Scheda tratta da Mauro Natale, catalogo dei dipinti, Milano 1982

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Scheda tratta da Mauro Natale, catalogo dei dipinti, Milano 1982
Scheda tratta da Mauro Natale, catalogo dei dipinti, Milano 1982
Mariotto di Bigio di Bindo Albertinelli
Firenze, 1474-1515
Trittico
Pannello centrale: Madonna in trono con il Bambino
Sportello di sinistra, interno: Santa Caterina d'Alessandria
Sportello di destra, interno: Santa Barbara
Sportelli esterni: Annunciazione
Retro: Memento mori
Olio su tavola; 30,4x21,6 cm (pannello centrale), 30,3x11,4 cm
(sportello di sinistra), 30,3x10,5(sportello di destra) (n. inv. 1116)
In buono stato di conservazione, questo piccolo trittico è stato parzialmente restaurato nel 1974 da G. Fiume
che ha operato un intervento di consolidamento e di pulitura della superficie dipinta sul retro, con l'immagine
del teschio. L’ usura che indebolisce questa zona del quadro si estende anche al manto della Vergine, che
ha in parte perduto lo smalto antico.
La tavola centrale è inclusa nell'originaria cornice dorata, decorata sui bordi da una serie di motivi
geometrici; i due sportelli laterali, oggi inseriti in un'intelaiatura metallica, erano invece direttamente innestati
al corpo centrale come dimostrano, sui lati, le tracce delle cerniere e la stupefacente cornice di legno dipinta
in "trompe l'oeil" sulle facce esterne delle due ante. L'opera rappresenta al centro la Madonna seduta su di
un trono in atto di allattare il Bambino. A sinistra, sotto una loggia rinascimentale d'ordine corinzio, compare
Santa Caterina d'Alessandria, il cui martirio è illustrato sullo sfondo di paesaggio in varie scene di minute
dimensioni (a destra, il martirio della ruota; a sinistra, la decapitazione; in alto, al sommo dello sperone
roccioso, gli angeli che seppelliscono il corpo della santa sul monte Sinai); nell'anta di destra figura Santa
Barbara accanto alla torre in cui fu rinchiusa dal padre Dioscuro, qui effigiato ai suoi piedi; sullo sfondo, la
santa che fugge inseguita dal crudele genitore e dai suoi sgherri.
Sul lato esterno dei due sportelli è dipinta l'Annunciazione in "grisaille"; sul retro del trittico, un "memento
mori" in forma di un teschio. Oggetto di un'abile campagna promozionale allorchè si trovava nella collezione
di O. Fumagalli a Milano, questo prezioso dipinto fu battezzato da S. Ticozzi (Bottari - Ticozzi, 1822, pp. 41
7-425) e da L. Bossi (1828, pp. 3-6) con il nome di Raffaello, di cui un'antica tradizione voleva che si
riconoscesse il ritratto nel volto di Santa Barbara. Tuttavia l'ascrizione al pittore urbinate era già contestata,
anche per ragioni di coerenza tematica con l'opera dell'artista, da Quatremère de Quincy ([1824], 1829, p. 98
nota 2). J.D. Passavant (II 1860, p. 338) ne proponeva per primo il riferimento a fra Bartolomeo, e sarà
quello in seguito il partito di J.A. Crowe e G.B. Cavalcaselle (Il, 1885, pp. 556-557: II, 1914, p. 93), di G.
Gruyer (1886, p. 98), di E. Molinier (1889, p. 314), di A. Venturi (1893, p. 410) e di A. Melani (1900, pp. 220221).
Nel primo catalogo del museo, G. Bertini (1881, p. 38) ancora esitava tra il nome del frate e quello di
Mariotto Albertinelli; a quest'ultimo, infine, il dipinto fu attribuito da G. Frizzoni (1882, p. 119) e da G. Morelli
(I, 1890, pp. 156-157), seguiti poi dagli studiosi successivi.
