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 Centro Formazione Professionale Enaip Cles SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO Progetto di Centro Anno Formativo 2012/2013 CFP Enaip Cles Via Mitterer, 10 ‐ 38023 Cles (TN) Tel 0463 421362 ‐ Fax 0463 421606 [email protected] Orario scolastico:  mattino 07.50 ‐ 11.50  pomeriggio 12.50 ‐ 16.50 da lunedì a venerdì con tre rientri pomeridiani per complessive 32 ore settimanali. Orario al pubblico:  mattino 08.00 ‐ 12.00  pomeriggio 13.00 ‐ 17.00 chiuso il venerdì pomeriggio, sabato e domenica tutto il giorno. Come raggiungerci: arrivati a Cles, transitando in Via Guglielmo Marconi/SS43 si procede per circa 80 metri in via Salvo D'Acquisto, poi si svolta a sinistra verso via 4 Novembre e, percorsi 300 metri, si svolta a destra. Dopo aver percorso Via Fabio Filzi per circa 400 metri, si svolta a destra accedendo così al piazzale del CFP Enaip Cles. Documento approvato dal Consiglio di Centro, aggiornato a settembre 2012. Sommario IL CENTRO .......................................................................................................................................................... 1 IL CONTESTO SOCIO‐ECONOMICO TERRITORIALE............................................................................................. 3 LE FIGURE PROFESSIONALI E L’UTENZA ............................................................................................................ 5 L’ATTIVITÀ FORMATIVA................................................................................................................................... 10 L’accoglienza degli allievi............................................................................................................................. 11 Le unità di apprendimento .......................................................................................................................... 11 La sicurezza nei luoghi di lavoro .................................................................................................................. 12 La didattica attiva tramite la sperimentazione............................................................................................ 12 Il giornalino scolastico ................................................................................................................................. 12 Il quotidiano in classe .................................................................................................................................. 12 L’intervento di esperti ................................................................................................................................. 13 Educazione ambientale ........................................................................................................................... 13 Cooperazione ed associazionismo........................................................................................................... 13 INCA (Istituto Nazionale Confederale di Assistenza)............................................................................... 13 Prevenzione del disagio........................................................................................................................... 14 Le uscite e i soggiorni all’estero .................................................................................................................. 14 Le attività sportive....................................................................................................................................... 14 Lo stage e l’alternanza scuola‐lavoro .......................................................................................................... 15 Le certificazioni ECDL................................................................................................................................... 16 Le certificazioni linguistiche......................................................................................................................... 16 Il patentino del ciclomotore ........................................................................................................................ 17 Le attività di rinforzo e sostegno ................................................................................................................. 17 I Bisogni Educativi Speciali........................................................................................................................... 18 L’integrazione degli allievi stranieri............................................................................................................. 18 I RAPPORTI CON LE FAMIGLIE ......................................................................................................................... 19 I RAPPORTI CON IL TERRITORIO ...................................................................................................................... 19 I RAPPORTI CON LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE E FORMATIVE........................................................................ 20 L’orientamento ............................................................................................................................................ 20 I Progetti Ponte e le Azioni Formative..................................................................................................... 21 Gli accordi di rete ........................................................................................................................................ 21 Rete Bes Valli del Noce ............................................................................................................................ 22 Rete stranieri Valli del Noce .................................................................................................................... 22 Rete stranieri Laboratorio di L2............................................................................................................... 22 Rete Orientamento.................................................................................................................................. 22 GLI OBIETTIVI ................................................................................................................................................... 23 Progetto di Centro 2012‐2013 L’Istituzione Formativa Paritaria ENAIP Trentino (Ente) svolge attività di formazione ai fini dell'assolvimento del diritto‐dovere all'istruzione e alla formazione, compresi i progetti di prosecuzione e sviluppo verticale dei curricoli quali i percorsi di quarto anno e di Alta Formazione Professionale, nonché ogni altra attività affidata dalla Provincia Autonoma di Trento ai sensi della Legge provinciale 7 agosto 2006 n. 5 (Legge Salvaterra), e successive regolamentazioni e modificazioni, assicurando parità di trattamento agli studenti che chiedono di iscriversi ai diversi corsi, in conformità alle disposizioni dettate dalla Provincia Autonoma di Trento. L'ENAIP Trentino realizza le attività formative, nei diversi ambiti territoriali della Provincia, utilizzando i propri Centri di Formazione Professionale (CFP). In coerenza con il Progetto di Ente i vari Centri adottano annualmente il Progetto di Centro, quale strumento che declina l'offerta formativa esplicitando le progettazioni curricolare, extracurricolare e organizzativa adottate da ogni Centro. Esso è un documento sintetico, facilmente accessibile, continuamente aggiornato, che definisce le premesse metodologiche e i contenuti dell'azione educativa e didattica, le regole e i servizi offerti dal Centro in relazione all’ambito territoriale in cui opera. ILCENTRO
Avviando la propria attività formativa in Val di Non nel 1957, il CFP Enaip di Cles ha svolto un ruolo strategico nella crescita economica generale del territorio. In tutti questi anni di storia il Centro ha formato professionalmente giovani allievi, nel settore elettrico e in quello meccanico ed ha specializzato lavoratori attraverso i corsi serali di saldatura. Il Centro ha così dato una risposta concreta alla crescente domanda di formazione proveniente dai settori del mondo del lavoro dell’industria e dell’artigianato, che in tutti questi anni, nelle Valli del Noce e nella Piana Rotaliana, hanno subito una lenta trasformazione. Attualmente presso il Centro di Cles si possono conseguire, con un percorso triennale, le qualifiche di Operatore alle lavorazioni meccaniche e di Operatore elettrico; dal 2003 si è aggiunto il quarto anno in alternanza, che permette di conseguire il diploma provinciale di Tecnico elettromeccanico. Il Centro promuove inoltre azioni formative serali rivolte agli adulti, come ad esempio il consolidato corso di Saldatura. Il Centro si è sempre contraddistinto per il tipo di offerta formativa rivolta agli allievi, che prevede un costante accompagnamento alla formazione e alla crescita individuale attraverso azioni di accoglienza, rinforzo, sostegno, orientamento e ri‐orientamento. Nell’impostazione pedagogico‐didattica assume particolare rilevanza la centralità dello studente, che si realizza: 
