SYLLABUS 2015-2016 def - Scuole Paritarie San Giuseppe

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SYLLABUS 2015-2016 def - Scuole Paritarie San Giuseppe
SYLLABUS
A.S. 2015 - 2016
Scuole Paritarie
San Giuseppe
Borgo Angarano / Viale Scalabrini, 3
Via Foza
Bassano del Grappa ( Vicenza )
PROGETTO EDUCATIVO DELLE “SCUOLE SAN GIUSEPPE”
Educazione come introduzione alla realtà totale
Il progetto educativo raccoglie in modo lineare i principi che esprimono la linea culturale e pedagogica di
“Ecumene Società Cooperativa Sociale - Onlus”, di cui l’affermazione “Educazione come introduzione alla
realtà totale”, desunta dalla lettura che Mons. Luigi Giussani fa della frase di J.A. Jungmann, costituisce il
fondamento sintetico (Cfr. L. Giussani, Il rischio educativo, p. 19).
1. EDUCARE significa accompagnare uno a prendere coscienza della realtà, secondo tutti i suoi
fattori. La realtà infatti provoca l’interesse della persona, mobilita la libertà, la ragione e
l’affezione e sollecita a porsi la domanda del significato.
2. E’ EDUCATORE chi - con l’essere, il fare e il parlare – accompagna nel cammino in modo
competente ed autorevole. Egli è AUTORITÀ perché incarna un’ipotesi educativa unitaria,
offre un metodo per introdursi nella conoscenza della realtà, indica i passi necessari alla
luce della sua esperienza conoscitiva. Egli non “fa per”, sostituendosi al discente, ma “fa
con”.
3. L’iniziativa originaria dell’educazione compete alla FAMIGLIA, che è il primo luogo in cui
l’esperienza e la concezione della vita sono comunicate da una generazione all’altra. La
SCUOLA
assume l’ipotesi educativa della famiglia e la rende sistematica, indicando le
ragioni che la giustificano culturalmente. Essa risulta così luogo di crescita della persona
e luogo di costruzione della conoscenza in un contesto comunitario.
4. La vita comunitaria rende possibile la MORALITÀ, che è l’atteggiamento fondamentale,
richiesto in ogni momento del processo educativo: sul piano conoscitivo come
riconoscimento della verità, su quello esistenziale come assunzione di responsabilità nelle
proprie scelte.
5. Il PROCESSO EDUCATIVO è tale se valorizza attitudini e capacità di ciascuno. Il docente
instaura un rapporto attento alla unicità della persona dell’alunno, di cui mette in
movimento la ragione e l’affezione. Egli sollecita la sua libertà perché aderisca a ciò che la
sua intelligenza riconosce come “meglio” per la sua vita e come “bene” per sé e per gli
altri.
6. La scuola introduce alla realtà attraverso l’INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO delle diverse
discipline. Oggetto dell’insegnamento e dell’apprendimento non è soltanto la disciplina
particolare, ma la realtà intera, cui quella disciplina introduce, grazie alla professionalità
del docente e all’applicazione del discente.
7. Il paragone con una proposta educativa implica la GRANDE DISCIPLINA, fatta di regole
precise ed essenziali, delle quali il docente dà continuamente le ragioni, mostrandone la
pertinenza al fine da raggiungere. Essa provoca la responsabilità e l’impegno personale
dell’alunno.
8. Vivendo l’esperienza educativa l’alunno VERIFICA la bontà e l’utilità di ciò che gli è
trasmesso e lo fa paragonando in modo critico le proposte e gli insegnamenti ricevuti con le
proprie esigenze. In questo modo può trattenere ciò che meglio corrisponde alle attese
del suo cuore.
9. In questa prospettiva la VALUTAZIONE ha lo scopo di sostenere l’alunno nella
consapevolezza dei passi compiuti nel cammino intrapreso. La prova valutativa infatti è
carica di senso quando aiuta l’alunno a “rendersi conto” del guadagno raggiunto.
10. In sintesi il presente PROGETTO EDUCATIVO si fonda su tre linee portanti:
-
la presenza nella scuola di adulti, capaci di relazione personale con ciascuno e
autorevoli nel proporre una concezione unitaria del sapere;
-
il sapere, verificato in un lavoro didattico sistematico che stimoli la domanda sulla realtà
e aiuti a cogliere i nessi tra i vari oggetti di conoscenza;
- una struttura scolastica flessibile negli orari e nei programmi, favorente un percorso
agile ed efficace in funzione degli obiettivi educativi e didattici, non appesantita
dall’impostazione nozionistica e deresponsabilizzante dell’attuale sistema di istruzione.
PROGETTI ANNUALI
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BACO DA SETA. I bambini della scuola dell’infanzia e di classe seconda della scuola
primaria da aprile a giugno saranno impegnati a osservare il processo di trasformazione
del baco da seta in farfalla e impareranno a prendersi cura di questi piccoli animali
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DENTISTA. I bambini grandi della scuola dell’infanzia andranno in visita ad uno studio
dentistico dove verrà loro spiegato come prendersi cura della loro bocca.
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SARTORIA. Le classi della scuola primaria sono coinvolte in un laboratorio di sartoria
realizzato in collaborazione con i genitori in cui i bambini sviluppano la coordinazione
oculo-manuale e la motricità fine, creando piccoli manufatti personalizzati.
- GIOCHI DA TAVOLO. Le classi della scuola primaria partecipano al progetto “Giocando si
impara” promosso da Hasbro Gaming. L’obiettivo è favorire l’apprendimento logicomatematico anche attraverso l’attività ludica.
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PIÙ SPORT A SCUOLA. La Scuola aderisce al progetto “Più sport a scuola” che prevede
l’intervento di esperti di singoli sport. Queste lezioni verranno effettuate in compresenza
con l’insegnante di motoria e saranno svolte nei mesi tra ottobre e aprile.
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CORSO DI SCACCHI. Allo scopo di favorire le competenze logico- matematiche viene
proposto, a tutte le classi della scuola primaria, un corso di scacchi tenuto da personale
qualificato.
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MUSICA CON INSEGNANTE MADRELINGUA INGLESE. I bambini della scuola primaria sono
coinvolti, durante l’anno scolastico, in un percorso musicale svolto interamente in lingua
inglese, coordinato da un’insegnante madrelingua coadiuvata da un musicista. Il progetto
si prefigge di sviluppare sia le competenze musicali sia quelle della lingua inglese.
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PROGETTO “ACQUAMICA”. Il progetto, che coinvolgerà la classe seconda primaria, si pone
l’obiettivo di attivare un percorso di educazione all’acquaticità e di primi passi verso il
mondo natatorio.
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PROGETTO “MO E LA FAVOLA DELL’OLIO”. Il progetto promosso dalla ditta Monini, a cui
aderisce la classe seconda, si propone di far conoscere ai bambini il ciclo di produzione
dell’olio d’oliva.
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SICUREZZA STRADALE. Un agente della polizia stradale proporrà ai bambini grandi della
scuola dell’infanzia una lezione pratica di Educazione stradale; ai bambini di classe quarta
primaria presenterà l’atteggiamento corretto del pedone e del ciclista, attraverso l’ausilio
di supporti visivi. La classe quinta sarà coinvolta attivamente in un percorso ciclabile
studiato appositamente per verificare le conoscenze acquisite.
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AMICO LIBRO. Le Scuole Paritarie San Giuseppe hanno aderito, anche quest’anno, al
progetto “Amico Libro”, patrocinato dal Comune di Bassano del Grappa nell’ambito di un
più ampio programma di promozione alla lettura promosso dal Ministero della Pubblica
Istruzione. L’iniziativa è rivolta alle classi dell’Infanzia, della Primaria e della Secondaria di
primo grado.
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GIORNALINO DELLA SCUOLA. Il "Giornalino della scuola" è un progetto che coinvolge la
scuola primaria, la scuola secondaria di I grado e la scuola secondaria di II grado.
Attraverso tale progetto gli alunni, coordinati dagli insegnanti, avranno la possibilità di
raccontare la realtà che vivono - a scuola ma non solo - da veri protagonisti,
sperimentandosi nella scrittura giornalistica (naturalmente a livelli diversi a seconda
dell'età scolare). Sono previsti due numeri, coincidenti con il primo e il secondo
quadrimestre, che verranno stampati e consegnati a tutti gli alunni della scuola, uno nel
mese di dicembre 2015 e l'altro a giugno 2016.
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SCRITTORI DI CLASSE. La scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado hanno
aderito al progetto “Scrittori di classe 2“ che sostiene e promuove attivamente la
diffusione della cultura, della lettura e della scrittura in Italia, coinvolgendo studenti e
insegnanti in modo attivo e premiando il lavoro di squadra.
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A SCUOLA DI CUCINA. La presenza di uno chef a scuola permetterà ai bambini di
cimentarsi nell’arte culinaria imparando ad apprezzare l’utilizzo di materie prime di qualità
per la realizzazione di piatti tipici locali.
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CERTIFICAZIONE DELLA LINGUA INGLESE. Viene offerta la possibilità agli alunni della
scuola paritaria San Giuseppe a partire dalla classe quinta primaria di ottenere la
certificazione delle loro competenze linguistiche (listening, speaking, reading, writing)
attraverso un percorso di preparazione ed un esame finale.
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LEONARDO DA VINCI GENIO DEL RINASCIMENTO. Rivolto alla classe seconda secondaria
di primo grado, coinvolge più discipline: italiano, storia e arte. L’obiettivo è conoscere
Leonardo da diversi punti di vista (costruttore, ingegnere militare, artista, ecc); il
progetto comprende anche due uscite: a Milano (Cenacolo, Pinacoteca di Brera e Museo
delle Scienze e della Tecnologia Leonardo da Vinci) e in tipoteca a Cornuda per vedere e
utilizzare il torchio da stampa inventato da Leonardo.
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C’È POSTA PER TE. Rivolto alla classe seconda secondaria di primo grado, coinvolge più
discipline: italiano, inglese, spagnolo e storia. La cassetta della posta diventa lo
strumento utile allo studio e all’esercitazione della tipologia testuale della lettera, non
solo per quanto riguarda l’italiano, ma anche per quanto riguarda le lingue straniere e i
personaggi della storia. D’altro canto, la cassetta della posta diventa un ulteriore mezzo
di socializzazione e di riscoperta di sé e dell’altro, in quanto il progetto prevede degli
scambi epistolari tra i compagni.
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ALIMENTAZIONE. Un viaggio alla scoperta dei cibi tradizionali per scoprirne il valore
nutrizionale, il rapporto con la storia, la cultura, l'ambiente da cui hanno avuto origine, il
tempo, inteso come attesa, e proporre degli strumenti utili per compiere, nell'ambito
dello stile di vita, le scelte necessarie per assicurare un'alimentazione appropriata e
corrispondente ai bisogni di ciascuno e in particolare dei ragazzi in fase di sviluppo.
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STAZIONE METEREOLOGICA. La classe terza della secondaria di 1° affronta gli argomenti
concernenti l’atmosfera e i suoi fenomeni metereologici durante il secondo quadrimestre.
Vedere quindi, attraverso i dati e le previsioni, quello che si è studiato sul libro,
sicuramente aiuta i ragazzi nella comprensione e nello studio degli argomenti stessi. Per
tutte le altre classi della secondaria di 1° diventa importante per vari aspetti dalla
matematica alle scienze. Per quanto riguarda la matematica e tecnologia la stazione
metereologica permette di lavorare con tabelle di dati e con grafici che rappresentano gli
stessi. Costruzione e lettura dei grafici sono due competenze importanti per lo sviluppo
del sapere scientifico. Questo progetto aiuta anche negli obiettivi legati all’ordine, alla
puntualità, all’organizzazione e alla precisione. I ragazzi a turno dovranno andare a
leggere i dati, annotarli con cura, sempre allo stesso orario ecc.
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ARTE E POTERE. Coinvolge la terza secondaria di primo grado con italiano, storia
geografia e arte. L'obiettivo è capire con i ragazzi su ciò che sta avvenendo in Siria,
spiegare perché l'ISIS mira a distruggere la storia e la cultura di quel popolo radendo al
suolo i monumenti artistici e archeologici (quindi che rapporto c'è tra arte e potere) e
dare un giudizio su tutto ciò.
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IO E L’ALTRO. Chi sono io? Quali sono le mie passioni? Quali le mie debolezze? Chi è il
mio vicino? Lo conosco davvero? Come mi comporto con lui? Durante tutto l’anno
scolastico si cercherà di far emergere l’individualità del ragazzo, per mezzo di testi e film
che presentino spunti di riflessione, che coinvolgano il ragazzo emotivamente e che lo
facciano sentire preso in causa nella sua vita quotidiana. La lettura come mezzo per
parlare di sé e di chi ci circonda, per mettere in discussione chi siamo, chi pensiamo di
essere e chi vogliamo essere. Ogni alunno avrà un quaderno intitolato Tracce di me,
all’interno del quale scriverà in maniera del tutto autonoma e libera frasi, citazioni, pezzi
di canzoni, slogan ecc. da cui è attratto e che sente propri. Intervallati nell’anno
scolastico, ci saranno dei momenti in cui si leggeranno alcune delle frasi scritte e si
proporrà un lavoro di classe incentrato appunto sull’autovalutazione e sul rapporto tra
compagni.
