Progetto Antiquarium - Associazione Culturale Sulle tracce di Humo
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Progetto Antiquarium - Associazione Culturale Sulle tracce di Humo
ASSOCIAZINE CULTURALE “SULLE TRACCE DI HUMO” CONFIGNI - RI PROGETTO NEL SETTORE DEI BENI ARCHEOLOGICI PER LA REALIZZAZIONE A CONFIGNI DI UN ANTIQUARIUM INTITOLATO ALL’AVVOCATO LEONARDO LEONARDI ASSOCIAZIONE CULTURALE “SULLE TRACCE DI HUMO” Piazza XX settembre snc, Configni (Ri) - www.sulletraccedihumo.it Fb: Sulle tracce di Humo ASSOCIAZIONE CULTURALE “SULLE TRACCE DI HUMO” Piazza XX settembre snc, Configni (Ri) - www.sulletraccedihumo.it Fb: Sulle tracce di Humo Oggetto: richiesta di un contributo per la realizzazione di un’Antiquarium a Configni (RI) Gentilissimo ……, con il Progetto allegato alla presente, si fa richiesta di un contributo finalizzato alla realizzazione di un Antiquarium intitolato all’avvocato Leonardo Leonardi, a Configni (Ri), paese natale dei genitori, al quale rimase molto legato e a cui tornava sempre volentieri. La vedova dello stesso, con un contratto di Comodato d’Uso Gratuito a tempo indeterminato, ha concesso alla nostra associazione un locale di particolare pregio storico nel centro del paese. Lo scrivente è Massimo Placidi, presidente pro tempore dell’Associazione “Sulle tracce di Humo” di Configni. L’associazione nasce nel marzo 2016 con l’obiettivo della valorizzazione e promozione delle risorse naturalistiche, storiche e culturali del territorio comunale. Fin da subito l’interesse viene volto anche all’ambito archeologico, grazie alla collaborazione con l’Archeologo Giorgio Filippi dei Musei Vaticani, Socio Onorario dell’associazione, e dopo la realizzazione di una prima raccolta di reperti conservati in una teca nella sede municipale. La relazione tecnica del Dott. Filippi contribuisce a comprendere il senso dell’investimento di attenzioni ed energie nell’archeologia a Configni e l’istituzione di un Antiquarium. Da puntualizzare che per alcune attività riguardanti lo scavo archeologico e i relativi materiali occorrenti si potrà far ricorso al volontariato e a donazioni private anche per singoli oggetti, secondo l’ipotesi e la speranza che molti piccoli contributi possano facilitare il raggiungimento del fabbisogno totale. Il progetto vede l’approvazione e la supervisione nelle linee generali dell’archeologo Alessandro Betori (Responsabile di zona della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio), il Patrocinio e la collaborazione del Comune di Configni, l’inscrizione nel Museo Territoriale dell’Agro Foronovano (comprendente 17 comuni della Sabina). E’ tuttora al vaglio la presentazione dello stesso progetto ad altri enti, allo scopo di accogliere anche contributi diversificati (Comune di Configni, Pro Loco, GAL, Regione Lazio). Nella speranza di una fattiva condivisione e in attesa di un Vostro, resto a disposizione di eventuali chiarimenti e Le porgo cordiali saluti. Per eventuali comunicazioni contattare: Massimo Placidi al n. 339 2213075 o Corrado Luciani al n. 335 293966 Configni, 17 dicembre 2016 Il presidente Massimo Placidi PROGETTO PER UN ANTIQUARIUM A CONFIGNI INTITOLATO ALL’AVVOCATO “LEONARDO LEONARDI” “Il Lazio, è la cultura del mondo, il Lazio è un grande museo a cielo aperto” (S. Zappalà) Promuovere un territorio non è cosa facile. Il territorio italiano in modo particolare vanta una forte frammentazione e diversificazione; aspetti questi che sono allo stesso tempo una ricchezza. Basti pensare alle infinite varietà dialettali, culturali e folkloristiche, alle diversità paesaggistiche e peculiarità enogastronomiche. Per promuovere un territorio è importante il legame con lo stesso, che diventa fondamentale per il successo di qualsiasi azione comunicativa di una destinazione turistica. “Vivere” il territorio e conoscerlo a fondo è una conditio sine qua non per una valorizzazione che riesca a trasmettere emozioni ed autenticità. Ed appunto attente valutazioni portano alla conclusione che questo territorio “di confine” meriterebbe altra considerazione politica e turistica. Attuare una strategia di promozione integrata tra comuni sarebbe certo la strada da percorrere per una sinergica riqualificazione ed un realistico rilancio del