Rendiconto Infrannuale

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Rendiconto Infrannuale
Rendiconto Infrannuale
al 30 giugno 2010
del fondo:
Amundi Obbligazionario Euro
Rendiconto Infra-annuale - 30 giugno 2010
Amundi Obbligazionario Euro
INDICE
Premessa ................................................................................................................................ 3
Considerazioni Generali - Commento Macroeconomico ......................................................... 3
Politica d’investimento.............................................................................................................. 6
Situazione Patrimoniale............................................................................................................ 9
Sezione Reddituale ................................................................................................................ 11
Elenco Strumenti Finanziari ................................................................................................... 13
Determinazione dell’importo da distribuire ............................................................................. 15
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Rendiconto Infra-annuale - 30 giugno 2010
Amundi Obbligazionario Euro
Premessa
Il presente rendiconto infrannuale al 30 giugno 2010 è stato predisposto, come previsto dalla
normativa vigente, allo scopo di procedere alla distribuzione di proventi e adottando la forma
semplificata. Pertanto, il rendiconto infrannuale si compone della Relazione degli Amministratori, della
situazione patrimoniale, della sezione reddituale e di ulteriori informazioni relative agli strumenti
finanziari in portafoglio.
Secondo quanto stabilito dalla normativa vigente, la Società di Gestione provvederà a redigere il
rendiconto annuale della gestione in forma completa per l’intero esercizio 2010. Si precisa che per la
predisposizione del presente rendiconto infrannuale sono state adottate le medesime politiche
contabili utilizzate per il rendiconto annuale di gestione dell’esercizio 2009.
Considerazioni Generali - Commento Macroeconomico
Nel corso del primo semestre 2010, la crescita economica globale si è rafforzata. Il primo trimestre, in
particolare, ha visto un notevole rimbalzo del PIL americano, un buon recupero di quello nipponico e
la tenuta della crescita elevata dei mercati emergenti. Conseguentemente, le previsioni di crescita per
l’anno in corso sono state progressivamente riviste al rialzo. In questo quadro globale, l’Europa ha
mostrato un trend meno brillante, risentendo altresì di una rinnovata forte crisi di fiducia sulle
prospettive di alcuni paesi dell’area e della conseguente necessità di accelerare gli aggiustamenti di
politica fiscale.
In termini di aree geografiche, le attese continuano a divergere tra quelle avanzate e quelle emergenti,
ma il gap tende a ridursi, grazie al consistente recupero di alcune aree avanzate, come quella
americana e nipponica, e al contemporaneo parziale rallentamento dei paesi emergenti. Nell’ambito
delle aree avanzate, il consenso degli economisti punta attualmente ad una crescita del 3% ed oltre
per gli USA, tra l’1% e l’1,3% in Europa e ad un + 2,2% per il Giappone, mentre buoni tassi di crescita
sono ancora attesi per i paesi emergenti.
Stati Uniti
Negli USA, la crescita reale ha visto un consistente aumento nel primo trimestre, pari al 3,0%: il
rimbalzo è stato trainato soprattutto dai consumi (+3,5%), ed in particolare da quelli di beni d’uso
durevole (+12,2%), dal recupero delle scorte, finalmente tornate ad aumentare in valore assoluto,
nonché dal rimbalzo degli investimenti delle imprese. Gli indicatori di fiducia e gli altri indicatori
anticipativi mostrano che un parziale rallentamento sarà possibile nel secondo trimestre, ma la
crescita americana è destinata ad attestarsi a tassi ampiamente positivi anche in questo secondo
trimestre. Gli ultimi segnali dal versante occupazionale, infine, hanno mostrato un forte rimbalzo nei
mesi di aprile e maggio, con più di mezzo milione di nuovi posti di lavoro creati in soli due mesi.
Tuttavia il ritmo di assunzioni da parte del settore privato ha rallentato a maggio e la crescita
occupazionale è stata trainata soprattutto dal settore pubblico.
Sul versante delle politiche fiscali e monetarie non vi sono stati significativi cambiamenti di direzione
rispetto ai trimestri precedenti. I massicci interventi implementati lo scorso anno per contrastare la crisi
hanno prodotto notevoli effetti nell’ultimo trimestre del 2009, mentre ora la ripresa mostra maggiore
forza autonoma. Il rischio deflazionistico permane contenuto e l’inflazione è rientrata nei livelli del 2%,
rispetto al 2,7% di fine 2009. Anche alla luce delle recenti dichiarazioni, continuiamo a non ravvisare le
condizioni per una modifica di politica monetaria da parte della Fed nel corso dei prossimi mesi.
L’economia USA sta confermando la ripresa, ma il recupero occupazionale è appena iniziato. Inoltre
lo scenario prospettico d’inflazione continua a non apparire particolarmente preoccupante allo stato
attuale.