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MIGRAZIONE. Coinvolge la classe terza secondaria di primo grado e diverse discipline:
italiano, storia e geografia. Perché si viaggia? Che cosa spinge le persone a viaggiare? Chi
sono i migranti e come la loro storia può incontrare la mia? Qual è il mio atteggiamento
nei loro confronti e perché? Partendo dalle motivazioni che si possono avere per
intraprendere un viaggio, si cercherà di avvicinare i ragazzi alla realtà della migrazione,
attraverso articoli di giornali, video, testimonianze e laboratori in classe, così da
permettere la formulazione di una riflessione critica sulle problematiche attuali inerenti a
questo tema.
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ALLA RICERCA DELLA FELICITA’. Coinvolge la classe terza secondaria di primo grado e
diverse discipline: geografia e italiano. Come definisco la parola Felicità? Che cosa mi
rende felice? La felicità rientra nel senso della vita dell’uomo? Partendo da alcuni spunti,
si porterà il ragazzo a riflettere sulla propria felicità, creando delle attività che gli
permettano di analizzare il proprio stato d’animo e i propri desideri. Dallo spunto
personale si passerà alla riflessione sulla condizione dell’uomo, intersecando temi quali la
globalizzazione, il consumismo e il benessere, inseriti nel programma scolastico di
geografia. Per mezzo, inoltre, di un’intersecazione con la letteratura e i testi antologici, si
potrà costruire e riflettere sui legami che intercorrono tra benessere interiore ed
apparente.
Scuola Paritaria dell’Infanzia San Giuseppe
“Goccia dopo goccia nasce un fiume,
un passo dopo l’altro si va lontano,
una parola appena e nasce una canzone,
da un ciao detto per caso un’amicizia nuova…”
( Tratto da “Zecchino d’Oro” 1994 )
La Scuola dell’INFANZIA: l’inizio di un cammino
►PROPOSTA EDUCATIVO-DIDATTICA
La scuola dell’infanzia accoglie in sezioni eterogenee i bambini dai 2 anni e mezzo (compiuti
entro il 30.04 dell’anno successivo) fino ai 5 anni. In ogni sezione è presente un’ insegnante
coadiuvata da figure di esperti, dalle ore 08.30 alle ore 16.00. La sezione eterogenea mette in
relazione bambini di età diversa, favorendo in questo modo il rapporto grande-piccolo che per
entrambi è fonte di maturazione e apprendimento. La presenza di più adulti permette di declinare
la didattica adeguandola all’età del bambino.
LE ESIGENZE DEL BAMBINO di 3, 4, 5 anni
• A tre anni il bambino vive un’esperienza di rapporto con i genitori che lo rende sicuro e che gli
permette di iniziare una nuova esperienza.
L’ingresso alla scuola dell’infanzia segna un passo importante nella vita di un bambino, perché
incontra nuove figure di adulti e bambini con i quali continuare l’avventura della scoperta di sé e
della realtà. La compagnia dell’adulto è la possibilità che avvenga questo passo di crescita.
L’attenzione alla routine quotidiana, all’uso delle proprie cose, al riordino dei giochi, alle
possibilità che offre lo spazio della scuola, al pranzo come momento di esperienza, sono
fondamentali per i primi passi di una storia insieme. La giornata viene scandita da momenti
precisi, che diventano punti di riferimento sicuri e costruiscono nel bambino una prima
percezione temporale.
C’è bisogno di tempo perché il bambino riconosca l’esperienza scolastica come amica tale da
fare emergere in lui la curiosità di conoscere, di esplorare lo spazio e di scoprire i coetanei.
E’ fondamentale che a questa età il bambino incontri e conosca la realtà in modo fortemente
unitario e con una percezione globale della stessa.
• A quattro anni la scuola dell’infanzia è per il bambino un conosciuto familiare, che necessita di
rifare l’esperienza che l’adulto è lì per lui e con lui. La certezza di questi legami permette all’io di
aprirsi al noi. Nel tempo il bisogno di conoscere e di essere riconosciuto si caratterizza con la
capacità di individuare compagni con cui interagire. Il linguaggio verbale e non verbale che va
arricchendosi, fa crescere la consapevolezza di sé, il desiderio di comunicare le proprie
esperienze e il bisogno di essere partecipe degli eventi. Il bisogno di conoscere, di scoprire e di
incontrare la realtà si esprime nel rapporto attivo che il bambino ha con le cose: tutto lo
incuriosisce, nascono le prime domande, si delineano le prime operazioni logiche.
I bambini iniziano ad organizzarsi e l’aspetto simbolico del gioco si fa molto attivo; la sfera
affettivo- emotiva trova il suo spazio di espressione; il fantasticare e l’inventare situazioni,
supportate dalla verbalizzazione, sono le modalità più comuni di approccio alla realtà.
Le regole che l’adulto pone non sempre corrispondono a quello che il bambino vuole affermare e
per il bambino è una fatica che va sostenuta e motivata. La regola non è una gabbia, ma un
confine che il bambino lentamente riconosce come buono per sé e per lo stare bene insieme.
A questa età i bambini avvertono il fascino della narrazione di storie e di fiabe che spalancano ad
un orizzonte vasto in cui, in forma simbolica, compaiono gli eventi fondamentali della vita.
● A cinque anni il bambino è certo di trovare nell’adulto un riferimento stabile, sicuro ed è certo
degli amici con i quali ha condiviso scoperte, esperienze e giochi.
Questa certezza lo spinge a prendere iniziativa rischiando soluzioni personali. Il bambino vuole
essere riconosciuto nel suo diventare grande e desidera che questo prenda forma
nell’esperienza.
Il bambino ha maturato una sua capacità di comunicare le esperienze e si sente più sicuro
nell’uso sia del linguaggio verbale sia del linguaggio non verbale. Le domande fatte di perché
raccontano questo dinamismo.
Nella sua proposta l’adulto mantiene il carattere esperienziale così che il bambino possa
conoscere e interiorizzare. Va curata la verbalizzazione dei disegni e dei lavori dei bambini, la
lettura di immagini, le interviste, i racconti, per permettere al bambino di utilizzare la parola
all’interno di una relazione significativa. La drammatizzazione, il teatro dei burattini, l’invenzione
di storie, sono la possibilità di esprimersi, di comunicare in modo diverso e di collaborare per
costruire una progettualità con agli altri.
PROFILO DI USCITA
I discorsi e le parole/ il sè e l'altro/ immagini suoni e colori
• Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime
con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana
• Pone domande sui temi esistenziali e religiosi ed è sensibile alla pluralità di culture, lingue,
esperienze
• Ha raggiunto una prima consapevolezza delle regole del vivere insieme.
• Sa chiedere aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.
• Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a
• riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta
• Affronta gradualmente i conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei
diversi contesti.
Lingue straniere
• E’ in grado di esprimere le prime elementari forme di comunicazione (presentarsi, I
componenti della famiglia, I colori, I numeri, gli animali e saluti) in lingua inglese in semplici
contesti.
La conoscenza del mondo
• Raggruppa e ordina secondo criteri diversi;
• confronta e valuta quantità: utilizza semplici simboli per registrare; esegue misurazioni usando
strumenti alla sua portata.
Il corpo e il movimento
• Inizia ad interiorizzare le coordinate spazio temporali.
• Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose,l’ambiente e le
persone,percependone le reazioni ed i cambiamenti.
I discorsi e le parole
• Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione. È disposto a misurarsi con le
novità.
• E’ attento alle consegne,si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei
processi realizzati
LE RISORSE DELLA SCUOLA: IL TEMPO E LO SPAZIO
Il tempo e lo spazio della scuola sono il contesto quotidiano nel quale educatrice e bambini
vivono la loro esperienza.
• IL TEMPO
Il bambino impara il tempo nello scorrere della giornata, un tempo che è dato dalla successione
di momenti che si ripetono, che sono collegati uno all’altro e che diventano per questo punti
stabili di riferimento. In questa dimensione tutto acquista significato e ciascun bambino
sperimenta la sicurezza di sapere dov’è, con chi e cosa può fare, sicurezza attraverso la quale
può giungere all’esplorazione e alla scoperta.
L’accoglienza, il momento del tappeto, la cura di sé, il pranzo, il gioco, la proposta dell’adulto
sono tutti momenti educativi. L’educatrice è quindi tesa a valorizzare ogni circostanza e istante
della giornata.
L’accoglienza
L’accoglienza del bambino al suo arrivo a scuola avviene in salone e/o in un’aula. E’ un momento
importante e delicato: il bambino percepisce che qualcuno lo attende e l’accompagna
nell’incontro con i compagni e con l’ambiente.
Il tappeto
E’ lo spazio e il momento di ritrovo di tutti i bambini con l’educatrice. Ci si saluta, si vede chi c’è e
chi non c’è, ci si racconta, l’adulto fa la sua proposta e i bambini si riconoscono parte di una
compagnia.
La cura di sé
La cura di sé riguarda tutti i gesti della vita quotidiana: andare in bagno, lavarsi le mani, il riordino
della sezione, l’attenzione alla propria persona. L’educatrice accompagna il bambino in questi
gesti, lo aiuta, lo rassicura, non si sostituisce a lui, non ha fretta perché consapevole che questi
momenti sono la possibilità di una scoperta corporea e di un prendersi cura di sé con piacere.
Il pranzo
Il pranzo ha per il bambino un grande valore simbolico e affettivo. L’educatrice pranza con i
bambini creando un momento di familiarità in cui i bambini raccontano di sé, e favorisce il
crescere dei legami.
Il gioco
Il gioco è la modalità privilegiata con cui il bambino incontra la realtà, la rielabora e se ne
appropria. In esso il bambino prende l’iniziativa in prima persona e, se avverte la stima
dell’adulto, lo vive in modo costruttivo e adeguato. Nel gioco c’è un bambino che sperimenta e un
adulto che partecipa osservando, intervenendo, permettendo che qualcosa accada, sostenendo
le relazioni, introducendo elementi nuovi e lasciandosi sollecitare, disponibile ad eventuali
cambiamenti.
La proposta dell’insegnante
L’insegnante ha una proposta che continua nel tempo: a volte è l’incontro con un personaggio
che coinvolge i bambini in un’avventura, altre volte è il racconto di una fiaba che muove tutti in un
percorso, altre ancora la sollecitazione di un bambino che l’insegnante raccoglie e rielabora.
Questo serve alla consapevolezza del fatto che dentro un’esperienza globale avviene per il
bambino un reale passo di crescita e di conoscenza. Vivere un’esperienza con il bambino è la
modalità con cui l’adulto lo accompagna nella scoperta della realtà, valorizzandone l’interesse,
generando una curiosità, facendo emergere domande.
• LO SPAZIO
L’ambiente della scuola è strutturato in spazi-zona con una precisa valenza affettiva ed
educativa.
L‘angolo della casa e dei travestimenti
Qui il bambino, giocando alla mamma, al papà, al negozio..., sperimenta il gioco simbolico e
proiettivo, e comunica, interpretando ruoli precisi attraverso il linguaggio verbale e corporeo,
sentimenti ed emozioni. Nel gioco dei far finta i bambini imparano ad organizzarsi e ad interagire
tra di loro, definendo i ruoli di ciascuno e gestendo il materiale a disposizione.
Lo spazio del tappeto
E’ l’occasione per il bambino di incontrarsi con tutti i compagni e con l’educatrice per condividere
quei momenti in cui “ci si racconta” e si ascolta ciò che l’altro ha da dire.
Lo spazio delle costruzioni
Il bambino ha a disposizione materiale diverso: lego, mattoncini di legno, macchinine, piste,
animali, personaggi, ambienti; egli progetta, pensa, riflette, risolve intoppi tecnici, fa scoperte,
pone e si pone dei problemi e li risolve: “se … allora … “ è la radice di ogni ragionamento.
E’ apprendimento a pieno titolo costruito per il futuro, fatto in gruppo e per obiettivi comuni.
Spazio grafico-pittorico e della manipolazione
I bambini usano, per esprimersi in modo adeguato, il materiale messo a loro disposizione
(pennarelli, pastelli a cera e di legno, colla, forbici, tempere, pannelli, carta di vario tipo e
dimensione, oltre a materiali che possono essere plasmati: didò, pongo, creta, farina gialla,
materiale naturale, pasta di sale).
Spazio del gioco strutturato
Il materiale a disposizione è vario e graduato secondo l’età. I giochi strutturati (tombole, domino,
puzzle, sequenze logiche, materiale di seriazione, classificazione, giochi con regole, blocchi
logici) permettono al bambino di fissare e sistematizzare le esperienze, i vissuti ed i processi
logici avviati nel rapporto con il reale.
Spazio della lettura
Un angolo della sezione e del salone è predisposto di tappeto morbido con cuscini e una libreria
con libri illustrati adeguati all’età dei bambini. E’ la possibilità per loro di sfogliare e guardare, da
soli o con gli amici, i libri messi a disposizione; per l’educatrice è lo spazio in cui racconta e porta
il bambino a spalancare lo sguardo sulla realtà.
► AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
La lingua inglese / Madrelingua
La lingua inglese è parte dell’attività educativo- didattica della scuola dell’infanzia. Essa si
inserisce nella quotidianità dei bambini, favorisce l’assimilazione di suoni diversi, la
comprensione del loro significato e mantiene l’atteggiamento di apertura proprio dei bambini di
questa età.
Attività motoria
La disciplina si pone come obiettivi l'apprendimento e il miglioramento delle capacità coordinative
e dei principali schemi motori di base attraverso attività e giochi simbolici, di imitazione e
interpretazione.
Corso di nuoto
L’attività del nuoto aiuta lo sviluppo armonico del corpo ed è un ottimo supporto al processo di
socializzazione; contribuisce inoltre alla conquista dell’autonomia e allo sviluppo di una propria
competenza acquatica. Sono proposti due corsi all’anno.