territorio di questa parte della Sabina; per alcuni aspetti una Sabina ancora incontaminata e con un patrimonio architettonico-paesaggistico-culturale tutto da scoprire, auspicando nuovi e più consistenti flussi turistici. A Configni, come Associazione Culturale, ci siamo prefissati un importante obiettivo: proporre soluzioni concrete e idee fattibili nell’immediato per facilitare un nuovo percorso di riqualificazione turistica, importante a livello pubblico e privato. Attraverso la conoscenza della zona sia dal punto di vista storico (valorizzazione di reperti ed aree archeologiche ben identificate) che da quello paesaggistico (promuovendo un nascente fenomeno escursionistico), potrebbe scaturirne, se opportunamente stimolata, una nuova domanda turistica. Per questo abbiamo pensato di realizzare una struttura rivolta allo studio, alla conservazione e alla valorizzazione del “paesaggio culturale” del territorio, ma che potrebbe accogliere anche patrimoni e stimoli provenienti da ambiti diversi. La caratteristica principale dell’Antiquarium che proponiamo è lo stretto rapporto con il territorio di riferimento e con le comunità che su di esso insistono inserendosi nel progetto del Museo Territoriale dell’ Agro Foronovano. Il concetto di Antiquarium Nel significato del termine “Antiquarium” già si raccoglie il fine ultimo della nostra proposta: “Piccolo museo che ospita materiale archeologico di provenienza locale”. Infatti permetterebbe di ospitare i reperti più importanti rinvenuti sul posto e consentirne la fruibilità. In contrapposizione a quanto avveniva negli anni trascorsi, nei quali l’antiquarium era identificato come una sede provvisoria in cui venivano raccolti reperti anche in maniera caotica, oggi si sta valutando sempre più l'ipotesi di rendere gli antiquaria delle strutture stabili, a causa della nuova propensione al "museo diffuso" che permette di vedere i reperti in relazione con il loro luogo di rinvenimento. L’antiquarium è una struttura rivolta allo studio, alla conservazione e alla valorizzazione del paesaggio culturale; potrebbe accogliere anche patrimoni e stimoli provenienti da ambiti diversi da quello locale, offrendo ai fruitori proposte di ampio respiro. La caratteristica principale è lo stretto rapporto con il territorio di riferimento e con le comunità che su di esso insistono. Attraverso l’antiquarium, le comunità, anche se molto piccole, si confrontano con una lettura del patrimonio che travalica l’ambito locale. È in questo rapporto che tali strutture trovano il loro senso e la loro identità, ed in funzione di questo rapporto riescono ad essere una realtà viva ; essi rappresentano presidi culturali per e delle comunità, delle quali custodiscono e documentano beni, memorie e tradizioni. Il territorio suggerisce e ispira le azioni culturali dei musei e degli antiquaria in particolare; rivelano il territorio a pubblici diversi e offrono la specificità di un contesto a una fruizione più ampia. Chi visita l’antiquarium acquisisce strumenti per conoscere quanto ad esso è esterno; chi visita il territorio trova nell’antiquarium un luogo per mettere in relazione impressioni, conoscenze, intuizioni. In sintesi, i musei nel territorio e gli antiquaria , singolarmente o nella loro organizzazione in reti e sistemi, svolgono una rilevante funzione sociale, ponendosi l’obiettivo di contribuire allo sviluppo culturale ma anche turistico delle comunità di appartenenza e, da queste, dell’intera società. 1. La figura di Leonardo Leonardi A cura del giornalista Antonio Cipolloni NACQUE A MONTELIBRETTI (ROMA) IL 16 AGOSTO 1922 DA GENITORI CONFIGNANI – DECEDUTO A RIETI IL 9 GENNAIO 1998. L'avvocato Leonardo Leonardi sin dall'immediato dopoguerra, ufficiale dei Granatieri da studente universitario, partecipante alla guerra di Liberazione dopo l'8 Settembre 1943, divenne, negli anni Cinquanta del Novecento, un elemento essenziale per una politica di sviluppo dell'intera provincia di Rieti. Laureatosi in giurisprudenza all'Università "La Sapienza", impiegato di ruolo al Ministero del Tesoro, iniziò la sua carriera come tirocinante presso lo studio legale di Marzio Bernardinetti a Rieti. Un punto sovrasta la sua brillante attività di politico e di amministratore, corretto