Riecco la Dinamo più bella
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Riecco la Dinamo più bella
Al PalaSerradimigni prestazione impeccabile dei sassaresi che vincono di 32 Riecco la Dinamo più bella Torino al tappeto, Final 8 di nuovo possibile David Bell a canestro In entrata per la Dinamo Banco di Sardegna Sassari [GLORIACALVI] SASSARI. La Dinamo più bella nel giorno più brutto: travolgente, spazza via Torino sotto un bel "trentello" (inatteso e forse anche esagerato) e tutti i fantasmi che stavano aleggiando sul suo capo. Partita perfetta, quella del Banco di Sardegna, senza neanche un momento di sbandamento: la partita dentro il match, la Fiat le ha buscate di santissima ragione senza riuscire mai a venire a capo di una partita nella quale solo il Banco di Sardegna ha dettato legge. Dal primo all'ultimo minuto. IL CUORE. Coraggiosissima, m a "politicamente" perfetta la scelta iniziale di Pasquini di gettare in quintetto il cuore della Dinamo: Devecchi e Sacchetti (ci fosse stato Vanuzzo avrebbe messo anche lui), insieme con Bell, Lacey e Lydeka. A star fuori dal referto sono i due maggiori indiziati: Carter e Olaseni. L'impatto è micidiale: sei triple su sette spingono avanti Sassari che va a chiudere il primo quarto sul 29-18 dopo aver toccato anche il +15. Non è una questione tecnica, o tattica: è proprio l'atteggiamento mentale della Dinamo a mettere angoscia e pressione agli attacchi di Torino (squadra che, senza Poeta, se costretta a ragionare perde molto della sua elasticità tattica). COMPATTEZZA. Troppa Le pagelle grazia, però, e questo fa parte della fisiologia di una partita di basket: il controbreak di 13-0 con il quale la Fiat riapre il m a t c h sfruttando anche qualche cortesia arbitrale, fa parte della dinamiche di u n a partita nella quale è umanamente comprensibile un sensibile calo di rendimento. Ma proprio qui il Banco di Sardegna dimostra di essere un po' più compatto del solito rintuzzando la falla e andando a chiudere a metà gara ancora avanti sul 42-31. Non ha sbandato, perché ha difeso duro su u n a squadra che non ama essere messa sotto pressione e che ha avuto grossi problemi a organiz- Johnson-Odom 5 II voto dovrebbe essere in realtà più basso perché ha fatto poco o nulla ma non va dimenticato che era reduce da un infortunio e tornava sul parquet zare il gioco contro quella difesa. FALLI. Unico neo i falli dei lunghi, sui quali la terza in grigio ha picchiato duro. Al rientro la Dinamo deve fare i conti anche con la zona che coach Vitucci chiama sul 47-37 e che Sassari fa saltare subito (56-41 a 2'51" del terzo quarto). Decisivi i dieci punti consecutivi di Stipcevic, uno che c'è sempre, più come realizzatore che come costruttore di gioco. Il Banco di Sardegna se ne va quando scatta l'ultimo quarto (70-47), così bene che Pasquini si è potuto perfino permettere il lusso di schierare il giovanissimo Ebeling (che ha ripagato con una tripla. Ormai il m a t c h era in cassaforte: perché Sassari ha tenuto lontano dalla partita u n giocatore come il temutissimo DJ Wriglit. Poi, si sa, è la difesa a creare la fiducia in attacco, e Sassari ha attaccato alla grande, al cospetto di un avversario invece sempre più sfiduciato. IL FUTURO. Chissà se è stata la partita della svolta: sicuramente questa vittoria riapre i giochi per il Final Four di Coppa Italia (in programma a febbraio a Rimini) e tiene anche aperta la possibilità di lottare per il quarto posto. Ma è soprattutto, questa, u n bellissimo regalo di Natale: la Dinamo è ripartita, la Dinamo è ancora la Dinamo. Nando Mura dopo una lunga assenza. Bell 7 , 5 Più realizzatore che playmaker perché chiude c o n i ò punti, conditi da molte triple che hanno spaccato la difesa avversaria: killer silenzioso ha fatto sempre male al momento giusto. Lacey 7,5 Una "formichina" che fa tante cose, non tutte sempre benissimo, ma fa tante cose, meritandosi in premio di "mister utilità". Presente in tutte le voci dello scout. Devecchi 8 Che goduria vederlo in quintetto, ma non solo per dare un segnale al campionato, e non solo per difendere: Jack la butta dentro, piazzando un paio di triple assassine che fanno crollare il piano gara di Torino che lo aveva battezzato. D'Ercole 7 Ottimo "stopper" si attacca a Washington quando Pasquini lo getta sul parquet per fare solo quello. Sacchetti 8 Leader, leader, leader: si attacca i gradi non del capitano ma del generale, diventando un punto di riferimento per i compagni. Grandissima prova di maturità, giocando bene nel pitturato ma anche aprendosi sul perimetro per sparare triple vincenti, che hanno fatto malissimo. Lydeka 7 Solo quattro punti a referto ma una presenza solidissima sul parquet: in difesa e anche in attacco a creare spazio (nel gioco alto-basso) ai compagni. Savanovic 7 Ottimo in post basso, dove va a giocare tantissimi palloni quando, fuori per falli Lydeka e Lawal, la Dinamo si era trovata nuda nel pitturato. Stipcevic 7,5 Panchina, tanta panchina, e pochi minuti in campo. Sembrava avviato a una partita ai margini quando all'improvviso piazza, da solo, un break di 10-0 scavando l'ultimo solco. Lawal 7 Penalizzato dai falli, ma è stato il giocatore che serviva alla Dinamo: intimidatore, stoppatore, schiacciatore. È lui, e non Bell, l'acquisto che può cambiare le sortì di questa stagione. Monaldi SV Non entrato. Ebeling 7 Primo canestro in A, una tripla dal corner, a partita vinta, ma fatela voi se ne siete capaci. Bravo. Pasquini 8 La sua vittoria, ancor prima di cominciare quando getta sul parquet un quintetto "storico" con Devecchi e Sacchetti. Poi non ne sbaglia una, attento, bravo a tenere sempre alta la tensione. Confermato, non era lui il problema. N. M.