Associazione Regionale
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Associazione Regionale Allevatori del Piemonte SINTESI DELL’ATTIVITA’ Anno 2014 SISTEMA ALLEVATORI DEL PIEMONTE Associazione Italiana Allevatori (A.I.A.) Via G. Tomassetti, 9 - 00161 ROMA - Tel. 06/854511 Fax 06/44249286 e-mail [email protected] Associazione Regionale Allevatori del Piemonte Via Livorno, 60 – c/o Environment Park - 10154 Torino – Tel. 011/2258451 Fax 011/2258459 e-mail: [email protected] Sezione Provinciale Allevatori di ALESSANDRIA Strada Alessandria, 13–15044 Quargnento (AL) - Tel. 0131/219358 Fax 0131/519728 e-mail: [email protected] Sezione Provinciale Allevatori di ASTI Via Guttuari, 23 - 14100 Asti - Tel. 0141/530690 Fax 0141/530690 e-mail: [email protected] Sezione Provinciale Allevatori di CUNEO Via Torre Roa, 13 – Fr. Madonna dell’Olmo - 12020 Cuneo - Tel. 0171/410800 Fax 0171/413863 - e-mail [email protected] Sezione Provinciale Allevatori di NOVARA V.C.O. Corso Vercelli, 120 - 28100 Novara - Tel. 0321/453140 Fax 0321/453373 e-mail: [email protected] Sezione Provinciale Allevatori di TORINO Via Traves, 46 – 10100 Torino - Tel. 011/4530059 Fax 011/4532952 e-mail: [email protected] Sezione Provinciale Allevatori di VERCELLI e BIELLA Via Viotti, 24 - 13100 Vercelli - Tel. 0161/54605 Fax 0161/257560 e-mail: [email protected] fanno inoltre parte del Sistema Allevatori, per quel che riguarda il Piemonte: Associazioni Nazionali Allevatori di Razza ANaBoRaPi – Carrù (CN) Coalvi – Carrù (CN) è inoltre socia di ARAP Associazione Regionale Produttori Latte Piemonte – Carmagnola (TO) “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 2 1.0 - RELAZIONE DEL PRESIDENTE A nome del Comitato Direttivo dell’Associazione Regionale Allevatori del Piemonte (A.R.A.P.) porgo un caloroso saluto agli allevatori delegati, alle autorità ed ai graditi ospiti che oggi intervengono all’Assemblea annuale dell’A.R.A.P. L’A.R.A.P. con il 2014 ha concluso il suo secondo anno di attività come Associazione di primo grado che opera nell’ambito dei servizi istituzionali (controlli funzionali, libri genealogici e anagrafi) dopo l’avvio del progetto di riorganizzazione. Oggi la riorganizzazione del “Sistema Allevatori Piemontese” relativamente alle suddette attività istituzionali si può ritenere completata. Dal 1^ febbraio al 1^ marzo 2014 il personale, prima in carico alle Associazioni Provinciali Allevatori (A.P.A.) del Piemonte e temporaneamente distaccato nel 2013 all’A.R.A.P., è stato assunto dall’Associazione Regionale. Con una certa soddisfazione possiamo dire che gli obiettivi principali che il Comitato Direttivo A.R.A.P. si era posto nell’ambito del progetto di riorganizzazione, vale a dire: - mantenimento dell’attività dei tecnici in allevamento; - adesione pressoché totale degli allevatori all’A.R.A.P. di 1^ grado; - contenimento delle quote associative, soprattutto per i territori con limitata attività zootecnica; - pareggio di bilancio; - contenimento degli esuberi del personale dipendente; sono stati raggiunti nonostante la consistente riduzione dei fondi pubblici stanziati per il nostro “Sistema” che, prendendo come base di riferimento il 2008, ha sfiorato il 40%. Dal punto di vista occupazionale il progetto di riorganizzazione ha comportato il ricorso ai pensionamenti, all’incentivo delle dimissioni volontarie, al lavoro part-time (soprattutto per il personale di ufficio) ed ai ricollocamenti presso le A.P.A. che hanno mantenuto attività tecniche; come già citato, il numero del personale in esubero è stato estremamente ridotto. Ad inizio 2014 l’A.R.A.P. ha assunto 105 dipendenti, dei quali 14 a part-time, che si sono aggiunti ai 16 dipendenti storici dell’A.R.A.P., dei quali 3 a part-time, mentre 7 dipendenti hanno continuato ad essere distaccati part-time dalle A.P.A. all’A.R.A.P.. “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 3 Nel 2014 l’attività dell’A.R.A.P., dal punto di vista economico, evidenzia, come nel 2013, un sostanziale pareggio di bilancio. Questo dato ci conforta ma allo stesso tempo occorre evidenziare che, nel prossimo futuro, l’A.R.A.P. dovrà necessariamente incrementare nel suo conto economico la quota degli ammortamenti in relazione all’esigenza di effettuare importanti investimenti, in modo particolare per quel che riguarda le attrezzature di laboratorio ed il parco auto dei tecnici, ciò al fine di mantenere alti i livelli dei servizi agli allevamenti. Analizzando gli aspetti tecnici si evidenzia, nel 2014, un incremento dei soci A.R.A.P., sia nel comparto dei Controlli Funzionali che in quello dell’anagrafe. I bovini da latte controllati hanno subito un incremento come anche le aziende, mentre per quel che riguarda i bovini da carne (99% di razza Piemontese) il numero di allevamenti e di capi si mantiene costante; analoga considerazione vale per il comparto ovi-caprino. Dal punto di vista produttivo si evidenziano ottimi risultati nell’allevamento della razza Frisona e della razza Pezzata Rossa Italiana per quel che riguarda le medie a livello piemontese dei principali parametri (produzione, qualità, consistenza). Le medie produttive delle due razze, specialmente della Frisona, si collocano al di sopra delle medie nazionali. Occorre evidenziare che, per la razza Frisona, la selezione genomica sta garantendo concreti risultati sia per quel che riguarda la linea maschile (es. incremento indici PFT), sia per la linea femminile (es. scelta mirata madri di toro). Il lavoro dell’A.R.A.P. dedicato alle razze “in via di estinzione” è stato, anche nel 2014, intenso ed importante. Per le razze interessate: Pezzata Rossa d’Oropa, BaràPustertaler e Tortonese-Varzese l’operatività è stata rivolta principalmente alla verifica delle caratteristiche di razza essenziali per l’iscrizione al RAB (Registro Anagrafico Bovini) dei soggetti e al mantenimento di un livello accettabile di consanguineità. L’A.R.A.P. auspica che, nel prossimo PSR, l’aiuto “accoppiato” destinato a queste razze in via di estinzione (non solo bovine ma anche ovi-caprine) venga mantenuto. Passando al settore carne, la nostra Razza Piemontese si conferma essere la 2^ razza per consistenza a livello nazionale, i numeri sono veramente importanti: 4.133 allevamenti e 263.000 capi; ma sono i trend genetici in crescita che ci confortano in particolar modo per quanto riguarda: accrescimento, muscolosità, facilità di nascita e di parto, a conferma della validità del lavoro portato avanti dall’A.R.A.P. e dall’A.N.A.Bo.Ra.Pi.. Non va dimenticato che i dati raccolti dal Sistema Allevatori nell’ambito della Piemontese hanno raggiunto un livello di multifunzionalità veramente “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 4 importante (origine, etichettatura, certificazione di razza, erogazione premi comunitari ecc.) indispensabile per tutta la filiera della Piemontese. In relazione alle necessità di riduzione della spesa pubblica, il “forfait” 2015 (procedura che definisce la spesa ammessa a contributo per l’attività dei controlli) determinerà una riduzione del numero medio di controlli carne da 6-9 a 6-7. La scrivente in accordo con l’A.N.A.Bo.Ra.Pi. sta operando al fine di poter conseguire, fermo restando il numero totale dei controlli, una maggior flessibilità operativa in funzione delle tipologie e delle consistenze degli allevamenti. Relativamente al