BRANO N. 1 “Il viaggiatore notturno” di Maurizio Maggiani

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BRANO N. 1 “Il viaggiatore notturno” di Maurizio Maggiani
T03 Immagini digitali
compito I settimana
corsista : Maria Pia Perrone
BRANO N. 1
“Il viaggiatore notturno” di Maurizio Maggiani
“Viaggiatore notturno”
Ascoltate, è ancora il tramonto sul colle
dell’Assekrem. Giallo, ocra, azzurro,
oltremare, carminio. Cielo, terra,
montagne e valli.
Tutto.
“crepuscolo tra le gole”
Ma giù nelle gole c’è già il crepuscolo e la notte.
Rosa, terra bruciata, viola, nero. L’aria è così limpida
che l’increspatura dell’ultimo orizzonte potrebbe
essere all’altro capo del mondo.
Se la Terra fosse piatta. E il fondo della valle su cui
sta poggiando la roccia dell’Assekrem, il centro della
Terra. Se il cuore della Terra fosse freddo come i
“il nulla laggiù” “
crepacci a quest’ora della sera.
Sono seduto su un cumulo di sassi. I sassi sono identici a qualche
altro miliardo di sassi
disseminati per questo deserto di pietra, ma sono impilati con la
massima cura: sono seduto sopra un monumento funerario. La
tomba di un uomo.
Alcuni dicono che quest’uomo sia stato ucciso da gente della
stessa tribù di nomadi che ha generato gli uomini che stanno
mangiando uno stufato di pecora nella capanna di pietra qui alle
mie spalle.
Altri dicono che sia stato ucciso da elementi provocatori delle
“Seduto tra un cumulo di sassi “
forze speciali della gendarmeria francese.
Erano tempi complicati quando è stato ucciso.
Anche lui era un uomo complicato. Era un ufficiale di
carriera dell’esercito, un ateo, un prete, un poeta,
era un solitario, era superbo e prepotente, era umile
e misericordioso. Si faceva chiamare “père”, padre.
Forse ha avuto dei figli, forse li ha avuti dalle sorelle
degli uomini che lo hanno ucciso, forse dalle loro
stesse mogli.
“un uomo complicato”
Se ha avuto dei figli, oggi sono uomini che a loro volta hanno avuto dei figli e i figli forse altri figli
ancora. Quegli uomini certamente ignorano chi sia stato il loro padre, i figli non sanno neppure che
è esistito il loro avo. Meglio così, i tempi sono tornati a essere complicati.
Ora tutto quello che si può ricavare dall’uomo sotto questi sassi sono solo libri.
Libri custoditi in biblioteche distanti molte
migliaia di chilometri dall’Assekrem, venduti in
negozi che non accetterebbero la moneta in
corso in queste terre. Nonostante i suoi libri li
abbia scritti qui, proprio nella capanna dove si
sta mangiando stufato di pecora. Libri sulla
semplicità. Sulla semplicità di Dio, sulla
semplicità degli uomini, sulla semplicità di
questo immenso deserto. Libri fuori catalogo;
un’altra complicazione.
"libri sulla semplicità"