Corriere di Romagna - Unindustria Rimini
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UNINDUSTRIA RIMINI Sabato, 11 aprile 2015 UNINDUSTRIA RIMINI Sabato, 11 aprile 2015 Stampa Locale 11/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 5 MANUEL SPADAZZI Fulgor, giù la maschera: «Nel 2016 riapre» 11/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 7 SPADAZZI MANUEL La Fondazione frena sulla richiesta dei danni ai vecchi amministratori 11/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 11 11/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 16 5 Della Valle: «Gli imprenditori sono grandi se fanno del bene» 11/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 16 6 Rabbia per gli allagamenti Il sindaco: «Usciremo da Apea» 11/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 19 8 Discarica inerti, «Si valuti l' impatto sulla salute» 11/04/2015 Corriere di Romagna Pagina 3 9 Tribunale, ecco il nuovo piano sicurezza con metal detector, telecamere... ANDREA ROSSINI Commistioni tra banca e politica? Dai nominati dagli enti pubblici ai... 11/04/2015 Corriere di Romagna Pagina 7 11/04/2015 Corriere di Romagna Pagina 13 15 Fulgor, primo film a marzo 2016 11/04/2015 Corriere di Romagna Pagina 38 17 Sui milioni in cassa è scontro: «Piano... 11/04/2015 Corriere di Romagna Pagina 39 19 Fumi dall' inceneritore il Comune prepara studi complementari «Ventena, una fogna» 11/04/2015 Corriere di Romagna Pagina 44 «Discarica, danni al turismo» 11/04/2015 Corriere di Romagna Pagina 45 Banche, nessun segreto con l' Italia 11/04/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 12 Banca Cariin congela l' azione di responsabilità 11/04/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 12 Progetto Rimini Con Zamagni e Focchi 11/04/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 12 LA PROSSIMA MOSSA IL RINNOVO DEL CDA 11/04/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 16 Rifiuti abbandonati "E' uno spettacolo impietoso" 11 13 Congelata l' azione di responsabilità 11/04/2015 Corriere di Romagna Pagina 41 2 4 Fallita la Cmv group, tremano le altre società dell' impero di... 11/04/2015 Corriere di Romagna Pagina 7 1 THOMAS DELBIANCO 20 21 22 23 25 26 27 11 aprile 2015 Pagina 5 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale Fulgor, giù la maschera: «Nel 2016 riapre» di MANUEL SPADAZZI LE IMMAGINI di Amarcord sul grande schermo e nella sala. Magari (è uno dei progetti di palazzo Garampi per il taglio del nastro) col premio Oscar Dante Ferretti e l' ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in prima fila, a godersi la riapertura del Fulgor. Sì perché se non ci saranno altri inconvenienti, nel marzo 2016 il cinema immortalato da Fellini in Amarcord sarà di nuovo aperto al pubblico. Con due sale cinematografiche, il centro di studi dedicato al Maestro, e l' affascinante Museo Fellini p r o g e t t a t o d a Ferretti, che ha anche curato il progetto per la facciata e la hall del Fulgor. Che sarà, secondo l' idea di Ferretti, «un luogo romagnolhollywodiano», come quello che fece innamorare Fellini della settima arte. PER VEDERLO finito ci vorrà ancora del tempo. Il cantiere, partito nell' ottobre 2012, ha subito qualche ritardo a causa dei rinvenimenti fatti durante gli scavi archeologici, protrattisi oltre il doppio rispetto al tempo previsto, in seguito ai primi resti ritrovati. Sotto al Fulgor giaceva un' immensa domus di epoca romana, e sono stati ritrovati un paio di mosaici (uno sarà esposto al Museo). Sono stati rinvenuti anche alcuni resti importanti di età medievale, tra cui 57 tombe. «A Rimini, appena si va a scavare un po', è normale trovare reperti osserva l' assessore alla Cultura Massimo Pulini Ma noi non ci immaginavamo di trovare resti così importanti. La campagna degli scavi archeologici volge al termine. D' accordo con la Soprintendenza, tra una decina di giorni gli scavi finiranno, e si riprenderà con il cantiere anche nella parte interessata dai ritrovamenti», quella del piano interrato che ospiterà i locali per impianti e servizi. Va avanti invece il resto del Fulgor, completato per due terzi. «Se tutto va bene incrocia le dita il sindaco Andrea Gnassi sarà inaugurato nella primavera 2016, magari proiettando Amarcord». Insieme al Fulgor, destinato a diventare «la nuova casa del cinema di Rimini», sede della Cineteca (158 posti, più la galleria da 32) e di un' altra sala (da 52) e del Museo Fellini progettato da Ferretti, si aggiungerà anche l' ala moderna del Museo della Città, che ospiterà dentro e fuori, nel giardino, il ricco patrimonio di Fellini (disegni, bozzetti, soggetti, oggetti dal set) ereditato dal Comune dopo la chiusura della Fondazione. «Anche la piazzetta San Martino, una volta terminati i lavori, diventerà un luogo felliniano, anzi fellinesco'. E sarà un' altra nuova piazza per la città». Con questo grande quartiere Fellini' disseminato tra Fulgor e Museo della Città, Gnassi ne è certo, Rimini può fare un salto di qualità anche nel turismo. «Tanti vengono a Rimini per ammirare i luoghi del Maestro. Una volta terminato il Fulgor, possiamo avere un indotto di 500600mila presenze turistiche in più all' anno, legato proprio al nome e ai luoghi di Fellini». MANUEL SPADAZZI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 11 aprile 2015 Pagina 7 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale La Fondazione frena sulla richiesta dei danni ai vecchi amministratori Per ora votata soltanto la messa in mora. E' SUCCESSO tutto e il contrario di tutto. P r o p r i o q u a n d o l a Carim s e m b r a v a intenzionata a chiedere i danni a molti dei 26 indagati eccellenti della banca, accusati dalla Guardia di finanza per vari reati (dal falso in bilancio all' indebita acquisto di azioni), la Fondazione Carim azionista di maggioranza, ha ribaltato le carte in tavola e frenato l' azione di responsabilità nei loro confronti. Risultato? Per ora non sarà chiesto alcun risarcimento agli ex amministratori per come hanno gestito l a banca causando ingenti perdite, ma ci si limiterà a evitare che finiscano in prescrizione i termini per un' eventuale azione di responsabilità, riservandosi poi se agire o meno. Eppure la relazione illustrata ieri dal presidente d e l l a Carim S i d o B o n f a t t i a l l ' assemblea dei soci, in cui si doveva votare se chiedere i danni agli ex amministratori indagati, aveva toni piuttosto duri. La banca aveva deciso