ed oculato: la Presidenza della Camera di Commercio, incarico che ricoprì ininterrottamente dal 1959 al 1971. Leonardi, infatti, costituì la "trave portante" dello sviluppo industriale di Rieti. Nacque il "Consorzio per il Nucleo Industriale" in porzioni di territorio ricadenti nei comuni di Rieti e di Cittaducale. Fu un mutamento di portata storica per Rieti che, fino ad allora, aveva vissuto di una economia agricola povera e scarsamente redditizia considerando la morfologia del territorio provinciale largamente montuosa. L'attività di Leonardo Leonardi in quel periodo fu intensa ed assai concreta. Senza nulla togliere agli altri traguardi che Egli seppe raggiungere, in molti settori (dalla politica all’ Economia ed alla sua attività nel Foro giudiziario reatino; alla Presidenza dell'Azione Cattolica, alla sua appartenenza a vari consigli di amministrazione di carattere economico e politico) quella dello sviluppo industriale resta indubbiamente l'attività più intensa e di primaria importanza. A dimostralo, ove ce ne fosse la necessità, la Presidenza di quel Consorzio Industriale Rieti-Cittaducale, tenuta in interrottamente dal 1973 fini al 1981, continuandola poi quale membro del Comitato Direttivo, in rappresentanza della CARIRI, fino al 1990. Una carriera politica ed amministrativa di primario livello, a segnare le ottime qualità di un uomo preparato e capace. Una persona mite ma ferma nei principi della legalità e della convivenza civile. Un politico che seppe infondere nei suoi numerosi collaboratori, nei vari settori ove fu impegnato, quell'ottimismo necessario per il raggiungimento di scopi volti al sollevamento dalla miseria della classi meno dotate. La sua attività venne drasticamente fermata dal male. Visse gli ultimi anni, in prossimità del nuovo secolo, costretto obbligatoriamente ad attenuare la sua attività di politico e di amministratore, senza però trascurare il suo interessamento per tali argomenti e, soprattutto, per iniziative tese ad apportare benefici alle popolazioni della sua amata Provincia Sabina. Un grande uomo, Leonardo Leonardi, dal quale avevo appreso (da quando ebbi a conoscerlo a fondo nel 1958), la sua onestà intellettuale e politica, e l'insegnamento dell'impegno necessario dei cattolici per la soluzione dei secolari problemi delle classi meno abbienti del nostro territorio. Una figura mite molto importante che va posta alla base di quello sviluppo socio economico della Provincia Sabina, che anche grazie al suo operato, ebbe a registrarsi alla metà del secolo scorso. Una figura, quella di Leonardi, sulla quale troppo presto è calato l'oblio, troppo presto ci si è dimenticati della sua grande opera in favore di Rieti e della sua Provincia. Antonio Cipolloni 2. Il locale per l’Antiquarium Il locale, di mq 12, è stato probabilmente per anni sede del Corpo di Guardia del castello di Configni. Successivamente, dal dopoguerra fino agli anni ’70, ha ospitato l’Ufficio Postale. L’accesso, sul cui architrave è ancora oggi visibile lo stemma degli Orsini, è sulla piazza V. Emanuele di fianco alla cinquecentesca porta di ingresso al castello. Due finestre si aprono sull’adiacente via N. Bixio. La proprietà del locale è della vedova dell’Avv. Leonardi, la signora Renata Sopranzi che, con un Contratto di Comodato d’Uso Gratuito a tempo indeterminato, registrato all’Agenzia delle Entrate di Rieti il 24 giugno 2016, lo ha donato all’Associazione Culturale “Sulle tracce di Humo”. E’ nostro auspicio che a progetto ultimato e in caso di alienazione, il locale venga acquisito dal Comune di Configni. Il Comodato d’Uso a favore dell’associazione può essere considerato una forma di gestione transitoria a garanzia sia della comodante, sia dell’intero progetto. Pianta del centro storico di Configni, nel cerchio l’ubicazione del locale Vista esterno Vista interno Sezione e pianta del locale 4. Scavo Archeologico nella Grotta di Camorco (Configni, Rl) PROGETTO E COMPUTO N° DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ UL I - Interventi preliminari 1 Posizionamento topografico, disegno e rilievo della pianta e delle sezioni 2 della cavità e dell’area esterna 2 Messa in sicurezza dell’accesso: asportazione del riempimento terroso dell’ingresso (ca. 1-2 m di