Risposta - Consiglio Veneto

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Risposta - Consiglio Veneto
Consiglio Regionale del Veneto - UPA - 04/05/2016 - 0011494
Consiglio Regionale del Veneto
r del 04/05/2016
Prot : 0011494 Titolario 2.16.1.1
CRV
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spc-UPA
REGIONE DEL VENETO)
giunta regionale
3 3 . ^ - 3 HAG. 2016(Pfotocoilo N"
ICiass.: A.000.01.6
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lAliegati N' 1
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Oggetto: Risposta alllNTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA n. 184 del 23 marzo 2016
presentata dal ConsigUere Andrea BASSI
"LA REGIONE CONSIDERI LA SOMMINISTRAZIONE DI ANTIFECONDATIVI
SOLUZIONE AL PROBLEMA DELLE NUTRIE ".
COME
Al Consigliere regionale
Andrea BASSI
e, p.c.
Al Signor PRESIDENTE
del Consiglio Regionale
All'Assessore regionale
ai Rapporti con il Consiglio regionale
A i sensi dell'articolo 111 del Regolamento consiliare, s i trasmette la risposta
l'I
approvata dalla Giunta all'interrogazione indicata i n oggetto, da Lei presentata i n data
23 marzo 2016.
Distinti saluti.
IL SEGRETARIO DE:
- a w . Mario C,
(.Olì. Fisi-, ¥:r>{K)7>^>OÌ79
Segreteria della Giunta
Sezione Verìfica e gestione atti dei Presidente e della Giunta
P.O. Rapporti con il Consiglio e nomine
Dorsoduro, 3901-30123 Venezia-Tel. 041/2793637-8-Fax 041/2793627
Codice Univoco Ufficio IPA: 4Z9BKH
e-mail: [email protected]
[email protected]. veneto, it
:iMV.J,('2J92630I7S
REGIONE DEL VENETO
giunta regionale
X Legislatura
PUNTO 35 DELL'ODG DELLA SEDUTA DEL 26/04/2016
ESTRATTO DEL V E R B A L E
i l 11
t
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 98 / IIM del 26/04/2016
OGGETTO:
Risposta all'interrogazione a risposta scritta n. 184 del 23/03/2016 presentata dal consigliere Andrea
Bassi avente per oggetto "La Regione consideri la somministrazione di antifecondativi come soluzione al
problema nutrie".
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COMPONENTI DELLA GIUNTA REGIONALE
Presidente
Vicepresidente
Assessori
Segretario verbalizzante
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Assente
Presente
Presente
Presente
Luca Zaia
Gianluca Forcolin
Luca Coletto
Giuseppe Pan
Roberto Marcato
Gianpaolo E. Bottacin
Manuela Lanzarin
Federico Caner
Elisa De Berti
Cristiano Corazzati
Mario Caramel
I RELATORE ED EVENTUALI CONCERTI
j
1 LUCA COLETTO
j STRUUURA PROPONENTE
1 AREA SANITÀ' E SOCIALE
APPROVAZIONE:
Sottoposto a votazione, il provvedimento è approvato con voti unanimi e palesi.
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pag 2
Dgrn.
98/IIM
del 26 aprile 2016
OGGETTO:
Risposta all'interrogazione a risposta scritta n. 184 del 23/03/2016 presentata dal Consigliere
Andrea Bassi avente per oggetto "La Regione consideri la somministrazione di antifecondativi
come soluzione al problema nutrie".
L'Assessore Luca Coletto propone alla Giunta di adottare la seguente risposta:
Le esperienze di controllo demografico mediante antifecondativi somministrati per os hanno interessato popolazioni di piccioni. In tal caso nel becchime era stata aggiunta come antifecondativo una sostanza
nota come "nicarbazina": trattasi di molecola presente da tempo sul mercato mondiale, utilizzata come coccidiostatico nell'allevamento del pollo. E' cioè nata come mezzo per combattere le infestazioni intestinali del
pollame da particolari microrganismi noti come Coccidi. Se impropriamente usata nelle galline ovaiole, si è
visto che manifesta anche altre azioni, in particolare comporta unariduzionedi produzione di uova per ovaiola ed èridottala percentuale di schiusa.