comparto della linea vacca-vitello l’A.R.A.P., nel 2014, si è fatta promotrice, congiuntamente all’A.N.A.Bo.Ra.Pi., di mozioni rivolte agli enti pubblici competenti mirate a garantire anche nel nuovo PSR (2014-2020) le necessarie risorse “accoppiate” a favore di questo comparto strategico, risorse che, oggi possiamo confermarlo, sono state assegnate. Permane l’incertezza in merito al riconoscimento della importante qualifica IGP “Vitellone Piemontese della coscia”, certificazione prestigiosa che può aprire importanti sbocchi sul mercato per la carne di razza Piemontese. Tutti gli enti interessati, in primis COALVI e ANABORAPI, stanno operando con il massimo impegno per trovare una soluzione che consenta di conseguire l’IGP tanto auspicata da tutta la filiera. Per il comparto ovi-caprino rileviamo ancora alcune criticità che, anche grazie alla nuova gestione dell’ASSONAPA, iniziano ad essere affrontate e, noi auspichiamo, risolte. Mi riferisco principalmente all’attività di valutazione degli animali ed alla presa visione, nelle sedi competenti (commissioni Tecniche), delle esigenze espresse dalla base allevatoriale (vedi Pecora delle Langhe). Con la riorganizzazione l’A.R.A.P. ha posto l’attenzione non solo al contenimento dei costi ma ha operato anche nell’ottica della differenziazione e miglioramento dei servizi, dell’innovazione e della ricerca. Nel 2014 sono stati dati in dotazione ai tecnici i nuovi cattura-dati che congiuntamente al nuovo programma SIALL.CF (messo a disposizione dall’A.I.A.) consentono di “chiudere” direttamente in allevamento i controlli funzionali con una riduzione degli errori, un incremento della velocità di elaborazione e disponibilità dei dati e la predisposizione di utili elaborati (es. “sintetico collettivo”). Tramite l’Associazione Italiana Allevatori (A.I.A.) è stata messa a disposizione la procedura di gestione aziendale per gli allevamenti bovini da latte SI@lleva che si sta rivelando valida sia per la facilità di gestione che per la qualità ed utilità degli elaborati messi a “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 5 disposizione. Nell’ambito dei controlli bovini latte l’A.R.A.P. ha proposto agli allevatori il mantenimento del controllo AT4, (che prevede 10-11 visite/anno) in alternativa al controllo previsto dal “forfait” AT5 (9 visite/anno) con un incremento della quota associativa. Ci conforta constatare che l’adesione a questa iniziativa ha interessato il 70% circa degli allevamenti, ciò a conferma dell’utilità dei nostri servizi. Per quel che riguarda il comparto bovini carne i tecnici di campagna sono stati abilitati, in accordo con l’A.N.A.Bo.Ra.Pi., ad eseguire le valutazioni morfologiche sulle fattrici; l’A.R.A.P. sta inoltre operando al fine di formare i tecnici per abilitarli alla stesura dei piani di accoppiamento. In merito ai servizi del settore ovi-caprino l’A.R.A.P., in accordo con ASSONAPA, ha definito la formazione di un numero congruo di valutatori al fine di porre rimedio alla criticità del “servizio valutazioni morfologiche”. Nel 2014 è iniziata la “migrazione” sulla procedura A.I.A.-SIALL.CF anche dei controlli ovi caprini. Con la “migrazione” la qualità dei controlli e dei servizi collegati sarà sicuramente migliorata. Per quel che riguarda l’attività di assistenza tecnica specialistica l’A.R.A.P., nel settembre 2014, ha attivato il nuovo servizio per le stalle dei bovini da latte denominato “Dairy Self”. Questo servizio, in estrema sintesi, consente il conseguimento di obiettivi utili agli allevamenti, in termini di produttività e contenimento del costo della razione, con ricadute positive nell’ambito del corretto utilizzo del territorio in linea con le esigenze della politica comunitaria e più in generale dei consumatori. Il calendario delle manifestazioni zootecniche, nonostante le criticità dovute al taglio delle risorse ed alla diminuzione del personale, è stato ricco di iniziative che hanno interessato tutti i comparti zootecnici. Le iniziative a carattere regionale, nazionale, provinciale e locale sono state 28 e si sono confermate una valida occasione per promuovere e valorizzare l’attività zootecnica svolta in Piemonte. Passando all’attività del Laboratorio “Centro Latte” il 2014 ha evidenziato un ulteriore incremento delle analisi afferenti i controlli funzionali latte parametri: grasso, proteine, lattosio, cellule somatiche, urea e caseina (+ 5%) con circa 860.000 campioni di singola vacca analizzati. Se a questo numero di campioni si aggiungono le analisi afferenti il progetto Bovilat e le analisi degli autocontrolli e dell’assistenza “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 6 tecnica il numero complessivo di campioni analizzati in automatico dal laboratorio nel 2014 si attesta sul milione di unità. Il laboratorio A.R.A.P., con 47 prove accreditate, si conferma essere una struttura tecnica e di supporto strategica per tutti i servizi tecnici svolti nei nostri allevamenti ma anche nell’ambito delle PMI lattiero casearie e mangimistiche. Infatti oltre alle analisi afferenti i controlli funzionali il laboratorio ha sviluppato servizi specifici nell’ambito delle analisi dei foraggi, delle analisi delle micotossine, delle analisi microbiologiche ecc. senza dimenticare l’attività di ricerca che vede il laboratorio impegnato su più fronti tutti di diretto interesse per l’attività zootecnica. Nel 2014 l’A.R.A.P. ha attivato il nuovo SITO WEB che riporta tutti i contenuti dell’attività del Sistema, i contatti ed i link. Un ulteriore strumento che agevola l’accesso ai servizi A.R.A.P. ed alle informazioni di divulgazione utili per il nostro Sistema. I dettagli delle informazioni che oggi ho cercato di sintetizzare sono riportate nella relazione del Comitato Direttivo A.R.A.P.. PROGETTO DI FUSIONE DELLE A.P.A. NELL’A.R.A.P. Attualmente le A.P.A. del Piemonte, in seguito alla “regionalizzazione” dell’attività dei controlli funzionali e dei Libri Genealogici si trovano nella situazione di non esercitare più la storica attività istituzionale che consentiva loro di mantenere lo “status di Ente no profit” ed il mantenimento della personalità giuridica. Questa situazione ha determinato la volontà della maggior parte delle A.P.A. di attivare, in collaborazione con l’A.R.A.P., il progetto di fusione delle A.P.A. stesse in A.R.A.P. ciò al fine di scongiurare ogni eventuale rischio di perdita dei patrimoni delle A.P.A., patrimoni costituiti nel corso della loro lunga e proficua attività. Ricordo che i patrimoni delle A.P.A., in caso di loro scioglimento, devono, a norma di Statuto, essere devoluti ad altri Enti con fini di pubblica utilità. Hanno aderito a questo progetto: l’A.R.A.P., l’A.P.A. di Cuneo, l’A.P.A. di Asti e l’A.P.A. di Vercelli-Biella. Le A.P.A. di Alessandria e di Novara-V.C.O. hanno intrapreso la strada della liquidazione, mentre l’A.P.A. di Torino ha, per il momento, deciso di non aderire al progetto. “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 7 Oggi dopo l’Assemblea A.R.A.P. sono stati convocati i Comitati Direttivi delle Associazioni con all’o.d.g. l’approvazione del progetto di fusione. Dopo le suddette approvazioni dovranno essere convocate, entro il mese di settembre p.v., le assemblee straordinarie dell’A.R.A.P. e delle A.P.A. interessate. Le assemblee straordinarie dovranno deliberare l’approvazione del progetto