Programma - Associazione Culturale Sulle tracce di Humo

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Programma - Associazione Culturale Sulle tracce di Humo
Carta dei beni culturali e ambientali del territorio
ASSOCIAZINE CULTURALE “SULLE TRACCE DI HUMO”
Piazza XX Settembre snc, 02040 Configni - Ri
www.sulletraccedihumo.it - Fb: Sulle tracce di Humo
Programma delle Attività
nel settore dei Beni Archeologici
CONFIGNI
territorio comunale
kmq. 22,69
AGRO FORONOVANO
territorio municipale
di età romana kmq. 330
STATO DELLE CONOSCENZE 2016
Premessa
L’Associazione Culturale “SULLE TRACCE DI HUMO” promuove attività di ricerca, tutela e
valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale nel territorio di Configni, in sintonia con
l’Amministrazione Comunale e in collaborazione con gli Organi Statali, Regionali e
Provinciali preposti alla tutela e valorizzazione dei beni culturali e ambientali.
L’iniziativa prende le mosse dallo stadio avanzato di abbandono e degrado del patrimonio
archeologico locale, al fine di promuoverne la conoscenza, salvaguardarlo e ampliarne gli
spazi di fruizione.
Tali attività permettono di integrare la programmazione e pianificazione del territorio
comunale con una incisiva opera di valorizzazione e nello stesso tempo di controllo, che
contribuisce ad evitare interventi indiscriminati sull’ambiente naturale che ospita i “beni
archeologici”.
Le ricerche condotte finora nel territorio da singoli appassionati hanno portato alla
scoperta di importanti complessi archeologici e reperti che già di per sé suggeriscono
l’opportunità di costituire un polo museale.
L’Associazione, in accordo con il Comune di Configni, si è fatta carico dunque di
elaborare un programma di interventi finalizzati alla valorizzazione delle risorse culturali e
ambientali locali.
Programma
1) Realizzazione di itinerari e/o sentieri “naturalistici” per far conoscere il territorio e le
emergenze culturali;
2) Costituzione di un polo informativo e di documentazione aperto al pubblico nel centro
abitato di Configni;
3) Esplorazione di superficie del terreno e saggi di scavo per il recupero e la messa a
fruizione di aree particolarmente significative dal punto di vista ambientale e archeologico.
L’attuazione del presente programma è subordinata all’approvazione da parte delle
competenti Autorità e si adegua alle prescrizioni e/o modifiche che le stesse riterranno
opportuno suggerire.
II progetto si propone di avviare la formazione di un parco “territoriale” della Comunità
di Configni, rendendo fruibili una serie di aree “archeologiche” situate in punti “strategici”
ovvero di particolare interesse ambientale, e collegandole per mezzo di itinerari volti alla
valorizzazione turistica ed economica del comprensorio.
Tale dimensione, che supera il concetto tradizionale di “parco archeologico” circoscritto
ad un singolo monumento o ad un’area archeologica, si ottiene coinvolgendo direttamente ed
integralmente tutto il territorio, recuperando in un discorso organico gli aspetti più
significativi delle sue componenti archeologiche e ambientali.
Oggetto di “musealizzazione” non sono manufatti asportabili, dei quali si rende pur
necessario il raggruppamento in un determinato luogo (polo di documentazione), bensì
manufatti collegati intimamente all’ambiente naturale dove sono stati costruiti e dove devono
essere conservati.
Gli interventi di scavo hanno lo scopo di portare alla luce e conservare strutture
archeologiche già affioranti sul terreno, o semplicemente di delimitare un’area ritenuta di
interesse archeologico e tutelarla da interventi che potrebbero danneggiarla.
Contemporaneamente si prevede di allestire un polo informativo e di documentazione con
la duplice funzione di illustrare attraverso una mostra fotografico-documentaria permanente le
varie categorie di beni culturali e ambientali del territorio e di valorizzare i reperti finora
scoperti, sia quelli consegnati da privati che quelli provenienti da futuri scavi e/o ricerche
archeologiche, rendendoli fruibili in apposite vetrine con specifico apparato illustrativo e
didattico.
Considerata la vastità e non omogeneità del territorio comunale, nonché il carattere
parziale delle nostre conoscenze, si è data la preferenza ai siti archeologici con strutture
murarie emergenti o che abbiano restituito reperti significativi, dislocati possibilmènte in aree
di interesse ambientale, o sui quali gravano maggiori rischi di degrado e il fenomeno dei
cercatori clandestini.
Grotta di Camorco
- saggi di scavo e sistemazione del sito (sepolcrale?) di interesse preistorico;
Grotta dei Lanterni
- saggi di scavo e sistemazione del sito (sepolcrale?) di interesse preistorico;
Le Pretara
- saggi di scavo per delimitare un’area insediativa di età romana (villa o insediamento
minore sorto al confine dell’antico ager Foronovanus), in cui affiorano resti di murature
cementizie notevolmente danneggiate dalle lavorazioni agricole, localizzati lungo la strada da
Forum Novum (S. Maria in Vescovìo) e Interamna (Terni);
Casitti
- saggi di scavo per delimitare il centro fortificato altomedievale, del quale restano
notevoli tratti di strutture murarie ancora rilevabili sul terreno;
Lugnola
- saggi di scavo nell’area della Chiesa di Santa Maria, oggi non più esistente, da cui
provengono pregevoli resti di età romana e altomedievale, per riportare alla luce le
fondamenta dell’antico edificio.
È evidente che questo progetto costituisce il primo passo per realizzare il parco
“territoriale” di Configni, e che saranno necessari successivi contributi, l’integrazione di
nuove aree e la creazione di tutta una serie di infrastrutture al servizio degli utenti,
indispensabili per il suo funzionamento.
I dati che emergeranno dagli scavi e dalle ricognizioni sul terreno saranno utilizzati per
fini di studio scientifico, divulgazione e programmazione di ricerche future.