5ª TCB Ipsia - ipsiasanteramo.it
Transcript
5ª TCB Ipsia - ipsiasanteramo.it
ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO Via F.lli Kennedy, 7 – SANTERAMO IN COLLE (BA) ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI (Legge 425/97 – DPR 323/98 art. 5.2) DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (PERCORSO EDUCATIVO E FORMATIVO) A.S. 2011-2012 Classe 5ª - TCB (Tecnico chimico biologico) Docente Coordinatore Prof.ssa Antonietta Contento Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Maddalena RAGONE AFFISSIONE ALL’ALBO PROT. 3423 C29/A DEL 11/05/2012 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE MATERIA COGNOME E NOME ITALIANO RENNA ROSANNA STORIA RENNA ROSANNA INGLESE D'AMBROSIO MARIA FIRMA 1 MATEMATICA PERRUCCI FILIPPO ED. FISICA RINALDI MICROBIOLOGIA SPECIALE DIGREGORIO FRANCESCO MICROBIOLOGIA SPECIALE MICHELE SUSCA VITO M. coop. PROCESSI E TECN. IND IMPIANTI BIOTECNOLOGIE CONTENTO ANTONIETTA CHIMICAFIS: E ANALITICA COPR. E LAB CASSANO DANIELA CHIMICAFIS: E ANALITICA LAZAZZARA RAFFAELE coop. BIOTECNOLOGIA RUGGIERO CONCETTA RELIGIONE SIMONE VITALBA DOCENTE COORDINATORE Prof.ssa Antonietta Contento IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Maddalena Ragone 2 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE INDICE 1) PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO 2) INDIRIZZI DI STUDIO 3) PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Dati statistici storici del triennio della classe Informazioni generali sulla classe Risultati anni precedenti 4) ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO 5) PERCORSO FORMATIVO ED EDUCATIVO 6) METODI, MEZZI E TEMPI 7) CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI 8) CRITERI GENERALI PER L'ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO 9) GRIGLIE DI VALUTAZIONE 10) CONTENUTI DISCIPLINARI Matematica Educazione Fisica Chimica Fisica e analitica. Italiano Storia Processi e tecnologie industriali chimiche Impianti di biotecnologia Microbiologia speciale Religione Inglese Biotecnologia 11) RELAZIONE TERZA AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE 12) SIMULAZIONE TERZA PROVA Prima simulazione Seconda simulazione ALLEGATO: progetto terza area di professionalizzazione 3 1) PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO L’ I.P.S.I.A. trova collocazione nell’ambito del Comune di Santeramo in Colle dal 1966, data in cui nasce come scuola coordinata all’I.P.S.I.A. di Acquaviva delle Fonti. Inizia la sua attività con due corsi di qualifica: Congegnatore meccanico ed Elettricista impiantista in bassa tensione, che dall’a.s. 1972/73 diventa Apparecchiatore elettronico. Può vantare di aver rappresentato la prima opportunità di formazione ed Istruzione Secondaria a Santeramo. Nell’a.s. 1974/75 l’Istituto diventa autonomo distaccandosi da Acquaviva. Nell’a.s. 1975/76 viene attivato per la prima volta il biennio post-qualifica per TIEN e TIM. Nell’a.s. 1980/81 viene istituito il nuovo corso di qualifica Operatore Chimico Biologico. Nell’a.s. 1995/96 viene istituito il corso di qualifica Operatore della Moda. Nell’a.s. 1997/98 l’I.P.S.I.A., per effetto del piano di razionalizzazione della rete scolastica, ha come sede coordinata l’I.P.S.I.A. di Gravina, “G. Galilei”, mantenendo la Dirigenza Scolastica nella sede di Santeramo. Nell’anno scolastico 2000/2001, all’I.P.S.I.A. di Santeramo si aggrega l’Istituto Tecnico Commerciale “Nicola Dell’Andro”. Nell’anno scolastico 2006/2007 all’IISS si aggrega il Liceo Scientifico. Le sedi usufruiscono delle normali aule per le lezioni e dei seguenti spazi didattici: In merito alla struttura l’Istituto dispone di: AULE, in numero di 23 ( ripartite tra il primo e il secondo piano) LABORATORI, suddivisi in: 1. N.3 di Elettronica 2. N.1 di Meccanica- aula CAD e sistemi di automazione 3. N.1 di Modellistica 4. N.1 di Confezioni 5. N.3 di Informatica 6. N.2 di Chimica 7. N.1 di Biologia e Microbiologia 4 PALESTRA Non esiste una vera e propria palestra, ma un locale adattato a svolgere attività ginniche. È comunque predisposto uno spazio all’aperto catramato, in cui sono state installate attrezzature per lo svolgimento della pallavolo e della pallacanestro. BIBLIOTECA La scuola dispone di uno spazio attrezzato con servizi di consultazione e prestito libri, di una videoteca, tavoli di lavoro, lavagna luminosa, televisore con videoregistratore e lettore DVD, videoproiettori. 2) INDIRIZZI DI STUDIO Il corso di studi è suddiviso in due cicli distinti: un triennio, al termine del quale si consegue un attestato di qualifica, ed un biennio successivo che consente, attraverso gli Esami di Stato, di conseguire un diploma. Le qualifiche (di durata triennale), consentono l’inserimento nel mondo del lavoro e sono conseguite dopo un biennio di base e un monoennio di indirizzo. Attualmente sono attivati i seguenti corsi: - Tecnico dell’Industria Meccanica - Tecnico dell’industria Elettronica - Tecnico Chimico-Biologico - Tecnico Abbigliamento Moda I corsi post-qualifica sono integrati da corsi di valenza regionale, noti come corsi di Terza Area; essi consentono il conseguimento, superato l’Esame di Stato, di un ulteriore qualificazione tecnica. Questi corsi prevedono esperienze lavorative nelle aziende di settore, attività progettuali e approfondimenti delle discipline affini a quelle curricolari. -CORSI POST-QUALIFICA DI NUOVO ORDINAMENTO [ BIENNIO ] L’abbandono della specializzazione dei ruoli, provocato dalla massiccia introduzione dell’automazione e dell’informatica nel mondo del lavoro, richiede sempre più la figura di un tecnico multiruolo ed una nuova cultura tecnica, caratterizzata da: - flessibilità: capacità di fare lavori diversi e di giocare ruoli diversi; - imprenditorialità: responsabilizzazione sia in un lavoro autonomo che dipendente, come adesione a criteri di qualità del prodotto; - trasversalità: ricorso a conoscenze logiche di base, piuttosto che specialistiche. Il nuovo curricolo per il quarto e il quinto anno del corso post qualifica è finalizzato ad un rapido a cesso al mondo del lavoro, sia esso rivolto verso l’industria che autonomo. Si pone quindi l’obiettivo di dare agli allievi una concreta e spendibile identità professionale. Il curricolo è ,quindi, articolato in maniera da definire una figura professionale, che attraverso un robusto substrato culturale, sia in grado di valorizzare gli aspetti applicativi ed operativi del sapere. Presso l'IPSIA sono attivati quattro diversi tipi di corsi post qualifica: - Tecnico delle Industrie Meccaniche(T.I.M.) - Tecnico delle Industrie Elettroniche (T.I.En.) - Tecnico Chimico Biologico (T.C.B.) - Tecnico Abbigliamento Moda (T.A.M.) 5 Profilo Professionale La figura professionale del Tecnico di Laboratorio Chimico e Biologico è caratterizzata da un ampio ventaglio di competenze di base, tanto nell'area chimica quanto in quella biologica, culturalmente preparata al continuo aggiornamento richiesto dalla molteplicità degli aspetti del mondo operativo dei settori di competenza e dalla rapidità con la quale tali aspetti si evolvono e sappia comprendere nella loro globalità i problemi della salvaguardia dell’ambiente e della tutela della salute. Al proprio livello operativo può essere inserito: - nei laboratori di analisi con compiti di controllo nei settori chimico, merceologico, biochimico, microbiologico, farmaceutico, cosmetico, chimico-clinico, bromatologico, ecologico e dell'igiene ambientale, negli impianti di produzione delle industrie chimiche e biotecnologiche con compiti di cooperazione alla loro conduzione e controllo. Il Tecnico Chimico e Biologico esprime, traduce e verifica l’acquisizione delle sue abilità anche mediante l’utilizzo continuo delle tecnologie specifiche più avanzate. Può accedere all'industria e ai laboratori di ricerca e di analisi di Enti pubblici e di strutture private. 