Metodi I Terzo appello
Transcript
Metodi I Terzo appello
Metodi I Terzo appello Problema I Si consideri l’equazione del calore ∂2u ∂u = 2 ∂x ∂t in [0, π] colle condizioni al bordo u(0, t) = 0, u(π, t) = π, e la condizione iniziale u(x, 0) = x + x(x − π). Cercare una funzione v(x, t) = u(x, t)+w(x) che soddisfi l’equazione del calore colle condizioni al bordo v(0, t) = v(π, t) = 0. Usando v(x, t) ricavare la serie di Fourier della soluzione u(x, t). Dire come converge la serie trovata. Problema II Sia H uno spazio di Hilbert e {en }∞ 1 un set ortonormale completo. 1) Si considerino i vettori fn = 1 en − nα en−1 , n n = 2, 3, . . . dove α è un numero reale. Trovare i valori di α per cui il set {fn }∞ 2 è completo e quelli per cui non è completo. 2) Dimostrare che l’operatore T = T1 − T2 , dove T1 en = 1 en , n T2 en = è continuo. 3) Trovarne gli autovalori e gli autovettori di T . Problema III 1) Calcolare la trasformata di Fourier di gε (x) = x − sin x , x 2 + ε2 1 en+1 , n+1 dove ε > 0. 2) Dimostrare che gε (x) → f (x) per ε → 0 in L2 (R), dove f (x) = x − sin x , x2 con ε > 0. 3) Calcolare la trasformata di Fourier di f (x) come limite (puntuale) delle trasformate di Fourier di gε (x) in L2 (R). [Basta calcolare il limite puntuale, perché si dimostra che se esistono sia il limite puntuale che il limite L2 , essi coincidono.] 2 Soluzioni Problema I Siccome sia v(x, t) = u(x, t) + w(x) che u(x, t) devono soddisfare l’equazione del calore, anche w(x) la deve soddisfare, ma questo vuol dire che è lineare in x: w(x) = ax + b. Le condizioni al bordo richiedono a = −1, b = 0, per cui v(x, t) = u(x, t) − x. La condizione iniziale diventa v(x, 0) = x(x − π). La soluzione per serie è ∞ X v(x, t) = 2 an sin(nx)e−n t . n=1 Gli an sono ottenuti imponendo x(x − π) = ∞ X an sin(nx). n=1 Facendo il prodotto scalare di entrambi i membri per sin(mx) otteniamo Z 4 2 π x(x − π) sin(mx)dx = 3 [(−1)m − 1] . am = π 0 m π Alla fine abbiamo u(x, t) = x − 2 ∞ 8 X e−(2k+1) t sin((2k + 1)x). π (2k + 1)3 k=0 La serie è totalmente convergente. Problema II P 1) Cerchiamo un vettore x = ∞ n=1 an en ortogonale a tutti gli fn : 1 an − nα an−1 = 0. n (fn , x) = Ricaviamo an = n α+1 α+1 an−1 = (n!) a1 , x = a1 ∞ X n=1 e dunque ||x||2 = |a1 |2 ∞ X (n!)2α+2 . n=1 3 en (n!)α+1 , Se α < −1 la serie converge e il set non è completo, invece se α > −1 la serie non converge e il set è completo. P 2) Sulle combinazioni lineari finite xN = N n=1 an en abbiamo T1 xN = N X an n=1 n en , T2 xN = N X an en+1 n=1 n+1 , per cui v v uN uN uX |an |2 uX 3 |an |2 t t + 6 ||xN ||. ||T xN || 6 ||T1 xN || + ||T2 xN || = 2 2 n (n + 1) 2 n=1 n=1 Pertanto T è limitato e la sua norma è 6 3/2. Essendo limitato è anche continuo. P 3) Gli autovettori x = ∞ n=1 an en con autovalore λ devono soddisfare λan = an − an−1 n per n > 1 e λa1 = a1 . Se λ = 1 abbiamo a1 arbitrario e an (1 − n) = an−1 . Se invece a1 = 0 λ è arbitrario, ma allora abbiamo an (1 − nλ) = an−1 . Se non esiste N tale che λ = 1/N otteniamo an = 0 per ogni n. Se esiste N tale che λ = 1/N abbiamo an = 0 per n < N e aN è arbitrario. Allora λ = 1/N sono gli autovalori e gli autovettori sono ∞ X (−N )n N ! en . yN = (n − N )! n=N Problema III 1) Sappiamo che F da cui anche F 1 2 x +1 1 2 x + ε2 = πe−|ω| , = π −ε|ω| e . ε Sfruttando la derivata, abbiamo x π d −ε|ω| = −i e = iπsign(ω)e−ε|ω| , F 2 2 x +ε ε dω mentre invece F Pertanto sin x 2 x + ε2 = π −ε|ω+1| e − e−ε|ω−1| 2iε 1 −ε|ω+1| −ε|ω| −ε|ω−1| F (gε ) = iπ sign(ω)e e −e . + 2ε 4 2) Abbiamo 2 Z +∞ ||f − gε || = dx|f (x)|2 −∞ ε4 6 ||f ||2 . (x2 + ε2 )2 Usando il teorema della convergenza dominata possiamo passare al limite sotto il segno di integrale, per cui gε (x) → f (x) in senso L2 (R). 3) Abbiamo 1 F (gε ) → iπ sign(ω) + (|ω − 1| − |ω + 1|) = F (f ) . 2 Questo è un limite puntuale, ma anche L2 , perché una successione fn che converge a f in L2 ammette una sottosuccessione che converge puntualmente quasi ovunque a f . 5