Walter Veltroni: “Ciao” - Liceo Scientifico "Leonardo Leo"
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Walter Veltroni: “Ciao” - Liceo Scientifico "Leonardo Leo"
Walter Veltroni: “Ciao” Lo scorso 26 novembre il liceo scientifico Leonardo Leo di San Vito dei Normanni ha avuto l’onore di ospitare, nell’auditorium ‘’Giorgio Amico’’, l’on. Walter Veltroni per la presentazione del suo ultimo romanzo, ‘’Ciao’’. L’evento è stato realizzato dall’ associazione culturale Arcobaleno, con il patrocinio del Comune e grazie alla collaborazione della ‘’Taberna Libraria’’ di Latiano. Tra gli sponsor ‘’Idea Sposa’’ e ’La tua Oasi’’ . La sala era gremita di gente: tra gli ospiti il direttore dell’USP, dott. Melilli, il sindaco Domenico Conte, diversi esponenti dell’amministrazione comunale e delle associazioni culturali del territorio. La serata ha avuto inizio con il caloroso benvenuto della dirigente, prof.ssa Carmen Taurino che a nome dell’intera comunità scolastica si è dichiarata orgogliosa di poter ospitare nella sede del ‘’Leo’’ una persona così illustre, esempio educativo per le nuove generazioni. Moderatore dell’incontro e principale interlocutore dell’ospite il giornalista Raffaele Romano. Scrivere un romanzo sul rapporto con un padre mai conosciuto è risultato difficile per l’autore, e ancora di più difficile è stato ricostruirne la figura nelle sue peculiarità, avendo come unica fonte l’immaginazione ed i vecchi racconti di chi aveva avuto il piacere di conoscere Vittorio Veltroni. ‘’Scrivendo il libro nella casa della mia infanzia, ho pianto. Non ho nemmeno potuto provare nostalgia, solo un senso di vuoto. Ho immaginato mio padre ed io, seduti nella stessa stanza, senza bisogno di parlare’’ continua Veltroni. Proprio da questa immagine parte la necessità di scrivere, di usare la forza delle parole per tentare di vivere , anche se solo idealmente, una relazione che non c’è mai stata. Giornalista, scrittore, sceneggiatore, dirigente Rai illuminato, scopritore di talenti (uno su tutti, Mike Bongiorno), ideatore di trasmissioni radiofoniche e televisive che ancora oggi vengono studiate e copiate, uomo di sport, Vittorio Veltroni se ne andò a soli 37 anni lasciando una moglie, Ivanka, e due figli, Vittorio e Walter di appena un anno. Negli anni di piombo che fanno da cornice al romanzo, Walter Veltroni mette in luce anche l'amicizia con i suo compagni adolescenti: le eterne partite di calcetto nel Parco dei Daini di Villa Borghese. Gli anni duri dell'Italia hanno spezzato per Veltroni anche altri numerosi legami, ennesime mancanze da cui ha tratto forza nella vita: ''con me c'era un ragazzo con cui giocavo spesso a calcetto. Al di là del cancello in ferro spesso vedevamo passare Aldo Moro e la sua scorta e tutti smettevamo di giocare per vedere quel corteo così serio e imponente. Anni dopo, Aldo Moro sarà ammazzato e uno degli attentatori sarà proprio quel ragazzo. Un giorno vorrei rincontrarlo di nuovo e chiedergli cosa gli sia successo, dove è finita la sua bontà e come è cambiata la sua vita da quel momento'' Sono forse stati proprio questi ricordi di vita, oltre alla necessità di riappropriarsi di un legame profondo come quello con la figura paterna, che hanno portato l'on. Veltroni ad affermare con passione la dimensione “privata” dell’impegno politico. ''Il fatto che io non sia più il portavoce di uno schieramento politico non significa che non faccia più politica: affrontare ogni giorno con sincerità, rispettare ogni norma, avere rispetto dell'altro vuol dire per me fare politica, non dimentichiamocelo. La vera politica è anche un semplice gesto di cortesia, di bontà, è servire il prossimo''. Pertinenti e interessanti, soprattutto in considerazione della loro giovane età, le osservazioni degli studenti del “Leo”. Per ogni domanda c’è stata una risposta: semplice e chiara, ma profonda e meditata. In conclusione, il sindaco Domenico Conte ha salutato e ringraziato Walter Veltroni per il suo messaggio che lascerà senza dubbio un segno all’interno della nostra comunità. Mattia Carlucci Sarah Macchitella