Giugno, 2010
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PICUM Newsletter Giugno 2009 Ultimata il 7 giugno 2010 Questa newsletter contiene informazioni su notizie e sviluppi politici riguardanti i diritti sociali fondamentali dei migranti privi di documenti in Europa. La newsletter è attualmente disponibile in formato Word/PDF e scaricabile dal sito internet di PICUM (www.picum.org) nelle seguenti lingue: inglese, tedesco, olandese, spagnolo, francese, italiano e portoghese. Vi invitiamo a diffondere ampiamente questa newsletter. Indice 01 | Morte alla frontiera 02 | Notizie dall’ ONU + Stati Membri dell’UE + Svizzera + Stati Uniti 03 | Sviluppi della politica europea 04 | Cure sanitarie 05 | Lavoro e Condizioni Lavorative 06 | Minori privi di documenti 07 | Donne prive di documenti 08 | Eventi 09 | Pubblicazioni 10 | PICUM Notizie 11 | Varie | 1 | Morte alla frontiera UNITED Against Racism ha pubblicato la lista aggiornata dei migranti morti lungo i confini europei dal 1993. La lista può essere scaricata da: http://www.unitedagainstracism.org/pdfs/listofdeaths.pdf . La salma trovata in aprile a Weisslingen, in Svizzera, è con ogni probabilità quella di un africano privo di documenti precipitato dall’aereo dietro le cui ruote si era nascosto per entrare in Svizzera. Secondo l’autopsia, l’uomo era verosimilmente morto di freddo, e quando il carrello è stato sganciato per l’atterraggio il suo corpo è precipitato. Source: ATS, 6 May 2010 (ATS = Agence Télégraphique Suisse; agenzia di stampa svizzera) Abdoulaye Kone, un ventenne richiedente asilo della Costa d’Avorio, è morto il 7 aprile 2010 sotto un camion nel tentativo di attraversare il canale fra il territorio spagnolo autonomo di Ceuta, l’Africa e la Spagna. Il caso di Abdoulaye è particolarmente tragico perché non era privo di documenti. Prima del tentativo di passare la frontiera, gli era stato dato un permesso temporaneao di circolazione in territorio spagnolo, in attesa della decisione finale sulla sua richiesta di asilo. Tuttavia, dal gennaio 2010 i richiedenti asilo con permesso temporaneo non sono autorizzati ad attraversare il canale fra i centri di detenzione di Ceuta e Melilla, dove sono normalmente trattenuti, e la Spagna. Il governo spagnolo utilizza il codice frontaliero di Schengen (Schengen Border Code) per limitare il loro diritto di movimento, nonostante anche Ceuta e Melilla siano parte del territorio spagnolo. L’UNHCR aveva già stigmatizzato questa misura come illegittima. Fonte (in Spagnolo): http://periodismohumano.com/migracion/la-absurda-muerte-de-abdoulaye.html . | 2 | Notizie dall’ ONU + Stati Membri dell’UE + Svizzera + Stati Uniti Nazione Uniti In occasione del 20° anniversario dell'adozione della Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie (International Convention on the Protection of the Rights of All Migrant Workers and Members of Their Families) è stata lanciata una campagna mondiale intesa a spingere i governi ad agire immediatamente, attraverso la ratifica di questa Convenzione, per porre fine alle violazioni diffuse dei diritti umani, patite quotidianamente dai migranti di tutto il mondo. A partire dalla sua adozione da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 18 Dicembre 1990, questa Convenzione è stata ratificata da 42 Stati e sottoscritta da altri 16 paesi. La Convenzione riconosce la specifica vulnerabilità dei lavoratori migranti e promuove condizioni di vita e di lavoro umane e legali. Rappresenta inoltre una guida per l'elaborazione di politiche nazionali sulla migrazione basate sul rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto. Delinea disposizioni per combattere gli abusi e gli sfruttamenti dei lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie durante tutto il processo di migrazione. La campagna esorta tutti i governi a cogliere l'occasione del 