Le uscite didattiche
Il valore delle uscite sta tutto nella possibilità offerta al bambino di incontrare e vedere nuovi
ambienti, legati ai suoi interessi o a momenti di lavoro svolto nella scuola. La scelta delle
iniziative è determinata dal rapporto con i contenuti del lavoro scolastico ed esse diventano
occasioni di crescita per ciascun bambino.
► I RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
L’inserimento
L’attenzione al bambino e alla sua unicità inizia nel momento in cui i genitori si rivolgono alla
scuola per iscriverlo. Il colloquio con la direttrice ha lo scopo di cogliere le attese dei genitori e di
verificare la corrispondenza con la proposta educativa della scuola. Fin dai primi giorni di scuola i
i bambini sono gioiosamente accolti nella loro peculiarità, familiarizzano con l’insegnante. La
permanenza a scuola ha una scansione graduale nel tempo, che rispetta il bisogno di sicurezza
di ciascun bambino.
Incontri scuola-famiglia
Alla famiglia viene richiesta, nel rispetto dei ruoli e in un rapporto di reciproca fiducia, la
condivisione del Progetto Educativo. Il rapporto scuola-famiglia si attua nei seguenti momenti.
• Le assemblee con i genitori, tre all’anno, sono occasione di confronto e verifica della
esperienza dei bambini.
• Il colloquio personale con l’insegnante, vero momento di riflessione sulla crescita del bambino,
(oltre ai due previsti: all’inizio e alla fine dell’anno) può essere richiesto dalla famiglia o
dall’insegnante stessa.
• Incontri su tematiche educative proposti dalla scuola.
• I momenti di festa (inizio e fine anno, Open Day, Natale, Festa della mamma …) sono
occasioni che permettono ai bambini di vedere coinvolti mamma e papà nella loro esperienza
di scuola.
• Gli strumenti di comunicazione (messaggi inviati ai genitori, avvisi esposti nella bacheca o nel
sito web) hanno lo scopo di far conoscere ai genitori i passi più significativi della esperienza
scolastica.
• All’inizio dell’anno vengono eletti due rappresentanti di classe per sezione per facilitare il
dialogo tra i genitori e la scuola.
Orario
• La scuola è aperta da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle 16.00.
L’orario d’uscita é previsto dalle ore 12.30 alle 14.00 o dalle ore 15.45 alle 16.00.
Per quanti ne avessero necessità, i bambini vengono accolti anche dalle ore 07.30.
La scuola garantisce, su necessità, la possibilità del posticipo fino alle ore 18.00
• Il calendario della scuola dell’infanzia segue quello ministeriale.
Servizi aggiuntivi
Alla presenza di condizioni ragionevoli, la scuola organizza un servizio pulmino per
accompagnare gli alunni a scuola tutte le mattine e per il rientro di lunedì e di giovedì.
La mensa come fattore educativo.
La mensa è uno spazio di tempo che fa parte dell’azione educativa. Per questo gli/le alunni/e a
tavola sono serviti dagli stessi insegnanti, che prendono il pasto con loro.
La scuola offre la merenda del mattino, secondo criteri dietetici, allo scopo di favorire una corretta
abitudine alimentare.
► CONTINUITA’ SCOLASTICA
Il progetto mira ad agevolare con attività, modalità e tempi adeguati il passaggio/ingresso iniziale
e finale nei vari ordini di scuola, che rappresentano momenti critici del percorso formativo,
contribuendo a far sì che il cambiamento risulti positivo, sia sul piano dell’autonomia sia in quello
della sicurezza personale, nel rispetto dell’identità e della storia di ciascun allievo.
Obiettivi:
• Rendere più efficace la continuità tra i vari ordini di scuola sia all'interno delle scuole paritarie
San Giuseppe sia rispetto alle scuole del territorio attraverso lo scambio di informazioni tra gli
insegnanti riguardanti ciascun alunno.
• Organizzare attività di accoglienza degli alunni e delle loro famiglie.
• Attivare progetti fra :
-
scuola dell'infanzia e scuola primaria
scuola primaria e scuola secondaria di I grado
Rapporto scuola dell’Infanzia – Scuola Primaria
Visite degli alunni delle scuole dell'infanzia alla scuola primaria per conoscere le strutture,
familiarizzare con i compagni più grandi e gli insegnanti attraverso la realizzazione di attività
comuni. Incontro tra insegnanti della scuola dell'infanzia e della scuola primaria, per mettere a
punto l’organizzazione della continuità e conoscere le abilità e le modalità di apprendimento
maturate al termine della scuola dell'infanzia.
IO MI RELAZIONO
Scuola Paritaria Primaria San Giuseppe
“Si possono insegnare tante cose,
ma le cose più importanti, le cose che importano di più,
non si possono insegnare, si possono solo incontrare”
( Oscar Wilde )
La Scuola PRIMARIA: al servizio del BAMBINO
1. Finalità ed obiettivi
La scuola primaria SG è un ambiente accogliente e positivo che mira all’educazione del bambino
in rapporto con la sua formazione familiare, nell’ambito specifico dell’attività didattica.
La realtà è punto di riferimento costante del lavoro. Nel rapporto con la maestra, il bambino
prende coscienza della sua realtà personale ed è introdotto alla conoscenza del mondo esterno
mediante un sistematico lavoro di valorizzazione delle scoperte spontanee e di apprendimento
guidato.
2. Criteri educativi
- Libertà della persona. Il bambino deve essere accolto, stimato e guidato perché le sue
potenzialità crescano, la sua ragione si sviluppi, la sua libertà si realizzi.
- Primato educativo della famiglia. Il rapporto scuola-famiglia è esercizio di corresponsabilità.
Nella nostra scuola si riconosce il valore della famiglia come luogo primario dell’esperienza del
bambino.
- La positività del reale. La visione della realtà ha il suo fondamento nell’esperienza cristiana, da
cui deriva uno sguardo di positività e di valore della persona, della realtà e di quanto accade nella
vita personale e scolastica.
3. Caratteri della scuola primaria
▪ Il bambino
Il bambino è per sua natura aperto alla realtà, alla conoscenza e alla comprensione. Compito
della scuola è far emergere e svolgere in modo organico e sistematico i nessi significativi tra ciò
che incontra e la sua persona, per favorirne la crescita globale attraverso gli strumenti essenziali
alla conoscenza, e garantirne naturalmente l’acquisizione sicura delle abilità di base.
▪ Il maestro
La figura del maestro pone un’ipotesi di aiuto e di risposta alle domande del bambino. Egli è in
azione per e con il bambino. La sua funzione si esplicita nella capacità di rapporto, nella
competenza professionale, nella corresponsabilità con le famiglie e i colleghi, nel sapere che la
persona del bambino è un fatto e non un problema da risolvere con schemi precostituiti, nella
consapevolezza che ogni bambino e conseguentemente ogni situazione educativa, sono
irripetibili.
▪ L’elementarità
Carattere principale della scuola primaria è l’essenzialità della proposta educativa e didattica,
intesa come approccio globale, totale e immediato alla realtà. Il livello della elementarità si
esprime attraverso una molteplicità di esperienze che rispondono al desiderio di conoscenza del
bambino. La scuola infatti è elementare come metodo in quanto comunica in modo semplice,
essenziale e concreto.
▪ L’esperienza
L’esperienza è la condizione principale per crescere e imparare. Nella scuola elementare
l’esperienza spontanea della conoscenza del reale che il bambino porta con sé, inizia a diventare
consapevole, chiara, ordinata. Il “fare esperienza” introduce alla riflessione personale e guidata, e
quindi al sapere.
▪ La forma
Il contesto disciplinato in cui il bambino vive è fatto di regole precise ed essenziali, e comunica
osmoticamente la proposta educativa.
La cura del particolare fa emergere sempre una ragione, un senso, sia in classe sia nei rapporti
quotidiani della vita. L’ordine della persona, del luogo, del proprio materiale scolastico sono alcuni
degli aspetti formali ai quali si pone attenzione.
4. Profilo di uscita
A conclusione del primo ciclo l’alunno è nella condizione di:
- riconoscere e gestire i diversi aspetti della propria esperienza corporea, emotiva, affettiva e
relazionale;
- affrontare e gestire in graduale autonomia e responsabilità la quotidianità;
- assumere un atteggiamento critico di fronte l’esperienza;
- agire consapevolmente, esplicitando le proprie decisioni e motivandole;
- riconoscere le proprie potenzialità e i propri limiti e, nelle varie prestazioni richieste, portare a
termine il compito prescritto implicandosi personalmente;
- esprimere giudizi motivati;
- misurarsi, nelle richieste quotidiane, con le novità e gli imprevisti, collaborare con gli altri e
contribuire con il proprio apporto personale alla crescita collettiva;
- dimostrare interesse verso le grandi domande sul mondo, sulle cose, su di sè e sugli altri.
5. Percorsi curriculari
L’educazione della persona nella scuola si attua specificatamente attraverso la proposta
didattica.
Questa s’indirizza in modo particolare su aree disciplinari, come quella linguistica e quella
matematica, che si caratterizzano per la loro funzione formativa, per il nesso più esplicito e
costante con la realtà, e per il loro fornire le capacità strumentali di comprensione del reale.
▪ Insegnamento della Lingua italiana
La lingua è il modo privilegiato di incontro con la realtà e con le altre discipline. L’uso della lingua
nel bambino cresce e si sviluppa come possibilità di comunicare, prendere coscienza,
manifestare e ripercorrere l’esperienza nella direzione della consapevolezza di sé e della realtà
che s’incontra.
La scuola rappresenta un’occasione privilegiata perché il linguaggio si sviluppi attraverso la
stesura di testi, la lettura e la riflessione sulla lingua. Sarà perciò fondamentale la lettura
dell’insegnante (come anche la scelta dei libri di testo e di narrativa) e la lettura personale
dell’alunno. L’insegnamento della grammatica richiede un lavoro di osservazione di vari tipi di
testo, la ricerca delle varie parti del discorso all’interno della frase, lo studio mnemonico dei verbi
e la continua applicazione nell’esercizio di scrittura, analisi (grammaticale e logica) e sintesi
(schemi e appunti).
▪ Insegnamento della Matematica
La finalità della Matematica nella scuola primaria, è quella di favorire e incrementare il rapporto
del bambino con la realtà, nella ricerca di risposte adeguate alla varietà di situazioni
problematiche che il percorso propone e impone. Strumenti privilegiati sono l’osservazione della
realtà, la raccolta e la registrazione delle ipotesi, la verifica tramite esperimenti concreti e la
stesura del percorso fatto. Metodo che apre alla consapevolezza della vastità e della varietà del
reale. L’insegnamento del gioco degli scacchi per tutte le classi si inserisce in questo contesto.
▪ Ambito antropologico, scientifico e tecnologico
L’insegnamento di Storia, Geografia, Scienze, porta ad un apprendimento sempre più autonomo,
significativo e critico (cioè orientato al paragone), del punto di vista sulla realtà che la tradizione
culturale consegna alle nuove generazioni.
Durante il primo anno ed il primo biennio, dal punto di vista metodologico, è necessario l’incontro
diretto con la realtà da conoscere. Nel secondo biennio si sviluppa, oltre al continuo incontro con
la realtà e accanto ad una significativa acquisizione dei contenuti, una maggiore padronanza
linguistica. L’utilizzo del telaio, dal primo anno della scuola primaria, aiuta a sviluppare la
coordinazione oculo-manuale e la motricità fine necessarie all’apprendimento della letto scrittura
e alla costante cura della grafia. Il sussidiario e gli altri testi di approfondimento sono impiegati
per guidare il bambino ad apprendere un metodo di studio.
▪ Ambito dell’educazione alla bellezza
Nel percorso della conoscenza l’aspetto sensibile è prioritario per il bambino in quanto precede la
forma concettuale ed è condizione del passaggio dal concreto all’astratto.
Nel primo anno e nel primo biennio si favoriscono situazioni e occasioni di immedesimazione
attraverso l’espressione corporea; nel secondo biennio si incrementa l’incontro della realtà
mediata dalla testimonianza di altri e dallo studio delle discipline iniziate nel terzo anno.
L’educazione alla bellezza si esplicita in alcune attività curricolari quali Arte e Immagine e Musica;
vi contribuiscono anche le Attività motorie e sportive, con lo scopo di favorire la strutturazione
dell’identità corporea, e l’Educazione alla cittadinanza.
▪ Insegnamento delle scienze motorie sportive
La disciplina, prevista per due ore a settimana, si pone come obiettivi: l'apprendimento, il
miglioramento e il consolidamento delle capacità coordinative di base e speciali, la presa di
coscienza della propria persona partendo dall'io, la maturazione della identità corporea, puntando
allo sviluppo delle proprie potenzialità, nonché il miglioramento della collaborazione e
socializzazione all'interno del gruppo. Viene inoltre offerta la conoscenza di sport individuali e di
squadra attraverso l'intervento di società sportive del territorio all'interno della scuola. Il corso di
nuoto, previsto in due cicli per le classi prima e seconda e in un ciclo per le classi terza, quarta e
quinta si inserisce in questo contesto.
▪ Corso di nuoto
Le classi prima e seconda della scuola primaria aderiscono a due corsi di nuoto della durata di
otto lezioni ciascuno. Le classi terza, quarta e quinta effettuano un solo corso. Il nuoto viene
inserito all’interno dell’orario curricolare per la sua valenza formativa in quanto favorisce
l’autonomia, la coordinazione motoria globale e lo sviluppo di una propria competenza acquatica.