di fusione. Seguirà quindi l’atto notarile di fusione con il passaggio delle proprietà-patrimoni dalle A.P.A. all’A.R.A.P. e la predisposizione di un unico bilancio in capo all’Associazione Regionale. Con la “fusione” tutte le attività, oggi ancora svolte dalle A.P.A., passeranno all’A.R.A.P. (es. attività recapiti, vendita seme, vendita prodotti ed attrezzature, vendita marche auricolari, ecc.), con importanti ricadute in termini principalmente di contenimento dei costi dei servizi e diffusione dei servizi stessi su tutto il territorio regionale. Ricordo che, a partire dal 2013, con la regionalizzazione dell’attività istituzionale gli allevatori delle provincie piemontesi con limitata attività zootecnica hanno già beneficiato di una importante riduzione delle quote associative. Questi primi due anni di attività dell’A.R.A.P. di primo grado sono stati caratterizzati da un lavoro intenso che è stato portato avanti con la consapevolezza della necessità di dare continuità e sviluppo al Sistema delle associazioni degli allevatori. In un momento di crisi economica del nostro Paese, con tutte le incertezze ed i rischi che si stanno profilando sulle filiere zootecniche, vedi la fine del regime delle quote latte, la diminuzione dei premi dei prodotti zootecnici, la volatilità dei costi dei fattori di produzione, la crescente liberalizzazione dei mercati internazionali ecc., era doveroso garantire l’operatività dell’Associazione Regionale Allevatori che, ricordo, opera nell’ambito del più ampio Sistema Nazionale costituito da A.I.A. e A.N.A.. Come già accennato in precedenza l’operatività e la professionalità dei nostri tecnici consente la disponibilità di dati ed di informazioni indispensabili per far conseguire alle nostre produzioni zootecniche i livelli di qualità, di sicurezza, di attestazione del benessere animale, di sostenibilità, di certificazione dell’origine, di tracciabilità ed etichettatura indispensabili a garantire competitività alle PMI “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 8 zootecniche. Questi concetti li abbiamo espressi tante volte in tante occasioni ed oggi li ricordiamo ancora con forza. In conclusione intendo ringraziare tutti gli enti e le organizzazioni con le quali l’A.R.A.P. ha collaborato nel corso del 2014. Un particolare ringraziamento lo rivolgo: a tutto il personale A.R.A.P., all’Università di Agraria di Torino per la collaborazione fornita nell’ambito dell’attivazione del progetto “Dairy Self” ed all’Assessore Giorgio Ferrero per l’attenzione che ha riservata al nostro Sistema, garantendo, seppur con le riduzioni più volte citate, le risorse strategiche per l’attività di selezione e per il progetto di ricerca Bovilat. In qualità di Presidente A.R.A.P. intendo inoltre ringraziare i componenti del Comitato Direttivo dell’Associazione Regionale Allevatori e tutti gli allevatori soci che hanno dato fiducia alla nostra Associazione; possiamo affermare che, fino ad oggi, questa fiducia è stata ricompensata con fatti concreti che in questa relazione ho cercato di sintetizzare. Con la conclusione del progetto di fusione per incorporazione delle A.P.A. nell’A.R.A.P., si concluderà il ciclo delle A.P.A. del Piemonte che è stato lungo e produttivo grazie all’impegno di molti allevatori che, in 50-60 anni di attività, si sono impegnati (a titolo gratuito) come amministratori delle A.P.A.. A tutti questi allevatori rivolgo un grazie di cuore. Con l’incorporazione l’A.R.A.P. diventerà più forte e più strutturata e, ne son convinto, potrà, con l’aiuto delle istituzioni, garantire su tutto il territorio piemontese, e sottolineo tutto (pianura,collina e montagna), i servizi tecnici necessari al comparto zootecnico regionale. Come mia consuetudine l’ultimo doveroso ed importante grazie lo rivolgo alla mia famiglia che mi consente da molto tempo di adempiere a tutti i miei impegni nell’ambito del nostro Sistema Allevatori. “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 9 2.0. PATRIMONIO ZOOTECNICO In Tabella 1 sono riportati i dati relativi al patrimonio zootecnico regionale, forniti dall’Assessorato Regionale alla Sanità – Assistenza Veterinaria. Il patrimonio bovino della Regione Piemonte si attesta a circa il 13% dell’intero patrimonio nazionale. Dall’esame dei dati riferiti all’anno 2014 si può notare un dato sostanzialmente stabile relativo al patrimonio bovino zootecnico del Piemonte. Interessante l’incremento osservato di circa 10.000 capi per il settore ovi-caprino. Anche il comparto suino nel 2014 ha evidenziato un leggero incremento del numero totale di capi. Il settore equino, dopo in netto aumento del numero di capi nel 2013, presenta per il 2014 una consistenza in linea con gli anni precedenti pari a oltre 30.000 capi. Tabella 1. Numero capi di tutte le categorie SPECIE Bovini 2014 2013 2012 2010 2008 2006 riproduzione 602.364 603.528 601.092 612.695 623.573 617.805 ristallo 185.826 184.155 185.451 212.578 218.321 232.572 788.190 787.683 786.543 825.273 841.894 850.377 riproduzione 371.612 365.711 348.873 419393 429.664 448.612 ingrasso 809.039 766.545 769.635 782.601 724.944 809.612 TOTALE 1.180.651 1.132.256 1.118.508 1.201.994 1.154.608 1.258.224 115.979 110.032 107.514 112.229 114.276 174.772 78.111 74.273 71.407 68.488 70.786 n.d. 194.090 184.305 178.921 180.717 185.062 n.d. 31.740 35.762 31.848 28.913 26.504 n.d. TOTALE Suini Ovini Caprini TOTALE Equini “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 10 3.0. ATTIVITA’ SISTEMA ALLEVATORI PIEMONTESE Come da tradizione sintetizziamo nelle tabelle successive le principali attività istituzionali, di laboratorio e di ricerca svolte dal “Sistema Allevatori del Piemonte” che ricordiamo, dal 1^ gennaio 2013, si è ristrutturato a livello regionale costituendo l’Associazione Regionale Allevatori del Piemonte di 1^ grado che associa direttamente gli allevatori piemontesi. Il numero di Soci dell’ARAP di 1^ grado ha mostrato in questi primi due anni operativi un incremento incoraggiante (Tabella 2) Tabella 2. Andamento del numeri di Soci dell’ARAP di 1^ grado Sezioni Provinciali Allevatori (SPA) 2014 2013 Alessandria 227 211 Asti 404 398 2.772 2.758 259 260 1.701 1.623 458 462 5.821 5.712 Cuneo Novara e VCO Torino Vercelli e Biella Totale 3.1. ANAGRAFI Nell’ambito dell’attività del Sistema Allevatori il servizio legato all’anagrafe bovina rappresentare una delle attività basilare dell’intero settore. Il servizio viene svolto in particolar modo per gli allevamenti iscritti al Libro Genealogico. In Tabella 3 sono riportati il numero di allevamenti seguiti nel 2014 per ogni Sezione Provinciale Allevatori (S.P.A.). E’ importante sottolineare come l’attività dell’anagrafe ponga la massima attenzione, anche attraverso procedure informatiche ad hoc, all’allineamento dei dati tra le banche dati dei Libri Genealogici e quelli dell’anagrafe stessa. Anche nel 2014 sono proseguiti i servizi connessi all’anagrafe, vale a dire: l’acquisto delle marche auricolari, la gestione dei registri aziendali e la consegne delle “rimarcature”. Nello specifico la gestione delle marche auricolari è “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 11 rimasta in capo alle APA piemontesi. Sottolineiamo come i bovini nati dopo 1 maggio 2015 non dovranno più essere scortati dal passaporto. Tabella 3. Servizio Anagrafe Bovini – numero allevamenti seguiti