Periodico mensile dell`oratorio S. Tarcisio – Carnate (MB)

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Periodico mensile dell`oratorio S. Tarcisio – Carnate (MB)
Anno XII Numero 6
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Periodico mensile dell’oratorio S. Tarcisio – Carnate (MB)
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Editoriale
TUTTI I SANTI
Il mese di novembre si apre con una festa non molto “popolare”: quella
di tutti i santi. Forse l’immagine che abbiamo di loro è quella delle
statue e quindi pensiamo che i santi siano uomini e donne perfetti, senza
difetti, incapaci di sbagliare…. Ma questa non è la santità cristiana: è un
modello di perfezione umana che non ha niente a che fare con i santi.
I santi sono persone umanissime, con
pregi e difetti come tutti, esposte alle
difficoltà della vita quotidiana, non
esenti dagli errori.
Allora ci domandiamo: a cosa “ci
servono”?
E’ bello pensare che il Signore ci
abbia dato dei compagni di cammino
che sono già arrivati alla meta, e
hanno lasciato delle tracce lungo il
sentiero, tracce da seguire per
camminare sulla strada giusta. Essi
dall’alto fanno il tifo per noi, ci
incitano a continuare a camminare, ci “mandano” qualche aiuto, proprio
perché sanno quanta fatica si faccia, tante volte, a camminare nella vita
di tutti i giorni.
Ma, soprattutto, i santi sono quelle persone che ci mostrano come sia
vero che condividere con il Signore il desiderio di felicità che abbiamo
tutti nel cuore, sia ciò che cambia la vita e la rende speciale, unica.
Hanno sperimentato come il Signore sia quella forza che dà ragione alle
azioni, ai desideri, alle scelte, che permette di guardare al futuro con
speranza, sapendo che non siamo soli.
Allora perché lasciare che solo loro siano felici?
BEATI NOI SE APRIAMO IL CUORE A GESU’: seguiamo il loro
esempio ogni giorno, per poter sperimentare anche noi come Dio abbia
nel cuore un inguaribile desiderio di cercare con noi la nostra gioia!
Don Fabio
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Speciale vacanze II
ESPERIENZA ESTIVA 18ENNI E GIOVANI
Il mese scorso vi abbiamo raccontato le esperienze estive dei nostri
ADO e Preado. Ecco questo mese quella dei 18enni e giovani!
Dall’ 11 al 17 agosto si è svolta
l’esperienza estiva del gruppo
18enni e giovani della nostra
Comunità Pastorale. Abbiamo
trascorso
la
settimana
al
SERMIG (servizio missionario
giovani) di Torino, presso
un’antica fabbrica di armi in
disuso. Il SERMIG nasce nel
1964 da un intuizione e da un
sogno condiviso da molti giovani
tra cui Ernesto Olivero. La
giornata all’interno dell’arsenale era principalmente divisa in due
momenti: la mattina e il pomeriggio.
La mattinata era il momento in cui si svolgevano diverse attività in vari
luoghi, come l’animazione ai bambini che vivevano all’interno
dell’arsenale, la sua pulizia, lo smistamento degli abiti donati dagli
abitanti, cucinare. Mentre il pomeriggio, dopo una breve parentesi di
svago, ci si divideva in gruppi a seconda della fascia d’età e, guidati da
un capogruppo, si pensava, scambiandosi i propri pareri riguardo un
argomento comune: la coscienza. La scelta di questa tematica non è stata
casuale, ma improntata sull’ incontro mondiale che si è svolto a Napoli
lo scorso 4 ottobre.
Abbiamo passato gli ultimi due giorni di vacanza a Dormelletto, sul lago
Maggiore, in un campeggio in cui abbiamo dormito in tenda. È stata
un’esperienza indimenticabile perché ci è stato spiegato che basta una
sola persona con un sogno per cambiare una situazione, senza il bisogno
di essere un personaggio di fama mondiale.
Fre
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Fumetto
Fumetto
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Speciale vacanze II
UN EROE MODERNO
Quest'estate ho voluto consolidare l'esperienza
dell'anno scorso con Libera e da questo
secondo viaggio sono tornata con ancora più
voglia di fare e raccontare quello che ho
vissuto.
Per chi non lo sapesse,
Libera è un
coordinamento di oltre 1500 associazioni,
gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente
impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di
diffondere la cultura della legalità (def. da www.libera.it).