prof.); realizzazione di terrapieno esterno con margini consolidati da cortecciato (ca. 4x3 m) funzionale all’impianto del cantiere (area per le operazioni congiunte allo scavo ed alla documentazione 2-3 dei reperti; tavolo, panca o sedie, gruppo elettrogeno, setaccio ecc. 3 Infrastrutture di sicurezza: posainopera di cancello a chiusura dell’ingresso; scala in metallo per scendere alla quota dell’area degli scavi; impianto stabile con carrucola per la movimentazione del terreno e dei detriti all’interno della grotta; 2 impianto elettrico per adeguata illuminazione 4 Infrastrutture di misura e rilevamento: apposizione di punti fissi alle pareti per reticolo quadrettato, indispensabile per posizionare i reperti e tutto ciò che 2 verrà trovato, spostato o rimosso II – Accoglienza 5 Per il periodo delle attività occorre predisporre il sostentamento degli addetti 5 ai lavori (pernottamento, pranzo al sacco e cena, ecc.) III – Scavo 6 Archeologi addetti alle operazioni di scavo ed alla documentazione grafica e 2 fotografica dei rinvenimenti e delle unità stratigrafiche 7 Movimentazione terra e pietrame e setacciatura del sedimento terroso 2 8 Direzione e coordinamento dei lavori: Giorgio Filippi, Giovanni Carboni, 4 Cristiano Ranieri, Alessandro Betori IV - Restauro dei reperti 9 Intervento in loco di un operatore archeologo con provate competenze di restauro (circa 6 giorni per 10 cassette di reperti) Pulitura Le operazioni saranno eseguite, caso per caso, con le tecniche più idonee (meccaniche o chimiche). Considerate le precarie condizioni di conservazione dei materiali a causa della forte umidità che ne rende instabile la consistenza, questi devono essere 1 preventivamente fatti asciugare naturalmente. Ricomposizione Si prevede il consolidamento, l’incollaggio dei frammenti contigui (con fratture combacianti) e l’eventuale ricostruzione di porzioni mancanti. V - Documentazione dei reperti 10 Intervento in loco di archeologi con provate capacità di disegno 2 Selezione dei materiali da documentare, disegno e restituzione grafica delle forme vascolari e foto digitali VI - Analisi dei resti archeozoologici e paleobotanici 11 Analisi presso laboratori specializzati (Università) (modalità, tempi e costi da concordare con gli specialisti) G € 4 640 6 720 2 240 1 120 20 2000 2000 20 3200 20 2400 20 6 480 6 960 12 13 14 15 VII - Datazioni al C14 (radiocarbonio) Si prevedono misurazioni di quattro campioni (ossa, carbone o cariossidi) da eseguire presso il CEDAD dell’Università del Salento0, Lecce (dir. Prof. L. Calcagnile) (tempo di lavorazione: circa 2 mesi; costo unitario: € 250+IVA) VIII - Divulgazione Attività didattico-promozionale dello scavo archeologico attraverso cartellonistica, opuscoli e siti web. In particolare si prevede la realizzazione di pannelli informativi sul progetto, sulle ricerche in corso e sui primi risultati, da porre nel paese di Configni e presso il sito degli scavi. IX - Musealizzazione e valorizzazione dei reperti e del sito Durante le attività sul campo, gli archeologi e i coordinatori delle ricerche divulgheranno i risultati per mezzo di conferenze sia a livello locale che nazionale e/o internazionale. Una selezione dei reperti (ceramica, industria litica, metalli, ossa umane e animali) troverà adeguata esposizione al pubblico entro vetrine corredate da pannelli esplicativi. (solo spese vive di realizzazione delle vetrine) X - Pubblicazione dei risultati Alla fine del lavoro si prevede la pubblicazione di un volume in cui verranno presentati la documentazione prodotta nel corso delle indagini e i risultati degli studi. UL G € 1224 2000 Unità lavorative Giorni Euro N.B. - Sono stati quantificati solo i costi per il minimo fabbisogno di “manodopera specializzata” degli “operatori archeologi” esecutori degli interventi sul campo (1, 6, 9, 10 = € 5.280,00) e per le analisi di laboratorio (12 = € 1.224,00); - Alcune delle attività sopra descritte (2, 3, 4, 7, 13, 14) potranno realizzarsi con il concorso del volontariato, fatta salva le spese vive per il costo dei materiali occorrenti. ELENCO DEI MATERIALI E DELLE ATTREZZATURE OCCORRENTI PER LO SCAVO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 Scala in ferro alta 3-4 m Traliccio (metallo o legno) con