▪ Insegnamento della Lingua inglese
L’insegnamento della lingua inglese ha lo scopo di familiarizzare i bambini con una forma
linguistica diversa da quella materna, di insegnare a dare nome alla realtà vissuta e di favorire la
comunicazione tra i soggetti coinvolti nell’esperienza dentro e fuori la dinamica della classe.
L’insegnante di madrelingua arricchisce le opportunità comunicative presenziando un’ora alla
settimana nelle classi dalla prima alla quinta sviluppando dei progetti in vari periodi dell’anno.
Sin dal primo anno di scuola l’apprendimento avviene in modo graduale e significativo (non come
scomposizione analitica della lingua), privilegiando il metodo della conversazione e, senza
trascurare le sue basi grammaticali, avendo come obiettivo il suo uso veicolare. La scuola attua
un percorso che mira alla certificazione linguistica, a partire dalla classe quinta.
▪ Religione cattolica
Il corso persegue gli obiettivi di apprendimento indicati nel decreto del Presidente della
Repubblica il 30.03.2004. La conoscenza della dimensione religiosa avviene attraverso la
scoperta della realtà e nel riconoscimento del suo senso ultimo. L’insegnamento si svolge sia
attraverso il percorso storico ove si incontrano i fatti della Rivelazione cristiana, sia attraverso la
proposta dell’esperienza cristiana nella vita della Chiesa (i tempi liturgici, le grandi feste di Natale
e Pasqua).
6. Percorsi integrativi
Le attività interdisciplinari, in linea con l’offerta della scuola, sono trasversali a più ambiti.
▪ Uscite didattiche
Sono proposte due uscite all’anno di due giorni ciascuna, per facilitare la socializzazione tra
alunni e insegnanti e favorire gli approfondimenti didattici nel rapporto con la realtà e con l’adulto.
Viene data particolare attenzione alle proposte teatrali, alle mostre di artisti presenti sul territorio,
alle visite a luoghi significativi. La scelta e l’opportunità delle iniziative sono determinate dallo
stretto rapporto con i contenuti del lavoro scolastico, dei quali esse diventano importante
approfondimento.
▪ Rappresentazioni
Si svolgono a Natale e a conclusione dell’anno scolastico. Esse promuovono nei bambini una
maggior consapevolezza dei contenuti proposti ed incrementano la capacità di ciascuno di
esprimersi attraverso il corpo, la voce, il movimento. La festa di fine anno scolastico comunica la
crescita maturata durante l’anno dai bambini e dagli insegnanti.
▪ Multimedialità
La scuola è attrezzata di impianto informatico e utilizza le nuove tecnologie nei percorsi didattici
programmati. Il valore delle nuove tecnologie sta nella possibilità offerta a docenti e ad alunni, di
un apprendimento facilitato, consolidato, approfondito. Il loro uso integra perciò il lavoro
dell’insegnante e del bambino permettendo di “fare meglio quel che già si fa”.
7.
Progetti extracurriculari
Le attività extracurricolari coprono gran parte dell’anno scolastico, da ottobre a maggio.
▪ Studio guidato e assistito
Lo studio guidato e assistito è un servizio proposto nei pomeriggi liberi dalle lezioni curricolari agli
alunni delle classi III, IV e V. Gli alunni sono accompagnati nello studio e nei compiti da svolgere
da una o più maestre che si muovono in sintonia con gli insegnanti curricolari.
▪ Scuola di musica / strumenti musicali
La musica è veicolo di educazione al bello e all’incontro con la tradizione. I corsi pomeridiani
hanno l’obiettivo di potenziare le capacità e le abilità, nonché di aiutare a scoprire le attitudini
personali e motivare all’impegno.
Le attività si svolgono per tutti i bambini delle classi con il corso di propedeutica musicale da
febbraio a maggio e con il corso individuale di strumenti musicali da ottobre a maggio.
Le lezioni si tengono sotto la guida di un docente specialista.
▪ Scuola di inglese con insegnante madrelingua
Il corso pomeridiano di lingua inglese è basato sul processo di apprendimento simile a quello
della lingua madre. Prima si sente, poi si parla e solo alla fine si scrive. Si utilizzano metodi
visuali come immagini e giochi, alternati a dialoghi e conversazioni di gruppo in inglese.
Attraverso la lingua parlata, gli studenti incontrano un approccio più efficace nell’imparare la
lingua inglese.
▪ Scuola di danza folcloristica
Il corso di danza ha l’obiettivo di sviluppare lo spirito di gruppo, la coordinazione corporea e il
senso del ritmo. L’attività prevede una parte iniziale di riscaldamento (metodo Brain-Gym - che
favorisce la capacità di apprendimento tramite il movimento) e giochi di socializzazione con
l’aiuto della musica. Nella fase centrale delle lezioni l’insegnante propone danze appartenenti a
differenti paesi del mondo per stimolare i bambini ad assemblare i passi e a prestare attenzione
al ritmo così da farli sentire protagonisti dell’attività, sviluppando la loro creatività e la loro
autostima. Le lezioni si tengono sotto la guida di un docente specialista.
▪ Laboratorio di creatività
L’attività, offerta da ottobre a maggio, ha come obiettivo quello di aiutare il bambino a
sperimentare il linguaggio artistico come mezzo di comunicazione affettiva ed emotiva e come
stimolo cognitivo. Ogni lezione sarà dedicata alla realizzazione di un oggetto con materiale di
riciclaggio o di uso comune e con tecniche diverse. Si farà attenzione che i bambini
personalizzino il loro elaborato, assimilino le proprietà delle diverse tecniche ed elaborino un
metodo di lavoro che richiede ordine, rispetto del materiale e degli strumenti di lavoro.
▪ Corso di Minibasket
Il gioco e l’avvio ad una corretta educazione sportiva, sono momenti importanti nell’azione
educativa nella scuola. Il minibasket, come attività ludica-sportiva proposta ai bambini di questa
fascia di età, risulta essere una valida risposta al bisogno di movimento del bambino, ma anche
all’attivazione dell’intelligenza. Il nostro desiderio è quello di fornire una valida attività motoria di
base e di far conoscere un bellissimo gioco/sport quale è il minibasket.
8. Organizzazione didattica
▪ Gli insegnanti
L’attività didattica è affidata, secondo il metodo stellare, a una maestra unica, la cui funzione è
quella di essere punto di riferimento costante, relazionale ed affettivo nell’approccio al sapere, nel
quale è coadiuvata da alcuni insegnanti specialisti. La gestione organizzativa, didattica ed
educativa è unitaria e collegiale.
▪ La classe
Il funzionamento della scuola avviene su classi costituite e condotte come gruppi guidati sul
cammino della conoscenza. Le attività didattiche possono essere organizzate e svolte con le
seguenti modalità: lezione frontale collettiva, attività di lavoro di gruppo laboratoriali anche in
outdoor, attività di classi aperte, interventi individualizzati.
▪ Il percorso comune
Il percorso della scuola primaria si caratterizza per la seguente impostazione:
- 1° anno, caratterizzato dalla sorpresa del proprio io come punto di partenza-arrivo della
scoperta comunionale di sé
- 1° ciclo (classi 2° e 3°) : caratterizzato dalla priorità del rapporto con il maestro, dallo sviluppo
delle relazioni, dall’iniziale apprendimento di un metodo di lavoro.
- 2° ciclo (classi 4° e 5°): caratterizzato dal un progressivo passaggio che va dall’imitazione alla
esecuzione personale, in un duplice sviluppo:
- sviluppo della criticità, ovvero della capacità di giudizio, in diversi ambiti (sulle proprie
capacità, nei confronti del gruppo classe e degli insegnanti);
- sviluppo, attraverso lo studio sistematico, della conoscenza disciplinare per ambiti sempre
più ordinati e distinti.
▪ Il percorso personale
All’interno del gruppo classe ogni singolo bambino è seguito personalmente nella crescita umana
e nello sviluppo delle sue potenzialità conoscitive.
Il bambino diversamente abile è individualmente accompagnato da un insegnante di sostegno
che, in sintonia con l’insegnante curricolare della classe, adegua alle sue reali capacità e ai suoi
tempi i percorsi didattici comuni alla classe.
Incontri scuola-famiglia
Alla famiglia viene richiesta, nel rispetto dei ruoli e in un rapporto di reciproca fiducia, la
condivisione del Progetto Educativo. Il rapporto scuola-famiglia si attua nei seguenti momenti.
- Le assemblee con i genitori, quattro all’anno, sono occasione di confronto e verifica
dell’ esperienza dei bambini.
- Il colloquio personale con l’insegnante, vero momento di riflessione sulla crescita del bambino,
(oltre ai tre previsti, uno all’inizio dell’anno scolastico e due in occasione della consegna del
documento di valutazione) può essere richiesto dalla famiglia o dall’insegnante stessa.
- Incontri su tematiche educative proposti dalla scuola.
- I momenti di festa (inizio e fine anno, Open Day, Natale, Festa della mamma …) sono occasioni
che permettono ai bambini di vedere coinvolti mamma e papà nella loro esperienza di scuola.
- Gli strumenti di comunicazione (messaggi inviati ai genitori, avvisi esposti nella bacheca o nel
sito web) hanno lo scopo di far conoscere ai genitori i passi più significativi della esperienza
scolastica.
- All’inizio dell’anno vengono eletti due rappresentanti di classe per sezione per facilitare il
dialogo tra i genitori e la scuola.
▪ L’orario scolastico
L’orario settimanale si articola su cinque mattine, due pomeriggi curriculari per tutte le classi, tre
pomeriggi facoltativi. L’orario dell’attività scolastica è regolato secondo il DM 19.02.2004 n. 59,
che prevede 891 ore annuali per tutte le classi. Esso è strutturato in modo flessibile e adeguato
alle classi, secondo scansioni orarie nell’arco di tempo che va dalle 8.10 alle 14.00 e per due
giorni fino alle 16.00. La scuola garantisce un servizio di accoglienza a partire dalle ore 7.30.
La scuola garantisce, su necessità, la possibilità del posticipo fino alle ore 18.00
9. Servizi aggiuntivi
▪ La mensa come fattore educativo.
La mensa è uno spazio di tempo che fa parte dell’azione educativa. Per questo gli/le alunni/e a
tavola sono serviti dagli stessi insegnanti, che prendono il pasto con loro.
La scuola offre la merenda del mattino, secondo criteri dietetici, allo scopo di favorire una corretta
abitudine alimentare.
▪ Servizio di trasporto
Alla presenza di condizioni ragionevoli, la scuola organizza un servizio pulmino per
accompagnare gli alunni a scuola tutte le mattine e per il rientro il lunedì e il giovedì.
10. Inclusione
Tenendo conto delle indicazioni nazionali in materia, attraverso un lavoro di interscambio con
l’alunno e la sua famiglia, oltre che con la stesura di un Piano Didattico Personalizzato o di un
Piano Educativo Individualizzato, la scuola dedica tutta l’attenzione necessaria agli alunni che
presentano Bisogni Educativi Speciali (BES) al fine di favorirne la reale inclusione ed assicurare
loro il pieno esercizio del diritto allo studio.
11. Continuità scolastica
Il progetto mira ad agevolare con attività, modalità e tempi adeguati il passaggio/ingresso iniziale
e finale nei vari ordini di scuola, che rappresentano momenti critici del percorso formativo,
contribuendo a far sì che il cambiamento risulti positivo, sia sul piano dell’autonomia sia in quello
della sicurezza personale, nel rispetto dell’identità e della storia di ciascun allievo.
Obiettivi:
− Rendere più efficace la continuità tra i vari ordini di scuola sia all'interno delle scuole paritarie
San Giuseppe sia rispetto alle scuole del territorio attraverso lo scambio di informazioni tra gli
insegnanti riguardanti ciascun alunno.
− Organizzare attività di accoglienza degli alunni e delle loro famiglie.
− Attivare progetti fra :
- scuola dell'infanzia e scuola primaria
- scuola primaria e scuola secondaria di I grado
▪ Rapporto Scuola Primaria – Scuola Secondaria di 1° Grado
− Visite degli alunni delle scuole primarie alla scuola secondaria di primo grado per conoscere le
strutture, familiarizzare con i compagni più grandi e i professori, attraverso la realizzazione di
attività comuni.
− Individuazione dei prerequisiti utili per la scuola secondaria di 1° grado attraverso l'analisi e il
confronto dei livelli di acquisizione delle competenze e delle conoscenze degli alunni e le
modalità di apprendimento al termine della scuola primaria.
− Incontro tra insegnanti della classe V della scuola primaria e i coordinatori di classe della scuola
secondaria di I grado, per mettere a punto l’organizzazione della continuità e la valutazione.
IO RAGIONO
“Poca osservazione e molto ragionamento
conducono all’errore.
Molta osservazione e poco ragionamento
conducono alla verità.”
(Alexis Carrel, Riflessioni sulla condotta della vita)
La Scuola SECONDARIA di I° grado
Scuola per la ragione e per la libertà
■ La Scuola Paritaria San Giuseppe, la compagnia del rischio educativo
• L’azione educativa e didattica della Scuola San Giuseppe si basa sui principi del rischio
educativo: educare è introdurre alla conoscenza della realtà, indagandone il significato. L'ipotesi
di partenza è desunta dall'antropologia cristiana: la realtà c'è ed ha un senso e l'uomo ha la
possibilità di conoscerlo usando la ragione.