Area Euro
L’economia dell’Area Euro continua a mostrare un quadro a luci e ombre, le prime generalmente
rappresentate dai paesi “core” e dall’export, le seconde rappresentate in buona parte dai paesi
periferici e dai consumi domestici. Dopo un primo trimestre non particolarmente brillante sotto il profilo
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Rendiconto Infra-annuale - 30 giugno 2010
Amundi Obbligazionario Euro
della crescita, il secondo trimestre dovrebbe vedere un rimbalzo, così come è stato evidenziato anche
dalle ultime indicazioni della Banca Centrale, complice il recente deprezzamento dell’Euro che,
favorendo le esportazioni, potrà redistribuire la crescita in misura maggiore anche verso i paesi
periferici.
Dal punto di vista geografico, l’area “core” si conferma il traino della crescita, come ha mostrato il PIL
tedesco del primo trimestre, insieme con una revisione al rialzo del dato relativo al quarto trimestre.
L’economia tedesca, in particolare, è favorita dall’elevato peso del manifatturiero e dei beni
d’investimento che incontrano una crescente domanda americana e asiatica. I paesi periferici, al
contrario, sono più esposti al settore dei servizi, ma in alcuni casi sono parzialmente sostenuti dai
mercati emergenti, come nel caso portoghese e spagnolo.
L’effetto finale della crisi di fiducia che ha colpito l’area Euro ed in particolare i titoli governativi è stato,
come sappiamo, quello di accelerare il processo di rientro degli squilibri fiscali da parte dei paesi
periferici. E’ evidente che queste manovre restrittive freneranno la ripresa in atto, soprattutto sul
versante dei consumi domestici. Gli effetti negativi possono però essere in parte mitigati dal rientro
della forza dell’Euro che rende nettamente più favorevoli le ragioni di scambio per le imprese
esportatrici. Le attese di crescita per il 2010 si mantengono intorno all’1% o leggermente più elevate.
Sul versante della politica monetaria ci aspettiamo una prolungata stabilità nel livello dei tassi ufficiali,
anche alla luce dei recenti eventi che hanno interessato l’Area Euro. Le indicazioni della Banca
Centrale puntano a mantenere l’attuale profilo di politica monetaria che continua a privilegiare lo
strumento della quantità di liquidità immessa, garantendo le esigenze del sistema.
UK
Riguardo al Regno Unito, gli economisti credono in una crescita dell’1,3% per il 2010 a tassi
leggermente superiori a quelli dell’area Euro. La Gran Bretagna, al pari di gran parte degli altri paesi
europei, ha avviato una politica votata all’austerity fiscale, allo scopo di accelerare il rientro degli
squilibri di finanza pubblica. L’effetto netto è quello di ridurre il potenziale di rimbalzo dell’economia
reale nel corso dei prossimi trimestri. Al pari delle altre aree avanzate, la strategia di uscita dalla
politica monetaria espansiva da parte della Bank of England appare ancora lontana.
Giappone
Dall’area nipponica continuano a giungere indicazioni costruttive sulla crescita. Le notizie positive
sono arrivate di nuovo dal PIL del primo trimestre, salito dell’1,2%. Questa crescita segue un aumento
del prodotto interno lordo di misura analoga nel quarto trimestre dello scorso anno, con un rilevante
contributo dell’export.
Con un effetto decrescente degli stimoli fiscali nel corso dei prossimi trimestri, si potrà tuttavia avere
un rallentamento di questi ritmi di crescita, vista anche la persistente condizione di deflazione in cui si
dibatte l’economia nipponica. Allo scopo di ridurne gli effetti, tuttavia, la Banca del Giappone ha
recentemente incrementato i fondi a disposizione del sistema bancario.
Cina
Il massiccio stimolo fiscale implementato dalle autorità cinesi ha attutito gli effetti della crisi globale
sull’economia del paese lo scorso anno, con un parallelo sganciamento degli investimenti dalla
tradizionale forte correlazione con la bilancia commerciale.
L’economia cinese dopo aver rallentato rispetto ai valori del 2008, è tornata a crescere a tassi
ampiamente superiori a quelli di molti altri paesi emergenti e di gran parte dei paesi sviluppati,
tornando recentemente al di sopra dell’11%. Gli indicatori anticipativi, come la fiducia delle imprese,
sono costantemente migliorati e hanno guidato la fase attuale di notevole espansione. La Cina, al pari
di altri importanti paesi emergenti asiatici dovrebbe continuare a sostenere l’economia globale anche
nel corso del secondo semestre del 2010.
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Amundi Obbligazionario Euro
Mercati primo semestre 2010
I primi quattro mesi del 2010 hanno visto un trend positivo per le asset class rischiose (soprattutto per
azionario e corporate bond), nonostante la correzione sofferta a fine gennaio. Il positivo quadro dei
fondamentali macroeconomici e microeconomici, nonché il permanere di favorevoli condizioni di
liquidità hanno sostenuto il rimbalzo dei primi mesi dell’anno. Tuttavia, i nuovi apici raggiunti dalla crisi
legata al debito pubblico dell’Area Euro hanno innescato un meccanismo a catena che ha prodotto
pesanti perdite dei mercati azionari in maggio, con un aumento dei premi al rischio per i paesi
periferici e anche degli spread pagati dai corporate bonds. Questi ultimi, tuttavia, hanno generato
performance superiori sia ai titoli di stato periferici che agli indici complessivi dell’Area Euro. Per
quanto riguarda le divise, infine, il dollaro ha recuperato notevole terreno contro l’Euro, grazie alla
debolezza e alle incertezze legate al debito pubblico dei paesi periferici. In più, le esigenze di rapido
rientro fiscale attraverso le manovre approvate riducono le prospettive di crescita relativa dell’area.
