Periodico mensile dell`oratorio S. Tarcisio – Carnate (MB)
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Periodico mensile dell`oratorio S. Tarcisio – Carnate (MB)
Anno XII Numero 6 ______________________________________________________________________ _______________________________________________________________ Periodico mensile dell’oratorio S. Tarcisio – Carnate (MB) 2 Editoriale TUTTI I SANTI Il mese di novembre si apre con una festa non molto “popolare”: quella di tutti i santi. Forse l’immagine che abbiamo di loro è quella delle statue e quindi pensiamo che i santi siano uomini e donne perfetti, senza difetti, incapaci di sbagliare…. Ma questa non è la santità cristiana: è un modello di perfezione umana che non ha niente a che fare con i santi. I santi sono persone umanissime, con pregi e difetti come tutti, esposte alle difficoltà della vita quotidiana, non esenti dagli errori. Allora ci domandiamo: a cosa “ci servono”? E’ bello pensare che il Signore ci abbia dato dei compagni di cammino che sono già arrivati alla meta, e hanno lasciato delle tracce lungo il sentiero, tracce da seguire per camminare sulla strada giusta. Essi dall’alto fanno il tifo per noi, ci incitano a continuare a camminare, ci “mandano” qualche aiuto, proprio perché sanno quanta fatica si faccia, tante volte, a camminare nella vita di tutti i giorni. Ma, soprattutto, i santi sono quelle persone che ci mostrano come sia vero che condividere con il Signore il desiderio di felicità che abbiamo tutti nel cuore, sia ciò che cambia la vita e la rende speciale, unica. Hanno sperimentato come il Signore sia quella forza che dà ragione alle azioni, ai desideri, alle scelte, che permette di guardare al futuro con speranza, sapendo che non siamo soli. Allora perché lasciare che solo loro siano felici? BEATI NOI SE APRIAMO IL CUORE A GESU’: seguiamo il loro esempio ogni giorno, per poter sperimentare anche noi come Dio abbia nel cuore un inguaribile desiderio di cercare con noi la nostra gioia! Don Fabio 3 Speciale vacanze II ESPERIENZA ESTIVA 18ENNI E GIOVANI Il mese scorso vi abbiamo raccontato le esperienze estive dei nostri ADO e Preado. Ecco questo mese quella dei 18enni e giovani! Dall’ 11 al 17 agosto si è svolta l’esperienza estiva del gruppo 18enni e giovani della nostra Comunità Pastorale. Abbiamo trascorso la settimana al SERMIG (servizio missionario giovani) di Torino, presso un’antica fabbrica di armi in disuso. Il SERMIG nasce nel 1964 da un intuizione e da un sogno condiviso da molti giovani tra cui Ernesto Olivero. La giornata all’interno dell’arsenale era principalmente divisa in due momenti: la mattina e il pomeriggio. La mattinata era il momento in cui si svolgevano diverse attività in vari luoghi, come l’animazione ai bambini che vivevano all’interno dell’arsenale, la sua pulizia, lo smistamento degli abiti donati dagli abitanti, cucinare. Mentre il pomeriggio, dopo una breve parentesi di svago, ci si divideva in gruppi a seconda della fascia d’età e, guidati da un capogruppo, si pensava, scambiandosi i propri pareri riguardo un argomento comune: la coscienza. La scelta di questa tematica non è stata casuale, ma improntata sull’ incontro mondiale che si è svolto a Napoli lo scorso 4 ottobre. Abbiamo passato gli ultimi due giorni di vacanza a Dormelletto, sul lago Maggiore, in un campeggio in cui abbiamo dormito in tenda. È stata un’esperienza indimenticabile perché ci è stato spiegato che basta una sola persona con un sogno per cambiare una situazione, senza il bisogno di essere un personaggio di fama mondiale. Fre 4 Fumetto Fumetto 5 6 Speciale vacanze II UN EROE MODERNO Quest'estate ho voluto consolidare l'esperienza dell'anno scorso con Libera e da questo secondo viaggio sono tornata con ancora più voglia di fare e raccontare quello che ho vissuto. Per chi non lo sapesse, Libera è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità (def. da www.libera.it). Durante l'estate vengono organizzati campi di volontariato in tutta Italia, nei terreni confiscati alle