Rassegna Stampa 29 maggio 2016

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Rassegna Stampa 29 maggio 2016
CSV FC ­ ASSIPROV
Domenica, 29 maggio 2016
CSV FC ­ ASSIPROV
Domenica, 29 maggio 2016
Prime Pagine
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Corriere di Romagna (ed. Forli)
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Il Resto del Carlino (ed. Forli)
ambiente e protezione civile
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Ripulito il "Cammino di Assisi"
28/05/2016 Forli Today
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I volontari della Protezione Civile di...
csv e scenario locale
28/05/2016 Cesena Today
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Gatteo, weekend con la settimana dell' ospitalità e la "Pedalata...
28/05/2016 Forli Today
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Giornata del volontario al giardino botanico di Valbonella
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Terzo settore, un esercito di associazioni...
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MARCELLO MANCINI
Il calcio integrato può andare in gol
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volontariato
29/05/2016 Avvenire Pagina 45
EUGENIO FATIGANTE, ARTURO CELLETTI
«La famiglia soffre, misure nella Stabilità»
29/05/2016 Avvenire Pagina 69
PAOLO FERRARIO
A Greco apre il condominio solidale
29/05/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 29
Un gene colpito dai pregiudizi
GILBERTO CORBELLINI
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Corriere di Romagna
(ed. Forli)
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Il Resto del Carlino (ed.
Forli)
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
ambiente e protezione civile
DOVADOLA
Ripulito il "Cammino di Assisi"
Protezione Civile in azione: il percorso conquista sempre più turisti
DOVADOLA. I volontari della Protezione Civile
di Dovadola hanno ripulito un lungo tratto del
"Cammino di Assisi". In particolare la parte
che costeggia la strada comunale che
conduce a Montepaolo, dove l' itinerario ha
inizio per poi snodarsi per 250 chilometri in
sentieri perfettamente segnalati. Nel frattempo
continua ad aumentare il numero dei pellegrini
e dei camminatori lungo la direttrice Dovadola­
Assisi. «La stragrande maggioranza di coloro
che sono partiti sino ad oggi ­ commenta il
sindaco Gabriele Zelli ­, sono stranieri
provenienti da diversi paesi, come Australia,
Stati Uniti, Canada, Brasile, Au stria, Ungheria,
Repubblica Ceca, Germania, Svizzera e
Polonia. È sicuramente un dato straordinario
che ci de ve far riflettere». L' itinerario, a suo
tempo ideato da Giordano Picchi, sta
riscuotendo attenzione in Italia e al l' estero,
non a caso il sito del cammino è tra i più
consultati dopo quello di Santiago de
Campostela proiettando Dovadola in una
dimensione internazionale. A ciò si deve
aggiungere che a livello regionale, da parte
dell' Assessorato al Turismo e dell' Azienda di
promozione turistica, si sta elaborando un
progetto per la valorizzazione dei Cammini d'
Italia che attraversano il territorio dell' Emilia­
Romagna. Due di questi interessano direttamente Dovadola; oltre a quello di Assisi anche il Cammino
di Dante, mappato da poche settimane, che passa ovviamente per la Vallata dell' Acquacheta.
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28 maggio 2016
Forli Today
ambiente e protezione civile
I volontari della Protezione Civile di Dovadola
ripuliscono il Cammino di Assisi
I volontari della Protezione Civile di Dovadola
ripuliscono il Cammino di Assisi Continua ad
aumentare, giorno dopo giorno, il numero dei
pellegrini e dei camminatori lungo la direttrice
Dovadola­Assisi Redazione I più letti di oggi 1.
Esposto in Procura, Drei ritira la delega al
Verde al vicesindaco Veronica Zanetti Nei
giorni scorsi un gruppo di volontari della
Protezione Civile di Dovadola ha ripulito un
lungo tratto del Cammino di Assisi, in
particolare la parte che costeggia la strada
comunale che conduce a Montepaolo, dove l'
itinerario ha inizio per poi snodarsi per 250
chilometri in sentieri perfettamente segnalati.