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contribuendo a formare cittadini consapevoli; sostenendo il benessere dell’allievo ed un impegno formativo responsabile; valorizzando le capacità di ognuno attraverso percorsi formativi flessibili; utilizzando metodi di valutazione trasparenti. Pagina | 1 Progetto di Centro 2012‐2013 La formazione culturale e professionale sono perseguite attraverso una metodologia formativa fondata sull’apprendimento psico‐motorio dove “si apprende facendo”, rendendo l’allievo protagonista del proprio apprendimento. Le diverse esperienze, curriculari ed extracurriculari, vissute durante il percorso formativo contribuiscono alla formazione responsabile degli allievi, che al termine del triennio possiedono un bagaglio di competenze ed abilità immediatamente spendibili nel mondo del lavoro e che mettono in risalto il talento di ciascuno. Nell’organizzazione del Centro sono previste figure di riferimento e di raccordo per il buon funzionamento delle attività formative e dei servizi destinati all’utenza. In corso d'anno sono previste riunioni periodiche del Collegio Docenti, dei Consigli di Classe e di coordinamento che permettono di: 
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programmare le attività curriculari ed extracurriculari; definire le programmazioni di disciplina e le unità didattiche di apprendimento; organizzare e coordinare le visite aziendali orientative e gli stage; predisporre attività di rinforzo e sostegno; valutare gli apprendimenti degli allievi; accompagnare i gruppi classe nell’intero processo formativo. Pagina | 2 Progetto di Centro 2012‐2013 ILCONTESTOSOCIO‐ECONOMICOTERRITORIALE
L'analisi del contesto territoriale nel quale si trova una scuola è fondamentale per conoscerne le caratteristiche sia territoriali sia socio‐economiche. Questa tesi, sostenuta da più parti, si basa anche su alcune ricerche internazionali in cui è dimostrata l'esistenza di una forte relazione tra il contesto territoriale, i presupposti culturali e i risultati formativi ottenuti dagli allievi. Il CFP Enaip di Cles ha come bacino d’utenza la Val di Non e la Val di Sole, alle quali si aggiungono parti dei territori della Piana Rotaliana e della Paganella. La Comunità della Val di Non ha come capoluogo la borgata di Cles, verso la quale confluisce tutta la valle. E’ sede di servizi amministrativi decentrati della Provincia Autonoma di Trento, della Comunità della Val di Non, dell’APSS, del Presidio Ospedaliero, di Scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado. Il capoluogo è situato nella media valle, area più ricca e moderna, dove si sono sviluppati i settori più importanti dell’economia: frutticoltura, industria, artigianato, commercio e turismo, servizi alle imprese e alle persone. La Comunità della Valle di Sole è costituita anche dalle Valli collaterali di Rabbi e Pejo. L'economia dell'alta‐
media valle è basata soprattutto sul turismo, sia estivo che invernale; altre risorse importanti sono la zootecnia e lo sfruttamento forestale. Nella bassa valle, grazie al clima mite, si è sviluppata la frutticoltura. In tutta la valle è presente comunque un artigianato basato su aziende prevalentemente a conduzione familiare e vi sono alcune industrie di piccole dimensioni. Il capoluogo di valle è Malè, sede di servizi amministrativi della Provincia, della Comunità, di Scuole primarie e secondarie di primo grado. In questo contesto territoriale il nostro Centro ha il compito istituzionale di rispondere alla domanda di formazione professionale per le qualifiche richieste dai settori dell’industria e dell’artigianato. L’artigianato è presente nelle due Valli da sempre. Dopo la seconda guerra mondiale ha assunto una rispettabile rilevanza sotto gli aspetti imprenditoriale, occupazionale, di creazione di ricchezza, d’integrazione con altri settori economici e di stimolo per creare innovazione, cultura e professionalità. Nella Comunità della Val di Non, stando ai dati statistici del 2008, esistono complessivamente più di 1000 aziende artigiane con circa 3000 addetti, mentre in Val di Sole le imprese sono circa 500 con poco meno di 1500 addetti. Le aziende sono diffuse capillarmente in tutti i comuni e la maggior parte sono costituite dal lavoratore autonomo titolare e da qualche collaboratore familiare. Le aziende che possono contare su oltre 7 occupati non superano le 100 unità, con un numero di addetti pari a circa 1000 unità. L’industria nelle Valli del Noce non ha origini storiche molto remote. Tranne qualche azienda nel comparto dei materiali da costruzione come la Cementi Tassullo s.p.a., la maggior parte è sorta soltanto tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta. Secondo gli ultimi dati della C.C.I.A.A. nelle due Comunità di Valle vi sono poco più di una trentina di imprese industriali con circa 1800 addetti: 1600 occupati in Val di Non, 200 in Val di Sole. Nel comparto industriale la rilevazione ha delineato una preoccupante flessione in Val di Sole e una sostanziale tenuta in Val di Non. Confortanti sono comunque i dati occupazionali forniti dall’Osservatorio del Mercato del Lavoro, relativi agli allievi qualificati nel giugno 2009 (grafico 1) e i risultati delle indagini telefoniche rivolte agli allievi qualificati nell’ultimo anno formativo (grafico 2), eseguite ogni anno dal Centro. Pagina | 3 Progetto di Centro 2012‐2013 Grafico 1 ‐ Esiti occupazionali qualificati a.f. 2008‐2009 Grafico 2 ‐ Indagine telefonica post‐qualifica a.f. 2010‐2011 Indagine telefonica rivolta agli allievi qualificati nel mese di giugno, eseguita nel novembre 2011. Pagina | 4 Progetto di Centro 2012‐2013 LEFIGUREPROFESSIONALIEL’UTENZA
L'offerta formativa del CFP Enaip di Cles, articolata in un percorso di studio e lavoro, è destinata a giovani studenti della fascia dell’obbligo di istruzione e formazione. Al primo anno polivalente si aggiungono due anni di formazione specifica nel settore meccanico o elettrico, che permettono di conseguire rispettivamente le qualifiche di Operatore meccanico e di Operatore elettrico. Al termine del percorso triennale è possibile accedere, a seguito di una selezione motivazionale, al quarto anno in alternanza, che consente di conseguire il diploma provinciale di Tecnico per la conduzione e la manutenzione di impianti automatizzati. Di seguito sono presentate le figure professionali di riferimento con una sintetica descrizione. Denominazione della figura professionale: Referenziazioni della figura Professioni NUP/ISTAT: Attività economiche: ATECO 2007/ISTAT Descrizione sintetica della figura: Processo di lavoro caratterizzante la figura: PRODUZIONE MECCANIC Denominazione della figura professionale: Referenziazioni della figura Professioni NUP/ISTAT: Attività economiche: ATECO 2007/ISTAT Descrizione sintetica della figura: OPERATORE MECCANICO 6. Artigiani, operai specializzati ed agricoltori 6.2.1.4 Montatori di carpenteria metallica 6.2.2.3 Attrezzisti di macchine utensili e affini 6.2.3.3 Meccanici e montatori di macchinari industriali ed assimilati 7. Conduttori di impianti ed operai semi‐qualificati addetti a macchinari fissi e mobili 7.2.7.1 Assemblatori in serie di parti di macchine 25. Fabbricazione di prodotti in metallo 28. Fabbricazione di macchinari e di attrezzature L’Operatore meccanico interviene, a livello esecutivo, nel processo di produzione meccanica con autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione nell’applicazione/utilizzo di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere attività relative alle lavorazioni di pezzi e complessivi meccanici, al montaggio e all’adattamento in opera di gruppi, sottogruppi e particolari meccanici, con competenze nell’approntamento e conduzione delle macchine e delle attrezzature, nel controllo e verifica di conformità delle lavorazioni assegnate, proprie della produzione meccanica. Pianificazione ed organizzazione del proprio lavoro Controllo e verifiche di conformità delle lavorazioni e dei prodotti Lavorazione pezzi e complessivi