Unioni civili, cattodem: carcere per l`utero in affitto

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nel 1924
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Anno 93 n. 20
Giovedì, 21 Gennaio 2016
unita.tv
Omofobo
o “solo” offensivo
con l’attenuante
dell’adrenalina:
è il dilemma
del giudice che deve
punire Sarri, dopo
le offese a Mancini
—Rischia da tre giornate a molti mesi: più
probabile la mano morbida. Ma il calcio
vive nel suo mondo a parte, fatto di regole
diverse. Un brutto esempio P. 23
Svegliati, Europa
I burocrati di Bruxelles si preoccupano del protagonismo italiano. E Borse e banche crollano
Brilla per assenza la Ue. Renzi: «Europa grande opportunità se abbandona l’austerity» P. 2-5
Mercoledì
nero
Addio Ettore, l’Italia senza il suo regista P. 17-21
S
L’ultima notte del Senato: sì
alla riforma costituzionale
Marco Causi
arà difficile evitare, nello
sgangherato bar sport della
politica italiana, di leggere
o ascoltare nei prossimi
giorni interpretazioni
“politicanti” della
caduta della borsa italiana.
Già me le immagino: i cattivi
tedeschi puniscono l’italietta che
ha osato alzare la voce; i mercati
tolgono la fiducia a Renzi; e via
sproloquiando. E già mi immagino
gli esponenti delle opposizioni
che, arrampicandosi sugli specchi,
daranno ragione alla Germania e ai
mercati – dimenticandosi magari
di avere espresso in passato fiere
opinioni anti‐europee e anti‐
mercatismo – pur di dare torto
al governo. Tutte fandonie.
Mettiamo allora due punti fermi.
Primo, mercoledì 20 gennaio è stato
nero per le borse di tutto il mondo e
d’Europa. La flessione dei mercati
azionari è cominciata alcuni mesi
fa, in estate per l’esattezza, con
epicentro New York e i titoli bancari
USA. Soltanto a partire dal primo
gennaio del nuovo anno Wall Street
ha bruciato 2.000 miliardi di dollari.
La tendenza ribassista è stata
amplificata e rilanciata dalla Cina
e dai paesi del Golfo. La prima alle
prese con un mastodontico processo
di aggiustamento macroeconomico,
i secondi con il crollo del prezzo del
petrolio, anche in seguito alla fine
delle sanzioni occidentali all’Iran e al
ritorno della produzione del greggio di
quel paese sui mercati internazionali.
Secondo, la speculazione
finanziaria ha fini di profitto, o di
contenimento delle perdite. In uno
scenario globale caratterizzato da
crescente incertezza le aspettative
sull’evoluzione futura delle variabili
economiche si sganciano dai
“fondamentali”: l’importante è capire
dove andrà il mercato, anticipare ciò
che si aspetta l’”opinione media” (the
average opinion del capitolo 12 della
General Theory di John Maynard
Keynes) e comportarsi di conseguenza.
La politica non c’entra nulla, quello
che contano sono le aspettative che si
formano sui mercati e la convenenza
per gli operatori a seguire il flusso
dell’”opinione dominante”.
Gli Stati Uniti, e le loro banche,
vengono colpiti perché un prezzo
del petrolio così basso mette fuori
gioco i nuovi grandi giacimenti di
shale gas, con grande soddisfazione
degli ambientalisti e nonostante
una crescita di quel paese al tre
per cento, più del doppio di quella
asfittica dell’Europa. Anzi, sono
proprio la crescita abbondante e
la disoccupazione scesa al 5 per
cento a indurre una modifica
nelle politiche della Federal
Reserve, con l’aumento dei tassi
d’interesse e il rialzo del dollaro.
Segue a pag 14
Il premier in aula: questa
è la vittoria della politica
contro l’antipolitica
Da ieri sera alle 20 è iniziato ufficialmente il cammino per il superamento del bicameralismo perfetto. La riforma è stata approvata
con una maggioranza più ampia
del previsto: 180 senatori a favore,
quando la maggioranza necessaria
era 161 voti, contrari 112. Adesso ci
dovrà essere il sì della camera e poi,
a ottobre, quello dei cittadini. Perché alla fine la parola decisiva spetterà al popolo, come ha ricordato
ieri il premier intervenuto a sorpresa a concludere il dibattito a Palazzo Madama. Da quel sì dipenderà
anche il suo futuro politico. Intanto Renzi incassa una vittoria non
scontata in una giornata che definisce storica. Un antidoto concreto all’antipolitica. P.6
La coscienza
del Maestro
Matteo Renzi. Il premier ieri in
Senato. Foto Ansa
Staino
David Grieco
D
alla fine dell’estate,
dopo aver letto il
libro, Ettore mi
chiedeva di vedere il
film La Macchinazione. «Non
c’e’ film che voglio vedere più
di questo. E non sai quanto
desidero che mi piaccia»
Lunedì avevamo
organizzato l’ultima
proiezione di controllo in
laboratorio e lo avevamo
invitato. Mi ero offerto di
andare a prendere lui e sua
moglie Gigliola con la 500.
Eravamo rimasti d’accordo
che dovevo chiamarlo alle 17.
Segue a pag. 21
Tra cinema e impegno. Il regista si è spento a 84 anni lunedì sera a Roma, lo piange non solo il mondo della
cultura ma anche la politica. Foto: Contrasto
Unioni civili, cattodem:
carcere per l’utero in affitto
● Scalfarotto ci spiega perché sabato sarà alla giornata
arcobaleno e Fioroni perché il 30 andrà al Family day P. 7
Dal governo
via libera
al decreto
anti-assenteisti
Partorisce
in piazza
San Pietro,
il Papa l’adotta
Licenziarli? Ecco cosa
ne pensano i lavoratori
pubblici e privati. P. 3
La giovane senza tetto
l’altra notte ha dato alla
luce una bimba P. 11
Pakistan, assalto dei talebani all’università: strage di studenti e professori P. 10