• I docenti sanno che ogni alunno è una realtà irripetibile e mai un problema da risolvere con
schemi precostituiti. Essi sono impegnati ad accompagnare gli alunni verso una adeguata
maturazione personale e didattica, portandoli ad una preparazione il più qualificata possibile per
affrontare la scuola secondaria di 2° grado.
• Docenti e Genitori costituiscono una compagnia adulta che aiuta i ragazzi a riconoscere le
proprie attese, a scoprire le proprie attitudini e che li guida nella verifica esperienziale e culturale.
• A chi entra nella Scuola Paritaria San Giuseppe viene richiesto non già di condividere a priori
l'ipotesi proposta, ma la serietà nel verificarla.
■ Metodo educativo.
Si fonda sinteticamente su tre preoccupazioni:
• proporre adeguatamente l’ipotesi di vita che viene dal passato
• proporre il passato con la sua forza di illuminare l’esperienza presente
• muoversi in un cammino di vera educazione alla critica, cioè rendersi conto della ragione di ogni cosa.
■ Caratteristiche della Scuola San Giuseppe ( = SGSe1)
1. Cosa vuole essere la Scuola Paritaria San Giuseppe
Essa si delinea e si propone come:
- luogo dove il ragazzo/a è aiutato a scoprire la propria originale identità e a sorprendere con positività il
proprio compito nella società e nella storia;
- luogo che si caratterizza per la presenza di adulti che sanno entrare in relazione tra di loro e con i ragazzi
e che sanno proporre e condividere un «fare» per apprendere e conoscere;
- strumento per l’educazione della ragione, cioè della tensione a comprendere la realtà in tutti i suoi fattori.
2. La condizione evolutiva dei ragazzi e le finalità della SeSG
L’età del ragazzo/a della SGSe1 è una stagione della vita in cui si avverte più urgente il bisogno
di verità, di bellezza, di appartenenza, di sicurezza, di giustizia e di libertà. Gli studiosi la
definiscono come «seconda nascita», più drammatica della prima in quanto implica
consapevolezza, libertà, coinvolgimento affettivo, verifica personale delle ipotesi educative,
riconquista dei rapporti con se stessi e gli altri, trasformazione psicofisica, ridefinizione dell’io.
Consapevoli di questo i Docenti individuano quattro gruppi di finalità da svolgere nell’arco del
triennio, secondo una gradualità adeguata alle discipline e rispettosa dell’evoluzione del ragazzo.
a. Sviluppare la capacità di fare esperienza, cioè di incontrare e conoscere la realtà
cogliendo il nesso tra essa e la propria persona.
b. Educare allo studio personale ed efficace in modo che gli alunni siano in grado di elevare il
loro bagaglio di conoscenze e diventino sempre più capaci di fruire e produrre cultura.
c. Sviluppare la capacità critica, cioè la scoperta dei nessi tra gli oggetti conosciuti e il bisogno
di significato della loro esistenza.
d. Sviluppare la capacità di comunicare e di esprimere la propria esperienza e le proprie
conoscenze, la capacità cioè di assegnare un nome alle cose usando la lingua in modo
consapevole e competente, orientandosi anche nei linguaggi del multimediale.
3. Scansione delle finalità
La scansione di queste finalità è un percorso da verificare e sviluppare nel triennio.
a)
Lungo il triennio
Finalità
Sviluppare
la capacità di
fare esperienza
Obiettivi formativi
Classe prima
Obiettivi formativi
Classe seconda
Obiettivi formativi
Classe terza
• Educare all’atteggiamento
• Rafforzare l’attenzione,
•
di attenzione e osservazione
l’ascolto e l’osservazione.
significato della realtà.
•
•
• Educare all'atteggiamento di
disponibilità
disciplinato
Educare
allo studio
•
al
lavoro
Avviare alla pianificazione del
Promuovere
la
Consolidare la ricerca del
Fare sì che la responsabilità
capacità di orientamento
in vista del dopo terza
media.
personale diventi iniziativa.
•
•
Sviluppare abilità di pianifica-
Consolidare l’abilità di pianifica-
tempo a scuola e a casa.
zione del lavoro.
zione del lavoro e di gestione delle
• Guidare all’uso corretto degli
•
Consolidare l’uso degli
difficoltà.
•
•
Portare il ragazzo a conoscere
strumenti di lavoro, dei linguag- strumenti e dei linguaggi.
• Educare allo studio come sfida
gi specifici delle varie discipline.
• Sviluppare capacità ed abilità personale.
• Sviluppare capacità ed
del prendere appunti.
• Sviluppare le capacità di confronabilità del comprendere.
• Accettare l’errore come punto di tare, di rielaborare, di documentare,
di esporre in modo ragionato.
partenza per migliorare.
Sviluppare
la capacità
di criticità
ovvero
di sintesi
e di paragone
la capacità di
comunicazione
e di espressione
•
Consolidare la conoscenza di sé e
gliere i rapporti tra le conoscen- sé, sentimenti e bisogni, parago- delle proprie capacità.
ze, la successione logica e cronandosi con i contenuti dell’espe- • Rafforzare attitudini alla sintesi e
nologica.
rienza quotidiana.
• Guidare alla riflessione su esperienze
abilità di collegamento tra le varie
semplici dentro un paragone tra le
discipline.
proprie esigenze umane e ciò che si
• Guidare all’esercizio del giudizio
incontra.
sull’esperienza.
•
Sviluppare
Promuovere la capacità di co-
Motivare e sostenere l’impegno
•
Promuovere la capacità di rac-
verso l’espressione chiara e cor- contare il proprio vissuto e presentare le proprie riflessioni con
retta della propria esperienza e
linguaggio verbale e non verbale,
delle proprie conoscenze.
adeguati e corretti.
•
Consolidare la capacità
di
raccon- tare il proprio vissuto e le
proprie riflessioni con linguaggio
adeguato, logicamente corretto e
utilizzando
diversi
registri
linguistici.
•
Consolidare la competenza di
esposizione
delle
acquisizione
di
argomentazione.
conoscenze
e
abilità
di
b)
Profilo di uscita
A conclusione del triennio l’alunno è nella condizione di:
• essere autonomo, di saper gestire il tempo e gli strumenti di studio e di saper usare gli appunti;
• rapportarsi con gli altri comunicando il proprio pensiero con un linguaggio corretto e diversificato,
sapendo mostrare il nesso tra il senso della realtà e il mondo personale, sociale e naturale circostanti;
• essere consapevole delle proprie inclinazioni naturali, attitudini e capacità, predisponendosi a gettare le
basi del proprio futuro;
• saper riflettere con spirito critico e di sapere paragonare ciò che incontra con le proprie esigenze.
4. Percorsi curriculari
Le discipline insegnate, secondo gli ordinamenti vigenti e secondo le disposizioni sull’autonomia
didattica ed organizzativa, sono finalizzate agli obiettivi stabiliti.
● Insegnamento della Lingua italiana
L’insegnamento/apprendimento della lingua è risorsa preziosa per favorire e sostenere la natura
della persona e delle possibilità che le sono offerte per:
a) esercitare la sua ragione come apertura alla realtà
b) sviluppare la sua criticità come paragone tra le esigenze fondamentali e la realtà
c) comunicare la propria esperienza agli altri uomini.
Il suo insegnamento avviene in tre direzioni:
• Riflessione sulla lingua. L’ora di grammatica consolida la competenza linguistica aiutando l’alunno a
prendere coscienza delle strutture del nostro sistema linguistico. Attraverso l’esercizio diventa poi naturale
l’uso corretto nella produzione testuale orale e scritta di ciò che si è appreso.
• Produzione testuale. L’attività di scrittura non è strumentale alla materia, ma finalizzata alla riflessione e allo
sviluppo della creatività; il “tema” sarà lo strumento principale offerto al ragazzo per interrogare se stesso e
la realtà, per conoscere il valore delle esperienze vissute o che sta vivendo.
• Ascolto e lettura dei testi. L’ascolto e la lettura dei testi narrativi educano la ragione al riconoscimento
del bello presente nel patrimonio letterario dell’umanità, come forma e come contenuto. L’alunno è
guidato nel riconoscimento dei generi letterari e nella lettura di libri idonei al modo con cui vi si
concepisce la realtà.
● Insegnamento della Storia
Le finalità sono:
• incontrare l’uomo, vero protagonista che con libertà e intelligenza ha modellato gli avvenimenti;
• riconoscere gli aspetti della civiltà (religione, cultura, politica, economia) che rivelano la permanenza nel
tempo di quella ricerca di senso propria della natura umana.
Nella storia l’alunno coglie la complessità della realtà e scopre la grandezza dell'uomo che nei
secoli ha saputo creare forme intelligenti di socialità.
L’apprendimento della storia:
• favorisce la coscienza di sé come soggetto libero posto in un’esperienza di popolo, erede di un lascito da
rivivere nel presente;
• comunica l’idea che l'uomo nasce e cresce all'interno di avvenimenti precedenti che gli permettono di
meglio conoscere la realtà presente.
● Insegnamento della Geografia
La geografia è lo studio delle interrelazioni di un dato territorio. L’attenzione si concentra
sull’interdipendenza tra i fattori fisici dell’ambiente, sulla reciproca influenza tra uomo e ambiente
e sull’educazione alla mondialità. Il ragazzo impara ad orientarsi nella geografia mondiale
partendo da ciò che è più vicino per comprendere poi, attraverso il confronto, quanto è più
lontano. La disciplina permette inoltre proficue connessioni con altre materie come la Storia,
poiché fornisce la conoscenza degli insediamenti umani, e le Scienze, che studiano i fattori
costitutivi del territorio.
● Insegnamento della Lingua Inglese
La domanda non è: «perché insegnare l’inglese?», ma più correttamente: «quanto costa non
saperlo?». Sono programmate 4 ore settimanali di inglese (3 con docente italiana e 1 con lettrice
madrelingua) che si dipanano lungo un percorso completo e interdisciplinare inteso a soddisfare
e sviluppare le diverse abilità linguistiche, stimolando gli alunni anche con le nuove tecnologie.
L’intervento dell’insegnante madrelingua con i moduli che affrontano in inglese tematiche tratte
dai programmi delle altre discipline porta i ragazzi ad una maggiore scioltezza nell’espressione
orale e ad un arricchimento dei registri linguistici. A questo scopo, nella classe terza, con
l’insegnante di madrelingua si eserciteranno in lingua anche attraverso forme teatrali nelle quali
l’alunno, sostenuto dalla gestualità, rafforzerà la sicurezza personale nel parlare in inglese.
● Insegnamento della Lingua Spagnola
Lo Spagnolo è studiato quale seconda lingua comunitaria. La scelta è dettata, oltre che dalla
diffusione dell’idioma a livello mondiale, anche dalle affinità con la nostra lingua madre e dai
conseguenti risultati che si possono ottenere con 2 sole ore settimanali. Nelle lezioni si dà grande
spazio all’oralità.
● Insegnamento delle Scienze
La scienza spiega la realtà osservata attraverso la ricerca di cause sufficienti a chiarire, motivare,
fondare ciò che vediamo e sentiamo. I ragazzi sono educati alla scoperta della realtà naturale
quale insieme ricchissimo di oggetti e fenomeni, e sono guidati a coglierne le cause e gli scopi. In
questo modo, oltre l’apprendimento di contenuti e di metodi della disciplina, è perseguito anche
lo sviluppo dell'attitudine all'indagine, al porre domande appropriate e, con terminologia corretta,
al “re-imparare” a guardare ciò che c'è.
● Insegnamento della Matematica
La matematica viene proposta come linguaggio attraverso il quale i problemi posti dalla realtà
possono essere comunicati con rigore e precisione. Essa permette di affrontare la realtà con un
metodo “ragionevole” che consente lo sviluppo delle capacità di immaginazione e di
progettazione. Gli alunni gustano la bellezza della matematica scoprendo il suo essere metodo
per guardare e comprendere ciò che sta intorno. L'obiettivo principale è il superamento dei
pregiudizi legati a questa materia: la matematica non è infatti per pochi, ma per tutti.
● Tecnologia e Informatica
Le quattro fasi del percorso di educazione tecnica si incentrano sul lavoro:
•
•
•
•
Nella prima, preparatoria, vengono dati i requisiti dell’opera, valutata a fine percorso.
Nella seconda, progettuale, l’alunno espone le sue intenzioni e le comunica attraverso il disegno.
Nella terza, operativa, l’alunno realizza l’opera progettata.
Nella quarta, autovalutativa, l’alunno giudica l’efficacia o meno del metodo usato.
Con la valutazione egli fa propria l’esperienza vissuta e conosce le proprie abilità.
● Arte e Immagine
La disciplina ha la finalità di aprire lo sguardo sulla realtà educando a gustarne la bellezza.
La produzione grafica consente ai ragazzi di esprimersi in modo originale con la propria
creatività. Essi, mediante l’arte, possono incontrare la storia, le tradizioni e i valori dell’uomo e di
un popolo.
● Musica
La disciplina introduce al gusto della bellezza, che viene proposta agli alunni in modo
affascinante. Attraverso la pratica corale e strumentale, l’educazione all’ascolto e all’acquisizione
delle strutture grammaticali proprie della disciplina, l’obiettivo è da un lato l’educazione alla
musicalità del preadolescente (educazione che coinvolga le sfere sensoriale, affettiva, cognitiva,
immaginativa), dall’altro il condurre l’allievo ad una reale comprensione delle caratteristiche
comunicative, e quindi morfologiche, del linguaggio sonoro-musicale.