Si è perciò pensato di sfruttare questa attività nei piccioni: mescolata in dosi variabili con il becchime, e somministrata a questi uccelli, si è visto che faceva diminuirefinoal 90% la percentuale di uova deposte e schiuse. Le uova, cioè, vengono deposte, ma sono fertili solo in minima parte.
Tale metodo pertanto, nei piccioni, per limgo tempo è statoritenutoun mezzo sicuro ed efficace per
il controllo numerico dei piccioni, tanto da essere stato adottato da numerose Amministrazioni comunali per
contrastare la proliferazione dei piccioni. Ma da tempo è stato abbandonato, a causa degli alti costi, del rischio di disseminazione ambientale della nicarbazina, e soprattutto perché per essere efficace deve essere utilizzato "in continuum", in quanto la picciona trattata con nicarbazina, dopo la sospensione del trattamento,
entro poche settimane toma a deporre uova ancora fert;ili.
Al momento attuale nella letteratura scientifica non sono riportate e non sono note esperienze di laboratorio o di campo circa le azioni della nicarbazina sulle nutrie. E'comunque da considerare un metodo di efficacia assai dubbia, se non pericoloso per l'ambiente, per i seguenti motivi:
a) la nutria è un mammifero, non un uccello e non produce uova: quindi il suo apparato riproduttore
non è, probabilmente, sensibile alla nicarbazina. Si potrebbe pensare di utilizzare altri anticoncezionali, tipo progestinici di sintesi, ma si tratta di sostanze pericolose, la cui disseminazione ambientale,
nelle alte dosi necessarie per l'efficacia terapeutica, potrebbe comportare seri rischi, sia per
l'ambiente, sia per altre specie non target che se ne cibassero (es. lepri, conigli selvatici,...).
b) la nutria è animale dalle fonti alimentari vegetali molto varie, quindi è difficile in tale specie una
somministrazione "efficace" di antifecondativi orali, diversamente dal piccione di città, che per etologia e caratteristiche di alimentazione può essere "abituato" a cibarsi in postazioni ed orari fissi con
il becchime trattato.
In conclusione non siritienel'uso della nicarbazina, né altri antifecondativi somministrati per os, un metodo efficace per il controllo numerico delle nutrie.
LA GIUNTA REGIONALE
Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della
pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare
l'approvazione del presente atto;
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Dgr n. 98 / IIM
del 26 aprile 2016
DELIBERA
di approvare, nel testo riportato in premessa, la risposta all'interrogazione arispostascritta n.l84 del
23/03/2016 presentata dal Consigliere Andrea Bassi avente per oggetto "La Regione consideri la
somministrazione di antifecondativi come soluzione al problema nutrie";
2. di incaricare dell'esecuzione del presente atto la Segreteria della Giunta- Sezione verifica e gestione atti
del Presidente e della Giunta.
IL VERBALIZZANTE
Segretario della Giunta Regionale
F.to A w . Mario Caramel
ir
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Dgrn.
98/IIM
del 26 aprile 2016
CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
DECIMA LEGISLATURA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA N. 184
LA
REGIONE
CONSIDERI LA
SOMMINISTRAZIONE
DI
ANTIFECONDATIVI COME SOLUZIONE AL PROBLEMA DELLE
NUTRIE
presentata il 23 marzo 2016 dal Consigliere Bassi
il:
Is.
Premesso che:
l'emergenza nutrie è un problema ormai fiiori controllo, affrontata più volte
dalle amministrazioni locali e regionali senza soluzioni concrete e definitive;
le nutrie costituiscono una specie animale non autoctona, introdotta in Italia
negli anni Settanta e divenuta selvatica. Negli anni questo "castorino" è diventato
fonte di vari problemi. In primis quello legato alla sicurezza idraulica: questi
roditori, a causa della loro propensione a vivere lungo i corsi d'acqua e a scavare
pericolose tane negli argini, diventano una sorta di mina vagante. Per questo
motivo i suddetti roditori sono stati oggetto di piani di contenimento ed
eradicazione portati avanti da Provincia e Comuni. Piani che a limgo temine si
sono rivelati vani ed ora sono addirittura fermi, in fase di rivisitazione, in seguito
all'approvazione lo scorso dicembre, di una norma contenuta nel collegato
ambientale alla legge di stabilità, con la quale il Governo ha cambiato le regole.
