Notiziario Web n 11 2014
Transcript
Notiziario Web n 11 2014
NEWS n.11 del 12 settembre 2014 La Voce dell'apicoltore Notiziario ARAL Top news n. 11 2014 Miele: l'unica cosa che si produrrà sempre ARAL Associazione regionale Apicoltori Lazio Sede operativa: Via Albidona, 20 – 00040 Roma Tel. 06/7232131 CF 80400530582 P. IVA 0939641002 C. C. Postale /N. 64555006 Per la corrispondenza: Via di Tor Vergata 255 – 00133 Roma Cell. 3466281022; 3924578539 -Sito web www.aralonline.org - E Mail: [email protected] Questo notiziario viene inviato solo via E MAIL ad apicoltori, autorità. sanitari, enti di ricerca. In caso di rinuncia, previa comunicazione, si provvederà a depennare l'utente.. ***** 5) ARGOMENTI 1) Crollo della produzione del miele 2) Stampo della cera a pressione 3) Obblighi degli apicoltori 4) Gli alveari per autoconsumo 5) Per coloro che detengono Alveari 6) Controlli in apicoltura 7) Sicurezza alimentare per le api 8) Finanziamenti relativi al Regolamento CE 124/07 1 CROLLO DELLA PRODUZIONE DEL MIELE Un anno nero per il miele. Il maltempo non ha permesso alle api di volare per raccoglire il nettare. Pertanto la produzione di miele ha subito un calo che nel Lazio è di circa il 40%.. La pioggia ed i temporali non hanno mai abbandonato la penisola dall'inizio della primavera fino al mesi di luglio u.s. In tutto il territorio nazionale l'apicoltura ha registrato una pessima stagione produttiva con percentuali che sfiorano un calo del 60% . Un danno considerevole per il settore, di conseguenza anche per il settore agroalimentare. La coldiretti, sulla base di un'analisi sugli effetti delle piogge, delle perturbazioni che hanno colpito il territorio nazionale, afferma che la produzione di miele ha subito un calo che sfiora il 70% , con danni gravissimi nelle campagne. Le piogge intense, unite alle basse temperature, hanno affaticato anche le api, tanto che il raccolto di miele italiano è stato seriamente compromesso. STAMPO DELLA CERA A PRESSIONE I Fogli Cerei sono un componente dell'Arnia, e sono necessari per rendere più rapida l'attività delle api all'interno dell'Arnia. La cera viene elaborata dalle api a partire dal miele (per produrre un grammo di cera occorrono dai 8/10 grammi di miele. Poiché molti apicotori, nell'affidare la propria cera ai laboratori per la trasformazione in fogli cerei, temono l'inquinamento di questi, viene presentato uno stampo a pressione per fabbricare da soli i propri fogli cerei. L'attrezzo, fornito dalla LEGA. è formato da una struttura di acciaio inox e superfici stampanti in silicone, raffreddate da circolazione d'acqua. Il raffreddamento con acqua e le superfici di silicone permettono un facile distacco del foglio cereo senza l'uso di alcun lubrificante. Tale stampo ha la capacità di produrre 60 fogli per ora di 420x260 mm, misura Dadant. (Lega srl costruzioni apistiche, arnie, cera d'api ... www.legaitaly.com) 2 OBBLIGHI DEGLI APICOLTORI CHE PRODUCONO PER AUTOCONSUMO Nel territorio della Regione Lazio viene individuato nel numero di 10 unità il limite massimo di alveari (famiglie o sciami) che possono essere detenuti al fine esclusivo della produzione primaria per uso domestico privato (AUTOCONSUMO) . I prodotti dell’alveare da loro ottenuti non possono essere venduti. Tutti i possessori di alveari per tale finalità devono: • comunicare al Servizio Veterinario la consistenza degli apiari, ai sensi della Legge 313/2004, per il tramite della “Scheda Identificativa degli Apiari (denuncia degli Alveari); • essere iscritti all’Anagrafe Apistica e risultare, quindi, in possesso di Codice Aziendale rilasciato dalla AUSL di appartenenza; •detenere il Registro di consistenza degli apiari (carico e scarico); •utilizzare la dichiarazione di provenienza e di destinazione delle api nel caso di spostamenti a qualsiasi titolo di alveari, sciami, pacchi d’ape e regine ( Mod. 4). Tale dichiarazione deve essere sottoscritta sia dal detentore degli animali (apicoltore) che dal veterinario ufficiale. GLI ALVEARI PER AUTOCONSUMO Gli adempimenti di legge Chiunque detenga apiari è sottoposto a norme di legge di livello nazionale e regionale volte fondamentalmente ad assicurare il controllo sanitario del patrimonio apistico. Chi produce miele per venderlo si identifica come operatore del settore alimentare ed è quindi tenuto a osservare i regolamenti del cosiddetto pacchetto igiene e altre norme a garanzia del consumatore. Per prima cosa è necessario definire la figura dell'apicoltore, distinguendo le seguenti due categorie: - apicoltore amatoriale è colui che svolge questa attività con produzioni destinate esclusivamente all'autoconsumo ( Nel Lazio n. 10 alveari); il miele prodotto viene consumato in famiglia o regalato ad amici e parenti senza corresponsione di danaro. - produttore apistico è colui che esercita