di chiedere ai soci di fare causa contro chi sedeva ai vertici di Carim fino all' aprile 2010, ovvero Giuliano Ioni, Luciano Liuzzi, Fabio Bonori, Roberto Ferrari, Mauro Gardenghi, Mauro Ioli, Vincenzo Leardini, Raffaele Mussoni, Franco Paesani, Gianfranco Vanzini, Ulderico Vicini. Stessa decisione per l' ex direttore della banca Martini e per Deloitte & Touche, la società di revisione. Secondo Carim invece non ci sono le condizioni per chiedere i danni agli amministratori della banca rimasti in carica per pochi mesi, dall' aprile al settembre 2010 (poi iniziò il commissariamento della banca), così come per l' ex vice direttore Grossi. All' assemblea di ieri, la Fondazione Carim ha però chiesto e ottenuto di votare solo di fermare la prescrizione nei confronti degli ex amministratori in carica fino all' aprile 2010, di Martini e della Deloitte. L' azione di responsabilità sarà eventualmente votata in futuro, in un' altra assemblea, dopo «i dovuti approfondimenti». In caso si vada al rinvio a giudizio per gli indagati, a quel punto «inviteremo gli azionisti spiega Massimo Pasquinelli, presidente della Fondazione a costituirsi parte civile». Forte la rabbia tra i piccoli azionisti, coi quali durante l' assemblea Bonfatti si è scusato per alcune sue dichiarazioni («Lo scantinato vale come il superattico»). «Eravamo venuti per votare l' azione di responsabilità, e ci è stato chiesto di votare solo sulla prescrizione, cosa che invocavamo da mesi tuona Davide Lombardi, del comitato dei piccoli soci Avevamo chiesto alla Fondazione di non votare, per conflitto di interessi, e invece ha stravolto tutto!». Molti piccoli azionisti di Carim non hanno votato per protesta. Infuriato Enrico Cecchi, ex generale della Guardia di finanza, il grande accusatori di Carim con i suoi esposti. «Molti degli indagati della banca sono soci della Fondazione e alcuni hanno ancora degli incarichi. La Fondazione così non ha fatto altro che salvarli...». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 2 11 aprile 2015 Pagina 7 < Segue Manuel Spadazzi. Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale SPADAZZI MANUEL Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 11 aprile 2015 Pagina 11 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale LA SENTENZA. Fallita la Cmv group, tremano le altre società dell' impero di Nicolini Una donna in lacrime dai carabinieri: denunciato un giovane. FALLITA una delle società più importanti del gruppo Cmv. L' ha deciso il 30 marzo scorso il Tribunale di Rimini, che ha pubblicato il verdetto qualche giorno fa. La società fallita è la Cmv group srl, quella che era stata creata d a l p a t r o n d e l l a cooperativa m u r a t o r i d i Verucchio Sauro Nicolini (nella foto) per gestire i vari servizi delle imprese del gruppo, compresa la contabilità. La Cmv group, che prima della crisi che ha travolto il gruppo di Nicolini era arrivata ad avere una trentina di dipendenti, nel 2012 aveva chiuso con ricavi per 1 milione e 950mila euro, mentre le perdite ammontavano (al 31 dicembre 2013) a 8 milioni e 938mila euro. Come per il gruppo Cmv, anche per questa società Nicolini aveva presentato nel 2014 con i suoi avvocati una richiesta di concordato. Ma il piano p e r risollevare la società non è mai stato depositato, e nel frattempo due dei creditori hanno chiesto e ottenuto di fallimento dal Tribunale. «Era purtroppo un esito segnato ammette Sauro Nicolini Essendo Cmv ripartira con una nuova società e un' attività molto più limitata, la Cmv group, che era la nostra azienda di servizi, non ha più potuto contare sulle stesse risorse. Il fallimento di questa società non dovrebbe però pregiudicare il concordato attuato per l' intero gruppo», che ha accumulato debiti per 250 milioni. In realtà, dopo il fallimento della Cmv group, è a rischio anche il buon esito del concordato del gruppo, visto che non pochi dei creditori sono gli stessi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 11 aprile 2015 Pagina 16 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale DAL FORUM DI SANPA IL PATRON DI TOD' S PUNGE I COLLEGHI. Della Valle: «Gli imprenditori sono grandi se fanno del bene» «LA grandezza di un imprenditore n o n s i misura con il suo successo, ma con la capacità di fare del bene per gli altri». Parola di Diego Della Valle (foto) che è arrivato giovedì sera a San Patrignano per cenare con i ragazzi della comunità, in occasione del Forum sull' economia positiva. «A volte ha proseguito il patron di Tod' s e Hogan siamo troppo concentrati sul lavoro per riuscire a pensare agli altri, quando invece la cosa più importante è il rapporto con la gente. Spero sia una cosa sempre più naturale per i giovani imprenditori. Purtroppo, a volte, quando si raggiunge un certo benessere ci si allontana dalla vita quotidiana. Invece dobbiamo ricordarci che è questo il momento in cui possiamo fare di più per gli altri. E' incredibile che le persone più solidali sono quelle che hanno minore possibilità economica. Le aziende devono riuscire a sostenere chi è intorno a loro, iniziando dai propri dipendenti, arrivando al territorio». Noi italiani' il movimento lanciato da Della Valle, «non è un partito politico ma un progetto di solidarietà. Abbiamo scelto di dedicare a questo progetto ogni anno l' 1% degli utili netti del gruppo». In occasione della seconda giornata del forum era presente tra i relatori anche Sido Bonfatti, presidente Carim Rimini, che ha sottolineato il successo dei social bond adottati negli ultimi due anni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 11 aprile 2015 Pagina 16 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale Rabbia per gli allagamenti Il sindaco: «Usciremo da Apea» «La società ha promesso una vasca, ma è stata solo una burla» IL COMUNE di Riccione esce da Apea Raibano, società formata con Coriano e Misano per snellire la viabilità, risolvere il problema degli allagamenti e realizzare le infrastrutture per i capannoni industriali d a costruire in zona. Ad annunciarne l' uscita, giovedì sera nel centro di Buon vicinato di Raibano, di fronte a un centinaio di persone arrabbiate per il susseguirsi di allagamenti e danni non risarciti, è stato il sindaco Renata Tosi. Con indignazione il sindaco sbotta: «Apea al nostro Comune (che detiene il 24% ndr delle azioni) è già costata 500mila euro, senza nulla produrre in tanti anni. Il mio primo atto in assemblea è stato quello di