Va inoltre segnalato che, ad eccezione di H. von der Gabelentz (I, 1922, p. 188), di C.L. Ragghianti (1955, p.
192) e di M.L. Becherucci (1960, p. 722), la critica ha unanimemente interpretato la scritta "MD." apposta sul
bordo inferiore della cornice come un'indicazione cronologica (1500) mentre essa è certamente
l'abbreviazione di "Mater Dei", secondo quanto si vede anche in altri dipinti (per esempio, alla base del trono
della Madonna con il Bambino, angeli musicanti e i Santi Andrea, Monica, Orsola e Sigismondo di
Bartolomeo Montagna alla Pinacoteca di Brera, firmata e datata 1499: Puppi, 1962, pp. 108-109). Lo stile e i
motivi formali indicano infatti un'epoca assai avanzata, intorno al 1510-1511; la figura di Santa Caterina è
desunta da quella, omologa, della pala con la Madonna, il Bambino e sei santi di fra Bartolomeo in San Marco a Firenze, datata 1509, mentre la bellissima invenzione della Vergine allattante e la figura serpentinata
del Bambino, che nell'elegante sinuosità del disegno sembrano ricordare i modi di Filippino Lippi e di
Lorenzo di Credi, propongono una soluzione compositiva equidistante tra le opere tarde di fra Bartolomeo e
alcune Madonne raffaellesche (si veda la cosiddetta Madonna Aldobrandini della National Gallery a Londra,
n. inv. 744, riferibile al 1510 circa). Per una datazione del trittico del Poldi Pezzoli agli albori del secondo
decennio del Cinquecento soccorrono inoltre i confronti con la Madonna con il Bambino e San Giovannino
dell’Earl of Harewood a Harewood House, firmata e datata 1509 (Berenson, 1963, fig. 1317) e con
l'Annunciazione del Musèe d'Art et d'Histoire a Ginevra (n. inv. 1870-6: Natale, 1979, pp. 2-6), firmata
congiuntamente da fra Bartolomeo e Mariotto Al-bertinelli e datata 1511, che propone il ben noto tema
mariano in un'accezione tonale intermedia tra l'esemplare realizzato da Albertinelli nel 1510 per la
Compagnia di San Zanobi a Firenze (oggi alla Galleria dell'Accademia, n. inv. 8643) e quello qui dipinto a
monocromo.
Oltre alla dipendenza da fra Bartolomeo, cui fu attribuito agli Uffizi un disegno (n. inv. 377) con testa di
giovane donna ritenuto preparatorio per il capo di Santa Barbara (Gabelentz, lI, 1922, pp. 44-45, n. 69;
Berenson, 1938, p. 341, n. 254SA: attribuito a Sogliani), gli studiosi (Burckhardt [1855], 1925, p. 652; Morelli,
1890, pp. 156-157; Layard, 1891, p. 452; Venturi, Storia dell'arte italiana..., XlI, 1925, pp. 361-362;
Ragghianti, 1955, p. 192; Russoli, 1955, pp. 113-114) hanno sottolineato come il quadro, retto da una
curiosa asimmetria del decoro architettonico, sia singolarmente pervaso di elementi fiamminghi, soprattutto
nel disegno della grande torre dello sportello di destra, nell'idea dell'esecuzione a "grisaille" delle facce
esterne delle due ante, e nel motivo del teschio dipinto sul retro che pare derivare direttamente da un esemplare nordico, forse lo stesso altarolo portatile eseguito da Hans Memling per la famiglia Loiani di Bologna,
oggi al Musèe des Beaux-Arts a Strasburgo (Faggin, 1969, p. 100, n. 34; Wirth, 1979, p. 42).
J.D. Passavant (lI, 1860, p. 338) segnalava infine che la figura di Santa Caterina era stata incisa da Caspar
sotto la direzione di G. Longhi (1 766-1 831).