● Scienze motorie e sportive
La disciplina educa alla percezione del corpo attraverso lo sviluppo delle capacità coordinative
(equilibrio, orientamento, reazione, anticipazione) e condizionali (forza, resistenza, velocità,
mobilità). Educa al controllo di sé, alla padronanza nell’agire, all’autonomia della scelta e
promuove il benessere psicofisico, il divertimento e la collaborazione strutturata. Essa tende
inoltre a formare specifiche competenze:
• tecnico-sportive, individuali e di squadra, nelle quali il movimento è fatto per raggiungere uno scopo;
• tecnico-artistico-espressive nelle quali il movimento ha come scopo l’espressione e la comunicazione.
Tutto il percorso è attraversato dalla conoscenza esperienziale del codice etico dello sportivo.
● Religione Cattolica
L'ora di religione cattolica educa al senso religioso, implicando l’uso della ragione: l’alunno
sorprende in sé il criterio con cui giudicare e vagliare ogni cosa. Essa è perciò paradigmatica
perché insegna a fare cultura, cioè a comprendere la realtà e a verificarne la bontà rispetto alle
proprie esigenze. Con questo metodo l’alunno verifica la ragionevolezza della tradizione
cristiana. L’insegnamento è scandito in tre fasi:
• presentazione e comprensione dell’insegnamento della Chiesa Cattolica;
• ricerca e confronto dei punti presentati, con le discipline scolastiche e il quotidiano degli studenti;
• racconto, descrizione e comunicazione dei risultati del lavoro.
5. Percorsi integrativi
Sono percorsi che privilegiano forme ed attività a carattere interdisciplinare, sviluppati per
l’approfondimento dei contenuti curriculari.
● Metodo di studio
Si apprende il metodo di studio durante le ore di lezione: la presentazione dell’argomento, l’uso
del testo, le interrogazioni e le correzioni portano l’alunno ad acquisire una capacità di
rielaborazione personale sempre più efficace. Allo scopo servono molto anche l’aiuto allo studio e
le attività individualizzate che vengono svolte sia al mattino, grazie alle compresenze fra
insegnanti, sia al pomeriggio, nello studio guidato.
● Avventura nella lettura
L’amore e il gusto per la lettura sono un valore umano e culturale fondamentale. Gli alunni
scoprono il libro come strumento che affina la conoscenza di sé, dell’altro e del mondo. Sono
privilegiati i testi narrativi per la loro forza suggestiva e per la capacità di lasciare nell’umano una
traccia profonda. Le letture consentono al ragazzo di recuperare il valore della fantasia e della
creatività, di vivere una vicenda coinvolgente nella quale immedesimarsi, di comprendere alcune
dinamiche della vita e leggere meglio la sua esperienza. Il Collegio Docenti è impegnato nella
cura della Biblioteca, nella scelta di testi adeguati al percorso degli alunni e aderisce al concorso
“Amico Libro” proposto dal Comune di Bassano del Grappa.
● Attività di educazione alla salute
L’educazione alla salute è parte dell’aspetto formativo. La salute non è semplicemente assenza
di malattia, ma uno stato di benessere che possiede chi si impegna a vivere il senso della realtà
e della propria esistenza. In questa azione il Collegio Docenti collabora con Enti e Organismi
operanti nel territorio. La complessità del tema suggerisce alcuni indirizzi operativi specifici quali:
• Educazione all’uso del tempo libero, con l'obiettivo che l'alunno impari a pianificare il proprio tempo in
modo personale, efficace e produttivo.
• Educazione ambientale, per imparare a conoscere e a rispettare i differenti ambienti.
• Educazione alla sicurezza con l’obiettivo di favorire atteggiamenti corretti rispetto alle situazioni di
emergenza e alle tematiche riguardanti la coscienza civile, la collaborazione e la solidarietà.
• I temi della sicurezza vengono affrontati in più discipline attraverso progetti interdisciplinari.
• Educazione alimentare:
- conoscenze del processo di alimentazione: rifornimento, digestione, assimilazione;
- aspetto psicologico dell’alimentazione: moda e pubblicità, sessualità, prestazioni fisiche:
- raggiungimento di un equilibrio alimentare.
● Mass media e spettacoli
Per educare all’uso critico dei mass media vengono proposte attività teatrali, televisive e
cinematografiche, anche in lingua inglese e spagnola. Il lavoro si articola in tre momenti:
• presentazione in classe dell'argomento, dello spettacolo, del film
• visione ed immediata discussione
• rielaborazione delle tematiche e riflessioni sul linguaggio teatrale, filmico o televisivo.
● Attività sportive
L’attività sportiva integra la disciplina curriculare con tornei scolastici di calcio e pallavolo, oltre
alla partecipazione a manifestazioni comunali, distrettuali, provinciali e regionali, ed è organizzata
con la collaborazione delle società sportive presenti nel territorio. Durante le ore di educazione
motoria nel corso dell’anno si propone agli alunni la partecipazione ad un corso di nuoto.
● Uscite didattiche e visite di istruzione
I viaggi di istruzione, le visite didattiche e ogni uscita dall’aula, per il principio che imparare è
incontrare e gustare la realtà nella sua bellezza, sono un modo di “fare scuola”. Inoltre sono
occasioni per esperienze di convivenza responsabile, momenti privilegiati per costruire un clima
di amicizia e di cordialità tra i ragazzi e con gli adulti.
Obiettivi delle varie forme di uscita didattica sono i seguenti.
• Obiettivo della classe I: favorire la conoscenza reciproca ed educare al metodo dell’osservazione diretta
della realtà. Si programmano alcune uscite e una visita d’istruzione giornaliera che mettano in relazione
l’alunno con il territorio che lo circonda e che prevedano delle attività pratiche. Alcuni esempi di mete
previste sono la città di Venezia, il liceo artistico di Nove, l’Archivio di Stato e la Biblioteca Civica di
Bassano del Grappa.
• Obiettivo della classe II: rafforzare l’obiettivo della classe prima, incontrando diverse realtà ed esperienze
che hanno segnato il cammino dell’uomo. Per conseguire tale obiettivo della classe II, si programmano
alcune uscite e una visita d’istruzione giornaliera che permettano all’alunno di approfondire e di
sperimentare con mano ciò che sta studiando, avvicinandolo ai grandi eventi e protagonisti della storia.
Alcuni esempi di mete previste sono Padova e Milano, dove possono incontrare figure importanti come
Galileo Galilei, Giotto, Leonardo da Vinci e approfondire le loro conoscenze scientifiche grazie all’Orto
botanico e al Museo della scienza e della tecnica. Fondamentale per lo studio dello spagnolo è la
visione dello spettacolo teatrale in lingua che ogni anno viene proposto a Bassano del Grappa.
• Obiettivo della classe III: consolidare un atteggiamento di ricerca sempre più consapevole nei confronti
del significato della realtà. A tal fine si programmano alcune uscite e una visita d’istruzione di più giorni
che permettano all’alunno di perfezionare la sua formazione dal punto di vista didattico-educativo e che
lo incoraggino ad affrontare le sfide future. Le uscite sono spesso legate alle proposte del territorio,
come spettacoli e attività correlate a eventi storici locali o relative all’orientamento verso la scuola
secondaria di secondo grado. Il viaggio d’istruzione è un momento fondamentale nel percorso scolastico
della classe III, l’alunno ha l’occasione di mettere in gioco le competenze acquisite come quelle
linguistiche, dal momento che spesso la meta prevista è un paese di lingua spagnola o inglese.
Fondamentale per lo studio dello spagnolo è anche la visione dello spettacolo teatrale in lingua che ogni
anno viene proposto a Bassano del Grappa.
● Multimedialità ed informatica
Il computer è divenuto strumento di vita quotidiana e pervade il tempo e i rapporti.
• Nella complessità dell’azione formativa (cioè per introdurre alla comprensione della totalità del reale) il
computer è un fattore da considerare con serietà, perché un uso positivo dell’informatica e della
multimedialità non arriva ad idolatrare lo strumento. La scuola resta scuola, ovvero ambiente educativo
•
di apprendimento. Essa non intende ignorare né censurare le potenzialità della tecnologia e del
linguaggio della multimedialità, ma non diventa complice dei miti della tecnica e della ludica euforia dei
giovani.
Il computer prima della mano esige l’uso della ragione. I ragazzi devono imparare ad impiegare il
computer per la loro crescita, con una mentalità che vede nell’informatica la possibilità di un nuovo
approccio alla conoscenza e alla comunicazione. Per questo l’informatica, più che materia a se stante,
viene considerata come un mezzo per l’apprendimento. L’informatica infatti permette l’accesso a tutte le
informazioni, la globalizzazione delle idee e dell’esperienza, la contemporaneità di messaggi e
interventi.
● Guida all’orientamento
L’ “Orientamento” è l’attività finalizzata ad aiutare l’alunno a conoscere se stesso, per metterlo in
grado di compiere scelte consapevoli per la realizzazione della propria persona. Per questo il
Collegio Docenti intende sviluppare un percorso di maturazione insieme agli alunni lungo il
triennio.
• Nella classe prima è curato più particolarmente lo sviluppo della conoscenza di sé, l’acquisizione delle
capacità di critica e il perfezionamento di un metodo di studio efficace.
• Nella classe seconda, oltre al consolidamento degli obiettivi proposti per la prima, si mette il ragazzo a
contatto con i diversi indirizzi di studio, con il mondo del lavoro che lo circonda, per avviarlo ad una
scelta finale concreta, obiettiva e più corrispondente alle sue attitudini e abilità.
• Nella classe terza l’obiettivo è che il ragazzo percepisca la scelta come propria, adeguata alla sua
persona, e raggiunga la convinzione rispetto alla scelta operata, in modo che, ben motivato, possa
affrontare l’impatto della futura situazione con sicurezza, pronto a superare le eventuali difficoltà.
6. Progetti extracurriculari
Le attività extracurricolari intendono promuovere e valorizzare le capacità creative degli alunni e
sono attente a non occupare tutto il tempo del ragazzo.
● Attività pomeridiane di recupero o integrazione individuale e Studio Guidato
Lo studio guidato è un servizio facoltativo proposto nei pomeriggi liberi dalle lezioni curricolari. Gli
alunni sono seguiti dagli insegnanti curricolari, divisi in gruppi diversi (da 1, 2 o più ragazzi) in
base alle necessità di ognuno. Questo permette un lavoro mirato da parte degli insegnanti che, in
collaborazione con le famiglie decidono in quale gruppo l’alunno viene inserito. Questa
organizzazione dinamica permette agli insegnanti di lavorare al meglio con il ragazzo nel suo
percorso educativo e formativo.
● Corsi pomeridiani di strumenti musicali
La musica è veicolo di educazione al bello e all’incontro con la tradizione. I corsi pomeridiani
hanno l’obiettivo di potenziare le capacità e le abilità, nonché di aiutare a scoprire le attitudini
personali e motivare all’impegno. Le attività si svolgono da ottobre a maggio e le lezioni si
tengono sotto la guida di un docente specialista.
● Introduzione al latino
Il latino è educativamente significativo per la formazione linguistica. Per questo viene caldamente
proposto agli alunni di terza. Il suo insegnamento favorisce una conoscenza più consapevole
della lingua italiana dal punto di vista lessicale e sintattico. Soprattutto è un prezioso strumento
per l’educazione all’uso della ragione, perché abitua alla lealtà di fronte al dato, all’impostazione
corretta di un problema, nella certezza dell'esistenza di una soluzione positiva.
7. Organizzazione didattica ed autonomia
● Quadro delle lezioni e orario
Attuando il regolamento dell’autonomia scolastica, l’ora di lezione è di 50 minuti, per un totale di
31 unità orarie per classe, cui si aggiungono: 1 ora di inglese con insegnante madrelingua.
Materie
Classe 1°
Classe 2°
Classe 3°
Lettere
11
11
11
Matematica e Scienze
6 (4 + 2)
6 (4 + 2)
6 (4 + 2)
Inglese / Spagnolo
3+1 / 2
3+1 / 2
3+1 / 2
Educazione artistica
2
2
2
Educazione tecnica
2
2
2
Educaz. musicale
2
2
2
Educazione fisica
2
2
2
Religione
1
1
1
30 + 2
30 + 2
30 + 2
Totale
Lunedì
07.55 - 12.30 / 14.00 - 16.00
Martedì
07.55 - 13.25
Mercoledì
07.55 - 13.25
Giovedì
07.55 - 12.30 / 14.00 - 16.00
Venerdì
07.55 - 13.25
● Criteri per la programmazione didattica personalizzata
La programmazione è un’ipotesi di lavoro dettata dal realismo di uomini appassionati all’umano
che si esprimono in un “fare insieme”. Esso implica tutti i fattori in campo: lo studente, il suo
rapporto con l’insegnante, la disciplina, le conoscenze, i percorsi per rendere umana l’esperienza
nella scuola.
Il criterio è quello della programmazione realistica, del percorso cioè adeguato e
concretamente proponibile alle possibilità oggettive dei ragazzi, alle loro esigenze affettive,
cognitive ed evolutive.
8. Inclusione
Tenendo conto delle indicazioni nazionali in materia, attraverso un lavoro di interscambio con
l’alunno e la sua famiglia, oltre che con la stesura di un Piano Didattico Personalizzato o di un
Piano Educativo Individualizzato, la scuola dedica tutta l’attenzione necessaria agli alunni che
presentano Bisogni Educativi Speciali (BES) al fine di favorirne la reale inclusione ed assicurare
loro il pieno esercizio del diritto allo studio.