dichiarare ai sindaci di Coriano e di Misano (entrambi soci con il 38%) che ce ne andremo, senza più mettere un euro e che compenseremo i crediti che Apea deve avere nella liquidazione della nostra quota. L' uscita, oltre che per motivi economici, è dovuta a una presa di posizione politica: non intendiamo avvallare una società, costituita anche per essere un poltronificio, che prevede nuovi edifici, quindi cemento su aree libere. Oggi, infatti, non c' è motivo di costruire altri capannoni, visto che quelli intorno sono in gran parte vuoti. Esco dalla società anche perché non voglio usare i soldi di Hera un milione e mezzo che mette in Apea per asfaltare strade, che in gran parte rovinano i camion, diretti al suo inceneritore». Lo sfogo della Tosi parte dalle lamentele dei residenti che, in ansia anche per l' inceneritore, in tanti anni di reclami non hanno ottenuto neppure la deviazione dello scolo, né la vasca di contenimento, che raccoglie l' acqua in caso di abbondanti piogge. La paura è tale che tra i presenti c' è chi dice: «Quando piove, in famiglia facciamo i turni per non farci cogliere dell' acqua nel sonno». Ma c' è anche chii si è trovato sommerso all' improvviso. La Tosi, affiancata dalla giunta, sbotta: «La vasca promessa da Apea è stata una burla». Ora però fa sapere che il Consorzio di Bonifica (che nel 2010 ha sottoscritto il programma con la Provincia, Herambiente e Agenzia di promozione) costruirà finalmente la vasca. Pressata dalle lamentele per i viali sporchi, la Tosi fa sapere che da Hera ora pretende i report sui passaggi della spazzatura e pulizie dei tombini «cosa che nessuno in Comune controllava». A proposito tuona: «Abbiamo il contratto per 5.300 caditoie (che non sono tutte), le 1.400 all' anno vengono pulite sopra la ferrovia, ma per ripulirne una devono passare anni, per cui nel tempo vengono murate. Quanto accade è allucinante. Tentiamo di uscire da questo contratto, c' è Sis che può fare le pulizie in modo più puntuale ed economico. Hera intanto da lunedì lavorerà per rifare circa 70 metri di fogne in viale Oberdan. In autunno è prevista una seconda tranche che interesserà la tratta fra gli incroci Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 6 11 aprile 2015 Pagina 16 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale dei viali Gorizia e Trento Trieste. Nives Concolino. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 11 aprile 2015 Pagina 19 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale SAN LEO. Discarica inerti, «Si valuti l' impatto sulla salute» IL COMUNE di San Leo ha chiesto delle integrazioni alla documentazione, già p r e s e n t a t a d a l l ' azienda C a b e s r l a l l a Provincia e agli altri enti interessati, sul progetto di realizzazione di un impianto di recupero di rifiuti inerti e di discarica di rifiuti speciali non pericolosi, in Pian della Selva. «Chiediamo alla ditta scrive l' Amministrazione i n u n a n o t a d i p r e s e n t a r e u n piano d i informazione e divulgazione pubblica dei dettagli dell' impianto. E anche una valutazione di impatto sulla salute preventiva/prospettiva, da condividere con Arpa e Ausl, per stimare, con sufficiente certezza, gli eventuali effetti sulla salute dei cittadini leontini e dei territori vicini. Chiediamo infine alla Cabe che esponga se intende indennizzare le amministrazioni coinvolte dagli eventuali impatti dell' impianto. I contributi dovranno sostenere gli interventi di prevenzione per ridurre o eliminare gli impatti ambientali, svolgere la manutenzione delle strade soggette a maggiore traffico a causa dei mezzi diretti all' impianto, e intervenire sul traffico veicolare per migliorare il flusso in accesso all' impianto e minimizzare rumore ed emissioni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 11 aprile 2015 Pagina 3 Corriere di Romagna Stampa Locale Dopo i morti a Milano, incontro in prefettura per tutelare il Palazzo di Giustizia. Il questore ha già firmato l' ordinanza per rafforzare i controlli all' esterno. Tribunale, ecco il nuovo piano sicurezza con metal detector, telecamere e rinforzi Palomba: «Sopralluoghi in fretta». Il Comune: gestione, Roma ci deve 5,8 milioni. RIMINI. Videocamere, metal detector all' ingresso, aumento dei controlli all' interno, con possibile incremento della vigilanza privata e intensificazione delle pattuglie delle forze dell' ordine all' esterno. Il piano di battaglia per tutelare l' incolumità del tribunale riminese è finito al vaglio di un tavolo in prefettura, convocato ieri d' urgenza dopo i fatti sanguinosi di Milano, dove un uomo, imputato per bancarotta, ha ucciso con una pistola tre persone dopo essere entrato armato nelle aule del Palazzo di Giustizia. Ma intanto dal Comune lanciano un appello in direzione di Roma sulle spese di gestione anticipate e mai restituite dal ministero: «Ormai ammontano a 5,8 milioni, tutti soldi messi a bilancio che però non abbiamo mai visto nonostante le promesse». La situazione non è quindi delle migliori ma la tragedia milanese ha fatto scattare il campanello d' allarme anche a livello locale, dove come ha precisato il presidente d e l tribunale, Rossella Talia, i sistemi di sicurezza non sono ottimali. per niente. E non c' è tempo da perdere, insomma. Ecco spiegato perché già dalla prossima settimana, «un gruppo tecnico farà degli appositi sopralluoghi per capire come migliorare e implementare i sistemi di protezione». La spiegazione arriva direttamente dal prefetto Claudio Palomba, al termine dell' incontro che ha visto riuniti al tavolo, oltre alla stessa Talia, anche i vertici delle forze dell' ordine e l' amministrazione comunale con il sindaco Andrea Gnassi e l' assessore alla Municipale Jamil Sadegholvaad. Via alle ispezioni, quindi, e poi, «nel giro di mas simo quindici giorni passeremo all' attuazione delle proposte migliori». Al momento le ipotesi al vaglio riguardano proprio quel metal detector da sistemare all' ingresso principale del tribunale e il cui progetto è in realtà fermo da quasi 10 anni. Il costo si aggirava attorno ai 90mila euro, Non certo pochi spiccioli. Nessun preventivo è stato comunque ancora fatto su quanto costerà l' intero piano di tutela del tribunale. L' attenzione sarà però posta sul «potenziamento e miglioramento dell' attuale sistema di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 9 11 aprile 2015 Pagina 3 < Segue Corriere di Romagna Stampa Locale video