meccanici Montaggio di gruppi, sottogruppi e particolari meccanici Adattamento in opera di particolari e gruppi meccanici OPERATORE ELETTRICO 6. Artigiani e operai specializzati e agricoltori 6.1.3.7 Elettricisti nelle costruzioni civili ed assimilati 35.35 Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata 35.12 Trasmissione di energia elettrica 35.13 Distribuzione di energia elettrica 43.21 Installazione di impianti elettrici L’Operatore elettrico interviene, a livello esecutivo, nel processo di realizzazione dell’impianto elettrico con autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione nell’applicazione di Pagina | 5 Progetto di Centro 2012‐2013 metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere attività con competenze relative all’installazione e manutenzione di impianti elettrici nelle abitazioni residenziali, negli uffici e negli ambienti produttivi artigianali ed industriali nel rispetto delle norme relative alla sicurezza degli impianti elettrici; pianifica e organizza il proprio lavoro seguendo le specifiche progettuali, occupandosi della posa delle canalizzazioni, del cablaggio, della preparazione del quadro elettrico, della verifica e della manutenzione dell’impianto. Processo di lavoro caratterizzante la figura: REALIZZAZIONE DELL’IMPIANTO ELETTRICO Denominazione della figura professionale: Referenziazioni della figura Professioni NUP/ISTAT Attività economiche: ATECO 2007/ISTAT Descrizione sintetica della figura: Processo di lavoro caratterizzante la figura: PRODUZIONE AUTOMATIZZATA Pianificazione e organizzazione del proprio lavoro Installazione impianti elettrici Verifica di funzionamento di impianti elettrici Manutenzione ordinaria e straordinaria TECNICO PER LA CONDUZIONE E LA MANUTENZIONE DI IMPIANTI AUTOMATIZZATI 6. Artigiani, operai specializzati e agricoltori 6.2.3 Meccanici artigianali, montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili 6.2.3.3.1 Riparatori e manutentori di macchinari e impianti industriali 7. Conduttori di impianti ed operai semiqualificati addetti a macchinari fissi e mobili 7.1 Conduttori di impianti industriali Attività manifatturiere e relative sottosezioni (da “10” a “33”) Il Tecnico per la conduzione e la manutenzione di impianti automatizzati interviene con autonomia, nel quadro di azione stabilito e delle specifiche assegnate, contribuendo ‐ in rapporto ai diversi ambiti di esercizio ‐ al presidio del processo di produzione automatizzata, attraverso la partecipazione all’individuazione delle risorse strumentali e tecnologiche, la predisposizione e l’organizzazione operativa delle lavorazioni, l’implementazione di procedure di miglioramento continuo, il monitoraggio e la valutazione del risultato, con assunzione di responsabilità relative alla sorveglianza di attività esecutive svolte da altri. La formazione tecnica nell’utilizzo di metodologie, strumenti e informazioni specializzate gli consente di svolgere attività relative al processo di riferimento, con competenze relative alla produzione di documentazione tecnica, alla conduzione, al controllo e alla manutenzione di impianti automatizzati. Produzione documentazione tecnica Prevenzione situazioni di rischio Conduzione di impianti automatizzati Controllo e manutenzione impianti automatizzati Le qualifiche professionali e il diploma provinciale permettono l’immediato accesso al mondo del lavoro, ma non sono pregiudicate le possibilità di continuare gli studi: attraverso le “passerelle” infatti è possibile proseguire il percorso nell’Istruzione Superiore (Istituti tecnici o professionali) e conseguire il diploma di maturità, per poi accedere all’Università. Pagina | 6 Progetto di Centro 2012‐2013 Una considerazione va fatta anche sull’utenza che tipicamente sceglie di avvalersi di un percorso formativo professionale o comunque su quali caratteristiche essa debba avere per svolgere con successo un iter di questo tipo. Lo studente che decide di iscriversi alla Formazione Professionale predilige un sapere pratico ad un sapere teorico. La frequenza attiva di un percorso professionale e lo svolgimento di attività pratiche‐
laboratoriali fungono da volano per l’acquisizione di competenze teoriche (culturali e non), che non possono mancare ai giorni nostri. L’apprendimento teorico avviene pertanto in modo dinamico, accompagnato e valorizzato da esempi pratici e reali del mondo del lavoro. Tale modalità differisce in modo sostanziale dal sistema attualmente utilizzato dal canale dell’Istruzione quinquennale e per molti allievi risulta l’unica modalità di studio perseguibile per ottenere il successo formativo. Allo studente tipo non possono poi mancare buona manualità e creatività, da valorizzare e stimolare in tutte le fasi del percorso formativo, in modo da condurre l’allievo ad un’autoriconoscimento del proprio processo di maturazione professionale. In questo senso manualità vuol dire grande attitudine, vuole dire che la mano diventa l’elemento intelligente. Non sono però intelligenti solo la mano o solo la mente, ma tutto il corpo. L’attitudine è orientata a migliorare le proprie competenze acquisendone sempre di nuove in modo da ottenere una poliedricità professionale utile alle varie richieste del mondo del lavoro. L’allievo che decide di iscriversi a un percorso della Formazione Professionale, infatti, trae le sue motivazioni principalmente dal desiderio di accedere al mondo del lavoro il prima possibile, con buone garanzie in termini occupazionali. In questo senso egli va incoraggiato all’attività del fare come accade nella piccola e media impresa, quella che ha una matrice artigiana non solo di tipo tradizionale ma anche moderna, quella che utilizza le tecnologie perché la tecnologia significa creatività e manualità. L’allievo va quindi stimolato a lavorare con qualità continua, con l’obiettivo di fare impresa, avendo come condizione basilare il saper fare. In questo contesto l’intervento dell’intelligenza, della creatività e della manualità sono sovrani. Un altro approfondimento va fatto sul tema del ri‐orientamento degli allievi che al termine del percorso scolastico di primo ciclo scelgono di iscriversi in un Istituto Superiore. La percezione, da parte delle famiglie, di una Formazione Professionale rivolta a soggetti svogliati e poco motivati e quindi le aspettative dei genitori che spesso differiscono da quelle dei figli, portano in molte occasioni ad una scelta sbagliata, che genera nell’allievo disorientamento, demotivazione ed insuccesso. I dati sulle passerelle in entrata nel nostro Centro sono, sotto molti punti di vista, preoccupanti (grafici 3 e 4). Per questo motivo il Centro si è organizzato nell’offrire alle Famiglie e ai ragazzi costanti momenti di confronto, per riflettere ed intraprendere un percorso di modifica delle proprie scelte formative, di ri‐
motivazione e di inserimento nel nuovo iter scolastico. Dopo un colloquio motivazionale con la Direzione, uno staff di insegnanti interni segue l’allievo neo iscritto in un percorso che permetta di conoscere le attività, i piani di studio e le modalità di recupero di tutte le competenze necessarie a completare con successo il nuovo cammino formativo avviato. Pagina | 7 Progetto di Centro 2012‐2013 Grafico 3 ‐ Andamento iscrizioni a.f. 2011‐2012 * I dati si riferiscono per il primo anno alle preiscrizioni di febbraio 2011, per il secondo e il terzo anno a giugno 2011 Grafico 4 ‐ Andamento medio delle iscrizioni nel periodo 2006‐2012 * i dati si riferiscono al 30 giugno 2012. Pagina | 8 Progetto di Centro 2012‐2013 Interessante risulta un’ultima valutazione sulla percezione che gli allievi hanno della preparazione ottenuta durante il percorso formativo. Dal questionario di soddisfazione degli allievi somministrato agli allievi del terzo anno nel giugno 2012, infatti, risulta che circa il 60% degli allievi qualificati sono consapevoli che la preparazione ottenuta durante il percorso formativo sia buona e che con essa sia possibile incidere positivamente sul proprio futuro ed affermarsi nel mondo del lavoro. Grafico 5 ‐ Percezione degli allievi sulla preparazione ottenuta durante il percorso formativo Pagina | 9 Progetto di Centro 2012‐2013 L’ATTIVITÀFORMATIVA
