DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE n° 390 del
Transcript
DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE n° 390 del
DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE n° 390 del Oggetto: 18/09/2015 Ricerca corrente 08/2014 - "Studio e realizzazione di un "modello" per la quantificazione economica delle risorse necessarie alla gestione/eradicazione di un focolaio di Peste Suina Africana" Responsabile Scientifico Marco Sensi - codice RC0082014 ~-...~. /,,\ç,0 ," "i!,Y,.',I"~" /.;:.\." ,;: :./\\ -., j' .::.~~ / ~<. /,,"i', r G~,: !1'-0:.;'I \~:.. \'(;;) IL DIRETTORE GENERALE ~.• fil t;'<;f •...• .: (~, l,' ( ••-\' ';(" i,!~~iI!, 'f~'i ~~ \ R.\,d-~ ;..~l',_•••.m. \'. ii ~\g<'T,~'111<t-"',<"1 ,- J ""I, ~:- J \~",>" .....".:~:~:,/ " ..=~~ ..•. ~HljfH .._.,.-,. - i\ -;/ ACQUISITA la proposta di deliberazione del responsabile dell'U,O, Gestione Ricerche e Progetti Speciali avente per oggetto Ricerca corrente 08/2014 - "Studio e realizzazione di un "modello" per la quantificazione economica delle risorse necessarie alla gestioneleradicazione di un focolaio di Peste Suina Africana" Responsabile Scientifico Marco Sensi codice RC0082014 CUP D92114000600001, che recita: "PREMESSO che il Ministero della Salute - Direzione Generale della Sanità animale e dei Farmaci veterinari - con nota pro!. 20138/P del 31 luglio 2015, ha autorizzato /'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche a dare avvio al programma di lavoro relativo alla ricerca sopra indicata, allegato al presente atto per fame parte integrante e sostanziale; CONSIDERA TO che tale Progetto di ricerca ha come Responsabile Scientifico Marco Sensi e che con il presente atto si provvede ad incaricarlo per tutto ciò che attiene alla gestione operativa dello stesso; PRESO A TTO che la ricerca ha la durata di anni due, con inizio dal 28 settembre 2015 e termine il 27 settembre 2017; DA TO ATTO che il ricavo di competenza per /'Istituto, fissato in €uro 26.000,00 (fuori dal campo di applicazione dell'lVA) è rilevato al conto economico n. 41121401; DA TO A TTO di prevedere di utilizzare le risorse, pari ad €uro 26. 000, 00, secondo il piano economico della ricerca, cosi ripartito: €uro 15, 000, 00 per il personale non dipendente (Borsista); €uro 4, 000, 00 per materiale di consumo €uro 5, 000, 00 per le missioni (sopralluoghi, riunioni di lavoro, convegni); €uro 2, 000, 00 (spese generali); si propone di deliberare quanto segue: 1, dar corso al progetto di Ricerca corrente anno 2014 - "Studio e realizzazione di un "modello" per la quantificazione economica delle risorse necessarie alla gestione/eradicazione di un focolaio di Peste Suina Africana" - Responsabile Scientifico Marco Sensi, con inizio dal 28 settembre 2015 e termine il 27 settembre 2017; 2, assegnare al progetto il codice aziendale RC0082014 e di trasmettere la seguente delibera a Marco Sensi e alle unità: UOAP, UTEPQ, UTG, UOGEF, UB, UOGBSL, UAB, UASE per gli adempimenti di competenza finalizzati all'imputazione dei costi al progetto stesso - gli atti amministrativi inerenti la ricerca dovranno essere trasmessi all'UO GRPS; 3. incaricare il Responsabile Scientifico Marco Sensi per tutto ciò che attiene la gestione del Progetto e la corretta imputazione dei costi; t,~ ,/"-:--;u::;:--., /,~SS}J /,;\7' f~;" t .... "';: y. ,.éi t::;,~"", l ~. l''' 1':-,: (,l lf'~~ 't,., ."';)\ ~i\ ~Il ~Il li. ~ I ii;, 4. precisare che il ricavo di competenza per l'Istituto, fissato in €uro 26. ooiJ?oo;"(fao;;",';ç;~~," dal campo di applicazione dell'IVA) è rilevato al conto economico n. 4112140:1 ; "tY "'~.,.~":"'1~1'I. "f'>" 5. di prevedere di utilizzare le risorse, pari ad €uro 26.000,00 secondo il piario .--' economico della ricerca, cosi ripartito: €uro 15. 000, 00 per il personale non dipendente (Borsista); €uro 4. 000, 00 per materiale di consumo €uro 5.000,00 per le missioni (sopralluoghi, riunioni di lavoro, convegni); €uro 2.000,00 (spese generali)." RITENUTO di condividere la proposta di deliberazione per le motivaziorn~suesposte; VISTA la dichiarazione di regolarità tecnica rilasciata dal Respons lbile d~II'U.O. Gestione Ricerche e Progetti Speciali, per quanto di competenza; VISTA la dichiarazione di utilità per, i~tio, qualità di responsabile del progetto; ~S pubblico rilasciata da 'o ~ ACQUISITO il parere favorevole del Direttore Sanitario, per la parte di competenza, ai sensi e per gli effetti dell'art. 10 dell'accordo di cui alla leggi regionali n. 28/2013 dell'Umbria e n. 40/2013 delle Marche e successive modifiche ed inte~r,zi~ihno~ché. la dichiarazione di