Prospettive
Il quadro macroeconomico rimane positivo, guidato soprattutto dagli Stati Uniti e dai mercati
emergenti. L’Europa, di fronte a un’accelerazione del processo di austerity fiscale, è destinata a
soffrire di un differenziale di crescita più contenuto rispetto alle aree precedenti e al Giappone.
Il quadro microeconomico è particolarmente sostenuto dai risultati relativi degli ultimi trimestri, con un
sensibile rimbalzo degli utili non più guidato solo dalla riduzione dei costi. I tassi di fallimento societari,
dal canto loro, continuano a scendere.
Le condizioni finanziarie sono state in parte negativamente influenzate dalla recente crisi,
specialmente in termini di riduzione della liquidità dei mercati finanziari e del collocamento di titoli
azionari e obbligazionari di prima emissione, la cosiddetta “attività di mercato primario”. L’avversione
al rischio è tornata a crescere, il che ha mantenuto una forte volatilità dei premi al rischio dei titoli
obbligazionari sovrani.
Ciononostante, la liquidità inserita e messa a disposizione dalle banche centrali rimane abbondante e
continua a sostenere adeguatamente il sistema finanziario, grazie al permanere di un forte
allentamento che le banche centrali non appaiono intenzionate a rimuovere per un certo periodo.
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Amundi Obbligazionario Euro
Relazione degli Amministratori della Società di Gestione sul rendiconto al 30 giugno
2010
Politica d’investimento
Il primo semestre 2010 ha dato conferma dell’avvio della ripresa economica soprattutto negli Stati
Uniti; nell’Area Euro invece si evidenzia una minore reattività a causa di una marcata differenza tra i
Paesi.
Mentre alcuni indicatori economici, come l’indice PMI dei servizi nell’Area Euro e gli indici americani
ISM non manifatturiero e il Non-Farm payroll (indicatore sul numero totale di lavoratori esclusi quelli
del settore agricolo), hanno mostrato un’uscita dell’economia dalla recessione, i mercati finanziari
hanno subito fin dall’inizio gli effetti della crisi legata ai titoli sovrani della Grecia e ciò ha spinto gli
investitori ad assumere una posizione avversa al rischio.
Fino alla fine di aprile, c’era ancora la speranza che la debacle greca potesse essere arginata grazie
al piano d’interventi dell’Unione Europea e del Fondo Mondiale Internazionale. In ogni caso, il
pacchetto non è stato messo in moto al momento opportuno e nonostante le buone notizie
economiche, la situazione nell’Area Euro è peggiorata. Il contagio dei rischi legati ai titoli sovrani si è
diffuso agli altri paesi, specialmente Spagna e Portogallo. Il picco nei livelli di panico è stato raggiunto
con le decisioni sul declassamento del rating (downgrade) della Grecia, passata a BB+, del Portogallo,
passato ad A-, e della Spagna, declassata ad AA.
La crisi si è ulteriormente intensificata nei mesi di maggio e giugno con tutti gli asset rischiosi venduti a
vantaggio di attivi considerati “sicuri”, quali il mercato monetario e i titoli tedeschi Bund.
I rendimenti dei titoli obbligazionari tedeschi sono diminuiti rapidamente nel semestre, dato che
l’avversione al rischio è aumentata di fronte a un possibile default della Grecia. I titoli a 10 anni
tedeschi quindi hanno lasciato sul terreno 70bp raggiungendo un rendimento del 2,58% e quelli a 2
anni hanno perso 73bp, portandosi a 0,60%. Al contrario, il titolo greco a 10 anni ha guadagnato
466bp alla fine del semestre registrando un rendimento del 10,43%, dopo aver raggiunto il suo livello
record di 12,45% di maggio. Il titolo a 2 anni è passato da 3,45% a 10,04% durante il semestre.
Il mercato del credito ha generato un ritorno positivo fino alla fine di aprile. Lo spread dell’indice Euro
Aggregate Corporate rispetto al titolo obbligazionario governativo si è in un primo momento ristretto a
circa 22bp dai 141bp, per poi raggiungere i 171bp di fine giugno. Il volume delle nuove emissioni è
stato elevato, ma inferiore all’anno precedente, posizionandosi a circa 184 miliardi di Euro nel
semestre. Le emissioni sono state più ristrette rispetto a periodi precedenti, sebbene la domanda si
sia mantenuta costante.