Un percorso che si può effettuare in 11­14
tappe secondo la le capacità di ciascun
camminatore, con la certezza di trovare una
doccia calda ogni sera al termine di una
faticosa tappa, una trattoria per un pasto caldo
e infine un letto per un sonno ristoratore. Nel
frattempo continua ad aumentare, giorno dopo
giorno, il numero dei pellegrini e dei
camminatori lungo la direttrice Dovadola­
Assisi. "La stragrande maggioranza di coloro
che sono partiti sino ad oggi ­ commenta il
sindaco Gabriele Zelli ­ sono stranieri
provenienti da diversi paesi, come Australia,
Stati Uniti, Canada, Brasile, Austria, Ungheria,
Repubblica Ceca, Germania, Svizzera e Polonia. È sicuramente un dato straordinario che ci deve far
riflettere". L' itinerario, a suo tempo ideato da Giordano Picchi, sta riscuotendo attenzione in Italia e all'
estero, non a caso il sito del cammino è tra i più consultati dopo quello di Santiago de Campostela
proiettando Dovadola in una dimensione internazionale impensabile fino a qualche tempo fa. A ciò si
deve aggiungere che a livello regionale, da parte dell' Assessorato al Turismo e dell' Azienda di
Promozione Turistica, si sta elaborando un progetto per la valorizzazione dei Cammini d' Italia che
attraversano il territorio dell' Emilia­Romagna. Due di questi interessano direttamente Dovadola; oltre a
quello di Assisi anche il Cammino di Dante, mappato da poche settimane, che passa ovviamente per la
Vallata dell' Acquacheta. "All' elaborazione del progetto ­ prosegue il sindaco Zelli ­ sto contribuendo
con l' apporto delle mie conoscenze storiche e culturali, oltre che con la convinzione, maturata già da
anni, che tali itinerari potranno in prospettiva portare un notevole incremento turistico delle nostre zone.
Alla valorizzazione del Cammino di Assisi, che di fatto mette al centro dell' itinerario il Santuario di
Montepaolo, la più importante testimonianza antoniana della Regione, e del Cammino di Dante,
Dovadola deve unire la conoscenza della figura di Benedetta Bianchi Porro, la bellezza del territorio e
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Forli Today
ambiente e protezione civile
dell' ambiente per sviluppare un settore, quello del turismo, che è in forte fermento anche grazie agli
investimenti effettuati nel corso degli ultimi anni da chi gestisce le strutture ricettive e di ristorazione
della zona". Argomenti:
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28 maggio 2016
Cesena Today
csv e scenario locale
Gatteo, weekend con la settimana dell' ospitalità e la
"Pedalata del Donatore"
28 maggio 2016 02:24 Condivisioni Sabato e
domenica intensi per Gatteo: si comincia con
le rappresentazioni conclusive dei laboratori
teatrali della "scuola di musica, canto e teatro"
a Gatteo sabato 28 e domenica 29 maggio nel
tradizionale appuntamento "Primavera per
Nicole". Sabato 28 alle 21 il Teatro Pagliughi
ospiterà "asSaggio di teatro", la serata
dedicata ai saggi conclusivi dei laboratori per
bambini e ragazzi che, durante l' anno
scolastico, hanno partecipato ai corsi diretti da
Marco Brambini. Domenica 29 maggio alle
20.30 sarà invece la volta di "Vietato ai
maggiori di 18 anni se non accompagnati dai
bambini", sempre per la regia di Marco
Brambini, e del saggio conclusivo del
laboratorio teatrale per adulti condotto da
Giovanni Tomassini. Entrambe le serate, con
ingresso a offerta libera, nascono dalla
collaborazione tra Parrocchia di Gatteo,
Associazione Diffusione Musica, Var
associazione Ragazzi, Credito Cooperativo
Romagnolo e Comune di Gatteo. E' l'
italianissimo Moreno Il Biondo a chiudere la
settimana dell' ospitalità dedicata agli amici
tedeschi: a Gatteo Mare sabato 28 maggio la
serata Auf wiedersehen Romagna, alle 21.30
in piazza della Libertà, proporrà un concerto
all' insegna della più autentica tradizione musicale romagnola per salutare i più affezionati ospiti d'
Oltralpe. Info 0547 86083 Vetture americane stile Cadillac e italianissimi gioiellini Ferrari al raduno d'
auto vintage che ogni estate riporta Gatteo Mare nelle atmosfere retrò più affascinanti e gagliarde.
Domenica 29 maggio dalle 17 i bolidi tornano in mostra sul lungomare gatteese grazie alla
collaborazione tra gli hotel della zona di viale Giulio Cesare e l' Auto Moto Club Città di Cesena Dario
Ambrosini. Al termine della colorata sfilata per le vie del paese auto e moto d' epoca sosteranno sul
lungomare fino alle 23.30, mentre i piloti saranno ospiti a cena degli hotel aderenti. Info 0547 680055."