legittimità, congruità ed utilità per il pubblico servizi~ACQUISITO il parere favorevole del Direttore Amministrativo, per parte di competenza, ai sensi e per gli effetti dell'art. 10 dell'accordo di cui alla l' i r. I ali n. 28/2013 dell'Umbria e n. 40/2013 e successive modifiche ed integrazi 'ni Tutto ciò premesso DELIBERA 1. di dar corso al progetto di Ricerca corrente anno 2014 - "Studio e realizzazione di un "modello" per la quantificazione economica delle risorse necessarie alla gestione/eradicazione di un focolaio di Peste Suina Africana" - Responsabile Scientifico Marco Sensi, con inizio dal 28 settembre 2015 e termine il 27 settembre 2017; 2. di assegnare al progetto il codice aziendale RC0082014 e di trasmettere la seguente delibera a Marco Sensi e alle unità: UOAP, UTEPQ, UTG, UOGEF, UB, UOGBSL, UAB, UASE per gli adempimenti di competenza finalizzati all'imputazione dei costi al progetto stesso - gli atti amministrativi inerenti la ricerca dovranno essere trasmessi all'UO GRPS; 3. di incaricare il Responsabile Scientifico Marco Sensi per tutto ciò che attiene la gestione del Progetto e la corretta imputazione dei costi; 4. di precisare che il ricavo di competenza per l'Istituto, fissato in €uro 26.000,00 (fuori dal campo di applicazione dell'IVA) é rilevato al conto economico n. 41121401; p" ~o • li~~~-::~;:;77;::~;:} I ti:' ih~\""jf, fl!~-''' /. tr:iC: l~. l"" . ~. • .11.\' 'I.\ _.l ::: 0.. ~:?::vt:.~l,:,:~.:.;.'fF~\l!l..w:~ (~I ~ 5. Y/, 1 .:-7(:,/ di prevedere di utilizzare le risorse, pari ad €uro 26.000,00 secondo K.p-iap)Q.",.\,.':;~:/ economico della ricerca, così ripartito: "<:L".:'.'.',/' €uro 15.000,00 per il personale non dipendente (Borsista); €uro 4.000,00 per materiale di consumo €uro 5.000,00 per le missioni (sopralluoghi, riunioni di lavoro, convegni); €uro 2.000,00 (spese generali). PROGETTI DI "RICERCA CORRENTE 2014" IN. identificativo progetto: IZSUM UM 08/14 Rci Progetto presentato da: ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELL'UMBRIA E DELLE MARCHE I Area tematica: Sanità Animale Titolo del progetto: Studio e realizzazione di un "modello" per la quantificazione economica delle risorse necessarie alla gestione/eradicazione di un focolaio di Peste Suina Africana" I Responsabile Scientifico: Marco Sensi Pagina l di 16 Modulo 1 - Presentazione complessiva del progetto : .' , .~. <Pr9g~t.to-." presentato DELL'UMBRIA dall' ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE E DELLE MARCHE N. identificativo progetto: IZS UM 08/14 RC 1. Titolo del progetto: "Studio e realizzazione di un "modello" per la quantificazione economica delle risorse necessarie alla gestione/eradicazione di un focolaio di Peste Suina Africana". 2. Durata del progetto (espressa in mesi): 24 mesi 3. Area tematica: Sanità Animale 4. Linea di ricerca n. I b - Titolo linea di ricerca: Studio degli aspetti clinici ed epidemiologici, relativi fattori di rischio e prevenzione delle malattie trasmissibili, con particolare riguardo: alle malattie emergenti e ri-emergenti in Italia, nei Paesi Comunitari ed in quelli del bacino del Mediterraneo. 5. Responsabile scientifico del progetto: Cognome: SENSI.. Qualifica Telefono Nome MARCO . MEDICO VETERINARIO 075/343240 . Fax 075/35247 . E-mail: [email protected] 4. Elenco delle Unità operative impegnate nel progetto: a) n. identif. V.O.: 1 Responsabile V.O.: Sensi Marco b) n. identif. V.O.: 2 Responsabile V.O.: Maresca Carrncn Pagina 2 di 16 ~';"'h r<.<"S.. ,'J ~" ;••"'I!1,'/ <:'"," ~f ,.~.\, . I ' ~~'\' I ,~-::~. "'~",';".:. fJ,,~ '::~; Curriculum vitae di Marco Sensi - Responsabile U.O. J n't Marco Sensi, laureato in Medicina Veterinaria, lavoro presso il Centro di Refcrem,a::Nazion~ii;i!;)1,er :C,', Pestivirus ed Asfivirus. Ha conseguito la Specializzazionc in Sanità Animale e tec~iche di N1f~~-f! mento nel 2004. E' stato responsabile scientifico c docente in numerosi eventi fonnàtivf(aècrcdL~.ti, ECM e non) dal Ministero della Salute). Ha partecipato, in qualità di relatore, \a":CC!r~egni 'ii:~~/ Congressi Scientifici Nazionali ed Internazionali. E' autore di oltre 125 pubblicazioni scientifi~1j$.>'/ Ha partecipato a progetti internazionali in qualità di Senior Expert: • "Technical Assistance far the Contrai and Eradication of Classical Swine Fever (CSF) and Rabies" .)