20° anniversario per ratificare la Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie, e in tal modo affermare il loro impegno a proteggere i diritti umani dei lavoratori migranti. Per ulteriori informazioni sulla campagna e su come partecipare attivamente: http://www.migrantsrights.org/ . Austria Il 29 aprile 2010, a Vienna, Austria, durante l’allenamento della squadra di calcio antirazzista "FC Sans Papiers", ha avuto luogo un’operazione di polizia. Due dei giocatori sono stati arrestati e sono tuttora in stato di fermo in attesa di rimpatrio. Secondo fonti indipendenti, uno dei due, un ventunenne nigeriano, potrebbe rischiare la pena di morte in Nigeria a causa del suo orientamento sessuale. Dopo otto anni di esistenza, FC Sans Papiers è considerato un progetto di successo che consente la partecipazione di richiedenti asilo e migranti privi di documenti. In seguito agli arresti, nelle strade e all’aereoporto di Vienna hanno avuto luogo una serie di manifestazioni. Il 4 maggio, 42 attivisti sono stati temporaneamente arrestati durante un blocco del traffico vicino al centro di detenzione dove i due erano detenuti. Ulteriori informazioni: (in tedesco) http://www.oe24.at/oesterreich/politik/Abschiebung-Proteste-Demo-Wien-Nigerianer-vom-FCSans-Papiers-0702448.ece, http://diepresse.com/home/panorama/oesterreich/562578/index.do?from=simarchiv , http://www.kleinezeitung.at/nachrichten/politik/2346566/demonstration-gegen-abschiebungen-wien.story, http://www.rdl.de/index.php?option=com_content&task=view&id=6759&Itemid=321, (in inglese) http://no-racism.net/article/3353/ . Belgio PICUM Newsletter June 2010 | Page 2 Il 14 aprile 2010, è terminato un altro sciopero della fame di richiedenti asilo, dopo che le autorità avevano acconsentito a rilasciare un permesso di soggiorno rinnovabile, con permesso di lavorare, alle 35 persone coinvolte. Il Belgio è probabilmente il paese europeo con il più alto numero di scioperi della fame coronati da successo da parte di richiedenti asilo o migranti irregolari respinti. Fino ad oggi, tutte le azioni sono terminate con un compromesso accettabile da ambo le parti. Tali compromessi sono stati criticati come resa da parte delle autorità di fronte al ‘ricatto’ utilizzato da richiedenti asilo e migranti privi di documenti. Le ONG danno una diversa interpretazione della loro conclusione, denunciando l’assurda situazione per cui persone bisognose di protezione devono mettere a repentaglio la propria vita per richiamare l’attenzione delle autorità sulla loro critica situazione e ottenere il permesso di soggiorno. Fonte: Migration News Sheet, May 2010 Cipro Il 5 maggio, l’intevento del gruppo di supporto ai migranti KISA, ha impedito per un soffio di darsi fuoco a un palestinese la cui richiesta di asilo è stata respinta da Cipro dopo 17 anni di attesa. Doros Polycarpou, responsabile del KISA, ha dichiarato che l’unico “crimine” dell’uomo – per il quale ha passato tre anni in prigione fra il 1996 e il 1999 – era stato l’ingresso irregolare dal Libano nel 1993. All’epoca era ancora pratica frequente incarcerare per un periodo indeterminato i richiedenti asilo per irregolarità di ingresso. Nel periodo successivo, l’uomo aveva passato anni in attesa che il suo status venisse definito. Nonostante l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) avesse raccomandato nel 2004 la concessione di una protezione sussidiaria, il servizio per i rifugiati della repubblica cipriota l’aveva fatto attendere altri sei anni, al termine dei quali, il 3 maggio 2010, gli aveva comunicato che la sua richiesta era stata respinta. Fonte: Migreurop, 10 Maggio 2010, per maggiori informazioni, consultare il sito: http://www.cyprus-mail.com/cyprus/asylumseeker-begs-let-me-die/20100505 . L’iraniano Ali Kazemi si è rivolto ai servizi sociali perché impedissero agli addetti all’immigrazione