Domenica 29 "Pedalata del Donatore" con i volontari AvisTradizionale "Pedalata del donatore" per tutti
gli appassionati di cicloturismo della valle del Rubicone: domenica 29 maggio l' Avis invita tutti a
pedalare con ritrovo alle 14 presso la sede di piazza Fracassi a Sant' Angelo, per l' iscrizione ad offerta
libera a partire da 2 euro. Insieme si pedalerà poi in allegria per le vie del Comune i Gatteo, per
giungere infine presso l' area parrocchiale San Michele, dove i ciclisti troveranno ad attenderli buffet con
piadina, prosciutto e dolci. Seguirà premiazione a sorteggio tra i partecipanti con ricchi premi e una
bicicletta in palio fra tutti i donatori. Info 334.9721664.
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Cesena Today
csv e scenario locale
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28 maggio 2016
Forli Today
csv e scenario locale
Giornata del volontario al giardino botanico di
Valbonella
28 maggio 2016 08:47 Condivisioni Nell'
ambito dell' adesione del Parco Nazionale
Foreste Casentinesi alla Carta Europea del
Turismo Sostenibile , sarà possibile
partecipare come volontari ad una giornata
speciale seguendo da vicino gli operatori del
Giardino Botanico. Dalla conoscenza delle
fioriture all' osservazione della fauna selvatica,
dall' accoglienza ai visitatori alle attività di
educazione ambientale. I partecipanti potranno
scoprire i retroscena della gestione e i segreti
di questi 2 ettari di bosco che raccontano
alcuni dei caratteri più salienti del Parco
Nazionale. Dalle 09.30 alle 18.00 Un simpatico
omaggio per tutti i partecipanti! Iscrizione
obbligatoria entro domenica 29 maggio. Per
info e iscrizioni: Segreteria unificata con Idro
Ecomuseo delle Acque di Ridracoli Tel: 0543
917912 Centro Visite di Santa Sofia Tel: 0543
970249.
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
csv e scenario locale
SERVIZI ALLA PERSONA COMPARTO IN CRESCITA
Terzo settore, un esercito di associazioni e volontari
TERZO SETTORE, tassello fondamentale per
il welfare. La rete cittadina è molto strutturata:
nel nostro territorio collaborano e
compartecipano insieme alle istituzioni nel
settore dei servizi alla persona diverse realtà
associative e non solo. Si tratta: 34
cooperative sociali (di cui 31 nella sola
Cesena), 116 associazioni di volontariato
operanti in ambito sociale e sociosanitario (di
cui 101 a Cesena), 148 associazioni per la
promozione sociale (delle quali 129 a
Cesena), per un totale di 298 associazioni e
cooperative sociali registrate. «Il terzo settore
costituisce per il tessuto sociale cesenate una
ossatura essenziale ­ rimarca il gruppo
consiliare del Pd cesenate ­ e rimarchiamo
che si è finalmente concluso il lungo e
approfondito percorso che ha portato lo Stato
a riconoscere ufficialmente il ruolo
determinante che il terzo settore ha nel tessuto
sociale italiano. «Grazie a questa riforma si va
verso un riordino e una revisione delle
discipline esistenti concentrando tutto in un
unico codice del terzo settore ­ rimarca il
gruppo consiliare ­ . A questo si aggiungono fasi importanti quali l' istituzione di un registro nazionale
unico, la revisione delle misure di agevolazione fiscale, il riordino in materia di servizio civile, la scelta di
un' unica sede di rappresentanza istituzionale come il onsiglio nazionale, la revisione del sistema dei
centri per il volontariato, la riforma del servizio civile nazionale, l' istituzione della Fondazione Italia
sociale, la definizione stessa del concetto di terzo settore.
Tutte queste novità daranno la possibilità a tutte le associazioni, gli enti, i soggetti che si possono
ascrivere in questo contesto di avere, non solo un riconoscimento ufficiale, ma anche delle interessanti
opportunità, prima fra tutte la trasparenza e la legittimità».
A PROPOSITO di rafforzamento del settore sociale nel nostro territorio, il centro Enaip ha inaugurato i
nuovi locali in Galleria Isei.