famiglie mafiose. Vi possono partecipare tutti coloro che vogliono provare un'esperienza diversa dall'ordinario e che delle proprie vacanze vogliono fare qualcosa di più della semplice settimana al mare a riposare. Quest'anno ho scelto come meta del mio viaggio Salsomaggiore. Come in ogni campo, la mattina era dedicata al lavoro, mentre il pomeriggio si partecipava ad incontri di formazione con varie personalità dell'antimafia. Proprio in uno di questi incontri ho potuto ascoltare il racconto del personaggio di cui voglio parlare in questo articolo: Don Giacomo Panizza. Don Panizza nato a Brescia nel 1947, dopo aver iniziato il suo percorso ecclesiastico al nord, si è trasferito nel sud Italia a Lamezia Terme, per poter stare vicino a giovani diversamente abili, che aveva affiancato già quando svolgeva il proprio compito nel nord Italia. Il suo desiderio era di potergli stare vicino nella vita di tutti i giorni, dandogli la possibilità di trascorrere un'esistenza pressoché normale. Per questo prende la decisione di creare una comunità dove vivere e lavorare insieme. Dopo varie richieste fatte al comune per ottenere un luogo in cui far crescere la comunità, viene chiamato dal sindaco che gli propone di subentrare all'interno di una casa confiscata da poco ad una famiglia mafiosa del posto. Nella descrizione del luogo il sindaco si "dimentica" però, di sottolineare la vicinanza della casa ad un altro complesso che al contrario, era ancora abitato dalla stessa famiglia. Don Panizza non si fa però fermare da questo ostacolo. Non si fa fermare nemmeno dal fatto che i mafiosi lo aspettino in casa per "salutarlo" prima di liberare l'abitazione e lì finalmente crea la sua comunità "Progetto Sud". Fin dall'inizio subisce varie minacce e avvertimenti: gomme di auto bucate, freni manomessi, vetri rotti, oltre a minacce verbali dagli stessi mafiosi. Speciale vacanze II 7 Il 25 dicembre 2011 a seguito dello scoppio di una bomba davanti alla sede della comunità, iniziano ad innalzarsi cori di protesta e richieste di scorta da parte di vari esponenti della lotta per la legalità in primo luogo da Don Ciotti, fondatore di Libera. Don Panizza, però, diventa testimone di giustizia solo dopo aver riconosciuto la voce di un mafioso durante un'intercettazione da parte della polizia in una telefonata in cui due esponenti mafiosi parlavano del futuro assassinio del prete stesso. Mentre raccontava tutto questo Don Panizza ha mantenuto sempre una calma e una serenità estrema. L'unica domanda che siamo riusciti a fare, colpiti com'eravamo dal suo grandissimo coraggio, è stata chiedere che cosa l'avesse spinto ad andare al sud, in mezzo a quella situazione e adesso se sarebbe disposto a rifarlo. La sua risposta ci ha stupiti ulteriormente: infatti ha detto che in fondo lui si diverte e che non potrebbe mai lasciare "i suoi ragazzi". Inoltre, tutti dovremmo essere testimoni di giustizia nelle nostre città, fare qualcosa per cambiare la situazione. L'organizzazione mafiosa minaccia nel momento in cui si sente alle strette e colpisce quando un uomo viene lasciato da solo nella lotta per la legalità. Per questo non è necessario che ci siano pochi che facciano molto, non servono eroi, ma tanti che facciano poco e che si comportino in modo legale nella realtà di tutti i giorni, partendo dall'evitare tutti quei comportamenti anche piccoli che però sono comunque contro un'ottica della legalità, come non comprare il biglietto del treno, non fare lo scontrino nei negozi. Penso che questo insegnamento finale con cui ci ha lasciato Don Panizza sia non tanto l'esito della sua esperienza, quanto la causa che lo ha portato a fare tutto quello che ha fatto e che porta avanti ogni giorno con umiltà. La paura ovviamente c'è, infatti ha raccontato che spesso sogna di vedere un uomo morto per terra, di raggiungerlo e poi scoprire di essere lui stesso, ma non si lascia abbattere e porta avanti le sue idee e le sue scelte. Ho voluto parlarvi di lui perché penso che sia effettivamente un eroe moderno, un modello di