L’attività curriculare si attua attraverso l’insegnamento e lo studio di diverse discipline, classificate in due aree: linguistico‐culturale e tecnico‐professionale. Il monte ore annuo è di 1066 ore, che si svolgono con un’articolazione oraria di 32 ore settimanali, dal lunedì al venerdì con tre rientri pomeridiani. L’insegnamento delle diverse discipline è contraddistinto da una forte propensione all’attività pratica e alla sperimentazione, che permettono di acquisire le competenze necessarie al conseguimento dell’attestato di qualifica con il corso triennale della Formazione Professionale iniziale di base e il diploma provinciale con il quarto anno in alternanza. Le discipline d’insegnamento e le ore per ogni disciplina sono individuate dal Collegio Docenti sulla base dei quadri orari fissati dalla Provincia Autonoma di Trento. La distribuzione differisce nei vari anni secondo uno schema che vede, dal primo al terzo anno, una crescita delle ore dell’area tecnico‐professionale. Grafico 6 ‐ Distribuzione in percentuale delle aree d’insegnamento Nell’asse dei linguaggi rientrano le discipline Lingua italiana, Inglese e Tedesco. L’asse matematico‐
scientifico e tecnologico racchiude la Matematica, l’informatica, le Scienze e le Scienze applicate con molteplici attività di laboratorio. L’asse storico sociale include gli studi storico, economici e sociali. L’area tecnica‐professionale include il Disegno Tecnico e Tecniche, tecnologie e processi operativi di settore. A queste discipline (non incluse nel grafico) si aggiungono in tutti e tre gli anni la Religione e l’Educazione Fisica, mentre lo Stage solo al terzo anno. Pagina | 10 Progetto di Centro 2012‐2013 All’insegnamento delle varie discipline si aggiungono, in orario curriculare o extracurriculare, numerose attività a supporto dell’azione didattica: di seguito ne sono illustrati i caratteri salienti, gli obiettivi, le finalità e l’organizzazione. L’accoglienzadegliallievi
Il passaggio dalla scuola secondaria di primo grado a quella di secondo grado può suscitare nei ragazzi ansie, timori ed incertezze. Oltre alle novità legate al nuovo ambiente di studio, ai nuovi compagni, alle nuove materie, c’è il bisogno di assumere nuove consapevolezze e nuovi ruoli: è importante imparare a gestire il proprio lavoro, cercando di apprendere un nuovo metodo di studio più efficace ed incisivo. I primi giorni di scuola sono rilevanti ai fini di un corretto inserimento dei ragazzi, sia nella realtà formativa che in quella sociale. In tal senso è importante avviare un’azione di socializzazione e di condivisione degli obiettivi: in quest’ottica è previsto il Progetto accoglienza per gli alunni delle classi prime, che si prefigge di fornire una conoscenza strutturata del Centro ed un’integrazione tra i ragazzi. Nei primi giorni di scuola i ragazzi iscritti al primo anno si ritrovano insieme per svolgere attività di gruppo finalizzate alla socializzazione e alla valutazione delle conoscenze in ingresso nelle aree linguistico‐comunicazionale, linguistico‐straniera, matematica e scientifica. L’attività termina con un’escursione di una giornata sulle vicine montagne delle Valli del Noce, che offre un approfondimento culturale, motorio e di socializzazione interessante per i ragazzi neoiscritti. Leunitàdiapprendimento
Nei primi mesi di ogni anno formativo è prevista la definizione di Unità di Apprendimento quale metodologia di lavoro per rendere gli allievi più attivi e partecipi all’attività didattica. In questi ultimi anni l’attenzione si è rivolta alla realizzazione di impianti e prodotti orientati a rendere più consapevoli gli allievi dell’importanza di rispettare l’ambiente e di utilizzare fonti di energia rinnovabile. L’attività ha previsto il coinvolgimento di entrambi gli indirizzi professionali (meccanico ed elettrico), che in sinergia hanno provveduto alla progettazione e realizzazione concreta di impianti, come ad esempio l’inseguitore solare fotovoltaico, i contenitori per la raccolta differenziata, un puliscifitro rotante, un puntatore solare ecc. Tali attività vedono il coinvolgimento anche di soggetti esterni nell’ambito di accordi e progettualità più ampie come ad esempio:  il protocollo d’intesa PAT – Confindustria volto alla promozione di iniziative tendenti a costruire un più stretto e continuativo rapporto tra scuola e mondo del lavoro, coinvolgendo opportunamente i soggetti di proprio istituzionale riferimento;  l’accordo di collaborazione con FBK finalizzato alla realizzazione di progetti condivisi nell’ambito delle aree di ricerca della Fondazione;  il protocollo con il BIM Adige Trento – Vallata del Noce rivolto alla crescita professionale delle giovani generazioni su tematiche inerenti le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile nell’ottica di favorire il progresso economico e sociale nelle popolazioni di montagna;  l’intesa con la Federazione Trentina della Cooperazione e le Casse Rurali per la definizione di cooperative scolastiche che curano la presentazione degli elaborati nelle fiere e nelle mostre, come ad esempio Mezzocorona Expo, fiera dell'Artigianato in Valle di Non, Mostra delle scuole al Palazzo Assessorile di Cles. Pagina | 11 Progetto di Centro 2012‐2013 Lasicurezzaneiluoghidilavoro
All’inizio di ogni anno formativo è prevista un’attività di valorizzazione della cultura della sicurezza sul lavoro. L’obiettivo specifico è quello di sensibilizzare i giovani studenti, lavoratori di domani, verso comportamenti responsabili e fare in modo che questi comportamenti vengano interiorizzati al di là delle prescrizioni normative. Gli interventi realizzati da insegnanti interni ed esperti esterni si articolano durante l’intero anno formativo e coinvolgono tutte le classi, toccando i temi della rapida evacuazione, della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, del primo soccorso, con specifico riferimento al Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008. Ladidatticaattivatramitelasperimentazione
Nell’attività didattica risulta fondamentale stimolare gli alunni ad intervenire direttamente nell’osservare, agire, ipotizzare, sperimentare e verificare; con questa prospettiva si intende allestire un Laboratorio fisico‐
tecnologico di supporto alla didattica, principalmente per le discipline Scienze e TPO. Attraverso la concreta sperimentazione in laboratorio i ragazzi avranno la possibilità di testare, verificare ed approfondire concetti che talvolta risultano puramente teorici; tale laboratorio potrà inoltre essere un supporto alle officine per le verifiche di carattere tecnologico sui pezzi realizzati. Ci si avvarrà inoltre della collaborazione del Museo Tridentino di Scienze Naturali di Trento che propone dei laboratori, alcuni nella sede di Trento, altri all’interno delle scuole stesse. Tali progetti sono rivolti essenzialmente alle classi prime, ma non è escluso un coinvolgimento delle classi seconde. Ilgiornalinoscolastico
All’atto di iscrizione ogni allievo è chiamato a scegliere se avvalersi dell’insegnamento della Religione o partecipare ad un’attività alternativa. Nel corrente anno si continua con la realizzazione di un giornalino scolastico. I ragazzi sono coinvolti nella stesura di articoli inerenti l’attività scolastica o argomenti di particolare interesse, che vengono raccolti e trattati da una vera e propria redazione, con il compito di assemblare il giornalino scolastico intitolato “100 metri sopra il Polo”. Tale attività permette di utilizzare strumenti linguistici e di comunicazione atti a migliorare il lessico degli allievi, principalmente di origine straniera. Ilquotidianoinclasse
Anche nel corrente anno formativo è proposta agli studenti del secondo e del terzo anno l’iniziativa “Il quotidiano in classe”, con cui ognuno ha la possibilità, in un giorno prestabilito della settimana, di leggere e commentare le notizie proposte da quotidiani nazionali e locali come il “Corriere della Sera” e “l'Adige”. Tale attività permette di avere una visione ancorata alla realtà locale ed approfondire temi riguardanti l'ambito nazionale ed internazionale. Gli studenti si avvicinano così all'uso del quotidiano come strumento di crescita e di formazione della coscienza critica dei giovani. Educare a leggere il giornale vuol dire educare a comprendere i testi, riconoscerne la natura, la struttura e le funzioni del messaggio, le forme linguistiche utilizzate, gli effetti attesi sui destinatari: un quotidiano non va solo letto, ma anche interpretato. Pagina | 12 Progetto di Centro 2012‐2013 L’interventodiesperti
Nell’ambito dell’attività curriculare sono programmati interventi di esperti esterni, al fine di rafforzare conoscenze apprese durante il percorso formativo: essi sono diversificati e spaziano dall’ambito socio‐