sorveglianza», chiari sce ancora Palomba, «inoltre siamo in contatto con alcuni istituti di vigilanza per capire se e come implementare l' organico». Ora c' è una sola persona che «tra l' altro non è messa all' ingresso, e già su questo punto miglioreremo». Intanto giovedì sera è arrivata l' ordinanza del questore per «maggiori controlli delle forze dell' ordine all' esterno del Palazzo di Giustizia». E già ieri due pattuglie dei carabinieri hanno presidiato la zona. Il problema principale potrebbe comunque essere rappresentato dai costi. E da chi metterà mano al portafoglio. Dubbio che arriva soprattutto considerando la situazione del Comune, che ha sì confermato la propria disponibilità a una eventuale partecipazione alle spese, ma ha anche ricordato un altro aspetto non certo trascurabile. Tradotto: un credito nei confronti del ministero di Giustizia da 5,8 milioni e che attende da anni di essere riscosso. Ma non è arrivato niente, nonostante le promesse. Già perché secondo una legge del 1941, la gestione dei tribunali per riparazioni, manutenzione, pulizia, illuminazione, acqua, riscaldamento e custodia, deve essere pagata in anticipo dai Comuni, che poi devono avere indietro da Roma la quasi totalità di quanto versato. A Rimini si veleggia attorno a 1,2 milioni annui, che nel corso del tempo sono lievitati appunto a quasi 6 milioni. Le ultime rassicurazioni di pagamento sono arrivate nel marzo del 2014 e pochi mesi fa. Tutto inutile. Unica consolazione, dal 1° settembre cambierà tutto: i tribunali saranno gestiti direttamente dal ministero. Sui debiti in sospeso, però, tutto tace. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10 11 aprile 2015 Pagina 7 Corriere di Romagna Stampa Locale Commistioni tra banca e politica? Dai nominati dagli enti pubblici ai meccanismi da voto di scambio Gli organi della Fondazione e della banca: ecco come si formano La convenienza economica non sempre è l' unico faro nella gestione. RIMINI. La convenienza economica è l' unica logica che sostiene le decisioni di una f o n d a z i o n e o d i u n i s t i t u t o d i credito? Dovrebbe essere così, ma a volte, capita che certe scelte, viste dall' esterno, in qualche occasione possano sembrare ispirate ad altre logiche, magari anche legittime in un più ampio quadro di visibilità e potere. Ci si può esimere dal sottostare, in qualche caso, per esempio, a indicazioni di carattere genericamente "politico"? Le attività delle fondazioni e quelle delle banche sono così nettamente distinte, così come le finalità, come dovrebbe essere? In realtà sono proprio certi meccanismi che regolano gli organi statutari ad alimentare il dubbio di una certa commistione. Molte delle nomine sono di tipo politico. Nel Consiglio Generale, (l' organo che detta l' indirizzo, le linee guida, i bisogni pri mari e gli obiettivi dell' attività della Fondazione Carim), ad esempio, nove dei diciotto membri vengono nominati da enti pubblici, associazioni di categoria e istituzioni ( u n o a testa direttamente dal sindaco di Rimini, dal presidente della provincia, dal presidente della Camera d i commercio e dal vescovo). Le persone designate dalla "politica" hanno quindi un ruolo diretto e importante nel determinare ogni decisione del Consiglio generale che per statuto nomina il Cda della Fondazione. Quest' ultimo organismo, nomina a sua volta, i componenti del consiglio d' amministrazione della banca, a dimostrazione di un "filo rosso" che raggiunge i quadri e la gestione dell' istituto. Particolari sono anche le regole seguite per la nomina dei nove membri privati del consiglio generale. A sceglierli sono i cento soci che compongono l' assemblea della Fondazione, personalità che spiccano per im pegno sociale e istituzionale, danno lustro alla comunità e contribuiscono al suo sviluppo. Non ha diritto di voto chi ricopre incarichi negli organi sindacali o nel Cda della Fondazione, mentre possono votare quelli che ricoprono incarichi sia nel Cda della banca sia nel collegio sindacale. Un' incongruenza che la guardia di finanza di Rimini, nel corso dell' inchiesta sulla Carim, non ha mancato di sottolineare in quanto il meccanismo assomiglia a qualcosa come una specie di voto di scambio istituzionalizzato: "io ti nomino oggi, perché domani tu mi voti qui". Un sistema certo non riconducibile solo quello che qualcuno ha definito il sistema Rimini e tutt' altro che straordinario in Italia, forse addirittura largamente comune, ma non per questo esemplare. Commistioni, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 11 11 aprile 2015 Pagina 7 < Segue Corriere di Romagna Stampa Locale potere, visibilità, interessi anche legittimi, ma non puramente economici. I meccanismi tecnici per la composizione dei vari organi sono gli stessi che, per fatti che riguardano il passato, hanno portato sotto inchiesta ventiquattro tra ex amministratori, manager e membri del collegio sindacale di Banca Carim, assieme a due commissari della Banca d' Italia, nell' ambito di un' inchiesta sulla gestione più "politica" che prettamente contabile dei finanziamenti, secondo l' accusa, non sempre assistiti da adeguate garanzie. Amici degli amici? La Banca Ca rim, tormentata dagli strascichi giudiziari dell' era pre commissariamento, soltanto lo scorso anno era tornata a distribuire un dividendo, ha chiuso invece il 2014, come si ricorderà, con un segno rosso: meno 9,1 milioni. Una sofferenza imputabile, è stato spiegato, alla crisi, ma soprattutto di quei cento milioni che rispondono al nome tecnico di "rettifiche sui crediti" e in realtà sono finanziamenti destinati a non tornare in cassa. ANDREA ROSSINI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 11 aprile 2015 Pagina 7 Corriere di Romagna Stampa Locale Banca Carim. L' assemblea approva solo la messa in mora degli amministratori in carica fino al 2010. Esclusi dalle richieste danni gli altri ex vertici. Congelata l' azione di responsabilità La Fondazione, socio di maggioranza, sceglie per il rinvio: «Servono altri elementi di valutazione» RIMINI. L' azione di responsabilità sociale non passa alla Carim, la Fondazione fa pesare il proprio voto: i componenti del vecchio Consiglio di amministrazione sono salvi, tutti, almeno per il momento. La concitata assemblea ordinaria dei soci azionisti della banca durata ieri per oltre tre ore nella sala Manzoni in via IV Novembre ha infatti deciso per non chiedere i danni né agli ex amministratori, né