Durante l'estate vengono organizzati campi di volontariato in tutta Italia, nei
terreni confiscati alle famiglie mafiose. Vi possono partecipare tutti coloro che
vogliono provare un'esperienza diversa dall'ordinario e che delle proprie
vacanze vogliono fare qualcosa di più della semplice settimana al mare a
riposare.
Quest'anno ho scelto come meta del mio viaggio Salsomaggiore. Come in ogni
campo, la mattina era dedicata al lavoro, mentre il pomeriggio si partecipava ad
incontri di formazione con varie personalità dell'antimafia.
Proprio in uno di questi incontri ho potuto ascoltare il racconto del personaggio
di cui voglio parlare in questo articolo: Don Giacomo Panizza.
Don Panizza nato a Brescia nel 1947, dopo aver iniziato il suo percorso
ecclesiastico al nord, si è trasferito nel sud Italia a Lamezia Terme, per poter
stare vicino a giovani diversamente abili, che aveva affiancato già quando
svolgeva il proprio compito nel nord Italia. Il suo desiderio era di potergli stare
vicino nella vita di tutti i giorni, dandogli la possibilità di trascorrere
un'esistenza pressoché normale. Per questo prende la decisione di creare una
comunità dove vivere e lavorare insieme. Dopo varie richieste fatte al comune
per ottenere un luogo in cui far crescere la comunità, viene chiamato dal
sindaco che gli propone di subentrare all'interno di una casa confiscata da poco
ad una famiglia mafiosa del posto. Nella descrizione del luogo il sindaco si
"dimentica" però, di sottolineare la vicinanza della casa ad un altro complesso
che al contrario, era ancora abitato dalla stessa famiglia. Don Panizza non si fa
però fermare da questo ostacolo. Non si fa fermare nemmeno dal fatto che i
mafiosi lo aspettino in casa per "salutarlo" prima di liberare l'abitazione e lì
finalmente crea la sua comunità "Progetto Sud".
Fin dall'inizio subisce varie minacce e avvertimenti: gomme di auto bucate,
freni manomessi, vetri rotti, oltre a minacce verbali dagli stessi mafiosi.
Speciale vacanze II
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Il 25 dicembre 2011 a seguito dello scoppio di una bomba davanti alla sede
della comunità, iniziano ad innalzarsi cori di protesta e richieste di scorta da
parte di vari esponenti della lotta per la legalità in primo luogo da Don Ciotti,
fondatore di Libera.
Don Panizza, però, diventa testimone di giustizia solo dopo aver riconosciuto la
voce di un mafioso durante un'intercettazione da parte della polizia in una
telefonata in cui due esponenti mafiosi parlavano del futuro assassinio del prete
stesso.
Mentre raccontava tutto questo Don Panizza ha mantenuto sempre una calma e
una serenità estrema. L'unica domanda che siamo riusciti a fare, colpiti
com'eravamo dal suo grandissimo coraggio, è stata chiedere che cosa l'avesse
spinto ad andare al sud, in mezzo a quella situazione e adesso se sarebbe
disposto a rifarlo. La sua risposta ci ha stupiti ulteriormente: infatti ha detto che
in fondo lui si diverte e che non potrebbe mai lasciare "i suoi ragazzi". Inoltre,
tutti dovremmo essere testimoni di giustizia nelle nostre città, fare qualcosa per
cambiare la situazione. L'organizzazione mafiosa minaccia nel momento in cui
si sente alle strette e colpisce quando un uomo viene lasciato da solo nella lotta
per la legalità. Per questo non è necessario che ci siano pochi che facciano
molto, non servono eroi, ma tanti che facciano poco e che si comportino in
modo legale nella realtà di tutti i giorni, partendo dall'evitare tutti quei
comportamenti anche piccoli che però sono comunque contro un'ottica della
legalità, come non comprare il biglietto del treno, non fare lo scontrino nei
negozi.
Penso che questo insegnamento finale con cui ci ha lasciato Don Panizza sia
non tanto l'esito della sua esperienza, quanto la causa che lo ha portato a fare
tutto quello che ha fatto e che porta avanti ogni giorno con umiltà. La paura
ovviamente c'è, infatti ha raccontato che spesso sogna di vedere un uomo
morto per terra, di raggiungerlo e poi scoprire di essere lui stesso, ma non si
lascia abbattere e porta avanti le sue idee e le sue scelte.