SPA 2014 2013 Alessandria Asti Cuneo Novara e VCO Torino Vercelli e Biella 96 142 1.308 121 678 252 2.597 84 129 1.281 121 684 257 2.556 Totale Dall’esame della Tabella 3 si evince la stabilità e la continuità nel tempo delle attività del servizio anagrafe. Anche le attività in capo all’anagrafe equina sono proseguite con la registrazione dei nuovi nati e con l’identificazione dei soggetti adulti ancora presenti sul territorio regionale e non ancora identificati (Tabella 4). Tabella 4. Servizio Anagrafe Equini S.P.A. Anno Identificazioni Registrazione Passaggi di Duplicati e schede cavalli, asini e muli passaporti proprietà macellazione 2014 2013 2014 2013 2014 2013 2014 2013 Alessandria 188 242 68 86 435 359 2 0 Asti 238 181 94 182 419 408 4 1 Cuneo 516 514 834 837 1.275 1.457 13 3 Novara e VCO 272 293 784 694 702 753 36 47 Torino 432 566 356 317 1.418 1.457 16 9 Vercelli e Biella TOTALE 256 281 85 132 371 337 15 5 1.902 2.077 2.221 2.248 4.620 4.771 86 65 Dall’esame della Tabella 4 si può notare come l’attività legata all’Anagrafe Equina, analogamente a quella bovina, rappresenti un servizio consolidato nel tempo. Il numero di capi registrati nel 2014 è di fatto stabile rispetto al 2013, a conferma della ormai pressoché raggiunta regolarizzazione delle situazioni pregresse. “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 12 3.2. CONTROLLI FUNZIONALI (CC.FF.) e TENUTA DEI LIBRI GENEALOGICI (LL.GG.) Nel corso del 2014 sono stati sottoposti a controllo funzionale 5.821 allevamenti (Tabella 5) e 289.113 capi (Tabella 6). Dall’esame delle Tabelle 5 e 6 si può osservare come l’attività di selezione, nel 2014 a livello regionale si evidenzia un incremento del numero di allevamenti e capi seguiti. Tabella 5. Andamento allevamenti sottoposti ai Controlli Funzionali in Piemonte ( dati consuntivi “forfait” 2014) 2014 2013 2012 2011 2010 2009 Bovini latte 1.212 1.159 1.169 1.185 1.190 1.194 Bovini carne 3.911 3.919 3.975 4.042 3.967 3.795 76 79 86 96 93 101 Caprini Ovini latte 32 34 37 38 40 43 Ovini carne Suini 226 9 227 10 212 10 213 11 232 11 199 13 Conigli 29 7 35 37 43 49 Equini 323 308 322 321 263 185 3 5.821 4 5.747 4 5.850 4 5.947 4 5.843 3 5.582 Bufalini Totale Tabella 6. Andamento capi sottoposti ai Controlli Funzionali in Piemonte (dati consuntivi “forfait” 2014) 2014 2013 2012 2011 2010 Bovini latte 116.210 111.231 108.779 106.200 102.281 99.213 Bovini carne 145.686 145.288 146.949 147.939 147.609 140.759 6.631 6.362 6.110 6.401 6.127 6.267 1.935 16.136 1.929 17.317 1.814 17.388 1.931 16.531 2.018 17.310 2.044 13.877 Suini Conigli 596 218 1.016 600 1.310 1.280 1.659 1.226 1.476 1.312 1.538 1.378 Equini 467 461 457 459 390 304 Bufalini 1.234 1.248 1.354 1.396 1.290 1.086 Totale 289.113 285.452 285.441 283.742 279.813 266.466 Caprini Ovini latte Ovini carne 2009 “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 13 Le diverse tipologie di controllo funzionale utilizzate per il comparto bovino nel 2014, riconosciute in ambito ICAR (Comitato Internazionale di Controllo), sono così suddivise: LATTE Controllo A4 Frequenza da 26 a 33 giorni. Rilevamento della produzione su tutte le mungiture effettuate nel giornata; prelievo proporzionale sulle mungiture effettuate. Controllo ATJ Frequenza da 26 a 33 giorni. Utilizzato nelle Aziende dotate di lattometri elettronici omologati. Le produzioni vengono rilevate in una mungitura dal controllore e l’altra o le altre raccolte direttamente dai lattometri elettronici. Presenza del controllore e prelievo effettuato con obbligo di alternanza Mattino/Sera o Mattino/Pomeriggio/Sera. Controllo AT4 Frequenza da 26 a 33 giorni. Rilevo delle produzioni e prelievo su una sola mungitura con obbligo di alternanza Mattino/Sera o Mattino/Pomeriggio/Sera. Controllo AT5 Frequenza da 32 a 40 giorni. Rilevo delle produzioni e prelievo su una sola mungitura con obbligo di alternanza Mattino/Sera o Mattino/Pomeriggio/Sera. Su questo metodo il sistema di finanziamento a forfait parametra tutta la spesa ammessa a contributo Controllo ROBOT Prelievo e raccolta dati con frequenza da 26 a 33 giorni. Prelievo proporzionale totalmente automatizzato. CARNE Controllo AR8N Visita all’incirca ogni 8 settimane per il rilievo dei dati riproduttivi (Barà Pustertaler, Pezzata Rossa linea carne, Piemontese) Controllo AR4N Visita all’incirca ogni 4 settimane per il rilievo dei dati riproduttivi. (Solo per la Piemontese) Controllo ARZN “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 14 Visita all’incirca ogni 6 mesi per il rilievo dei dati riproduttivi (Barà Pustertaler, Pezzata Rossa linea carne, Pezzata Rossa d’Oropa) Controllo ARM Visita all’incirca ogni 4 mesi per il rilievo dei dati riproduttivi ed eventuale pesatura dei soggetti (Chianina, Limousine, Charolaise, ect) 3.2.1. OVINI e CAPRINI I controlli funzionali degli ovini da latte hanno riguardato prevalentemente gli ovini della razza delle Langhe con quasi 2.000 capi controllati; per quel che riguarda le capre i controlli sono stati effettuati prevalentemente negli allevamenti che allevano razze Saanen, Camosciata e Roccaverano. 3.2.2. CONIGLI Nel 2014 il settore degli Allevatori Cunicoli ha manifestato una sostanziale stabilità. 3.2.3. SUINI Per quel che riguarda i suini l’attività di controllo, che viene effettuata soprattutto sul territorio cuneese, ha coinvolto nel 2014 complessivamente 9 allevamenti. 3.2.4. EQUINI Relativamente al settore equino, che ha coinvolto 323 allevamenti, il Sistema Allevatori è operativo sul territorio come punto di riferimento delle varie Associazioni Nazionali di Razza, in particolare per quel che riguarda gli adempimenti della convenzione AIA- ex UNIRE (Sella Italiano). Nell’ambito dei Controlli Funzionali dei bovini da latte il controllo qualitativo del latte si è basato sulla determinazione analitica del contenuto di Grasso, Proteine, Lattosio, Cellule Somatiche oltre ai consolidati parametri urea e caseina, eseguita sui campioni di singole vacche, prelevati mensilmente dai Controllori ed analizzati presso il laboratorio ARAP. La regolarità di esecuzione dei Controlli Funzionali da parte dei tecnici ARAP è stata verificata sul territorio dagli ispettori AIA. “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 15 Nell’ambito dell’attività istituzionale dei controlli il Sistema Allevatori pone da tempo molta attenzione all’innovazione, al miglioramento dei servizi ed al contenimento dei costi unitari dell’attività di raccolta e gestione dei dati. In quest’ottica ricordiamo come nel 2014 sia andata completamente a regime, nell’ambito dell’attività dei Tecnici di campagna, l’uso di SIALL-CF che, grazie anche ai nuovi cattura-dati connessi direttamente al server AIA, che permette di “chiudere” il controllo funzionale in allevamento con una più fruibile e veloce elaborazione dei dati aziendali ad uso dell’allevatore, il quale può disporre appunto dei dati organizzati in appositi elaborati (es. sintetico collettivo). SIALL-CF ha permesso di contenere, in misura importante il costo del personale d’ufficio ARAP. Nell’ambito dei controlli bovini latte l’ARAP ha proposto agli elevatori il mantenimento del controllo AT4 (che prevede 10/11 visite/anno) in alternativa al controllo AT5 previsto dal “forfait” (9 visite/anno) con un incremento della quota associativa. L’adesione a questo servizio ha superato il 70% degli