In merito alla gestione del nostro portafoglio, abbiamo mantenuto la “modified duration” leggermente
più bassa del benchmark, ai livelli dell’ultimo trimestre dell’anno precedente. Rimaniamo corti sui
rendimenti dei titoli a 2 anni, anche se siamo positivi sulla parte lunga della curva (titoli a 10 e 30
anni).
Questo sottopeso dei titoli a 2 anni nei confronti del benchmark, ma soprattutto il forte allargamento
degli spread dei titoli governativi degli stati periferici (Portogallo, Irlanda, Italia, Spagna, Grecia) ha
influenzato negativamente la performance del fondo Amundi Obbligazionario Euro. In questo contesto,
abbiamo ridotto la nostra esposizione sui titoli governativi greci e portoghesi a maggio e giugno.
La sovra-esposizione al credito (40% del fondo), specialmente al debito finanziario, è fortemente
neutra in termini di performance nel periodo.
Riguardo alle nostre attese, intendiamo rimanere lunghi sul credito per ragioni legate al valore e ai
fondamentali.
Redditività
Il Fondo ha registrato, nel primo semestre del 2010, una performance del +1,62%, mentre quella del
benchmark di riferimento è stata pari a +2,50%.
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Amundi Obbligazionario Euro
Eventi che hanno interessato il Fondo
Modifiche regolamentari intervenute con efficacia 1° marzo 2010:
■ aggiornamento dei richiami al nome della Società, che ha adottato la nuova denominazione di
“Amundi Società di Gestione del Risparmio S.p.A.” o, in forma abbreviata, “Amundi SGR S.p.A.” per
sinergie con la controllante Amundi S.A. – Parigi, unitamente all’indirizzo del sito Internet aziendale
(ora: www.amundi.com/ita);
■ contestuale adeguamento del nome del Fondo, mediante la sostituzione del prefisso “CAAM” con
“Amundi”;
■ accorpamento in un unico Regolamento (dei “Fondi Amundi”) di alcuni Regolamenti omogenei di
fondi aperti promossi dalla Società (già denominati “Fondi CAAM”, “CAAM Più”, “CAAM Soluzione
Tassi”, “CAAM Strategia 95”, “CAAM Absolute”, “CAAM Private Alfa” e “CAAM Soluzione Azioni”), in
una logica di semplificazione dell’offerta commerciale, senza peraltro alterare le pregresse
caratteristiche e modalità di funzionamento di ciascun fondo interessato;
■ affidamento a Intesa Sanpaolo S.p.A. dell’incarico di provvedere al calcolo del valore unitario della
quota del Fondo, per il quale la stessa Banca già svolgeva l’incarico di banca depositaria;
■ eliminazione dell’indicatore qualitativo sintetico relativo al profilo di rischio del Fondo, in
considerazione dell’illustrazione degli elementi di rischio degli investimenti costituenti il suo portafoglio;
■ riformulazione dell’indicazione dell’esposizione complessiva in strumenti derivati del Fondo, a fini di
maggior chiarezza espositiva ed omogeneità con le espressioni utilizzate per gli altri fondi aperti
promossi dalla Società.
Modifiche regolamentari intervenute con efficacia 17 maggio 2010, conseguenti al trasferimento da
Intesa Sanpaolo S.p.A. a State Street Bank S.p.A. del ramo d’azienda comprendente le attività di
banca depositaria.
Pertanto, gli incarichi di banca depositaria e di provvedere al calcolo del valore unitario della quota del
Fondo sono svolti da State Street Bank S.p.A., con sede legale in Milano, Via Col Moschin 16, iscritta
al n. 5461 dell’albo delle Banche tenuto dalla Banca d’Italia. Le funzioni di emissione e rimborso dei
certificati rappresentativi delle quote del Fondo sono svolte dalla banca depositaria per il tramite del
proprio Ufficio Controlli Banca Depositaria dislocato in Via Nizza 280/1 – Palazzo Lingotto – Torino. Le
funzioni di consegna e ritiro dei certificati sono invece svolte dalla banca depositaria per il tramite di
Intesa Sanpaolo S.p.A. presso la Filiale di Milano – Corso di Porta Nuova 7. I prospetti contabili del
Fondo sono disponibili presso la sede legale della banca depositaria.
Modifica regolamentare intervenuta con efficacia 1° giugno 2010, riguardante l’eliminazione del limite
relativo all’esclusione dell’investimento in “strumenti finanziari di natura obbligazionaria, quotati e non
quotati, emessi da società del Gruppo di appartenenza della SGR o da soci della medesima SGR per
un valore superiore al 60% dell’ammontare nominale della singola emissione”, risultando la portata e
le finalità di detto limite ormai assorbite nei più articolati, differenziati ed efficaci criteri stabiliti dalla
policy di gestione dei conflitti di interesse di cui la Società si è dotata (la relativa informativa è
pubblicata sul sito Internet della Società).
Dette modifiche sono state oggetto di pubblicazione mediante avvisi sul quotidiano “Il SOLE 24 Ore”
e, ove previsto, di comunicazione individuale ai partecipanti.