6 3) PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Dati statistici storici del triennio della classe CLASSE ISCRITTI DEBITI FORMATIVI COLMATI SOSPENSIONE CON DEBITI FORMATIVI PROMOSSI NON PROMOSSI Terza 16 11 - - 4 Quarta 11 11 - - - Quinta 10 - - - - Risultato dello scrutinio finale della classe IV N° STUDENTI CON DEBITO FORMATIVO N° STUDENTI N° STUDENTI N° STUDENTI N° STUDENTI M=6 M=7 M=8 M=9/10 Italiano 3 3 5 0 0 Storia 1 3 7 0 0 Matematica 6 4 4 1 0 Educazione Fisica 0 0 0 11 0 Inglese 2 4 2 3 0 Chimica fisica e analitica. 5 3 3 0 0 Processi e tec. Ind. chimiche 2 3 3 4 0 Microbiologia speciale 3 2 3 3 0 MATERIA 7 a) Informazioni generali sulla classe Breve storia della classe. Continuità didattica/discontinuità didattica: La classe è composta da 10 alunni, di cui uno maschio, e si presenta nel suo insieme abbastanza omogenea e compatta. I rapporti al suo interno sono generalmente positivi, orientati alla collaborazione e al rispetto delle differenze di ciascuna individualità. Gli allievi risultano per la maggior parte residenti a Santeramo (8) tranne due che provengono dal limitrofo paese di Cassano, che si sono perfettamente inseriti nell’ambiente scolastico e nel territorio. Il pendolarismo non ha mai costituito motivo di impegno discontinuo. La classe ha cambiato alcuni docenti dell’anno precedente; le diverse metodologie hanno consentito una maggiore apertura al dialogo educativo, che, inizialmente continuo e produttivo, ha registrato un calo nella seconda parte dell’anno scolastico. La classe ha raggiunto una discreta autonomia di lavoro. Per quanto concerne l’andamento didattico-disciplinare, i docenti sottolineano il comportamento corretto degli allievi, che hanno maturato, per buona parte, un atteggiamento responsabile e un impegno necessario per la preparazione all’Esame di Stato; gli altri hanno comunque mostrato di comprendere l’importanza di un impegno proficuo in vista della meta finale. La frequenza alle lezioni è stata regolare per la quasi totalità della classe. Un gruppo ha mostrato di possedere un metodo di studio organizzato e riflessivo ed è in grado di utilizzare in modo autonomo il libro di testo, di prendere appunti durante le lezioni e di effettuare schemi riassuntivi degli argomenti trattati. Non sempre hanno adeguato i ritmi di studio ai momenti più intensi di lavoro, comunque hanno organizzato il proprio lavoro in modo autonomo e responsabile. Positivo, dunque, il giudizio complessivo, giudizio a cui hanno contribuito le tante occasioni formative offerte a ciascun allievo. La classe ha partecipato alle seguenti iniziative: Corso di terza Area di Professionalizzazione dal titolo “Tecnico Chimico-Biologico nella Produttivita’ e nel controllo di una Azienda.” Alle attività proposte dall'Istituto Alcuni alunni hanno partecipato ad attività di orientamento in uscita. Due allieve hanno partecipato alla gara regionale dei Giochi della Chimica Due allievi hanno partecipato al “progetto Natale”. 8 CREDITO TOTALE FORMATIVO DEBITO ANNO CREDITO SCOLASTICO IV IV ANNO MEDIA VOTI ANNO CREDITO VOT0 DI QUALIFICA CANDIDATI SCOLASTICO III a) Risultati anni precedenti 09/000000116 63 4 6.67 5 - 9 09/000000132 80 6 8.22 7 - 13 09/000000140 84 6 8.11 7 - 13 09/000000145 81 6 8.11 7 - 13 09/000000096 68 5 6.78 5 - 10 09/000000139 63 5 7.00 5 - 10 09/000000124 69 5 8.11 6 - 11 09/000000144 64 4 6.89 5 - 9 09/000000143 75 6 7.78 6 - 12 09/000000129 83 6 8.56 7 - 13 ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO RISPETTO AGLI OBIETTIVI PREFISSATI Il lavoro collegiale è stato basato essenzialmente sulla tipologia tradizionale del Consiglio di Classe. In relazione alle singole discipline sono state realizzate riunioni di Dipartimento, per la definizione degli obiettivi formativi, dei programmi per il loro conseguimento, dei criteri di valutazione, dei testi da adottare, etc. Il docente responsabile della gestione delle attività della Terza area di professionalizzazione è la prof.ssa Concetta Ruggiero. Le attività curriculari e l’organizzazione della didattica hanno seguito procedure tradizionali. 9 5. PERCORSO FORMATIVO ED EDUCATIVO OBIETTIVI EDUCATIVI E FORMATIVI CONSEGUITI Senso di responsabilità di gruppo e personale (per buona parte della classe). Capacità di orientare le proprie attitudini personali . Definizione e arricchimento, in senso culturale e specifico, del profilo professionale in uscita. CONTENUTI TRASMESSI E OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI In termini di acquisizione di conoscenze e competenze, di utilizzo di conoscenze e capacità, di rielaborazione delle conoscenze, di abilità linguistico-espressive e di uso del linguaggio tecnico si rimanda ai programmi svolti dai singoli docenti. 6) METODI, MEZZI E TEMPI Metodi Lezioni frontale Lavori di gruppo Ricerche individuali Dibattito e confronto in classe Esercitazioni Prove strutturate e semistrutturate Simulazione di tipologie delle prove d’esame e di colloquio Mezzi Laboratori e aula di informatica Sussidi audiovisivi Libri di testo, fotocopie, appunti, testi e documenti internet Palestra e attrezzature sportive Tempi del percorso formativo 10 7) CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI DAL CONSIGLIO SULLA BASE DEI CRITERI GENERALI DEL COLLEGIO DOCENTI La valutazione è stata trasparente ed oggettiva ed ha tenuto conto dei livelli di partenza, degli obiettivi formativi, dell’attenzione, della partecipazione, dell’impegno, delle attività svolte. Ai diversi momenti di valutazione formativa ha fatto seguito in tutte le discipline quella sommativa: interrogazioni Nuove tipologie della I prova: analisi del testo; saggio breve; articolo di giornale; tema di storia e tema d’attualità. Prove strutturate e semistrutturate Esercitazioni Simulazione terza prova (n.2) L’insegnante di Italiano ha avuto cura di somministrare alla classe prove scritte nelle nuove tipologie previste per l’esame di Stato. L’insegnante della disciplina individuata dal Ministero per la seconda prova scritta, ha somministrato le prove di verifica scritte come simulazione della seconda prova. Sono state effettuate due simulazioni della III prova di esame contenenti i quesiti oggetto della prova in forma di tipologia mista, risposta singola (Tipologia B) e a scelta multipla (Tipologia C) nelle seguenti discipline: Inglese, Matematica, Chimica fisica e analitica, Microbiologia speciale, Biotecnologia. 8) CRITERI GENERALI PER L'ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO Assenze minori o uguali a 50 giorni una positività Media dei voti da maggiore di 0,4 minore uguale a 0,7 una positività Media dei voti da maggiore di 0,7 minore uguale a 1 due positività Partecipazione ad attività aggiuntive (POF) per ogni attività una positività Per ogni credito formativo una positività Valutazione positiva alla terza area (solo III e IV professionale) una positività Due positività fanno scattare il punteggio massimo della banda di oscillazione. Per la media maggiore o uguale a 5 e minore di 6 si possono attribuire da 1 a 3 punti di credito. In questo caso si segue il seguente criterio: nessuna positività o una sola positività un punto di credito due positività due punti di credito tre positività tre punti di credito 11 9) GRIGLIE DI VALUTAZIONE I PROVA SCRITTA Tipologia A: analisi di un testo letterario e non, in prosa o poesia Obiettivo Valutazione Comprensione del testo, pertinenza e completezza d’informazione articolo minimo 1 massimo 3 di giornale Obiettivo Valutazione Voto Pertinenza, capacità di avvalersi del materiale proposto e coerenza rispetto alla tipologia scelta minimo 1 massimo 4 Voto Correttezza dell’informazione e livello di approfondimento/originalità minimo 1 massimo 4 Espressione organica e coerenza espositiva - argomentativa minimo 1 massimo 4 Correttezza ortografica, lessicale e sintattica minimo 1 massimo 3 Tipologia C: tema di