allevamenti. Occorre sottolineare inoltre che con l’introduzione della selezione genomica si stanno ottenendo ottimi risultati sia per quel che riguarda il miglioramento della linea maschile (incremento indice PFT) sia della linea femminile (scelta mirata delle madri di toro). Per quel che riguarda la gestione aziendale ricordiamo l’introduzione del programma “Si@lleva”, predisposto dall’AIA, che sta sostituendo il programma “Cincinnato”. Questo nuovo software si sta rivelando valido sia per qual che riguarda la facilità di utilizzo sia per qual che riguarda la qualità e l’utilità degli elaborati disponibili in allevamento. Analoghi programmi sono in fase di studio anche per quanto riguarda il comparto carne. Nel 2014 il servizio controllo impianti di mungitura è stato garantito sul territorio piemontese al fine di consentire il monitoraggio dei flussi di mungitura per i singoli animali. Questo servizio beneficia di un costante aggiornamento tecnico da parte dell’Associazione Italiana Allevatori. “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 16 In Tabella 7 vengono riportati gli incrementi dei “capigrossi” controllati dal 2008 al 2014 distinti per singola S.P.A. (ex APA). Si conferma il trend crescente dei volumi di attività in termini di “capigrossi” controllati registrato su quasi tutto il territorio piemontese. Tabella 7. Andamento “capigrossi” controllati S.P.A. Piemonte 2008/2014 (dati consuntivi “forfait” 2014) % per SPA 2014 2013 2010 2008 Alessandria 4,14 8.377 8.219 8.409 7.600 Asti 3,03 6.126 6.849 7.020 6.225 Cuneo 52,84 106.875 103.925 101.211 95.748 Novara/VCO 5,83 10.720 12.401 11.955 10.909 Torino 29,7 60.072 56.573 52.797 47.364 Vercelli e Biella 4,99 10.083 9.954 9.574 9.344 Totale 202.253 197.921 190.966 177.190 Significative le % di capi controllati sui territori di Cuneo e di Torino, che risultano essere l’82,5 del totale. Nelle Tabelle 8, 9, 10, 11, 12 e 13 sono riportati i dati produttivi più significativi riferiti al comparto bovini latte. Tabella 8. Razza Frisona Italiana (dati A.I.A., 2014) SPA n^ allevamenti n^ vacche Alessandria Asti Cuneo Novara e VCO Torino Vercelli e Biella 22 9 428 71 290 34 4.573 507 49.742 6.102 29.975 2.248 Totale Media 856 93.147 Media Nazionale su lattazione chiusa; 1 2 11.517 dati in p/p 1.076.181 n^ medio vacche per allevamento 208 56 116 84 104 66 TREND FENOTIPICO Kg di latte 1 Grasso Proteina (%) 2 (%) 2 10.002 9.086 10.080 9.472 9.359 9.811 3.69 3.58 3.66 3.74 3.79 3.44 3.28 3.35 3.33 3.31 3.32 3.25 109 9.792 3.70 3.32 93 9.472 3.67 3.29 “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 17 Tabella 9. Pezzata Rossa Italiana (dati A.I.A. 2014) SPA n^ allevamenti n^ vacche Asti Cuneo Novara e VCO Torino Vercelli e Biella 4 106 48 114 10 94 2.139 423 2.536 663 Totale Media 282 5.855 1 su lattazione chiusa; 20.8 2 SPA n^ vacche Alessandria Cuneo Novara e VCO Torino Vercelli e Biella 9 43 64 22 36 131 532 1.113 141 560 174 2.477 su lattazione chiusa; n^ vacche 11 71 104 1.291 82 1.395 Totale Media 1 su lattazione chiusa; Asti Cuneo Torino Vercelli Totale 6.755 3.84 3.48 TREND FENOTIPICO Kg di latte 1 Grasso Proteina (%) 2 (%) 2 8.333 7.651 6.713 6.066 5.806 3.58 3.93 4.06 3.85 3.85 3.62 3.66 3.66 3.57 3.58 6.758 3.95 3.63 TREND FENOTIPICO Kg di latte 1 Grasso Proteina (%) 2 (%) 2 3.132 2.695 3.36 3.42 3.17 3.24 2.728 3.42 3.23 dati in p/p Tabella 12 Barà-Pustertaler SPA n^ medio vacche per allevamento 10 18 14 2 3.55 3.49 3.38 3.44 3.53 (dati AIA, 2014) n^ allevamenti Cuneo Torino 3.94 3.69 3.77 3.86 3.92 dati in p/p Tabella 11 Valdostana Pezzata Rossa SPA n^ medio vacche per allevamento 15 13 17 6 16 14.2 2 7.314 7.245 4.994 6.486 7.738 (dati A.I.A., 2014) n^ allevamenti Totale Media TREND FENOTIPICO Kg di latte 1 Grasso Proteina (%) 2 (%) 2 dati in p/p Tabella 10. Razza Bruna 1 n^ medio vacche per allevamento 24 20 9 22 66 (dati AIA, 2014) n. allevamenti 3 53 151 5 212 n. capi iscritti al RAB 12 470 3.625 38 4.145 “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 18 Tabella 13 Pezzata Rossa d’Oropa SPA n^ allevamenti 3 Alessandria 7 Cuneo 21 Torino 169 Vercelli e Biella 200 Totale 1 su lattazione chiusa; 2 dati in p/p (dati AIA, 2014) n. capi iscritti al RAB 33 55 113 5.189 5.390 In Tabella 14 nelle Figure 1, 2 ,3, 4 e 5 sono riportati i dati tecnici, genetici ed economici più significativi riferiti al comparto della razza Piemontese. Tabella 14 Consistenza Razza Piemontese Libro Genealogico (dati comprensivi degli allevamenti siti anche fuori Regione - ANABORAPI 2015) Province Allevamenti Consistenza Complessiva 2003 25 3.033 188.706 2004 24 3.097 194.674 2005 27 3.234 201.975 2006 26 3.294 210.397 2007 31 3.431 229.121 2008 31 3.649 245.923 2009 36 4.002 257.824 2010 38 4.169 268.305 2011 41 4.291 267.243 2012 39 4.189 264.501 2013 38 4.128 262.935 2014 37 4.133 263.059 Anno La razza Piemontese si conferma come seconda razza bovina a livello nazionale, dopo la Frisona Italiana, per numero di capi allevati iscritti a Libro Genealogico. “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 19 Figura 1. Dimensioni medie aziendali (n° vacche per allevamento) La dimensione media aziendale cresce leggermente rispetto al precedente triennio attestandosi su valori di poco superiori alle 30 vacche per allevamento. Figura 2. Trend genetico accrescimento e muscolosità I trend genetici evidenziano come il progresso genetico sia ampio per i caratteri produttivi. In 10 anni l’accrescimento è aumentato di circa 100 grammi al giorno, mentre la muscolosità è cresciuta di oltre 0.5 punti nella scala 1-9 per il solo effetto della selezione. Dopo il lieve calo dovuto alle restrizioni sulle parentele attuate nella scelta dei vitelli, come previsto i trend hanno ripreso a salire in maniera regolare per entrambi i caratteri. “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 20 Figura 3. Trend genetico facilità nascita e facilità parto in popolazione Figura 4. Andamento difficoltà di parto nelle primipare I trend genetici sui parti evidenziano sensibili miglioramenti sia sulla facilità di nascita che su quella di parto nonostante la marcata correlazione negativa tra questi due caratteri. Vitelli più piccoli alla nascita e vacche che partoriscono in modo leggermente migliore sono garanzia di un miglioramento dell'esito dei parti. Infatti l'analisi dei dati fenotipici degli ultimi 9 anni mostra un chiaro andamento, con una forte riduzione dei dal 14.9 al 10.8%). “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 21 Figura 5. Trend di consanguineità L’Associazione Nazionale sta verificando la fattibilità dell’introduzione i nuovi parametri selettivi per migliorare la docilità degli animali e la qualità della carne. “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 22 3.3. ASSISTENZA TECNICA Il 2014 ha rappresentato un importante punto di partenza per l’attività di assistenza tecnica “pensata” e proposta dall’ARAP; a settembre infatti è stato ufficialmente presentato e proposto agli Allevatori il nuovo servizio di assistenza tecnica specialistica per le stalle da latte del Piemonte e cioè il progetto Dairy SELF Il progetto è il frutto di un importante ed impegnativo lavoro durato 7 anni di attività di ricerca applicata sviluppata in collaborazione con il Forage Team dell’Università di Torino e con il Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie dell’Università di Parma nell’ambito di diversi progetti finanziati con convinzione e partecipazione dalla Regione Piemonte. Il progetto è nato però soprattutto dalle richieste degli Allevatori che hanno manifestato con forza l’esigenza di individuare soluzioni tecniche per ridurre i costi di produzione (soprattutto per la parte alimentare), individuare nuove strategie agronomiche per un’ottimale utilizzo della SAU e nel contempo ridurre sempre di più gli impatti ambientali. Dairy Self offre quindi agli allevatori un innovativo servizio di assistenza tecnica di “nuova generazione”, terzo e indipendente, con giovani tecnici altamente formati e specializzati, supportati dall’ormai qualificato laboratorio di analisi dell’ARAP. Tre gli obiettivi principali di Dairy SELF: - obiettivo AZIENDA: minor costo di produzione e massima marginalità tra costi e ricavi ottimizzazione dell’efficienza della razione nella stalla e dell’efficienza e della gestione del sistema foraggero per incrementare la produzione di Energia Netta Latte e Proteina, e miglioramento della sostenibilità economica; - obiettivo COMPRENSORIO: aumento della produttività delle aziende senza aumentare gli impatti ambientali e l’uso di suolo attraverso la creazione di consorzi territoriali; - obiettivo REGIONE: miglioramento della sostenibilità ambientale e dell’efficienza agronomica ed energetica del processo produttivo attraverso strumenti di supporto. “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 23 Elemento chiave del progetto è il dialogo tra i vari professionisti i quali devono parlare “la stessa lingua” nell’unico interesse dell’allevatore. Il nutrizionista deve saper valorizzare al meglio in razione le materie prime prodotte in azienda e nel contempo l’agronomo deve saper organizzare e gestire la SAU per produrre il più possibile (compatibilmente con le caratteristiche dei terreni) gli alimenti necessari alla stalla. Questo percorso condiviso con l’allevatore è orientato ad una nuova programmazione della SAU aziendale che valorizzi al massimo le caratteristiche agronomiche dell’azienda, con particolare riferimento alla produzione di proteina aziendale ed energia, con un occhio sempre attento agli andamenti dei prezzi di mercato di mais e soia (determinanti per i prezzi della componente energetica e proteica della razione). Questo determina una modifica della SAU con l’introduzione di nuove colture, soprattutto foraggere. I risultati ottenuti nelle aziende già seguite da Dairy SELF sono più che soddisfacenti: produzione e qualità del latte non cambiano, il costo della razione è sceso di oltre 1 €/capo/giorno, con un aumento dell’Income Over Feed Cost (IOFC) di oltre 400 € per vacca a lattazione. Dal punto di vista ambientale gli impatti in termini ad esempio di azoto in ingresso in azienda sono diminuiti dal 25 al 30% (meno azoto sotto forma di concentrati, meno concimi acquistati e ottimizzazione dell’azoto fissato dalle leguminose) cosi come gli impatti degli agrofarmaci. L’adozione della rotazione e l’interruzione della monosuccessione riduce la pressione delle infestanti e di alcuni insetti come piralide e diabrotica sul mais. Infine, tutte le aziende seguite fino ad ora nel progetto sono “arrivate” al Greening della nuova PAC “senza pensieri”. Aspetto interessante legato alla qualità del latte anche quello del netto miglioramento del profilo degli Acidi Grassi: le razioni più ricche di foraggi hanno determinato in generale un aumento degli Acidi Grassi del latte favorevoli alla salute umana, quali ad esempio i CLA (+ 32%) e un miglioramento del rapporto Ω6/Ω3 (sceso del 40% rispetto alle razioni più “ricche” in concentrati). Non va dimenticato il miglioramento registrato della fertilità della mandria. Passaggio indispensabile per misurare e monitorare i risultati è l’informatizzazione dell’azienda per la raccolta sistematica ed elaborazione dei dati, altro aspetto a cui Dairy SELF pone e porrà la massima attenzione. Alle Aziende piemontesi che hanno già aderito al progetto vanno i ringraziamenti del team di Dairy SELF. “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 24 3.4. MANIFESTAZIONI ZOOTECNICHE Una costante nell’ambito dell’attività del Sistema Allevatori, anche per il 2014, è rappresentata dall’organizzazione delle manifestazioni zootecniche a carattere regionali, provinciale e locale. La perdurante mancanza di fondi per l’organizzazione degli eventi ha di certo contribuito ad una contrazione del numero delle iniziative, che però hanno garantito sempre un’elevatissima qualità del patrimonio zootecnico in mostra. Nelle Tabelle 15 e 16 è riportato il dettaglio delle varie iniziative che si sono potute svolgere anche grazie all’aiuto delle amministrazioni locali (province, comuni). Tabella 15. Manifestazioni zootecniche a carattere Internazionale, interregionale e regionale. Mostra Regionale di Coniglicoltura 1/2 marzo - Santhià 10^ Junior Show Regionale riservato ai giovani allevatori di bovini di razza F.I. 7/8 settembre – Saluzzo 42^ Mostra regionale Bovini di Razza Frisona 7/8 settembre - Saluzzo Italiana Tabella 16. Manifestazioni zootecniche a carattere provinciale, interprovinciale e locale distinte per S.P.A./APA. SPA di ASTI Mostra Comunale Razza Piemontese 08 giugno - Tigliole Mostra Razza Piemontese 27 luglio - Monastero Bormida Mostra Provinciale Razza Piemontese 25 agosto - Valfenera Mostra Comunale Ovicaprina 07 settembre - Roccaverano Mostra Razza Piemontese 07 dicembre - Nizza Monferrato Mostra Razza Piemontese 10 dicembre - Moncalvo Mostra Comunale Razza Piemontese 08 giugno - Tigliole SPA di CUNEO Mostra provinciale Frisona Italiana 28/19 marzo – Saluzzo 21^ Mostra interprovinciale Pecora Frabosana/Raschina 18 maggio – Roaschia 10^ Mostra nazionale cavallo di Merens 19/20/21 settembre - Dronero SPA di BIELLA-VERCELLI 10° Edizione Fattoria in Città 29 maggio -1 giugno - Vercelli Mostra Interprovinciale Pezzata Rossa Oropa 6 settembre - Oropa, Biella Meeting Valsesiano Razza Bruna 19 ottobre – Quarona (VC) Mostra Interprovinciale Coniglio da Carne 24-26 novembre – Santhià (VC) “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 25 SPA di TORINO Mostra Provinciale della Razza Piemontese e 8-9 marzo - Carmagnola Frisona Settimana della Carne 25 -27 aprile - Cavour Meeting Zootecnico della Razza Piemontese 28 luglio - Rivarolo C.se Meeting Zootecnico Fiera del Beato Carletti 27 agosto - Chivasso Fiera Zootecnica della Razza Piemontese 07 settembre - Riva Presso Chieri Meeting zootecnico- Mostra Reg.le competitiva 1-2 novembre - Luserna San Giovanni razza Barà Pustertaler Mostra Provinciale Bovini della Razza 22-23 novembre - Ivrea Valdostana Pezzata Rossa APA di NOVARA e VCO 18^ Mostra Interprovinciale Bovini di razza Frisona Italiana 32^ Mostra Zonale bovini razza Bruna Mostra bovini razza Bruna e Piemontese 15^ Mostra Zonale bovini razza Pezzata Rossa Italiana 01 maggio - Oleggio 05 ottobre - Maria Maggiore 05 ottobre - Armeno 05 ottobre - Armeno “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 26 3.5. ALTRI SERVIZI DEL SISTEMA ALLEVATORI PIEMONTESE Le attività collaterali che il Sistema Allevatori mette a disposizione delle imprese zootecniche sono molteplici e funzionali alle esigenze delle imprese stesse. Alcune di queste attività, svolte nel 2014 dalle APA piemontesi ancora operative, verranno acquisite dall’ARAP