Nel corso del semestre non si sono verificati errori nel calcolo unitario del valore della quota.
Attività di collocamento
La Società di Gestione, nel corso del primo semestre 2010 per il collocamento del Fondo gestito si è
avvalsa, sulla base di apposite convenzioni, dell’attività di Società di Intermediazione Mobiliare
operanti mediante attività di offerta fuori sede, nonché dell’attività prestata da intermediari bancari.
Rapporti con Società del Gruppo
La SGR, pur riservandosi la facoltà di trasmettere ed eseguire direttamente, in ogni momento, gli
ordini per conto dei portafogli gestiti nonché il diritto di impartire istruzioni per ciascuno degli ordini e/o
delle decisioni di investimento, al fine di conseguire maggiore efficienza nei processi produttivi e di
avvalersi di specifiche competenze professionali di terzi, ha esternalizzato già nel corso dell’anno
2008 a Segespar Intermédiation SA, appartenente al Gruppo Crédit Agricole SA, le attività riguardanti
la trasmissione e/o l’esecuzione di ordini aventi ad oggetto gli strumenti finanziari (esclusi gli OICR) di
taluni portafogli gestiti (come di volta in volta specificato dalle procedure aziendali vigenti).
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Amundi Obbligazionario Euro
L’investimento in azioni o obbligazioni considerati in conflitto di interesse è residuale rispetto ai
portafogli gestiti ed in ogni caso in linea con quanto previsto dalla normativa vigente e dai regolamenti
degli OICR medesimi. Non sono state effettuate significative adesioni ad operazioni di collocamento
effettuate da soggetti del Gruppo.
Eventi successivi al 30 giugno 2010
Nulla da segnalare.
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Situazione Patrimoniale
ATTIVITÀ
Situazione al
Situazione a fine
30/06/2010
esercizio precedente
Valore complessivo
A.
STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI
A1. Titoli di debito
In percentuale
del totale attività
Valore complessivo
In percentuale
del totale attività
94 556 896
95,854
106 776 286
96,676
96,676
94 556 896
95,854
106 776 286
A1.1 titoli di Stato
45 548 281
46,173
54 364 953
49,223
A1.2 altri
49 008 615
49,681
52 411 333
47,453
1 130 152
1,146
1 025 340
0,928
1 130 152
1,146
1 025 340
0,928
129 855
0,132
185 320
0,168
129 855
0,132
185 320
0,168
941 930
0,955
198 202
0,179
442 202
0,448
98 422
0,089
1 662 375
1,686
101 740
0,092
A2. Titoli di capitale
A3. Parti di OICR
B.
STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI
B1. Titoli di debito
B2. Titoli di capitale
B3. Parti di OICR
C.
STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI
C1. Margini presso organismi di
compensazione e garanzia
C2. Opzioni, premi o altri strumenti
finanziari derivati quotati
C3. Opzioni, premi o altri strumenti
finanziari derivati non quotati
D.
DEPOSITI BANCARI
D1. A vista
D2. Altri
E.
PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E
OPERAZIONI ASSIMILATE
F.
POSIZIONE NETTA LIQUIDITÀ
F1. Liquidità disponibile
F2. Liquidità da ricevere per operazioni
da regolare
F3. Liquidità impegnata per operazioni
G.
da regolare
-1 162 647
-1,179
-1 960
-0,002
ALTRE ATTIVITÀ
1 887 598
1,913
2 263 074
2,049
1 887 598
1,913
2 263 074
2,049
98 646 431
100,000
110 448 222
100,000
G1. Ratei attivi
G2. Risparmio di imposta
G3. Altre
TOTALE ATTIVITÀ
Situazione Patrimoniale
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Amundi Obbligazionario Euro
Situazione Patrimoniale
PASSIVITÀ E NETTO
H.
FINANZIAMENTI RICEVUTI
I.
PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI E
Situazione al
Situazione a fine
30/06/2010
esercizio precedente
Valore complessivo
Valore complessivo
OPERAZIONI ASSIMILATE
L.
STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI
L1.
Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati
L2.
Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati
M.
DEBITI VERSO I PARTECIPANTI
M1. Rimborsi richiesti e non regolati
M2. Proventi da distribuire
87 778
72 351
87 273
71 880
505
471
M3. Altri
N.
364 881
1 214 475
N1. Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati
ALTRE PASSIVITÀ
146 385
126 102
N2. Debiti di imposta
217 935
1 086 977
561
1 396
452 659
1 286 826
98 193 772
109 161 396
17 831 044,856
19 888 412,516
5,507
5,489
N3. Altre
TOTALE PASSIVITÀ
VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO
Numero delle quote in circolazione
Valore unitario delle quote
MOVIMENTI DELLE QUOTE NELL’ESERCIZIO
Movimenti delle quote nell’esercizio
Quote emesse
1 796 492,557
Quote rimborsate
3 853 860,217
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Rendiconto Infra-annuale - 30 giugno 2010
Amundi Obbligazionario Euro
Sezione reddituale
Rendiconto al 30/06/2010
A.
