“Il genitore è di solito meno convincente della televisione. Però ha
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“Il genitore è di solito meno convincente della televisione. Però ha
1 “Il genitore è di solito meno convincente della televisione. Però ha una forza in più: il legame affettivo. Il bambino, anche ridotto al grado più infame di videodipendenza, vuole bene alla mamma e al papà e non alla televisione. Nonostante tutto ama i suoi genitori, quelli che sono seduti vicino a lui, e non quelli perfettissimi e sorridentissimi della pubblicità. Certo, sta poi ai genitori veri il mostrare al figlio che sono veri sul serio, e migliori di quelli finti. Una qualità, per esempio, che manca sempre ai genitori pubblicitari è l’intelligenza. Quella intelligenza che si esprime con la tenerezza al momento giusto, con la protesta al momento giusto, con la capacità di raccontare, di interpretare, di divertirsi o no, di proporre, di inventare. Non ci vuole un gran che a essere miglior degli sbalorditivi genitori teletrasmessi, però bisogna esserci, in carne ed ossa, e muniti di un sufficiente bagaglio d pazienza e di affetto per vivere col bambino l’avventura televisiva.” M. Bernardi, Gli imperfetti genitori, cit., p.247 Dott.ssa Nadia Todaro Corte Superiore 2/F 38020 Rumo (TN) 334-9653492 [email protected] 1 2 SCEGLIERE INSIEME I PROGRAMMI IN ANTICIPO CON L’AIUTO DI UNA BUONA GUIDA TV, per esempio il “radiocorriere tv” Perché? 1. PER STABILIRE LE REGOLE NELLA SCELTA DEI PROGRAMMI Chiediamoci: è un programma adatto all’età di mio/a figlio/a? Se e cosa può imparare da tale programma? È in grado di capire ciò che vede? Collega il finale con il resto della storia? Sa seguire la sequenza dei passaggi? Ha colto la caratterizzazione dei personaggi? Sa apprendere le sfumature dei dialoghi? Le storie sono interessanti, divertenti, spiritose oppure insipide, inutili o addirittura violente, volgari e stupide? 2. STABILIRE LE REGOLE DEI TEMPI DI ESPOSIZIONE Capita spesso, a noi come ai nostri figli, di farci “trascinare” dal flusso continuo e dopo aver visto un programma finiamo per vedere anche quello immediatamente successivo e quello dopo ancora, senza esserne effettivamente interessati. Per evitare di venirne “risucchiati” è importante stabilire poche regole, ma chiare: QUANDO POSS0 GUARDARE COSA E PER QUANTO TEMPO? Se ne parla con i bambini/ragazzi spiegando loro che ci sono molte altre cose stimolanti e interessanti da fare. Naturalmente dobbiamo offrirli delle alternative: la lettura, il gioco, il movimento, l’esplorazione, la curiosità, il disegno, la musica, il dialogo, le attività domestiche, ecc. “Se un ragazzo ha come unica fonte di informazione il televisore, sarà un ragazzo povero. Se invece, accanto al televisore, ha la possibilità di incontrare libri, giornali, dischi, film, parole, musica, attività di vario tipo, quel ragazzo sarà ricco. Egli avrà infatti la possibilità di confrontare ciò che vede sullo schermo con ciò che sperimenta direttamente nel mondo. ” O. Ferraris, Tv per un figlio,cit., p.19. 3. STABILIRE LE REGOLE SULLA MODALITA’ D’USO DELLA TV La tv non dovrebbe essere usata come un piacevole e rassicurante rumore di fondo che ci tiene compagnia durante la giornata. Per un bambino, ma anche per Dott.ssa Nadia Todaro Corte Superiore 2/F 38020 Rumo (TN) 334-9653492 [email protected] 2 3 un adulto, è difficile farsi coinvolgere da altre attività oppure far affiorare la fantasia se viene continuamente distratto dal teleschermo. Durante i pasti è meglio evitare l’esposizione televisiva, visto che spesso e volentieri la tv funge da alibi per evitare il dialogo