cui si deve conoscere la storia e le opinioni. Troppo spesso quando parliamo di persone importanti, facciamo riferimento a persone morte, o mai esistite, arrivando a pensare che gli eroi non esistano o per lo meno siano rari. Non ritengo che sia così, anzi gli eroi esistono e lottano tutti i giorni con coraggio. Forse siamo noi che non vogliamo scoprirli per non doverci scontrare con persone che hanno il coraggio di essere coerenti con se stesse e con chi le circonda, eroi che non sono concentrati solo su se stessi, non rispondono unicamente all'istinto di sopravvivenza, ma alzano la testa e si guardano intorno aiutando gli altri e senza tirarsi indietro nei momenti di difficoltà. Cri 8 Musica LET’S GO, GIRLS! C’era una volta il rap, terra di frontiera tra musica e poesia, terra di lotta e di conquista tra dischi di platino e miseria, terra di uomini e di controversie, dove atteggiamenti criminali, povertà e desiderio di riscatto sociale si intrecciavano in modo indissolubile. Oggi soffia un nuovo vento, un vento di cambiamento, perché si sa, tutte le cose sono destinate a mutare. Dentro e fuori dalla cultura hip hop, il rap si fa carico di una serie di pregiudizi (non sempre infondati) che ne danneggiano il messaggio; si dice sia un genere di musica che parla di un mondo violento, omofobo, dove le donne vengono marginalizzate o mercificate, dove i divertimenti, spesso illegali, vengono celebrati ed inneggiati. Questa è solo una parte della cultura hip hop, quella che viene più pubblicizzata anche per ragioni di mercato. Il rap è una forma di protesta, di espressione del disagio e di aggregazione di quella parte della società che non si sente accettata e si trova a ricoprire un ruolo marginale. Non a caso moltissimi rapper statunitensi sono immigrati, latini o afroamericani. Tuttavia, dagli anni ’90 ad oggi, diverse sono state le figure di donna rapper, ognuna con il proprio passato e il proprio contributo alla storia del rap. Uno degli esempi che più si confà all’immaginario collettivo del genere è quello di Lil Kim, newyorkese, nata a Brooklyn e cacciata di casa giovanissima, cresciuta praticamente sulla strada, facendo rap per divertimento, finché fu notata da The Notorious B.I.G. e lanciata nel mondo della musica a metà degli anni ‘90. La donna rapper più nota al grande pubblico a cavallo del nuovo millennio fu tuttavia Missy Elliott di cui in molti forse ricorderanno Work it. La rapper, oggi anche produttrice discografica, è nata a Portsmouth, nel New Hampshire, sempre nella East Coast. Ad oggi ha collaborato con moltissime artiste d’alto calibro, come Whitney Houston e Beyoncé passando per Madonna. Musica 9 Con la crescita del panorama urbano e l’espansione della cultura hip hop, altre outsider, sempre però di lingua inglese, hanno potuto farsi strada. Una delle prime fu M.I.A., inglese ma di origini tamil (Sri Lanka), che grazie al suo stile eclettico e fusion ha saputo accaparrarsi un oscar nel 2009 con il brano O…Saya, dalla colonna sonora di The Millionare. La vita di M.I.A. è stata molto travagliata. Nata nella periferia di Londra, ma tornata subito in patria, a causa della guerra civile la famiglia si è rifugiata prima in India e poi stabilmente a Londra. Studentessa della Central Saint Martins College of Art and Design, la più importante scuola d’arte e moda inglese, M.I.A. si è espressa prima come artista, poi come cantante. Le sue origini e il suo melting pot culturale l’hanno sicuramente aiutata ad avere una visione originale e personale anche nella musica.I veri due fenomeni, a rigor di vendite, sono però Nicki Minaj e Iggy Azalea. La prima si ricollega ironicamente alle origini del rap stesso, infatti è di Trinidad, anche se naturalizzata statunitense, con origini indiane. Fu scoperta da Lil Wayne nel 2007, ma fu solo nel 2012 con i singoli Super bass e Starships che la sua carriera Iggy Azalea è decollata in modo definitivo. La figura di Iggy poi è particolarmente interessante, voce da afroamericana ma incarnato diafano. La rapper australiana del ’90 non viene dall’ambiente metropolitano ma da un piccolo paesino. Innamoratasi del rap in giovanissima età ha deciso di trasferirsi negli USA a soli sedici anni e ha inseguito il suo sogno lavorando anche come modella. La Azalea è divenuta nota al grande pubblico solo nel 2013, aprendo il tour della cantante inglese Rita Ora. Grazie a queste artiste le classifiche si stanno colorando di duetti poprap-R&B tutti al femminile dimostrando che le ragazze anche nel rap possono ballare da sole. Martina 10 Giochi 1 2 3 4 5 6 7 8 11 9 12 14 15 17 18 20 21 23 25 24 26 29 27 30 33 34 31 35 13 16 19 22 10 28 32 36 37 ORIZZONTALI: 1. Dura tutto l’anno – 11. Gli Champs di Parigi – 12. Silenziosa, taciturna – 14. Napoli sulle auto – 15. Monaco russo, consigliere dei Romanov – 17. Prima parola del dizionario – 20. Prima persona singolare – 21. Opposto a on – 22. Coincidenza, fortuna – 23. L’erbio del chimico – 24. Comune veronese confinante con Bardolino – 25. Costa senza limiti – 26. Se le dà il borioso – 28. Precede quale per indicare uguale – 29. Inferiore al Cap – 31. Costituito di tre – 33. Pesce simile al branzino – 36. Il Lee Jones attore statunitense – 37. La chiede l’avvocato. VERTICALI: 1. Il dipinto vinciano esposto a Milano – 2. Roccia estratta vicino a Volterra – 3. Il portiere pallone d’oro nel 1963 (iniz.) – 4. In mezzo alla fesa – 5. Scura, tetra – 6. Lo è Afrodite – 7. Antico popolo del Medio Oriente – 8. Un’imposta immobiliare – 9. Album dei R.E.M. del 1991 – 10. Nave da diporto lunga da 10 a 24 metri – 13. Il luogo di una celebre colazione cinematografica – 16. Il più lungo fiume italiano – 18. Mezzo astice – 19. Delimitano un cono – 23. Moglie di Zeus – 27. Samuel, ex attaccante nerazzurro – 30. Radio e Televisione Italiana – 32. Romani dispari – 34. Il cantante Bocelli (iniz.) – 35. Rare senza eguali – 36. Contengono tanti. ANDREA Cucina 11 TORTA DI CASTAGNE E CIOCCOLATO Cari lettori, questo mese vi propongo un dolce semplice e autunnale dal gusto rustico. L’elemento principale è la farina di castagne che abbinata al cioccolato rende la torta ancora più golosa, adatta per la colazione e la merenda. Ottima consumata anche nei giorni posteriori alla preparazione. Cominciamo come sempre dall’elenco degli ingredienti: 3 uova 150g di zucchero 150g di olio di semi di girasole 80g di cioccolato al latte 200g di farina di castagne 100g di farina 00 Latte q.b. Un pizzico di sale Una bustina di lievito PROCEDIMENTO: Sbattere le uova con lo zucchero per ottenere un composto bianco e spumoso. Aggiungere, ora, a filo l’olio e il cioccolato sciolto a bagnomaria e tiepido. Mescolare il tutto ed incorporare la farina di castagne. Se il composto risulta duro aggiungere del latte affinché ritorni morbido. A questo punto, mettere la farina 00 e sempre se necessario versare del latte. Unire all’impasto un pizzico di sale, mescolare ed aggiungere in seguito la bustina di lievito. Dopo aver bene amalgamato tutti gli ingredienti, trasferire il composto in una tortiera imburrata ed infarinata. Cuocere il dolce in forno preriscaldato a 180 gradi per 40/45 minuti. Questo dolce può essere adattato per coloro che sono celiaci, sostituendo la farina 00 ed aumentando la quantità della farina di castagne a 300 grammi. L’importante è fare attenzione che sia sulla confezione della farina di castagne che quella del cioccolato sia ESPRESSAMENTE indicata la mancanza di glutine. Infine, una volta sfornato il dolce, lasciar raffreddare per bene, servire e gustare! Alla prossima ricetta! CHIARA 12 Cultura The Normal Heart The Normal Heart è un film prodotto per la Tv americana HBO nel 2014, diretto da Ryan Murphy e basato sull’acclamata pièce teatrale di Larry Kramer. Il film parla della diffusione del virus HIV all’inizio degli anni ’80 all’interno della comunità omosessuale in America. Uno dei temi principali affrontati nel lungometraggio è l’indifferenza delle istituzioni nei confronti di una minoranza che chiede aiuto. Lo sforzo degli attori (tra cui figurano Mark Ruffalo e Julia Roberts) è