Ho voluto parlarvi di lui perché penso che sia effettivamente un eroe moderno,
un modello di cui si deve conoscere la storia e le opinioni. Troppo spesso
quando parliamo di persone importanti, facciamo riferimento a persone morte,
o mai esistite, arrivando a pensare che gli eroi non esistano o per lo meno siano
rari. Non ritengo che sia così, anzi gli eroi esistono e lottano tutti i giorni con
coraggio. Forse siamo noi che non vogliamo scoprirli per non doverci scontrare
con persone che hanno il coraggio di essere coerenti con se stesse e con chi le
circonda, eroi che non sono concentrati solo su se stessi, non rispondono
unicamente all'istinto di sopravvivenza, ma alzano la testa e si guardano
intorno aiutando gli altri e senza tirarsi indietro nei momenti di difficoltà.
Cri
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Musica
LET’S GO, GIRLS!
C’era una volta il rap, terra di frontiera tra musica e poesia, terra di lotta
e di conquista tra dischi di platino e miseria, terra di uomini e di
controversie, dove atteggiamenti criminali, povertà e desiderio di
riscatto sociale si intrecciavano in modo indissolubile.
Oggi soffia un nuovo vento, un vento di cambiamento, perché si sa, tutte
le cose sono destinate a mutare.
Dentro e fuori dalla cultura hip hop, il rap si fa carico di una serie di
pregiudizi (non sempre infondati) che ne danneggiano il messaggio; si
dice sia un genere di musica che parla di un mondo violento, omofobo,
dove le donne vengono marginalizzate o mercificate, dove i
divertimenti, spesso illegali, vengono celebrati ed inneggiati. Questa è
solo una parte della cultura hip hop, quella che viene più pubblicizzata
anche per ragioni di mercato. Il rap è una forma di protesta, di
espressione del disagio e di aggregazione di quella parte della società
che non si sente accettata e si trova a ricoprire un ruolo marginale. Non a
caso moltissimi rapper statunitensi sono immigrati, latini o
afroamericani.
Tuttavia, dagli anni ’90 ad oggi, diverse sono state le figure di donna
rapper, ognuna con il proprio passato e il proprio contributo alla storia
del rap. Uno degli esempi che più si confà all’immaginario collettivo del
genere è quello di Lil Kim, newyorkese, nata a Brooklyn e cacciata di
casa giovanissima, cresciuta praticamente sulla strada, facendo rap per
divertimento, finché fu notata da The Notorious B.I.G. e lanciata nel
mondo della musica a metà degli anni ‘90. La donna rapper più nota al
grande pubblico a cavallo del nuovo millennio fu tuttavia Missy Elliott
di cui in molti forse ricorderanno Work it. La rapper, oggi anche
produttrice discografica, è nata a Portsmouth, nel New Hampshire,
sempre nella East Coast. Ad oggi ha collaborato con moltissime artiste
d’alto calibro, come Whitney Houston e Beyoncé passando per
Madonna.
Musica
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Con la crescita del panorama
urbano e l’espansione della
cultura hip hop, altre outsider,
sempre però di lingua inglese,
hanno potuto farsi strada. Una
delle prime fu M.I.A., inglese
ma di origini tamil (Sri Lanka), che grazie al suo stile eclettico e fusion
ha saputo accaparrarsi un oscar nel 2009 con il brano O…Saya, dalla
colonna sonora di The Millionare. La vita di M.I.A. è stata molto
travagliata. Nata nella periferia di Londra, ma tornata subito in patria, a
causa della guerra civile la famiglia si è rifugiata prima in India e poi
stabilmente a Londra.
Studentessa della Central Saint Martins College of Art and Design, la
più importante scuola d’arte e moda inglese, M.I.A. si è espressa prima
come artista, poi come cantante. Le sue origini e
il suo melting pot culturale l’hanno sicuramente
aiutata ad avere una visione originale e personale
anche nella musica.I veri due fenomeni, a rigor di
vendite, sono però Nicki Minaj e Iggy Azalea. La
prima si ricollega ironicamente alle origini del rap
stesso, infatti è di Trinidad, anche se naturalizzata
statunitense, con origini indiane. Fu scoperta da
Lil Wayne nel 2007, ma fu solo nel 2012 con i
singoli Super bass e Starships che la sua carriera
Iggy Azalea
è decollata in modo definitivo.