e gli scontri. Ciò che dovrebbe agevolare la comunicazione diviene paradossalmente un mezzo per evitarla. (i conflitti e le tensioni, se non risolti, comunque affiorano prima o poi, solo in modo più virulento.) Attenzione allo zapping: che sia un gioco deciso insieme, in occasioni particolari e in tempi contenuti! Altrimenti si corre il rischio di guardare tutto e di non capirci niente! “L’educando ha bisogno di punti di riferimento stabili, di ordine e di chiarezza per potersi orientare in una realtà a lui del tutto sconosciuta e che gli appartiene senza confini” P. Lombardo, Il ponte. Passaggi educativi, cit., p.96. GUARDIAMO LA TV INSIEME AI NOSTRI FIGLI: NON LASCIAMOLI SOLI DAVANTI ALLO SCHERMO! Perché? 1. STIMOLA E FACILITA LA COMUNICAZIONE Facciamoci raccontare dai nostri figli ciò che hanno visto e ciò che hanno provato. I programmi non sono mai neutri, lasciano sempre delle tracce nei sentimenti e nelle emozioni! Inoltre, l’abitudine di riassumere la trama del programma alimenta la capacità narrativa e la capacità di sintesi del bambino. E non per ultimo ci permette di capire quali passaggi gli sono rimasti più impressi e quali, invece, non ha compreso o afferrato solo in parte. 2.LA FINZIONE NON VIENE SCAMBIATA CON LA REALTA’ Spesso i bambini (a volte anche i ragazzi) confondono il vero con il verosimile. Cosa fare dunque? Quando vengono trasmesse scene irreali, ad esempio personaggi che si trasformano, chiarite la differenza tra fiction e realtà. Paragonate ciò che avete visto con la vita reale, fate notare la bravura degli addetti ai lavori nel realizzare gli effetti speciali. Dott.ssa Nadia Todaro Corte Superiore 2/F 38020 Rumo (TN) 334-9653492 [email protected] 3 4 Scegliete un cartone animato e ragionate insieme al/alla vostro/a figlio/a in che cosa rispecchiano la realtà e che cosa, invece, è irreale. Ai bambini più grandi (7-11 anni) si può chiedere di nominare programmi in cui ci sono : persone reali che parlano di fatti autentici attori che recitano eventi o fatti accaduti realmente attori che recitano eventi o fatti inventati. Le risate sono vere o preregistrate? Qual è il loro scopo? Gli applausi sono spontanei o a comando? Perché? Che compito hanno i figuranti (il pubblico in sala)? E perché vengono pagati per assistere alle trasmissioni? 3. STIMOLA LO SPIRITO CRITICO La presenza di un adulto consente al bambino di riconoscere ed interpretare il linguaggio simbolico che spesso la tv usa. Essa tende a semplificare, generalizzare (per accedere a un pubblico più vasto possibile) e, a volte, anche a distorcere la realtà. “Se a scuola o in famiglia i bambini non trovano il modo per analizzare i messaggi che ricevono, discuterli e valutarli, se non hanno l’opportunità di ‘smontare’ alcuni programmi e spot pubblicitari per capire le finalità e gli obiettivi di chi opera in televisione, rischiano di rimanere influenzati in modo acritico.” O. Ferraris, Tv per un figlio, cit., p. 18. La capacità critica si rivela particolarmente utile quando i nostri figli si trovano di fronte a scene violente oppure quando vengono bombardati dagli spot pubblicitari. Chiedetegli/le di indovinare quanto costa uno spot e poi, insieme, informatevi sul prezzo reale. Chi paga lo spot? Perché sono disposti a pagare una somma così salata per un prodotto che singolarmente costa una sciocchezza? LA PUBBLICITA’ USA UN LINGUAGGIO CHE FA LEVA SULLA COMPONENTE EMOTIVA I prodotti vengono volutamente affiancati a persone particolarmente attraenti e a scenari da sogno per indurre e persuadere la gente all’acquisto. Provate a riflettere con vostro/a figlio/a se una pubblicità che