culturale a quello strettamente professionale. Le tematiche affrontano aspetti riguardanti l’educazione alla salute, l’educazione ambientale, la cooperazione, la tutela socio‐assistenziale dei lavoratori, il giornalismo e l’innovazione tecnologica di settore. Con riferimento all’innovazione tecnologica si menzionano i seminari formativi offerti da Aziende leader nel settore elettrico e meccanico, che con la loro partecipazione offrono approfondimenti per gli operatori elettrici sugli impianti digitali e sulla domotica, mentre per gli operatori alle lavorazioni meccaniche sui sistemi di taglio al laser e di carpenteria. Educazioneambientale
In questo progetto sono previsti degli incontri rivolti agli allievi del biennio, con l’obiettivo di sensibilizzarli alle tematiche legate al rispetto dell’ambiente nei contesti di lavoro aziendali e artigianali. Le lezioni tenute da esperti del settore permettono di comprendere il sistema di raccolta differenziata attivo in Val di Non e la gestione dei rifiuti nelle aziende artigiane, con riferimento agli specifici settori di formazione. Gli allievi sono chiamati ad applicare procedure concernenti lo smaltimento dei rifiuti nei vari reparti e al termine del percorso sono previste visite in aziende che si occupano del trattamento dei rifiuti. Cooperazioneedassociazionismo
Gli allievi delle classi seconde sono impegnati nella costituzione di Associazioni Cooperative Scolastiche con il supporto dell’Ufficio Educazione della Federazione Trentina della Cooperazione e della Cassa Rurale di Tuenno ‐ Val di Non. Obiettivi del progetto sono:  scoprire ed animare nei ragazzi i valori cooperativistici in maniera partecipativa;  organizzare e gestire eventi di promozione (fiere di settore), di orientamento (fiera dei mestieri rivolta agli studenti degli istituti comprensivi), di formazione culturale e professionale (visite e seminari) e sportivi (escursioni in montagna, biciclettata, competizioni varie, ecc.);  contribuire con i ricavati ad attività di tipo solidale. INCA(IstitutoNazionaleConfederalediAssistenza)
Per gli alunni delle classi terze sono proposti dei momenti formativi inerenti l’attività e la tutela socio‐
assistenziale e previdenziale. Con l’intervento di rappresentanti del mondo sindacale i ragazzi acquisiscono consapevolezza dei doveri e dei diritti riguardanti i lavoratori dipendenti ed il ruolo del sindacato nei sistemi aziendali. Gli allievi apprendono il funzionamento del sistema pensionistico assistenziale nel nostro paese; cosa sono le pensioni contributive, retributive, di anzianità, vecchiaia, invalidità; cosa sono la cassa integrazione guadagni, la disoccupazione e la mobilità. Tutte queste informazioni, preziose per potersi inserire nel mondo del lavoro dopo la scuola, contribuiscono ad acquisire le competenze specifiche previste al terzo anno nella disciplina Studi storico‐economico‐sociali. Pagina | 13 Progetto di Centro 2012‐2013 Prevenzionedeldisagio
Nella fase dell’adolescenza i ragazzi cominciano a realizzare le proprie scelte personali e sociali: al fine di supportarli nella definizione di scelte consapevoli sono organizzati momenti di incontro e confronto tra pari ed esperti esterni. Le iniziative mirate alla prevenzione del disagio permettono agli allievi di acquisire consapevolezza delle emozioni proprie ed altrui. L’approccio utilizzato permette di sviluppare capacità volte alla risoluzione di problemi, al compimento di scelte adeguate per essere protagonisti consapevoli del proprio percorso di vita. I temi trattati sono quelli legati al benessere psico‐fisico e alla sessualità (Salute ed educazione socio‐affettiva e sessuale), alla sicurezza personale e professionale (Sicurezza e pronto soccorso). Agli interventi di esperti dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, di Trentino Emergenza 118, del Comandante della Polstrada di Malè si aggiunge l’opportunità offerta dalla presenza di uno “Sportello ascolto”, che permette di affiancare agli interventi rivolti al gruppo classe quelli finalizzati al singolo, dando la possibilità di approfondire tematiche anche personali e non sempre condivisibili con il gruppo. Gli esperti concordano che l’essere accolti ed ascoltati rappresenta, in molti casi, un valido aiuto per molte persone. Quando il problema è “buttato fuori” diviene almeno in parte circoscritto, perché non appare più sconfinato come quando era inespresso. Il “sentirsi pensati” è qualcosa di molto importante, così come il ricevere rassicurazioni e il riflettere insieme sulla possibilità che ci siano strade alternative a quella intesa dalla persona come un “vicolo cieco”. Leusciteeisoggiorniall’estero
Nell’ambito del percorso formativo sono ricomprese specifiche attività che concorrono al raggiungimento degli obiettivi formativi diversi per anno di corso:  al primo anno le attività favoriscono l’orientamento, la socializzazione, la crescita culturale e la motivazione al nuovo contesto formativo; le visite hanno la durata di un giorno, per un numero massimo di una giornata, connesse alla conoscenza di realtà professionali e culturali locali;  al secondo anno le uscite sostengono e rinforzano il processo orientativo avviato; le visite hanno la durata massima di un giorno per un massimo di una giornata, orientate alla conoscenza di contesti connessi al settore professionale di riferimento a livello nazionale;  al terzo anno si acquisiscono motivazioni ed identità professionali legate alla particolare qualifica professionale; si possono prevedere due uscite di una giornata volte a visitare fiere di settore o contesti lavorativi di particolare rilevanza professionale e culturale;  al quarto anno la formazione può consistere in visite presso sedi formative o aziendali di settore che risultino rilevanti per la figura professionale di riferimento. Leattivitàsportive
L'avviamento e la pratica dell'attività sportiva hanno lo scopo di contribuire alla formazione e alla maturazione della personalità degli alunni. L'attività sportiva tende ad assecondare nell'allievo la ricerca di una disciplina interiore, a sviluppare l'abitudine alla lealtà, alla socialità, al sacrificio ed a realizzare una Pagina | 14 Progetto di Centro 2012‐2013 consuetudine di sport attivo. La metodologia utilizzata consiste nel lavorare sulla continuità dello sviluppo delle capacità condizionali (coordinazione, forza, velocità, resistenza) che, come previsto dai programmi provinciali, è funzionale ad uno sviluppo più armonico del corpo. Con la pratica sportiva s’intende contribuire ad un inserimento degli allievi nel tessuto sociale, in particolare laddove sono riscontrate delle difficoltà di tipo relazionale. Per il raggiungimento di tale obiettivo sono programmate delle attività sportive suddivise fra quelle aventi come partecipanti tutti gli alunni del Centro (torneo di pallavolo ‐ torneo di pallamano basket ‐ calcetto “adattato”) e quelle cui partecipa solo una rappresentativa di studenti (gare di sci e snowboard ‐ gare di atletica). Lostageel’alternanzascuola‐lavoro
Lo stage, o tirocinio formativo e di orientamento nella terminologia di legge, è un periodo di formazione "on the job" presso un’azienda, che costituisce un’occasione di conoscenza diretta del mondo del lavoro e di acquisizione di una specifica professionalità. Lo stage si rivolge agli studenti che frequentano il terzo anno ed ha una durata di 100 ore. Gli obiettivi che ci si prefigge di raggiungere sono:  acquisire conoscenze e informazioni concernenti il proprio ambito professionale, allo scopo di migliorare e integrare quanto appreso nel Centro;  applicare in una situazione lavorativa reale conoscenze e abilità di tipo scolastico, verificando il grado di capacità dell'allievo di rispondere ai problemi che si presentano nel contesto lavorativo;  verificare l'efficacia dell'apprendimento ricevuto nel corso della formazione rispetto alla situazione reale di lavoro;  conoscere realtà aziendali e le loro caratteristiche organizzative mettendo a fuoco conoscenze e competenze linguistico‐professionali. Fondamentale importanza durante il periodo di stage riveste la figura del tutor aziendale che: 
