progetto lingue 13 - Comune di Trieste

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progetto lingue 13 - Comune di Trieste
Bolzano 13/02/2013
COMUNE DI TRIESTE - SCUOLE DELL’INFANZIA
ANNO SCOLASTICO 2012 - 2013
PRONTI, ATTENTI…C’ERA UNA VOLTA!
Percorso in italiano lingua veicolare o di introduzione alla lingua italiana
Rivolto ai bambini di scuola dell’infanzia
Basato sul metodo / materiale ideato e realizzato da Josep Maria Artigal di Barcelona
Relatrice: Nadia Mazzardis Lucich
Obiettivi e strategie
Tra gli obiettivi principali del progetto vi è quello di sviluppare la “volontà di comunicare”
da parte degli allievi, in modo tale che la stessa si trasformi in una strategia di
apprendimento. Costruire “chi” usa la nuova lingua, come punto di partenza per
l’apprendimento, nonché dare agli insegnanti l’opportunità di acquisire una modalità di
lavoro trasferibile anche in altri ambiti, oltre a quello dell’applicazione pedissequa della
metodologia proposta.
Gli alunni costruiscono “chi interagisce con chi”. organizzando “cosa si fa e come si fa,
attraverso una scenetta drammatizzata in classe senza supporto visivo, utilizzando “cosa si
dice e si scrive e come si dice e si scrive”, nella realizzazione di disegni corredati di fumetti,
o nella costruzione di piccoli libri, mettendo in relazione il tutto, con ciò che già sanno
dire/scrivere, acquisito in altri ambiti e contesti, con ciò che già sanno fare, come per
esempio riconoscere chi parla con chi e perché, sentendosi protagonisti della storia, attori
sociali delle parti narrative, e costruendo successivamente un nuovo “chi interagisce con
chi” esterni al primo uso, cioè i genitori che assistono alla rappresentazione teatrale, o
ascoltano i propri figli narrare la storia attraverso l’uso del teatrino con i personaggi
attacca/stacca.
Il percorso sopraccitato porta a raffinare la competenza linguistico comunicativa
dell’apprendente, che comprende diverse componenti, la linguistica, sociolinguistica e
pragmatica.
Attraverso le conoscenze dichiarative del bambino, il sapere, e le abilità date dal saper
fare, si arriva al saper essere, una competenza esistenziale necessaria per attivare la
capacità di apprendere, cioè il saper imparare.
Usare le lingue per imparare e imparare ad usare le lingue
Per arrivare ad ottenere il risultato di saper imparare, si passa attraverso il saper essere,
costruendo gli interlocutori, gli attori sociali necessari ad interagire con l’apprendente.
Il percorso partendo dalla conoscenza dichiarativa dell’apprendente, ciò che lui già sa, ad
esempio la competenza narrativa, passa attraverso il saper fare, una drammatizzazione
collettiva di una storia in lingua straniera o seconda lingua, e giunge ad una maggiore
abilità, il saper essere, che lo porta ad usare la lingua in maniera significativa, con attori
sociali diversi dai primi (i compagni di classe), nuovi, come ad esempio di fronte ai
genitori, o ad altre classi che assistono alla rappresentazione, di fronte ad una telecamera
che filma l’attività, e quindi rinforza una nuova abilità quella di saper apprendere un nuovo
tipo di interazione in lingua seconda.
Percorso didattico
Recitando tutte le parti i bambini vengono collocati nel ruolo di protagonisti della storia e
non di spettatori, e coinvolti in modo tale da provocare in loro il desiderio di comunicare.
Il primo approccio alla comunicazione verbale nella lingua non materna avviene attraverso
la ripetizione da parte dei bambini, di quanto l’insegnante recita attivamente nel ruolo dei
personaggi della storia (protagonista e antagonista).
Utilizzando una lingua carica di emozione e di significato i bambini costruiscono una
narrazione in lingua seconda, e legando la lingua al contesto non ricercano la traduzione in
lingua materna.
Successivamente attraverso l’introduzione del supporto visivo, disponibile con i materiali
didattici realizzati a sostegno della proposta metodologica è possibile, narrare nuovamente
la storia attraverso canali comunicativi differenti:
•
Attività in piccoli gruppi, attraverso la realizzazione di un murale
•
Attività individuali, attraverso la realizzazione di disegni e attività di collage
•
Attività di introduzione alla pre-scrittura e alla pre-lettura, attraverso la
costruzione di un libro (se conforme alle scelte pedagogico-didattiche operate dalla
scuola)
•
Realizzazione di giochi di gruppo aventi come oggetto i personaggi, gli
elementi e le azioni contenute nelle storie
•
Realizzazione di attività di audizione musicale e canto da parte dei
bambini, delle canzoni collegate alle storie, contenenti i dialoghi di base delle stesse
storie, e disponibili su audiocassetta e su CD.