argom Completezza nell’analisi delle strutture formali e tematiche minimo 1 massimo 3 Capacità di contestualizzazione e rielaborazione personale minimo 1 massimo 3 Espressione organica e consequenziale minimo 1 massimo 3 Correttezza ortografica, lessicale e sintattica minimo 1 massimo 3 Tipologia B: saggio breve argomento storico Obiettivo Conoscenza esatta in senso diacronico e sincronico Valutazione minimo 1 massimo 4 Esposizione ordinata e organica degli eventi storici considerati minimo 1 massimo 4 Voto Analisi della complessità dell’evento storico nei suoi vari aspetti per minimo 1 massimo 4 arrivare ad una valutazione critica Correttezza ortografica, lessicale e sintattica minimo 1 massimo 3 Tipologia D: tema di carattere generale Obiettivo Pertinenza e conoscenza dell’argomento Valutazione minimo 1 massimo 4 Correttezza dell’informazione e livello di approfondimento/originalità minimo 1 massimo 4 Espressione organica e coerenza espositiva - argomentativa minimo 1 massimo 4 Correttezza ortografica, lessicale e sintattica minimo 1 massimo 3 Voto Valutazione prova………../15 12 GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA: Valutazione prova………../15 Aderenza al tema, logica e coordinazione del processo Capacità di organizzazione degli aspetti tecnici Descrizione del processo Quantità e qualità del tratto grafico 1 1.5 2.5 3 3.5 4 Scarso carente Mediocre incerta Sufficiente adeguata Discreta soddisfacente Buona esauriente Ottima ricca e approfondita 1 1.5 2.5 3 3.5 4 Scarso carente Mediocre Modesta Sufficiente adeguata Discreta soddisfacente Buona esauriente Ottima ricca e originale 1 1.5 3 3.5 3.75 4 Scarso limitata Mediocre Modesta Sufficiente adeguata Discreto soddisfacente Buona articolata Ottima significativa e personale 1 2 2.5 2.75 3 Mediocre modesta Sufficiente essenziale Discreta pertinente Buona puntuale Ottima approfondita 13 TERZA PROVA SCRITTA La terza prova eseguita in preparazione dell’Esame di Stato, ha evidenziato una maggiore attitudine degli alunni verso quesiti a risposta mista. ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO DELLA TERZA PROVA Punteggio : 0,25 punti per ciascuna risposta esatta, 0 nel caso di risposta inesatta o non data 0-1 punti per la tipologia a risposta singola (correttezza dei contenuti, linguaggio specifico, capacità di sintesi) DOMANDE (PUNTEGGI) MATERIA 1 2 3 4 5 6 0,25 0,25 0,25 0,25 max 1 max 1 MATEMATICA 0,25 0,25 0,25 0,25 max 1 max 1 BIOTECNOLOGI A 0,25 0,25 0,25 0,25 max 1 max 1 CHIMICA FISICA E ANALITICA 0,25 0,25 0,25 0,25 max 1 max 1 MICROBIOLOGI A SPECIALE 0,25 0,25 0,25 0,25 max 1 max 1 INGLESE PUNTEGGIO TOTALE PER MATERIA PUNTEGGIO GLOBALE CONSEGUITO IN QUINDICESIMI Valutazione prova………../15 14 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER IL COLLOQUIO CANDIDATO:________________________________ Conoscenze (votazione da 1 a 5) Conosce i temi trattati: superficialmente 1/2 adeguatamente 3/4 approfonditamente 5 Si esprime con linguaggio specifico: non sempre corretto e appropriato 1/2 corretto ed adeguato 3/4 adeguato, ricco e fluido 5 Articola il discorso in modo non sempre coerente 1/2 Articola il discorso in modo semplice e coerente Espressione (votazione da 1 a 5) Esposizione (votazione da 1 a 5) Analisi (votazione da 1 a 5) Sintesi (votazione da 1 a 5) Valutazione (votazione da 1 a 5) Articola il discorso adeguatamente ed in modo ricco ed organico Non sa individuare i concetti chiave Sa analizzare alcuni aspetti significativi Sa analizzare i vari aspetti significativi ed approfondisce adeguatamente Sa individuare i concetti chiave ma non collegarli Sa individuare i concetti chiave e stabilire semplici collegamenti Sa individuare i concetti chiave e stabilire efficaci collegamenti Non sa esprimere giudizi personali né operare scelte proprie Esprime giudizi e scelte adeguati ma non debitamente motivati Esprime giudizi e scelte adeguati ampiamente e criticamente motivati Valutazione prova………../30 15 10) CONTENUTI DISCIPLINARI Disciplina: STORIA Docente: Prof.ssa RENNA Classe V TCB/A Testo: De Bernardi – Guarracino STORICAMENTE Ed. Bruno Mondadori OBIETTIVI Le conoscenze acquisite riguardano: a.Conoscenza dei fenomeni storici b.Capacità di appropriarsi della memoria storica c.Saper interpretare le dinamiche storiche e sociali del passato, al fine di orientarsi per la comprensione dei fatti del presente d.Saper usare il linguaggio specifico della disciplina. CONTENUTI MODULO 1 L’Europa agli esordi del XX secolo MODULO 2 La dissoluzione dell’ordine Europeo MODULO 3 Democrazie e regimi totalitari fra le due guerre: Fascismo e Nazismo MODULO 4 La Seconda Guerra Mondiale MODULO 5 Il Mondo diviso METODOLOGIA Sono stati effettuati dibattiti aperti e lezioni frontali in modo da stimolare le capacità logicodialogiche, le capacità di analisi e critica dei fatti storici. Sono stati usati libri di testo, documenti storici, mezzi audiovisivi. VERIFICA Le verifiche sono state orali e scritte; queste ultime sono state realizzate mediante prove strutturate e semistrutturate con quesiti a risposta multipla, brevi trattazioni argomentative e temi strutturati. Inoltre sono state realizzate ricerche individuali e tesine. VALUTAZIONE E’ stato valutato il conseguimento degli obiettivi programmati con particolare riferimento alle capacità di analisi e di sintesi secondo la griglia di valutazione approntata. È stato oggetto di valutazione, soprattutto, l’impegno profuso e l’attiva partecipazione. 16 Disciplina: ITALIANO Docente: Prof. RENNA Classe V TCB/A Testo : Magri Vittorini IMPRONTE Ed. Paravia OBIETTIVI Le conoscenze acquisite riguardano e.saper utilizzare la lingua sia in forma orale che scritta in modo corretto f.saper storicizzare un testo letterario inquadrando l’opera nel suo contesto storico culturale g.saper produrre testi scritti argomentativi, interpretativi e articolati di giornale h.saper produrre commenti coerenti ai testi letterari letti i.conoscere la correnti letterarie j.saper comprendere ed analizzare diverse tipologie testuali. CONTENUTI MODULO 1 Letteratura e Storia- Il Decadentismo e il mandato sociale del letterato MODULO 2 Incontro con l’autore – Giovanni Pascoli MODULO 3 Forma della prosa – Un incontro con l’autore: Gabriele D’Annunzio MODULO 4 Incontro con l’autore: Italo Svevo - Luigi Pirandello MODULO 5 Letteratura e Storia – Incontro con l’autore: Giuseppe Ungaretti e Eugenio Montale MODULO 6 La parabola del Neorealismo: Realismo ed esistenzialismo in Alberto Moravia Realismo e simbolismo in Cesare Pavese MODULO 7 Incontro con l'autore: Pasolini – Calvino - P. Levi METODOLOGIA La strategia didattica è stata realizzata sia con lezioni frontali che interattive, sostenute da dibattiti aperti in modo da incoraggiare l’approccio problematico alle conoscenze e per stimolare il senso critico. Come strumento didattico sono stati utilizzati appunti, questionari, fotocopie e sussidi audiovisivi VERIFICA Le verifiche in itinere sono state orali e scritte; queste ultime sono state di tipo tradizionale e strutturate, singola e con brevi trattazioni argomentative e temi strutturali con tipologia riflessiva e di attualità. E’ stato sperimentato il saggio breve e l’articolo di giornale. VALUTAZIONE E’ stato valutato il conseguimento degli obiettivi programmati con particolare riferimento alle capacità logico-dialogiche, di analisi, in rapporto alle griglie di valutazione. Sono state realizzate ricerche soggettive e stesure di tesine su autori, correnti letterarie di appartenenza, periodo storico. Sono stati altresì valutati il grado di partecipazione in classe e l’impegno dimostrato. 