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cura la presentazione e l’inserimento in azienda dell’allievo; verifica la corrispondenza tra attività svolte e progetto formativo; fornisce feedback sulla qualità della prestazione dell’allievo; assiste l’allievo ad affrontare problemi o situazioni critiche incontrate. Nel momento dell’inserimento in azienda all’allievo sono illustrate tutte le normative che regolano la vita aziendale, con particolare attenzione a quelle legate a sicurezza ed igienica sanitaria. L’esperienza è monitorata anche attraverso alcuni strumenti di valutazione dell’esperienza, come ad esempio il diario giornaliero dello studente, nel quale sono descritte le principali attività svolte e le difficoltà incontrate. Al termine del periodo è redatta una relazione di valutazione in cui si esprimono i giudizi sulle attività svolte e il profilo professionale dell’allievo. Al quarto anno è prevista invece una formazione in azienda della durata di 460 ore articolata in tre periodi. La figura del tutor, in questo caso, assume dei connotati molto più forti e sono adottate metodologie di formazione di tipo aziendale che garantiscono l’accompagnamento ed il tutoraggio dello studente. L’attività di formazione è seguita e verificata da un tutor designato dall’azienda in veste di responsabile organizzativo, con il compito di: Pagina | 15 Progetto di Centro 2012‐2013  organizzare l’accoglienza del tirocinante in azienda e gestire i rapporti con il personale;  presentare l’azienda in tutti i suoi aspetti, dalla filosofia aziendale alle politiche di gestione;  inserire l’allievo nel team di collaboratori aziendali, facilitando le relazioni sociali e professionali all’interno dell’azienda;  sovrintendere all’esperienza formativa in azienda;  rapportarsi con il tutor del Centro di formazione ed esprimere valutazioni in itinere e finali. L’azienda, mediante questa azione, assicura allo studente:  la partecipazione a momenti di analisi delle pratiche professionali (incontri con staff di reparto, riunioni con tutor aziendale, ecc.)  l’affiancamento ad esperti che sappiano descrivere le sequenze del processo di lavoro, formalizzino i problemi da risolvere e le ipotesi di soluzioni da adottare;  un’esperienza formativa che sappia gradualmente assegnare compiti che sviluppino autonomia e responsabilità oltre all’acquisizione di specifiche competenze professionali. Il conflitto fra sostenitori della preparazione scolastica (per cui “l'azienda non basta a dare una formazione nel senso più ampio del termine") e quelli della preparazione aziendale (per cui "la scuola non può fornire una cultura professionale") ha da sempre contrassegnato lunghe discussioni anche negli ambienti più elevati. Che si tratti di preparazioni diverse nessuno lo mette in dubbio; tuttavia non sono antitetiche, bensì complementari, dando il meglio di sé ognuno nel proprio ambito. È nel confronto che Centri di Formazione Professionale ed Aziende, condividendo i contenuti del progetto, possono stabilire chi fa che cosa e ognuno con un peso diverso ma altrettanto importante. L'alternanza formativa è infatti programmata secondo una modalità che consente all’allievo di acquisire delle competenze specifiche operative grazie alle conoscenze teoriche necessarie per apprendere attraverso la risoluzione di problemi anche complessi. LecertificazioniECDL
La patente Europea per il Computer (ECDL) è un certificato diffuso e riconosciuto a livello internazionale che attesta il possesso dei requisiti fondamentali dell’informatica di base per un proficuo uso del personal computer. Il programma ECDL nasce da un progetto comunitario con lo scopo di uniformare i criteri di valutazione in tutto il territorio dell’Unione Europea. I docenti del nostro Centro si sono attivati nel cercare di fornire agli studenti, all’interno del percorso triennale, le competenze necessarie per affrontare alcuni degli esami ECDL. Con l’attivazione di corsi extracurricolari è data poi l’opportunità di approfondire e completare la conoscenza nell’uso delle tecnologie a supporto dei processi di lavoro, anche di settore. Lecertificazionilinguistiche
In un sistema di lavoro globale come quello con cui i nostri allievi dovranno competere diviene di fondamentale importanza la conoscenza delle lingue comunitarie. L’attività curriculare è mirata, su uno sviluppo triennale, ad acquisire competenze ed abilità per comunicare e relazionarsi nella vita di tutti i giorni e nel settore professionale di appartenenza. La conoscenza di una lingua apre le porte a interessanti sbocchi professionali e la sua certificazione valorizza e distingue il curriculum personale dell’allievo. Il Pagina | 16 Progetto di Centro 2012‐2013 Centro si appoggia ad organismi esterni, accreditati e controllati dall’autorità Britannica preposta alla validazione degli enti certificatori, per la preparazione alla certificazione linguistica europea a partire dal livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue. La certificazione dei livelli risulta facoltativa per gli allievi, e la scuola supporta, attraverso le lezioni programmate e tenute da insegnanti di madrelingua, tale scelta riconoscendo un credito valido alla definizione del punteggio d’ammissione all’esame di qualifica. Anche nel corrente anno formativo si prevede di proseguire con l’apprendimento integrato di lingue straniere e discipline curriculari, il cosiddetto CLIL. Tale progetto, seguito da insegnanti con certificate competenze in questo ambito, è un’innovazione metodologica per il Centro e implica la costruzione di competenze linguistiche e comunicative contestualmente allo sviluppo e all’acquisizione di conoscenze ed abilità disciplinari. Si persegue quindi un duplice obiettivo, in quanto si presta attenzione sia alla disciplina che alla lingua straniera veicolare. Innovando il percorso formativo con il CLIL ed utilizzando nuove metodologie di insegnamento è necessario prevedere delle attività di coordinamento, programmazione, predisposizione di materiali e didattiche tra insegnanti. Conseguire l’obiettivo di apprendimento integrato di contenuti e lingua richiede pertanto lo sviluppo di uno speciale rapporto integrato anche dell’insegnamento e dell’apprendimento e richiede che gli insegnanti dedichino attenzione particolare non solo a come insegnare la lingua, ma anche al processo educativo in generale. Ilpatentinodelciclomotore
La riforma del Codice della Strada ha introdotto il "Certificato d’idoneità alla guida del ciclomotore", il cosiddetto patentino, che i minori alla guida del motorino e i maggiorenni sprovvisti di patente devono obbligatoriamente possedere. Per conseguire il patentino occorre avere quattordici anni, frequentare un corso che la scuola offre gratuitamente e sostenere una prova teorica sugli aspetti più rilevanti del Codice della Strada. Il corso, tenuto da un insegnante interno, si svolge in orario extrascolastico nei primi mesi di scuola. Leattivitàdirinforzoesostegno
Le attività di rinforzo e sostegno si svolgono nel corso dell’anno formativo in orario extracurriculare: esse sono rivolte a piccoli gruppi e se necessario distribuite per fasce di livello: sono condotte da docenti interni ed hanno l’obiettivo di recuperare o consolidare e potenziare:  l'acquisizione di abilità e metodi di lavoro;  la padronanza di contenuti e competenze disciplinari. In quest’ottica nei singoli Consigli di classe realizzati ad inizio anno si individuano gli allievi che presentano difficoltà nelle varie discipline e per loro si progetta un’attività di rinforzo e sostegno da novembre a febbraio. Dall’analisi interna relativa ai numeri di abbandono e recupero delle carenze si è visto che tale tipo d’intervento, con tale tempistica, porta a buoni risultati. Dagli ultimi dati risulta infatti che l'abbandono scolastico è un fenomeno in calo; tuttavia ciò non esime il Centro dal programmare degli interventi di rinforzo, sostegno e consolidamento affinché tale fenomeno si stabilizzi e si riduca ancor di più. Pagina | 17 Progetto di Centro 2012‐2013 IBisogniEducativiSpeciali
Secondo quanto prescritto dal Regolamento provinciale per favorire l’integrazione e l’inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali (art. 74 della Legge provinciale del 7 agosto 2006, n. 5) nel nostro Centro è attivato un piano d’intervento, con una programmazione delle azioni a favore di tali studenti. Tale piano è predisposto ogni anno in base alle assegnazioni delle risorse provinciali. Il gruppo di alunni che necessita di suddette risorse è suddiviso in tre fasce: A, B e C, che si differenziano in base alle difficoltà specifiche legate sia alla persona, sia all’ambiente culturale di cui fanno parte. Per ciascun studente con BES il Consiglio di classe individua ad inizio anno un docente referente che coordina l’attività di elaborazione e valutazione del progetto educativo individualizzato o personalizzato, in coerenza con le Linee guida per la progettazione inclusiva individuate dall’Ente nel Progetto InclusivamEnte 2009‐2010. L’integrazionedegliallievistranieri