volto a trasmettere il fortissimo senso di impotenza vissuto da un gruppo di attivisti newyorkesi di fronte al diffondersi della nuova malattia e, allo stesso tempo, al continuo vanificarsi delle richieste di aiuto e attenzione rivolte a governo, medici e ricercatori. Soltanto dopo diversi anni, quando il virus iniziò a diffondersi anche tra gli eterosessuali, si iniziò a considerare l’HIV un problema reale, che poteva colpire chiunque e non soltanto la piaga di una minoranza. The Normal Heart è un film che obbliga a una riflessione su più livelli ed è di grande attualità anche in questi giorni, di fronte all’espandersi dell’epidemia di ebola. Il virus ebola fu identificato per la prima volta nel 1976: trentotto anni fa. Eppure, solo ora che sta minacciando noi “occidentali” sembra fare davvero paura. Come per l’AIDS, il mondo si è tutto sommato disinteressato della malattia finché uccideva soltanto in alcune zone dell’Africa, mentre ora, che si registrano casi in Europa ed America, si parla di vaccini e protocolli sanitari. Certo, dietro a questo tipo di politiche del “tanto non ci riguarda” ci sono ragioni economiche e sociali, ma, anche se è solo un’utopia, sarebbe bello se si imparasse a guardare agli altri e considerarli, specialmente chi soffre, non con indifferenza, ma con un cuore umano. Un cuore normale. Alessia Attualità 13 NUOVI TRENI TRENORD! Cari lettori, nelle ultime settimane avrete sicuramente avvistato un treno nuovo sfrecciare sui binari che attraversano il nostro territorio, senza però fermare nella nostra stazione di Carnate-Usmate. Si tratta del primo dei nuovi convogli “Coradia Meridian” di Trenord, o meglio dei primi due, in quanto viaggia composto da due singoli treni non comunicanti, che possono a loro volta essere utilizzati anche separatamente. Il nuovo treno è in servizio da lunedì 29 settembre sulla linea che collega Milano alla Valtellina: la Milano-Monza-LeccoSondrio-Tirano. Il nuovo treno, a mio parere molto bello, è caratterizzato da una notevole spaziosità degli interni, dotati a loro volta di allestimenti specifici per il trasporto regionale, il tutto progettato secondo nuovi standard di comfort, sicurezza e accessibilità; esso può viaggiare a una velocità massima di 160 km orari. I servizi a bordo del Coradia sono notevoli: climatizzazione, impianto di videosorveglianza, schermi luminosi interni per le informazioni di viaggio, impianto di diffusione sonora per gli annunci, scritte in braille, prese di corrente a 220 V (ad esempio per l'alimentazione di cellulari e PC portatili) e ampio portabagagli. Inoltre l'ingresso a raso con il marciapiede facilita l'accesso dei passeggeri, ma la cosa più innovativa sono le pedane retrattili installate su ogni porta, che permettono un accesso ancor più agevole, soprattutto per i passeggeri a ridotta capacità motoria, in quanto eliminano il vuoto tra la banchina e il treno stesso.Questi due nuovi convogli rientrano nella commessa di 63 nuovi treni acquistati per i pendolari lombardi in occasione dell’ormai sempre più vicino Expo 2015, grazie ad un investimento di oltre 500 milioni di euro da parte di Regione Lombardia, Trenitalia, Gruppo FNM (Ferrovie Nord Milano) e Trenord.Per questi primi mesi i treni Coradia saranno destinati alla Valtellina, ma il progetto è quello di aumentare le loro tratte… speriamo che queste comprendano anche quelle che fermano nella nostra stazione! Drusi 14 Attualità CRISI ITALIANA: MA E’ SOLO ECONOMICA? La preoccupazione principale di questi ultimi anni per il governo italiano è la crisi economica che sta attraversando il Paese; ma la crisi di valori perché non viene minimamente presa in considerazione? Solidarietà, responsabilità, educazione, rispetto … tutte merci che stanno diventando sempre più rare. Continuamente questo fatto viene confermato: l’episodio del quattordicenne di Napoli risalente agli inizi di ottobre ne è l’esempio più eclatante. Lo stato dovrebbe garantire la sicurezza e difendere la dignità dell’individuo, impedire che tali violenze siano