Rendiconto esercizio precedente (*)
STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI
A1. PROVENTI DA INVESTIMENTI
A1.1
Interessi e altri proventi su titoli di debito
2 208 646
4 611 059
210 615
1 255 037
986 345
3 955 365
-1 840
1 712
3 403 766
9 823 173
9 871
23 863
A.1.2 Dividendi e altri proventi su titoli di capitale
A1.3
Proventi su parti di O.I.C.R.
A2. UTILE/PERDITA DA REALIZZI
A2.1
Titoli di debito
A2.2
Titoli di capitale
A2.3
Parti di O.I.C.R.
A3. PLUSVALENZE/MINUSVALENZE
A3.1
Titoli di debito
A3.2
Titoli di capitale
A3.3
Parti di O.I.C.R.
A4. RISULTATO DELLE OPERAZIONI DI COPERTURA
DI STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI
Risultato gestione strumenti finanziari quotati
B.
STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI
B1. PROVENTI DA INVESTIMENTI
B1.1
Interessi e altri proventi su titoli di debito
B1.2
Dividendi e altri proventi su titoli di capitale
B1.3
Proventi su parti di O.I.C.R.
B2. UTILE/PERDITA DA REALIZZI
B2.1
Titoli di debito
B2.2
Titoli di capitale
B2.3
Parti di O.I.C.R.
943
B3. PLUSVALENZE/MINUSVALENZE
B3.1
Titoli di debito
B3.2
Titoli di capitale
B3.3
Parti di O.I.C.R.
104 812
63 960
114 683
88 766
-1 065 680
-133 035
B4. RISULTATO DELLE OPERAZIONI DI COPERTURA
DI STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI
Risultato gestione strumenti finanziari non quotati
C.
RISULTATO DELLE OPERAZIONI IN STRUMENTI
FINANZIARI DERIVATI NON DI COPERTURA
C1. RISULTATI REALIZZATI
C1.1
Su strumenti quotati
C1.2
Su strumenti non quotati
C2. RISULTATI NON REALIZZATI
D.
C2.1
Su strumenti quotati
C2.2
Su strumenti non quotati
DEPOSITI BANCARI
D1. INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI
Pag. 11
Rendiconto Infra-annuale - 30 giugno 2010
Amundi Obbligazionario Euro
Sezione reddituale
Rendiconto al 30/06/2010
E.
Rendiconto esercizio precedente (*)
RISULTATO DELLA GESTIONE CAMBI
E1. OPERAZIONI DI COPERTURA
E1.1
Risultati realizzati
E1.2
Risultati non realizzati
E2. OPERAZIONI NON DI COPERTURA
E2.1
Risultati realizzati
E2.2
Risultati non realizzati
E3. LIQUIDITÀ
F.
E3.1
Risultati realizzati
E3.2
Risultati non realizzati
7 819
ALTRE OPERAZIONI DI GESTIONE
F1. PROVENTI DELLE OPERAZIONI DI PRONTI
CONTRO TERMINE E ASSIMILATE
F2. PROVENTI DELLE OPERAZIONI DI PRESTITO TITOLI
Risultato lordo della gestione di portafoglio
G.
2 452 769
9 786 723
-561
-1 892
2 452 208
9 784 831
-492 190
-1 019 263
-18 315
-37 928
-6 499
-16 936
-24 256
-54 826
ONERI FINANZIARI
G1. INTERESSI PASSIVI SU FINANZIAMENTI RICEVUTI
G2. ALTRI ONERI FINANZIARI
Risultato netto della gestione di portafoglio
H.
ONERI DI GESTIONE
H1. PROVVIGIONE DI GESTIONE SGR
H2. COMMISSIONI BANCA DEPOSITARIA
H3. SPESE PUBBLICAZIONE PROSPETTI E
INFORMATIVA AL PUBBLICO
H4. ALTRI ONERI DI GESTIONE
I.
ALTRI RICAVI ED ONERI
I1.
INTERESSI ATTIVI SU DISPONIBILITÀ LIQUIDE
7 388
I2.
ALTRI RICAVI
5 595
11 857
I3.
ALTRI ONERI
-409
-8 341
1 916 134
8 666 782
-217 935
-1 104 930
1 698 199
7 561 852
Risultato della gestione prima delle imposte
L.
IMPOSTE
L1. IMPOSTA SOSTITUTIVA A CARICO DELL'ESERCIZIO
L2. RISPARMIO DI IMPOSTA
L3. ALTRE IMPOSTE
Utile/perdita dell'esercizio
(*) I dati sono riferiti all’intero esercizio 2009.
