Rassegna Stampa 29 maggio 2016
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Rassegna Stampa 29 maggio 2016
CSV FC ASSIPROV Domenica, 29 maggio 2016 CSV FC ASSIPROV Domenica, 29 maggio 2016 Prime Pagine 29/05/2016 Prima Pagina 1 Corriere di Romagna (ed. Forli) 29/05/2016 Prima Pagina 2 Il Resto del Carlino (ed. Forli) ambiente e protezione civile 29/05/2016 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 12 3 Ripulito il "Cammino di Assisi" 28/05/2016 Forli Today 4 I volontari della Protezione Civile di... csv e scenario locale 28/05/2016 Cesena Today 6 Gatteo, weekend con la settimana dell' ospitalità e la "Pedalata... 28/05/2016 Forli Today 8 Giornata del volontario al giardino botanico di Valbonella 29/05/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 4 9 Terzo settore, un esercito di associazioni... 29/05/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 9 MARCELLO MANCINI Il calcio integrato può andare in gol 10 volontariato 29/05/2016 Avvenire Pagina 45 EUGENIO FATIGANTE, ARTURO CELLETTI «La famiglia soffre, misure nella Stabilità» 29/05/2016 Avvenire Pagina 69 PAOLO FERRARIO A Greco apre il condominio solidale 29/05/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 29 Un gene colpito dai pregiudizi GILBERTO CORBELLINI 11 14 16 29 maggio 2016 Corriere di Romagna (ed. Forli) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 29 maggio 2016 Il Resto del Carlino (ed. Forli) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 29 maggio 2016 Pagina 12 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) ambiente e protezione civile DOVADOLA Ripulito il "Cammino di Assisi" Protezione Civile in azione: il percorso conquista sempre più turisti DOVADOLA. I volontari della Protezione Civile di Dovadola hanno ripulito un lungo tratto del "Cammino di Assisi". In particolare la parte che costeggia la strada comunale che conduce a Montepaolo, dove l' itinerario ha inizio per poi snodarsi per 250 chilometri in sentieri perfettamente segnalati. Nel frattempo continua ad aumentare il numero dei pellegrini e dei camminatori lungo la direttrice Dovadola Assisi. «La stragrande maggioranza di coloro che sono partiti sino ad oggi commenta il sindaco Gabriele Zelli , sono stranieri provenienti da diversi paesi, come Australia, Stati Uniti, Canada, Brasile, Au stria, Ungheria, Repubblica Ceca, Germania, Svizzera e Polonia. È sicuramente un dato straordinario che ci de ve far riflettere». L' itinerario, a suo tempo ideato da Giordano Picchi, sta riscuotendo attenzione in Italia e al l' estero, non a caso il sito del cammino è tra i più consultati dopo quello di Santiago de Campostela proiettando Dovadola in una dimensione internazionale. A ciò si deve aggiungere che a livello regionale, da parte dell' Assessorato al Turismo e dell' Azienda di promozione turistica, si sta elaborando un progetto per la valorizzazione dei Cammini d' Italia che attraversano il territorio dell' Emilia Romagna. Due di questi interessano direttamente Dovadola; oltre a quello di Assisi anche il Cammino di Dante, mappato da poche settimane, che passa ovviamente per la Vallata dell' Acquacheta. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 28 maggio 2016 Forli Today ambiente e protezione civile I volontari della Protezione Civile di Dovadola ripuliscono il Cammino di Assisi I volontari della Protezione Civile di Dovadola ripuliscono il Cammino di Assisi Continua ad aumentare, giorno dopo giorno, il numero dei pellegrini e dei camminatori lungo la direttrice DovadolaAssisi Redazione I più letti di oggi 1. Esposto in Procura, Drei ritira la delega al Verde al vicesindaco Veronica Zanetti Nei giorni scorsi un gruppo di volontari della Protezione Civile di Dovadola ha ripulito un lungo tratto del Cammino di Assisi, in particolare la parte che costeggia la strada comunale che conduce a Montepaolo, dove l' itinerario ha inizio per poi snodarsi per 250 chilometri in sentieri perfettamente segnalati. Un percorso che si può effettuare in 1114 tappe secondo la le capacità di ciascun camminatore, con la certezza di trovare una doccia calda ogni sera al termine di una faticosa tappa, una trattoria per un pasto caldo e infine un letto per un sonno ristoratore. Nel