La presenza di allievi stranieri è un fatto costitutivo del nostro Centro e nelle nostre classi: mediamente nell’anno formativo la presenza di allievi stranieri si attesta attorno al 20‐25%. Al fine di realizzare i principi di accoglienza e centralità, in linea con la normativa vigente (art. 75 della Legge provinciale del 7 agosto 2006, n. 5) è adottata la via dell’educazione interculturale, che punta a fare della scuola un laboratorio di cittadinanza attiva improntato alla civile collaborazione, al rispetto e all’interdipendenza positiva tra individui diversi per profilo linguistico e culturale e dunque per bisogni di apprendimento, ma uguali nei diritti e nei doveri verso la società. Il Centro segue come linee guida il Protocollo di Accoglienza per gli Alunni Stranieri di ENAIP Trentino e l’Accordo di Rete sottoscritto con le Istituzioni scolastiche presenti nelle Valli del Noce. Il Centro dispone di un Laboratorio linguistico ove sono accolti gli allievi neoarrivati anche di altre Istituzioni Scolastiche: esso è dotato di strumenti didattici funzionali all’apprendimento linguistico quali audio/video, computer, dizionari mono/bilingui, manuali di apprendimento dell’italiano come L2. Nel Laboratorio L2 sono attivi corsi di lingua della comunicazione, livello base e intermedio, che hanno struttura modulare e sono gestiti da facilitatori linguistici. Si intende inoltre attivare durante l’intero anno formativo un laboratorio di italiano L2 interno per allievi con bisogni linguistici specifici; si prevedono inoltre due ore settimanali di educazione linguistica con uno/due allievi stranieri neoarrivati in raccordo con il laboratorio di rete e con i docenti del Consiglio di classe. Nella tabella la struttura del Laboratorio in relazione ai bisogni degli allievi: ALLIEVI BISOGNI LINGUISTICI RISPOSTA Immigrati recentemente, meno di 2 anni, o di LABORATORIO L2 BASE L2 provenienza da aree linguistico‐culturali molto distanti da COMUNICAZIONE quella italiana LABORATORIO L2 INTERMEDIO Immigrati da qualche anno, più di 2 anni, portatori di LABORATORIO SUI TESTI L2 bisogni linguistici legati alla lingua dello studio PERCORSI DI APPRENDIMENTO STUDIO DELLA MICROLINGUA Immigrati nati in Italia da famiglia straniera di SEGNALAZIONE CORSI L1 L1 madrelingua diversa dall’italiano SUL TERRITORIO Pagina | 18 Progetto di Centro 2012‐2013 IRAPPORTICONLEFAMIGLIE
Sulla base dell’art. 11 della Legge Provinciale 7 agosto 2006, n. 5 le famiglie partecipano al sistema educativo in conformità ai principi costituzionali, secondo le disposizioni e ai sensi di quanto previsto dallo statuto e dal regolamento interno di ciascuna istituzione scolastica e formativa. Il rapporto con le famiglie degli allievi è determinante ai fini del raggiungimento degli obiettivi formativi prefissati. In questo senso non è sufficiente portare a conoscenza dei genitori l’andamento scolastico dei propri figli o di come si svolge una “giornata tipo” all’interno della scuola. All'interno del progetto formativo del Centro la figura della famiglia è vista come l'interlocutrice principale del processo educativo dei ragazzi. Come di consueto le comunicazioni tra scuola e famiglia hanno luogo mediante il libretto personale dello studente e costanti contatti telefonici e personali con la Direzione. I genitori inoltre possono usufruire delle udienze generali e individuali fissate nel corso dei mesi di dicembre, febbraio e aprile. Le famiglie hanno inoltre la possibilità di essere tempestivamente avvisate, tramite l’invio di un sms, dell’assenza del figlio a scuola. Infine, non certo meno importante, è il raccordo costante e quasi quotidiano con le famiglie dei soggetti deboli: quest’atteggiamento è prioritario e indispensabile per il successo formativo di tale intervento. IRAPPORTICONILTERRITORIO
Sulla base all’art. 20 della Legge Salvaterra le istituzioni scolastiche e formative concorrono allo sviluppo del territorio in cui operano attraverso la programmazione dell’offerta formativa coerente ai bisogni del territorio. Il Centro ha consolidato, in tutti questi anni, un ottimo rapporto con il mondo economico locale e con le associazioni di categoria, con le istituzioni, con enti e associazioni che operano sul territorio, concretandosi tra l'altro in importanti iniziative. Allo stato attuale il Centro ha stretto dei rapporti di collaborazione con vari soggetti quali:  Associazioni di categoria, aziende artigianali e industrie dei settori elettrico e meccanico per l’attività di formazione in azienda;  Comuni e Comunità di Valle per corsi, concorsi, interventi di esperti;  Biblioteche per cineforum e attività teatrale;  Associazioni sportive per un confronto aperto sull’importanza della pratica sportiva. Di particolare rilevanza è il partenariato costituito a supporto della progettazione e realizzazione del percorso formativo “quarto anno in alternanza” tra il Centro e le aziende: MONDADORI PRINTING S.p.A., CONSORZIO MELINDA S.c.a.r.l., TASSULLO MATERIALI S.r.l., EBARA PUMPS EUROPE S.p.A., DIATEX S.p.A., ELETTRICA s.r.l., NOSIO S.p.a., SANPELLEGRINO S.p.a., TAMA S.p.a., TONALE ENERGIA S.r.l., MEZZACORONA S.C.a.r.l. Pagina | 19 Progetto di Centro 2012‐2013 IRAPPORTICONLEISTITUZIONISCOLASTICHEEFORMATIVE
In base all’art. 19 della Legge Salvaterra le istituzioni scolastiche e formative operano attraverso accordi di rete per la migliore utilizzazione delle risorse, il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali e il contenimento dei costi. Anche nel corso del corrente anno formativo proseguono varie esperienze progettuali d’integrazione con gli Istituti Comprensivi della Val di Non, della Val di Sole, della Piana Rotaliana e dell’Altopiano della Paganella e gli Istituti superiori di Cles. Le iniziative spaziano dai temi dell’orientamento, dell’integrazione e dell’inclusione. L’orientamento
Nella Formazione Professionale la funzione dell'orientamento ha un ruolo rilevante: l’allievo infatti va guidato al conseguimento di una sfera di competenze tali da permettergli di compiere un serio cammino verso una cittadinanza attiva nella società e nella professione. Tra gli obiettivi della scuola trentina risulta quale impegno doveroso e auspicabile quello di portare tutti i giovani ad un diploma o ad una qualifica professionale. L'orientamento è uno dei bisogni fondamentali della persona e, nella realtà attuale, è sempre più avvertita l'esigenza di una maggiore attenzione in questa direzione, sia per un aggravamento dei fattori di rischio e di disagio nel mondo giovanile, sia per l'accelerazione del mondo produttivo, sia per le divergenze tra le competenze professionali acquisite durante l'iter scolastico e le competenze richieste dal mondo del lavoro. Il Centro programma ed organizza iniziative di orientamento in ingresso per presentare l'offerta formativa a genitori e studenti che si accingono ad operare la scelta di indirizzo per il proseguimento degli studi dopo la licenza media o per chi intende cambiare istituto. A tal proposito sono previsti: 
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incontri con gli insegnanti orientatori delle Scuole Medie; incontri e visite con genitori e/o allievi presso le Scuole Medie; incontri e visite presso il Centro per genitori e/o allievi; colloqui con la Direzione e gli insegnanti orientatori del Centro; giornate di “Scuola aperta” durante i mesi di dicembre e gennaio; fiere e mostre, interne ed esterne, organizzate dagli allievi del Centro. In quest’ottica nel corso dei mesi di novembre e dicembre sono previsti gli interventi orientativi per le classi terze presso gli Istituti Comprensivi situati in Val di Non e in Val di Sole, così come concordato nel Tavolo dell’Orientamento. La referente dell’Orientamento e un insegnante dell’area tecnica illustrano l’organizzazione didattica del Centro, le attività svolte e gli sbocchi professionali offerti dalle figure di riferimento. Nell'ambito dell'orientamento formativo degli studenti di seconda media efficace è l’azione proposta “Dai Ragazzi per i ragazzi” durante il mese di aprile. In quest’occasione gli allievi della Formazione Professionale dei diversi CFP presenti sul territorio, Enaip di Cles, Enaip di Ossana e UPT di Cles, organizzano la “Fiera dei mestieri”. In questo modo i ragazzi in visita hanno la possibilità di osservare tre proposte formative diverse tra loro, cogliendo nella medesima giornata numerose informazioni circa il panorama delle scuole professionali presenti nelle Valli del Noce. Pagina | 20 Progetto di Centro 2012‐2013 Il Centro cura inoltre l’organizzazione d’iniziative di orientamento in itinere per gli studenti frequentanti il Centro stesso. Con esse si vuole dare l'opportunità a chiunque di verificare la scelta fatta in relazione alle proprie aspirazioni, alle proprie attitudini e capacità nonché al mercato del lavoro. L'attività prevede alcune uscite in aziende del settore e degli incontri tenuti sia da docenti interni, che da esperti esterni per stimolare negli studenti un'idea del lavoro in termini positivi e riflettere sulla necessità di acquisire durante l'esperienza formativa conoscenze, competenze e abilità spendibili nel mondo del lavoro. In base poi ai regolamenti provinciali che prevedono la possibilità di realizzare interventi per agevolare i passaggi ad altro indirizzo dal sistema scolastico a quello della formazione professionale e viceversa, è prevista la possibilità per gli allievi di cambiare percorso all'interno del sistema della Formazione Professionale iniziale da un macrosettore all'altro, da una famiglia all'altra, da una qualifica all'altra. È inoltre possibile passare dal sistema della Formazione Professionale iniziale a quello dell'Istruzione secondaria di secondo grado e viceversa, durante la frequenza del primo o secondo anno e transitare in modo verticale, dopo il conseguimento della qualifica del terzo anno, alla scuola secondaria di secondo grado. IProgettiPonteeleAzioniFormative