di rimpatriare nelle Filippine Ruby May Carino, sua compagna da sei anni, e la loro figlioletta Yalda di cinque mesi. La mamma filippina ha trascorso gli ultimi nove anni e mezzo a Cipro lavorando legalmente come collaboratrice domestica. Dopo il parto, lo scorso dicembre, la sua datrice di lavoro – che non era informata della gravidanza – disse che l’avrebbe licenziata se avesse tenuto la bambina. Il 10 maggio, la signora Carino era stata arrestata dai servizi dell’immigrazione durante una visita ai servizi sociali di Limassol. Il 14 maggio, contro il volere del padre, l’ordine di rimpatrio per madre e figlia era pronto per essere eseguito, ma venne rimandato all’ultimo momento grazie all’intervento del gruppo di supporto ai migranti KISA, che aveva accusato sia i servizi sociali che l’immigrazione di voler separare una famiglia. Attualmente, la signora Carino è detenuta in carcere a Limassol, mentre la bimba è in affido presso una famiglia di Larnaca. Doros Polycarpou, responsabile del KISA, ha dichiarato che i servizi sociali avevano mancato di sostenere la famiglia lasciando ai genitori due sole scelte: dare la bimba in adozione o lasciare il paese. Ha proseguito sostenendo che se la bambina dovesse essere rimpatriata, i servizi sociali infrangerebbero la legge. Dal momento che i genitori non vogliono dare la bimba in adozione, e la madre è detenuta, il padre ne è il tutore, e dunque la bimba verrebbe fatta uscire dal paese senza il suo consenso. Fonte: Migreurop, 27 maggio 2009, ulteriori informationi: http://www.cyprus-mail.com/cyprus/family-torn-apart-welfare-andimmigration-services/20100522 . Francia Dal 4 al 12 Luglio si terrà un tour in bicicletta nella ‘giungla’ nel Nord della Francia. Organizzato da "La Marmite aux Idées" di Calais e in partenariato con altre organizzazioni locali, il tour attraverserà le PICUM Newsletter June 2010 | Page 3 ‘giungle’ ossia centri provvisori, dove migranti privi di documenti e richiedenti d’asilo vivono, in attesa di partire verso l’Inghilterra o comunque dove si trovano ad affrontare gli innumerevoli ostacoli per la regolarizzazione. Tra di loro una percentuale rilevante è costituita da minori. Da un anno dalla trasmissione televisiva ‘La distruzione della giungla di Calais’, il ‘Giungla Tour’ ha come obiettivo quello di ricordare sia alle autorità che ai media, che il problema esiste ancora e che è necessario trovare una soluzione nel rispetto dei diritti umani dei migranti. Fonte: Migreurop, 11 Maggio 2010, per maggiori informazioni e su come partecipare visitate http://www.politis62.org/index.php?title=Jungle-Tour_2010 o contattate via e-mail: [email protected] . il sito: È durata un mese ed è terminata il 30 Maggio la dimostrazione che ha coinvolto la nazione intera da Parigi a Nizza. I manifestanti appartenevano al cosiddetto ‘Ministero per la regolarizzazione dei migranti irregolari’, una rete di migranti e organizzazioni di attivisti, che lavorano a tutela dei diritti dei migranti privi di documenti. Nelle città dove sono passati, hanno sensibilizzato le popolazioni sulle diverse realtà dei migranti privi di documenti in Francia e hanno richiamato alla regolarizzazione di tutti i migranti. Il video della marcia, le foto e gli articoli (in francese) si ritrovano nei seguenti link: http://bitin.fr/deux/lamarche-paris-nice-des-sans.html , http://sanspapiers.info/, http://www.ministere-de-la-regularisation-detous-les-sans-papiers.net/joomla1.5/. Fonte: Migreurope, 8 Maggio 2010 Grecia Durante la visita in Grecia del Primo Ministro turco Recep Tayyip Erdogan il 14-15 Maggio, i due paesi hanno firmato una serie di accordi bilaterali su diverse questioni, tra cui economia e migrazione. L’accordo sui flussi migratori irregolari permetterà alla Grecia di respingere i migranti che irregolarmente cercheranno di varcare il confine della