IO ECCELLO
Un Liceo scientifico di eccellenza
EX REBUS SIGNA CAPE
Cogli i segni della realtà
Liceo Scientifico Paritario San Giuseppe
Liceo Scientifico di eccellenza
NATURA e OBIETTIVO
Il liceo è il luogo in cui, in vista anche di una responsabilità sociale che abbia come orizzonte il
bene comune, il contenuto della tradizione culturale viene acquisito in modo consapevole e
critico fino a sviluppare una capacità di iniziativa personale.
L'obiettivo sintetico del Liceo Scientifico Paritario San Giuseppe è quello di accompagnare la
crescita unitaria della persona fino alla maturazione della sua capacità di applicare in modo
sistematico la ragione e la libertà, alla realtà in tutti i suoi fattori. La realtà non è infatti riducibile al
mondo naturale circostante, ma è tutto ciò che si presenta alla ragione come dato.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL PRIMO BIENNIO
a) Comprendere che l'oggetto dello studio non è la disciplina in quanto tale, ma la realtà e il suo
significato: la disciplina è uno strumento che ha in mano l'insegnante per condurre alla
conoscenza della realtà.
b) Comprendere che le diverse discipline sono punti di vista particolari, ciascuna caratterizzata al
proprio metodo, e che tutte cercano di carpire alla realtà il suo segreto.
c) Comprendere struttura, metodo e linguaggio specifici delle diverse discipline.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL SECONDO BIENNIO
a) Riconoscere il dato nella molteplicità dei suoi aspetti quale significato originario della realtà
rinvenibile anche nell'oggetto degli studi, e acquisire il criterio di oggettività come ispiratore del
giudizio e dell'azione.
b) Riconoscere il senso dell'esistenza personale, segnata da un destino unico ed irripetibile, da
cui deriva la responsabilità, fondamento della moralità.
c) Riconoscere il valore in sé e per se stessi del rapporto con gli altri, accolti con la coscienza di
un comune destino.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL QUINTO ANNO
a) Utilizzare contenuti e metodi come strumenti di giudizio sulla realtà tutta per affrontarla da
protagonisti.
b) Utilizzare consapevolmente le diverse modalità e mezzi espressivi che possono essere diversi
a seconda della finalità e del contenuto.
c) Comprendere che il proprio impegno col reale costituisce un aspetto irrinunciabile perché la
vita sia vissuta in pienezza di significato.
FINE SPECIFICO DEL LICEO SCIENTIFICO (dalle Indicazioni nazionali)
“Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e
tradizione umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della
matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare
le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della
ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, 11
assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche
attraverso la pratica laboratoriale” (art. 8 comma 1).
PROFILO IN USCITA (dalle Indicazioni nazionali)
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento
comuni, dovranno:
- aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storico-filosofico
e scientifico; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in
dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle
scienze sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo umanistico;
- saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica;
- comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della
matematica, anche attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale; usarle in
particolare nell’individuare e risolvere problemi di varia natura;
- saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la
risoluzione di problemi;
- aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e
naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l’uso
sistematico del laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine
propri delle scienze sperimentali;
- essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel
tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con
attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in
particolare quelle più recenti;
- saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana.
UNITÀ ORARIO del Liceo Scientifico San Giuseppe
PRIMO BIENNIO
Orario
Lunedì
dalle 07.50 alle 12.55
Martedì- Mercoledì - Giovedì - Venerdì
dalle 07.50 alle 13.35
SECONDO BIENNIO e QUINTO ANNO
Orario
Mercoledì
dalle 07.50 alle 13.35 - segue la pausa pranzo
dalle 14.10 alle 16.00
Lunedì - Martedì- - Giovedì - Venerdì
dalle 07.50 alle 13.35
Piano degli studi del Liceo Scientifico San Giuseppe
Lo schema qui presentato è conforme al piano di studi contenuto nella riforma GELMINI.
Il Liceo scientifico paritario San Giuseppe adotta il potenziamento della lingua inglese, della
matematica e dello sviluppo di specifiche competenze trasversali di cultura dell’Unione Europea
nel rispetto dell’autonomia scolastica.
Nel piano orario la lingua straniera 2, SPAGNOLO, rientra negli insegnamenti facoltativi aggiuntivi
così come previsto dalla normativa vigente.
Orario annuale della attività e insegnamenti obbligatorio
Primo biennio
Secondo biennio
Quinto anno
1° anno
2° anno
3°anno
4°anno
5°anno
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua e cultura latina
3
3
3
3
3
Lingua e cultura com. 1: Inglese
3
3
3
3
3
Storia e Geografia
3
3
Storia
2
2
2
Filosofia
3
3
3
Matematica
5
5
4
4
4
Fisica
2
2
3
3
3
Scienze naturali
2
2
3
3
3
Disegno e storia dell’arte
2
2
2
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione cattolica
1
1
1
1
1
Lingua e cultura com. 2: Spagnolo
2
2
2
2
2
Totale ore settimanali
29
29
32
32
32
(biologia, chimica, scienze della terra)
PUNTI SALIENTI DELL'OFFERTA FORMATIVA
a)
b)
c)
d)
e)
Fisica e Scienze naturali dalla classe prima;
Lezioni sperimentali nei laboratori chimica e biologia;
Seconda lingua straniera: spagnolo;
1 ora di informatica settimanale al biennio
Attività di orientamento universitario
CRITERI PER STIMOLARE L’APPRENDIMENTO
- La realtà e il suo significato costituiscono l’oggetto di studio.
- L’osservazione del dato, è la ragion d’essere da cui deriva il senso dell’esistenza personale.
- Lo studente è il soggetto attivo e non un fruitore passivo della realtà: capire un quadro o un
romanzo gli permetterà di sentirsi diverso rispetto a quando quel quadro o romanzo non erano
oggetto del suo interesse.
- Capire la modalità di insegnamento che ogni giorno esige sia adottata, capire cioè dove
sono i ragazzi con i loro interessi, cogliere se hanno recepito, se in quel momento sono
stanchi e li si sta quindi perdendo: solo in questo modo si riuscirà a mantenere la loro
curiosità nell’apprendere.
- Rischiare la propria materia (“io rischio perché non lo impongo”), e far sentire ai ragazzi la
necessità di domandare ragione di ciò che si fa.
- Gli alunni riscontreranno nei docenti il significato dell’apprendimento e giungeranno a
domandarsi: “Di quell’argomento, che cosa ha suscitato in me interesse o stupore?”.
Questi ultimi due ultimi punti presuppongono una profonda lealtà del docente con la disciplina: si
può sbagliare se si è dentro un rapporto leale con i ragazzi e se si è disposti a farsi aiutare nel
momento in cui non si arriva ad una chiarezza su un punto difficile della disciplina.
IL LAVORO SUL METODO
L’attività didattica non è mai unilaterale presentazione di argomenti da parte degli insegnanti.
Essa si fonda piuttosto sulla predisposizione, da parte di coloro che hanno già percorso questa
strada, delle condizioni necessarie all’apprendimento, condizioni che verranno progettate sulla
base delle specifiche esigenze del gruppo-classe nonché di quelle del singolo alunno.
Attività di didattica sul metodo
Il percorso di studi del liceo, oltre alla trasmissione di conoscenze e competenze, dovrebbe far
maturare nel ragazzo la consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità, permettendogli così di
costruire e padroneggiare un autonomo e personale metodo di studio.
A tale fine si sono concepiti, momenti nei quali l’insegnante lavorerà con gli alunni
esclusivamente sul metodo di studio, intendendo con questo:
-
strategie di pianificazione;
ottimizzazione del tempo dedicato allo studio ma anche alle attività extrascolastiche;
come prendere appunti;
come approcciare allo strumento libro di testo;
come studiare etc.
Per questo la didattica sul metodo verrà ripresa nel corso di tutto il ciclo di studi.
OBIETTIVI FORMATIVI
QUINTO ANNO
Comportamento
- Migliorare l’autonomia e la responsabilità di lavoro;
- Saper affrontare situazioni problematiche in modo serio, e consapevole dei propri mezzi;
- Sviluppare competenze personali-interpersonali-interculturali, che permettano di partecipare in
modo efficace e costruttivo alla vita lavorativa;
- Affrontare in modo positivo e sereno la propria quotidianità, nel rapporto con i compagni e la
vita nella scuola;
- Migliorare la costanza e mantenere attiva la curiosità intellettuale.
Partecipazione e Collaborazione
- Saper contribuire al lavoro in classe;
- Essere aperti al confronto con gli altri per poterne comprendere il punto di vista;
- Consolidare il lavoro cooperativo;
- Apportare il proprio contributo alla crescita del gruppo-classe e del luogo-scuola.
Metodo di lavoro
- Consolidare un metodo si studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e
approfondimenti personali, di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, e di
potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita;
- Confrontare i metodi di analisi di una specifica disciplina con quelli delle altre discipline;
- Avere consapevolezza dell’unitarietà del sapere, senza scissione tra discipline scientifiche e
discipline umanistiche.
- Potenziare la capacità di paragonarsi con tutta la persona alla disciplina;
- Connettere i saperi acquisiti con la realtà del mondo in cui viviamo;
- Essere in grado di porsi degli obiettivi significativi e realistici.
OBIETTIVI COGNITIVI
QUINTO ANNO
Matematica
Competenze e Abilità
-Saper esprimere in modo chiaro concetti matematici con linguaggio tecnico scientifico
appropriato;
-Saper analizzare e interpretare problemi e riflettere sulla metodologia risolutiva “migliore”;
-Saper comunicare e spiegare le procedure risolutive scelte;
-Saper confrontare il proprio operato con quello degli altri;
-Saper riflettere sulle diverse strategie risolutive riconoscendo la più efficace;
-Sviluppare la capacità di porre domande sulle procedure applicate per comprenderne lo scopo;
-Sviluppare un metodo di lavoro personale e produttivo;
-Saper utilizzare tutti gli strumenti a disposizione (internet, libri etc.) per risolvere un problema.
Lingua e letteratura italiana
Competenze
1-Sapersi esprimere
2-Saper comunicare
3-Saper problematizzare
4-Saper analizzare e reinterpretare;
5-Saper individuare collegamenti e relazioni
Abilità
-Consolidamento dell’espressione chiara e appropriata in forma sia scritta che orale;
-Saper variare a seconda dei differenti contesti e scopi;
-Saper operare una riflessione metalinguistica sulla lingua;
-Consolidamento e ampliamento del patrimonio lessicale (disciplinare, specialistico e settoriale) e
semantico;
-Consolidamento della capacità di produrre testi scritti nella forma del saggio breve e dell’articolo
di giornale;
-Consolidamento della capacità di riassumere, parafrasare, organizzare e motivare un
ragionamento critico e personale;
-Sviluppo della capacità di porre domande personali ai testi letterari;
-Saper cogliere la dimensione storica intesa come riferimento a un dato contesto;
-Consolidamento della capacità di affrontare testi complessi, in situazioni di studio o di lavoro;
-Consolidamento del piacere alla lettura;
-Saper riconoscere l’interdipendenza fra le esperienze che vengono rappresentate nei testi e i
modi della rappresentazione;
-Consolidamento della capacità di commentare testi in prosa e in versi, anche sotto il profilo
linguistico;
-Saper ascoltare comprendendo contenuto, scopo e messaggio del testo orale;
-Sviluppare e consolidare la coscienza della storicità della lingua italiana, in relazione al quadro
sociolinguistico e dialettale dell’Italia odierna;
-Sviluppare la capacità di paragonarsi all’umano offerto dalla letteratura;
-Saper collegare esperienze distanti con esperienze presenti nell’oggi;
-Saper cogliere il nesso con le domande presenti nelle diverse epoche;
-Consolidamento della capacità di cogliere l’apporto sistematico alla letteratura, delle altre
discipline che si presentano sull’asse del tempo.
Lingua e cultura latina
Competenze
1-Saper leggere
2-Saper comunicare
3-Saper tradurre (competenza integrata)
4-Saper generalizzare, astrarre e strutturare
5-Saper ideare, progettare e formulare ipotesi
Abilità
-Sapersi orientare nella lettura diretta o in traduzione con testo a fronte, dei più rappresentativi
testi della latinità;
-Sviluppare la capacità di confrontare il latino con l’italiano e con le altre lingue note, per arrivare
ad un dominio dell’italiano più maturo;
-Saper comunicare valori storici e culturali altri dai propri;
-Saper LEGGERE (comprendere, contestualizzare e interpretare) il testo che si ha di fronte,
TRASPORRE nella lingua d’arrivo (tenendo conto della correttezza linguistica, della coerenza
semantica, delle esigenze di una lingua diversa), COMUNICARE per rendere comprensibile al
lettore italiano il testo latino;
-Saper riflettere sulle scelte di traduzione;
-Sapersi immedesimarsi in un mondo diverso dal proprio;
-Saper cogliere i valori storici e culturali dei più rappresentativi testi della latinità;
-Consolidamento della capacità di cogliere lo specifico letterario del testo;
-Saper confrontare traduzioni in diverse lingue, dello stesso testo latino;
-Saper cogliere nei testi, i tratti più significativi del mondo romano;
-Saper interpretare testi in prosa e in versi;
-Saper cogliere l’alterità e la continuità tra la cultura latina e la nostra;
-Sapersi muoversi nella latinità non solo dal punto di vista diacronico;
-Saper porre correttamente il problema e scegliere conoscenze e strumenti necessari alla sua
soluzione;
-Saper osservare, fare ipotesi, inferenze, prove e riformulazioni per arrivare alla miglior resa
possibile del testo latino.