Il Centro si è sempre contraddistinto per la disponibilità offerta agli Istituti Comprensivi in tema di orientamento degli allievi. Ai sensi dell’art. 58 “Percorsi integrati” della Legge 5/2006, tutti gli anni sono istituite attività di orientamento rivolte agli studenti iscritti alla scuola secondaria di primo grado, volte a garantire il conseguimento del titolo conclusivo del primo ciclo: i Progetti Ponte e le Azioni Formative. I “Progetti Ponte” sono brevi percorsi formativi con finalità di orientamento o pre‐inserimento nei settori della meccanica e dell’elettrica. L’orario di frequenza è concordato in base alle necessità degli allievi e le possibilità di trasporto. Le “Azioni formative” offrono la possibilità di assolvere l’obbligo scolastico e il conseguimento del titolo conclusivo del primo ciclo con una frequenza parziale/totale nel CFP. Al termine dell’anno gli allievi motivati e consapevoli del percorso formativo intrapreso acquisiscono conoscenze sufficienti a terminare la scuola media e in alcuni casi anche a passare al secondo anno del percorso professionale. Gliaccordidirete
Particolare rilevanza va data al rapporto di collaborazione con gli Istituti Superiori e Comprensivi all’interno dei seguenti Accordi di Rete: 
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Rete Bes Valli del Noce; Rete stranieri Valli del Noce; Rete stranieri Laboratorio L2; Rete Orientamento. Tutti gli Accordi di Rete sono stipulati in osservanza dei Regolamenti provinciali, dello Statuto Enaip e dei Protocolli di accoglienza, integrazione e inclusione approvati dall’Ente ENAIP Trentino. Pagina | 21 Progetto di Centro 2012‐2013 ReteBesVallidelNoce
L’accordo si prefigge di coordinare le attività di formazione, aggiornamento, consulenza nell’area dei bisogni educativi speciali per il personale delle istituzioni scolastiche aderenti, di elaborare protocolli d’intesa utili a pianificare interventi con le cooperative sociali presenti sul territorio, di favorire il coinvolgimento delle famiglie verso le tematiche scolastiche, di progettare e realizzare iniziative ed interventi a favore dei singoli portatori di disabilità. L’obiettivo principale di questo accordo è dunque quello di sviluppare più stretti rapporti comunicativi tra il personale della scuola e le strutture territoriali di riferimento, anche attraverso contatti fra rispettivi referenti, supportando così tutta la fase formativa e post‐formativa. RetestranieriVallidelNoce
L’accordo nasce dall’esigenza di dare una risposta ai molti problemi che si pongono nell’ambito di questo territorio, dovuti alla rapida e costante presenza di studenti stranieri neoarrivati e di seconda generazione e alla disomogeneità nelle modalità di accoglienza e orientamento nei diversi Istituti. Gli obiettivi che questo accordo vuole perseguire sono quelli di organizzare e attuare laboratori di lingua per la comunicazione per gli studenti stranieri; favorire una stretta sinergia fra le azioni svolte e gestite dai laboratori e quelle svolte dai docenti curricolari delle classi in cui sono inseriti gli studenti stranieri; organizzare corsi di aggiornamento per tutti gli insegnanti sulla lingua per comunicare e sulla lingua per lo studio; coordinare l’orientamento degli studenti stranieri nella fase d’inserimento nelle scuole; integrare l’accordo di rete per i laboratori di L2. RetestranieriLaboratoriodiL2
L’accordo è siglato tra due Istituti superiori e i tre CFP del territorio al fine di organizzare e attuare, attraverso un Laboratorio di L2, una rete di supporto per l’accoglienza, l’orientamento, la valutazione delle competenze in entrata e l’insegnamento dell’italiano come seconda lingua; queste attività coinvolgono studenti stranieri iscritti in una delle istituzioni scolastiche aderenti all’accordo. Le scuole aderenti al Progetto s’impegnano ad individuare ognuna un insegnante referente che mantenga i rapporti con il Laboratorio e collabori con lo staff di rete per le attività che esso svolge. Insegnanti facilitatori di Italiano L2, mediatori culturali e il Centro Millevoci sono ulteriori risorse coinvolte nell’attività di Laboratorio L2. ReteOrientamento
I Dirigenti scolastici degli Istituti Comprensivi, degli Istituti d’Istruzione Secondaria Superiore e dei CFP delle Valli del Noce hanno promosso una Rete Territoriale per l’Orientamento, per dare una risposta concreta alle molte criticità emerse all’interno dei vari istituti. Riconoscendo che l’orientamento scolastico e formativo rappresenta la necessaria premessa per la costruzione del progetto di vita di una persona, si è concordi nel ritenere che l’azione orientativa raggiunga più facilmente il suo scopo se ha come fondamento la costruzione dell’identità personale a partire dalla conoscenza di sé, se si pone come valido supporto nei momenti di passaggio. A tal fine è istituito un Tavolo per l’Orientamento con l’obiettivo di: aprire un confronto sulle “buone pratiche” di orientamento nei vari istituti; condividere i progetti di orientamento in essere; coordinare le iniziative legate all’orientamento e curate dai singoli istituti delle Valli del Noce e fornire una conoscenza sempre più realistica dell’offerta formativa degli istituti presenti sul territorio. Pagina | 22 Progetto di Centro 2012‐2013 GLIOBIETTIVI
Il compito della scuola è da un lato promuovere l’acquisizione di conoscenze e competenze disciplinari, dall’altro di formare persone che possano affrontare le problematiche del complesso mondo contemporaneo ed inserirsi nella società con un’adeguata professionalità. In quest’ottica, nel Centro le scelte strategiche della didattica, della metodologia e dell’organizzazione mettono al centro del processo formativo l’allievo. Le proposte formative sono così diversificate sulla base dei differenti stili di apprendimento, dei distinti vissuti scolastici, delle dissimili aspettative degli allievi. Lo sviluppo di un giovane nella sua globalità presuppone uno sviluppo di abilità sia cognitive sia pratiche. La consapevolezza del proprio agire professionale, il possesso dei “fondamentali” di una professione, l’acquisizione di competenze e la capacità di relazionarsi al contesto sono sicuramente abilità di base trasversali. Ciò significa che dal lavoro collegiale di tutti i docenti deve emergere quale elemento significante la ricerca della trasversalità dei saperi e delle competenze. Il Centro si propone pertanto di potenziare la preparazione scolastica degli studenti mediante l’utilizzo di metodologie d’insegnamento innovative che si avvalgano di strumenti multimediali, di viaggi d’istruzione e visite aziendali, di stage formativi e settimane linguistiche. Il Centro con il presente Progetto di Centro si pone dunque i seguenti obiettivi prioritari:  consolidare la conoscenza di sé al fine di operare scelte consapevoli;  potenziare la coscienza critica dello studente al fine di renderlo un cittadino responsabile;  favorire la costruzione di validi metodi di studio da poter utilizzare sia nella scuola sia nell’ottica della formazione permanente;  acquisire competenze comunicative e capacità relazionali;  possedere competenze informatiche e linguistiche adeguate alle sfide del nostro tempo;  favorire il successo formativo anche mediante progetti personalizzati di rinforzo e supporto all’apprendimento;  educare all’interculturalità e all’integrazione. Pagina | 23