frattempo continua ad aumentare, giorno dopo giorno, il numero dei pellegrini e dei camminatori lungo la direttrice Dovadola Assisi. "La stragrande maggioranza di coloro che sono partiti sino ad oggi commenta il sindaco Gabriele Zelli sono stranieri provenienti da diversi paesi, come Australia, Stati Uniti, Canada, Brasile, Austria, Ungheria, Repubblica Ceca, Germania, Svizzera e Polonia. È sicuramente un dato straordinario che ci deve far riflettere". L' itinerario, a suo tempo ideato da Giordano Picchi, sta riscuotendo attenzione in Italia e all' estero, non a caso il sito del cammino è tra i più consultati dopo quello di Santiago de Campostela proiettando Dovadola in una dimensione internazionale impensabile fino a qualche tempo fa. A ciò si deve aggiungere che a livello regionale, da parte dell' Assessorato al Turismo e dell' Azienda di Promozione Turistica, si sta elaborando un progetto per la valorizzazione dei Cammini d' Italia che attraversano il territorio dell' EmiliaRomagna. Due di questi interessano direttamente Dovadola; oltre a quello di Assisi anche il Cammino di Dante, mappato da poche settimane, che passa ovviamente per la Vallata dell' Acquacheta. "All' elaborazione del progetto prosegue il sindaco Zelli sto contribuendo con l' apporto delle mie conoscenze storiche e culturali, oltre che con la convinzione, maturata già da anni, che tali itinerari potranno in prospettiva portare un notevole incremento turistico delle nostre zone. Alla valorizzazione del Cammino di Assisi, che di fatto mette al centro dell' itinerario il Santuario di Montepaolo, la più importante testimonianza antoniana della Regione, e del Cammino di Dante, Dovadola deve unire la conoscenza della figura di Benedetta Bianchi Porro, la bellezza del territorio e Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 4 28 maggio 2016 < Segue Forli Today ambiente e protezione civile dell' ambiente per sviluppare un settore, quello del turismo, che è in forte fermento anche grazie agli investimenti effettuati nel corso degli ultimi anni da chi gestisce le strutture ricettive e di ristorazione della zona". Argomenti: Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 28 maggio 2016 Cesena Today csv e scenario locale Gatteo, weekend con la settimana dell' ospitalità e la "Pedalata del Donatore" 28 maggio 2016 02:24 Condivisioni Sabato e domenica intensi per Gatteo: si comincia con le rappresentazioni conclusive dei laboratori teatrali della "scuola di musica, canto e teatro" a Gatteo sabato 28 e domenica 29 maggio nel tradizionale appuntamento "Primavera per Nicole". Sabato 28 alle 21 il Teatro Pagliughi ospiterà "asSaggio di teatro", la serata dedicata ai saggi conclusivi dei laboratori per bambini e ragazzi che, durante l' anno scolastico, hanno partecipato ai corsi diretti da Marco Brambini. Domenica 29 maggio alle 20.30 sarà invece la volta di "Vietato ai maggiori di 18 anni se non accompagnati dai bambini", sempre per la regia di Marco Brambini, e del saggio conclusivo del laboratorio teatrale per adulti condotto da Giovanni Tomassini. Entrambe le serate, con ingresso a offerta libera, nascono dalla collaborazione tra Parrocchia di Gatteo, Associazione Diffusione Musica, Var associazione Ragazzi, Credito Cooperativo Romagnolo e Comune di Gatteo. E' l' italianissimo Moreno Il Biondo a chiudere la settimana dell' ospitalità dedicata agli amici tedeschi: a Gatteo Mare sabato 28 maggio la serata Auf wiedersehen Romagna, alle 21.30 in piazza della Libertà, proporrà un concerto all' insegna della più autentica tradizione musicale romagnola per salutare i più affezionati ospiti d' Oltralpe. Info 0547 86083 Vetture americane stile Cadillac e italianissimi gioiellini Ferrari al raduno d' auto vintage che ogni estate riporta Gatteo Mare nelle atmosfere retrò più affascinanti e gagliarde. Domenica 29 maggio dalle 17 i bolidi tornano in mostra sul lungomare gatteese grazie alla collaborazione tra gli hotel della zona di viale Giulio Cesare e l' Auto Moto Club Città di Cesena Dario Ambrosini. Al termine della colorata sfilata per le vie del paese auto e moto d' epoca sosteranno sul lungomare fino alle 23.30, mentre i piloti saranno ospiti a cena degli hotel aderenti. Info 