invidia - Calino

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invidia - Calino
CAMMINO GIOVANI 2012-13 – I SETTE VIZI CAPITALI …e non solo!
INVIDIA
2° incontro/ II anno
PREGHIERA
PROPOSTA
Un’attenzione per i nuovi:
CORPO
Sfera carnale
…desideri
ANIMA
Sfera psichica
…emozioni
SPIRITO
Sfera spirituale
Gola …cibo
Lussuria …corpo
Avarizia …cose
Ira …gli altri
Tristezza …il tempo
Accidia …spazio
Gola
Lussuria
Avarizia
Ira
Accidia
viene aggiunta l’Invidia
Vanagloria
Orgoglio
…Dio
Gregorio Magno
VI secolo
Vizi capitali
EVAGRIO PONTICO
IV secolo
Gli otto spiriti della
malvagità
Dagli OTTO SPIRITI DELLA MALVAGITA’ ai SETTE VIZI
Superbia
…tutto quello che siamo è coinvolto!
INVIDIA
“Era una fredda giornata d'inverno; bianchi fiocchi cadevano volteggiando dal cielo come piume
leggere e una regina sedeva ricamando accanto alla finestra aperta. Mentre così se ne stava,
ricamando e guardando la neve, si punse un dito con l'ago e tre gocce di sangue rosse come
rubini caddero sul bianco manto nevoso. Tanta era la bellezza di quelle tre stille rosso fiamma sul
bianco immacolato che la regina pensò: "Oh, se potessi avere una bambina dai capelli neri come
l'ebano, dalle labbra rosse come il sangue e dalla pelle bianca come la neve!" Poco dopo, diede
alla luce una bambina a cui fu dato il nome di Biancaneve. Ma dopo poco si ammalò gravemente
e morì. Un anno dopo il re si risposò.
La sua seconda moglie era bella, ma anche gelosa e crudele , e non poteva tollerare neppure il
pensiero che esistesse al mondo qualcuna più bella di lei. Possedeva uno specchio magico, ed
ogni giorno chiedeva: "Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?" e ogni
giorno lo specchio rispondeva: "O mia regina, al mondo non c'è nessuna che sia più bella di te" .
Intanto però, Biancaneve cresceva e diventava sempre più bella. L'invidia della regina cresceva di
pari passo con la bellezza della fanciulla, tanto che la costringeva a vestirsi di stracci e a fare la
serva.
La principessina affrontava ogni fatica senza un lamento. Anzi, sempre allegra e sorridente: Solo
un desiderio era solita confidare, cantando, alle amiche colombe: incontrare presto l'uomo dei suoi
sogni. Un giorno, mentre si trovava accanto al pozzo, le bianche colombe le confidarono un
segreto: " Questo" dissero tubando "è un pozzo incantato. Esprimi un desiderio affacciandoti ad
esso e se udrai l'eco il desiderio diverrà realtà." Così Biancaneve sussurrò: "Vorrei tanto trovare
qualcuno che mi ami." E non appena l'eco le rispose, nell'acqua del pozzo apparve un bel principe
su un cavallo nero. Il principe guardava Biancaneve con tanta ammirazione che la fece arrossire
e fuggire timidamente nella sua stanza. La regina, di lontano aveva assistito a tutta la scena.
Subito impallidì per l'invidia e corse a rivolgersi a suo specchio magico: "Specchio, specchio delle
mie brame, chi è la più bella del reame?" e lo specchio le rispose: "Tu mia regina sei sempre
bellissima, ma Biancaneve è più bella di te!" La regina non poteva tollerare una rivale: e così
convocò un guardiacaccia suo fido e gli disse: "Porterai la principessa nella foresta, e la la
ucciderai. Mi porterai poi il suo cuore come segno del delitto". (…)
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CAMMINO GIOVANI 2012-13 – I SETTE VIZI CAPITALI …e non solo!
PAROLA DI DIO:
- Il primo atto d’invidia fu devastante:
“per invidia del diavolo la morte entrò nel mondo” Sap. 2,24.
Il diavolo invidioso che creature finite godessero dell’attenzione di Dio.
- …Caino e Abele
“il suo volto era abbattuto” – “Se non hai colpe devi tenerlo alto” risponde Dio.
cfr. chi ha scritto ‘volto minaccioso, aspetto torvo, faccia pallida, labbra tremanti, denti che
stridono, guance cadenti, sopracciglia contratte, occhi bassi e pieni di lacrime, mani pronte a
colpire, membra fredde…’
- …Esaù verso Giacobbe favorito nella successione
- …Giuseppe venduto dai suoi fratelli, perché prediletto dal padre che lo ebbe in
vecchiaia
- …Saul invidia Davide! cfr. “Saul ha ucciso i suoi mille, Davide i suoi diecimila”. Quando
Davide vince la sfida dei cento prepuzi dei filistei…
TRADIZIONE
- Agostino: mette l’invidia al primo posto! …primo tra i vizi!
Cfr. Confessioni: “Io ho visto e conosciuto un bambino invidioso: non parlava ancora e già
guardava livido il suo fratello di latte”
- Cipriano: radice di ogni male , fonte di sventura, vivaio di delitti, materia delle colpe..
- Cassiano: ritiene che, tra i vizi, l’invidia è il più difficile da curare.
- Crisologo: invidioso è un carnefice di se stesso»
Scheda:
1. Il nome di chi hai invidiato
2. non ciò che per ciò che ha (gelosia) ma per ciò che è!
3. sentimento provato
L’INVIDIOSO
…a ruota libera:
1. etimologia: invidia: in-videre: non vedere bene, guardare di sbieco, guardare di aml
occhio …accecati dall’invidia. Malattia dello sguardo.
L’invidioso è sempre attento a cosa succede nella vita degli altri..
2. di tutti i vizi l’invidia è l’unico che non da nessun piacere.
Anzi genera sofferenza. L’invidioso sta male.
Il bene altrui gli da fastidio.
Non c’è bene che gli invidiosi non sappiano trasformare in male.
Sofferenza e dolore intesi come:
- uno stato di perenne frustrazione per ciò che non ho e vorrei avere
- paralisi delle energie vitali: sono così preso dall’invidiare ciò che non ho da
dimenticare ciò che possiedo in realtà
- mancanza di un progetto reale! Continuamente coinvolto in un progetto che non mi
spetta
3. La psicologia ci vede una ‘ferita esistenziale’ mai curata. Un vuoto che non riesco a
riempire con ‘me stesso’ e quindi lo cerco fuori da me.
L’invidioso non si ama.
E’ sempre concentrato sul bicchiere mezzo vuoto e sul bicchiere mezzo pieno dell’altro.
4. Oggetto dell’invidia è sempre un mio pari.
E’ nelle mie stesse condizioni eppure io non sono come lui.
Difficilmente l’invidioso invidia un soggetto irraggiungibile
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CAMMINO GIOVANI 2012-13 – I SETTE VIZI CAPITALI …e non solo!
5. Legame invidia superbia:
- Per il superbo che si sopravaluta l’invidia nasce dal timore che il bene altrui offuschi la
sua gloria. L’invidia è tipica degli arroganti!
Il primo sono io quindi non può esserci uno meglio di me. …e per mantenere questo sono
disposto a tutto, anche a distruggere l’altro!
L’invidioso professionista mira a distruggere l’altro: …diffamazione, maldicenza, calunnia…
- Per il superbo che si sottovaluta l’invidia nasce dal sentirsi sempre superato in tutto
dagli altri.
6. È peccato?
Vale quello che diciamo per ogni vizio. Certe nostre pulsioni diventano peccato quando sono
coltivate, quando diventano consuetudine, abito, appunto vizio.
7. Sintomi dell’invidia:
incapacità di provare gioia per la felicità altrui - bisogno di ridurre la felicità dell’altro
incapacità di fare i complimenti - gioia di fronte alla sfortuna altrui
eccessivo spirito critico - dispersione: sempre agitato
IMMAGINI PER DIRE L’INVIDIA/L’INVIDIOSO
- Verme roditore
- Bb: Carie dell’anima
- Bb: Cancrena
- Giotto: grandi orecchie, lingua lunga che a un certo punto si trasforma in serpe e gli si
rivolge contro.
- Dante: palpebre cucite, lacrimanti. Soretto dall’invidiato.
- Tavola di H. Bosch: circolo di invidia, …persino i cani!
- ….
LA TUA?
CONDIVISIONE
PER CONCLUDERE
Narra una vecchia storia che l’invidia, donna brutta, dal viso pallido, livido e l’occhio bieco, si
imbatté nell’Avarizia, altra donna brutta, scarna, grinzosa e lacera e, mentre procedevano assieme
a guastar gli uomini del mondo e quindi il mondo degli uomini, incontrarono una donna bella e
vivace, sorridente e felice. Era la Fortuna.
Già la vista di quella aveva attizzato il fuoco che consuma (e non distrugge) Invidia e Avarizia.
Dopo i convenevoli, la Fortuna — che fa parte agli altri della sua soavità — disse alle due che era
disposta a far dono a ciascuna di loro di quanto le avessero chiesto, anzi alla seconda avrebbe
dato il doppio di quanto concesso alla prima.
Regnò il silenzio più assoluto, tanto che la Fortuna dovette rompeno. Tentò di sollecitarle.
Ma intanto l’invidia aveva «meditato» in cuor suo e al dunque era pervenuta (l’invidia è forse
davvero peggiore dell’Avarizia; questa non c’era neanche arrivata).
Disse tronfia l’invidia: «Fortuna, io ti chiedo che tu mi strappi un occhio; poi, fedele alla promessa,
ne strappi i due all’Avarizia». Incredibile! Detto fatto.
Ma all’invidia resta ancora un occhio per guardare torvo...
….da una favola di Anna Vertua Gentile (scrittrice - Varese 1850-1926)
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