~:'>' • "Technical Assistance far the Contrai and Eradication al Classical Swine Fever (CSF) Qnd Rabies from Montenegro" • "Development of a Strategy to Implement the EU AnimaI By Products (ABP) Legislation in the Rcpublic ofTurkey". Elenco lO pubblicazioni scientifiche 1. SENSI M., PLAVSIC B.,ANDRIJASEVIC M., Importance of improving biosecurity level on pig fanns in eradication of Classic Swine Fever (2012); 1st International Symposium on Animai Seience Proceedings , voI. II p. 714-727 2. FELIZIANI F., CAPPAI S., SENSI M., COCCOLONE A., PETRINI S., ATZENI M., ROLESU S. (2014). "Peste suina africana in Sardegna: classificazione dci comuni in base al rischio di circolazione c persistenza del virus nel territorio" Summa animali da reddito, 3: l-S. 3. S. COSTARELLI, A. CAPORALI, C. PELLEGRINI, M. PANICCIÀ, G. PAUSELLI, L. MORICONI, R. GIANNELLI, M. BONI, M. SENSI - "Indagine sullo stato sanitario di allevamenti umbri outdoor attraverso monitoraggio sierologico" - Atti dci XXXIX Meeting Annuale SIPAS, 2013, pg. 194-202. 4. BAZZUCCHI M., PETRINI S., ISCARO C, ROSSI E., TORRES l C, SENSI M., GIAMMARIOLI M "Genomi c characterisation of H3N2 swine influenza A virus isolated in Centrai Italy" (. (2013) LXVII Annua! Meeting of tbe Italian Society of Veterinary Science, 1719 September 2013, Brescia, pp 92; 5. S PETRINI, M PANICCIÀ, V SILENZI, M FORTUNATI, M FERRARI, G PEZZOTTI, GM DE MIA, F OSORIO, MARCO SENSI A serologieal survey ofporcine respiratory and reproductive syndrome virus (PRRSV) in pigs from selected fanns in centraI Italy: preliminary tests, Atti 22nd International Pig Veterinary Society (IPVS) Congress, pg. 990;10-13 Giugno 2012Korea 6. M. SENSI, S. COST ARELLI, C MARESCA, M. PELA, L. CUCCO, C SEBASTIANI, CF. MAGISTRALI - Study on the diffusion of Brucella suis infection in wild boars, domestic pigs and wild boars herds in centraI Italy (Atti 22nd International Pig Veterinary Society (IPVS) Congress, pg. 753 ; 10-13 Giugno 2012 - Korea 7. M SENSI, S CROTTI, E MANUALI, S SALAMIDA, S M CACCIÒ, F TOSINI, V. GRELLONI, D CROTTI "Dientoamoeba fragilis presence in suid populations of Centre of Italy: an emerging zoonosis?" Atti 22nd Intemational Pig Veterinary Society (IPVS) Congress, pg. 183 ; 10-13 Giugno 2012 - Korea 8. M. SENSI, F. FELIZIANI, J, ZEMA, C PANZIERI, S. MARCHI, R. ORTENZI, S. COSTARELLI - Pseudorabies (Aujeszky's disease): the pigIet birth order ras a possible criticaI point Atti 22nd International Pig Veterinary Society (IPVS) Congress, pg. 483 ; 10-13 Giugno 2012 - Korea. 9. MARCO SENSI, SILVA COST ARELLI. La rinite atrofica del suino: effetto di una scorretta politica di rimonta. Summa animali da reddito. 2012; voI. 7, n. IO: pp. 40-44. lO. MARCO SENSI, FRANCESCO FELIZIANI, ROBERTA ORTENZI, PAOLA PAPA, JACOPO ZEMA, SILVIA MARCHI, CARMEN PANZIERI, ANGELA CAPORALI, SILVA COST ARELLI. L'ordine di nascita come possibile elemento di criticità nella persistenza della Malattia di Aujeszky all'interno della scrofaia. Summa animali da reddito. 2012; voI. 7, n. 3: pp. 23-28. Pagina 3 di 16 JSf::~~:i;~~;t~~~;~\ . . {::;i \~ '~;:1Jf!.SJ!,'i,nsa,b;~e Cf,O. ~ Dr.ssa Carmen Maresca "<*.lrJlfYlii~~<Vltaedi Carmen Maresca .... . . . Ca.Jl!l'en~are~ca, laureata ID medlcma vetennana, e. responsabile della struttura semplIce Umta \0:.. J1P'èi'alIY'l'/a valenza Dipartimentale Osservatono EpIdemIOlogIco Umbna dell'Istituto <~~r.!~filàttico Sperimentale deU'lImbria c delle Marche. Ha conseguito .un master di II livello .in epIQemiologla applIcata (Umverslta deglI studi di Tor Vergata Roma e Istituto Supenore dI Samta), nel 2004. E' stata rcsponsabile scientifico c docente in numerosi eventi formativi (accreditati ECM c non) dal Ministero della Salute). Ha partecipato, in qualità di relatore, a Convegni c Congressi Scientifici Nazionali ed Internazionali. E' stata responsabile scientifico e responsabile di unità operativa dal 1998 in numerose ricerche nazionali (Ministero della Salute) e regionali (ricerca finalizzata alla programmazione sociosanitaria della Regione Umbria -2004-2005-2006) E' autrice di oltre 170 pubblicazioni scientifiche. Elenco lO pubblicazioni scientifiche I. FELIZIANI F., MARESCA C., GIOVANNINI A, MAMMOLI R., RUTILI D., 2005. Statistical evaluation of Classieal Swine Fever Surveillance Plans in Italy (1995-2003) Journal ofVeterinary Medicine voI. 52: 199-200. 2. MARESCA C, SCOCCIA E., BARIZZONE F., CATALANO A., MANCINI S., PAGLIACCI T, PORRINI M., PRINCIPATO M., VENDITTI G., and GRELLONI V., 2009. A survey on canine leishmaniasis and phlebotomine sand f1ies in centraI Italy. Research in Veterinary Scienee: 87 (2009), pp. 36-38 3. MORETTI A., MANGILI V., SALVATORI R., MARESCA C, SCOCCIA E., TORINA A, MORETTA 1., GABRIELLI S., TAMPIERI M.P. PIETROBELLI M., 2010. Prevalenee and diagnosis of Babesia and Theileria infections in horses in italy: A preliminary study. The veterinary journal; 184 (2010) pp 346-350. 