La figura di Iggy poi è particolarmente
interessante, voce da afroamericana ma incarnato diafano. La rapper
australiana del ’90 non viene dall’ambiente metropolitano ma da un
piccolo paesino. Innamoratasi del rap in giovanissima età ha deciso di
trasferirsi negli USA a soli sedici anni e ha inseguito il suo sogno
lavorando anche come modella. La Azalea è divenuta nota al grande
pubblico solo nel 2013, aprendo il tour della cantante inglese Rita Ora.
Grazie a queste artiste le classifiche si stanno colorando di duetti poprap-R&B tutti al femminile dimostrando che le ragazze anche nel rap
possono ballare da sole.
Martina
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Giochi
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ORIZZONTALI:
1. Dura tutto l’anno – 11. Gli Champs di Parigi – 12. Silenziosa, taciturna – 14. Napoli sulle
auto – 15. Monaco russo, consigliere dei Romanov – 17. Prima parola del dizionario – 20.
Prima persona singolare – 21. Opposto a on – 22. Coincidenza, fortuna – 23. L’erbio del
chimico – 24. Comune veronese confinante con Bardolino – 25. Costa senza limiti – 26. Se
le dà il borioso – 28. Precede quale per indicare uguale – 29. Inferiore al Cap – 31.
Costituito di tre – 33. Pesce simile al branzino – 36. Il Lee Jones attore statunitense – 37. La
chiede l’avvocato.
VERTICALI:
1. Il dipinto vinciano esposto a Milano – 2. Roccia estratta vicino a Volterra – 3. Il portiere
pallone d’oro nel 1963 (iniz.) – 4. In mezzo alla fesa – 5. Scura, tetra – 6. Lo è Afrodite –
7. Antico popolo del Medio Oriente – 8. Un’imposta immobiliare – 9. Album dei R.E.M.
del 1991 – 10. Nave da diporto lunga da 10 a 24 metri – 13. Il luogo di una celebre
colazione cinematografica – 16. Il più lungo fiume italiano – 18. Mezzo astice – 19.
Delimitano un cono – 23. Moglie di Zeus – 27. Samuel, ex attaccante nerazzurro – 30.
Radio e Televisione Italiana – 32. Romani dispari – 34. Il cantante Bocelli (iniz.) – 35.
Rare senza eguali – 36. Contengono tanti.
ANDREA
Cucina
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TORTA DI CASTAGNE E
CIOCCOLATO
Cari lettori,
questo mese vi propongo un dolce semplice e autunnale dal gusto rustico.
L’elemento principale è la farina di castagne che abbinata al cioccolato
rende la torta ancora più golosa, adatta per la colazione e la merenda.
Ottima consumata anche nei giorni posteriori alla preparazione.
Cominciamo come sempre dall’elenco degli ingredienti:
3 uova
150g di zucchero
150g di olio di semi di girasole
80g di cioccolato al latte
200g di farina di castagne
100g di farina 00
Latte q.b.
Un pizzico di sale
Una bustina di lievito
PROCEDIMENTO:
Sbattere le uova con lo zucchero per ottenere un composto bianco e
spumoso. Aggiungere, ora, a filo l’olio e il cioccolato sciolto a bagnomaria
e tiepido. Mescolare il tutto ed incorporare la farina di castagne. Se il
composto risulta duro aggiungere del latte affinché ritorni morbido. A
questo punto, mettere la farina 00 e sempre se necessario versare del latte.
Unire all’impasto un pizzico di sale, mescolare ed aggiungere in seguito la
bustina di lievito. Dopo aver bene amalgamato tutti gli ingredienti,
trasferire il composto in una tortiera imburrata ed infarinata. Cuocere il
dolce in forno preriscaldato a 180 gradi per 40/45 minuti. Questo dolce può
essere adattato per coloro che sono celiaci, sostituendo la farina 00 ed
aumentando la
quantità della farina di castagne a 300 grammi.
L’importante è fare attenzione che sia sulla confezione della farina di
castagne che quella del cioccolato sia ESPRESSAMENTE indicata la
mancanza di glutine. Infine, una volta sfornato il dolce, lasciar raffreddare
per bene, servire e gustare! Alla prossima ricetta!
CHIARA
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Cultura
The Normal Heart
The Normal Heart è un film prodotto per la Tv
americana HBO nel 2014, diretto da Ryan Murphy
e basato sull’acclamata pièce teatrale di Larry
Kramer. Il film parla della diffusione del virus
HIV all’inizio degli anni ’80 all’interno della
comunità omosessuale in America.