Bibliografia aggiornata al 2012
G. Bottari, S. Ticozzi, Raccolta di lettere sulla pittura, scultura ed architettura scritte dai più celebri
personaggi dei secoli XV, XVI e XVII, 8 voll., Milano 1822-1825; VI, 1822, pp. 417-425.
L. Bossi, A. Perpenti, Lettera sopra un’ancoretta di Raffaello posseduta dalla nobile famiglia Fumagalli in
Milano scritta alla gentildonna Felicia Giovio marchesa Porro, Milano 1828, pp. 3-6.
A.C. Quatremère de Quincy, Istoria della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino, Paris 1824, ed.
Milano 1829, a cura di F. Longhena, n. 2, p. 98, pp. 337-340.
V. Marchese, Memorie dei più insigni pittori, scultori e architetti domenicani, 2 voll., Firenze 1854; II, p. 48.
J. Burckhardt, Der Cicerone, Basel 1855, ed. Paris 1925, p. 652.
J.D. Passavant, Raphäel d’Urbin et son père Giovanni Santi, 2 voll., Paris 1860; II, p. 338.
G. Bertini, Fondazione artistica Poldi Pezzoli. Catalogo generale, Milano 1881, p. 38.
G. Frizzoni, Das neue Museum Poldi-Pezzoli in Mailand, in “Zeitschrift für Bildende Kunst”, XVII, 1882, pp.
116-123; p. 119.
J.A. Crowe, G.B. Cavalcaselle, Raphael: His Life and Works, 2 voll., London 1882-1885; II, 1885, pp. 556557.
G. Gruyer, Fra Bartolomeo della Porta e Mariotto Albertinelli, Paris-London 1886, p. 98.
E. Molinier, Le Musée Poldi Pezzoli à Milan, in “Gazette des Beaux-Arts”, serie III, I, 1889, pp. 309-321; p.
314.
G. Morelli, I. Lermolieff, Kunstkritische Studien über Italienische Malerei, I, Die Galerie Borghese und Doria
Panfili in Rom, Leipzig 1890, pp. 156-157.
A.H. Layard, Handbook of Painting. The Italian Schools, London 1891, p. 452.
A. Venturi, Nelle pinacoteche minori d’Italia. Appunti e ricerche, in “Archivio storico dell’arte”, VI, 1893, pp.
409-418; p. 410.
B. Berenson, The Fiorentine Painters of the Renaissance, New York-London 1896, p. 96.
G. Frizzoni, Giovanni Morelli e la critica moderna. A proposito della nuova edizione italiana delle sue opere,
in “Archivio storico dell’arte”, serie II, III, 1897, pp. 81-103; p. 87.
G. Frizzoni, Das neue Museum Poldi-Pezzoli in Mailand in seiner neuen Umgestaltung, in “Zeitschrift für
Bildende Kunst“, nuova serie, XI, 1900, pp. 171-175; p. 174.
A. Melani, Il Museo Poldi-Pezzoli in Milano, in “Emporium”, XII, 1900, pp. 214-231; pp. 220-221.
Museo Artistico Poldi Pezzoli. Catalogo, Milano 1902, p. 55.
F. Knapp, Fra Bartolomeo della Porta und die Schule von San Marco, Halle 1903, pp. 206-207.
P. Campetti, La vita di Fra Bartolomeo di Giorgio Vasari, Firenze 1911, p. 13.
G. Frizzoni, Una nuova perla nel gabinetto dei Veneti del Museo Poldi Pezzoli a Milano, in “Rassegna
d’Arte”, XII, 1912, p. 116-122; p. 116.
J.A. Crowe, G.B. Cavalcaselle, A History of Painting in Italy, a cura di R. Langton Douglas, T. Borenius, 6
voll., London 1908-1923; II, 1914, pp. 93, 106, n.1.