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
csv e scenario locale
Evento L' Aiac ha organizzato un incontro con esperti e ragazzi disabili
Il calcio integrato può andare in gol
Savignano UN evento di spessore culturale si
è tenuto alla sala Allende. Il primo convegno
nazionale Aiac ( Associazione Italiana
Allenatori Calcio) 'Diverso a chi?
' dedicato al calcio integrato vede protagonista
ancora una volta la società sportiva Asca di
Savignano.
Il convegno, che è durato oltre due ore ed alla
presenza di oltre un centinaio di persone, ha
visto protagonisti anche gli istruttori Asca che
hanno illustrato il percorso educativo dell'
attività evidenziando le varie fasi del processo
d' integrazione tra bambini e ragazzi con
sindrome di down, autismo e ritardo mentale
con i pari età normodotati facenti parte del
settore giovanile. Si sono succeduti poi quattro
relatori come Marco Calamai, allenatore
professionista di pallacanestro e docente all'
Università di Bologna e responsabile di oltre
venti centri specializzati nel basket integrato,
Francesca Marchetti consigliere in Regione
per le politiche sociali, l' assessore allo sport
di Cesena Christian Castorri e Marcello
Mancini consigliere nazionale Aiac e
responsabile del progetto solidale Aiac­Onlus.
MARCELLO MANCINI
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Avvenire
volontariato
«La famiglia soffre, misure nella Stabilità»
ARTURO CELLETTI ED EUGENIO
FATIGANTE Appena di ritorno dal vertice in
Giappone dei leader del G7, i Grandi della
Terra, Matteo Renzi si è prodotto in un
vorticoso sabato in giro per l' Italia. La mattina
alla Biennale di Venezia per la mostra del­l'
architettura, subito dopo al Porto Vecchio di
Trieste, infine di nuovo sull' aereo che l' ha
portato a Reggio Calabria per inaugurare il
cosiddetto 'Ponte sullo Stretto energetico', il
nuovo elettrodotto fra Calabria e Sicilia.
Inseguirlo per un' intervista in una giornata
simile non è impresa agevole. Ma il presidente
del Consiglio ha voglia di rituffarsi nell' agone
nazionale. E ci tiene a parlare e a raccontare la
sua idea di un' Italia che si dibatte tra le
difficoltà croniche dell' economia e le
aspirazioni a un sistema politico diverso,
segnato dalle elezioni ammini­strative ma
soprattutto dal referendum costituzionale.
Lei ha detto che nella prossima manovra
occorre aiutare le famiglie. Sarà un
intervento da 4­5 miliardi, come per l' Imu
l' anno scorso, o un intervento strutturale?
Per il momento è prematuro parlare di cifre.
Noi abbiamo ridotto le tasse a tutte le famiglie italiane che hanno una casa. A chi guadagna meno di
1.500 euro con gli 80 euro. A chi vuole creare posti di lavoro con il Jobs act.
A chi vuole investire al Sud con il credito di imposta. E poi alle aziende: il super­ammortamento al
140%, il costo del lavoro deducibile dall' Irap, l' Imu e l' Irap per l' agricoltura. Questi sono fatti, non
promesse. Mai vista una riduzione così significativa della pressione fiscale. Ma sappiamo che le
famiglie e il ceto medio soffrono ancora: dunque, nel 2017 interverremo per loro e con loro. Quanto e
come lo stiamo valutando e lo decideremo a ottobre nella legge di stabilità.
Nel governo pare esserci un 'fronte del bonus' che si contrappone a chi vorrebbe una misura
più organica. Lei da che parte sta dato che, numeri alla mano, il carico fiscale negli ultimi anni è
salito per le famiglie con figli a fronte di un suo calo generale?
Il bonus bebè è un gesto di attenzione, non una misura strutturale. Giusto farlo, ma non è la risposta. La
crisi demografica non si risolve con misure fiscali. Ma le misure fiscali che comunque faremo devono
mettere al centro con più decisione la famiglia. Lo abbiamo detto e lo faremo. Come abbiamo
mantenuto le altre promesse, dagli 80 euro fino all' Imu.
Famiglie, Irpef, Ires, pensioni, Iva: l' agenda è fitta. Chiederà altra flessibilità alla Ue o farà una
cernita fra queste misure?
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volontariato
Non potremo fare tutto, è ovvio. Ma quello che abbiamo fatto e che stiamo facendo è perché il nostro
governo ha cambiato passo in Europa. Grazie alle riforme abbiamo riconquistato credibilità, come Italia.