Uno dei temi principali affrontati nel
lungometraggio è l’indifferenza delle istituzioni
nei confronti di una minoranza che chiede aiuto.
Lo sforzo degli attori (tra cui figurano Mark
Ruffalo e Julia Roberts) è volto a trasmettere il
fortissimo senso di impotenza vissuto da un gruppo di attivisti
newyorkesi di fronte al diffondersi della nuova malattia e, allo stesso
tempo, al continuo vanificarsi delle richieste di aiuto e attenzione rivolte
a governo, medici e ricercatori.
Soltanto dopo diversi anni, quando il virus iniziò a diffondersi anche tra
gli eterosessuali, si iniziò a considerare l’HIV un problema reale, che
poteva colpire chiunque e non soltanto la piaga di una minoranza.
The Normal Heart è un film che obbliga a una riflessione su più livelli
ed è di grande attualità anche in questi giorni, di fronte all’espandersi
dell’epidemia di ebola. Il virus ebola fu identificato per la prima volta
nel 1976: trentotto anni fa. Eppure, solo ora che sta minacciando noi
“occidentali” sembra fare davvero paura. Come per l’AIDS, il mondo si
è tutto sommato disinteressato della malattia finché uccideva soltanto in
alcune zone dell’Africa, mentre ora, che si registrano casi in Europa ed
America, si parla di vaccini e protocolli sanitari. Certo, dietro a questo
tipo di politiche del “tanto non ci riguarda” ci sono ragioni economiche e
sociali, ma, anche se è solo un’utopia, sarebbe bello se si imparasse a
guardare agli altri e considerarli, specialmente chi soffre, non con
indifferenza, ma con un cuore umano. Un cuore normale.
Alessia
Attualità
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NUOVI TRENI TRENORD!
Cari lettori, nelle ultime settimane avrete
sicuramente avvistato un treno nuovo
sfrecciare sui binari che attraversano il nostro
territorio, senza però fermare nella nostra
stazione di Carnate-Usmate. Si tratta del
primo dei nuovi convogli “Coradia Meridian”
di Trenord, o meglio dei primi due, in quanto viaggia composto da due
singoli treni non comunicanti, che possono a loro volta essere utilizzati
anche separatamente. Il nuovo treno è in servizio da lunedì 29 settembre
sulla linea che collega Milano alla Valtellina: la Milano-Monza-LeccoSondrio-Tirano.
Il nuovo treno, a mio parere molto bello, è caratterizzato da una notevole
spaziosità degli interni, dotati a loro volta di allestimenti specifici per il
trasporto regionale, il tutto progettato secondo nuovi standard di comfort,
sicurezza e accessibilità; esso può viaggiare a una velocità massima di 160
km orari.
I servizi a bordo del Coradia sono notevoli: climatizzazione, impianto di
videosorveglianza, schermi luminosi interni per le informazioni di viaggio,
impianto di diffusione sonora per gli annunci,
scritte in braille, prese di corrente a 220 V (ad
esempio per l'alimentazione di cellulari e PC
portatili) e ampio portabagagli. Inoltre
l'ingresso a raso con il marciapiede facilita
l'accesso dei passeggeri, ma la cosa più
innovativa sono le pedane retrattili installate su
ogni porta, che permettono un accesso ancor più agevole, soprattutto per i
passeggeri a ridotta capacità motoria, in quanto eliminano il vuoto tra la
banchina e il treno stesso.Questi due nuovi convogli rientrano nella
commessa di 63 nuovi treni acquistati per i pendolari lombardi in occasione
dell’ormai sempre più vicino Expo 2015, grazie ad un investimento di oltre
500 milioni di euro da parte di Regione Lombardia, Trenitalia, Gruppo
FNM (Ferrovie Nord Milano) e Trenord.Per questi primi mesi i treni
Coradia saranno destinati alla Valtellina, ma il progetto è quello di
aumentare le loro tratte… speriamo che queste comprendano anche quelle
che fermano nella nostra stazione!
Drusi
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Attualità
CRISI ITALIANA: MA E’ SOLO
ECONOMICA?
La preoccupazione
principale di questi
ultimi anni per il
governo italiano è
la crisi economica
che
sta
attraversando
il
Paese; ma la crisi di
valori perché non
viene minimamente
presa
in
considerazione?