al termine del progetto di fusione per incorporazione delle APA nell’ARAP, come già ricordato dal Presidente nella sua relazione. Elenchiamo di seguito le principali: - RECAPITI F.A.: garantiscono la vendita di seme, di materiale ed attrezzature per l’F.A. e di azoto liquido. Praticamente quasi tutti i recapiti hanno istituito un servizio per la consegna a domicilio e del seme. - LABORATORIO ANALISI A.P.A. CUNEO: è un laboratorio specializzato nelle analisi per la ricerca degli agenti mastidogeni al fine della cura e prevenzione delle mastiti. Il laboratorio svolge inoltre indagini sierologiche e parassitologiche volte a verificare la presenza di patologie o forme morbose che interessano soprattutto la popolazione delle specie bovina e suina. Il laboratorio ha attivato servizi di analisi con metodica PCR e servizi mirati alla certificazione genetica, nonché per il controllo dei patogeni del latte. - FORMAZIONE: dell’informatica, rivolta della in particolare fecondazione agli allevatori principalmente artificiale (per conseguire sui temi l’abilitazione ad operatore pratico di F.A.), della genetica e della preparazione degli animali per le mostre. “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 27 3.7. PROGETTI DI RICERCA L’attività di ricerca svolta dall’ARAP rappresenta ormai un’attività consolidata, che di anno in anno crea nuovi legami con il mondo della ricerca e contestualmente consente di fornire agli Allevatori nuovi strumenti e soluzioni tecniche innovative. Anche nel 2014, seppur con alcune difficoltà legate alle disponibilità economiche regionali a supporto dello stesso, è proseguito il consolidato progetto di ricerca BOVILAT “monitoraggio del latte bovino prodotto in Piemonte nella campagna 2014/2015”, che nello specifico ha visto l’ARAP impegnata come Ente capofila del progetto in collaborazione con l’I.Z.S. del Piemonte, l’INOQ e il Chemical Control. Nell’ambito di Bovilat sono stati determinati, sui campioni di latte di massa, i parametri caseina ed urea, ed è proseguita la fase sperimentale per la determinazione della frazione lipidica di pregio del latte (Acidi Grassi), è stato inoltre avviato un primo monitoraggio relativo alla determinazione dell’indice della resa casearia, nuovo parametro particolarmente importante per tutte le realtà aziendali che trasformano il latte. BOVILAT consente importanti sinergie per quanto riguarda l’effettuazione delle altre analisi effettuate dagli utenti sul latte: GPL, cellule e C.B.. E’ proseguito, con la terza ed ultima annualità, il progetto MIGLIORLATTE (Miglioramento della qualità nutrizionale e sanitaria del latte e sviluppo competitivo del filiera per l'industria piemontese). Il Progetto, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, è coordinato dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali ed Alimentari (prof. G. Borreani) dell’Università di Torino e vede al suo interno la partecipazione del Dipartimento di Scienze Veterinarie sempre dell’Università di Torino, l’ARAP, l’APA di Cuneo e la Cooperativa Compral Latte. Obiettivo del progetto, passando per l’innovazione dell’intero settore lattiero caseario piemontese, è quello di legare la produzione primaria dell’azienda zootecnica alle esigenze dell’industria lattiero-casearia e di trasformazione (dolciaria), creando, insieme a tutti gli attori che la compongono, una filiera in cui emerga la qualità e sanità del prodotto, l’unicità del territorio, delle aziende che in esso operano e delle competenze imprenditoriali coinvolte. Obiettivi più generali del progetto sono quelli legati all’individuazione dei fattori che maggiormente influenzano la modificazione del profilo lipidico del latte, del miglioramento e della comprensione del meccanismo di risposta alle infezioni mastitiche e l'assistenza nella selezione genetica di resistenza alle malattie. “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 28 Il 31 dicembre 2014 si è concluso il progetto realizzato nell’ambito della Misura PSR 124 “Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e in quello forestale” - Azione 1 “Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore agro-alimentare”: si tratta del progetto QUA.SI.FI.LA “Qualità e Sicurezza della Filiera Agroalimentare” in collaborazione con il Dipartimento di Patologia Animale della Facoltà di medicina veterinaria di Torino e due cooperative del settore lattiero-caseario. Nel 2014 l’ARAP ha partecipato alla proposta di due nuovi progetti di ricerca: il primo di carattere regionale nell’ambito degli Studi di Fattibilità del Polo Agroalimentare del Piemonte: SISTFORM “Sistemi foraggeri prativi a basso impatto per la valorizzazione del latte caseificato per formaggi tipici della montagna torinese: analisi per lo sviluppo di una linea di produzione ad elevato fattore nutrizionale. Il progetto è stato presentato unitamente ad un Caseificio della provincia di Torino e al Di.S.A.F.A. dell’Università di Torino. -La seconda proposta progettuale è invece rivolta ad un progetto Interreg “Alpine Space”, costituto da molto partner nazionali ed europei dal titolo “Ecosystem service provision and sustainability of Alpine dairy farming: a transnational integrated methodology (ECOSERVALP). L’attività di ricerca dell’ARAP è anche supportata dalle diverse pubblicazioni, tecnico-divulgative e scientifiche, consultabili all’indirizzo: http://arapiemonte.com/index.php/pagine/pubblicazioni/. “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 29 3.8 IL NUOVO SITO WEB DI ARAP A metà del 2014 è stato attivato il nuovi sito Web di ARAP: www.arapiemonte.it (Figura 6) Figura 6. La pagina iniziale del nuovo sito di ARAP Il sito della nuova ARAP di primo grado è stato ricreato in versione moderna e risulta facilmente consultabile. Il sito riporta tutti i contenuti delle attività del Sistema, i vari contatti di tutti i referenti dei settori, i link relativi all’assistenza tecnica e al Laboratorio. E’ stata creata una sezione apposita del sito dove è possibile scaricare facilmente, da parte di tutti gli utenti, la modulistica necessaria per le varie attività istituzionali e tecniche. E’ stata inoltre attivata la sezione delle news che viene costantemente aggiornata con le iniziative organizzate e promosse dal Sistema Allevatori e con i principali eventi nazionali del settore. “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 30 4.0 LABORATORIO CENTRO LATTE Il 2014 ha segnato per il Laboratorio Centro Latte, Foraggi e Alimenti Zootecnici un altro importante punto di arrivo e di crescita, in quanto le varie attività hanno continuato ad incrementare il volume di analisi e le varie collaborazioni esterne. In netta crescita l’attività del laboratorio legata all’ambito istituzionale dei Controlli Funzionali, per la maggior parte per quanto riguarda il settore bovino, ma anche quello caprino e bufalino (Tabella 17, 18 e 19). L’attività analitica dei Controlli Funzionali è in costante miglioramento anche grazie all’introduzione e al mantenimento del Sistema Qualità, dei boccettini usa e getta, all’adozione della codifica dei campioni con il codice a barre. Tabella 17. Analisi CONTROLLI FUNZIONALI sul singolo capo Parametri 2014 2013 Grasso – Proteine – Lattosio 859.847 815.870 2012 2011 2010 813.343 798.393 766.452 2009 769.647 Tabella 18. Analisi INDICE CITOLOGICO sul singolo capo Parametri 2014 