agli ex sindaci revisori; e nemmeno all' ex direttore, ex vicedirettore ed ed ex società di revisione. Ma non per tutti c' è stata la "totale amnistia". L' esito, per certi versi inaspettato dopo la relazione dell' attuale C da pubblicata in matti nata sul sito web della Carim, ha infatti visto una distinzione tra gli amministratori rimasti incarica fino al 29 aprile 2010, data dell' approvazione del bilancio 2 0 0 9 , e q u e l l i subentrati proprio in quella data e ri masti in carica fino al settembre successivo, quando è piombato sull' istituto il commissariamento. Per i primi e per l' ex direttore generale, infatti, c' è stata «l' approvazione della formale costituzione in mora, anche agli effetti interruttivi della prescrizione, rinviando ad una eventuale assemblea ogni deliberazione sulla p r o m o z i o n e d e l l ' a z i o n e sociale d i responsabilità». Salvi per il momen to, quindi, Giuliano Ioni, Luciano Liuzzi, Fabio Bonori, Roberto Ferrari, Mauro Gardenghi, Mauro Ioli, Vincenzo Leardini, Raffaele Mus soni, Franco Paesani, Gianfranco Vanzini, Ulderico Vicini, Alberto Martini. Per il secondo gruppo, invece, gli ex amministratori durati l' arco di un semestre, c' è stata «l' esclusione della promozione dell' azione di responsabilità». Salvi quindi Bruno Vernocchi , Gianluca Spigolon, Attilio Battarra, Alduino Di Angelo, Giancarlo Mantellato, Claudio Semprini Cesari e i membri del Collegio sindacale Giuseppe Farne ti, Massimo Conti. Una conclusione non semplice e su cui non tutti i 300 presenti sono stati d' accordo. A cominciare dall' attuale C da, che invece aveva proposto l' azione di responsabilità per gli amministratori rimasti in carica fino al 29 aprile 2010. Ma la Fondazione, che detiene il 56 per cento, dopo un lungo e aspro confronto ha fatto pesare il proprio voto. Il motivo di questo "cambio in corsa" sta nel fatto che la Fondazione ha preferito attendere l' esito delle attuali indagini penali riguardanti la vicenda Aeradria e Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 13 11 aprile 2015 Pagina 7 < Segue Corriere di Romagna Stampa Locale che vede indagati proprio gli ex vertici Carim. Solo una volta «in possesso di ulteriori elementi di valutazione, l' assemblea dei soci potrà decidere su un eventuale azione di responsabilità». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14 11 aprile 2015 Pagina 13 Corriere di Romagna Stampa Locale Il sindaco apre le porte del cantiere, fra sale cinematografiche, reperti archeologici, mosaici, domus romane e una cinquantina di tombe. Fulgor, primo film a marzo 2016 Gnassi: con Fellini e la cultura, 500mila presenze turistiche in più all' anno. RIMINI. Quando ha aperto le porte del Galli in ricostruzione (un paio di settimane fa), il sindaco Andrea Gnassi ha dato appuntamento a un altro cantiere in itinere, quello del Fulgor, destinato a diventare la Casa del Cinema, il luogo per celebrare Federico Fellini. Ma non solo. Il primo cittadino ieri ha illuminato Palazzo Valloni per ribadire come una delle leve turistiche sia sicuramente quella culturale. «Il tasso di permanenza degli stranieri in Italia è più basso rispetto e Spagna e Francia e vale 39 miliardi in meno all' anno» ha detto. Bisogna creare «motivi per soggiornare un giorno in più». E il «quadrilatero culturale» va in questa direzione: Galli, Fulgor, Castel Sismondo e piazza Cavour. Gnassi ha un obiettivo: «Aumentare di 500mila le presen ze annuali». L' occasione per un viaggio al centro del Fulgor è offerta da una sorta di scadenza: fra una decina di giorni terminano gli scavi archeologici, operazioni che hanno portato alla luce brandelli di storia dall' epoca romana fino al tardo Me dioevo. In particolare i depositi sono riconducibili alle trasformazioni architettoniche di una Domus di vasta estensione. E' emerso un mosaico che la Soprintendenza fa spostare nel Museo della Città. Dove c' era la chiesa di San Martino sono state rinvenute più di cinquanta sepolture. Ecco. I lavori veri e propri sono iniziati nel 2012 e terminata la fase archeologica caratterizzata del lavoro manuale e certosino, si procede con il fabbricato. Entro la fine dell' anno si prevede il completamento di tutte le operazioni. La prima proiezione è ipotizzata nella primavera del 2016: marzo. Tutto l' intervento vale 5,1 milioni. Al termine la Casa del Cinema disporrà di due sale cinematografiche da 158 e 52 spettatori. E di una galleria con altre 32 poltroncine. Nei due piani superiori troveranno posto i locali della Cineteca comunale. Lo scenografo premio oscar, Dante Ferretti, ha inventato una sala definita da lui stesso in «stile Los Angeles, un cinema romagnolo hollywoo diano» ispirato alle sale degli Anni trenta e Quaranta con uso di legno e marmo. Prevista una specie di succursale al Museo della Città, nell' ala nuova. Lo ha annunciato l' assessore Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 15 11 aprile 2015 Pagina 13 < Segue Corriere di Romagna Stampa Locale alla cultura Massimo Pulini. Si progetta una sorta di quartiere dedicato a Fellini dove insediare un' idea di museo che ha a che fare con i luoghi dai quali Fellini ha attinto, in particolare il luna park e il circo. Inoltre la Casa del Cinema, oltre a rappresentare qualcosa di concreto per quei turisti che vengono a Rimini e chiedono di Fellini, diventerà una sorta di officina creativa, una residenza per chi vuole passare tre, quattro, sei mesi a Rimini: studiosi, artisti, ricercatori che dedicano lavori e approfondimenti al regista riminese. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 16 11 aprile 2015 Pagina 38 Corriere di Romagna Stampa Locale Sui milioni in cassa è scontro: «Piano investimenti fatto male o chieste più tasse ai cittadini» L' ORDINANZA Viale D' Annunzio i vigili rimuovono gli abusi edilizi. RICCIONE. Il Comune rimuove un abuso in viale D' Annunzio. Ieri mattina il personale dell' Ufficio controlli edilizi, con l' ausilio della Polizia municipale e in esecuzione di una specifica ordinanza, ha demolito un manufatto costituito da una tettoia e una pannellatura esterna di un negozio, sprovvisto della necessaria abilitazione edilizia. L' intervento di rimozione è stato eseguito a seguito di una segnalazione di abuso alla quale sono seguiti una serie di controlli effettuati dall' amministrazione, e che hanno evidenziato la non conformità della copertura esterna, «che a tutti gli effetti rappresentava un a m p l i a m e n t o d e locale» , s p i e g a n o d a l l ' amministrazione. Nelle aree limitrofe del negozio, che non ha eseguito la rimozione di propria spontanea volontà su richiesta del Comune, altre attività hanno invece provveduto ad eliminare coperture o verande abusive. «E' intenzione dell' amministrazione assicurare in futuro legalità e rispetto delle norme in vigore», concludono dall' amministrazione. RICCIONE. Critiche le opposizioni sul bilancio: «Il disavanzo di 3,7 milioni non è certo sinonimo di efficienza», dice Vincenzo Cicchetti (Movimento 5 Stelle), i milioni rimasti nelle casse del Comune, «significano che sono state chieste ai cittadini più tasse di quelle che servivano, oppure che gli investimenti non sono stati pianificati al meglio». Per Marco Parmeggiani, segretario del Pd, «il sindaco Tosi è passato dalla triste fase #hocambiatoidea a quella se possibile ancor più triste del #nonhoproprioidee. In campagna elettorale ha promesso l' abolizione della tanto vituperata tassa di soggiorno, e così non è. L' agguerrita sostenitrice del "turismo al centro del rilancio" riconferma anche per il 2015 le stesse risorse del 2014, dimostrando ancora una volta di come il proprio delegato al turismo (l' assessore e albergatore Claudio Montanri, ndr) abbia poche idee ma ben confuse sulla programmazione a lungo termine». Il surplus da 3,7 milioni si riferisce alla gestione dell' ente nel 2014: «Meglio un avanzo che un disavanzo prosegue Cicchetti , ma va detto che il bilancio previsionale, a parte delle rettifiche minime, è quello approvato dall' amministrazione Pironi. L' impianto del bilancio era già definito, ma il sindaco Renata Tosi che è arrivata dopo le elezioni di giugno non ha saputo gestire le risorse a disposizione, e di fatto sottraendo risorse ai contribuenti». Un parere della Corte dei conti stabilisce come «un avanzo di bilancio risulti da un eccessivo prelievo fiscale, non coerente con le reali esigenze di spesa dell' ente Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 17 11 aprile 2015 Pagina 38 < Segue Corriere di Romagna Stampa Locale locale». Sul bilancio si è consumata «l' ennesima puntata con protagonista il sindaco "lady ho cambiato idea"». Cicchetti spiega: «Un anno fa, quando la Tosi era consigliere di opposizione, si è servita dei grillini per la sua attività, e chiedendoci cosa ci serviva per presentare delle osservazioni al bilancio, noi abbiamo chiesto di farsi dare dal Comune il file in Excel con cui viene redatto il documento contabile, che permette una lettura più strutturata e d' insieme dei dati. La Tosi lo ha richiesto alla dirigente dei Servizi tributari Cinzia Farinelli che glielo ha dato. Quest' anno il Movimento 5 Stelle ha fatto la stessa richiesta, ma la Tosi ce l' ha negata». La consegna del file non è obbligatori da parte dell' amministrazione. «Questo dimostra che finché la supportavamo nel la sua attività come consigliere d' opposizione certe richieste andavano bene, adesso non più». Per Parmeggiani l' amministrazione «non ha una strategia di valorizzazione ad ampio raggio; spingere sugli eventi come il Christmas village e il Greenpark, seppur di "impatto" mediatico, restano attività di esclusivo intrattenimento e nulla più. Aiuta sicuramente gli esercizi pubblici e il commercio d' area, ma non riposiziona la città come meta turistica a vocazione internazionale, arrivando invece a consolidare il turismo mordi e fuggi dei weekend e dei ponti». A ben guardare, prosegue Parmeggiani, «il vero problema è che si spende senza investire in opere e infrastrutture che possano migliorare il modello di città. L' intera area portuale, impianto fondamentale e strategico per qualsiasi città turistica "di mare", appare ancora come un vero porto delle nebbie. L' amministrazione nella propria azione politica dimostra il più facile consenso popolare e non di affrontare le vere necessità della città». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18 11 aprile 2015 Pagina 39 Corriere di Romagna Stampa Locale MONITORAGGIO RAIBANO. Fumi dall' inceneritore il Comune prepara studi complementari RICCIONE. Per verificare gli effetti dei fumi dell' inceneritore di Raibano nell' aria, «il Comune farà redigere uno studio complementare». Lo ha annunciato l' amministrazione durante l' incontro "Riccione bene comune" organizzato nel quartiere giovedì sera. «Sui contratti scaduti con Hera abbiamo chiesto ad Atersir di redigere uno studio di fattibilità per la gestione dell' acqua e dei rifiuti», hanno detto il sindaco Tosi e la giunta. Tra le richieste presentate dai residenti spicca la moderazione della velocità in alcune strade come nelle vie dell' Ecologia, Venezia e Gradara. In tema di viabilità si è parlato anche dell' ampliamento di via Venezia: «E' stato inserito nel piano triennale degli investimenti per un importo di 2 milioni e 800mila euro hanno spiegato gli amministratori , verrà realizzato un nuovo attraversamento di via Empoli per favorire il deflusso del traffico di via Berlinguer. Verrà realizzato anche un fosso scolmatore, a cura del Consorzio di bonifica: si tratta di una vasca di contenimento per il raccoglimento dell' acqua». Tra le richiese anche lo spazza mento delle strade da parte di Geat, fino alla manutenzione stradale per la quale è previsto un investimento complessivo di 150mila euro. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 19 11 aprile 2015 Pagina 41 Corriere di Romagna Stampa Locale Ieri mattina una vongolare è rimasta bloccata nel canale del porto a causa dei materiali depositati sul fondo. «Ventena, una fogna» I residenti: «La foce non verrà dragata, è uno scempio» CATTOLICA. Dopo il motopeschereccio di qualche giorno fa, ieri mattina anche una vongolare è rimasta bloccata nel canale del Porto di Cattolica, a causa dei fondali bassi con l' accumulo di materiale. Episodi che si ripetono con una certa frequenza, anche se il Comune ha assicurato che prima dell' estate verranno dragati altri 2 mila metri cubi di detriti, oltre ai 3500 già smaltiti. Da un canale all' altro, i cittadini stanno gridando alla vergogna per la situazione della zona alla foce del Ventena. A quanto pare, oltretutto l' area non verrà dragata per quest' estate, per problemi burocratici ed economici, con il mancato ormeggio delle barche. «Il Ventena è una fogna a cielo aperto afferma l' albergatore, memebro dell' Aia, Massimo Cavalieri . Sono riuscito a camminare sulle acque e non