tutti i
ricevimenti diplomatici, ma l’osservatore attento si accorgeva subito che erano falsi.».
Un bel segnale della magistratura cinese in difesa della proprietà intellettuale di aziende
straniere e contro la contraffazione, anche se per far valere i suoi diritti la Ferrero ha speso
ben 800.000 dollari, quasi dieci volte l’indennizzo.
In primo grado, un tribunale aveva dato ragione alla Montresor nonostante i Tresor Doré
della società cinese fossero una copia in tutto e per tutto dei Ferrero Rocher.
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Rocher è la pralina leader anche in Europa, e quindi la vittoria in Cina rappresenta un caso
emblematico per la tutela dei marchi occidentali in Cina. Sul caso della Ferrero si sono
impegnati non solo l’ex presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, e l’ambasciatore
italiano in Cina, Gabriele Menegatti, ma anche il ministro degli esteri di Pechino, Li
Zhaoxing.”
Fonte: http://www.esteri.it/coordinamentocina/pdf/Ferrero_Cina.doc
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Fonti: EIU Contry Report /Data and charts/Annual data and forecast; UNCTAD; Uffici di Statistica locali
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Dal G8 al G20: coordinamento intergovernativo e ruolo delle imprese
Analisi e criticità
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L’importanza della consultazione e del coordinamento intergovernativi tra i grandi paesi
industrializzati ha subito un repentino cambiamento con l’ingresso sulla scena dei nuovi attori
globali. Alcuni di essi (India e Brasile) avrebbero già i requisiti in termini di PIL per
accedere al G8. La realtà è che il formato G8 appare sempre meno adeguato a trattare
questioni che interessano da vicino anche gli attori emergenti e la sua estensione appare una
palese necessità per responsabilizzare questi ultimi e favorire la ricerca del consenso su un
ampio numero di temi di rilevanza globale e multilaterale. Il programma del G20 che si è
tenuto a Cannes i primi di novembre 2011, contempla un vasto numero di temi altri da quelli
finanziari e monetari, sui quali il G20 si è originariamente concentrato, ma non ha ancora
incorporato quello del commercio internazionale. Per colmare questa lacuna e spingere il G20 a
farlo, il B20 (vertice delle Confindustrie che si tiene annualmente nel paese di presidenza)* ha
inserito in agenda il tema del commercio internazionale ed invierà le sue raccomandazioni ai
Capi di Stato e di Governo con l’intento di sensibilizzare il G20 su questa importante materia e
spingere gli stessi attori che siedono al G20 a trovare un compromesso al WTO, in sede
bilaterale ed in tutte le altre occasioni in cui sarà possibile ricercare nuovi strumenti di
governance commerciale. Confindustria partecipa attivamente al processo “B20” ed ha una
posizione di leadership sulle tematiche connesse al commercio.
*Il "Business-20" Summit (B20) è un forum internazionale volto a promuovere il dialogo tra i governi e la
comunità di business globale. L'obiettivo principale del B20 è quello di fornire ai capi di Stato e agli altri
rappresentanti del governo del G20 le raccomandazioni significative del settore privato, che potrebbero
contribuire al raggiungimento degli obiettivi di crescita economica globale e dello sviluppo sociale.
Fonte: “Stati Generali del Commercio con l’Estero- Roma, 28/29 ottobre 2011” di Confindustria
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Soluzioni e proposte
• inserire in via definitiva il tema del commercio internazionale nell’agenda G20;
• Governo italiano: sostenere in sede G20 le tesi e le raccomandazioni espresse
dall’industria B20;
• impegnare il G20 ad andare oltre le dichiarazioni di intenti ed assumere un impegno
concreto nello smantellamento delle misure protezionistiche attuate finora ed a non
adottarne di nuove;
• richiamare con forza l’attenzione dei G20 sull’impatto negativo che le NTBs hanno
sui flussi commerciali e sulla crescita economica globale.
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Fonte: “Stati Generali del Commercio con l’Estero- Roma, 28/29 ottobre 2011” di Confindustria
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Brevetti in crisi? Pensieri sulla decisione Apple-Samsung
29 August 2012 Venerdì 24 agosto ha visto l'esito della causa di Apple contro Samsung negli Stati
Uniti.
La decisione del giudice di San José ha suscitato ampio interesse dei media, ben oltre i confini del
mondo IP - in parte, senza dubbio, in ragione della concessione spettacolare dei danni,
pari a USD 1 miliardo.
Alcuni commentatori hanno visto questo caso, come prova che il sistema dei brevetti non gioca più
il suo ruolo di promuovere l'innovazione.
Questo punto di vista è certamente parziale. Come ogni complesso quadro giuridico, il sistema dei
brevetti richiede regolari revisioni. Questo è il lavoro del legislatore: valutare il funzionamento del
sistema e apportare miglioramenti, se necessario, mentre altre autorità, come ad esempio i
responsabili degli scambi e della concorrenza, ne controllano l'uso corretto. Il dibattito pubblico per
i casi che coinvolgono grandi aziende ignora la complessità del sistema dei brevetti e le differenze
della situazione variegata di titolari di brevetti.
In particolare per le PMI e per gli inventori individuali, i brevetti sono l'unico modo per proteggere i
loro diritti e la loro posizione al tavolo dei negoziati.
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Il sistema dei brevetti è uno specchio della nostra economia, che riflette la globalizzazione e la
crescita del mercato, ma anche l'esplosione di energia innovativa che i brevetti hanno facilitato e
costantemente incoraggiato.
Il ruolo del sistema dei brevetti - come motore di innovazione –
resta cruciale per l'industria e la società.
(Cfr. http://blog.epo.org/uncategorized/patents-in-crisis-thoughts-on-the-apple-samsung-decision/)
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La nostra corsa continua …
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Grazie dell’attenzione!
Eros Stivani – [email protected]
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