Storia
Competenze e abilità
1-Conoscenza e corretto uso della periodizzazione storica e capacità di collocazione geostorica
degli eventi
2-Saper enucleare e definire i concetti storici fondamentali
3-Saper istituire nessi analitici e sintetici e operare confronti
4-Comprensione delle fonti nella loro specificità
5-Comprensione di documenti storici e testi storiografici e saperli analizzare
6-Capacità di valutazione critica e di rielaborazione delle tesi o concezioni proposte
7-Capacità di mettere in relazione presente e passato, e in generale diversi contesti storicoculturali
8-Esposizione lineare e coerente dei contenuti curricolari richiesti
9-Corretto uso della terminologia specifica, delle categorie storiche e storiografiche
Filosofia
Competenze e abilità
1-Conoscenza e uso corretto della terminologia specifica
2-Riconoscere tipologia e articolazione delle dimostrazioni e argomentazioni
3-Saper individuare il senso e i nessi fondamentali di una riflessione filosofica
4-Saper comprendere e analizzare un testo filosofico
5-Capacità di valutazione critica e di rielaborazione delle tesi o concezioni proposte
6-Corretta e pertinente impostazione del discorso
7-Esposizione chiara, ordinata e lineare
Fisica
Competenze e Abilità
1-Saper osservare e identificare fenomeni: saper raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta
dei fenomeni naturali o la consultazione di testi manuali o media.
2-Saper formulare ipotesi esplicative: saper individuare una possibile interpretazione dei dati in
base a semplici modelli matematici e presentare i risultati dell’analisi.
3-Saper formalizzare un problema fisico e applicare gli strumenti matematici e disciplinari rilevanti
per la risoluzione.
4-Fare esperienza: saper usare correttamente la strumentazione di laboratorio e saper
rappresentare i dati raccolti tramite fogli di calcolo e grafici.
5-Saper valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società e saper cogliere i
rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica.
6- Connettere i saperi acquisiti con la realtà del mondo in cui viviamo.
7-Saper usare il linguaggio specifico della disciplina, esercitato attraverso lo studio teorico e
l’argomentazione scritta e orale, in vista dell’Esame di Stato.
8-Usare in modo consapevole e critico le risorse a nostra disposizione (Internet, manuali, etc.),
avendo cura di verificare le fonti.
Inglese
Competenze
-Saper riflettere sulla lingua;
-Saper riconoscere ed utilizzare strutture corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune
Europeo di Riferimento per le lingue;
-Saper produrre testi orali e scritti ed essere in grado di riflettere sulle caratteristiche formali dei
testi prodotti;
-Saper comprendere e analizzare testi scritti di varie tipologie e generi;
-Saper utilizzare strumenti informatici per approfondire argomenti di natura non linguistica;
-Saper comprendere testi orali, in modo globale, selettivo e dettagliato.
Abilità
-Analisi;
-Traduzione;
-Pratica orale e scritta delle regole grammaticali;
-Creazione di testi orali e scritti;
-Interazione orale;
-Lettura;
-Ascolto.
Scienze
Competenze
1-Sapersi esprimere;
2-Osservare descrivere ed analizzare i fenomeni appartenenti alla realtà;
3-Saper effettuare connessioni logiche riconoscendo e stabilendo relazioni;
4-Applicare le conoscenze acquisite a situazioni della vita reale.
Abilità
-Consolidamento dell’espressione chiara ed appropriata in forma sia scritta che verbale;
-Saper utilizzare in modo appropriato il linguaggio scientifico e la simbologia chimica;
-Distinguere gli idrocarburi in base alla struttura, proprietà chimico fisiche
-Recuperare e consolidare le conoscenze pregresse in biologia riguardanti le molecole
biologiche;
-Saper descrivere la posizione della Terra e le leggi che governano il suo moto;
-Saper descrivere le caratteristiche del Sole e dei pianeti;
-Dare una spiegazione del succedersi delle stagioni;
-Individuare i riferimenti presenti nel cielo e sulla Terra per orientarsi;
-Utilizzare correttamente termini astronomici e cartografici;
-Saper riconoscere i principali tipi di rocce descrivendone il ciclo litogenetico;
-Saper correlare le diverse manifestazioni vulcaniche alle caratteristiche del magma;
-Interpretare le manifestazioni sismiche ed evidenziare le conseguenze con la propagazione
delle onde sismiche;
-Saper porsi in modo critico e consapevole di fronte ai temi di carattere scientifico e tecnologico
della società attuale;
-Essere consapevoli dei vantaggi ma anche dei rischi dei progressi tecnologici e scientifici e
quindi del delicato ruolo dell’uomo nell’ambiente.
Disegno e storia dell’arte
Disegno
Competenze
1-Saper affrontare problemi grafici, anche complessi, utilizzando le competenze acquisite;
2-Saper elaborare criticamente un tema di disegno artistico e/o architettonico;
3-Autonomia nell’applicazione delle modalità convenzionali di rappresentazione grafica
conosciute;
4-Sviluppo dell’ordine logico;
5-Riconoscere la funzione delle ombre nella rappresentazione tridimensionale;
6-Elaborazioni di semplici proposte progettuali per la risoluzione di problemi pratici.
Abilità
1-Saper applicare correttamente le modalità convenzionali di rappresentazione grafica;
2-Saper utilizzare tecniche, metodi, sistemi di rappresentazione acquisiti negli scorsi anni per
capire l’opera d’arte e/o approfondire tematiche di disegno architettonico;
3-Capacità di procedere a una raffigurazione grafica ordinata, coerente e rispettosa delle
convenzioni;
4-Capacità di strutturare autonomamente e in modo logico l’elaborato grafico a partire dai dati
disponibili e dalla conoscenza dei procedimenti convenzionali di rappresentazione;
5-Saper applicare la teoria delle ombre in prospettiva;
6-Saper cogliere le interazioni tra esigenze di vita e progetto.
Storia dell’arte
Competenze
1-Essere in grado di leggere le opere architettoniche e artistiche per poterle apprezzare
criticamente e saperne distinguere gli elementi compositivi, avendo fatto propria una
terminologia e una sintassi descrittiva appropriata;
2-Saper stabilire, anche attraverso opportuni collegamenti con altri ambiti disciplinari, le relazioni
esistenti tra un’opera d’arte ed il contesto storico in cui è stata realizzata;
3-Consapevolezza del valore culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico del
nostro paese e conoscere per gli aspetti essenziali le questioni relative alla tutela, alla
conservazione e al restauro.
Abilità
1-Capacità di lettura dell’opera d’arte a più livelli (sia pure con indicazioni semplici ed elementari):
- descrittivo (saper fornire una descrizione strutturata secondo possibili schemi di lettura con un
utilizzo appropriato della terminologia specifica;
- Stilistico (saper collocare l’opera in un ambito stilistico, evidenziandone le peculiarità formali);
- Contenutistico (saper individuare i significati principali di un’opera d’arte o di un evento
artistico);
- Storico e sociale (saper storicizzare l’opera d’arte analizzata e inserirla nell’appropriato ambito
sociale di produzione e di fruizione).
2-Capacità di stabilire collegamenti con altri ambiti disciplinari e di procedere anche secondo
percorsi tematici interdisciplinari e multidisciplinari;
3-Capacità di rielaborare quanto appreso, dimostrando una relativa indipendenza di analisi e di
giudizio rispetto a quanto riportato dal libro di testo.
Spagnolo
Competenze
1-Sapersi esprimere
2-Saper comunicare
3-Saper problematizzare
4-Saper analizzare e reinterpretare;
5-Saper individuare collegamenti e relazioni
Abilità
-Utilizzare in modo adeguato le strutture grammaticali;
-Scrivere brevi testi di interesse personale, quotidiano, sociale o professionale;
-Riflettere sui propri atteggiamenti in rapporto all’altro in contesti multiculturali;
-Saper comprendere messaggi orali e testi di media difficoltà riguardanti temi di vita quotidiana.
-Descrivere esperienze ed eventi, relativi all’ambito personale e sociale;
-Scrivere correttamente testi su tematiche coerenti con i percorsi di studio;
-Comprendere i punti principali di messaggi e annunci argomenti di interesse personale,
quotidiano, sociale o professionale;
-Sapersi esprimere in modo corretto con un uso adeguato del lessico e delle strutture morfosintattiche;
-Interagire in conversazioni brevi e semplici su temi di interesse personale, quotidiano, sociale o
professionale.
-Ricercare informazioni all’interno di testi di breve estensione di interesse personale, quotidiano,
sociale o professionale;
-Sviluppare la capacità di porre domande personali ai testi letterari.
-Contestualizzazione storica del testo letterario;
-Consolidamento della capacità di capire e commentare testi in prosa e in versi, anche sotto il
profilo linguistico.
-Saper ascoltare comprendendo contenuto, scopo e messaggio del testo orale;
-Sviluppare e consolidare la coscienza della storicità della lingua spagnola;
-Saper collegare esperienze distanti con esperienze presenti nell’oggi;
-Saper cogliere il nesso con le domande presenti nelle diverse epoche;
-Consolidamento della capacità di cogliere l’apporto sistematico alla letteratura, delle altre
discipline che si presentano sull’asse del tempo.
Educazione fisica
Competenze
1-Sapere i mezzi per potenziare le capacità condizionali e coordinative;
2-Sapere eseguire i gesti tecnici dei fondamentali individuali degli sport di squadra trattati
(pallavolo, pallacanestro, pallamano);
3-Sapere eseguire i gesti tecnici delle discipline individuali trattate (tennis);
4-Sapere eseguire i principali movimenti sul campo degli sport di squadra trattati (pallavolo,
pallacanestro, pallamano);
5- Sapere quale stile di vita adottare.
Abilità
- Sapere sfruttare le proprie potenzialità con il massimo risultato;
- Sapere adeguare in base alla richiesta i ritmi di corsa;
- Sapere adattare la tecnica e scegliere il fondamentale adeguato alla situazione di gioco;
- Sapere come muoversi in base alle varie situazioni;
- Sapere scegliere il modo migliore per una vita salutare.
Religione
Competenze e Abilità
- Prendere coscienza che Cristo rimane dentro la storia con il volto di coloro che sono insieme
per Lui e che quindi la Chiesa si pone come rapporto con Lui viv;
- Capire che esiste vera coscienza di Chiesa laddove è chiara ed esplicita la coscienza della
continuità con Cristo;
- Comprendere che la Chiesa è identificabile come una realtà comunitaria precisa;
- Comprendere che la Chiesa è una comunità formata e sorretta dalla presenza dello Spirito
Santo;
- Comprendere che la Chiesa è una comunità nella quale è presente un nuovo tipo di vita, in cui
i desideri umani autentici sono compresi e realizzati.
LE LINGUE E LE CULTURE STRANIERE
Lo studio delle lingue e culture straniere contribuisce non solo all’aumento del proprio bagaglio
culturale, ma anche al perfezionamento del curriculum formativo, in vista di una sua migliore
spendibilità nel mercato del lavoro in Italia e all’estero. Le lingue rappresentano un requisito
indispensabile nelle professioni e sono lo strumento necessario per incrementare le proprie
possibilità di occupazione in un contesto internazionale.
Gli approcci metodologici che il liceo si propone al fine di ottimizzare lo studio della lingua e
cultura dei paesi anglofoni:
1) Full-immersion linguistica attraverso l’uso del laboratorio;
2) Programma di mobilità internazionale che prevede una permanenza all’estero della durata complessiva
di due mesi;
3) Attività di web conferencing con scuole internazionali;
4) Le certificazioni linguistiche.
Il metodo di studio
Viene adottato un approccio comunicativo funzionale. Le quattro abilità (scrittura, lettura, ascolto
e produzione orale) vengono valorizzate e potenziate affinché l’apprendimento sia completo ed
integrato. Le 3 ore di lezione sono così articolate: un’ora è dedicata alla grammatica e alla
composizione di testi scritti (strutture grammaticali, sintassi, fonetica); un’ora è destinata
all’attività di ascolto (i supporti sono il laboratorio linguistico e la proiezione in classe di video e
film); un’ora è dedicata all’espressione orale attraverso role-plays ed esercitazioni tramite l’ausilio
di materiale audio-visivo. Il lavoro domestico dell’allievo è parte fondamentale ed integrante dello
studio, in vista di una preparazione ottimale e di una esercitazione sempre costante. L’attività
didattica verrà svolta il più possibile in lingua straniera. Lo strumento cartaceo sarà sempre
coadiuvato dall’ascolto di cd e/o altro materiale audio.
Il CLIL
In Quinta Liceo l'esperienza CLIL, ovvero l'uso veicolare della lingua straniera, verrà organizzata
da un insegnante di una disciplina non linguistica in collaborazione con l'insegnante di lingua
inglese, attraverso una programmazione congiunta e coerente con l’asse culturale caratterizzante
il liceo scientifico. L’insegnamento integrato potrà essere realizzato secondo varie modalità,
finalizzate al consolidamento di contenuti non linguistici precedentemente acquisiti. In particolare,
potranno essere svolte attività di laboratorio basate su un esperimento o un evento che verrà
organizzato, condotto e riferito in lingua straniera. La valutazione rimane di competenza del
docente della disciplina non linguistica. Come indicato nelle Norme Transitorie Ministeriali a.s.
2014/15, la disciplina non linguistica costituirà oggetto d’esame nella terza prova scritta e nella
prova orale dell’Esame di Stato
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