2015-06-14 Unione Sarda su premio Cantina Santadi
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2015-06-14 Unione Sarda su premio Cantina Santadi
domenica 14 giugno 2015 L’UNIONE SARDA www.unionesarda.it 9 BOTTIGLIE DA NOMINATION | CRONACA SANTADI. Il prestigioso premio della Fondazione italiana sommelier consegnato a Roma Carignano, un vino da Oscar La cantina del “Terre Brune” batte il Brunello di Montalcino IL PRESIDENTE ANTONELLO PILLONI HA POTUTO RITIRARE IL PRESTIGIOSO RICONOSCI- L’INTUIZIONE MENTO DURANTE UNA SERATA DI GALA A ROMA: Alla fine degli anni Settanta, mentre tutti pensavano a promuovere in Sardegna i vini bianchi, Antonello Pilloni (nella foto) ebbe l’intuizione di produrre un grande rosso. Il Terre Brune oggi è un vino che ha avuto grandi riconoscimenti e la Cantina di Santadi continua ad accrescere i suoi mercati PREMIATO IL LAVORO PORTATO AVANTI NEL CORSO DEGLI ANNI. us Una stellare notte degli Oscar. Con tanto di nomination, etichette da poltroncina, red carpet per preziosi terroir e irraggiungibili tannini. L’atmosfera è quella capitolina un po’ patinata da gran gala. L’emozione di sentire la parola “Santadi”, che salta fuori dalla busta del vincitore tra le nomination, ha scosso il presidente Antonello Pilloni, quasi quanto le euforiche urla di Sofia Loren che commossa nel 1999 chiamava sul palco «Roberto, Roberto», a prendere la statuetta d’oro. Insomma momenti di gloria vera per il Carignano del Sulcis Superiore Terre Brune 2010 che ai primi di giugno, a Roma, ha regalato alla rinomata cantina sarda l’Oscar del vino 2015 per la miglior azienda italiana. IN LIZZA. Il diciassettesimo Premio internazionale della Cultura del Vino della Fondazione italiana sommelier è stato davvero un’impresa, anche perché il vitigno tipico del sud ovest dell’Isola ha dovuto competere con due <DATE>bR5OyWiPjlwjJnot249HOQ==|||9dYcDIdoQ/Y=|||7fx/Sd/Q0RU=|||0P1L9wEmr4pU3UHhRpd4NA==|||qlQ5Lg/DbKBJk34JRvcUSpCyatlomyIO</DATE> big: un Brunello di Montalcino riserva 2008 della Biondi Santi e un Tendoni di Trebbiano 2012 delle tenute Centopassi, roba da “cinque grappoli” di Bibenda. LA SORPRESA. «È stato un momento di grande emozione - racconta il presidente Pilloni - soprattutto per i grossi nomi che erano in competizione con noi. Un riconoscimento che abbiamo molto apprezzato perché è stato dato da grandi conoscitori ed esperti dell’enologia internazionale». Un’ennesima conferma per il Carignano del Sulcis affinato nell’elegante barricaia della cantina vitivinicola di Santadi. Per il direttore generale Raffaele Cani, «un riconoscimento che forse non servirà a incrementare il mercato ma certamente lo tonifica». E se si deve tracciare la geografia del business («dieci milioni di fatturato complessivo»), Cani ha un quadro ben chiaro. «Il nostro miglior mercato lo abbiamo in Europa, in particolare in Germania. Ma siamo presenti in tutti gli Stati americani e ora anche in Brasile. In oriente, Giappone e Cina ma abbiamo consolidato una presenza prestigiosa anche in Australia e Nuova Zelanda». LA MEDAGLIA D’ORO. Anna- Le bottiglie preziose custodite nel caveau Le migliori annate di Carignano nella Banca della memoria Se il Terre Brune è un vi- ta magica quella del Terre Brune 2010 che ha ottenuto anche la medaglia d’oro al concorso mondiale di Bruxelles. Un traguardo che ripaga stagioni di sacrifici. E che rimanda alla fine degli anni Settanta quando Pilloni, nel mezzo delle mode dei bianchi, ripeteva: «Già, ma un grande vino deve essere rosso». Fiuto. Roberto Ripa no da Oscar, il Rocca Rubia è quello della memoria. A Pollenzo, una cittadina in provincia di Torino, c’è la rinomata Banca del vino, una iniziativa voluta dall’ideatore di Slow food, Carlo Pertini, per costruire una sorta di memoria storica del vino italiano, selezionando, stoccando e conservando i migliori vini del Bel Paese. Oggi conta circa 300 produttori, singoli imprenditori e cantine, che hanno depositato le migliori annate delle loro eccellenze enologiche. «La Banca è un posto unico al modo dove si potrà conoscere l’Italia dei grandi vini, un caveau visitabile dal pubblico che custodisce la ricchezza e la storia del vino italiano rendendolo disponibile per le future generazioni», si legge nel sito internet ufficiale. Unica azienda sarda è la Cantina di Santadi. «Abbiamo subito creduto in questa iniziativa - spiega il direttore generale Raffaele Cani - abbiamo depositato nella Banca del vino le nostre migliori annate di Carignano superiore». Una vetrina unica, aperta sul mondo. (r. r.) RIPRODUZIONE RISERVATA RIPRODUZIONE RISERVATA