E le riforme hanno portato la flessibilità rispetto alle allucinanti regole del Fiscal compact, che pure i
governi precedenti avevano firmato. Tutto quello che abbiamo fatto e faremo in termini di stimoli fiscali
si deve alla capacità di fare le riforme, dal lavoro alla legge elettorale, dalla 'buona scuola' alla pubblica
amministrazione.
Il governo ha vinto a Bruxelles la battaglia sulla flessibilità per il 2016, ma il debito pubblico
non cala come dovrebbe. Non la ritiene una vittoria solo parziale, in assenza di un intervento
più incisivo sulle regole Ue e dopo che il Fmi ha detto che l' Italia dovrà patire fino a metà degli
anni 2020?
I giudizi delle organizzazioni internazionali vanno letti per intero, non solo spezzettati. Il Fmi si dice
anche impressionato dalle riforme italiane. Noi siamo bravi a guardare sempre il bicchiere mezzo vuoto,
ed è un atteg­ giamento utile perché dobbiamo andare avanti sempre, cercare di fare ogni giorno
meglio. Non fermarsi mai: io sono arrivato di notte dal G7 in Giappone e ieri ho corso per l' Italia, tra
Venezia e Trieste, tra la Sicilia e la Calabria per mostrare gli impegni concreti del governo. Dunque: mai
accontentarsi. Ma l' Italia è ripartita e ha recuperato credibilità.
Quanto la preoccupa il referendum sulla Brexit?
La Brexit sarebbe una sconfitta per l' Europa, ma sarebbe un disastro per il Regno Unito. Confido nella
saggezza degli inglesi, non saranno così masochisti da tagliarsi il futuro.
Serve un interventochoc per l' economia?
No. L' unica cosa che serve è recuperare la fiducia. L' Italia ha tutto per poter essere leader nei prossimi
vent' anni. Abbiamo iniziato un lavoro difficile e paziente di riforme. Ma la riforma strutturale che serve è
restituire fiducia ai cittadini. È una componente fondamentale dell' economia. Siamo la seconda
manifattura europea, siamo il Paese con il maggior livello di risparmio pro capite, abbiamo talenti
invidiati in tutto il mondo, la qualità della vita che respiriamo in Italia ci porta al primo posto nella
longevità a livello europeo e al secondo posto a livello globale. Non voglio predicare ottimismo, ma
richiamare alla realtà.
Il mondo del futuro chiederà bellezza, capitale umano e qualità: noi le abbiamo. Certo, ci sono problemi.
Ma abbiamo tutte le carte in regole per affrontarli.
Teme un rialzo della disoccupazione quando sarà svanito l' effetto­incentivi?
Per mesi ci hanno detto che il Jobs act avrebbe creato più disoccupati. Adesso vediamo che non è così.
Che i disoccupati calano e gli occupati aumentano: 400mila persone hanno trovato un lavoro, quasi
sempre a tempo indeterminato. Crescono i mutui. Il vero problema è che dobbiamo far ripartire gli
investimenti. Un esempio numerico: nel biennio 2012­2013 con i governi Monti e Letta abbiamo fatto
bandi di gara per 40 miliardi di euro, 20 l' anno. Con il nostro governo siamo passati a quasi 60 miliardi,
30 l' anno. Ma la media pre­crisi era più alta. Se non ripartono gli investimenti l' economia non tira: non
bisogna essere keynesiani per dirlo, basta il buon senso. Ecco perché con Delrio, Lotti, De Vincenti e
tutta la squadra del Cipe siamo ossessionati dagli investimenti. Ed ecco perché con Franceschini ho
presentato i 500 milioni per le periferie a Venezia e i 50 milioni per il Porto Vecchio a Trieste. Gli altri
parlano, noi cerchiamo di sbloccare i cantieri.
Il Piano povertà non procede con passo spedito. Quando ci sarà il primo step?
Questo è il primo piano organico sulla povertà mai fatto da un governo italiano. Ovvio che sia in ritardo,
di appena 70 anni. Ma abbiamo a bordo le Fondazioni grazie al buon lavoro del presidente Guzzetti. E il
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sottosegretario Nannicini segue personalmente le procedure. Sono convinto che l' unico modo
strutturale per combattere la povertà è creare ricchezza, non solo fare piani di contrasto.
Ma intanto ci mettiamo una pezza grazie anche al lavoro delle associazioni e del Terzo settore, che non
finirò mai di ringraziare.