Pag. 12
Rendiconto Infra-annuale - 30 giugno 2010
Amundi Obbligazionario Euro
Elenco Strumenti Finanziari
Cambio
Quantità
Prezzo
DEUTSCHLAND REP 07/07.39 4.25%
5 200 000,000000
118,084000
SPANISH GOV 03/07.13 4.2%
5 800 000,000000
102,674000
1,000000
5 955 092
6,037
BTP 09/03.12 3%
4 000 000,000000
101,680000
1,000000
4 067 200
4,123
BTP 07/08.39 5%
4 000 000,000000
100,520000
1,000000
4 020 800
4,076
FRANCE OAT 05/04.21 3.75%
3 500 000,000000
105,341000
1,000000
3 686 935
3,738
NETHERLANDS GOVT 09/01.15 2.75%
3 000 000,000000
105,007000
1,000000
3 150 210
3,193
FRANCE O.A.T. 07/10.23 4.25%
2 600 000,000000
109,346000
1,000000
2 842 996
2,882
BNP PARIBAS COV 07/05.14 4.5%
2 500 000,000000
108,710000
1,000000
2 717 750
2,755
BTP 04/02.20 4.5%
1 900 000,000000
103,700000
1,000000
1 970 300
1,997
FRANCE O.A.T. 08/10.19 3.75%
1 800 000,000000
106,416000
1,000000
1 915 488
1,942
DEUTSCHLAND REP 06/01.17 3.75%
1 600 000,000000
110,883000
1,000000
1 774 128
1,798
DEUTSCHLAND REP 06/07.16 4%
1 500 000,000000
112,401000
1,000000
1 686 015
1,709
DEUTSCHLAND REP 03/07.13 3.75%
1 500 000,000000
108,618000
1,000000
1 629 270
1,652
BELGIAN 050 07/03.13 4%
1 500 000,000000
106,939000
1,000000
1 604 085
1,626
EUROPEAN INVT 09/04.16 3.5%
1 500 000,000000
106,513000
1,000000
1 597 695
1,620
BUNDESOBL-155 09/10.14 2.5%
1 500 000,000000
105,253000
1,000000
1 578 795
1,600
INTESA SANPAOLO 08/05.18 6.625%
1 500 000,000000
101,539000
1,000000
1 523 085
1,544
GROUPAMA SA 09/10.39 7.875%
1 500 000,000000
95,416800
1,000000
1 431 252
1,451
1,000000
Controvalore
% su Totale
Titolo
6 140 368
attività.
6,225
CAISSE AMORT DET 09/04.20 4.25%
1 300 000,000000
108,862100
1,000000
1 415 207
1,435
SUEZ ENVIRONNEME 09/04.14 4.875%
1 200 000,000000
108,581400
1,000000
1 302 977
1,321
FORTIS BNK SA/NV 06/06.16 FR
1 300 000,000000
93,500000
1,000000
1 215 500
1,232
ELECT DE FRANCE 10/04.30 4.625%
1 200 000,000000
100,809400
1,000000
1 209 713
1,226
PORTOGUESE OTS 09/10.14 3.6%
1 200 000,000000
97,612000
1,000000
1 171 344
1,187
TELEKOM FINANZ 09/01.16 6.375%
1 000 000,000000
113,195900
1,000000
1 131 959
1,147
VEOLIA ENVRNMT 09/04.14 5.25%
1 000 000,000000
109,646000
1,000000
1 096 460
1,112
CIE FINANCIERE DU CR 09/04.14 5.375% 1 000 000,000000
108,065100
1,000000
1 080 651
1,095
HSBC FRANCE 09/01.14 4.875%
1 000 000,000000
107,894300
1,000000
1 078 943
1,094
SWISS RE TREAS 09/05.12 6%
1 000 000,000000
105,835000
1,000000
1 058 350
1,073
BELGIAN 307 06/09.16 3.25%
1 000 000,000000
102,731000
1,000000
1 027 310
1,041
CAIXA GERAL DEPO 09/02.14 5.125%
1 000 000,000000
101,627400
1,000000
1 016 274
1,030
800 000,000000
123,660900
1,000000
989 287
1,003
1 000 000,000000
98,906250
1,000000
989 063
1,003
BARCLAYS BK PLC 09/05.14 5.25%
900 000,000000
107,121000
1,000000
964 089
0,977
TELECOM ITALIA SPA 09/03.16 8.25%
800 000,000000
118,222600
1,000000
945 781
0,959
AKZO NOBEL SWEDE 08/01.14 7.75%
800 000,000000
117,439500
1,000000
939 516
0,952
BNZ INTL FUNDING 10/03.17 4%
900 000,000000
101,741500
1,000000
915 674
0,928
TELEFONICA EMIS 10/03.15 3.406%
900 000,000000
99,348800
1,000000
894 139
0,906
FRESENIUS US FIN 09/07.15 8.75%
700 000,000000
116,375200
1,000000
814 626
0,826
VIVENDI 09/01.14 7.75%
700 000,000000
115,881000
1,000000
811 167
0,822
IMP TABACCO FIN 09/02.16 8.375%
HANNOVER FINANCE 04/02.24 5.75%
Pag. 13
Rendiconto Infra-annuale - 30 giugno 2010
Amundi Obbligazionario Euro
Titolo
AUSTRIA 04/07.15 3.5%
Quantità
Prezzo
Cambio
Controvalore
% su Totale
attività.