0547 680055." Domenica 29 "Pedalata del Donatore" con i volontari AvisTradizionale "Pedalata del donatore" per tutti gli appassionati di cicloturismo della valle del Rubicone: domenica 29 maggio l' Avis invita tutti a pedalare con ritrovo alle 14 presso la sede di piazza Fracassi a Sant' Angelo, per l' iscrizione ad offerta libera a partire da 2 euro. Insieme si pedalerà poi in allegria per le vie del Comune i Gatteo, per giungere infine presso l' area parrocchiale San Michele, dove i ciclisti troveranno ad attenderli buffet con piadina, prosciutto e dolci. Seguirà premiazione a sorteggio tra i partecipanti con ricchi premi e una bicicletta in palio fra tutti i donatori. Info 334.9721664. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 6 28 maggio 2016 < Segue Cesena Today csv e scenario locale Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 28 maggio 2016 Forli Today csv e scenario locale Giornata del volontario al giardino botanico di Valbonella 28 maggio 2016 08:47 Condivisioni Nell' ambito dell' adesione del Parco Nazionale Foreste Casentinesi alla Carta Europea del Turismo Sostenibile , sarà possibile partecipare come volontari ad una giornata speciale seguendo da vicino gli operatori del Giardino Botanico. Dalla conoscenza delle fioriture all' osservazione della fauna selvatica, dall' accoglienza ai visitatori alle attività di educazione ambientale. I partecipanti potranno scoprire i retroscena della gestione e i segreti di questi 2 ettari di bosco che raccontano alcuni dei caratteri più salienti del Parco Nazionale. Dalle 09.30 alle 18.00 Un simpatico omaggio per tutti i partecipanti! Iscrizione obbligatoria entro domenica 29 maggio. Per info e iscrizioni: Segreteria unificata con Idro Ecomuseo delle Acque di Ridracoli Tel: 0543 917912 Centro Visite di Santa Sofia Tel: 0543 970249. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 29 maggio 2016 Pagina 4 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) csv e scenario locale SERVIZI ALLA PERSONA COMPARTO IN CRESCITA Terzo settore, un esercito di associazioni e volontari TERZO SETTORE, tassello fondamentale per il welfare. La rete cittadina è molto strutturata: nel nostro territorio collaborano e compartecipano insieme alle istituzioni nel settore dei servizi alla persona diverse realtà associative e non solo. Si tratta: 34 cooperative sociali (di cui 31 nella sola Cesena), 116 associazioni di volontariato operanti in ambito sociale e sociosanitario (di cui 101 a Cesena), 148 associazioni per la promozione sociale (delle quali 129 a Cesena), per un totale di 298 associazioni e cooperative sociali registrate. «Il terzo settore costituisce per il tessuto sociale cesenate una ossatura essenziale rimarca il gruppo consiliare del Pd cesenate e rimarchiamo che si è finalmente concluso il lungo e approfondito percorso che ha portato lo Stato a riconoscere ufficialmente il ruolo determinante che il terzo settore ha nel tessuto sociale italiano. «Grazie a questa riforma si va verso un riordino e una revisione delle discipline esistenti concentrando tutto in un unico codice del terzo settore rimarca il gruppo consiliare . A questo si aggiungono fasi importanti quali l' istituzione di un registro nazionale unico, la revisione delle misure di agevolazione fiscale, il riordino in materia di servizio civile, la scelta di un' unica sede di rappresentanza istituzionale come il onsiglio nazionale, la revisione del sistema dei centri per il volontariato, la riforma del servizio civile nazionale, l' istituzione della Fondazione Italia sociale, la definizione stessa del concetto di terzo settore. Tutte queste novità daranno la possibilità a tutte le associazioni, gli enti, i soggetti che si possono ascrivere in questo contesto di avere, non solo un riconoscimento ufficiale, ma anche delle interessanti opportunità, prima fra tutte la trasparenza e la legittimità». A PROPOSITO di rafforzamento del settore sociale nel nostro territorio, il centro Enaip ha inaugurato i nuovi locali in Galleria Isei. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 29 maggio 2016 Pagina 9 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) csv e scenario locale Evento L' Aiac ha organizzato un incontro con esperti e ragazzi disabili Il calcio integrato può andare in gol Savignano UN evento di spessore culturale si è tenuto alla sala Allende. Il primo convegno nazionale Aiac ( Associazione Italiana Allenatori Calcio) 'Diverso a chi? ' dedicato al calcio integrato vede protagonista ancora una volta la società sportiva Asca di Savignano. Il convegno, che è durato oltre due ore ed alla presenza di oltre un centinaio di persone, ha visto protagonisti anche gli istruttori Asca che hanno illustrato il percorso educativo dell' attività evidenziando le varie fasi del processo d' integrazione tra bambini e ragazzi con sindrome di down, autismo e ritardo mentale con i pari età normodotati facenti parte del settore giovanile. Si sono succeduti poi quattro relatori come Marco Calamai, allenatore professionista di pallacanestro e docente all' Università di Bologna e responsabile di oltre venti centri specializzati nel basket integrato, Francesca Marchetti consigliere in Regione per le politiche sociali, l' assessore allo sport di Cesena Christian Castorri e Marcello Mancini consigliere nazionale Aiac e responsabile del progetto solidale AiacOnlus. MARCELLO MANCINI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10 29 maggio 2016 Pagina 45 Avvenire volontariato «La famiglia soffre, misure nella Stabilità» ARTURO CELLETTI ED EUGENIO FATIGANTE Appena di ritorno dal vertice in Giappone dei leader del G7, i Grandi della Terra, Matteo Renzi si è prodotto in un vorticoso sabato in giro per l' Italia. La mattina alla Biennale di Venezia per la mostra dell' architettura, subito dopo al Porto Vecchio di Trieste, infine di nuovo sull' aereo che l' ha portato a Reggio Calabria per inaugurare il cosiddetto 'Ponte sullo Stretto energetico', il nuovo elettrodotto fra Calabria e Sicilia. Inseguirlo per un' intervista in una giornata simile non è impresa agevole. Ma il presidente del Consiglio ha voglia di rituffarsi nell' agone nazionale. E ci tiene a parlare e a raccontare la sua idea di un' Italia che si dibatte tra le difficoltà croniche dell' economia e le aspirazioni a un sistema politico diverso, segnato dalle elezioni amministrative ma soprattutto dal referendum costituzionale. Lei ha detto che nella prossima manovra occorre aiutare le famiglie. Sarà un intervento da 45 miliardi, come per l' Imu l' anno scorso, o un intervento strutturale? Per il momento è prematuro parlare di cifre. Noi abbiamo ridotto le tasse a tutte le famiglie italiane che hanno una casa. A chi guadagna meno di 1.500 euro con gli 80 euro. A chi vuole creare posti di lavoro con il Jobs act. A chi vuole investire al Sud con il credito di imposta. E poi alle aziende: il superammortamento al 140%, il costo del lavoro deducibile dall' Irap, l' Imu e l' Irap per l' agricoltura. Questi sono fatti, non promesse. Mai vista una riduzione così significativa della pressione fiscale. Ma sappiamo che le famiglie e il ceto medio soffrono ancora: dunque, nel 2017 interverremo per loro e con loro. Quanto e come lo stiamo valutando e lo decideremo a ottobre nella legge di stabilità. Nel governo pare esserci un 'fronte del bonus' che si contrappone a chi vorrebbe una misura più organica. Lei da che parte sta dato che, numeri alla mano, il carico fiscale negli ultimi anni è salito per le famiglie con figli a fronte di un suo calo generale? Il bonus bebè è un gesto di attenzione, non una misura strutturale. Giusto farlo, ma non è la risposta. La crisi demografica non si risolve con misure fiscali. Ma le misure fiscali che comunque faremo devono mettere al centro con più decisione la famiglia. Lo abbiamo detto e lo faremo. Come abbiamo mantenuto le altre promesse, dagli 80 euro fino all' Imu. Famiglie, Irpef, Ires, pensioni, Iva: l' agenda è fitta. Chiederà altra flessibilità alla Ue o farà una cernita fra queste misure? Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 11 29 maggio 2016 Pagina 45 < Segue Avvenire volontariato Non potremo fare tutto, è ovvio. Ma quello che abbiamo fatto e che stiamo facendo è perché il nostro governo ha cambiato passo in Europa. Grazie alle riforme abbiamo riconquistato credibilità, come Italia. E le riforme hanno portato la flessibilità rispetto alle allucinanti regole del Fiscal compact, che pure i governi precedenti avevano firmato. Tutto quello che abbiamo fatto e faremo in termini di stimoli fiscali si deve alla capacità di fare le riforme, dal lavoro alla legge elettorale, dalla 'buona scuola' alla pubblica amministrazione. Il governo ha vinto a Bruxelles la battaglia sulla flessibilità per il 2016, ma il debito pubblico non cala come dovrebbe. Non la ritiene una vittoria solo parziale, in assenza di un intervento più incisivo sulle regole Ue e dopo che il Fmi ha detto che l' Italia dovrà patire fino a metà degli anni 2020? I giudizi delle organizzazioni internazionali vanno letti per intero, non solo spezzettati. Il Fmi si dice anche impressionato dalle riforme italiane. Noi siamo bravi a guardare sempre il bicchiere mezzo vuoto, ed è un atteg giamento utile perché dobbiamo andare avanti sempre, cercare di fare ogni giorno meglio. Non fermarsi mai: io sono arrivato di notte dal G7 in Giappone e ieri ho corso per l' Italia, tra Venezia e Trieste, tra la Sicilia e la Calabria per mostrare gli impegni concreti del governo. Dunque: mai accontentarsi. Ma l' Italia è ripartita e ha recuperato credibilità. Quanto la preoccupa il referendum sulla Brexit? La Brexit sarebbe una sconfitta per l' Europa, ma sarebbe un disastro per il Regno Unito. Confido nella saggezza degli inglesi, non saranno così masochisti da tagliarsi il futuro. Serve un interventochoc per l' economia? No. L' unica cosa che serve è recuperare la fiducia. L' Italia ha tutto per poter essere leader nei prossimi vent' anni. Abbiamo iniziato un lavoro difficile e paziente di riforme. Ma la riforma strutturale che serve è restituire fiducia ai cittadini. È una componente fondamentale dell' economia. Siamo la seconda manifattura europea, siamo il Paese con il maggior livello di risparmio pro capite, abbiamo talenti invidiati in tutto il mondo, la qualità della vita che respiriamo in Italia ci porta al primo posto nella longevità a livello europeo e al secondo posto a livello globale. Non voglio predicare ottimismo, ma richiamare alla realtà. Il mondo del futuro chiederà bellezza, capitale umano e qualità: noi le abbiamo. Certo, ci sono problemi. Ma abbiamo tutte le carte in regole per affrontarli. Teme un rialzo della disoccupazione quando sarà svanito l' effettoincentivi? Per mesi ci hanno detto che il Jobs act avrebbe creato più disoccupati. Adesso vediamo che non è così. Che i disoccupati calano e gli occupati aumentano: 400mila persone hanno trovato un lavoro, quasi sempre a tempo indeterminato. Crescono i mutui. Il vero problema è che dobbiamo far ripartire gli investimenti. Un esempio numerico: nel biennio 20122013 con i governi Monti e Letta abbiamo fatto bandi di gara per 40 miliardi di euro, 20 l' anno. Con il nostro governo siamo passati a quasi 60 miliardi, 30 l' anno. Ma la media precrisi era più alta. Se non ripartono gli investimenti l' economia non tira: non bisogna essere keynesiani per dirlo, basta il buon senso. Ecco perché con Delrio, Lotti, De Vincenti e tutta la squadra del Cipe siamo ossessionati dagli investimenti. Ed ecco perché con Franceschini ho presentato i 500 milioni per le periferie a Venezia e i 50 milioni per il Porto Vecchio a Trieste. Gli altri parlano, noi cerchiamo di sbloccare i cantieri. Il Piano povertà non procede con passo spedito. Quando ci sarà il primo step? Questo è il primo piano organico sulla povertà mai fatto da un governo italiano. Ovvio che sia in ritardo, di appena 70 anni. Ma abbiamo a bordo le Fondazioni grazie al buon lavoro del presidente Guzzetti. E il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 12 29 maggio 2016 Pagina 45 < Segue Avvenire volontariato sottosegretario Nannicini segue personalmente le procedure. Sono convinto che l' unico modo strutturale per combattere la povertà è creare ricchezza, non solo fare piani di contrasto. Ma intanto ci mettiamo una pezza grazie anche al lavoro delle associazioni e del Terzo settore, che non finirò mai di ringraziare. Passiamo ai temi della politica. Non le chiediamo se è disposto a cambiare l' Italicum, ma un' altra domanda per la quale chiediamo una risposta sincera: è deluso dalla minoranza del Pd? Dopo due legislature