Passiamo ai temi della politica. Non le chiediamo se è disposto a cambiare l' Italicum, ma un'
altra domanda per la quale chiediamo una risposta sincera: è deluso dalla minoranza del Pd?
Dopo due legislature inconcludenti finalmente si è fatta una nuova legge elettorale che ricalca il modello
dei sindaci. Chi vince governa per 5 anni. Chi perde controlla e si prepara a governare. La sera delle
elezioni si saprà chi ha vinto e se nessuno raggiunge il quorum c' è il ballottaggio.
Nessuna grande alleanza. Perché dovremmo cambiare?
Siamo passati dal potere di veto dei partiti al potere di voto dei cittadini.
La domanda era però sulla minoranza...
É vero, non ho risposto. Sì, sono deluso. Inutile girarci intorno.
Avevo chiesto un minimo di sforzo per le amministrative. Una tregua nella polemica.
Ogni giorno invece leader anche autorevoli cannoneggiano sul quartier generale con un linguaggio che
non usano nemmeno le opposizioni più dure. Mi spiace, ma non posso farci niente. Noi siamo qui per
ridare speranza agli italiani dopo che per anni la palude aveva inghiottito tutto: non ci faremo fermare da
chi ha già avuto la sua possibilità di cambiare l' Italia e l' ha sprecata. Non c' è stato un solo giorno
senza che dalla minoranza interna non sia partito qualcuno all' attacco contro la segreteria. Ma
rispondiamo con un sorriso e andiamo avanti, parlando con i cittadini, non con i gruppi dirigenti. Al
congresso vedremo chi ha la maggioranza.
(prosegue a pagina 7) L' economia «Mai accontentarsi, ma l' Italia ha recuperato credibilità. Abbiamo
tutto per poter essere leader nei prossimi 20 anni, ma la vera riforma strutturale che serve è restituire
fiducia agli italiani. Al governo siamo ossessionati dagli investimenti: c' è un lavoro continuo che stiamo
facendo» Vangelo e Costituzione Unioni civili I PROGETTI APERTI A sinistra: il presidente del
Consiglio ieri in Calabria, per l' apertura di un elettrodotto.
A destra: la firma di un protocollo d' intesa con le autorità locali per la valorizzazione delle aree del Porto
Vecchio di Trieste.
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volontariato
A Greco apre il condominio solidale
La struttura della parrocchia ospita rifugiati,
adulti fragili, Rom e disabili Un angolo del
quartiere che riprende vita e diventa
paradigma di inclusione e riscatto sociale,
superando anche le paure della gente e, anzi,
aumentando il senso di sicurezza.
Succede a Greco dove nei giorni scorsi è stata
inaugurata la palazzina solidale realizzata, in
cinque anni di lavoro, dal Consorzio Oikos,
nato dall' incontro tra tre storiche cooperative
milanesi: Spazio Aperto Servizi, Cascina
Biblioteca e Farsi Prossimo. Nel 2012, Oikos
ha ottenuto dalla Curia di Milano fino al 2042,
la palazzina di via Carlo Conti 27, sotto forma
di donazione modale del diritto di superficie.
Con il sostegno di Fondazione Cariplo,
Fondazione Banca del Monte di Lombardia ed
Enel Cuore, ha completamente ristrutturato lo
stabile, ormai da anni in disuso e fatiscente,
ridonandolo alla comunità che gravita intorno
alla par­ rocchia di San Martino in Greco.
Realizzata su quattro piani, la palazzina
solidale oggi ospita, al pianterreno, la cucina
di M' ama food, progetto di catering della
cooperativa Farsi Prossimo, che coinvolge un
centinaio di donne rifugiate che in questo
modo hanno la possibilità di lavorare valorizzando le loro tradizioni gastronomiche. Al primo piano ci
sono un bilocale per adulti in difficoltà di Cascina Biblioteca e un trilocale, gestito dalla Comunità di
Sant' Egidio, che attualmente ospita una famiglia Rom con tre figli piccoli. Al secondo piano e nella
mansarda, Spazio Aperto Servizi e la Fondazione Idea Vita hanno ricavato un bilocale per adulti in
difficoltà e una grande comunità destinata a persone con disabilità lieve.