4. MAGISTRALI C F., D'AVINO N., CIUTI F., CUCCO L., MARESCA C, PANICCIÀ M., SCOCCIA E., TENTELLINI M., PEZZOTTI G., 2011 Longitudinal study offecal Salmonella shedding by sows. Journal of swine health and produetion (19) n.6:326-330. 5. MARESCA C, SCOCCIA E., FACCENDA L., ZEMA J., COSTARELLI S., 2012 Equine Infectious Anemia: Active Surveillance in Centrai ltaly 2007-2009. Journal of Equine Veterinary Science, Volume 32; issue 9, september 2012 pages 596-598 6. F SCOCCIA E., COST ARELLI S., DETTORI A., FELICI A., OLIVIERI E., PERUGINI G., MARESCA C, 2013. Equine infectious anemia: risk faetors in centrai italy 2007-2011. Atti 31st World Veterinary Congresso Praga, 17-20 settembre 2013. 7. MIGLIO A., MOSCATI L., FRUGANTI G., PELA M., SCOCCIA E., VALIANI A ANO MARESCA C, 2013 Use of milk amyloid A in the diagnosis of subelinical mastitis in dairy ewes Journal of dairy researeh. 001: 10.1O 17/S0022029913000484 8. AGNETTI F., RIGHI C., SCOCCIA E., FELICI A., CROTTI S., MORETTA 1., MORETTI A., MARESCA C, TROIANI L. AND PAPINI M., 2014 Trichophyton verrucosum infection in caule farms ofUmbria (Centrai Italy) and transmission to humans. Mycoses, 2014, 57, 400405. 9. ISCARO C, FELICI A., COSTARELLI S., DETTORI A., MARESCA C E FELIZIANI F. 2014 Leueosi Bovina Enzootiea in Italia: aggiornamenti rispetto alla situazione epidemiologica e analisi delle norme che regolano il piano nazionale di eradicazione e I piani rcgionali di sorveglianza. Large Animai Review (LAR), 2014; 20: 187-193. IO. MAZZONE P., CORNELI S. DI PAOLO A., MARESCA C, BIAGETTI M., SEBASTIANI C, CIULLO M., PEZZOTTI G., RICCHI M., SAVI R., ARRIGONI N., 2014. Evaluation of Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis (MAP) survival in two biogas plants in Italy. Atti 12th International Colloquium on Paratubereulosis. Parma, 22 - 26 June 2014. \:CL Pagina 4 di 16 .. --::;;- -:.'\:'0 Razionale del progetto ~~ ~ ~- :'Y' ':' Q c..}' ' •• , ..; v, ~ g 4' . ~ ti 1 ~". " ' •.••• '.""\ . ~ • "'"'.-\ '",\ ~. 3_\, .;:;j. <::"•• ' J La Peste Suina Africana è una patologia altamente contagiosa che colpisce sia suid(;.j;lQU\l';I>J,i£~e.. ,~:/ selvatici in qualunque fascia di età. E' sostenuta da un virus DNA, a doppio filament'èÌ~;P!ovvistoil( ~~t./, envelope che replica primariamente in fagociti mononucleati. Tale virus, qui di scgulto,fip9J;tat.!),./ come ASFv quale acronimo del nome inglese "African Swine Fever virus", è attu'àlitiènte classificato all'interno della famiglia Asfarviridae (African Swine Fever-like Viruses). Non esiste nessun trattamento e tutti i tentativi, sino ad ora effettuati, per l'utilizzazione di un vaccino sono ben lontani da avere avuto successo. Il virus può essere trasmesso attraverso il contatto diretto di soggetti malati con i sani ma anche, indirettamente, tramite contatto con fomiti e/o vettori animati, quali particolari generi di zecche molli (Ornithodoros spp). Veicoli, alimenti contaminati, attrezzature di allevamento possono costituire importanti fonti di trasmissione della malattia. I suidi si infettano generalmente per via oronasale tramite il contatto diretto con consimili infetti o tramite l'ingestione di rifiuti alimentari contaminati dalla presenza di carni e/o prodotti a base carne non trattati (cottura); i rifiuti alimentari, infatti, specialmente di navi e/o aerei, destinati all'alimentazione dei suini, costituiscono, senz'ombra di dubbio, il fattore più probabile per la trasmissione transfrontaliera dell'ASFv. Questo virus può, come già menzionato, essere trasmesso attraverso il morso infettante di alcune zecche molli, mentre altri insetti ematofagi possono essere in grado di trasmetterlo meccanicamente. Le comuni mosche delle stalle (Stomoxys calcitrans), ad esempio, possono trasportare elevate concentrazioni virali per circa 2 giorni. La Peste Suina Africana non è una zoonosi. L'ASF virus pur essendo originario di Paesi africani a sud del Sahara, nel contesto dei quali ha assunto caratteristiche di endemicità, ha valicato i confini di questo continente facendo la sua prima apparizione in Europa nel 1957 (Portogallo). Dopo questo primo episodio vi è stato un succedersi di focolai nel corso del XXO secolo: Malta 1978; Italia 1967 c 1980; Francia 1964, 1967, 1977; Belgio 1985 cd Olanda 1986. La malattia è stata prontamente eradicata da ciascuno di questi Paesi mentre il virus è rimasto endemico in Sardegna sin dal suo ingresso avvenuto, nell'isola, nclI978. Nel 2007, ASFv ha fatto la sua comparsa in Georgia da dove si è rapidamente propagato alle regioni