V. Costantini, La pittura in Milano, Milano 1921, p. 106.
H. von der Gabelentz, Fra Bartolomeo und die Florentiner Renaissance, 2 voll., Leipzig 1922; I, p. 188.
A. Venturi, Storia dell’arte italiana. La pittura del Cinquecento, IX/ 1-7; Milano 1925-1934; IX/1, 1925, pp.
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H. Bodmer, Opere giovanili e tarde di Mariotto Albertinelli, in “Dedalo”, IX, 1928-1929, pp. 599-620; pp. 599600, 602.
C. Gamba, ad vocem Albertinelli Mariotto, in “Enciclopedia Italiana”, II, Roma 1929, p. 189.
Exhibition of Italian Art, 1200-1900, catalogo della mostra, London 1930, pp. 405-406, n. 942.
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A. Morassi, Il Museo Poldi-Pezzoli in Milano, Roma 1932, pp. 10, 20.
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Mostra del Cinquecento toscano, catalogo della mostra, Firenze 1940, p. 23, n.1.
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Kunstschätze der Lombardei, catalogo della mostra, Zürich 1948-1949, p. 263, n. 724.
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P. D’Ancona, Umanesimo e Rinascimento, Milano 1953, p. 508.
C.L. Ragghianti, Recensione a F. Russoli, La pinacoteca Poldi Pezzoli, Milano 1955, in “La Critica d’Arte”,
nuova serie, II, 1955, pp. 191-197; p. 192, fig. 183.
F. Russoli, La pinacoteca Poldi Pezzoli, Milano 1955, pp. 113-114.
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S.J. Freedberg, Painting of the High Renaissance in Rome and Florence, Cambridge 1961, p. 55.
B. Berenson, Italian Pictures of Renaissance. Florentine School, London 1963, p. 2, fig. 1307.
E. Fahy, The Beginnings of Fra Bartolomeo, in “The Burlington Magazine”, CVIII, 1966, pp. 456-463; p. 460.
G. Galante Garrone, ad vocem Albertinelli Mariotto, in Dizionario Enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli
incisori italiani, 11 voll., Torino 1972-1976; I, 1972, pp. 52-54; p. 52, fig. 49.
F. Russoli, Pittura e scultura, in il Museo Poldi Pezzoli, Milano 1972, pp. 197-288; pp. 234-238.
L. Borgo, The Works of Mariotto Albertinelli, New York-London 1976, pp. 41-42, 45, 204-206.
F. Russoli, Il Museo Poldi Pezzoli in Milano. Guida per il visitatore, Firenze 1978, p. 42.
A. Conti, in Firenze e la Toscana dei medici nell’Europa del Cinquecento. Palazzo Vecchio: committenza e
collezionismo medicei, catalogo della mostra, Firenze 1980, p. 258.
M. Natale, Museo Poldi Pezzoli. Dipinti, Milano 1982, cat. 199, pp. 158-159.
S. Padovani, Fra’ Bartolomeo rivisitato, in L’età di Savonarola. Fra’ Bartolomeo e la scuola di San Marco, a
cura di S. Padovani, catalogo della mostra tenutasi a Firenze nel 1996, Venezia 1996, pp. 29-45; pp. 34-35.
S. Padovani, Mariotto Albertinelli, in L’età di Savonarola. Fra’ Bartolomeo e la scuola di San Marco, a cura di
S. Padovani, catalogo della mostra tenutasi a Firenze nel 1996, Venezia 1996, p. 320.
E. Fahy, in L’età di Savonarola. Fra’ Bartolomeo e la scuola di San Marco, a cura di S. Padovani, catalogo
della mostra tenutasi a Firenze nel 1996, Venezia 1996, cat. 10, pp. 66-69; p.69.
S. padovani, scheda n. 32, Firenze e gli antichi Paesi Bassi. 1430 – 1530 dialoghi tra gli artisti: da Jan van
Eyck a Ghirlandaio, da Memling a Raffaello, a cura di B. W. Meijer, Livorno 2008, p. 161

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