che oltre tutto non avrebbero espresso alcun tipo di protesta

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che oltre tutto non avrebbero espresso alcun tipo di protesta
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fessioni religiose », che oltre tutto non
avrebbero espresso alcun tipo di protesta;
sebbene il direttore generale dell’ufficio scolastico regionale per il Veneto,
Carmela Palombo, abbia prontamente
sconfessato l’operato del dirigente scolastico, sottolineando che la Chiesa « non
costituisce un ostacolo educativo per nessuno » e invitando, cosı̀, il Vescovo ad
essere presente all’inaugurazione della
nuova scuola elementare di Terraglione, i
precedenti due incontri sarebbero stati
definitivamente annullati;
se, da una parte, lo Stato italiano ha
eretto il principio di laicità come elemento
fondante della stessa nazione italiana,
esso, d’altro canto, non può essere interpretato nel senso di negare lo svolgimento
di un incontro con un esponente religioso
cattolico all’interno di un istituto scolastico, luogo di apertura e di confronto;
la previsione di incontri tra esponenti
religiosi, in particolare del mondo cattolico, e studenti all’interno di istituti scolastici non deve essere considerato come
un ostacolo educativo ma, al contrario,
come momento di arricchimento dell’offerta culturale e valoriale;
il fatto sopra descritto si pone, inoltre, in linea di discontinuità con la politica
di dialogo verso tutte le confessioni religiose, da sempre promossa dalle istituzioni
italiane in modo del tutto trasversale –:
se sia a conoscenza dei fatti esposti in
premessa e quali misure concrete di propria competenza intenda adottare affinché
esponenti della Chiesa cattolica non vengano estromessi dai luoghi sociali più
importanti, tra i quali deve essere senza
dubbio enumerata la scuola pubblica;
se sia intenzione del Governo riconoscere, nel rispetto della laicità dello
Stato, l’importanza che la Chiesa cattolica
riveste nella società italiana in particolare
come rappresentante di parte del patrimonio storico-culturale del nostro Paese.
(4-01751)
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SALUTE
Interpellanza:
La sottoscritta chiede di interpellare il
ministro della salute, per sapere — premesso che:
l’Istituto di valutazione dei rischi sanitari (BfR, Germania), ha lanciato l’allarme per l’uso di cannella per la produzione di dolci industriali, a causa dell’alto
contenuto di curarine, contenute nella
cannella stessa, che possono nuocere alle
cellule epatiche. In Svizzera, l’ufficio federale della sanità pubblica ha disposto il
ritiro dal mercato di alcuni prodotti alimentari che contenevano un eccesso di
curarine. L’Aduc (associazione per i diritti
degli utenti e consumatori), in previsione
di un aumento dei consumi per le feste di
Natale di dolci e vin brulè, ha lanciato una
campagna di informazione sui pericoli di
un uso eccessivo di questa spezia —:
se il ministro sia al corrente di questi
allarmi lanciati dai due organismi pubblici
e quali provvedimenti intenda assumere al
fine di tutelare la salute.
(2-00243)
« Poretti ».
Interrogazione a risposta orale:
PORETTI. — Al Ministro della salute. —
Per sapere – premesso che:
la legge n. 194 del 22 maggio 1978 ha
legalizzato l’interruzione volontaria della
gravidanza;
la suddetta legge prevede che le uniche entità preposte a garantire gli accertamenti medici, ad informare, ed aiutare a
superare le cause che possono indurre la
donna all’interruzione di gravidanza siano
i consultori familiari e le strutture sociosanitarie pubbliche;
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la clinica Mangiagalli di Milano ha
stipulato un accordo per ospitare al suo
interno gli operatori del Cav (Centro di
aiuto alla vita);
una nota del Mpv (Movimento per la
vita) fa sapere che, secondo il suddetto
accordo, i medici del reparto di ostetricia
e ginecologia della clinica Mangiagalli saranno obbligati a raccomandare alle
donne di incontrare gli operatori del Cav
prima dell’intervento di interruzione della
gravidanza;
il Cav ha come missione statutaria
« la prevenzione dell’aborto », che definisce
« ingiustizia contro l’uomo » e « attentato
alla Vita » –:
se tale tipo di accordo non sia una
violazione della suddetta legge n. 194;
nel caso fosse una violazione, quali
iniziative intenda adottare il ministero.
(3-00433)
Interrogazione a risposta scritta:
PEDRIZZI, SALERNO e DI VIRGILIO.