meridionale ed occidentali della Federazione Russa, interessando sia la popolazione di suidi selvatici che di suini domestici. Da queste zone il virus è stato trasmesso a Paesi confinanti con la Comunità Europea (Ucraina e Bielorussia) fintanto che, nel 2014 si sono registrate Ic prime positività (cinghiali e suini domestici) anche in ambito Comunitario, (Lituania, Polonia). Il diffondersi del virus e quindi della malattia sta creando non pochi problemi gestionali cd economici non solo ai Paesi in cui la patologia si manifesta ma anche a quelli che devono adottare delle idonee misure atte a prevenire l'introduzione del virus e quindi della malattia all'interno del proprio Territorio. Le epidemie di malattie transfrontaliere hanno, inevitabilmente, enormi implicazioni economiche sia per i Governi che per gli allevatori del settore. Basti solo pensare ai costi di controllo o eradicazione o alla negativa influenza sulla produttività zootecnica. I recenti focolai di Peste Suina Africana (PSA) verificati, negli ultimi anni in Sardegna e/o in altri Paesi UE c non, ne sono palese testimonianza. La Commissione Europea e gli Organismi Sanitari Internazionali (WHO - OIE ..) obbligano ogni Paese alla implementazione di programmi di eradicazione c di controllo per contrastare la presenza della malattia e/o la sua diffusione ad altri territori indenni. Ogni GovcrnolPaese deve pertanto dotarsi di idonee procedure per fronteggiare/gestire una eventuale "emergenza" c tutto ciò deve essere delineato c descritto nel cosiddetto "Contingeney Pian". All'interno di questo processo riteniamo estremamente importante quantificare in termini economici l'impegno necessario per la gestione/eradicazione di un eventuale focolaio. Tale quantifieazione otrebbe trovare la sua es rcssione attraverso una modellizzazione dell'evento. Pagina 5 di 16 / ./. ~"~ .•. ~;,~~.,,.~-, ._>~ \"J \'{ \~.:.t.f/k :::'.",,,:- ! • f...;.};;;,-,., /r;J ~~:-lt.~.~., _.: 'r'"\ ...s.: ~,. ... ( '> ~~ ': ~~~~; -.;~~ •.... ; '-;. ~%,- \ ;?; \c'i, '"é" r, "~/'W £. ''''4 _' Descrizione complessiva del progetto .~, • i,;h;,1!reve'~intesi delle conoscenze già disponibili sull'argomento :. . . . . #'?DI~~,r~l studI hanno provato ad analIzzare l'lInpatto dI dIversI protocolh operatIvI per ,I .~, controllo dI un epldcmta/ malattta altamente contagIOsa, come ad esempIO l'Afta epIzootIca '~Pis'~t and Mouth Disease - FMD) c/o la Peste Suina Classica (Classie Swine Fever - CSF). Tuttavia in quei modelli ove si teneva presente l'eterogeneità spaziale, l'analisi economica era o assente (ad esempio Klinkenberg et al, 2001;. Ferguson et al, 2001;. Morris et al., 2001 e Mourits et al., 2002) o concentrata solo sugli allevatori e/o settori della filiera produttiva, direttamente coinvolti (ad es Jalvingh et al., 1999, Nielen et al., 1999 e Mangen et al., 2001 ). Questi approcci, però, si sono limitati ad un trattamento grezzo di dati relativi alle restrizioni previste nella "zonizzazione" e ai divicti commerciali. Solo pochi studi, infatti, hanno utilizzato modelli epidemiologici ed economici insieme. TI loro livello di aggregazione spaziotemporale è stato un compromesso tra gli obiettivi e vincoli comportamentali epidemiologici ed economici presi in considerazione. 2. Quali nuove conoscenze/informazioni il progetto si prefigge di produrre: TI progetto si prefigge come obiettivo pratico, la simulazione delle potenziali risorse cd i relativi costi di gestione/eradicazione di un eventuale focolaio di Peste Suina Africana nel contesto di scenari diversi (alta, media, bassa concentrazione di allevamenti di suini nonché di tipologia diversa). I dati economici che ne risulteranno andranno a costituire un importante strumento a supporto delle Autorità Competenti per intraprendere le necessarie misure di gestione/eradicazione del focolaio di Peste Suina Africana e perfezionare, in "peaee time", le procedure di "early waming" e "Aetion Pian". 3. Metodologia: TI modello operativo verrà applicato alla "ipotetica" gestione/eradicazione di un focolaio di Peste Suina Africana (simulazione). Verranno pertanto presi in considerazione tutti quegli aspetti delineati nel Manuale Operativo specifico per la malattia in oggetto (Contingency Pian): a) Identificazione dell'allevamento interessato ./ Codice di Stalla ./ N. o di animali presenti ./ Coordinate geografiche (GIS System) b) Verifica del "sospetto" ./ Personale coinvolto (tipologia, gg/uomo, etc) ./ Attrezzature/materiali nccessarie/i c) Conferma del focolaio ad attivazione programmi di emergenza ./ Persona1c coinvolto (tipologia, gg/uomo, etc) ./ Attrezzature/materiali necessarie/i d) Estinzione del focolaio ./ Indennità di abbattimento ./ distruzione carcasse e materiali infetti c/o sospetti di infezione ... ./ Pulizia e disinfezione ./ Personale coinvolto (tipologia, gg/uomo, etc) ./ Attrezzature/materiali necessarie/i Pagina 6 di 16 '~D"'9 /''''".:.:t~\) ~. t. ~~!t~J •. ~ ~.t, j',,'" /':;./ .5lt. '\,,'. 