Ora le nutrie rientrano fi^ le specie regolate dall'articolo 19 della legge sulla
caccia con la conseguenza che i Comuni hanno perso i l potere di intervento sulla
gestione della specie. È la Regione ad autorizzare i piani di abbattimento, che
dovranno però essere attuati dalle guardie venatorie dipendenti dalle
amministrazioni provinciali.
Considerato che:
la necessità di affrontare questa situazione ha dato vita ad una sorta di braccio
di ferro estemo ed intemo alla Regione. Da una parte animalisti ed ambientalisti
contro gran parte delle amministrazioni comunali, con quest'ultime che chiedono
a gran voce l'abbattimento dei roditori. E dall'altra il potere esecutivo, ovvero la
Giimta regionale, che ha avviato un percorso per l'adozione di una delibera che,
venendo condivisa con i l tavolo tecnico nazionale dedicato al problema nutrie,
detti regole attuabili subito e volte all'eradicazione dei roditori. Regole condivise
dal ministero dell'Ambiente e dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca
ambientale (Ispra), e che la Regione vuole vengano fatte proprie anche dagli enti
locali, ma che sono per loro natura impugnabili davanti al Tar. Il problema è
recentemente approdato in Consiglio regionale e discusso in terza Commissione
con una proposta di Legge che prevede l'eliminazione delle nutrie, in seguito alla
loro cattura con gabbie e alla successiva uccisione da parte di personale
specializzato. Un'operazione svolta con il coordinamento delle Provincie, la
predisposizione di idonei piani di smaltimento delle carcasse e con la previsione
dirimborsispese per i cacciatori;
l'abbattimento delle nutrie rischia di non essere definitivamente attuabile e di
rivelarsi una soluzione indefinitiva quale "contenimento" momentaneo della
specie con costi non indifferenti per le manutenzioni e la messa in sicurezza
idraulica;
alcuni Comimi italiani hanno risolto il problema della proliferazione dei
piccioni che danneggiavano monumenti e palazzi con rischio igienico sanitario
grazie all'utilizzo di antifecondativi nei mangimi. Un modo incruento per limitare
la pressione demografica all'interno delle colonie. L'intervento farmacologico di
tipo anticoncezionale con la somministrazione di mangimi antifecondativi per il
controllo delle njiscite dei piccioni non è mai stato preso in considerazione come
esempio fino ad oggi per il problema delle nutrie ma potrebbe risolvere
l'emergenza a lungo termine dove reti, gabbie e fticili rischiano nuovamente di
fallire.
Il sottoscritto consigliere
interroga la Giunta regionale
per sapere ove l'abbattimento delle nutrie sirivelasseinapplicabile o invano come
soluzione definitiva all'emergenza che si ripercorre da anni, se intenda attivarsi
presso gli enti diriferimentoper la medicina veterinaria preventiva e prendere in
considerazione l'applicazione di mangimi antifecondativi per limitare e contenere
la proliferazione di questi roditori.
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XLegalmail
Oggetto:
Mar 03/05/2016 11:12
[email protected]
[email protected],
[email protected]
Risposta alPINTERROGAZIONE A RISPOSTA
SCRITTA n. 184 del 23 marzo 2016presentata dal
Consigliere Andrea BASSF'LA REGIONE
CONSIDERI LA SOMMINISTRAZIONE DI
ANTIFECONDATIVI COME SOLUZIONE AL
PROBLEMA DELLE NUTRIE"
Allegato/i:
09914973.RDPft/Zmens/one 436 KB)
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Nota p r o t .
n . 171348 d e l 3 maggio 2016
,https://webmail.legalmail.infocert.it/webmail/stampa.jsp?w_id=W1462276705127
03/05/2016