17 Materia: MICROBIOLOGIA SPECIALE Docenti: Francesco DIGREGORIO, Vito SUSCA OBIETTIVI Gli obiettivi disciplinari non sono stati pienamente raggiunti dalla maggior parte degli Allievi per i quali si può ammettere il conseguimento di risultati mediamente quasi buoni; altri, ma pochi, evidenziano buone capacità divergenti. Si è reso opportuno rimodulare in corso d’anno gli argomenti proposti in modo da rispondere meglio ad esigenze didattiche contingenti e a proposte degli Allievi accolte. Gli obiettivi previsti erano e sono rimasti tali: conoscenza dei fondamenti strutturali e funzionali dei microrganismi (la batteriologia a livello più elevato della micologia); comprensione delle attività dei microrganismi e delle relazioni rispetto agli eventi ambientali che maggiormente caratterizzano gli equilibri ecologici nell’acqua, nel suolo e nell’aria; conoscenza dei principi di conservazione degli alimenti e principi di autocontrollo; la conoscenza dei principali prodotti alimentari, dei processi di conservazione-trasformazione e la comprensione delle possibili alterazioni provocate dai microrganismi; analisi di laboratorio pertinenti con particolare riguardo alla normativa applicabile. Gli argomenti effettivamente trattati sono i seguenti. CONTENUTI Le prime lezioni sono state utilizzate per inquadrare l’ambito disciplinare, le problematiche connesse e affrontabili durante il corso per la migliore partecipazione dei Discendi conoscendo obiettivi e finalità da perseguire. Tempo utilizzato: 2 ore MODULO 1 MICROBIOLOGIA DELLE ACQUE (acqua potabile, minerale, di piscina, di balneazione, di irrigazione, di depurazione) tempo previsto: ore 20 tempo utilizzato: ore 26 MODULO 2 MICROBIOLOGIA DELL’ARIA tempo previsto: ore 10 tempo utilizzato: ore 8 MODULO 3 MICROBIOLOGIA DEL SUOLO tempo previsto: ore 12 tempo utilizzato: ore 18 MODULO 4 ALTERAZIONE DEGLI ALIMENTI; METODI E MEZZI DI CONSERVAZIONE tempo previsto: ore 14 tempo utilizzato: ore 20 MODULO 5 LE UOVA, COMPOSIZIONE E CENNI SULLA MICROBIOLOGIA – PRINCIPI DI AUTOCONTROLLO tempo previsto: ore 10 tempo utilizzato: ore 18 Si pensa di poter trattare o almeno introdurre: MODULO 6 LA CARNE, COMPOSIZIONE, MATURAZIONE E CENNI SULLA MICROBIOLOGIA tempo previsto: ore 10 tempo utilizzato: IN CORSO DI TRATTAZIONE AL 10.05.2012 18 MODULO 7 I CEREALI, DAL GRANO ALLA FARINA, AL PANE, ALLA PASTA tempo previsto: ore 10 tempo utilizzato: MODULO 8 IL LATTE ALIMENTARE E I SUOI DERIVATI tempo previsto: ore 22 tempo utilizzato: MODULO 9 I PRODOTTI DELLA PESCA, TIPOLOGIE, CENNI SU MICROBIOLOGIA tempo previsto: ore 10 tempo utilizzato: ore ALTERAZIONI E In relazione allo svolgimento del programma preventivo si rileva che ad oggi, per motivi diversi (non dipendenti dai docenti o dagli allievi), non sono state tenute lezioni per circa 20 ore, pari al 15% circa, su un totale di previsione teorico pari a 132. È possibile comunque fin d’ora predire che non sarà possibile recuperare e quindi svolgere il monte ore preventivato. METODI Come strategie didattiche sono state effettuate lezioni frontali, sono stati sollecitati interventi e dibattiti aperti per incoraggiare un approccio problematico alle conoscenze e per accrescere il senso critico. Sotto l’aspetto metodologico si fa riferimento al ‘problem solving’ con connotazioni della didattica breve funzionale anche alle attività di laboratorio costrette in un monte ore estremamente ridotto. L’attività di laboratorio è stata utilizzata, oltre che per l’acquisizione dei contenuti propri della materia, anche come strumento didattico. VERIFICA E VALUTAZIONE Le verifiche effettuate sono state scritte, orali oltre che pratiche. Le prove scritte sono state tutte strutturate, la prova giudicata insufficiente ha innescato un processo di recupero attraverso prove orali. In laboratorio sono state fatte osservazioni sulla manualità, sulla capacità organizzativa e sono stati valutati i risultati ottenuti. La valutazione ha tenuto conto, oltre che dell’impegno nelle attività a scuola e personale, del momento del processo di apprendimento e quindi è stata di tipo formativa e sommativa. Per i livelli si è tenuto conto della tassonomia di Bloom (come da piano di lavoro). 19 Scheda Informativa attività disciplinari. Disciplina: CHIMICA FISICA E ANALITICA Libro di testo adottato: Pasquetto S. Patrone L. “Chimica Fisica 1-il mondo degli atomi e delle molecole” Cozzi R. Protti P. Ruaro T “ Analisi Chimica Strumentale” vol 1 e 2 Altri sussidi didattici: lucidi- laboratorio- diapositive- ricerche multimediali Argomenti svolti APPROFONDIMENT I SULLA STRUTTURA ATOMICA APPROFONDIMENT I SU LEGAMI CHIMICI E STRUTTURA MOLECOLARE SPETTROSCOPIA UV-VIS, ASSORBIMENTO ATOMICO Contenuti Scoperta delle particelle subatomiche Caratteristiche delle onde elettromagnetiche Legami chimici primari e secondari Teoria del legame di valenza Teoria degli orbitali molecolari Geometria molecolare Legami covalente, ionico, dativo Legami ad idrogeno, dipolo-dipolo, forze di Van der Waals Obiettivi disciplinari Consolidare le conoscenze chimiche relative alla struttura e alla composizione della materia Conoscere i principi teorici delle tecniche analitiche più usate relative alla spettroscopia ( UV- vis, Assorbimento Atomico) . Saper utilizzare correttamente il linguaggio chimico. Saper risolvere esercizi relativi a atomo e onde elettromagnetiche. Saper fare un corretto uso del libro di testo e di indicazioni bibliografiche. Effettuare esperienze su spettrofotometri UVvis, assorbimento atomico Saper relazionare su argomenti scientifici Saper effettuare approfondimenti di argomenti Spettro attraverso ricerche in internet elettromagnetico Interazione ondemateria Spettrofotometro di assorbimento atomico Spettrofotometro UVVis Legge di LambertBeer Esperienze di laboratorio relative alle suddette tecniche analitiche 20 Scheda Informativa attività disciplinari. Disciplina: BIOTECNOLOGIE Libro di testo adottato: Biotecnologie e chimica delle fermentazioni – A. Tagliaferri C. Grand Altri sussidi didattici: Laboratorio di Biologia Argomenti svolti Contenuti GLI ENZIMI: I PROTAGONISTI DELLA FERMENTAZIONE Origine, natura e composizione Denominazione e classificazione Attività enzimatica Inibizione enzimatica Meccanismo d’azione I MICRORGANISMI: I LABORATORI DELLA FERMENTAZIONE Classificazione e nomenclatura Morfologia e struttura dei batteri Attività e funzione dei batteri Fisiologia batterica Metabolismo I MICRORGANISMI PER LE PRODUZIONI INDUSTRIALI. IL DNA E L’INFORMAZIONE GENETICA I lieviti Le muffe La cellula di mammifero Composizione e struttura del DNA Meccanismo della duplicazione La trasmissione dell’informazione genetica La biosintesi proteica La mutazione La ricombinazione Enzimi di restrizione, ligasi e trascrittasi inversa Tecnica del DNA ricombinante Campi di applicazione Obiettivi disciplinari Gli alunni dovranno comprendere le tecniche dei processi biotecnologici, i settori di interesse e le maggiori applicazioni. Dovranno inoltre comprendere l’importanza economica della biotecnologia e gli sviluppi che la disciplina potrà avere nel futuro. Tempi 10 ore 16 ore 12 ore 60 ore 12 ore PRODUZIONI BIOTECNOLOGICHE Produzione dei vaccini Produzioni degli ormoni (Somatostatina, Insulina) 16 ore PRODUZIONI ALIMENTARI Produzione dei lieviti Produzione del pane (da completare) Le biotecnologie e le prospettive in agricoltura (da completare) 21 Disciplina: IMPIANTI DI BIOTECNOLOGIE Libro di testo adottato: Tagliaferri A. Grande C. “Biotecnologia e chimica delle fermentazioni” Altri sussidi didattici: lucidi- laboratorio Argomenti svolti LACHIMICA DELLE FERMENTAZIONI PRODUZIONE MICROBIOLOGICA INDUSTRIALE STRUMENTAZIONE E CONTROLLO NEI BIOREATTORI TECNICHE DI RECUPERO DEI PRODOTTI LE FERMENTAZIONI INDUSTRIALI PROCESSI AEROBICI ED ANAEROBICI PROBLEMI CONNESSI ALL’ASPETTO ECONOMICO ED ENERGETICO DELLE PRODUZIONI INDUSTRIALI BIOTECNOLOGICHE ED ALLA SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO. Contenuti Introduzione alle biotecnologie. Fattori limitanti e incentivanti lo sviluppo delle biotecnologie, vantaggi e svantaggi. Obiettivi disciplinari Conoscere tipi e caratteristiche