«Questo progetto ha un grande valore per il territorio ­ ha detto il presidente del Consorzio Oikos,
Francesco Abbà ­. Speriamo che il mix abitativo che proponiamo, tra situazioni di fragilità e norma­lità,
e il dialogo nato con la comunità possano contribuire a costruire un welfare realmente comunitario, che
investe sulla relazione, sull' attivazione del tessuto sociale e la valorizzazione delle risorse che gli stessi
portatori di bisogno sono in grado di mettere in campo».
Un valore aggiunto sottolineato dall' assessore alla Sicurezza, Marco Granelli, che ha ricordato l'
importanza di «dare risposte alla do­ manda di qualità della vita e di sicurezza, intervenendo sul
territorio e attivando percorsi di promozione della persona». Anche per l' assessore alle Politiche sociali,
Pierfrancesco Majorino, ciò che è stato realizzato a Greco è «quello che si dovrebbe fare sempre »,
attivando la collaborazione tra istituzioni e terzo settore.
Per il parroco di San Martino, don Giuliano Savina, la palazzina solidale è il segno di «una comunità che
si pensa Chiesa in un territorio » e, seguendo il Vangelo, «si prende cura dei poveri». Anche le iniziali
diffidenze della popolazione, ha raccontato don Giuliano, sono state superate dalla serietà e dalla buona
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volontariato
reputazione conquistata dal progetto, a cui ora un gruppo di parrocchiani sta attivamente partecipando
come volontari.
«Gestendo le fragilità ­ ha aggiunto il direttore della Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti,
sottolineando la vicinanza del condominio solidale al Refettorio Ambrosiano e al rifugio per senza fissa
dimora della Stazione Centrale ­ la sicurezza aumenta perché aumentano i legami tra le persone. Qui a
Greco possiamo allora dire di essere usciti dalla paura per creare percorsi di speranza, aiutando le
persone in difficoltà a camminare con le proprie gambe. Anche questo ­ ha concluso Gualzetti ­ dà
significato all' essere parrocchia».
RIPRODUZIONE RISERVATA Il progetto.
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cent' anni di corea di huntington
Un gene colpito dai pregiudizi
Nel 1916 veniva pubblicato lo studio che dimostrava le basi ereditarie di una malattia
fortemente stigmatizzata e poi oggetto di persecuzioni eugeniche
Dall' 1 al 10 giugno l' Associazione Italiana
Corea di Huntington (AICH) Milano Onlus
organizza nel capoluogo lombardo, ma anche
in altre città, eventi scientifici pubblici e
iniziative di comunicazione per sensibilizzare l'
opinione pubblica sulla malattia genetica che
più di ogni altra ha condizionato l'
immaginario, e influenzato il pregiudizio e la
discriminazione sociale delle malattie
ereditarie.
Proprio quest' anno ricorre il centenario dalla
pubblicazione dello studio che dimostrava le
basi ereditarie della malattia, e allo stesso
tempo dava origine a una campagna di
propaganda sociale che per decenni
trasformava la malattia in uno stigma, e i
malati in pazzi e bruti di cui la società doveva
liberarsi. Lo studio di Davenport del 1916,
intitolato «Huntington' s Chorea in Relation to
Heredity and Eugenics», era il risultato della
prima ricostruzione su larga scala, eseguita
con Elizabeth B. Murcey, di alberi genealogici
che includevano 12 generazioni di discendenti
da soggetti affetti da malattia di Huntington
nello stato di New York e nel New England.
La corea di Huntington (HD) era stata descritta
nei primi decenni dell' Ottocento e in modo clinicamente ben definito da George Huntington nel 1872. I
risultati di Davenport e Murcey confermarono la trasmissione autosomica dominante, dimostrando come
numerose persone affette discendessero da pochi progenitori. Sedici anni dopo, lo psichiatra americano
Percy R. Vessie usò quegli alberi genealogici per risalire alle origini della malattia sul suolo
statunitense, imputandola a tre uomini emigrati con le loro mogli nel 1632 in America, dal villaggio di
Bures St. Mary, nella contea del Suffolk, in Inghilterra. In questi luoghi era diffusa la stregoneria e le
donne furono perseguitate per i loro movimenti coreici e i comportamenti anomali. Sembrava che i tre
discendessero, a loro volta, da un progenitore comune, Mary Haste, e avevano dato origine alla più
vasta comunità di persone affette negli Stati Uniti.
