il cavaliere in nero, di giovanni battista moroni

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il cavaliere in nero, di giovanni battista moroni
IL CAVALIERE IN NERO,
DI GIOVANNI BATTISTA MORONI
UN NUOVO, GRANDE CAPOLAVORO AL MUSEO
POLDI PEZZOLI
DI ANNALISA ZANNI
Dal 2 ottobre 2005 al 15 gennaio
2006 sarà esposto al pubblico, dopo
cinquanta anni, il più grande ritratto
del Cinquecento in Lombardia,
recentemente donato al Museo Poldi
Pezzoli. La mostra, organizzata con il
sostegno della Banca Regionale Europea,
presenterà altri ritratti e stoffe,
abiti ed accessori del lusso dell’epoca.
Il 9 marzo 2003, all’apertura del testamento
di Annibale Scotti Casanova, fascinoso
personaggio appartenente alla famiglia
di industriali che fu a lungo proprietaria
della Società Ceramica Italiana di Laveno,
il Museo Poldi Pezzoli riceveva una splendida
notizia: un suntuoso ritratto a figura intera
eseguito da Giovanni Battista Moroni,
il più grande ritrattista del Cinquecento
in Lombardia, intitolato Il cavaliere in nero,
era stato legato alla Fondazione Artistica
Poldi Pezzoli. Considerato unanimemente
dalla critica una delle opere più belle
dell’artista lombardo, a lungo presente nella
collezione dei Conti Moroni a Bergamo,
per più di mezzo secolo Il Cavaliere in nero
è stato conservato in collezione privata a
Roma, dove pochi hanno avuto il privilegio
di poterlo ammirare. Il dipinto viene esposto
dalla fine di settembre nel Museo dopo
un accurato restauro realizzato dall’Opificio
delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro
di Firenze, che ne ha consentito il pieno
recupero sia dal punto di vista conservativo
che estetico. L’esposizione dell’opera è
accompagnata da una serie di studi sul quadro stesso, sia di natura tecnico-scientifica
che storica e culturale.
Il Cavaliere in nero viene presentato nella
mostra accanto a pochi altri splendidi
ritratti, uno dei quali dello stesso Moroni
il ritratto di sarto conservato alla National
Gallery di Londra, che ritorna per la prima
volta in Italia dal 1862 e che è considerato
uno dei capolavori della più importante
e famosa raccolta nazionale di dipinti
dell'Inghilterra.
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Questi confronti consentiranno di illustrare
e comprendere, con esempi significativi,
in che modo si è giunti alla definizione del
ritratto a figura intera e alla rappresentazione
dell’immagine del gentiluomo in nero, che
si è diffusa nel XVI secolo in Spagna, e di
qui in tutta Europa, intrecciandosi con le tesi
della Controriforma, ma di cui i primi sviluppi
sono riconducibili all’Italia settentrionale,
e in particolare proprio alla Lombardia.
Grazie alla mostra viene messa in risalto,
oltre all’eccellenza della produzione ritrattistica e pittorica lombarda del Cinquecento,
anche la preminenza assunta dalla nostra
regione, già nei secoli passati, nella realizzazione di oggetti e materiali del lusso: il meraviglioso abito in velluto nero indossato dal
gentiluomo e rappresentato con grande enfasi
nel ritratto evoca infatti l’importanza della
produzione lombarda cinquecentesca di
tessuti preziosi, che erano esportati in tutta
Europa. Stoffe, abiti e accessori del lusso
cinquecenteschi di gran pregio saranno
quindi esposti o evocati accanto al Cavaliere
in nero, per documentare l’eccellenza e la
grande qualità dei manufatti lombardi del
passato. La produzione lombarda di abiti
preziosi di quel periodo è inoltre celebrata
attraverso la presentazione di importanti
documenti originali riguardanti l’attività
dei sarti, una categoria di artigiani-artisti
ancora non sufficientemente indagata, ma
che ha conosciuto una notevole importanza
nei secoli passati: ad esempio chi sa che
nella seconda metà del Cinquecento a Milano
vi erano ben 750 botteghe di sarti?
Nella mostra sarà presentato anche
il famoso Libro del sarto, conservato
presso la Fondazione Querini
Stampalia di Venezia, una eccezionale raccolta di disegni sartoriali
appartenuta a un importante sarto
milanese vissuto nel Cinquecento,
Gian Giacomo del Conte. Proprio
uno dei modelli per abiti maschili
illustrati nel Libro del sarto appare
straordinariamente vicino, con il
medesimo copricapo piumato e la
spada al fianco, al vestito indossato
dal personaggio del nostro ritratto.
La mostra sarà aperta al pubblico
dal 2 ottobre 2005 al 15 gennaio
2006; ha ricevuto l’alto patronato
del Presidente della Repubblica,
il patrocinio del Ministero per
i Beni Culturali e Ambientali,
del Comune e della Provincia di
Milano, il patronato e la collaborazione della Regione Lombardia.
Verrà realizzata grazie al sostegno
generoso, oltre che di Larusmiani
e di Duomo Assicurazioni, della
Banca Regionale Europea, attenta
e sensibile partner del Museo Poldi
Pezzoli nelle più importanti mostre
nazionali e internazionali che
la più famosa casa-museo milanese
ha realizzato dal 2001 ad oggi.
A sinistra: Giovanni
Battista Moroni
(Albino, Bergamo,
1520-1524 circa Bergamo 1579)
Il cavaliere in nero,
olio su tela,
190 x 103 cm
Milano, Museo
Poldi Pezzoli,
legato testamentario di Annibale
Scotti
Casanova 2004,
inv. 5240
Sopra: Giovanni
Battista Moroni
(Albino, Bergamo,
1520 circa Bergamo 1578)
Il sarto
[Il tagliapanni]
Londra, National
Gallery, inv. 697
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