Solidarietà, responsabilità, educazione, rispetto … tutte merci che stanno
diventando sempre più rare. Continuamente questo fatto viene
confermato: l’episodio del quattordicenne di Napoli risalente agli inizi di
ottobre ne è l’esempio più eclatante. Lo stato dovrebbe garantire la
sicurezza e difendere la dignità dell’individuo, impedire che tali violenze
siano concesse. Di fatto tuttavia questi casi sono frequenti e non
vengono mai affrontati attribuendo loro la reale gravità, non valutando
che essi possano essere segnale di una progressiva degenerazione
sociale. Di fronte a questa situazione, il governo dovrebbe quindi
cercare di arginare queste mancanze e allo stesso tempo prestarsi come
modello per la società, essendo la rappresentanza di tutti i cittadini
italiani. Invece, paradossalmente, molti nostri rappresentanti sono i primi
ad agire violando i diritti delle persone e, anche se con mezzi più
raffinati, a ignorare quella serie di valori umani che sono alla base di una
società civile. Ovviamente è chiara l’allusione al comportamento
disonorevole di Gasparri adottato il 19 ottobre.
Attualità
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Fedez, da una settimana al centro delle polemiche politiche per aver
scritto l’inno dei 5 stelle e per aver poi preso posizione contro la
manifestazione anti immigrati organizzata da Matteo Salvini e dalla
Lega Nord, a Milano, si è fatto una foto con un cartello recante scritto
malamente “#Stopinvasione della Lega NORD!".
Gasparri, replicando a un anonimo utente, non ha mancato l’occasione di
twittare: «Cioè questo coso dipinto ha avuto qualcosa da ridire?»,
alludendo a molti tatuaggi del rapper. «Indubbiamente quel #cosodipinto
ispira pena, si fa orrore e si nasconde a se stesso», è un altro tweet. E
poi: «Uno che tratta così il suo corpo chissà come ha trattato il cervello,
credo sia già una gioia non essere ridotti come lui». Infine un retweet:
«Maurizio non abbassarti al livello di Fedez, è gente frustrata, molto
probabilmente anche il loro
cervello
è
tatuato..».
Il livello a cui sarebbe sceso
Gasparri, è quello del tweet che
il vicepresidente del Senato ha
dedicato ad una ragazza, che
difendeva
il
suo
idolo.
«Gasparri
quel
“coso
colorato” è una persona pulita,
a differenza tua che se sporco e te la credi» scrive la fan minorenne, che
ha per avatar una foto abbracciata a Fedez. Brutale la risposta del
senatore, tutta centrata sull’immagine: «meno droga, più dieta, messa
male».
Il governo rappresenta il nostro Paese. Avere come vicepresidente un
individuo che sostiene questa “politica di dialogo” è una vergogna per
tutti gli italiani.
Tweetty
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Informatica
E ADESSO COME FACCIAMO?
Scaricare via internet (musica,
programmi film, ecc) è diventata
ormai una routine ed è consuetudine
pensare che oggi si possa fare
tranquillamente.
Assolutamente no!
Questa pratica è considerata ancora
illegale, ma la questione è passata in
secondo piano perché appena si
chiude un sito ne compaiono subito altri con gli stessi dati.
Il fenomeno è diventato incontrollabile con il diffondersi del Peer to
Peer, tramite l'utilizzo di alcuni programmi specifici che immettono file
privati nella rete. (Gli utenti una volta scaricato il file fanno a loro volta
da punto di smistamento per altri utenti che cercano quel determinato
file, aumentandone la velocità ed il diffondersi nella rete).
A questo riguardo Google ha pensato ad un nuovo algoritmo che
penalizzi i siti che ospitano prodotti piratati come film, musica,
videogiochi e libri. In pratica il nuovo sistema declasserebbe queste
piattaforme nelle ricerche online. Sono indicazioni contenute nel report
How Google Fights Piracy e dovrebbero essere applicate dalla prossima
settimana. Nello stesso documento, inoltre, l’azienda spiega che con il
programma Content ID ha distribuito 1 miliardo di dollari ai detentori di
copyright su YouTube.
Informatica
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Il programma Content ID
è stato istituito nel 2007
per eseguire la scansione
sui contenuti generati
degli utenti e individuare
le violazioni del diritto
d’autore su YouTube. Ne fanno parte 5mila detentori di copyright, come
le etichette musicali, le emittenti tv e gli studi cinematografici.
