La “mannite” trovata in aeroporto può servire a preparare

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La “mannite” trovata in aeroporto può servire a preparare
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LA STAMPA
GIOVEDÌ 26 MAGGIO 2016
.
Cuneo e provincia .43
ERA IN POLVERE, IN UN SACCHETTO NASCOSTO IN UN BAGNO ACCESSIBILE A TUTTI
NEL SALUZZESE
La “mannite” trovata in aeroporto
può servire a preparare esplosivo
Picchiò e violentò la moglie
Condannato a cinque anni
L’undici
gennaio
LORENZO BORATTO
LEVALDIGI
Né esplosivo, nè droga, ma sarebbe mannite, una polvere
bianca innocua quella trovata
martedì dopo le 18, nell’aeroporto di Levaldigi. Un involucro di 25 grammi circa di peso, nascosto sotto lo scopino
dei bagni all’ingresso, accessibili a tutti: personale, passeggeri, accompagnatori.
L’involucro è stato scoperto da un’addetta alle pulizie.
La mannite è una sostanza in
libera vendita, usata ad esempio da rocciatori e atleti, ma
ha anche altri impieghi: per
aumentare peso e volume di
cocaina o anfetamine (è un
dolcificante naturale e un leggero lassativo), ma anche per
inneschi e detonatori, se trasformata in nitromannite,
cioè mannitolo esanitrato, un
esplosivo altamente instabile.
Cinque mesi fa
Nello scalo da 5 mesi sono
stati rafforzati controlli e sicurezza, dopo il ritrovamento di polvere esplosiva letale
avvenuto l’11 gennaio. L’altra
Avvitato
dietro
una
mascherina
in plastica
nello stesso
bagno
era stato
trovato un
contenitore
con polvere
esplosiva
sera sono scattate le procedure di sicurezza: isolato il bagno
nell’arco di 30 metri (era già
decollato da tempo il volo per
Trapani), alle 22 sono arrivati
gli artificieri della polizia da
Torino. Accertato che non era
esplosivo, sono stati fatti i rilievi con il narcotest: né cocaina,
né anfetamine. Poi un campione è stato inviato al Laborato-
rio chimico della polizia scientifica a Torino: dirà se si tratta
di mannite pura o se c’è traccia
di altre sostanze.
L’11 gennaio nello stesso bagno (quello sulla destra dopo
l’ingresso) erano stati trovati 15
grammi di esplosivo, avvitato
con cura dietro una mascherina
in plastica dello scarico del bagni. Una scoperta avvenuta ca-
sualmente durante una manutenzione: l’esplosivo era stato
fatto brillare alle due di notte.
Da allora i protocolli sono stati
rafforzati con più controlli dentro e fuori il piccolo scalo. Il
questore Giovanni Pepè: «I due
episodi ci obbligano a non
escludere nessuna ipotesi nelle
indagini».
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L’ha violentata e picchiata
tanto da mandarla più volte al
Pronto soccorso. In un’occasione i carabinieri di Moretta,
che accorsero alla chiamata,
la trovarono sul pianerottolo
di casa con il viso trasformato
in una maschera di sangue.
Per tutto questo, ieri, Dahamani Bouazza, origini marocchine, incensurato, è stato
condannato a 5 anni e nove
mesi di carcere. Una pena pesante perchè i giudici hanno
riconosciuto, oltre alle percosse, la violenza sessuale. Il
pubblico ministero, che non
riteneva provato lo stupro, si
era limitato a chiedere 9 mesi. La vittima, che oggi vive in
Sicilia, raccontò l’episodio in
aula. Lui le tagliò il pigiama
con le forbici e la stuprò dicendo: «Vedi, ci vuole poco
per farti fuori».
«Era spesso ubriaco e fumava le canne - ha spiegato la
donna -. Diceva che avevo altri
uomini e non voleva che lavorassi come ambulante al mercato. Un giorno si presentò in
piazza e mandò all’aria il banco con gli indumenti». «Per
causa sua sono andata tre volte al Pronto soccorso, in una
di queste occasioni mi fecero
CUNEO, DENUNCIA DELL’OSAPP
SABATO INIZIATIVA A CAMOGLIERES
Detenuto per rapina e furto
devasta cella del Cerialdo
“Anche una salita su via ferrata Sindaco
insegna a controllare il diabete” a processo
sulle terme
Un’attività fisica impegnati- gia. Saranno presenti il team
«Un detenuto italiano, 52 anni, in carcere per rapina e
furto, ha devastato la cella in
cui era rinchiuso nella terza
sezione della casa circondariale di Cuneo, provocando
gravi danni, tanto che il personale ha dovuto evacuare le
celle del piano sottostante e
trasferire gli occupanti in altre camere». Così Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp (organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria), su un episodio
avvenuto l’altra notte, nel
carcere di Cerialdo.