inconcludenti finalmente si è fatta una nuova legge elettorale che ricalca il modello dei sindaci. Chi vince governa per 5 anni. Chi perde controlla e si prepara a governare. La sera delle elezioni si saprà chi ha vinto e se nessuno raggiunge il quorum c' è il ballottaggio. Nessuna grande alleanza. Perché dovremmo cambiare? Siamo passati dal potere di veto dei partiti al potere di voto dei cittadini. La domanda era però sulla minoranza... É vero, non ho risposto. Sì, sono deluso. Inutile girarci intorno. Avevo chiesto un minimo di sforzo per le amministrative. Una tregua nella polemica. Ogni giorno invece leader anche autorevoli cannoneggiano sul quartier generale con un linguaggio che non usano nemmeno le opposizioni più dure. Mi spiace, ma non posso farci niente. Noi siamo qui per ridare speranza agli italiani dopo che per anni la palude aveva inghiottito tutto: non ci faremo fermare da chi ha già avuto la sua possibilità di cambiare l' Italia e l' ha sprecata. Non c' è stato un solo giorno senza che dalla minoranza interna non sia partito qualcuno all' attacco contro la segreteria. Ma rispondiamo con un sorriso e andiamo avanti, parlando con i cittadini, non con i gruppi dirigenti. Al congresso vedremo chi ha la maggioranza. (prosegue a pagina 7) L' economia «Mai accontentarsi, ma l' Italia ha recuperato credibilità. Abbiamo tutto per poter essere leader nei prossimi 20 anni, ma la vera riforma strutturale che serve è restituire fiducia agli italiani. Al governo siamo ossessionati dagli investimenti: c' è un lavoro continuo che stiamo facendo» Vangelo e Costituzione Unioni civili I PROGETTI APERTI A sinistra: il presidente del Consiglio ieri in Calabria, per l' apertura di un elettrodotto. A destra: la firma di un protocollo d' intesa con le autorità locali per la valorizzazione delle aree del Porto Vecchio di Trieste. EUGENIO FATIGANTE, ARTURO CELLETTI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13 29 maggio 2016 Pagina 69 Avvenire volontariato A Greco apre il condominio solidale La struttura della parrocchia ospita rifugiati, adulti fragili, Rom e disabili Un angolo del quartiere che riprende vita e diventa paradigma di inclusione e riscatto sociale, superando anche le paure della gente e, anzi, aumentando il senso di sicurezza. Succede a Greco dove nei giorni scorsi è stata inaugurata la palazzina solidale realizzata, in cinque anni di lavoro, dal Consorzio Oikos, nato dall' incontro tra tre storiche cooperative milanesi: Spazio Aperto Servizi, Cascina Biblioteca e Farsi Prossimo. Nel 2012, Oikos ha ottenuto dalla Curia di Milano fino al 2042, la palazzina di via Carlo Conti 27, sotto forma di donazione modale del diritto di superficie. Con il sostegno di Fondazione Cariplo, Fondazione Banca del Monte di Lombardia ed Enel Cuore, ha completamente ristrutturato lo stabile, ormai da anni in disuso e fatiscente, ridonandolo alla comunità che gravita intorno alla par rocchia di San Martino in Greco. Realizzata su quattro piani, la palazzina solidale oggi ospita, al pianterreno, la cucina di M' ama food, progetto di catering della cooperativa Farsi Prossimo, che coinvolge un centinaio di donne rifugiate che in questo modo hanno la possibilità di lavorare valorizzando le loro tradizioni gastronomiche. Al primo piano ci sono un bilocale per adulti in difficoltà di Cascina Biblioteca e un trilocale, gestito dalla Comunità di Sant' Egidio, che attualmente ospita una famiglia Rom con tre figli piccoli. Al secondo piano e nella mansarda, Spazio Aperto Servizi e la Fondazione Idea Vita hanno ricavato un bilocale per adulti in difficoltà e una grande comunità destinata a persone con disabilità lieve. «Questo progetto ha un grande valore per il territorio ha detto il presidente del Consorzio Oikos, Francesco Abbà . Speriamo che il mix abitativo che proponiamo, tra situazioni di fragilità e normalità, e il dialogo nato con la comunità possano contribuire a costruire un welfare realmente comunitario, che investe sulla relazione, sull' attivazione del tessuto sociale e la valorizzazione delle risorse che gli stessi portatori di bisogno sono in grado di mettere in campo». Un valore aggiunto sottolineato dall' assessore alla Sicurezza, Marco Granelli, che