2013 Indice Citologico 859.847 816.012 2012 2011 2010 813.343 798.393 765.409 2009 755.833 Tabella 19. Analisi UREA e CASEINA sul singolo capo Parametri 2014 2013 2012 2011 2010 2009 Urea/Caseina 822.973 815.140 804.307 779.693 742.311 687.215 Pressoché costante l’attività analitica legata al progetto Bovilat (Tabella 20) si è mantenuta pressoché costante rispetto agli anni precedenti. L’attenzione del laboratorio rivolta anche a questo settore, dal punto di vista dell’accuratezza delle analisi che dei tempi di risposta, ha fatto che si il progetto Bovilat sia diventato un supporto tecnico “insostituibile” per l’intera filiera lattiero-casearia del Piemonte. Un importante supporto tecnico che coadiuva l’attività di Bovilat è certamente rappresentato dall’integrato Portale Qualità Latte (www.pql.arapiemonte.it) a cui i “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 31 vari utenti operanti in Bovilat si possono collegare al fine di visualizzare e scaricare in tempo pressoché reale i risultati delle analisi, vale a dire: Allevatori, primi acquirenti, ASL, Servizio Ispettivo Bovilat, IZS e Regione Piemonte. Tabella 20. Analisi Progetto di Ricerca BOVILAT (dati campagna 01/04/2014-31/03/2015) Parametri 2014 2013 2012 2011 2010 2009 G.P.L./indice citologico 49.694 50.990 53.251 52.797 52.516 54.026 Carica batterica 49.694 50.990 53.251 52.797 52.516 54.026 Caseina 49.694 50.990 53.251 52.797 52.516 54.026 Importante sottolineare il costante mantenimento e miglioramento del livello qualitativo del livello igienico-sanitario del latte prodotto in Piemonte, dove le Aziende non conformi per valori di CB e CS rappresentano una percentuale minima sul totale complessivo. Più Anche l’attività analitica del settore automatico rivolta ai clienti privati (extraprogrammi) ha registrato una stabilità rispetto al 2013, a conferma del fatto che il Laboratorio ha acquisito, ed ha saputo mantenere, la fiducia dei propri Clienti. Il laboratorio continua a rappresentare un punto di forza fondamentale dell’ARAP nell’ambito delle attività di ricerca in collaborazione con l’Università di Torino e gli altri Enti con cui da anni l’ARAP collabora. Unitamente infatti all’attività tecnica la possibilità di disporre di un riferimento di alta qualità per la realizzazione delle analisi di routine ma soprattutto per attivare in via sperimentale la determinazione di nuovi parametri con metodiche moderne, ha reso il laboratorio un riferimento per molti gruppi di ricerca che ormai di appoggiano allo stesso per tutte le analisi relative alle attività sperimentali. In via sperimentale nel 2014 è stata introdotta nel settore automatico la determinazione della “resa casearia” del latte, parametro importante per tutte quelle Aziende del settore che trasformano la maggior parte del latte raccolto. Questa nuova determinazione potrà fornire un supporto diretto nel monitoraggio del parametro nelle singole Aziende e consentire eventualmente ai Primi Acquirenti di valutare l’organizzazione di particolari giri di raccolta in funzione della destinazione del latte. “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 32 Per quanto riguarda il Sistema Qualità nel 2014 è stato mantenuto l’accreditamento del laboratorio. L’accreditamento si conferma un punto di forza fondamentale del laboratorio e di tutto il Sistema allevatori piemontese. In Tabella 20 è riportato l’elenco delle prove accreditate al 31/12/2014. Da sottolineare l’ampliamento delle prove accreditate soprattutto per quanto riguarda il settore Foraggi e Alimenti Zootecnici. Al 31 dicembre 2014 le prove accreditate sono risultate essere 47, suddivise per latte vaccino, caprino, ovino e bufalino, formaggi, formaggi fusi, ricotta, alimenti ad uso zootecnico, alimenti destinati al consumo umano, campioni ambientali, prodotti destinati all’alimentazione animale, campioni di superfici ed attrezzature, tamponi di carcasse. L’elenco ufficiale delle prove accreditate e il relativo certificato di accreditamento sono consultabili al sito www.accredia.it. Per quanto riguarda l’attività di confronto interlaboratorio relativa ai RING TEST questa ha mantenuto la solita operatività durante l’intero anno rappresentando un fondamentale confronto con altri laboratori nazionali ed internazionali. Nel corso dell’anno sono stati eseguiti più di 100 prove di confronto. Notevole sviluppo ed incremento si evidenzia per il settore manuale microbiologico, chimico e foraggi e alimenti zootecnici. Nel 2014 si è assistito ad un ulteriore aumento del numero di campioni analizzati sia per quanto riguarda l’autocontrollo in ambito agro-alimentare sia per quanto riguarda il monitoraggio qualitativo degli alimenti zootecnici. Più in generale riportiamo di seguito una panoramica delle principali analisi chimico-fisiche svolte su latte e derivati dal settore automatico del laboratorio Centro Latte (Tabella 21) Tabella 21. Analisi chimiche del settore automatico su latte e derivati. ANALISI CHIMICHE Grasso, Proteina, Lattosio Caseina Inibenti Carica Batterica Urea Acidi Grassi Cellule Somatiche Crioscopia Resa Casearia Residuo Secco Magro “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 33 Per quanto riguarda il laboratorio chimico-microbiologico riportiamo di seguito le principali determinazioni eseguite dal Laboratorio (Tabelle 22 e 23) Tabella 22 e 23. Altre Analisi (effettuate su latte, prodotti lattiero caseari, foraggi e alimenti zootecnici) ANALISI CHIMICHE e ANALISI MICROBIOLOGICHE Escherichia coli Escherichia coli O157:H7 Residuo Secco (metodo di Stafilococchi coagulasi + Staphylococcus Aureus riferimento) PH Acidità titolabile Siero proteine Fosfatasi Per ossidasi Coliformi totali Lieviti – Muffe Lattobacilli Listeria Salmonella spp. Pseudomonas spp. Streptococchi lattici Lipolitici Enterobatteriaceae Campylobacter spp. Ceneri Caseina (metodo di riferimento) Enterococchi Aflatossine M1 Paratubercoliosi bovina Diagnosi precoce di gravidanza Analisi CHIMICHE - Metodica manuale Analisi N.I.R.S. Sostanza secca/umidità NDF, ADF e ADL Ceneri Amido Proteine grezze Ceneri Proteine degradabili Fibra Proteine solubili Lipidi Amido Proteine NDF, ADL e ADF Sostanza secca Lipidi Umidità Estrattivi inazotati Azoto totale Zearalenone Aflatossina B1 e M1 (su latte) Novità del 2014 sono inoltre state attivate due nuove determinazioni di laboratorio, vale a dire la ricerca di paratubercolosi bovina su latte e la diagnosi di gravidanza precoce su latte su singola bovina, con la possibilità di ottime sinergie con l’attività dei Controlli Funzionali. Fondamentale come sempre si è dimostrata l’attività del CED (Centro Elaborazione Dati), il quale ha operato con la consueta competenza nell’ambito delle attività di routine per fare in modo che i Clienti possano disporre dei risultati delle analisi nel più breve tempo possibile, avvalendosi della consultazione on-line dei dati ovvero dell’invio degli esiti tramite SMS. Il CED “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 34 risponde peraltro a tutte le varie richieste, non va dimenticato senza dimenticare il ruolo importante svolto dal CED nell’ambito della gestione dei calendari per il ritiro dei campioni su tutto il territorio regionale grazie al servizio di ritiro campioni che si avvale di due automezzi refrigerati. Il C.D. A.R.A.P. “Sistema Allevatori”. Lavoriamo insieme per il futuro 35