faccio miracoli. Sono stati raccolti con la tassa di soggiorno 1.070.000 euro, credo che doveva essere doverosa la riqualificazione di questa zona. Ci sono più di 1000 camere e un' attrazione importante come l' acquario di Cattolica che in giornate come Pasqua convoglia mi gliaia di persone e tutti possono godere di questo scempio», conclude ringraziando ironicamente il Comune. E nei confronti di Palazzo Mancini arriva anche la replica di Simona Gaudenzi dell' Ncd. «Riprendendo i buoni propositi del vice sindaco Cibel li e le sue elencazioni, sono certa che tornerà in Regione per far valere le sue azioni politiche. ahimè continua la Gaudenzi se la risoluzione del problema dipenderà solo da questo, bisogna augurarsi che il nuovo governatore Bonaccini decida di investire sulla costa romagnola e che Cattolica rientri nelle priorità. Non più finanziamenti spot, ma fondi destinati ogni anno al dragaggio e manutenzioni portuali, certezze delle concessioni demaniali per dare alle attività esistenti il respiro dovuto. Cattolica é nata attorno al quel porto, a quelle attività che ora paiono essere dimenticate». THOMAS DELBIANCO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20 11 aprile 2015 Pagina 44 Corriere di Romagna Stampa Locale San Leo. Incontro con la ditta. Nel mirino l' Unione Comuni Valmarecchia: «Non c' è stata informazione» «Discarica, danni al turismo» I residenti: «Contrasti con la vocazione dell' area» SAN LEO. Circa 200 persone hanno preso parte all' assemblea indetta dal comitato "San Leo dice no alla discarica di rifiuti speciali". Il progetto, la cui esistenza è stata resa nota solo qualche giorno fa, prevede un impianto di trattamento e recupero di rifiuti inerti, una discarica di rifiuti speciali non pericolosi. Gli interventi hanno evidenziato «il contrasto con la vocazione turistica dell' area, i dubbi degli agricoltori biologici, la preoccupazione per la viabilità dato che un numero imprecisato di camion percorrerà la strada Leontina e la Santarcangiolese». I residenti temono anche «per il danno di immagine e le ripercussioni turistiche, oltre al timore di perdere la Bandiera Arancione per l' impatto sulla visuale, in quanto la discarica sarà ben visibile dalla fortezza». Nel corso dell' incontro è inoltre emerso che la Cabe (la società che ha presentato il progetto) ha optato per la collocazione dell' impianto a San Leo in quanto «unico Comune ad aver dimostrato una preliminare disponibilità ad assumersi questo ruolo a beneficio del contesto provinciale». Nei giorni scorsi il comitato ha chiesto e ottenuto un incontro con il presidente dell' Unione dei Comuni Valmarecchia, Marcello Fattori, per chiedere come mai neanche da parte dell' Unione c' è stata informazione. Il presidente ha spiegato che la giunta dell' Unione «aveva appreso del progetto dai giornali». Per cui il Comi tato chiede: «Il Comune ha davvero dimostrato una preliminare disponibilità ad ospitare la discarica? Come è possibile che i Comuni limitrofi non siano stati informati?». Il Comitato chiederà un incontro al sindaco di San Leo e intanto l' amministrazione comunale, ieri, ha formalizzato la propria richiesta di integrazioni in merito alla documentazione presentata dalla Cabe alla Provincia. Si richiede in particolare un piano di informazione e divulgazione dei dettagli dell' impianto da destinare ai residenti e ai portatori di interesse oltre a una Valutazione di impatto sulla salute per stimare gli eventuali effetti sulla salute dei cittadini di San Leo e dei territori confinanti. (lucia paci) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 21 11 aprile 2015 Pagina 45 Corriere di Romagna Stampa Locale Disposizione prevista nella circolare applicativa, emessa dalla segreteria di Stato, dell' articolo 26 della Convenzione contro le doppie imposizioni. Banche, nessun segreto con l' Italia Possibile accedere, direttamente o indirettamente, alle informazioni detenute da istituti. SAN MARINO. «Il segreto bancario non può costituire motivo di rifiuto dello scambio di informazioni» tra Italia e San Marino. E' una delle disposizioni previste nella circolare applicativa, emessa ieri dalla segreteria di Stato per le Finanze, dell' articolo 26 della Convenzione contro le doppie imposizioni sottoscritta con l' Italia. La circolare specifica che ai sensi dell' articolo 26 della Convenzione sottoscritta con l' Italia, il Clo, Ufficio cen trale di collegamento, ha il «potere di accedere, direttamente o indirettamente, alle informazioni detenute da istituti bancari o a l t r i i s t i t u t i finanziari e di fornire tali informazioni all' autorità richiedente italiana». Nelle 23 pagine della circolare numero 10, emessa ieri, sono fornite le indicazioni utili all' applicazione dello scambio di informazioni su richiesta tra Italia e San Marino, inviate a tutti i direttori di dipartimento della Pa e del settore pubblico allargato, all' ufficio Tributario, Industria, Contabilità di Stato, così come alle organizzazioni sindacali, categorie economiche, ordini professionali e all' associazione bancaria d e l T i t a n o . N e l l a circolare si sottolinea inoltre che il contenuto dell' articolo 26 della Convenzione contro le doppie imposizioni sottoscritta con l' Italia è «sostanzialmente conforme a quello dell' articolo 26 del Modello Oc se». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 22 11 aprile 2015 Pagina 12 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Stampa Locale Banca Cariin congela l' azione di responsabilità ASSEMBLEA ROVENTE La Fondazione invita ad approfondimenti. Avanti con la messa in mora. Se resa dei conti sarà, Banca C a r i m l o deciderà solo dopo opportuni approfondimenti. Più e splicitamente all' esito dell' indagine penale avviata dalla Procura (26 le persone sotto inchiesta). Intanto con la decisione di procedere alla messa in mora degli ex vertici dell' istituto di credito, come suggerito dalla Fondazione, vengono automaticamente congelati i termini di prescrizione per l' eventuale azione di responsabilità (termini che altrimenti scadrebbero tra appena venti giorni). Assemblea dei soci turbolenta, com' era immaginabile, quella convocata ieri (presente il 60% del capitale sociale) p e r affrontare la tanto discussa azione nei confronti degli ex dirigenti. Ma alla fine, dopo oltre quattro ore di confronto, si è convenuto di procedere per tappe. E con opportuni distinguo, come indicato anche dal consiglio