carrucola, corda e gancio per movimentare pietre e secchi 10-20 cassette di plastica (tipo pesca) 50 vaschette in alluminio (tipo forno) di due misure (piccola e media) 1 rotolo di carta di alluminio da 50 m Buste e bustine di plastica di varie misure (1 kg.) 3 blocchi di carta millimetrata formato A3 100 mt di cordino bianco per quadrettatura e sezioni 5 cazzuole a penna corta o trowel 3 cazzuole medio-grandi 3 piccozze 1 filo a piombo 10 secchi di plastica (caldarelle) 2 picconi 2 pale leggere in alluminio 1 bolla da filo Chiodi di varia lunghezza (tipo in acciaio per cemento) 5 bisturi rigidi 5 rotoli di scotch di carta (tipo carrozziere alt. 2 cm) 1 tavolo di plastica (tipo giardino) piccolo, con 4 sedie Gruppo di continuità e carburante per tutta la campagna di scavo Cavi elettrici e portalampade per illuminare l’area di scavo 3 fogli in poliestere bianco per fare cartellini (fogli da 1x1 m) 5 pennarelli indelebili a punta fine colore nero 1 forbice 1 setaccio circolare in metallo 2 rotelle metriche da 20 m 2 metri a stecca da 2 m Puntine colorate da disegno (vari colori) 2 lavagnette e gessi per scrivere 1 matassa di filo di ferro da cantiere Utensili da carpenteria Tot. € 800,00 5. Ristrutturazione, adeguamenti ed espositori per l’Antiquarium: intenzioni e preventivi RIPRISTINO PARETI ORIGINARIE A) Asportazione dell’intonaco, con preliminare sondaggio archeologico da parte del Dott. Giorgio Filippi. Operazione segnalata alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio competente per territorio. € 580,00 B) Stuccatura e consolidamento del materiale di costruzione € 520,00 PAVIMENTAZIONE C) Asportazione del mattonato (linoleum, piastrelle e massetto) D) Posa in opera di massetto + pavimento di ciottolato e mattoni anticati € 220,00 € 1.000,00 INFISSI: D) Restauro delle grate di sicurezza esistenti (n. 1 porta di ingresso e n. 2 finestre), degli infissi (n. 2 finestre e n. 1 porta), delle 4 ante delle finestre € 1.350,00 SISTEMA ANTIFURTO: E) Installazione di un sistema antifurto ad onde radio (per evitare la posa di ulteriori cavi) con sensori di movimento e di effrazione. € 1.000,00 SISTEMA DI VIDEO-SORVEGLIANZA: F) Installazione di un sistema di video sorveglianza della zona interna, con hard disc per l’archiviazione dei dati. € 550,00 IMPIANTO ELETTRICO: G) Posa in opera di un impianto a norma di legge (a faretti led o con riproduzioni di lanterne d’epoca), con cavi esterni anticati € 650,00 IMPIANTO DI AREAZIONE E RISCALDAMENTO: H) Posa in opera di un impianto di riscaldamento termoconvettore o a irraggiamento. Funzione di monitoraggio e regolazione dell’umidità € 830,00 TECA ED ESPOSITORI I) Posa in opera di n.1 teca su misura in acciaio e vetro blindato, a chiudere la grande nicchia a sx dopo l’entrata € 5.124,00 L) Acquisto di n. 3 espositori di diverse grandezze, per pannelli descrittivi e fotografici € 1.876,00 ARREDI PER ALLESTIMENTI M) Tavolo/scrivania, bacheca € 750,00 TARGA ESTERNA ALL’INGRESSO N) Posa di n. 1 targa in ottone a fianco alla porta di ingresso e di n. 1 pannello descrittivo in ottone € 250,00 SEGNALI DI INDICAZIONE STRADALE -TURISTICA O) N. 3 (loc. Osteriola, bivio Configni, Piazza XX Settembre) € 225,00 RIEPILOGO PREVENTIVI DI SPESA Scavo archeologico Grotta di Camorco: Prestazioni professionali operatori archeologici Manodopera generica di supporto Vitto e alloggio per la durata dello scavo Analisi di laboratorio Attività didattico-promozionale Materiali e attrezzature per lo scavo TOTALE € 5.280,00 € 3.480,00 € 4.000,00 € 1.224,00 € 2.000,00 € 800,00 € 16.784,00 Saggi di scavo: Grotta dei Lanterni Loc. Pretara Casitti Lugnola, Chiesa di Santa Maria TOTALE € 1.000,00 € 1.000,00 € 1.000,00 € 1.000,00 € 4.000,00 Realizzazione dell’Antiquarium: Lavori di ristrutturazione del locale Impianti vari Teca ed espositori Arredo, segnaletica e pannelli informativi TOTALE Fondi necessari per la realizzazione dell’intero progetto: € 3.670,00 € 3.030,00 € 7.000,00 € 1.225,00 € 14.925,00 -----------------------€ 35.709,00 Quota parte dell’associazione per l’Antiquarium € 2.670,00 (A e B asportazione e stuccatura intonaco, C asportazione mattonato, E restauro grate e infissi) Il presidente dell’Associazione “Sulle tracce di Humo” Massimo Placidi