750 000,000000
106,780000
1,000000
800 850
0,812
KLEPIERRE 10/04.17 4%
800 000,000000
99,449800
1,000000
795 598
0,807
SOCIETE GENERALE 04/03.16 FR
800 000,000000
96,059400
1,000000
768 475
0,779
LLOYDS TSB BANK 10/03.20 6.5%
800 000,000000
93,954600
1,000000
751 637
0,762
GAS NATURAL CAP 09/07.14 5.25%
700 000,000000
103,958000
1,000000
727 706
0,738
RCI BANQUE 05/04.15 FR
800 000,000000
89,500000
1,000000
716 000
0,726
GOLDMAN SACHS GP 07/05.15 FR
800 000,000000
88,935500
1,000000
711 484
0,721
WESTPAC SEC NZ L 10/03.17 3.875%
700 000,000000
100,999700
1,000000
706 998
0,717
BERTELSMANN AG 09/01.14 7.875%
600 000,000000
116,121000
1,000000
696 726
0,706
VODAFONE GROUP 09/01.16 6.25%
600 000,000000
114,647100
1,000000
687 883
0,697
LA POSTE 09/02.16 4.75%
600 000,000000
110,306500
1,000000
661 839
0,671
RABOBANK 10/01.20 4.125%
600 000,000000
103,501500
1,000000
621 009
0,630
PETROLEOS MEXICA 09/01.17 5.5%
600 000,000000
102,945100
1,000000
617 671
0,626
KONINKLIJ 07/10.12 4.625%
570 000,000000
107,946700
1,000000
615 296
0,624
SPAREBANK1 SR 07/01.10 4.5%
600 000,000000
100,836300
1,000000
605 018
0,613
BANK OF AMER CRP 10/04.17 4.75%
600 000,000000
100,605700
1,000000
603 634
0,612
PERNOD-RICARD SA 10/03.16 4.875%
600 000,000000
100,058600
1,000000
600 352
0,609
PPR SA 09/04.14 8.625%
500 000,000000
118,883400
1,000000
594 417
0,603
AUTOROUTES PARIS 09/01.15 7.50%
500 000,000000
114,633100
1,000000
573 166
0,581
DEUTSCHE TEL FIN 09/01.17 6%
500 000,000000
114,589400
1,000000
572 947
0,581
LEASEPLAN FIN 10/03.13 3.75%
550 000,000000
101,189500
1,000000
556 542
0,564
BBVA SUB CAP UNI 06/10.16 FR
600 000,000000
90,329600
1,000000
541 978
0,549
BAT INTL FINANCE 09/02.21 4.875%
500 000,000000
107,607100
1,000000
538 036
0,545
INTESA SANPAOLO 08/12.13 5.375%
500 000,000000
106,931900
1,000000
534 660
0,542
ESPIRITO SANTO F 09/10.19 6.875%
600 000,000000
88,764200
1,000000
532 585
0,540
PORTUGAL TEL FIN 04/09.13 6%
500 000,000000
105,662100
1,000000
528 311
0,536
BELGIUM KINGDOM 09/03.15 3.5%
500 000,000000
105,419000
1,000000
527 095
0,534
CEZ FINANCE BV 04/06.11 4.625%
500 000,000000
102,619200
1,000000
513 096
0,520
BARCLAYS BK 01/3.11 5.75
500 000,000000
102,083200
1,000000
510 416
0,517
CREDIT SUISSE LD 10/06.13 FR
500 000,000000
100,001000
1,000000
500 005
0,507
Pag. 14
Rendiconto Infra-annuale - 30 giugno 2010
Amundi Obbligazionario Euro
Determinazione dell’importo da distribuire
Sulla base del presente Rendiconto e del Regolamento dei fondi Amundi (Parte B Caratteristiche del
prodotto, art. 2 Proventi, risultati della gestione e modalità di ripartizione), il Consiglio di
Amministrazione del 27 luglio 2010 ha deliberato di porre in distribuzione Euro 0,034 ciascuna delle
17.568.729,030 quote in circolazione alla medesima data, per complessivi Euro 597.336,79 pari al
97,55% dei ricavi netti e al 100% dell’utile da realizzo, così come definiti dal citato articolo del
Regolamento, qui di seguito riesposti (importi in unità di Euro):
Proventi da investimenti
+/-Saldi netti relativi a: interessi su c/c, operazioni p/t e assimilati,
differenziali su operazioni future
-Oneri di gestione e di funzionamento
(di cui imposta a debito per Euro 561.372,23)
= Ricavi netti come da art. 2 -Parte B -del Regolamento
+ Utile da realizzi
Importo Distribuibile
Il valore della quota al 27 luglio 2010 risulta ex cedola.
Pag. 15
2.224.111,51
- 760.164,32
396.427,19
210.614,94
597.336,79
Rendiconto Infra-annuale - 30 giugno 2010
Amundi Obbligazionario Euro
Pag. 16