associa gli stessi prodotti a persone poco attraenti o a scenari decisamente poco invitanti avrebbe lo stesso effetto. A che cosa è dovuto il successo: alla qualità e funzionalità del prodotto oppure ad un’abile e ben studiata presentazione? Che differenza c’è fra informazione e persuasione? Dott.ssa Nadia Todaro Corte Superiore 2/F 38020 Rumo (TN) 334-9653492 [email protected] 4 5 Di fronte a un cartone animato che propone delle soluzioni violente per risolvere un problema (spesso e volentieri ne fanno uso anche gli eroi e i “buoni”), chiedete se sarebbe possibile risolvere tale situazione anche in modo non violento. E ancora, quali delle soluzioni proposte è la più efficace e duratura nel tempo? Ai bambini dai 9-10 anni in poi possiamo chiedere di calarsi nei panni del regista: se volessi far prendere in odio un determinato personaggio, quali tecniche useresti? Oppure, le uccisioni e gli spargimenti di sangue mostrati in questo programma avrebbero potuto essere evitati? Quali altri comportamenti, decisioni, atteggiamenti avrebbero potuto usare? Ti sembra disegnato bene questo cartone animato? Questo personaggio come ti sembra? Questo conduttore di talk show ti sembra imparziale o patteggia per qualcuno? Lascia spazio agli ospiti? Interrompe spesso? Fa uso di un gobbo? Domande simili, poste con costanza e in modo giocoso posso diventare un rituale al quale i nostri bambini si potrebbero anche affezionare. Ma cosa ancora più importante porteranno luce nelle giovani menti! • Un modo divertente per scoprire quale programma è particolarmente interessante è quando tutti in casa possono esprimere la propria opinione a riguardo dando un voto a ciò che viene trasmesso. Il bambino comprenderà che ci sono delle trasmissioni che lo appassioneranno più di altre. Naturalmente, non tutti i programmi che ottengono il massimo punteggio da parte dei bambini, sono quelli maggiormente consigliabili. È importante che anche i genitori diano un voto ai programmi che vedono i figli e ne diano la motivazione. • Ai più piccini, invece, si può fra scoprire la tecnica su cui si basa il cartone animato. Essenzialmente esso consiste nello scorrimento veloce di una sequenza di disegni simili, nei quali viene progressivamente modificata la posizione dei particolari in movimento. • Ci sono, poi, dei momenti particolari, in cui noi genitori abbiamo la necessità di distrarre i nostri figli e non possiamo nemmeno contare sull’aiuto di altre persone. In questi casi l’uso di videocassette o DVD può costituire una valida alternativa. Possiamo visionare sia programmi televisivi particolarmente adatti ai bambini (e.s. L’Albero Azzurro, la Melavisione) sia un DVD affine ai loro interessi e all’età. Un ulteriore vantaggio deriva dal fatto che i bambini non vengono esposti alla pubblicità. Dott.ssa Nadia Todaro Corte Superiore 2/F 38020 Rumo (TN) 334-9653492 [email protected] 5 6 PERCORSI ADATTI ALLA SCUOLA Ogni invenzione tecnologica deve essere elaborata e “digerita”, esplorata e provata per imparare a farne buon uso. Anche Platone ai suoi tempi si confrontò con le nuove tecnologie e giudicò severamente l’invenzione della scrittura: “Una cosa è la potenza creatrice di arti nuove, altra è giudicare quali gradi di danno e di utilità esse posseggano per coloro che le useranno. E così ora tu, per benevolenza verso l’alfabeto di cui sei inventore, hai esposto il contrario del suo vero effetto. Perché esso insegnerà oblio nelle anime di chi lo imparerà: essi cesseranno di esercitarsi la memoria, perché, fidandosi dello scritto richiameranno le cose alla mente non più all’interno di se stessi, ma al di fuori, attraverso