•
Attività di ri-narrazione della storia attraverso l’uso di un teatrino con i
personaggi adesivi
•
Messa in scena di una rappresentazione teatrale rivolta ad un pubblico
(nuovo attore sociale)
Tutte le attività sopra descritte hanno come scopi, quello di portare il bambino ad
interiorizzare la storia, riuscendo, ognuno in base alle proprie capacità personali, con
l’aiuto del teatrino a raccontarla a casa ai genitori, che nel verificare il rapporto positivo
che il bambino ha con la lingua, possono migliorare il proprio, a portare la lingua non
materna al di fuori del contesto scolastico.
La capacità acquisita da parte del bambino di ri-narrare la storia in assoluta autonomia,
rende possibile anche la realizzazione di una interpretazione teatrale, attuata al termine
del percorso didattico.
Il progetto si pone l’obiettivo di aumentare la produzione linguistica da parte dei bambini e
di far loro perdere la “paura” di esprimersi in una lingua non materna.
Obiettivi per l’anno scolastico 2012-2013
1.
Prevedere un incontro di formazione/informazione sulla proposta metodologica
durante il quale approfondire gli aspetti metodologici, psicolinguistici, glottodidattici
e di prassi didattica, nei contesti plurilingui e nell’accostamento ad una lingua
straniera
2.
Sperimentare la metodologia, attraverso il lavoro di alcuni insegnanti che si
renderanno disponibili a metterlo in pratica, nel proprio gruppo classe.
3.
Avviare eventualmente un lavoro di formazione/azione con gli insegnanti
disponibili a sperimentare la metodologia direttamente, in modo tale che ogni
incontro si basi su una parte pratica e una parte teorica derivata dalla pratica
acquisita.
4.
Trasferire eventualmente le storie scelte in una rappresentazione teatrale da
svolgere alla presenza dei genitori
TEMPI E PREVENTIVI DI SPESA A.S. 2012-2013
VENERDI’ 08 MARZO 2013 - mattina
SCUOLE INFANZIA – SCUOLE PRIMARIE
08.30 – 09.15 Drammatizzazione di una storia con un gruppo di bambini di 5 anni Scuola
dell’Infanzia A
09.30 – 10.15 Drammatizzazione di una storia con un gruppo di bambini di 5 anni Scuola
dell’Infanzia B
10.30 – 11.15 Drammatizzazione di una storia con un gruppo di bambini del I ciclo Scuola
Primaria
11.30 – 12.15 Drammatizzazione di una storia con un gruppo di bambini del II ciclo Scuola
Primaria
La formatrice si rende disponibile a spostarsi in scuole da definire a cura
dell’Organizzazione per permettere agli insegnanti o agli operatori dei ricreatori che
volessero assistere ad un intervento con i bambini di non doversi assentare troppo a lungo
da scuola.
Inoltre il frazionamento orario degli interventi può favorire la partecipazione di più docenti
od operatori dei ricreatori che possono scegliere l’orario migliore, oltre che la fascia di età
dei bambini con cui normalmente lavorano.
VENERDI’ 08 MARZO 2013 - pomeriggio
IN UNA SCUOLA DA DEFINIRE da parte dell’Organizzazione
Ore 14.00 – 14.30 Apertura incontro e presentazione
Ore 14.30 - 15.30 Riflessione teorico metodologica su quanto fatto in classe al mattino,
che funga da ripasso per i partecipanti esperti, e da definizione dei concetti per i
partecipanti nuovi.
Ore 15.30 – 16.00 Simulazione drammatizzazione di una storia tra insegnanti e formatrice
Ore 16.00 – 16.30 Simulazione drammatizzazione di una storia da parte degli insegnanti
16.30 – 16.45 Pausa
16.45 – 17.15 Visione video dimostrativi
17.15 – 18.30 Discussione con i docenti
Ore 18.30 Chiusura incontro
Qualora si evidenziasse la necessità di alcuni insegnanti di assistere ad un intervento con i
bambini anche nel pomeriggio, sarà possibile inserirlo durante la sessione dei lavori.
GIOVEDI’ 11 APRILE 2013 – mattina
Qualora ci sia l’interesse, si potranno selezionare altre Scuole interessate ad un intervento
con la formatrice.
L’intervento potrà essere un primo intervento (drammatizzazione) in scuole diverse da
quelle visitate nel primo incontro, oppure un intervento successivo, qualora vi sia una
scuola disponibile a sperimentare la proposta nella quotidianità didattica.