La comunità più numerosa di malati di HD si trova in Venezuela, nei pressi del lago Maracaibo,
sebbene esistano sacche di alta incidenza in aree geografiche isolate, come la Tasmania, ma anche
nelle isole Mauritius. Lo studio della comunità venezuelana ha consentito di spiegare la genetica
molecolare della malattia e solo per questo meriterebbero di essere compensati e non discriminati. Gli
ingenti investimenti nella ricerca hanno portato ai test genetici e stanno preparando l' arrivo di terapie
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29 maggio 2016
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geniche per i malati del mondo sviluppato, mentre i poveri malati venezuelani non hanno e si teme non
avranno accesso a benefici medici.
La HD divenne dopo il 1916 rapidamente il modello di patologia ereditaria, peraltro con manifestazioni
comportamentali socialmente disturbanti, da usare per sensibilizzare l' opinione pubblica circa la
validità e praticabilità delle dottrine eugeniche. Non fu un caso che Davenport, il quale insieme a Harry
Laughlin fu il principale esponente del pensiero eugenico statunitense, avesse scelto di studiare la HD.
Con le sue descrizioni, egli influenzò le politiche eugeniche che si diffusero negli anni successivi in
numerosi stati federati degli Stati Uniti. Queste prevedevano, ad esempio, una selezione degli
immigrati, e Davenport giudicava «un' opera di lungimirante filantropia sterilizzare tutti quelli che hanno
già sviluppato la corea cronica e assicurare che come la loro progenie manifesti precocemente i sintomi
non dovrà riprodursi». Numerosi stati federali negli USA adottarono leggi per la sterilizzazione
obbligatoria, soprattutto dopo che la Corte Suprema approvò nel 1927 la legislazione che in Virginia la
prevedeva per diverse condizioni, ma non per la HD. Nella Germania nazista, invece, la malattia era
una delle nove che rendevano una persona idonea alla sterilizzazione obbligatoria secondo la legge del
14 luglio 1933. Solo i soggetti affetti erano inclusi, ma gli altri membri familiari dovevano essere
controllati.
Le pubblicazioni di Davenport e Vessie rimasero a lungo dei testi di riferimento per la HD, influenzando
la percezione culturale e la descrizioni mediche, cioè contribuendo ad alimentare la stigmatizzazione.
Non furono i soli. Anche un giovane neurologo inglese, MacDonald Critchley, nel 1934 sosteneva che
tutti i membri delle famiglie in cui era presente la malattia si sarebbero dimostrati «tendenti a
manifestare sintomi di tracce esageratamente psicotiche, e la storia di demenza, insania, suicidio,
criminalità, di dipendenza da alcol e droga si presenta ancora e ancora».
Dopo la seconda guerra mondiale genetisti del livello di James V. Neel difesero questa linea di
pensiero. Nel 1969 Thomas H. Gilmore e Mary B. Hans scoprivano che la donna accusata di
stregoneria, di cui parlava Vessie, non era l' antenata dei tre uomini emigrati da Bures St.
Mary. Inoltre, Alice Wexler, sorella della genetista Nancy Wexler a cui si deve la creazione del consorzio
che scoprì il gene implicato nella malattia, condusse ricerche mirate, trovando che gli atteggiamenti
disdicevoli di cui erano accusati i tre uomini e i loro discendenti consistevano in proteste politiche,
blasfemia e episodi di ubriachezza.
L' insegnamento più importante che viene dalla storia della HD è che la stigmatizzazione di cui sono
stati a lungo oggetto i malati è andata scomparendo con l' avanzare delle conoscenze scientifiche.
C' è voluta la scienza per disinnescare la cattiveria umana nei confronti di questi malati. Né la religione,
né l' etica, né la politica, etc, erano riuscite a far nulla.
L' avanzamento delle conoscenze scientifiche ha dimostrato che gli studi orientati da ideologie
eugeniche non erano fondati, che usavano le osservazioni per giustificare pregiudizi. Essi partivano dall'
idea che le varianti genetiche patologiche fossero prive di interesse conoscitivo, e da eliminare sulla
base di un completo fraintendimento della teoria darwiniana dell' evoluzione.
La malattia di Huntington ha mobilitato una cooperazione scientifica internazionale senza precedenti per
una malattia genetica rara, dove il cemento intellettuale è stata la passione e la dedizione per la ricerca
di base. Uno sforzo premiato con successi di portata storica. La comunità scientifica, e chi pianifica la
politica della ricerca biomedica dovrebbero guardare a questa impresa umana come a un esempio cui
ispirarsi.
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GILBERTO CORBELLINI
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