4. Descrizione dei criteri di trasferibilità e di diffusione dei prodotti e dei l'risultati Eilàj, ':~,\ì l'''''' 'iiconseguire: . ;~!if' 0 o'.i I risultati della ricerca saranno diffusi e trasferiti in ambito scientifico attraverso: "",.w""~.,,d~" .;.."">/ ./ pubblicazioni su riviste scientifiche elo specializzate \. ./ partecipazione a congressi nazionali elo internazionali '" . ,,':.; ..' -~-'-./ organizzazione di eventi formativi (corsi ECM e non) ./ produzione di materiale informativo destinato agli organismi di controllo, agli operatori del settore ... ';.I) '""",r:~/ '0 ", 5. Valore aggiunto dell'aggregazione tra soggetti diversi che partecipano al progetto La Gestione e progettazione di politiche di intervento efficaci per ottimizzare i costi di intervento in caso di focolai di malattie infettive, specie se transfrontaliere è uno dei obiettivi centrali della Biosurvcillancc nella gestione della salute pubblica. Ai fini di tale ottimizzazione progettualc ed economica è necessario un approccio integrato, dal quale non può esimersi la stretta e fattiva collaborazione fra gli specialisti che si trovano a più stretto contatto con la gestione ordinaria del focolaio ed una ottima unità epidemiologica in grado di sostenere in termini scientificamente corretti la significatività statistica e la economicità delle decisioni operative da adottare. L'aggregazione delle Unità Operative permetterà di ottenere come valore aggiunto della presente ricerca: I) Un aumento della conoscenza da parte dei personale dell 'IZSUM sulla gestione del focolaio di malattia infettiva denunciabile per la quale è previsto lo "stamping out" ; 2) Un miglioramento dell'integrazione tra personale dell'IZSUM e Servizi Veterinari dei Dipartimenti di Prevenzione. 3) Un miglioramento della gestione della spesa pubblica in Sanità Veterinaria. 6. Descrizione e spiegazione dell'articolazione del programma in fasi fra le varie UU.OO. FASE 1. Ricerca bibliografica. Unità operative coinvolte: n. I e 2 Output: individuazione di modelli e indicatori già esistenti e sperimentati (mesi 3); ,FASE 2. Definizione macroargomenti e individuazione variabili Unità operative coinvolte: n. I e 2 Output: Progettazione "modello, con indicatori di valutazione (mesi 3); FASE 3. Definizione parametri e creazione albero decisionale Unità operative coinvolte: n. I e 2 Output : realizzazione dei parametri, definizione del modello (mesi 6); FASE 4. Implementazione del "modello" e simulazione operativa Unità operative coinvolte: n. l e 2 Output : individuazione di punti di forza e debolezza del modello (mesi 3); FASE 5. Applicazione pratica del prototipo sperimentale Unità operative coinvolte: n. I Output : sperimentazione sul campo del modello e produzione "lince guida" (mesi 6); FASE 6. Elaborazione dati, valutazione modello, presentazione risultati. Unità operative coinvolte: n. I e 2 Output : Divulgazione risultati (mesi 3) Pagina 7 di 16 ~~~:'{7~::;;i~~ ::~;i~~;.;~ >.•. f.! ~~ ~\ .>. >,,~"'. ;.~\ ~~<:. •.• ) ," h'"";J" i~ \ ?\ '~çì'/'1 _"\ ~~'.:" • ", ~ "= put del programma.., .... . rogramma operatlvo SI estnnsechera con la produzIOne dI matcnale mformatlvo da \~'b.. .'.f/'.,dl)itinare agli organismi di controllo e/o operatori del settore in genere, che si proporrà come "<,'';.<',,: .. (,una "linea guida operativa" al fine di ottimizzare la economicità delle le strategie gestionali .<~<"'-"'"~del focolaio di malattia infettiva. L'organizzazione di un evento formativo a carattere nazionale darà idonea conclusione al progetto. 8. Obiettivi e indicatori per la verifica dei risultati raggiunti. Costituiranno obiettivi per la verifica dei risultati il: • fornire dei dati attendibili, attraverso illi modelloli di simulazione • fornire una stima delle risorse necessarie sia per ciò che concerne il numero e la tipologia di esperti che devono/possono essere coinvolti (gg/uomo) • fornire, conseguentemente, una stima delle risorse economiche necessarie all'intero processo di gestione di eventuali emergenze da Peste Suina Africana • fornire un "modello" con caratteristiche di polivalenza che possa essere utilizzabile anche per altri contesti e patologie soggette a denuncia per le quali è previsto il cosiddetto "stamping out". Costituiranno indicatori di risultato • La produzione di simulazioni in scenari territoriali a diverse concentrazione di allevamento di suini c a diversa tipologia di allevamento. • La produzione di una "linea guida operativa", di facile consultazione, da mettere a disposizione di ciascuna figura professionale coinvolta ncl processo di gestione/eradicazione del focolaio di Peste Suina Africana. Pagina 8 di 16 ... -r,\c.Q {~,~,:. /~.. J .:t: '~"fi' l • ~fi.