Turchia, mentre la Turchia da parte sua ha accettato di prendere in esame almeno 1000 richieste all’anno di riammissione, e di istituire nel porto di Izmir un posto d’accettazione per le richieste. Il confine tra la Turchia e la Grecia è il punto d’accesso più battuto dai migranti che cercano di raggiungere i paesi più sviluppati d’Europa. Fonte: BBC News, 14 Maggio 2010, http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/8682390.stm. Medici Senza Frontiere Grecia ha rilasciato un comunicato stampa sul peggioramento della situazione nel centro di detenzione dell’aeroporto di Atene, che al momento conta più di 300 migranti privi di documenti e richiedenti d’asilo. I detenuti non hanno accesso ad alcun tipo d’assistenza sanitaria o di tipo legale. Sono ammassati in piccole celle senza alcun tipo di ventilazione: una delle stanze, con la capacità di 18 persone, ne conteneva 130, tra cui due donne in stato interessante, quattro neonati e ventuno minori. MSF lancia un appello al governo greco affinché si assuma le proprie responsabilità ed agisca immediatamente. Ulteriori informazioni (in greco) al: http://www.msf.gr/index.php?option=com_content&task=view&id=2283&Itemid=235 . Il centro studi della Società Greca dell’Accademia di Atene ha pubblicato un rapporto intitolato ‘Il profilo sociale dei migranti privi di documenti nell’isola di Lesbos’. La ricerca mostra quanto il numero di donne prive di documenti sbarcate nell’isola sia leggermente aumentato, mentre il numero di bambini non accompagnati sia balzato dall’8% del 2003 al 28% del 2009 – ad es. una persona su tre che ad oggi solca il piccolo stretto che divide la Turchia dalla Grecia è un minore. In generale, il numero di migranti privi di documenti arrivati a Lesbos, uno dei più grandi punti d’accesso dalla Turchia per la Grecia, si è alzato da 1000 persone nel 2003 alle circa 9000 nel 2009. Tutto ciò quando ancora non sono state prese misure appropriate per alloggiare decorosamente i migranti. Fonte: Newspaper Eleftherotypia, 20 Aprile 2010: (in Greco), http://www.enet.gr/?i=news.el.ellada&id=153328 . PICUM Newsletter June 2010 | Page 4 Il governo greco, dopo le consultazioni avvenute con le ONG cooperanti in materia, ha deciso di portare avanti la realizzazione di ‘centri di verifica’ in tutto il territorio greco. Secondo il progetto, tutti i migranti che entreranno irregolarmente nel paese, saranno prima accolti in queste strutture. Personale qualificato composto da interpreti, medici, psicologi, assistenti sociali, si prenderà cura delle loro prime necessità, fornendo una prima assistenza sanitaria e sociale. Dopodiché verranno differenziati tra i richiedenti d’asilo e gli altri migranti. Fino ad ora tali centri non esistono sul territorio, e i migranti privi di documenti si trovano alla frontiera, dove sono rinchiusi indipendentemente dalla loro volontà e bisogni. Per maggiori informazioni (in Greco): http://tvxs.gr/news/%CE%B5%CE%BB%CE%BB%CE%AC%CE%B4%CE%B1/%CF%80%CE%B9%CE%BF%CE%B1%CE%BD%CE%B8%CF%81%CF%8E%CF%80%CE%B9%CE%BD%CE%B1%CE%BA%CE%AD%CE%BD%CF%84%CF%81%CE%B1%CF%85%CF%80%CE%BF%CE%B4%CE%BF%CF%87%CE%AE%CF%82 . Una nuova ONG chiamata Metadrassi sta avviando un programma per formare interpreti che facilitino la comunicazione tra i rifugiati e migranti e la pubblica amministrazione, le forze di polizia e gli ospedali. Il Presidente dell’ONG Ioanna Babasika, membro del Centro Greco di Riabilitazione Medica delle Vittime di Torture, ha annunciato che l’organizzazione ha già formato 20 interpreti in 11 lingue; contestualmente l’organizzazione sta pensando di creare una rete di interpreti che lavorino all’interno di un call center. Metadrassi collabora inoltre con le organizzazioni europee e l’UNHCR, fornendo servizi per il ritorno volontario dei migranti nei loro paesi d’origine. Fonte: UNHCR Greek Press Review, 14-18 Maggio 2010. Molti