ha ricordato l' importanza di «dare risposte alla do manda di qualità della vita e di sicurezza, intervenendo sul territorio e attivando percorsi di promozione della persona». Anche per l' assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, ciò che è stato realizzato a Greco è «quello che si dovrebbe fare sempre », attivando la collaborazione tra istituzioni e terzo settore. Per il parroco di San Martino, don Giuliano Savina, la palazzina solidale è il segno di «una comunità che si pensa Chiesa in un territorio » e, seguendo il Vangelo, «si prende cura dei poveri». Anche le iniziali diffidenze della popolazione, ha raccontato don Giuliano, sono state superate dalla serietà e dalla buona Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 14 29 maggio 2016 Pagina 69 < Segue Avvenire volontariato reputazione conquistata dal progetto, a cui ora un gruppo di parrocchiani sta attivamente partecipando come volontari. «Gestendo le fragilità ha aggiunto il direttore della Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti, sottolineando la vicinanza del condominio solidale al Refettorio Ambrosiano e al rifugio per senza fissa dimora della Stazione Centrale la sicurezza aumenta perché aumentano i legami tra le persone. Qui a Greco possiamo allora dire di essere usciti dalla paura per creare percorsi di speranza, aiutando le persone in difficoltà a camminare con le proprie gambe. Anche questo ha concluso Gualzetti dà significato all' essere parrocchia». RIPRODUZIONE RISERVATA Il progetto. PAOLO FERRARIO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15 29 maggio 2016 Pagina 29 Il Sole 24 Ore volontariato cent' anni di corea di huntington Un gene colpito dai pregiudizi Nel 1916 veniva pubblicato lo studio che dimostrava le basi ereditarie di una malattia fortemente stigmatizzata e poi oggetto di persecuzioni eugeniche Dall' 1 al 10 giugno l' Associazione Italiana Corea di Huntington (AICH) Milano Onlus organizza nel capoluogo lombardo, ma anche in altre città, eventi scientifici pubblici e iniziative di comunicazione per sensibilizzare l' opinione pubblica sulla malattia genetica che più di ogni altra ha condizionato l' immaginario, e influenzato il pregiudizio e la discriminazione sociale delle malattie ereditarie. Proprio quest' anno ricorre il centenario dalla pubblicazione dello studio che dimostrava le basi ereditarie della malattia, e allo stesso tempo dava origine a una campagna di propaganda sociale che per decenni trasformava la malattia in uno stigma, e i malati in pazzi e bruti di cui la società doveva liberarsi. Lo studio di Davenport del 1916, intitolato «Huntington' s Chorea in Relation to Heredity and Eugenics», era il risultato della prima ricostruzione su larga scala, eseguita con Elizabeth B. Murcey, di alberi genealogici che includevano 12 generazioni di discendenti da soggetti affetti da malattia di Huntington nello stato di New York e nel New England. La corea di Huntington (HD) era stata descritta nei primi decenni dell' Ottocento e in modo clinicamente ben definito da George Huntington nel 1872. I risultati di Davenport e Murcey confermarono la trasmissione autosomica dominante, dimostrando come numerose persone affette discendessero da pochi progenitori. Sedici anni dopo, lo psichiatra americano Percy R. Vessie usò quegli alberi genealogici per risalire alle origini della malattia sul suolo statunitense, imputandola a tre uomini emigrati con le loro mogli nel 1632 in America, dal villaggio di Bures St. Mary, nella contea del Suffolk, in Inghilterra. In questi luoghi era diffusa la stregoneria e le donne furono perseguitate per i loro movimenti coreici e i comportamenti anomali. Sembrava che i tre discendessero, a loro volta, da un progenitore comune, Mary Haste, e avevano dato origine alla più vasta comunità di persone affette negli Stati Uniti. La comunità più numerosa di malati di HD si trova in Venezuela, nei pressi del lago Maracaibo, sebbene esistano sacche di alta incidenza in aree geografiche isolate, come la Tasmania, ma anche nelle isole Mauritius. Lo studio della comunità venezuelana ha consentito di spiegare la genetica molecolare della malattia e solo per questo meriterebbero di essere compensati