Flyer - Istituto Svizzero

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Flyer - Istituto Svizzero
PAOLO GROSSI
Le proprietà
collettive
ieri, oggi
e domani
Terzo appuntamento del ciclo di seminari
Dalle pratiche del comune al diritto alla città
Martedì 23 aprile 2013, ore 19.30
Istituto Svizzero di Roma, via Ludovisi 48
La civiltà giuridica generata, a fine Settecento, dalla rivoluzione francese ebbe una impronta inflessibilmente
individualistica, trovando il suo fondamento e il suo cardine nella proprietà privata individuale. Questa era
considerata il presidio più valido della stessa libertà dell’individuo, ed è significativo che, nell’articolo 17
della Dichiarazione dei diritti dell’uomo con cui si avvìa a Parigi, nel 1789, il movimento rivoluzionario, venga senza
mezzi termini qualificata come sacra.
È ovvio che una siffatta civiltà giuridica respingesse ogni dimensione collettiva come eversiva dell’ordine politico,
tanto più se la si applicava alla appartenenza dei beni. L’unico modello socio-economico da tutelare era la proprietà
individuale, tentando con ogni mezzo la eliminazione di esperienze alternative. E comincia da allora quella
persecuzione per ogni forma di proprietà collettiva, che contraddistingue tutto il corso dell’Ottocento
e la prima metà del Novecento.
Dagli anni Cinquanta del secolo XX, ha preso campo un atteggiamento di maggiore consapevolezza.
Accanto alle proprietà individuali c’era una preziosa ricchezza da salvare, ricchezza di costumanze immemorabili,
di plurisecolare lavoro collettivo, di valori alternativi sociali economici culturali giuridici, tutti meritevoli di essere
conservati e irrobustiti quali espressione rilevante di una complessità sociale da riscoprire.
Orientato verso una valorizzazione di dimensioni diverse da quelle puramente individuali, è il movimento –
vivacissimo in Italia da alcuni anni – tendente a sottrarre alcuni beni, funzionali alla realizzazione dei diritti
fondamentali di ogni cittadino, dal potere di individui singoli e di gruppi particolari. È il problema dei cosiddetti
beni comuni, di cui tanto si parla tra i giuristi e sul quale ci sono anche importanti iniziative parlamentari.
Programma completo
Per una genealogia della proprietà
8 marzo, ore 17.00
Nuovo Cinema Palazzo, San Lorenzo
Ugo Mattei (Università di Torino)
Paolo Maddalena (vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale)
Michele Luminati (Direttore dell’Istituto Svizzero di Roma)
Dallo spazio urbano come bene comune al diritto alla città
10 aprile, ore 17.00
Nuovo Cinema Palazzo, San Lorenzo
Claude Raffestin (Università di Ginevra)
M. Rosaria Marella (Università di Perugia)
Enzo Scandurra (La Sapienza di Roma)
Agostino Petrillo (Politecnico di Milano)
Le proprietà collettive ieri, oggi e domani
23 aprile, ore 19.30
Istituto Svizzero di Roma
Paolo Grossi (Giudice Costituzionale della Repubblica Italiana)
Europa, cittadinanza e democrazia
22 maggio, ore 16.00
Università La Sapienza, Facoltà di Scienze Politiche
Etienne Balibar (Università di Paris X – Nanterre)
Istituto Svizzero di Roma
Via Ludovisi 48
I-00187 Roma
t +39 06 420 42 1
f +39 06 420 42 420
[email protected]
www.istitutosvizzero.it
Ciclo di seminari promosso dal Nuovo Cinema Palazzo in collaborazione
con l’Istituto Svizzero di Roma e la Libera Università Metropolitana (LUM)
Il diritto di avere diritti
Giugno, ore 17.00
Nuovo Cinema Palazzo, S. Lorenzo
Stefano Rodotà (La Sapienza di Roma)
Franz Werro (Università di Friburgo)
Città, globalizzazione, diritti
19 giugno, ore 17.00
Nuovo Cinema Palazzo, S. Lorenzo
Saskia Sassen (Columbia University)
Enti Finanziatori: Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia, Segreteria di Stato per l’educazione e la ricerca, Ufficio federale della cultura,
Ufficio federale delle costruzioni e della logistica. Partner: BSI, Canton Ticino, Città di Lugano, Università della Svizzera italiana
Paolo Grossi
Giudice Costituzionale della Repubblica Italiana. È stato docente di Storia
del diritto italiano presso l’Università degli Studi di Siena e docente di Storia
del diritto italiano medievale e moderno presso la facoltà di Giurisprudenza
dell’Università degli Studi di Firenze, di cui è stato Preside dal 1972 al 1975.
Dal 2006 al 2009 è stato docente di Storia del diritto italiano medievale e
moderno presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi Suor
Orsola Benincasa di Napoli.
Nel 1971 ha fondato – e diretto fino al 2002 – il Centro studi per la storia
del pensiero giuridico moderno, editore della prestigiosa rivista Quaderni
fiorentini sulla storia del pensiero giuridico moderno.
Ha ricevuto numerose lauree honoris causa in Giurisprudenza, tra cui
quelle conferitegli dall’Università di Francoforte sul Meno, dall’Università di
Stoccolma, dall’Università Autonoma di Barcellona, dall’Università Autonoma
di Madrid, dall’Università di Siviglia, dall’Università di Bologna, dall’Università
Federale di Rio Grande do Sul e dall’Università Federale di Paranà.
Tra le sue innumerevoli opere ricordiamo: Le situazioni reali nell’esperienza
giuridica medievale, Cedam, 1968; Un altro modo di possedere. L’emersione
di forme alternative di proprietà alla coscienza giuridica postunitaria, Giuffrè,
1977; La proprietà e le proprietà nell’officina dello storico, Giuffrè, 1988;
L’ordine giuridico medievale, Laterza, 2006; L’Europa del diritto, Laterza, 2007.