1 formazione con particolare riferimento all`ICF per
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1 formazione con particolare riferimento all`ICF per
Formazione con particolare riferimento all’ICF per bambini ed adolescenti Il corso è stato tenuto nel mese di gennaio e di febbraio 2012, secondo una modalità di training sviluppata a partire dal 2005 dal Disability Italian Network e perfezionata nel corso degli anni [1]. In totale sono stati tenuti cinque incontri con cadenza settimanale: la frequenza media è stata dell’80%, pertanto ogni frequentante ha perso mediamente una lezione. Il corso si è articolato in sei fasi principali: 1. Introduzione storica e teorica al modello di disabilità proprio della classificazione ICF. 2. Struttura generale e gerarchica dell’ICF quale classificazione. 3. Uso dei codici e dei qualificatori per ciascuna componente. 4. Codifica di ciascuna componente 5. Struttura e basi operative dei questionari età-specifici ICF-CY. 6. Esercitazione in gruppo: codifica di un caso clinico Al termine del corso è stato somministrato un breve questionario di valutazione dell’apprendimento, composto da 10 domande a risposta multipla (si veda l’allegato a questa sezione). La percentuale media di risposte corrette è pari a 81% (deviazione standard 23,4%). Nel complesso, tale risultato è più che soddisfacente, in particolare in considerazione del fatto che gli errori commessi dalle frequentanti sono principalmente riconducibili a due domande, come si evince dal grafico sottostante. Ad esclusione di queste due domande, nelle quali è stata evidenziata una criticità, in tutte le altre domande il pattern di risposta è decisamente soddisfacente. La relazione fra la percentuale di risposte corrette e la presenza al corso è diretta ma decisamente contenuta (r=0.28). Questo è un argomento rilevante poiché la percentuale di assenze è del 20%, principalmente dovuta alla cooccorrenza temporale con gli scrutini di fine primo quadrimestre. La prima domanda (ICF-CY è uno strumento di assessment?) è stata valutata in maniera erronea nel 40% dei casi. La risposta corretta è che ICF non è uno strumento di assessment e neppure di misura. Si tratta infatti di una classificazione che serve per descrivere il funzionamento e la disabilità di una persona. In questo senso, l’apposizione dei qualificatori è logicamente e cronologicamente successiva ad una valutazione. Non si tratta dunque di un processo di valutazione diretta, ma della definizione della presenza e gravità di un problema secondo categorie predefinite (problema lieve, medio, grave o completo). Per quanto riguarda l’ottava domanda (Come si codifica la capacità?) la percentuale di risposte scorrette è decisamente più elevata (superiore al 70%). L’opzione corretta è la seconda (Chiedendo al bambino un impegno ragionevole e sicuro) ma la maggior parte delle insegnati ha selezionato la primo opzione (Chiedendo al bambino lo sforzo massimo rispetto a quell’attività). La discussione avuta con alcune delle insegnati ha tuttavia permesso di gettare luce su un bias di fondo rispetto a questa risposta, ovvero il fatto che – particolarmente in riferimento alle prestazioni legate all’apprendimento – tale domanda è parzialmente fuorviante. Ciò che è chiaro, invece, è la relazione fra capacità e performance, ed in particolare il ruolo di mediazione svolto dai fattori ambientali: in particolare il ruolo facilitante svolto dall’insegnante di sostegno. In conclusione, si può ritenere che il percorso di formazione sia stato efficace e che l’apprendimento sia adeguato alle necessità di conclusione del progetto. Riferimenti bibliografici 1. Francescutti C, Fusaro G, Leonardi M, Martinuzzi A, Sala M, Russo E, Frare M, Pradal M, Zampogna D, Cosentino A, Raggi A. Italian ICF training programs: describing and promoting human functioning and research. Disabil Rehabil. 2009;31:S46-9. Allegato – scheda di valutazione. 1. L’ ICF-CY è uno strumento di assessment? - No, e neppure di misura [CORRETTA] - Si, permette di effettuare un assessment del livello di disabilità di una persona - No, ma può essere usato per assegnare le percentuali di disabilità 2. Con i questionari ICF-CY si classifica la situazione pregressa più significativa del funzionamento della persona? - Si, in quanto è importante definire l’eziologia del disturbo presente - No, la situazione attuale [CORRETTA] - No, perché i questionari non permettono di definire quale sia la situazione più significativa 3. Che cosa sono i qualificatori? - Valori che riflettono la gravità della disabilità - Indicatori utili per delineare un punteggio globale di disabilità - Indicatori numerici che specificano l’estensione della menomazione, natura e localizzazione di questa e il grado di facilitazione o barriera ambientale [CORRETTA] 4. A quale scopo l’ICF-CY classifica i Fattori Ambientali? - Per l’impatto fondamentale che essi hanno sul funzionamento della persona [CORRETTA] - Per completare le informazioni dell’ICD - In quanto l’ICF-CY segue la prospettiva sociale sulla disabilità 5. Se un bambino a lievi difficoltà nel leggere quando aiutato dalla maestra, la quale a sua volta deve fornire un semplice aiuto nel mantenere viva l’attenzione del bambino stesso, i qualificatori più corretti sono: - 1 nella capacità e 2 nella performance; il sostegno è da segnare come facilitatore lieve (+1) - 1 nella performance e 2 nella capacità; il sostegno è da segnare come facilitatore lieve (+1) [CORRETTA] - 0 nella capacità e 1 nella performance; il sostegno è da segnalare come un facilitatore lieve (+1) 6. Se sappiamo che un bambino ha gravi difficoltà a deambulare, ma utilizza un deambulatore: - Non possiamo dare alcuna indicazione della capacità, ma solo della performance [CORRETTA] - Possiamo solo indicare la presenza del fattore ambientale - Possiamo ricavare l’informazione che ci manca (capacità) valutando quanto il fattore ambientale sia utile per il bambino e osservando quanta difficoltà ha nello svolgere l’attività nel suo quotidiano a scuola (performance) 7. Per “ambiente standard” – valutazione di capacità – si intende: - Un ambiente che non modifica l’abilità del bambino, aiutando oppure ostacolando - L’ambiente in cui il bambino vive [CORRETTA] - L’ambiente scolastico 8. Come si codifica la capacità? - Chiedendo al bambino lo sforzo massimo rispetto a quell’attività - Chiedendo al bambino un impegno ragionevole e sicuro - Chiedendo al bambino un impegno minimo [CORRETTA] 9.Il qualificatore “0” deve essere utilizzato: - Se il codice a cui si riferisce non è stato indagato [CORRETTA] - Se è stato verificato che – nel codice a cui si riferisce – c’è un problema ma non è possibile definirne la gravità - Se è stato verificato che – nel codice a cui si riferisce – non c’è alcun problema 10. Il qualificatore “4” deve essere utilizzato: - Se è stato verificato che – nel codice a cui si riferisce – c’è un problema completo o con un residuo talmente ridotto da essere non significativo - Se il codice a cui si riferisce non è stato indagato [CORRETTA] - Se è stato verificato che – nel codice a cui si riferisce – non c’è alcun problema