e non discriminati. Gli ingenti investimenti nella ricerca hanno portato ai test genetici e stanno preparando l' arrivo di terapie Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 16 29 maggio 2016 Pagina 29 < Segue Il Sole 24 Ore volontariato geniche per i malati del mondo sviluppato, mentre i poveri malati venezuelani non hanno e si teme non avranno accesso a benefici medici. La HD divenne dopo il 1916 rapidamente il modello di patologia ereditaria, peraltro con manifestazioni comportamentali socialmente disturbanti, da usare per sensibilizzare l' opinione pubblica circa la validità e praticabilità delle dottrine eugeniche. Non fu un caso che Davenport, il quale insieme a Harry Laughlin fu il principale esponente del pensiero eugenico statunitense, avesse scelto di studiare la HD. Con le sue descrizioni, egli influenzò le politiche eugeniche che si diffusero negli anni successivi in numerosi stati federati degli Stati Uniti. Queste prevedevano, ad esempio, una selezione degli immigrati, e Davenport giudicava «un' opera di lungimirante filantropia sterilizzare tutti quelli che hanno già sviluppato la corea cronica e assicurare che come la loro progenie manifesti precocemente i sintomi non dovrà riprodursi». Numerosi stati federali negli USA adottarono leggi per la sterilizzazione obbligatoria, soprattutto dopo che la Corte Suprema approvò nel 1927 la legislazione che in Virginia la prevedeva per diverse condizioni, ma non per la HD. Nella Germania nazista, invece, la malattia era una delle nove che rendevano una persona idonea alla sterilizzazione obbligatoria secondo la legge del 14 luglio 1933. Solo i soggetti affetti erano inclusi, ma gli altri membri familiari dovevano essere controllati. Le pubblicazioni di Davenport e Vessie rimasero a lungo dei testi di riferimento per la HD, influenzando la percezione culturale e la descrizioni mediche, cioè contribuendo ad alimentare la stigmatizzazione. Non furono i soli. Anche un giovane neurologo inglese, MacDonald Critchley, nel 1934 sosteneva che tutti i membri delle famiglie in cui era presente la malattia si sarebbero dimostrati «tendenti a manifestare sintomi di tracce esageratamente psicotiche, e la storia di demenza, insania, suicidio, criminalità, di dipendenza da alcol e droga si presenta ancora e ancora». Dopo la seconda guerra mondiale genetisti del livello di James V. Neel difesero questa linea di pensiero. Nel 1969 Thomas H. Gilmore e Mary B. Hans scoprivano che la donna accusata di stregoneria, di cui parlava Vessie, non era l' antenata dei tre uomini emigrati da Bures St. Mary. Inoltre, Alice Wexler, sorella della genetista Nancy Wexler a cui si deve la creazione del consorzio che scoprì il gene implicato nella malattia, condusse ricerche mirate, trovando che gli atteggiamenti disdicevoli di cui erano accusati i tre uomini e i loro discendenti consistevano in proteste politiche, blasfemia e episodi di ubriachezza. L' insegnamento più importante che viene dalla storia della HD è che la stigmatizzazione di cui sono stati a lungo oggetto i malati è andata scomparendo con l' avanzare delle conoscenze scientifiche. C' è voluta la scienza per disinnescare la cattiveria umana nei confronti di questi malati. Né la religione, né l' etica, né la politica, etc, erano riuscite a far nulla. L' avanzamento delle conoscenze scientifiche ha dimostrato che gli studi orientati da ideologie eugeniche non erano fondati, che usavano le osservazioni per giustificare pregiudizi. Essi partivano dall' idea che le varianti genetiche patologiche fossero prive di interesse conoscitivo, e da eliminare sulla base di un completo fraintendimento della teoria darwiniana dell' evoluzione. La malattia di Huntington ha mobilitato una cooperazione scientifica internazionale senza precedenti per una malattia genetica rara, dove il cemento intellettuale è stata la passione e la dedizione per la ricerca di base. Uno sforzo premiato con successi di portata storica. La comunità scientifica, e chi pianifica la politica della ricerca biomedica dovrebbero guardare a questa impresa umana come a un esempio cui ispirarsi. © RIPRODUZIONE RISERVATA. GILBERTO CORBELLINI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17