— Al Ministro della salute, al Ministro per
le politiche per la famiglia. — Per sapere –
premesso che:
è in pericoloso e sconcertante aumento la diffusione fra i giovani delle
smart-drugs, definite « droghe furbe »
perché non perseguibili dalla legge, ma
disponibili sugli scaffali dei cosiddetti
smart shop sotto forma di bibite energetiche, pillole, gocce o erbe aromatiche;
in Italia questi negozi, che sono centinaia e nei quali si può comprare il lecito
per lo « sballo », trovandosi al loro interno
semini, infusi e pasticche a base di erbe e
funghi « non proibiti » dalla normativa
vigente hanno un giro di affari a molti
zeri, con fatturati che toccano il miliardo
di dollari l’anno;
queste sostanze contengono composti
che hanno in alcuni casi effetti positivi ma
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in altri effetti negativi propri delle droghe
provocando visioni allucinogene ed emozioni « pericolose » e devianti;
gli allarmanti dati sulle smart drugs
sono stati diffusi in data 30 ottobre 2006,
a Roma, dall’Istituto Superiore di Sanità
(Iss) in occasione di una conferenza sulle
tossicodipendenze, durante la quale è stato
presentato l’unico censimento europeo di
queste sostanze;
proprio a queste « droghe furbe », il
cui abuso è in costante aumento, soprattutto fra i giovani, l’Iss ha dedicato un
libro che raccoglie e classifica tutte le
sostanze pericolose;
pur essendo dannose per la salute
delle persone, queste, « droghe furbe » non
sono presenti nelle tabelle legislative che
proibiscono l’uso di alcune sostanze stupefacenti e psicotrope, poiché i loro principi attivi non sono riconosciuti;
fanno parte delle smart-drugs prodotti come: la corteccia che contiene alcaloidi dalle proprietà simili all’oppio venduta come profumatore d’ambiente, oppure la noce del Sud America che macchia
i denti e fa « sognare », e ancora i semini
hawaiani o messicani, sconosciuti ai più, il
cui quantitativo in peso di semi, è tale da
assicurare una dose efficace di sostanza
psicoattiva;
la diffusione di questo nuovo tipo di
droghe non arriva solamente dagli shop,
ma anche da internet, attraverso l’e-commerce, che permette di acquistare il prodotto preferito garantendo per giunta la
privacy più assoluta;
dalla ricerca dell’ISS risulta che consumatori abituali sono giovani che le assumono in discoteca o nei rave-party, ma
anche adulti 40-60enni che si sono negli
ultimi tempi avvicinati a queste « droghe
legali »;
ad usare smart-drugs sono anche uomini d’affari, perché si dice contribuiscano
a rigenerare le facoltà mentali –:
se i Ministri in indirizzo non ritengano di fornire chiarimenti su questo
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fenomeno in espansione ed in merito a
quanto esposto, e quali iniziative verranno
assunte per vigilare e monitorare sulla
reale ed effettiva pericolosità delle smartdrugs, al fine di prevenire la diffusione di
questo fenomeno;
quali concreti provvedimenti intendano assumere per tamponare il devastante fenomeno delle nuove tossicodipendenze;
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dal 2010 dovrebbero iniziare a rientrare i rifiuti condizionati, prodotti dal
ritrattamento del combustibile nucleare
irraggiato e a suo tempo inviato all’impianto inglese di Sellafield in virtù di un
vecchio contratto con la BNFL del Regno
Unito –:
se risponda al vero che l’importo
richiesto da AREVA Nc sia di 267 milioni
di euro;
quali iniziative si adotteranno perché
sia aggiornato e istruito professionalmente
il personale sanitario, affinché sia in grado
di individuare più facilmente la natura di
intossicazione, determinata da queste
nuove sostanze in particolare;
se si ritenga che questo importo sia
congruo e se sia stata fatta un’analisi di
convenienza economica rispetto alla soluzione alternativa, cioè lo stoccaggio a secco
nei termini in cui questa soluzione è
praticata in altri Paesi;
quali iniziative si ritenga di assumere
per provvedere alla catalogazione di questi
prodotti;
se questo contratto comprenda la
quota di plutonio italiano attualmente
presso il Superphenix, reattore autofertilizzante a suo tempo partecipato da Enel
al 33 per cento e definitivamente chiuso
nel 1997, e, in caso contrario, quale sia il
destino per questo plutonio;
quali di questi prodotti possano essere considerati effettivamente delle droghe e quindi da vietarsi;
se occorrano delle licenze particolari
per aprire gli smart-shop, come avviene
per le farmacie.
(4-01749)
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SVILUPPO ECONOMICO
Interpellanza urgente
(ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il
Ministro dello sviluppo economico, per
sapere — premesso che:
per la gara internazionale bandita
dalla SOGIN spa per il ritrattamento delle
235 tonnellate di combustibile nucleare
ancora presenti in Italia, è risultata vincitrice la francese AREVA Nc in relazione
alla quale è stato firmato l’accordo intergovernativo Francia-Italia lo scorso 24
novembre;
se risponda al vero che le quantità di
uranio fissile e il plutonio provenienti dal
ritrattamento del combustibile che verrà
inviato in Francia in base al succitato
contratto verranno consegnati alla SOGIN
nel caso in cui la parte francese non
ritenesse possibile alcun utilizzo in Francia;
se l’eventuale possesso di quantitativi
di plutonio in Italia sia consentito dal
Trattato di non proliferazione nucleare;
se sia stato fatto un piano per il
rientro delle scorie ritrattate, dove verrebbero collocate anche temporaneamente e
quali sarebbero, e a carico di chi, i costi
per il trasporto nucleare;
se, in alternativa, siano stati avviati
contatti in Gran Bretagna per avere delle
ulteriori proroghe nella restituzione e
quali sarebbero i costi associati alla proroga.
(2-00244)
« Lion, Bonelli ».
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