segni estranei: ciò che tu hai trovato non è una ricetto per la memoria, ma per richiamare alla mente. Né tu offri vera sapienza ai tuoi scolari, ma ne dai solo l’apparenza perché essi, grazie a te, potendo avere notizie di molte cose senza insegnamento, si crederanno di essere dottissimi, mentre per la maggior parte non sapranno nulla; con loro sarà una sofferenza discorrere, imbottiti di opinioni invece che sapienti.” Cit. in Viganò, I sentieri della comunicazione. Storia e teorie, Rubbettino, Soveria Mannelli (Cz) 2003, pp. 89-90. • SCRIVERE, DISEGNARE E RECITARE UNA PUBBLICITA’ per un prodotto difficile da vendere, per esempio un attaccapanni rotto oppure una minuscola scatoletta di latta. • ACCOMPAGNARE I RAGAZZI DIETRO E DENTRO LA TELEVISIONE Scoprire ed analizzare un prodotto televisivo: i tempi televisivi il luogo delle riprese le diverse metodologie impiegate le diverse figure professionali coinvolte nel realizzare un prodotto televisivo. • INDIVIDUARE E RICONOSCERE I GENERI TELEVISIVI Così come esistono diversi generi letterari, esistono anche diversi generi televisivi. Aiutare i bambini ad individuare le caratteristiche che accomunano lo stesso genere oppure quelle che ci permettono di distinguere un genere dall’altro. • PROVARE AD ANALIZZARE UN PROGRAMMA Con l’aiuto di un DVD si può iniziare a ”smascherare il giocattolo”! Durata del programma Analizzare le inquadrature: Quante inquadrature sono state usate? Durata di ogni inquadratura. Dott.ssa Nadia Todaro Corte Superiore 2/F 38020 Rumo (TN) 334-9653492 [email protected] 6 7 Descrizione dell’inquadratura, ovvero il video. L’audio che accompagna ogni inquadratura (jingle, rumore, dialogo, voce fuori campo,…) Analizzare le scene: Quante scene ci sono? Come vengono usati colori, luce e fotografia? Che tipo di musica è stata usata? Se e quanti effetti speciali vengono usati? Descrizione dell’ambientazione, dei personaggi e dei dialoghi. Analizzare il “filo rosso” che accompagna e caratterizza il programma. Infine, dedicarsi alla morale, ovvero al messaggio sotteso che il programma mi vuole proporre. Buona visione a tutti! BIBLIOGRAFIA Alberto Pellai (1996), Il (nuovo) bambino che addomesticò il televisore, FrancoAngeli, Milano. G.Baggio, M. Soprani, (2006) Mediante. Percorsi di media education a scuola, in famiglia e in parrocchia, Effetà Editrice, Torino. Oliviero Ferraris A. (1994), Grammatica televisiva. Pro e contro la tv, Cortina, Milano. Oliviero Ferraris A. (2006), Tv per un figlio, Editori Laterza, Bari. Piermarco Arnoldi (2004), La tv risorsa educativa. Uno sguardo familiare sulla televisione, edizione San Paolo, Milano. Tizi M. (2000), Dietro la mela, Armando Editore, Roma. Vincenzo Varagona (2007), Pollicino nel bosco dei media. Come educare i bambini a un uso corretto dei mezzi di comunicazione, Edizioni San Paolo, Milano. Dott.ssa Nadia Todaro Corte Superiore 2/F 38020 Rumo (TN) 334-9653492 [email protected] 7 8 LA TV La televisione è tutta un’emozione dal cartone al telefilm dalla fiction al film d'azione. Può essere una compagnia ma quando è troppa diventa una grande monotonia. Che il telegiornale e la pubblicità non diventino l’unica verità usa sempre la tua critica capacità! La televisione è pure un modo per imparare basta che non ti lasci condizionare con la tua testa devi sempre pensare e di ciò che vedi con i tuoi amici ti puoi spesso confrontare! Alla televisione il potere di telecomandare la tua mente e il tuo cuore non devi mai lasciare: ricorda che la TV la governi sempre e soltanto tu. Dott.ssa Nadia Todaro Corte Superiore 2/F 38020 Rumo (TN) 334-9653492 [email protected] 8