concesse. Di fatto tuttavia questi casi sono frequenti e non vengono mai affrontati attribuendo loro la reale gravità, non valutando che essi possano essere segnale di una progressiva degenerazione sociale. Di fronte a questa situazione, il governo dovrebbe quindi cercare di arginare queste mancanze e allo stesso tempo prestarsi come modello per la società, essendo la rappresentanza di tutti i cittadini italiani. Invece, paradossalmente, molti nostri rappresentanti sono i primi ad agire violando i diritti delle persone e, anche se con mezzi più raffinati, a ignorare quella serie di valori umani che sono alla base di una società civile. Ovviamente è chiara l’allusione al comportamento disonorevole di Gasparri adottato il 19 ottobre. Attualità 15 Fedez, da una settimana al centro delle polemiche politiche per aver scritto l’inno dei 5 stelle e per aver poi preso posizione contro la manifestazione anti immigrati organizzata da Matteo Salvini e dalla Lega Nord, a Milano, si è fatto una foto con un cartello recante scritto malamente “#Stopinvasione della Lega NORD!". Gasparri, replicando a un anonimo utente, non ha mancato l’occasione di twittare: «Cioè questo coso dipinto ha avuto qualcosa da ridire?», alludendo a molti tatuaggi del rapper. «Indubbiamente quel #cosodipinto ispira pena, si fa orrore e si nasconde a se stesso», è un altro tweet. E poi: «Uno che tratta così il suo corpo chissà come ha trattato il cervello, credo sia già una gioia non essere ridotti come lui». Infine un retweet: «Maurizio non abbassarti al livello di Fedez, è gente frustrata, molto probabilmente anche il loro cervello è tatuato..». Il livello a cui sarebbe sceso Gasparri, è quello del tweet che il vicepresidente del Senato ha dedicato ad una ragazza, che difendeva il suo idolo. «Gasparri quel “coso colorato” è una persona pulita, a differenza tua che se sporco e te la credi» scrive la fan minorenne, che ha per avatar una foto abbracciata a Fedez. Brutale la risposta del senatore, tutta centrata sull’immagine: «meno droga, più dieta, messa male». Il governo rappresenta il nostro Paese. Avere come vicepresidente un individuo che sostiene questa “politica di dialogo” è una vergogna per tutti gli italiani. Tweetty 16 Informatica E ADESSO COME FACCIAMO? Scaricare via internet (musica, programmi film, ecc) è diventata ormai una routine ed è consuetudine pensare che oggi si possa fare tranquillamente. Assolutamente no! Questa pratica è considerata ancora illegale, ma la questione è passata in secondo piano perché appena si chiude un sito ne compaiono subito altri con gli stessi dati. Il fenomeno è diventato incontrollabile con il diffondersi del Peer to Peer, tramite l'utilizzo di alcuni programmi specifici che immettono file privati nella rete. (Gli utenti una volta scaricato il file fanno a loro volta da punto di smistamento per altri utenti che cercano quel determinato file, aumentandone la velocità ed il diffondersi nella rete). A questo riguardo Google ha pensato ad un nuovo algoritmo che penalizzi i siti che ospitano prodotti piratati come film, musica, videogiochi e libri. In pratica il nuovo sistema declasserebbe queste piattaforme nelle ricerche online. Sono indicazioni contenute nel report How Google Fights Piracy e dovrebbero essere applicate dalla prossima settimana. Nello stesso documento, inoltre, l’azienda spiega che con il programma Content ID ha distribuito 1 miliardo di dollari ai detentori di copyright su YouTube. Informatica 17 Il programma Content ID è stato istituito nel 2007 per eseguire la scansione sui contenuti generati degli utenti e individuare le violazioni del diritto d’autore su YouTube. Ne fanno parte 5mila detentori di copyright, come le etichette musicali, le emittenti tv e gli studi cinematografici. Riguardo gli sforzi per abbassare il ranking dei siti pirata, Google si riferisce a quelle piattaforme che hanno ricevuto un gran numero di denunce in base al Digital Millenium Copiright Act (DMCA), la legge statunitense sul copyright. Secondo il rapporto, nel 2013 