«Il detenuto è stato poi
trasferito nella sezione Accoglienza - aggiunge -, ma ha
devastato anche il nuovo locale. Questo dimostra quanto siano diventate precarie e
molto rischiose, anche per
l’incolumità del personale, le
condizioni detentive nelle carceri italiane, con un preoccupante incremento delle aggressioni agli agenti della polizia penitenziaria».
Il direttore del penitenziario di Cuneo, Claudio Mazzeo:
«Il detenuto è stato trasferito
in un’altra casa circondariale e
denunciato per i danni nel bagno della sua cella e in quello
della sezione Accoglienza, che
hanno creato anche piccoli allagamenti. Non è stato evacuato un intero piano, ma una o
due stanze con pochi detenuti». E precisa: «Non è stato necessario l’uso della forza, il
personale non ha subìto alcuna aggressione. Eventi simili
sono gravi, ma molto rari nel
carcere di Cuneo».
[MT. B.]
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va e prolungata pur se si è affetti dal diabete. È possibile,
basta sapere come prendersi
cura di sé. È il messaggio che
un’equipe di medici, infermieri e psicologi dell’ospedale «Santa Croce» intende
trasmettere ai giovani che
parteciperanno, il 28 maggio, al campo scuola di Camoglieres (in Valle Maira)
con escursione su una via
ferrata. Il titolo dell’evento è
evocativo: «Quanto sei ferrato sul diabete?».
Spiega Giampaolo Magro,
responsabile della Diabetologia al «Santa Croce»: «L’attività fisica (la salita sulla via
ferrata e il trekking dalle 9 alle 13,30, nda.) sarà abbinata
a momenti educativi rivolti
all’autogestione della patolo-
VINADIO
anche punti di sutura in testa –
è continuato il racconto -. Anche quella volta intervennero i
carabinieri e fui portata in
ospedale con il 118. Lui era strafatto e negava tutto. Quando sono rientrata a casa, la notte, con
la testa fasciata, dormiva tranquillo. Sono finita anche ricoverata in psichiatria, avevo la depressione».
La coppia ha avuto dei figli.
La figlia di un precedente matrimonio di lei ha testimoniato
confermando i litigi, le urla e i
racconti della madre sugli episodi di violenza. Nessun riscontro, invece dai vicini di casa. In tre sono stati ascoltati
dal giudice. «Mai notato che ci
fosse qualcosa di strano – ha
spiegato uno di questi – li vedevamo insieme, non sentivamo
urlare, litigare o discutere. Un
giorno, però, abbiamo visto
l’ambulanza che veniva a prendere la signora». Altri hanno
assistito alle minacce sulla
piazza del mercato.
Pena accessoria
I giudici, come pena accessoria,
hanno disposto interdizione
perpetua di Bouazza dai pubbli[B. M.]
ci uffici.
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CUNEO
Polizia in festa
per il 164°
di fondazione
diabetologico dell’Aso ’’Santa
Croce e Carle’’, formato da me,
dalla dietista Camilla Pavarin,
dall’infermiera Donatella Gaviglio, dalla psicologa Gemma
Falco». «Inoltre parteciperà
sempre per il ’’Santa Croce’’ la
pediatra Valeria De Donno che
porterà alcuni ragazzi quasi
diciottenni per prepararli anche alla transizione verso gli
ambulatori diabetologici dell’adulto».
L’evento è in collaborazione
con il team diabetologico della
Asl Cn 2 formato dal medico
Emanuele Fraticelli e dall’infermiere Mauro Ravera. Per
informazioni e iscrizioni si può
chiamare lo 0171616443, appure scrire una mail a [email protected]. [B. M.]
Comincerà il 9 novembre davanti al tribunale di Cuneo il
processo al sindaco di Vinadio
Angelo Giverso imputato per i
reati di omessa denuncia e
omissioni di atti d’ufficio. Il
pm, Alberto Braghin ne aveva
chiesto il proscioglimento ma
il gup ha disposto che vada a
dibattimento. Ieri l’udienza
«filtro» con l’ammissione delle liste di testimoni e delle prove documentali. La questione
riguarda i rilievi che l’Asl fece
sulle terme di Vinadio quando
queste, di proprietà della Satea venivano gestite dalla
«D&D srl». Secondo l’imputazione avrebbe dovuto prendere provvedimenti che, invece,
non furono emanati.
[B. M.]
Oggi la polizia festeggia i 164
anni. A Cuneo prima parte
delle celebrazioni all’ingresso
della questura, in piazza Torino, con l’omaggio alla memoria ai caduti in servizio. Poi la
cerimonia, dalle 10, in sala
San Giovanni (via Roma 4)
con le premiazioni agli agenti
che si sono distinti in servizio.
Una «promozione per merito
straordinario» andrà poliziotto della Stradale di Mondovì
Gabriele Mastrella, oltre a 36
agenti divisi in gruppi per i diversi encomi in servizio, La
cerimonia sarà l’occasione
per fornire i dati sull’attività
dell’ultimo anno della polizia e
delle sue specialità nella
Granda.
[L. B.]
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