~W "li};/ ", ~'Cl~'l>~ ~~< ! t'l" I t"., Cronogramma del progetto \ ("., \ -::.:,"".... FASE 1. Ricerca bibliografica. Unità operative coinvolte: n. I e 2 (dallal - mese l - FASE 2. Definizione maeroargomenti e individuazione variabili Unità operative coinvolte: n, l e 2 (dallal - mese 4 - 6); .,--:~iY_y(i>. "(.h". t /l -:.;. ..'\ l ."Jf "..:' < ':::liL',~'!- < < '.,<0'" FASE 4. Implementazione del "modello" e simulazione operativa Unità operative coinvolte: n. 1 e 2 (dallal - mese 13 - 15); FASE 5. Applicazione pratica del prototipo sperimentale Unità operative coinvolte: n. l (dallal - mese 16 - 21); risultati. Mesi 24 23 22 21 20 19 18 17 16 15 14 13 12 II lO 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Unità Operative A Ri~~rca bibhogralic(l FASI I l \.; 1 Ddiniz~m(; macroargomenti e individuazione vuriabili Detlnizionc p<lral'.llctri I:' cn:aLlone albL"ro deci~lùnak 2 E D lmplcrncntazionc del "modello" e Applicazione pratica del simulazione operativa prototipo sperimentale cC, .-?.~'. ~~.\ ::;-;i S"; i ,'" ' 3)';:;:,,""'''''~;;:'',".:''r./ FASE 3. Definizione parametri e creazione albero decisionale Unità operative coinvolte: n. l e 2 (dal/al - mese 7 - 12); FASE 6. Elaborazione dati, valutazione modello, presentazione Unità operative coinvolte: n. l e 2 (dallal- mese 22 - 24) '" F Elaborazione dati, valutazione modello, presentazione risultati. Pagina 9 di 16 • \~ty' N. identificativo progetto: IZS UM 08/14 RC Numero identificativo dell 'Unità Operativa e tipo: l IMS Ente di appartenenza dell 'Unità Operativa: Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche Responsabile scientifico dell'Unità Operativa: Cognome SENSL.. Qualifiea Medico Veterinario Telefono E-mail 075/343240 Nome .................. MARCO . . Fax 075.135247 . [email protected] . Descrizione del contributo specifico fornito al progetto daII'U.O. 1 con indicazione delle attività, metodologia e obiettivi perseguiti L'Unità Operativa (U.O.) l seguirà tutte le varie fasi della ricerca SIa durante ricerea bibliografia, la progettazione e sia durante la fase di realizzazione. L'U.O. l si occuperà anche di redigere i report delle varie fasi e la relazione intermedia. Pagina lOdi 16 Modulo Ibis - Progetto dell'Unità Operativa di ricerca Unità Operativa 02 N. identificativo progetto: IZS UM 08/14 RC Numero identificativo dell 'Unità Operativa e tipo: 2 IMS Ente di appartenenza dell'Unità Operativa: Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche Responsabile scientifico dell'Unità Operativa: Cognome MARESCA Qualifica Medieo Veterinario . Telefono E-mai! 075/343285 Nome Fax ... .........075./35247 CARMEN . . [email protected] . Descrizione del contributo specifico fornito al progetto dall'U.O. 2 con indicazione delle attività, metodologia e obiettivi perseguiti L'Unità Operativa (U.O.) 2 seguirà tutte le varie fasi della ricerca sia durante ricerca bibliografia, la progettazione e sia durante la fase di realizzazione fatta eccezione per la fase di applicazione pratica (in campo) del modello. L'U.O. 2 collaborerà, nella fase finale della ricerca alla valutazione dei risultati finali, alla organizzazione di eventi formativi sull'argomento. Pagina I I di 16 Tabella n. I ~ Risorse umane impegnate nel progetto per singola V.O. N. identificativo progetto: IZS UM 08/14 RC Titolo del progetto: "Studio c realizzazione focolaio di Peste Suina Africana' .. Durata del progetto Unità Operativa (espressa in mesi): per la quantificazione economica delle risorse necessarie alla gestione/eradicazione di un 24 .. O I IMS Ente di appartenenza Responsabile di un "modello" della Unità Operativa: scientifico deIFU.O.: Istituto Zooprofilauico Cognome SENSI _NOME_ •. caboratori~/Scziòiiè di'I SENSI Marco CERE P FELIZIANI CEREP Sperimentale dell'Umbria _ e delle Marche Nome .......... Ra QUALIFICA MARCO. Orladna',oro .MESI Medico Veterinario Dirigente Di endente Tempo Indetenninato 8 Medico Veterinario Diri ente Di cndente Tem o Indetenninato 8 Tecnico Borsista UOM01i: 12 i'OTAÙ:"18 ,-Firma del Responsabile scientifico Operativa delrUnità Finna del Responsabile Scientifico del progetto (per ciascuna U.O.) Finna del Direttore dell'lZS capolila (solo per U.O. proponente) Pagina 12di 16 Tabella n. 2 - Risorse umane impegnate nel progetto per singola V.O. N. identificativo progetto: Titolo del progetto: IZS UM 08/14 RC "Studio e realizzazione di un "modello" per la quantificazione economica delle risorse necessarie alla gestione/eradicazione di un focolaio di Peste Suina Africana". Durata dci progetto Unità Operath'a: (espressa in mesi): Ente di appartenenza Responsabile della Unità Operativa: scientifico dell'V.O.: ,_NOMEJ!!!!!!!!!I!!! MARESCA SCOCCIA ... 24 02 lMS Istituto Zooprofilattico Cognome Sperimentale MARESCA. UODOEV Medico Veterinario Eleonora UODOEV Tecnico scientifico Operativa dell'Unità Firma del Responsabile CARMEN. iiiiIiIIiiiiiiiR:;;- Q6'AtrFICA q1"bomtono/SèZi'Òrìed* e delle Marche Nome Cannen Firma del Responsabile dell'Umbria Diti ente Scientifico (per ciascuna U.O.) ~rt~-d/lavoro JMESIIJOMOl! Di endente Tem o Indeterminato 4 Dipendente 4 del progetto Tem o Indeterminato Firma del Direttore dcll'IZS capofila (solo per V.O. proponente) Pagina 13 di 16 Tabella n. 3 - Spese complessive intero progetto N. identificativo progetto: Titolo del progetto: Re IZS UM 08/14 "Studio e realizzazione di un "modello" per la quantificazione economica delle risorse necessarie alla gestione/eradicazione di un focolaio di Peste Suina Africana". Durata del progetto Responsabile UNITA' (espressa scientifico in mesi): _ del progetto: .. 24 Cognome __ Nome .SENSI ...MARCO .. IMS VOCI DI SPESA UNITA' 1 ...... UNITA' 3 U~lTA'_2 .. ....................... ... TOTALE - attrezzature - materiale di consumo - personale 4.000 non dipendente 15.000 • missioni 4.500 - spese generali (max. 10%) 2.000 l!. (I) TOTALE PARZIAU: UNlTA' 25.500 IMS EMS .. VOCI DI SPESA - - 500 - .. UNITA' 1 UNITA' 2 _. - 500 UNITA' 3 - 26.000 ....... TOTALE - materiale di consumo - personale non dipendente - missioni - spese generali (max. 10%) , (2) TOTALE PARZIALE ... El\1S (1+2) TUT. GE_NER~\LE 1----- _I_~ Finna del Responsabile ~ scientifico ~ _ 26.000 I Finna del Direttore deJrIZS Pagina 14 di 16 '.~. Tabella n. 4 - Spese per V.O. IMS N. identificativo progetto: IZS UM 08/14 RC Titolo del progetto: "Studio e realizzazione di un "modello'. per la quantificazione economica delle risorse necessarie alla gestione/eradicazione di un focolaio di Peste Suina Africana.'. Numero identificativo Unità Operativa: .. 01 (MS Ente di appartenenza dell'Unità Opcrati\'a: Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche .. Responsabile scientifico deIl'U,O.: Cognome VOCI pf~fESA - attrezzature - materiale di consumo - ersonalc a contratto - missioni - s se generali (max. 10%) ~.. .. SENSI.. U\'1PORTI Nome MARCO .. DESCRIZIONI~ Kit, materiale monouso, ccc.. Tecnico - Borsa di studio So ralluo hi aziendali, riunioni, arteci azioni a conve i, seminari, ccc .. .(l TOTALE Firma del Responsabile scientifico dell'Unità Operativa Firma del Responsabile Scientifico del progetto Pagina 15 di 16 Tabella n. 5 - Spese per V.O. IMS N. identificativo progetto: Titolo del progetto: IZS UM 08/14 Re "Studio e realizzazione di un "modello" per la quantificazione economica delle risorse necessarie alla gestione/eradicazione di un focolaio di Peste Suina Afì-icana". Numero identificativo Unità Operath'a: .02 IMS Ente di appartenenza dell'Unità Operati\'a: Istituto Zooprofilattiço Uesponsabile scientinco dell'V.O.: Cognome. ,~VOCI Dl-SPESA-I_'~1PORTI" ..... MARESCA -- -- .. Sperimentale deJrUmbria e delle Marche .. ... Nome DESCRIZIONE -- _CARMEN - - -- - materiale dì consumo - nersonale a contratto - missioni 500 Riunioni, nartecinazioni - snese Qenerali7max. (I)TOTALE Firma del Responsabile a convegni, seminari, ccc .. 10%) scientifico 500 dcIrUnità Operativa --- Firma dci Responsabile Scientifico del progetto Pagina 16 di 16 ATTESTATO DI PUBBLICAZIONE Delibera del Direttore Generale nO: 390 del 18/09/2015 Il presente verbale di delibera viene pubblicato all'albo pretori o dell'Istituto il giorno :~ 8 SEI. 2015 Perugia, .1 8 SEI. l;a ESECUTIVIT A' conseguita il \~ ~~ .ti ai sensi della deliberazione del Consiglio \l.i'Am . . Ctrw:< ~'•••,{;;,f' " ..• ~'ff- n. 6 del 24//03/20 l O. '~'iJfJfA _ :::\\..,l Attestato di conformità all' originale La presente copia è conforme all'originale esistente presso l'ufficio composta da n° pagine. Il Dirigente: _ Trasmissione oggetto delibera: Collegio dei Revisori Registrato a p. n. 41 del Registro n. Il delle deliberazioni del Direttore Generale. I Inviata alla Corte dei Conti il _ 2015