Google ha ricevuto 224.000 segnalazioni e ha rimosso il 99% di queste. Alla fine tutto ciò è in parte corretto. Scaricare programmi o musica illegalmente è lecito quando per esempio vogliamo provare quel determinato programma od ascoltare quella determinata canzone (anche se esiste già YouTube per quest'ultimo). Pensate solo ad un programma che costi 150 euro, non tutti hanno una demo e comprarlo per poi scoprirlo inutile per il proprio scopo non credo faccia di certo piacere. Lo stesso per i giochi, provarli prima di comprarli è ottimo per scoprire se ti soddisfa o meno la trama (per esempio). Per concludere è giusto penalizzare chi usufruisce di questo sistema pirata perché purtroppo questo fenomeno si è diffuso ormai a macchia d'olio tra tutti gli utenti di internet e danneggia autori e sviluppatori. Ma tutto ciò non è causato dagli utenti da download occasionali, ma bensì da quelli che costantemente scaricano ogni giorno illegalmente migliaia di Gb di informazioni senza aver mai comprato nulla e questo deve essere fermato assolutamente. Christian 18 Curiosità SAVE THE CHILDREN Save the Children è la nota rete di associazioni umanitarie nazionali. Nasce a Londra nel 1919. La sua fondatrice, Eglantyne Jebb, un'infermiera volontaria, intendeva creare un'organizzazione in grado di alleviare le terribili sofferenze dei bambini durante la Prima Guerra Mondiale. Eglantyne Jebb, nel 1923, scrive la prima Carta dei Diritti del Bambino, adottata dalla Lega delle Nazioni. Sulla stessa carta, si basa la Convenzione ONU sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza. A capo c’è l’ International Save the Children Alliance a sede a Londra. Save the Children, presta aiuti immediati alle comunità in difficoltà e soccorso alle famiglie e ai bambini colpiti da disastri e catastrofi naturali, da conflitti e guerre. I suoi interventi hanno riguardato e riguardano tuttora la protezione dei bambini e la ricostruzione del sistema scolastico. È presente da molti anni in quasi tutti i paesi dell'Africa: in quelli colpiti più volte da siccità come l'Etiopia, o in quelli che affrontano anni di conflitti, come l'Angola, la Repubblica Democratica del Congo, la Somalia, oppure in quelli che hanno problemi sanitari gravissimi, come il Malawi (a causa della diffusione dell'HIV-AIDS). Save the Children sviluppa progetti anche in tutto il Centro e Sud America, in tutta l'Asia e in Oceania. Dal 1998 è presente in Italia Save the Children Italia Onlus, che, oltre a sostenere progetti nei paesi in via di sviluppo, opera all’interno del Paese con progetti di protezione dell'infanzia. Nel 2012 è stato avviato un nuovo progetto di educazione di base in Tigray, Etiopia, una delle regioni più povere al mondo, con l'obiettivo di scolarizzare oltre 800 bambini costretti a restare a casa per aiutare le loro famiglie nel lavoro sui campi. Molte aziende sono da diversi anni al fianco di Save the Children per sostenere l’associazione e aiutarla il più possibile economicamente. Altre aziende scelgono invece dei tipi di campagne ad hoc in cui è l'utente stesso che collabora in prima persona alla raccolta di fondi, come la campagna lanciata da Coop e Fastweb per promuovere l'invio di sms devoluti interamente in beneficenza. Sosteniamo anche noi Save the Children per salvare più bambini! Per informazioni visitate il sito: www.savethechildren.it Calendario 19 SABRI AMATO Calendario 19 APPUNTAMENTI DI NOVEMBRE Preado: - Venerdì 7-14-21-28, dalle 20,45: Incontro formativo a Carnate 18enni: - Domenica 2-9-16-23, alle 20.30: Incontro formativo Giovani: - Giovedì 6-13-20: Incontro formativo Soluzione del Cruciverba dello scorso numero: C A L E N D A E L Y S E E S N A R A S P A B A C I O C A S O O S T L T O R A T A O B I E A A R E R R I A Z R I O M U T A U T I N O F F F F I T A L O A E P T R I N T O M M Y I O N E LA REDAZIONE Per commenti e osservazioni scrivete alla casella e-mail de “Il Bagliore”: [email protected] Visitate il nostro sito: www.ilbagliore.altervista.org “Il Bagliore” esce in collaborazione con: