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CIOCCOLATO. PIACERE, E NON SOLO……. Roberto Verna Dall'albero al cioccolato L’albero cresce nella fascia tropicale (Cocoa Belt). I frutti: cabosse con 20-40 semi o fave di cacao. Ogni pianta produce 20-50 cabosse l'anno. 10 cabosse = 1kg di cacao. R. Verna AIPaCMeM 2013 2 Le origini Maya ed Aztechi • 400-600 dC, Maya: la più antica piantagione di cacao. • 1200: inizia la dominazione Azteca sui Maya. Il cacao viene utilizzato come bevanda anche dall’imperatore Montezuma; inizia ad essere aromatizzato con la vaniglia. R. Verna AIPaCMeM 2013 4 Secondo il mito indiano degli Aztechi, il dio Quetzalcoatl giunse sulla Terra viaggiando sui raggi di luce della stella del mattino portando con sé, dal paradiso, l’albero del cacao per offrirlo agli uomini. Quetzalcoatl insegnò come tostare e macinare i semi ed ottennero la bevanda che in suo onore chiamarono “xoko-l-atl” o “acqua amara”. R. Verna AIPaCMeM 2013 5 La bevanda degli dei • Altre fonti narrano che il cacao fosse stato originato dal sacrificio di una principessa azteca, che si fece uccidere dai nemici pur di non rivelare dove fossero custodite le ricchezze del Regno. Dal sangue della principessa sarebbe germogliata la delicata pianta del cacao, dalle valenze mistiche ed afrodisiache, tanto da essere riservata, in forma di bevanda, a sacerdoti e guerrieri. R. Verna AIPaCMeM 2013 6 1500: Cristoforo Colombo prima, e Cortes poi, scoprono nelle Americhe la pianta del cacao. Solo Cortès ne intuisce le proprietà e ne porta i semi in Europa. Il cioccolato si inizia a introdurre nel vecchio continente, sempre consumato solo come bevanda. Dapprima gli spagnoli seguono la ricetta degli Aztechi, con ulteriore aggiunta di peperoncino e spezie piccanti, in seguito si inizia a aggiungere anche lo zucchero, ma anche la cannella e la vaniglia, per un cacao dal gusto più dolce e morbido. R. Verna AIPaCMeM 2013 7 Da moneta a colazione per bambini: cronologia del costume Cioccolata liquida, amara e calda • 300-900 d.C. - La civiltà Maya scioglieva il cacao in una bevanda amara Cioccolata liquida, amara e fredda • 1375-1521 - La civiltà degli Aztechi scioglieva il cacao in una bevanda amara, probabilmente soltanto fredda, con le spezie • 1565 Viene pubblicata a Venezia la «Historia del Mondo Nuovo» del viaggiatore italiano Girolamo Benzoni, che giudica l’amaro cacaute come «cibo più da porci che da huomini» Cioccolata liquida, dolce e calda • 1585 - A Oaxaca, in Messico, le suore di un convento mescolano lo zucchero e il cacao e si comincia a consumarla calda e dolce, sempre liquida R. Verna AIPaCMeM 2013 8 La diffusione in Europa e la trasformazione industriale 1660-1670 - La mescita della cioccolata calda e dolce è diffusa in tutta Europa Fine 1600 Inizia la diffusione in Europa del cacao: Belgio, Germania e Svizzera, ma anche Austria e Italia. I maestri veneti e fiorentini dànno vita all'arte della preparazione del cioccolato. In Inghilterra sorgono le Chocolate House per le classi più ricche. R. Verna AIPaCMeM 2013 10 • 1662 Il cardinale Brancaccio stabilisce che la cioccolata in tazza non infrange il periodo di digiuno: si diffonde nei monasteri e nelle corti europee • 1753 Il naturalista svedese Carl von Linné classifica l’albero del cacao come Theobroma cacao, cibo degli dèi • 1750-1790 L’Arcadia dedica alla cioccolata le sue attenzioni poetiche con le rime di Metastasio, Baruffaldi, Parini R. Verna AIPaCMeM 2013 11 • La vera consacrazione della bevanda si avrà solo dopo la metà del settecento, in Francia, diventando di moda presso l’aristocrazia europea e passando dallo stato liquido a quello solido. . Francesco Netti, Odalisca R. Verna AIPaCMeM 2013 12 Cioccolato solido • • • • • 1815 Conread Van Houten di Amsterdam isola il burro di cacao dalla massa di cacao 1847 Fry inventa la prima barretta di cioccolato solido con fave di cacao, zucchero e burro di cacao 1865 Si produce la pasta Gianduja a Torino da un’idea di Michele Prochet e Isidore Caffarel 1875 Nasce il cioccolato al latte inventato dallo svizzero Daniel Peter con il latte condensato in polvere di Henry Nestlè 1879 Rudolph Lindt nella sua fabbrica in Svizzera produce la prima tavoletta di fondente, grazie al concaggio R. Verna AIPaCMeM 2013 13 Concaggio Vengono mescolati vari ingredienti come latte, vaniglia, burro di cacao extra per tempi molto lunghi (da 12 a 48 ore) a temperatura controllata per mantenere la miscela liquida. Terminata questa fase, il cioccolato viene mantenuto fuso in serbatoi a 45-50°C. R. Verna AIPaCMeM 2013 14 Dalle torte alle praline: cronologia dei prodotti più famosi 1832 Franz Sacher a Vienna inventa la sua famosa torta 1875 La inglese Fry crea la barretta di cioccolato ripiena, con il nome di cioccolato alla menta 1900 Si affermano le fabbriche svizzere di cioccolato: Lindt & Sprüngli, Tobler, Suchard e il cioccolato al latte diventa un cibo per tutti. 1905 La Cadbury commercializza il «Dairy Milk» 1907 Hershey in America inventa i «Kisses» R. Verna AIPaCMeM 2013 15 • 1914 In Francia compare la Banania: polvere di cacao, zucchero e banana tritata • 1922 La Buitoni in Italia comincia a produrre il «Bacio» • 1923 Negli Stati Uniti Frank Mars inventa il «Milky Way» • 1925 Callebaut produce il primo cioccolato da copertura • 1925 - A New York nasce il Cacao Exchange, la Borsa che controlla la materia prima e gli Stati Uniti diventano protagonisti a livello mondiale anche nella produzione del cioccolato R. Verna AIPaCMeM 2013 16 • 1943-1945 - Le truppe americane in Europa distribuiscono a tutti le loro tavolette di cioccolata • 1950-1975 - In Francia vengono fondate prima la Valrhona (1950) poi la Maison du Chocolat di Robert Linxe . Torna la supremazia francese del cioccolato di qualità • 1956 Nasce il «Mon Cheri», il primo boero prodotto industrialmente. • 1963 Rud Lãderach nel laboratorio di Ennenda inventa la tecnica dei «corpi cavi» prestampati per la pralineria R. Verna AIPaCMeM 2013 17 1964 Il 20 aprile esce il primo vasetto di Nutella. 1974 Arrivano gli Ovetti Kinder. 1984 Raymond Bonnat, di Voiron, crea la prima collezione di fondente «Grands Crus de Cacao». 1988 Valrhona realizza la prima barretta Guanaja, cioccolato da un cru. 1989 Lindt vende nei supermercati italiani la tavoletta al 70% di cacao. 1993-1995 - A Parigi primo Salon du Chocolat; a Perugia prima edizione di Eurochocolate. 1998-2000 Amedei e Domori diffondono in Italia le tavolette da cru. R. Verna AIPaCMeM 2013 18 Cioccolato e Arte Il Piacere “Chocolat” (2000) di Lasse Hallstrom con Juliette Binoche e Jonny Depp, tratto dall’omonimo romanzo di Joanne Harris “Come l’acqua per il cioccolato” di Alfonso Arau (1994), tratto dall’omonimo romanzo di Laura Esquivel R. Verna AIPaCMeM 2013 20 “Cioccolato bollente” di Giles Foster del 1988 “La fabbrica di cioccolato” di Tim Burton del 2005, che fa il verso a “Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato” di Mel Stuart del 1971. Entrambi i film sono ispirati all’omonima storia di Roald Dahl del 1964 R. Verna AIPaCMeM 2013 21 “Lezioni di cioccolato” di Claudio Cupellini del 2007, con Luca Argentero, Neri Marcorè e Monica Scattini “Bianca” del 1984 di Nanni Moretti. Un uomo solo, frustrato, in mezzo a fobie e manie infinite, si sfoga abbandonandosi nel classico vasetto di Nutella R. Verna AIPaCMeM 2013 22 R. Verna AIPaCMeM 2013 23 R. Verna AIPaCMeM 2013 24 Jean Étienne Liotard, La bella cioccolataia R. Verna AIPaCMeM 2013 25 Giancarlo Bononi e Michel Mandurino coniugano il tema di Caravaggio con quello del Cioccoshow per una mostra fotografica R. Verna AIPaCMeM 2013 26 R. Verna AIPaCMeM 2013 27 Le varietà del cioccolato • Fondente. È il più pregiato. I migliori contengono almeno il 70% di cacao. • Gianduia. Nasce dall'unione di nocciole, cacao e zucchero. È possibile l'aggiunta di latte, mandorle o noci. E’ nato a Torino a metà Ottocento. • Al latte. Contiene cacao in misura non inferiore al 20-25%, oltre a burro di cacao, zucchero, latte in polvere e lecitina. • Bianco. Contiene burro di cacao, zucchero, latte in polvere e vaniglia. R. Verna AIPaCMeM 2013 28 Cioccolato ofrece un tratamiento completo, capaz de nutrir e hidratar el interior de la fibra capilar intensamente. Cioccolato es la nutrición esencial para el cabello muy seco y quebradizo. Un tratamiento completo a base de los beneficios del chocolate que recupera la salud del cabello con una deliciosa fragancia, extremamente hidratante, luminoso y suave. Desarrollado en los Laboratorios de investigación ALFAPARF Milano, es una línea de nutrición capilar completa, para el tratamiento profesional y de uso diario. R. Verna AIPaCMeM 2013 29 SHAMPOO CIOCCOLATO Shampoo suave de limpieza profunda. Ideal para recuperar la salud y el brillo de los cabellos quebradizos. Mascara debilitados y MASCARA NUTRITIVA CAPILAR específica para nutrir de manera intensa los cabellos resecados, quebradizos. LOCIÓN HIDRATANTE CIOCCOLATO Loción sin enjuague ultra-hidratante específica para nutrir y fortalecer la estructura de la fibra capilar. Protege los hidratante y CREMA PARA PEINAR CIOCCOLATO cabellos de los agentes externos, proporcionado una accion ultradesenredarte. R. Verna AIPaCMeM 2013 30 La scienza e la salute IL CIOCCOLATO IN MEDICINA Le Proprietà Chimico Fisiche Sono legate al burro di cacao, di colore giallo, composto da tre trigliceridi monoinsaturi: POP (20%), POS (40%) e SOS (25%), e altri contenenenti acido linolenico ed archidonico. (Davis T.H. e Dimick PS, J. Amer. Oil Chem. Soc.- 1989). Friabile sotto i 20°C, morbido fra i 30-32°C, fonde a temperatura appena al di sotto di quella corporea. Possiede eccezionali proprietà nutritive per la pelle. Puro dà sollievo e idrata. R. Verna AIPaCMeM 2013 32 R. Verna AIPaCMeM 2013 33 Altre fonti di POP, POSt, StOSt 1) burro d'illipé, sego del Borneo o Tengkawang Shorea spp. 2) olio di palma Eiaeis guineensis, Eiaeis olifera 3) grasso e stearina di Shorea robusta Shorea robusta 4) burro di karité Butyrospermum parkii 5) burro di cocum Garcinia indica 6) nocciolo di mango Mangifera indica E' consentito l'impiego di olio di cocco nel cioccolato che viene utilizzato per la preparazione di gelati o di prodotti congelati analoghi. R. Verna AIPaCMeM 2013 34 L’apporto energetico cioccolato puro = 2080 kilojoules (kJ) o 495 kilocalorie (kcal) cioccolato al latte = 2160 kilojoules (kJ) o 515 kilocalorie (kcal) cioccolato bianco = 2260 kilojoules (kJ) o 540 kilocalorie (kcal) R. Verna AIPaCMeM 2013 35 Valori nutrizionali (per 100 g di prodotto)[29] Tipologia Cioccolato fondente Cioccolato al latte Cioccolato bianco Proteine (g) 3,2 7,6 7,5 Lipidi (g) 33,4 32,3 37 Carboidrati (g) 60,3 57 52 Lecitina pura (g) 0,3 0,3 0,3 Teobromina (g) 0,6 0,2 -Calcio (mg) 20 220 250 Magnesio (mg) 80 50 30 Fosforo (mg) 130 210 200 Ferro (mg) 2 0,8 tracce Rame (mg) 0,7 0,4 tracce [30] Vitamina A (IU) 40 300 220 Vitamina B1 (mg) 0,06 0,1 0,1 Vitamina B2 (mg) 0,06 0,3 0,4 Vitamina C (mg) 1,14 3 3 Vitamina D (IU) 50 70 15 Vitamina E (mg) 2,4 1,2 tracce Valore energetico (kJ)[31] 2.080 2.160 2.260 Valore energetico (kcal) 495,2 514,2 538 R. Verna AIPaCMeM 2013 36 Le molecole del cioccolato • Flavonoidi. Antiossidanti che agiscono contro l’invecchiamento (non sono presenti nella cioccolata bianca). Magnesio. Stimola lo sviluppo delle cellule della pelle. Tonifica e migliora l’umore. • Caffeina. Stimolante e tonificante della pelle. • Teobromina. Stimola il muscolo cardiaco e il sistema nervoso. Si trova in quantità maggiore nel cioccolato fondente. • Feniletilamina. Stimola il buon umore. Si rinviene nel cervello degli innamorati! La combinazione di queste ultime tre sostanze fa pensare a qualcuno che la cioccolata sia un buon dolce afrodisiaco. E’ utilizzata anche come componente-base di molti cosmetici. R. Verna AIPaCMeM 2013 37 Teobromina Sostanza del gruppo delle Purine analoga alla Caffeina; ne possiede le medesime proprietà R. Verna AIPaCMeM 2013 38 Methylxanthine concentrations Cacao product Methylxanthines (mg/g) Cacao bean 14-53 Baker’s chocolate 16 Semisweet chocolate 9 Milk chocolate 2 Hot chocolate 0.4 White chocolate 0.05 La concentrazione di teobromina varia in relazione alla varietà del cioccolato R. Verna AIPaCMeM 2013 39 Caffeina Teobromina _ Membrana Citoplasma ATP cAMP + PP ------------ 5’ AMP Fosfodiesterasi (+) Lipasi Trigliceridi Acidi grassi + glicerolo R. Verna AIPaCMeM 2013 40 R. Verna AIPaCMeM 2013 41 Alcuni fra i principali «Cyclers» R. Verna AIPaCMeM 2013 42 Frati L, D'Armiento M, Gulletta E, Verna R, Covelli I (1977). The control of epidermis proliferation by EGF. Relationship with cyclic nucleotides system. Pharmacol. Res. Comm. 9, 815-822 Frati L, De Vecchis L, D'Armiento M, Faggioni A, Fulvio E, Masciangelo R, Torrisi MR and Verna R (1979). The control of cell proliferation by Epidermal Growth Factor: relationship with cyclic nucleotides system. Chem. Oncol. 3, 172-176. D'Armiento M, Lacerna F, Lauro R, Modesti A, Verna R, Ceccarelli G (1980). Effect of Prazosyne on the cAMP system in the spontaneously hypertensive rats (SHR) aorta. Eur. J. Pharmacol. 65, 243-247. Verna R, Muraro R, Sinibaldi P, Giganti MG and Frati L (1982). Protein Kinases and Na/K ATPase. A tool to evaluate the sensitivity of cells to protein hormones. Chemioterapia vol.1 n.6 395-401. Verna R, and Frati L (1983). Na/K ATPase and Cell Growth. I: Effect of EGF on the enzymatic activity of chick embryo epidermis during the embryonal development. Int. J. Biochem. 15,1: 1-3. Verna R and Frati L (1983). Na/K ATPase and cell Growth. III: enzymatic activity in cultured and EGF stimulated Hela cells. Int. J. Biochem. 15, 2: 137-138. Diez J, Braquet P, Nazaret C, Hannaert P, Verna R and Garay R (1983). The effects of cyclic nucleotides and eicosanoids on Na and K transport systems in human red cells and mouse macrophages. Advances in cyclic nucleotide and protein phosphorylation research, vol. 17, P. Greengard et al. Eds., Raven Press, NY pp. 621630. Diez J, Braquet P, Verna R, Nazaret C and Garay RP (1985). The effect of cAMP on Na and K transport systems in mouse macrophages. Experientia, 41, 5: 666-667. Baldini P, Incerpi S, Luly P and Verna R (1985). Insulin responsiveness of human erythrocyte plasma membrane. J. Physiol. (London), 127. Singh TJ, Hochman J, Verna R, Chapman M, Abraham I, Pastan IH and Gottesman MM (1985). Characterization of a Cyclic AMP-resistant Chinese Hamster Ovary Cell Mutant Containing Both Wild-type and Mutant Species of Type I Regulatory Subunit of Cyclic AMP-dependent Protein Kinase. J. Biol. Chem. vol. 260, n.26, 13927-13933. 43 R. Verna AIPaCMeM 2013 MA NON E’ TUTTO…… R. Verna AIPaCMeM 2013 44 Sostanze psicoattive presenti nel cioccolato • Dopamina. Molte sostanze che producono piacere determinano il rilascio di questo trasmettitore nel sistema limbico: eroina, cocaina, alcool, nicotina. • Serotonina. Controlla il tono dell'umore e produce l’effetto "antidepressivo" del cioccolato. • Anandomide. Di natura lipidica (da un termine sanscrito che significa felicità). Presente nel cervello come sostanza endogena, sarebbe capace di interagire con i recettori dei cannabinoidi. • Feniletilamina. Neurotrasmettitore responsabile dello stato dell'umore e del piacere. Produce un effetto eccitante. R. Verna AIPaCMeM 2013 45 Gli effetti benefici del cioccolato Sono in relazione ai componenti naturali dei semi di cacao, incluse le epicatechine ed il resveratrolo, due potenti antiossidanti. Secondo gli studi pubblicati su: http://www.greenmedinfo.com/substance/chocolate i semi di cacao hanno le seguenti principali proprietà benefiche per la salute: Antinfiammatori Antidiabetici e anti obesità Cardioprotettivi Migliorano le funzioni epatiche Neuroprotettivi Migliorano la flora intestinale Riducono l'ormone dello stress Riducono i sintomi del glaucoma e della cataratta Riducono la progressione delle paradontiti R. Verna AIPaCMeM 2013 46 Flavonoidi Il loro nome deriva da flavus (biondo). La colorazione che donano ai tessuti dipende dal pH. I pigmenti blu si formano per chelazione con certi ioni metallici (ad esempio Fe3+ o Al3+). Le antocianine sono responsabili dei colori rosso, blu e violetto di fiori e frutta. R. Verna AIPaCMeM 2013 47 Azioni dei flavonoidi Aumento della resistenza capillare Diminuzione della permeabilità dei • Migliorano la vasi biodisponibilità dell’ossido Attività: nitrico, la cui azione • antiinfiammatoria, migliora la pressione, la • antiallergica, • antivirale, funzione delle piastrine e • antiaterogena, aumenta la fluidità del • antiaritmica, sangue. • antitumorale, • antiepatotossica, • immunostimolante, • ipolipemizzante • stimolante le funzioni cognitive • modulatrice dell’attività degli Williams R.J., Spencer J.P. and Rice-Evans C. estrogeni (2004) “Flavonoids: Antioxidants or signalling molecules?” Free Radic. Biol. Med. 36: 838– 849 R. Verna AIPaCMeM 2013 48 (prostaciclina, peptide natriuretico C) La vasodilatazione è il risultato dell’azione del NO derivato dall’endotelio. R. Verna AIPaCMeM 2013 49 R. Verna AIPaCMeM 2013 50 Exercise Blood flow Shear stress Paracrine effects of NO Inhibition of thrombosis Vasodilation Positive remodeling NO AKT Endoth. Cells eNOS phosphorylation NO NO NO Other AKT targets GSK 3, p21, p27, EDG-1, FOXO etc. Angiogenesis Autocrine effects of NO EC migration and proliferation EC survival Vasculogenesis EPC mobilisation and function Improvement of endothelial cell survival and function Reduction of inflammation R. Verna AIPaCMeM 2013 51 Luis Ignarro, the “NO” man (Nobel Prize in 1998) R. Verna AIPaCMeM 2013 52 Stimolo sessuale Nervi nitrergici Cellule endoteliali Rilascio Rilascio Ossido Nitrico - NO Attivazione Guanilato ciclasi GTP cGMP GMP Sildenafil Tadalafil Vardenafil PDEs Inibizione R. Verna AIPaCMeM 2013 Rilassamento del muscolo liscio Erezione 53 …………E CON IL CIOCCOLATO GRAZIE PER L’ATTENZIONE R. Verna AIPaCMeM 2013 54