l'attività d'allevamento apistico a scopo prevalentemente economico e commerciale, per cui la totalità della produzione o la gran parte di questa è destinata alla vendita. PER COLORO CHE DETENGONO APIARI Per tutti gli apicoltori sia quelli amatoriali che i produttori apistici esistono degli adempimenti di legge di base che possono venire così identificati: - denuncia degli alveari posseduti, - rispetto delle distanze regolamentate per il posizionamento degli apiari, - rispetto delle norme sanitarie, - rispetto delle norme del codice civile per quanto riguarda la proprietà, il diritto di recupero degli sciami e la responsabilità civile per eventuali danni provocati durante l’attività di apicoltore. Il Divulgatore n° 3/2009 3 CONTROLLI DELLE AUTORITA' IN APICOLTURA Il MIPAAF , indipendentemente dall'anagrafe apistica che mi risulta sia già in vigore, ha autorizzato il Nucleo Antifrode Alimentari del Corpo della Guardia Forestale ad effettuare controlli presso tutte le aziende apistiche, compreso i produttori di miele solo per autoconsumo. Per quet'ultima categoria il controllo è limitato alla documentazione richiesta dalla legge della Regione Lazio n. 159 del 3 luglio 2013 e alla verifica del numero degli alveari che non devono superare le dieci unità. E' accertato che sono pochissimi coloro che riescono a rispettare tali limiti. Questo dipende in particolar modo dalla sciamatura che in questi ultimi anni è in forte aumento. Poiché anche gli sciami rientrano per legge nella contabilizzazione , si consiglia di aggiornare periodicamente il registro della consistenza degli alveari in quanto se, nella denuncia in scadenza alla fine di dicembre di ogni anno, si è nei limiti consentiti, la variazione riportata per eventuali incrementi o formazione di sciami sul registro (carico e scarico) può essere giustificata per l'anno in corso. . Non dimentichiamo che è obbligatorio contrassegnare ogni alveare con il proprio codice aziendale rilasciato dal Servizio veterinario della ASL di competenza territoriale. Francesco Coarelli SICUREZZA ALIMENTARE PER LE API C'è ancora molto da fare per salvare le api. Occorre che le istituzioni garantiscano beni decisamente più grandi quali la produttività agricola, la biodiversità, la salute ambientale. Per l'apicoltura è giunto il momento che il veterinario, non sia solo dispensatore di farmaci, ma anche disposto ad aiutare l’allevatore a fare scelte produttive in armonia con il benessere degli animali, la salubrità degli alimenti e la salute dell’ambiente. In alcune province del Lazio esistono già veterinari che hanno acquisito una notevole esperienza in apicoltura che non trascurarno il settore. È necessario però un intervento da parte della Regione Lazio per una programmazione che preveda un controllo ufficiale mirato al ripristino del rispetto delle norme europee sulla sicurezza alimentare anche in apicoltura, in modo che l’apicoltura possa ritornare sui binari della salute e della crescita. Nel 2012 sono stati prelevati 285 campioni di miele per la ricerca di residui; nessun controllo ufficiale è mai stato programmato sul polline, sulla pappa reale, sulla propoli. Nessun controllo sulla cera quale alimento, additivo alimentare e sotto prodotto di origine animale, sempre più carico di veleni e che rientra pericolosamente nella filiera alimentare come materiale a contatto di alimenti, mangimi ed animali. Al Mipaaf il compito determinante di indirizzare la politica agricola verso il sempre minore uso di agrofarmaci, per garantire davvero la vita delle api attraverso il miglioramento della produzione e commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura. 4 FINANZIAMENTO RELATIVO AL REGOLAMENTO CE 1234/07 In data 5 agosto 2014 la Regione Lazio- Assessorato all'Agricoltura, Caccia e Pesca-, in attuazione del Regolamento CE 1234/07, annualità 2014-2015, ( azioni dirette a migliorare le condizioni della produzione e commercializzazione dei prodotti dell'apicoltura), ha pubblicato il bando relativo all'assegnazione dei contributi per l'acquisto di attrezzature apistiche. Poiché la scadenza per la presentazione della richiesta di finanziamento è stata fissata per le ore 12 del 24 otttobre 2014, si invitano gli apicoltori interessati ad acquisire la documentazione necessaria recandosi presso le A.D.A. - Aree Decentrate di Agricoltura le cui sedi sono Roma : via Pianciani 16 - Tel, 06 51686614 Latina : via Villafranca 2/d - Tel. 0773 446622 Frosinone: via Adige 41- Tel. 0775 851670 Rieti: via Raccuini 21/A - Tel. 0746 264600 Viterbo: via Maresciallo Romiti 80 - Tel. 0761 298681 Il servizio di assitenza per la istruzione delle domande per la richiesta di finanziamento viene svolto anche dall'ARAL presso la propria sede operativa di via Albidona n. 200 Roma Morena. Chiedere del sig Massimo. La Direzione A.R.A.L. 5