di amministrazione. Innanzi tutto sui fatti, ma anche su ruoli e tempi. Perché un conto sono le responsabilità di chi si trovava in carica alla data di approvazione del bilancio di esercizio 2009 il 29 aprile 2010 un altro quelle di chi ha ricoperto cariche di rappresentanza nei successivi cinque mesi, quelli intercorsi da quello stesso 29 aprile al commissariamento. Con il voto quindi si è deciso di procedere alla "formale costituzione in mora, anche agli effetti interruttivi della prescrizione, nei confronti degli amministratori e sindaci già in carica alla data di approvazione del bilancio 2009, dell' ex direttore generale, della società di revisione e del socio responsabile della stessa", rinviando ad un' assemblea successiva ogni eventuale azione. Nel documento redatto dall' attuale cda e letto in apertura di seduta dal presidente Sido Bonfatti si fanno anche nomi e cognomi. Alberto Martini, Giuliano Ioni, Luciano Liuzzi, Fabio Bonori, Roberto Fer rari, Mauro Gardenghi, Mauro Ioli, Vincenzo Leardini, Raffaele Mussoni, Franco Paesani, Gianfranco Vanzini, Ulderico Vicini. Ricordando che nei loro confronti "sono state mosse contestazioni formali da parte della Banca d' Italia (a seguito degli accertamenti ispettivi di vigilanza condotti tra febbraio e giugno 2010)", con tanto di sanzioni amministrative per aver "perseguito e attuato poco prudenti politiche di crescita, in assenza di coerenti misure di rafforzamento dei processi e dei presidi organizzativi e di controllo, determinando il progressivo deterioramento della qualità del credito e della complessiva situazione economico patrimoniale". Al tempo stesso con il voto di ieri si è escluso ogni procedimento nei confronti di chi ha gestito la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 23 11 aprile 2015 Pagina 12 < Segue La Voce di Romagna (ed. Rimini) Stampa Locale successiva breve parentesi, prima che scattasse l' ordinaria amministrazione. Quindi Bruno Vernocchi, Gianluca Spigolon, Attilio Battarra, Alduino Di Angelo, Giancarlo Mantella to, Claudio Semprini Cesari, i due componenti del collegio sindacale Giuseppe Maria Farneti e Massimo Conti. "Non possono essere considerati responsabili o corresponsabili della gestione della Banca (o del controllo sulla gestione) fino a quel momento". Nei loro confronti "l' adozione di iniziative potrebbe essere anche rinviata ad altra occasione, dal momento che il termine quinquennale per l' eventuale esercizio dell' azione di responsabilità scadrà soltanto in data 29 settembre 2015". Tra i "graziati", per gli stessi motivi, anche l' ex vice direttore Claudio Grossi. "Il parziale disallineamento dell' assemblea rispetto alle proposte del consiglio di amministrazione, per ciò che concerne gli esponenti aziendali già in carica alla data del 29 aprile 2010 si sottolinea in una nota al termine dell' assemblea dimostra, per un verso l' autonomia del consiglio rispetto ai soci e in particolare al socio di maggioranza, per un altro la correttezza della valutazione da sempre riservata da parte del consiglio al tema dell' esercizio dell' azione di responsabilità, che la attribuiva e la attribuisce alla totale discrezionalità ed iniziativa degli azionisti". A margine dell' assemblea c' è stata anche un' occasione di chiarimento con tanto di scuse tra il presidente Bonfatti e piccoli azionisti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 24 11 aprile 2015 Pagina 12 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Stampa Locale L' INCONTRO . Progetto Rimini Con Zamagni e Focchi Oggi nella sala Marvelli delle Provincia (in via Dario Campana 65), dalle 17.30 il secondo incontro promosso dall' associazione culturale Progetto Rimini sul futuro della città. L' incontro porterà al centro del dibattito gli aspetti che ruotano intorno alle nuove problematiche e alle sfide che Rimini dovrà affrontare e risolvere per il rilancio della sua economia, un suo nuovo protagonismo internazionale e le mutate esigenze del suo welfare. A parlarne sono stati invitati il professor Stefano Zamagni, ordinario di Economia politica all' Università di Bologna che terrà una sua relazione su "Quale modello per lo sviluppo dell' economia riminese; Maurizio Focchi, imprenditore e vicepresidente d i Confindustria E m i l i a Romagna c h e affronterà il tema "La città di fronte alla sfida d e l l ' internazionalizzazione" ; e S i l v i a Maraschio, vicepresidente di Volontarimini, che traccerà le linee delle nuove esigenze sociali con la sua relazione "Rimini e le sue emergenze sociali". L' incontro sarà coordinato dal giornalista Valerio Lessi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 25 11 aprile 2015 Pagina 12 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Stampa Locale LA PROSSIMA MOSSA IL RINNOVO DEL CDA Inevitabilmente intrecciato all' azione di responsabilità contro gli ex vertici dell' istituto di credito per Banca Carim c' è in ballo anche un altro passaggio chiave, il prossimo rinnovo delle cariche. L' assemblea dovrebbe essere chiamata ad esprimersi il 28 aprile (data ancora ufficiosa). Non è da escludersi che l' attuale consiglio possa anche essere riconfermato, ma solo in parte. Al fianco del presidente Sido Bonfatti oggi siedono Vera Negri, Attilio Gardini, Matteo Guaitoli, Michele Marconi, Paolo Conti ed Enrico Montanari. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 26 11 aprile 2015 Pagina 16 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Stampa Locale SAN CLEMENTE. Rifiuti abbandonati "E' uno spettacolo impietoso" Sono diverse e ricorrenti le lamentele pervenute da parte dei residenti di San Clemente in merito ai disservizi nella raccolta dei rifiuti, al punto che Alfonso Scala della lista Civica San Clemente chiede al sindaco Mirna Cecchini di fissare un incontro con i dirigenti del Gruppo Hera, per mettere in atto tutte quelle soluzioni idonee a scongiurare l' abbandono dei rifiuti vicino ai cassonetti, spesso non funzionanti, da u na parte e l' immobilismo nella raccolta degli stessi dall' altro. "Questo spettacolo impietoso sottolinea Scala sta arrecando un danno all' immagine ed al del decoro del comune non più tollerabile". Al fine di permettere agli stessi cittadini, che si impegnano nella raccolta differenziata, si chiede di rendere noto l' ubicazione dei cassonetti e dei relativi giorni e orari in cui verrà effettuato il servizio . Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 27