Settimana di preghiera per l`unità dei cristiani 1
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Settimana di preghiera per l`unità dei cristiani 1
10 • missione cattolica italiana Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 18–25 gennaio 2013 Viene dall’India il sussidio per la «Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani» che sarà celebrata nel gennaio 2013. Quest’iniziativa prese il via nel 1908. Ogni anno il sussidio che accompagna le celebrazioni è affidato a un gruppo ecumenico di un Paese diverso. Quest’anno il compito è stato affidato all’India: nell’opera sono stati impegnati il Movimento studentesco cristiano dell’India, cui aderiscono circa 10mila universitari, e la Federazione degli universitari cattolici di tutta l’India, coadiuvati, per la versione definitiva, dalla Commissione internazionale nominata dalla Commissione Fede e Costituzione del Consiglio ecumenico delle Chiese e dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani. Gli argomenti affrontati dal sussidio che accompagnerà la riflessione e la preghiera nella «Settimana per l’unità dei cristiani»: una condanna forte al sistema delle caste, il grido di dolore dei dalit, gli esclusi, che sono per la maggior parte cristiani, ma anche le persecuzioni contro i cristiani e le altre minoranze religiose. Nella società indiana, dove i cristiani rappresentano il 3,5 % della popolazione, la libertà religiosa, pur sancita dalla Costituzione, non è sempre rispettata. In questo contesto la Chiesa svolge un ruolo delicato: costruire una cultura del dialogo e di armonia con tutta la società, come ricorda mons. Felix Machado, vescovo di Vasai: «Il governo dà privilegi a tutti i dalit, tranne ai cristiani e ai musulmani dalit. Mi sembra un’ingiustizia e la Chiesa non si stanca mai di protestare, perché non c’è una religione favorita in India». Nel sussidio anche spunti sul significato della pratica della giustizia, sulla quale i cristiani sono chiamati a riflettere in fraternità, sulla ricerca della bontà e della vita in umiltà di fronte al Signore. Le meditazioni attraversano gli otto giorni con la metafora dell’uomo in cammino che si confronta con l’interrogativo angelus 03–04/2013 tratto dalle parole del profeta Michea: «Che cosa esige Dio da noi?». Mons. Machado suggerisce come rispondere a questa domanda: «È un tema limitato non solamente all’India, ma vediamo se nella nostra società abbiamo emarginati sociali, sottovalutati dal punto di vista politico ed economico e sfruttati da qualcuno, se dal punto di vista culturale qualcuno è dominato. Se nella nostra Chiesa, nella nostra società, abbiamo questo tipo di atteggiamento, che in India molti hanno verso i dalit, direi che dobbiamo seguire il cammino della giustizia, della misericordia e dell’umiltà, come dice il testo, ed essere solidali con loro». Aruna Gnanadason, già coordinatrice di Giustizia, Pace e Creazione al Consiglio Mondiale delle Chiese a Ginevra, che ha collaborato con il Movimento degli studenti all’elaborazione del sussidio, ci racconta: «We were an ecumenical group… Abbiamo lavorato in un gruppo ecumenico composto da studenti che appartengono al movimento cristiano e studiano nelle università cattoliche della Federazione indiana. Lavorare con i giovani e ascoltare le loro storie, è stata un’esperienza molto interessante e toccante. In India essere cristiani è molto difficile, … ma molto stimolante e in qualche modo simile alla vita di Cristo stesso, che ci chiama a riconciliarci con le altre comunità, a vivere serenamente insieme e in solidarietà con i più discriminati». 1° GENNAIO 2013 Adeguamento rendite AVS-AI – Il Consiglio federale ha deciso di adeguare le rendite AVS e AI e l’importo delle prestazioni complementari destinato alla copertura del fabbisogno vitale, all’evoluzione dei prezzi e dei salari (indice misto) a partire dal 1° gennaio 2013. Di conseguenza saranno aggiornati anche gli importi limite della previdenza professionale, tra cui la deduzione di coordinamento. La rendita minima di vecchiaia passerà da 1160 a 1170 franchi al mese, quella massima da 2320 a 2340. Per quanto riguarda le prestazioni complementari all’AVS/AI i nuovi importi annui destinati alla copertura del fabbisogno generale vitale passeranno a 19 210 franchi per le persone sole, a 28 815 per le coppie sposate e a 10 035 per gli orfani, ma solo se residenti nella Confederazione. Saranno adeguati anche gli assegni per grandi invalidi. Il contributo minimo AVS/AI/IPG per gli indipendenti e le persone senza attività lucrativa passerà da 475 a 480 franchi l’anno, il contributo minimo per l’AVS/AI facoltativa da 904 a 914. Previdenza professionale – La deduzione di coordinamento salirà da 24 360 a 24 570 franchi, la soglia d’entrata da 20 880 a 21 060 franchi. La deduzione fiscale massima autorizzata nell’ambito della previdenza individuale vincolata (3° pilastro) passerà a 6739 franchi (attualmente 6682) per chi dispone di un secondo pilastro e a 33 696 (attualmente 33 408) per chi invece ne è sprovvisto. Anche questi adeguamenti entreranno in vigore il 1° gennaio 2013. Dal 1° gennaio 2013 anche le rendite per superstiti e d’invalidità della previdenza professionale obbligatoria, il cui versamento sia iniziato nel 2009, saranno adeguate, per la prima volta, all’evoluzione dei prezzi. Il tasso di adeguamento è dello 0,4 per cento. Conformemente alla Legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità (LPP), le rendite per superstiti e d’invalidità del regime obbligatorio della previdenza professionale devono essere periodicamente adeguate all’evoluzione dell’indice dei prezzi al consumo fino al raggiungimento dell’età ordinaria di pensionamento. L’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) è incaricato di calcolare e di pubblicare il tasso di adeguamento corrispondente all’aumento dell’indice. Il primo adeguamento di queste rendite è previsto dopo tre anni dalla decorrenza, mentre gli adeguamenti successivi avverranno contemporaneamente a quelli delle rendite dell’AVS, ossia di regola ogni due anni. Dal 1° gennaio 2013 le rendite per superstiti e d’invalidità del regime obbligatorio versate per la prima volta nel 2009 dovranno essere adattate al rincaro degli ultimi tre anni. Il tasso di adeguamento è calcolato sulla base degli indici dei prezzi al consumo del settembre 2012 e ammonta allo 0,4 per cento. Vista l’evoluzione anteriore dell’indice dei prezzi al consumo, le rendite versate da prima del 2009 non saranno adeguate nel 2013. Per rendite di importo superiore al minimo legale previsto dalla LPP, non è obbligatorio l’adeguamento all’evoluzione dei prezzi. Il compito di decidere se procedere o meno all’adeguamento incombe all’organo paritetico dell’istituto di previdenza, che deve motivare la sua decisione nel conto o nel rapporto annuale. Quanto comunicato dall’UFAS interessa anche tutti i pensionati italiani che hanno lavorato in Svizzera e percepiscono una rendita dal sistema previdenziale elvetico. Chi desiderasse maggiori informazioni potrà sempre rivolgersi ad un ufficio di Patronato.