EURIBOR - Tassi in salita fino al 2014

EURIBOR in rialzo fino al 2014
Le rate dei mutui a tasso variabile salgono sull’ottovolante.
A luglio la Banca Centrale Europea (BCE) ha aumentato per la seconda volta nel
2011 dopo l’intervento del 25 aprile, il tasso tasso di riferimento di 25 basic points,
portando il costo del denaro dell’eurozona a 1,5%, lo stesso livello della primavera di
due anni fa.
Ciò significa che da questo mese di agosto, gli italiani
che hanno sottoscritto un mutuo a tasso variabile
agganciato al tasso BCE (circa il 2% del totale delle nuove
erogazioni dal 2008 a oggi) vedranno certamente un
incremento della rata.
Aumento che, invece, la gran parte degli altri mutui
variabili (quelli agganciati agli indici Euribor) hanno già
inglobato nelle ultime rate dato che l’Euribor è cresciuto in
anticipo centrando le previsioni sulle mosse della BCE.
Se si guarda in prospettiva l’andamento del’indice
Euribor 3mesi ci si aspetta che il trend rialzista continuerà
nei prossimi 3 anni.
Nel dettaglio, la rilevazione del dato effettivo dell’euribor 3mesi a Giugno è stata
1,63%, quindi già oltre il tasso BCE. La conferma dell’andamento futuro del tasso
Euribor arriva dai contratti Future, quotati sul mercato londinese Liffe, che proiettano
questo indice in lenta ma costante progressione nei prossimi 4 anni.
I contratti future che indicavano l’Euribor 3 mesi all'1,63% a giugno 2011 hanno
centrato precisamente l’obiettivo previsto.
Gli altri valori previsti per il futuro sono: al 2,14% a dicembre e poi al 2 % a giugno
2012 e al 2,3% a giugno 2013, 3% a settembre 2013, 3,15% a dicembre 2013 per poi
raggiungere il 3,3% a giugno 2014 che poi è un valore leggermente superiore alla
media nell'era dell'euro.
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Trend Euribor/3m
3,5
3
2,5
3,3
2,3
2,14
2
1,5
3,15
3
2
EURIBOR
1,63
1
0,5
0
giu-11 dic-11 giu-12 giu-13 set-13 dic-13 giu-14
EURIBOR
1,63
2,14
2
2,3
3
3,15
3,3
Ovviamente, in tema di mutui, nessuno ha la sfera di cristallo. Tuttavia, questi
contratti finanziari offrono un polso credibile (al netto di scenari del tutto
imprevedibili) dei tassi che verranno nel medio periodo.
Il che consente, a chi è indeciso oggi nella stipula di un nuovo mutuo o a chi sta
valutando l’opzione di una surroga/sostituzione del prestito in corso, di fare la scelta
più adeguata nel dubbio tra tasso fisso e variabile.
Nell’ipotesi di un finanziamento di 150.000,00 euro a 25 anni si parte oggi con
una rata di 723,07 euro, calcolata con un tasso annuo nominale del 3,15%. Nel caso
si verificassero i rialzi dei tassi previsti, la rata del mutuo a tasso variabile salirebbe
come di seguito indicato:
900
868,17
842,29 855,18
800
771,2
759
783,5
723,07
700
600
giu-11
dic-11
giu-12
giu-13
set-13
Rata tasso Variabile 723,07
771,2
759
783,5
842,29 855,18 868,17
Rata Tasso Fisso
dic-13
giu-14
876,89 876,89 876,89 876,89 876,89 876,89 876,89
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In ogni caso le rate del mutuo a tasso variabile, fino al 2014, dovrebbero restare
ancora al di sotto rispetto all’attuale rata di partenza di un mutuo a tasso fisso (oggi €
887,00) oggi calcolata al tasso del 5%.
Quindi, il verdetto degli strumenti finanziari che guardano al futuro dei tassi
variabili è chiaro:
il variabile non potrà che essere via via più caro nel prossimo
quadriennio
gli aumenti saranno inferiori al sovracosto che si sostiene oggi
stipulando un mutuo a tasso fisso.
Crotone, 16 agosto 2011
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