dei fermentatori. Schema di processo di un impianto biotecnologico. Preparazione inoculo. Materie prime per la preparazione del terreno di coltura. Sterilizzazione dei materiali e degli impianti Conoscere i tipi di controllo di processo e le relative strumentazioni. Classificazione dei fermentatori. Caratteristiche generali dei fermentatori ad agitazione meccanica, pneumatica, idraulica. Fermentatori a letto fisso e a letto fluido. Immobilizzazione dei biocatalizzatori. Modalità di controllo nei bioreattori: in- line, off-line e online. Biosensori. Fasi del recupero del prodotto delle fermentazioni. Estrazione, rimozione del particolato, isolamento e purificazione. Produzione alcool Produzione acido lattico Produzione Birra Produzione yogurt (da svolgere) Caratteristiche delle acque reflue. Trattamenti aerobici e anaerobici. Strumentazioni utilizzate. viene sviluppato nell’ambito di ciascun Conoscere le principali tecniche di separazione dei prodotti ottenuti dalle fermentazioni. Conoscere alcuni processi biotecnologici essere consapevoli dei problemi di sicurezza degli ambienti di lavoro, degli aspetti economici ed ambientali. Acquisire la terminologia specifica. Saper utilizzare correttamente il linguaggio chimico. Saper fare un corretto uso del libro di testo e di indicazioni bibliografiche. 22 Disciplina: MATEMATICA Prof.: FILIPPO PERRUCCI Classe: 5^ A TECNICO CHIMICO BIOLOGICO Libro di testo adottato: RE FRASCHINI MARZIA / GRAZZI GABRIELLA/ SPEZIA CLAUDIA ANALISI - INDUSTRIA ARTIGIANATO / PER IST. PROFESSIONALI A.S. 2011/2012 Moduli trattati e obiettivi: Modulo 1: RIPASSO PREREQUISITI Equazioni di 1° e 2° grado Definizione di uguaglianza; proprietà delle uguaglianze; dalle uguaglianze alle equazioni; equazioni di 1° grado e metodo risolutivo; equazioni di 2° grado e discussione delle soluzioni per i diversi casi: . Sistemi lineari di equazioni Definizione di sistema di equazioni; significato delle soluzioni di un sistema di equazioni; metodi risolutivi. Obiettivi del modulo: 1. Riappropriarsi dei temi algebrici ritenuti prerequisiti essenziali per poter seguire agevolmente il corso di studi. Modulo 2: DISEQUAZIONI Disequazioni di 1° e 2° grado Definizione di diseguaglianza; proprietà delle diseguaglianze; dalle diseguaglianze alle disequazioni; disequazioni di 1° grado e metodo risolutivo; disequazioni di 2° grado e discussione sulle soluzioni per i diversi casi : a 0, 0, S.T . ; a 0, 0, S.T . ; ecc; rappresentazione delle soluzioni come “intervalli”. Sistemi di disequazioni Definizione di sistema di disequazioni; significato delle soluzioni di un sistema di disequazioni; metodo di risoluzione; determinazione delle soluzioni sul grafico risolutivo; rappresentazione delle soluzioni come “intervalli”. Disequazioni fratte Definizione di disequazione fratta; significato delle soluzioni di una disequazione fratta; metodo risolutivo; determinazione delle soluzioni sul grafico risolutivo; rappresentazione delle soluzioni come “intervalli”. Disequazioni esponenziali Definizione di disequazione esponenziale; metodi risolutivi dei casi più semplici. Disequazioni logaritmiche Definizione di disequazione logaritmica; metodi risolutivi dei casi più semplici. Obiettivi del modulo: 2. Conoscere il significato del termine "disequazione"; 3. Saper risolvere una qualsiasi disequazione tra quelle elencate. Tipologia prove effettuate: prove orali e scritte Numero prove scritte effettuate: due Tipologia prova scritta effettuata: esercizi. 23 Modulo 2: FUNZIONI Funzioni Definizione e significato di “funzione ”; variabile indipendente e variabile dipendente; calcolo tabellare della variabile y in funzione di x; funzioni iniettive, suriettive, biiettive; definizione di grafico di una funzione; funzione pari e funzione dispari; definizione intuitiva di funzione crescente e decrescente; classificazione delle funzioni: algebriche e trascendenti; ulteriore classificazione delle funzioni algebriche e di quelle trascendenti; grafico della funzione esponenziale e di quella logaritmica. Campo di esistenza di una funzione Definizione e significato di campo di esistenza (dominio) di una funzione; campo di esistenza della funzione razionale; campo di esistenza della funzione irrazionale di indice dispari e pari; campo di esistenza della funzione esponenziale e logaritmica; insieme di definizione scritto sotto forma di unione di intervalli; rappresentazione grafica su un sistema di assi cartesiani dell’area occupata dal grafico della funzione; dominio di semplici funzioni composte. Intervalli di positività e negatività Determinazione degli intervalli (interni a quelli di definizione) in cui la funzione è positiva e quelli in cui è negativa; significato degli intervalli di positività (negatività) di una funzione; demarcazione, sull’area occupata dal grafico della funzione, delle zone “positive” e di quelle "negative"; eventuali punti di intersezione con gli assi cartesiani. Obiettivi del modulo: 1. Conoscere il significato di “funzione” nelle varie accezioni; 2. comporre i primi tasselli che portano alla stesura del grafico di una funzione. Tipologia prove effettuate: prove orali e scritte Numero prove scritte effettuate: due Tipologia prova scritta effettuata: esercizi e test di simulazione della terza prova. 24 Disciplina: LINGUA INGLESE Docente: D’AMBROSIO MARIA Libri di testo: Bio-chem di Giuseppe Roggi, John Picking Ed. Zanichelli Argomenti svolti MODULE C The Human Body 3 Contenuti The Cardiovascular System Bacteria and Viruses The Lymphatic and Immunity Systems Infectious Diseases and diseases of the Metabolism MODULE D Biochemistry and Nutrients 1 Obiettivi disciplinari The Chemistry of Food Carbohydrates Lipids Vitamins Proteins MODULE D Biochemistry and Nutrients 2 Cells Staple Diets of the World Meat, Eggs and Fish Fruit and Vegetables Water sources. Hard and soft water. Pollution; water in industry. MODULE E Food Technology 1 Food Preparation Food Preservation Saper parlare dell’apparato cardiovascolare Saper parlare dei batteri e dei virus Saper parlare del sistema linfatico e immunitario Saper parlare delle malattie infettive e delle malattie del metabolismo Saper parlare delle sostanze principali di cui sono composti i cibi Conoscere i principali tipi di carboidrati Conoscere i principali tipi di grassi Comprendere l’importanza delle vitamine per il nostro organismo Conoscere le proteine di origine animale e vegetale Saper parlare delle cellule e della loro struttura Conoscere su che cosa si basano le diete principali del mondo Conoscere le caratteristiche principali di carne, uova e pesce Conoscere le tre tipologie di frutti ed alcune caratteristiche di verdure e legumi Saper parlare delle fonti di approvvigionamento idrico; saper parlare dei diversi tipi di acqua e dell’acqua usata nelle industrie; conoscere alcune sostanze inquinanti Tempi Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Conoscere le varie forme di preparazione dei cibi e i vari metodi di cottura Conoscere i principali metodi di conservazione dei cibi MODULE E Aprile Food Technology 2 Some types of food poisoning Conoscere alcune forme di intossicazioni alimentari 25 Disciplina: PROCESSI E TECNOLOGIE INDUSTRIALI CHIMICHE Libro di testo adottato: Di Pietro S. “Tecnologie Chimiche Industriali” Vol 2,Vol 3- Hoepli Ed Altri sussidi didattici: lucidi- dispense-slides Argomenti svolti Contenuti LA TRASMISSIONE DEL CALORE -Modi di trasmissione del calore. -Scambiatori di calore TRATTAMENTI FISICI E CHIMICI DELLE ACQUE PER USO CIVILE ED INDUSTRIALE. -Caratteristiche delle acque reflue. -Principali operazioni. -Apparecchiature. -Schema di processo DISTILLAZIONE E RETTIFICA. Scopo dell’operazione. Principio chimico-fisico. Descrizione strumento Saper descrivere tutti gli aspetti connessi alle fasi di un processo industriale. Saper analizzare le condizioni cinetiche e