08.30 – 09.15 Intervento con un gruppo di bambini di 5 anni Scuola dell’Infanzia A
09.30 – 10.15 Intervento con un gruppo di bambini di 5 anni Scuola dell’Infanzia B
10.30 – 11.15 Intervento con un gruppo di bambini del I ciclo Scuola Primaria
11.30 – 12.15 Intervento con un gruppo di bambini del II ciclo Scuola Primaria
La formatrice si rende disponibile a spostarsi in scuole da definire a cura
dell’Organizzazione per permettere agli insegnanti o agli operatori dei ricreatori che
volessero assistere ad un intervento con i bambini di non doversi assentare troppo a lungo
da scuola.
Inoltre il frazionamento orario degli interventi può favorire la partecipazione di più docenti
od operatori dei ricreatori che possono scegliere l’orario migliore, oltre che la fascia di età
dei bambini con cui normalmente lavorano.
GIOVEDI’ 11 APRILE 2013 - pomeriggio
IN UNA SCUOLA DA DEFINIRE da parte dell’Organizzazione (possibilmente una
scuola ove si sia sperimentata la proposta)
Ore 14.00 – 14.30 Apertura incontro e presentazione
Ore 14.30 - 15.30 Riflessione di gruppo sulle attività sperimentate direttamente dai docenti
dopo il primo incontro.
Ore 15.30 – 16.30 Sviluppo della storia mediante i materiali di supporto
Ore 16.00 – 16.30 Simulazione drammatizzazione di una storia da parte degli insegnanti
16.30 – 16.45 Pausa
16.45 – 17.15 Visione video dimostrativi
17.15 – 18.30 Simulazione con gli insegnanti di una “recita teatrale” da proporre ai
bambini
Ore 18.30 Chiusura incontro
MERCOLEDI’ 8 MAGGIO 2013 – mattina
Qualora ci sia l’interesse, si potranno selezionare altre Scuole interessate ad un intervento
con la formatrice.
L’intervento potrà essere un primo intervento (drammatizzazione) in scuole diverse da
quelle visitate nel primo incontro, oppure un intervento successivo, qualora vi sia una
scuola disponibile a sperimentare la proposta nella quotidianità didattica, oppure la “prova
di una recita”.
08.30 – 09.15 Intervento con un gruppo di bambini di 5 anni Scuola dell’Infanzia A
09.30 – 10.15 Intervento con un gruppo di bambini di 5 anni Scuola dell’Infanzia B
10.30 – 11.15 Intervento con un gruppo di bambini del I ciclo Scuola Primaria
11.30 – 12.15 Intervento con un gruppo di bambini del II ciclo Scuola Primaria
La formatrice si rende disponibile a spostarsi in scuole da definire a cura
dell’Organizzazione per permettere agli insegnanti o agli operatori dei ricreatori che
volessero assistere ad un intervento con i bambini di non doversi assentare troppo a lungo
da scuola.
Inoltre il frazionamento orario degli interventi può favorire la partecipazione di più docenti
od operatori dei ricreatori che possono scegliere l’orario migliore, oltre che la fascia di età
dei bambini con cui normalmente lavorano.
MERCOLEDI’ 8 MAGGIO 2013 - pomeriggio
IN UNA SCUOLA DA DEFINIRE da parte dell’Organizzazione (possibilmente una
scuola dove si sia sperimentata la proposta)
Ore 14.00 – 14.30 Apertura incontro e presentazione
Ore 14.30 - 16.00 Prova di una “recita teatrale” con un gruppo di bambini
Ore 16.00 – 16.15 Pausa
Ore 16.15 – 18.00 Focus group tra gli insegnanti per rilevare se gli interventi formativi
sono risultati utili alla quotidiana pratica didattica, rispondendo alle domande che
potrebbero orientarsi sui seguenti atteggiamenti:
•
Qual è stato il tuo atteggiamento quando sono arrivati in classe i primi
bambini stranieri (n anni fa)?
•
Quel è il tuo atteggiamento attuale verso i bambini stranieri che hai in
classe?
•
Si è modificato rispetto al passato?
•
Secondo te perché?
•
Le proposte didattiche all’interno del corso ti hanno aiutato?
•
Secondo te perché?
•
Potrai metterle in pratica quotidianamente?
•
In che termini?
•
Ci sono esigenze particolari che desideri esprimere riguardo al rapporto
con bambini stranieri?
Ore 18.00 – 18.30 Riassunto tematiche focus group con il grande gruppo
Ore 18.30 Chiusura lavori
Per quanto riguarda il focus group, questo può comprendere un max di 15 partecipanti. E’
possibile decidere con l’Organizzazione le domande che più interessano per migliorare
l’attività didattica e la consapevolezza dei docenti, e individuare alcune persone che sotto
la guida della formatrice conducano i focus group.