Riguardo gli sforzi per abbassare il ranking dei siti pirata, Google si
riferisce a quelle piattaforme che hanno ricevuto un gran numero di
denunce in base al Digital Millenium Copiright Act (DMCA), la legge
statunitense sul copyright. Secondo il rapporto, nel 2013 Google ha
ricevuto 224.000 segnalazioni e ha rimosso il 99% di queste.
Alla fine tutto ciò è in parte corretto. Scaricare programmi o musica
illegalmente è lecito quando per esempio vogliamo provare quel
determinato programma od ascoltare quella determinata canzone (anche
se esiste già YouTube per quest'ultimo). Pensate solo ad un programma
che costi 150 euro, non tutti hanno una demo e comprarlo per poi
scoprirlo inutile per il proprio scopo non credo faccia di certo piacere.
Lo stesso per i giochi, provarli prima di comprarli è ottimo per scoprire
se ti soddisfa o meno la trama (per esempio).
Per concludere è giusto penalizzare chi usufruisce di questo sistema
pirata perché purtroppo questo fenomeno si è diffuso ormai a macchia
d'olio tra tutti gli utenti di internet e danneggia autori e sviluppatori. Ma
tutto ciò non è causato dagli utenti da download occasionali, ma bensì da
quelli che costantemente scaricano ogni giorno illegalmente migliaia di
Gb di informazioni senza aver mai comprato nulla e questo deve essere
fermato assolutamente.
Christian
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Curiosità
SAVE THE CHILDREN
Save the Children è la nota rete di associazioni umanitarie nazionali.
Nasce a Londra nel 1919. La sua fondatrice, Eglantyne Jebb, un'infermiera
volontaria, intendeva creare un'organizzazione in grado di alleviare le terribili
sofferenze dei bambini durante la Prima Guerra
Mondiale. Eglantyne Jebb, nel 1923, scrive la prima
Carta dei Diritti del Bambino, adottata dalla Lega delle
Nazioni. Sulla stessa carta, si basa la Convenzione ONU
sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza. A capo c’è
l’ International Save the Children Alliance a sede
a Londra. Save the Children, presta aiuti immediati alle comunità in difficoltà e
soccorso alle famiglie e ai bambini colpiti da disastri e catastrofi naturali, da
conflitti e guerre. I suoi interventi hanno riguardato e riguardano tuttora la
protezione dei bambini e la ricostruzione del sistema scolastico. È presente da
molti anni in quasi tutti i paesi dell'Africa: in quelli colpiti più volte da siccità
come l'Etiopia, o in quelli che affrontano anni di conflitti, come l'Angola,
la Repubblica Democratica del Congo, la Somalia, oppure in quelli che hanno
problemi sanitari gravissimi, come il Malawi (a causa della diffusione
dell'HIV-AIDS). Save the Children sviluppa progetti anche in tutto il Centro e
Sud America, in tutta l'Asia e in Oceania. Dal 1998 è presente in Italia Save
the Children Italia Onlus, che, oltre a sostenere progetti nei paesi in via di
sviluppo, opera all’interno del Paese con progetti di protezione dell'infanzia.
Nel 2012 è stato avviato un nuovo progetto di educazione di base in Tigray,
Etiopia, una delle regioni più povere al mondo, con l'obiettivo di scolarizzare
oltre 800 bambini costretti a restare a casa per aiutare le loro famiglie nel
lavoro sui campi. Molte aziende sono da diversi anni al fianco di Save the
Children per sostenere l’associazione e aiutarla il più possibile
economicamente. Altre aziende scelgono invece dei tipi di campagne ad hoc in
cui è l'utente stesso che collabora in prima persona alla raccolta di fondi, come
la campagna lanciata da Coop e Fastweb per promuovere l'invio di sms
devoluti interamente in beneficenza.
Sosteniamo anche noi Save the Children per salvare più bambini! Per
informazioni visitate il sito: www.savethechildren.it
Calendario 19
SABRI
AMATO
Calendario 19
APPUNTAMENTI DI NOVEMBRE
Preado:
- Venerdì 7-14-21-28, dalle 20,45: Incontro formativo a Carnate
18enni:
- Domenica 2-9-16-23, alle 20.30: Incontro formativo
Giovani:
- Giovedì 6-13-20: Incontro formativo
Soluzione del Cruciverba dello scorso numero:
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