termodinamiche della reazione di un processo. Conoscere le apparecchiature coinvolte. Saper leggere e interpretare uno schema di processo. Conoscere la rappresentazione grafica, la simbologia UNICHIM di un processo industriale Saper utilizzare correttamente il linguaggio chimico industriale EVAPORAZIONE Scopo dell’operazione. Principio chimico-fisico. Descrizione strumento PROCESSI INDUSTRIALI SCELTI TRA QUELLI INDICATI DAI PROGRAMMI MINISTERIALI. PROBLEMI CONNESSI ALL’ASPETTO ECONOMICO ED ENERGETICO DELLE PRODUZIONI INDUSTRIALI ED ALLA SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO Il petrolio (da svolgere) Produzione alcool (da svolgere) Aspetti cinetici, termodinamici e industriali. viene sviluppato nell’ambito di ciascun modulo Obiettivi disciplinari Conoscere sigle e simboli UNICHIM 26 PROGRAMMA di Religione Cattolica 1. BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe è formata da 10 alunni. Strutturalmente eterogenea, essa ha mostrato un interesse vivo nei confronti degli argomenti trattati, una partecipazione costruttiva, un impegno costante ed un buon ritmo di apprendimento. Tutti gli alunni hanno offerto il loro contributo al dialogo educativo. Il profitto conseguito è più che soddisfacente. 2. IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE SONO STATI CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’ - Confrontare aspetti della propria identità con modelli di vita cristiana. - Motivare le scelte etiche dei cattolici nelle relazioni affettive, nella famiglia, nella vita dal suo nascere al suo termine. - Saper motivare l’attenzione privilegiata ai valori di “verità”, “giustizia”, “libertà”, “solidarietà” nella riflessione cristiana sui rapporti sociali. - Comprendere che Satana è quel nemico di Gesù sempre in agguato. - Confrontare la novità della proposta cristiana con scelte personali e sociali presenti nel tempo. 3. CONTENUTI SPECIFICI UNITA’ DIDATTICHE E/O MODULI E/O PERCORSI FORMATIVI EVENTUALI APPROFONDIMENTI UNITA’ TEMATICA N. 1 - DESIDERI E ATTESE DEL MONDO GIOVANILE, ESPERIENZA RELIGIOSA. UNITA’ TEMATICA N. 2 - L’ INSEGNAMENTO DELLA CHIESA SULLA VITA, IL MATRIMONIO, LA FAMIGLIA. UNITA’ TEMATICA N. 3 - L’ETICA DELLA SOLIDARIETA’. UNITA’ TEMATICA N. 4 - MOVIMENTI RELIGIOSI E SETTE AVVERSE AL CRISTIANESIMO. UNITA’ TEMATICA N. 5 – LEGGE E LIBERTA’ SECONDO LA MORALE CRISTIANA. SETTEMBRE/OTTOBRE NOVEMBRE/DICEMBRE GENNAIO/MARZO APRILE MAGGIO/GIUGNO 4. METODOLOGIE Lezione frontale, gruppi di lavoro. 5. MATERIALI DIDATTICI Oltre al testo in adozione, sono stati utilizzati, per una migliore e più approfondita trattazione dei contenuti, sussidi audiovisivi, articoli di giornale e testi di vario genere per adolescenti. 6. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Verifiche orali. 7. CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione è stata costante. In particolare, si sono valutati l’impegno, l’attenzione e la partecipazione degli alunni, nonché la loro capacità di riflessione e di osservazione sui problemi di vita quotidiana. PROGETTO sul NATALE: allestimento del Presepe nell’atrio della scuola Alunni partecipanti: Petrosino Giuseppe e Ragni Costanza Angela. 27 Materia: Educazione Fisica Docente: Testo adottato Ore di lezione previste: Ore effettuate: Analisi della situazione iniziale Da una prima indagine effettuata con test di ingresso, è risultato che gli obiettivi hanno mostrato un livello di partenza sufficiente in tutte Le abilità psicomotorie in quanto hanno ormai superato gli squilibri morfologici ed ormonali Relativi all’adolescenza. Obiettivi raggiunti Strutturazione definitiva degli schemi corporei e motori; potenziamento fisiologico conoscenza e pratica dei fondamentali individuali e di squadra (pallavolo e calcio); esercizi di preatletica e conoscenza di alcune specialità dell’atletica leggera (mezzofondo, corsa veloce e staffetta) . Indicazioni generali di anatomia, fisiologia e pronto soccorso. Contenuti sviluppati Esercizi a corpo libero, con i piccoli attrezzi disponibili, con i tappetini, con le palle mediche, con i palloni di pallavolo e pallacanestro. Esercizi addominali, dorsali, di potenziamento a carico naturale degli arti inferiori e superiori. Esercizi in aerobiosi e anaerobiosi, esercizi di coordinazione, di mobilità articolare e del rachide. Livelli raggiunti della classe La classe risulta formata da due livelli, il primo complessivamente sufficiente, il secondo discreto con alcune buone individualità. Metodologie didattiche Il lavoro è stato impostato con preferenze per le attività di gruppo, utilizzando anche esercitazioni individuali e a coppia. Le lezioni pratiche hanno avuto un carico di lavoro crescente a seconda della necessità dei singoli alunni o della esercitazione stessa. La metodologia è stata prevalentemente di tipo globale con qualche esercitazione di tipo analitica. Gli allievi sono stati responsabilizzati coinvolgendoli in mansioni di arbitraggio. Mezzi e strumenti usati Sono state usate indicazioni ed inviti con l’ausilio di dimostrazioni pratiche oltre a tutti gli attrezzi disponibili. Verifche Le verifiche sono state effettuate ogni qualvolta si è reso necessario analizzare il livello di apprendimento degli allievi servendosi di test all’inizio dell’anno scolastico riguardanti le singole capacità coordinative e condizionali, poi di test di controllo intermedio ed infine di test finali. Criteri di valutazione La valutazione ha riguardato: la constatazione attenta e scrupolosa dei livelli di partenza, il grado di assimilazione delle informazioni fornite, la valutazione riassuntiva finale commisurata agli obiettivi programmati all’inizio dell’anno scolastico. I criteri adottati sono stati i seguenti: interesse per la disciplina e partecipazione alle lezioni; livello di socializzazione nel gruppo classe e capacità relazionali col docente; valutazione dei progressi motori e culturali in funzione del livello di partenza attraverso l’uso di test pratici e colloqui orali. 28 11) RELAZIONE TERZA AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE Docente referente: prof.ssa Concetta Ruggiero La classe ha frequentato, nell’ambito della terza area, il corso post – qualifica denominato “Tecnico Chimico-Biologico nella Produttivita’ e nel controllo di una Azienda.” Il presente progetto è nato dall’idea di completare e arricchire la formazione del tecnico chimicobiologico inserendolo in un contesto lavorativo che ben si presta a raggiungere la finalità voluta e cioè quella di “far vivere” agli allievi la preparazione di base che il loro corso di studi offre, e realizzare la “fusione” di tutte le discipline che concorrono alla formazione di un tecnico chimico-biologico. Infatti gli alunni hanno avuto dimostrazione che la loro preparazione scolastica è spendibile in un qualsiasi settore del mondo del lavoro e quindi delle industrie inerenti al loro corso di studi. Un tecnico chimico- biologico dei nostri tempi deve possedere ampie vedute sul mondo che ci circonda, ampie conoscenze e competenze per poterle utilizzare al meglio nei vari ambiti in cui ha la possibilità di inserirsi. Lo studio del processo produttivo dei detergenti in un’azienda chimica, che fornisce il suo servizio ad un ampia e svariata tipologia di settori professionali, si è prestato bene al raggiungimento di obiettivi programmati, ovvero acquisizione di conoscenze, competenze e abilità, da investire nella realtà territoriale ed europea. I metodi didattici scelti hanno favorito l’acquisizione di attitudini, atteggiamenti e capacità operative riferite allo svolgimento dello specifico ruolo previsto dalla figura professionale in formazione. Il corso ha cercato di realizzare itinerari didattici sperimentali che favorissero la cooperazione tra Formazione Professionale, sistema della Istruzione Secondaria superiore e mondo del lavoro. Il presente progetto, infatti, ha sperimentato la metodologia didattica trasferita in azienda e svolta da professionalità che operano nel mondo del lavoro. Questa metodologia ha permesso la concretizzazione delle strategie didattiche scolastiche che, negli Istituti professionali, hanno la finalità di simulare le realtà lavorative aziendali. La continua interazione dello staff aziendale e del corpo docente ha fatto acquisire agli allievi la certezza che la scuola è parte fondamentale del mondo del lavoro. Tale progetto presenta una innovatività rispetto al passato: l’approccio culturale al mondo del lavoro, che vede l’attività del professionista come integrazione tangibile di cultura e produttività. Il tecnico che si è voluto formare ha specifiche competenze da spendere e valorizzare nelle realtà produttive ed ambientali a favore del proprio territorio ma che comunque consentono possibilità lavorative più ampie. Poiché il percorso è stato attuato contemporaneamente a scuola e in azienda, le metodologie didattiche adottate sono state : In azienda- integrazione teoria-pratica - studio di casi concreti presentati da esperti del settore( analisi, applicazione e discussione e valutazione dati). A scuola- preparazione e approfondimenti al mondo aziendale - problem solving - lavori di gruppo - attività laboratoriali connesse alla produzione aziendale Il presente progetto ha voluto offrire agli allievi l’opportunità di allargare ed approfondire le metodologie culturali e scientifiche ed ampliare le opportunità lavorative. In entrambi gli anni di corso sono state impiegate 300 ore complessive, di cui 180 ore di teoria e pratica e 120 ore di stage svolte presso l’azienda RARO s.r.l. 29 STRUTTURA DEL CORSO I ANNO (2010- 2011) n. ore 25 MODULO 1 CHIMICA DEI DETERGENTI MODULO 2 PREPARAZIONI INDUSTRIALI DEI DETERGENTI 25 MODULO 3 ORGANIZZAZIONE DI UN’INDUSTRIA CHIMICA 20 MODULO 4 SICUREZZA IN AZIENDA 20 STAGE AZIENDALE 60 150 II ANNO (2011- 2012) n. ore 40 MODULO 1 CONTROLLO QUALITA’ E IMPATTO AMBIENTALE MODULO 2 CONFEZIONAMENTO E COMMERCIALIZZAZIONE 30 MODULO 3 MARKETING E ORIENTAMENTO AL LAVORO STAGE AZIENDALE 20 60 150 30 12) SIMULAZIONE TERZA PROVA PRIMA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA Tipologia mista Data di svolgimento 27 aprile 2012 Tempo assegnato 180 minuti Materie coinvolte Inglese Matematica Microbiologia Sp. Chimica fis. e an. Biotecnologia SECONDA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA Tipologia mista Data di svolgimento 8 maggio 2012 Tempo assegnato 180 minuti Materie coinvolte Inglese Matematica Microbiologia Sp. Chimica fis. e an. Biotecnologia 31 SIMULAZIONE TERZA PROVA Prima simulazione 32 MICROBIOLIOGIA SPECIALE ALUNNO: DATA: 1. Con la tecnica di analisi microbiologica dell’aria ‘a impatto su piastra Petri’ si ha un potenziale recupero della carica microbica pari a a. b. c. d. 2. A quale volume di campione vanno riferiti i risultati della colimetria per la potabilità dell’acqua? a. b. c. d. 3. 250 ml 1 litro 1 ml 100 ml Quale è il sistema più usato per la potabilizzazione dell’acqua per grandi acquedotti? a. b. c. d. 4. 100% 70-80% 0-50% non utilizzabile trattamento termico sterilizzante filtrazione sterilizzante clorazione trattamento con UV L’eutrofizzazione è un processo di arricchimento dei corpi idrici causato da: a. b. c. d. cadmio azoto e fosforo nitrati cromo esavalente 33 ALUNNO: DATA: (rispondere utilizzando i righi a disposizione) 1. Descrivi sinteticamente il ciclo dell’acqua. ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ 2. Descrivi sinteticamente i metodi e le relative caratteristiche fondamentali dei metodi di campionamento dell’aria ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________ 34 MATEMATICA ALUNNO: DATA: 1.L'insieme di definizione della funzione y 2.L'insieme di definizione della funzione 1 è: x 5 R R - {-5} R - {0} R - {5} y x 2 5x 6 è : ;1 6; 6; 6; ;3 3.L'insieme di definizione della funzione y log( x 5) è : 4.L'insieme di definizione della funzione ALUNNO: ;3 3; 5; 3;3 ;3 y x 2 5x 6 è : ;2 3; ;3 2; 3;3 ;3 DATA: 35 (rispondere utilizzando i righi a disposizione) 1. Come si determina l'insieme di definizione di una funzione razionale fratta ? (max 4 righi). ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ 2. Come si determina l'insieme di definizione di una funzione irrazionale di indice pari ? (max 4 righi). ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ 36 BIOTECNOLOGIA ALUNNO: DATA: 1. Il meccanismo del FRAME- SHIFT: a) b) c) d) avviene nel processo di mutazione per delezione; avviene nel processo di mutazione per sostituzione; non determina il cambiamento del codice genetico; non può determinare la formazione di un codone stop. 2. Le fermentazioni sono processi che avvengono: a) b) c) d) solo in presenza di ossigeno; sia in presenza sia in assenza di ossigeno; solo in assenza di ossigeno; indipendentemente dalla quantità di ossigeno presente. 3. Gli enzimi di restrizione hanno il compito di : e) f) g) h) legare frammenti di DNA; formare il DNA dall’RNA; formare l’RNA dal DNA; tagliare il DNA. 4. Nella produzione dell’insulina a partire dalle cellule del pancreas, utilizzando la trascrittasi inversa, il DNA copia si ottiene: a) b) c) d) dal DNA a singolo filamento; dal DNA a doppio filamento; dall’RNA-m; dall’insulina. 37 ALUNNO: DATA: (rispondere utilizzando i righi a disposizione) 1. Descrivi l’attività enzimatica. ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ 2. Descrivi le fasi della sintesi proteica nei batteri. ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ 38 CHIMICA FISICA E ANALITICA ALUNNO: DATA: 1) Si verifica emissione di energia quando l’elettrone passa dal sottolivello: a) b) c) d) 2s al 3s 1s al 2s 3p al 5s 3s al 2s 2) I raggi X hanno: a) b) c) d) grande lunghezza d’onda frequenza elevata frequenza bassa lunghezza d’onda media 3) Quale è l’energia di N (numero Avogadro) fotoni della radiazione violetta, che ha λ = 400 nm, sapendo che la costante di Planck h è uguale a 6,63 x 10 -34 Js? a) b) c) d) 0,5 kJ 1,2 kJ 30 kJ 298 kJ 6. In un spettrofotometro un monocromatore serve a: a) b) c) d) produrre radiazioni policromatiche selezionare radiazioni della stessa lunghezza d'onda inviare una radiazione al sistema di rivelazione convertire le radiazione luminose in segnali elettrici 39 ALUNNO: DATA: (rispondere utilizzando i righi a disposizione) 1. Il cloro, con numero atomico Z = 17 può acquistare un elettrone e diventare Cl-. Quale è la configurazione elettronica di questo ione? ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ 2. Descrivi un caso pratico in cui la spettrofotometria UV-VISIBILE può essere utilizzata per analisi quantitative in campo ambientale o alimentare facendo riferimento agli aspetti teorici e alla parte strumentale. ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ 40 INGLESE ALUNNO: DATA: MULTIPLE CHOICE QUESTIONS: 1. Water, vitamins and mineral salts are: a) b) c) d) not vital to the nutritional system also vital to the nutritional system not taken in with our food foods 2.Carbohydrates: a) b) c) d) build up the growing body supply the body with energy are not vital to the nutritional system supply the body with water 3.Rice is: a) b) c) d) a cereal mainly cultivated in the wet regions of the tropics a cereal mainly cultivated in the dry regions of the tropics a plant with edible tuberous roots does not need warm, wet conditions to grow 4.Starch is: e) f) g) h) the most abudant polysaccharide in the plant kingdom the most important vegetable polysaccharide the most important vegetable disaccharide only in animal cells and that is why it is also called animal starch 41 ALUNNO: DATA: ANSWER THE FOLLOWING QUESTIONS 1. Talk about the properties and the function of lipids. (max 8 to 10 lines) ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ 2. Briefly summarize the main characteristics of meat, eggs and fish. (max 8 to 10 lines) ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ 42 SIMULAZIONE TERZA PROVA Seconda simulazione 43 MICROBIOLIOGIA SPECIALE ALUNNO: DATA: 5. Le micorrize rappresentano a. b. c. d. associazioni fra batteri e funghi associazione fra funghi e alghe associazione simbiontica fra funghi e piante esempio di parassitismo fra funghi e piante 6. I batteri del genere Rhizobium sp. formano tubercoli radicali su a. b. c. d. piante arboree come mandorlo, pesco, susino, ecc.. piante arboree forestali come cipresso, pino, querce, ecc.. leguminose come fava, cicerchia, cece, lenticchia, ecc.. graminacee come frumento, avena, orzo, riso, ec.. 7. Nell’abbassamento termico con T < 0 °C, l’acqua libera a. b. c. d. Aumenta Diminuisce Aumenta nella congelazione, diminuisce nella surgelazione Sublima 8. Usando acqua di invasi naturali o artificiali che raccolgono acque dal bacino idrografico, gli effetti indesiderabili della potabilizzazione mediante clorazione sono riferibili a: a. b. c. d. formazione di acidi umici (dalla sostanza organica in decomposizione del terreno) selezione della flora batterica più resistente formazione di trialometani induzione della vegetazione algale 44 ALUNNO: DATA: (rispondere utilizzando i righi a disposizione) 1. Quali sono i metodi di sottrazione dell’acqua dall’ambiente e quali gli effetti della disidratazione nei processi di conservazione? ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ 2. Descrivi sinteticamente le teorie più accreditate sulla formazione della sostanza umica del suolo. ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ MATEMATICA 45 ALUNNO: DATA: 1. Il dominio della funzione y log( x 7) è : 2. Il dominio della funzione y 3. Il dominio della funzione y ;7 7; 7; 5;3 ;7 1 è: 2x 8 R R - {- 4} R - {0} R - {4} x 2 9 x 20 è : ;4 5; ;4 5; 4;5 ;5 4. Il dominio della funzione y 2 x 8 è : ;2 4; 4; 4; ;4 46 ALUNNO: DATA: (rispondere utilizzando i righi a disposizione) 1. Dimostrare che la funzione ( ) ( ) 2. Come si determina Il dominio di una funzione trascendente logaritmica ? (max 5 righi). 47 BIOTECNOLOGIA ALUNNO: DATA: 5. In una fermentazione il metabolita finale, rispetto a un substrato carbonioso, presenta: e) f) g) h) un maggior numero di atomi di carbonio; un minor numero di atomi di carbonio; un uguale numero di atomi di carbonio; un solo atomo di carbonio. 6. I pili F hanno la funzione di permettere: a) b) c) d) il movimento del batterio; la coniugazione tra due batteri; l’ancoraggio del batterio al substrato nutritizio; la difesa del batterio. 7. Il codice genetico si dice degenere quando: a) b) c) d) un codone riconosce un solo amminoacido; un codone riconosce amminoacidi diversi; più codoni riconoscono amminoacidi diversi; più codoni riconoscono lo stesso amminoacido. 8. Nel profilo energetico di una reazione biochimica l’enzima provoca: a) b) c) d) la diminuzione dell’energia dello stato finale; la diminuzione dell’energia di attivazione; l’innalzamento dell’energia dello stato finale; l’innalzamento dell’energia di attivazione. ALUNNO: DATA: 48 (rispondere utilizzando i righi a disposizione) 1. Quali sono i vettori utilizzati nell’ingegneria genetica per trasportare il gene-donatore all’interno della cellula ospite. ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ 2. Descrivi la tecnica che consente al DNA di essere propagato e illustra la sua applicazione. ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ 49 CHIMICA FISICA E ANALITICA ALUNNO: DATA: 1) Le componenti di uno spettrofotometro UV/VIS sono: C = comparto celle, R = Rivelatore; M = monocromatore, S = Sorgente, I = indicatore Lo schema a blocchi dell’apparecchio è indicato dalla sequenza: a) SMCRI b) SCMIR c) SCMRI d) MCSIR 2) a) b) c) d) Nell’analisi in assorbimento atomico gli elettroni che vengono eccitati sono: quelli più interni sia quelli interni che quelli esterni quelli più esterni nessun elettrone 3) a) b) c) d) Nello spettrofotometro ad assorbimento atomico la lampada serve a: ionizzare i metalli eccitare tutti i metalli contenuti nel campione acquoso eccitare il metallo che si vuole analizzare illuminare la soluzione contenente il metallo da analizzare 4) Nello spettrofotometro ad assorbimento atomico la fiamma serve a: a) evaporare l’acqua dal campione b) atomizzare i metalli c) atomizzare i metalli ed eccitarli d) scomporre le molecole ALUNNO: DATA: 50 (rispondere utilizzando i righi a disposizione) 1. Scrivi tutti i valori che l e m possono assumere quando n = 4 e disegna tutti gli orbitali corrispondenti ___________________________________________________________________________________________________ ___ ___________________________________________________________________________________________________ ___ ___________________________________________________________________________________________________ ___ ___________________________________________________________________________________________________ ___ ___________________________________________________________________________________________________ ___ ___________________________________________________________________________________________________ ___ ___________________________________________________________________________________________________ ___ ___________________________________________________________________________________________________ ___ ___________________________________________________________________________________________________ ___ ___________________________________________________________________________________________________ ___ 2. Spiega cosa sono le righe spettrali, in quali serie si raggruppano e da quali fenomeni principali è dovuto il loro allargamento ___________________________________________________________________________________________________ ___ ___________________________________________________________________________________________________ ___ ___________________________________________________________________________________________________ ___ ___________________________________________________________________________________________________ ___ ___________________________________________________________________________________________________ ___ ___________________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________________ __ ___________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________________ NGLESE 51 ALUNNO: DATA: MULTIPLE CHOICE QUESTIONS: 1. The blood flows away: e) from the right ventricle via the aorta to the arteries f) from the upper ventricle via the aorta to the arteries g) from the left ventricle via the aorta to the arteries h) from the lower ventricle via the aorta to the arteries SCORE:………./0,25 2. Bacteria reproduce themselves: e) by binary fusion f) by entering a living cell g) by entering a dead cell h) by binary fission SCORE:………./0,25 3. Scarlet fever is: i) an infectious disease which mainly occurs in children j) an infectious disease which mainly occurs in adults k) an infectious disease with fever and swelling of the parotid salivary glands l) caused by a retrovirus (HIV) SCORE:………./0,25 4. Cells were discovered : a) b) c) d) by the help of the microscope in the 16th century by the help of the microscope in the 17th century in the 17th century without use of optical instruments (they were seen to the naked eye) by Mendel SCORE:………./0,25 PARTIAL SCORE:…………/2 ALUNNO: DATA: 52 ANSWER THE FOLLOWING QUESTIONS 1. Explain the main differences between bacteria and viruses. (max 10 lines) …………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………… …… …………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………… SCORE:…………/1 2. Briefly summarize how the cardiovascular system functions. (max 10 lines) …………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… SCORE:…………/1 PARTIAL SCORE:…………/2 TOTAL SCORE:…………/3 53