migranti che hanno trascorso gli ultimi mesi nel bosco vicino al porto di Igoumenitsa, stanno lottando per la sopravvivenza, in condizioni disumane, in attesa di un “biglietto” per l’Italia. Molti di loro provengono dalla Palestina, l’Afghanistan, l’Iraq e il Sudan e vivono in capanne improvvisate fatte di fogli di plastica, mentre altri dormono sotto gli alberi. Gli abitanti locali offrono loro del cibo ma molti sono affamati per giorni. Queste persone sono disposte a rischiare la loro vita nascondendosi dentro ai camion in transito, per un prezzo che può raggiungere anche 2,000 - 3,000 Euro per ogni trasferimento. Molti di loro arrivano morti a causa della mancanza d’ossigeno all’interno dei camion e delle navi, o vengono arrestati dalle forze di polizia italiane che li obbligano al ritorno coatto in Grecia. Dozzine di migranti disperati, inclusi i bambini, sono rinchiusi nel sovraffollato centro di detenzione delle forze di polizia e portuali di Igoumenitsa. Fonte: UNHCR Greek Press Review, 14-18 Maggio 2010. La Commissione Greca per i Diritti Umani (NCHR) condanna, in un rapporto di 30 pagine, le condizioni disumane di detenzione dei migranti e gli incidenti provocati dalla violenza della polizia nel periodo 2007-2009, sulla base di riscontri e monitoraggi di diverse organizzazioni greche ed internazionali. Secondo il rapporto, molti centri di detenzione e stazioni della polizia sono sovraffollati, con servizi scarsi e condizioni igieniche ben al di sotto dei minimi standard, senza letti, lenzuola e perfino fognature. L’ UNCHR critica con forza la detenzione prolungata dei migranti e l’assenza di una qualsiasi forma di protezione (es. un’assistenza legale gratuita), particolarmente importante per i richiedenti asilo, creando quindi un problema di compatibilità con i trattati internazionali. Inoltre l’UNCHR propone la creazione di uno specifico ufficio che si occupi d’investigare i reati commessi dalla polizia e della formazione del personale che lavorerà nei nuovi centri di controllo per i migranti irregolari. Fonte: UNHCR Greek Press Review, 14-18 Maggio 2010. PICUM Newsletter June 2010 | Page 5 Italia Mentre l’Italia continua con la sua politica dei “respingimenti”, ignorando gli obblighi legati al rispetto dei diritti umani e la Commissione Europea rimane in silenzio, il Ministro degli Interni italiano, Roberto Maroni, ha organizzato a Roma una conferenza-stampa il 16 aprile per annunciare i risultati della politica anti-immigrazione che consiste nell’intercettare i migranti in mare e nel riportarli in Libia. La politica dei “respingimenti”, inaugurata nel 2008, ha portato ad un calo del 98% del numero di immigrati che approdano sulle coste italiane. Maroni ha sottolineato il fatto che la politica dei “respingimenti” non ha solamente prodotto 28.000 arrivi in meno. Ha anche salvato molte vite. Mentre da un lato è più che probabile che siano state evitate tragedie in mare, non è meno vero che i migranti irregolari bisognosi di protezione e rispediti in Libia sono stati esposti a rischi anche maggiori. Fonte: Migration News Sheet, Maggio 2010. Amnesty Italia ha pubblicato il rapport annual (gennaio 2009 – maggio 2010) sulla situazione dei diritti umani in Italia. Un capito è dedicato all’immigrazione e all’asilo. Amnesty condanna in particolare l’inasprimento della legislazione italiana sull’immigrazione irregolare, che criminalizza gli immigrati privi di documenti. Se è ancora possibile per gli immigrati irregolari ricevere cure sanitarie e iscrivere i propri figli a scuola senza dover esibire un permesso di soggiorno, Amnesty ritiene che, dopo l’approvazione del pacchetto sicurezza del luglio 2009, gli immigrati sono stati dissuasi dal denunciare alla polizia i maltrattamenti e gli abusi subiti a causa del timore di essere arrestati e deportati. Maggiori informazioni sul rapporto (in Italiano) all’indirizzo: http://www.amnesty.it/Rapporto-Annuale-2010/aggiornamento-dirittiumani-Italia#00ce25 . Malta Il 13 aprile 2010, il giudice incaricato Audrey Demicoli ha condannato due immigrati irregolari provenienti dalla Nigeria e dal Mali a otto mesi di carcere per aver tentato di partire da Malta con documenti di viaggio falsi. Il giudice ha scelto una pena più severa del solito, in considerazione dei commenti del pubblico ministero. Questi infatti ha detto che i ripetuti tentativi di lasciare Malta in modo illegale cominciavano ad avere ripercussioni per Malta in vista dei suoi obblighi sanciti dal trattato di Schengen. L’avvocato difensore ha ricordato alla Corte che il suo ruolo non consisteva nel cercare di risolvere i problemi della convenzione di Schengen, ma nel giudicare il merito della questione. Come è stato notato in un editoriale pubblicato sul quotidiano Times of Malta, la situazione di queste persone è difficilissima, perché da un lato si trovano rinchiusi in un’isoletta, dentro una cella, e alla fine vengono rilasciati, come un “peso” da condividere con altri. Se tuttavia cercano di sollevare la comunità da questo peso partendo di propria volontà, finiscono in una gabbia ancora più piccola, una prigione. Fonte: Migration News Sheet, Maggio 2010, per leggere l’articolo, visitare il sito web: http://f1plus.timesofmalta.com/articles/view/20100411/opinion/lies-damned-lies-and-biographies Spagna Reagendo alla decisione del 12 aprile 2010 del sindaco di Vic (Barcellona), Joseph Maria Vila d’Abadal di utilizzare dati comunali confidenziali per informare il governo sul numero e indirizzo di immigrati irregolari che vivono nella città, gli esperti legali hanno già affermato che l’azione commessa dal sindaco è illegale. Da parte sua, il primo ministro, Maria Teresa Fernàndez De La Vega, ha annunciato che il governo aveva richiesto alla Procura di esaminare la questione. PICUM Newsletter June 2010 | Page 6 Regno Unito Il Comitato di Controllo Indipendente (Independent Monitoring Board, IMB) del Centro di Rimpatrio degli Immigrati di Harmondsworth (Harmondsworth Immigration Removal Centre) sta cercando di convincere il ministro per l’immigrazione a smettere di costruire nuovi centri di detenzione fatti come prigioni. Nel suo rapporto annuale, pubblicato il 25 maggio 2010, il Comitato deplora il fatto che le nuove ali costruite ad Harmondwsorth hanno standard di qualità minori rispetto ai servizi che sostituiscono. Le nuove stanze, designate per due persone, hanno per modello le celle delle prigioni, con i servizi igienici all’interno della stanza stessa, parzialmente nascosti. Fonte: NCADC News, 25 Maggio 2010, per leggere il rapporto http://ncadc.files.wordpress.com/2010/05/harmondsworth-imb-annual-report-2009.pdf completo, vedi il sito web: La capacità del principale centro di detenzione inglese sarà raddoppiata, cosicchè diventerà il più grande centro di smistamento e rimpatrio d’Europa. Il centro di Rimpatrio degli immigrati di Harmondsworth sarà presto in grado di ospitare più di 630 detenuti, secondi i rapporti. La Gran Bretagna già possiede la maggiore rete di centri di detenzione degli immigrati in Europa, composto da più di 3100 siti. Fonte: The Guardian, 26 Maggio 2010 http://www.guardian.co.uk/uk/2010/may/26/harmondsworth-detention-centre-doublescapacity . Stati Uniti d’America Decine di migliaia di dimostranti per i diritti dei migranti si sono radunati a maggio a Los Angeles, California, e in tutto il Paese per protestare contro la legge sull´immigrazione dell´Arizona (SB 1070) ed il procrastinarsi delle riforme legislative al Congresso. Fonte: Los Angeles Times, May 1, 2010 http://latimesblogs.latimes.com/lanow/2010/05/thousands-gather-for-immigrant-rightsmarch-in-downtown-los-angeles.html I rappresentanti dei sindacati dello Stato dell´Arizona hanno riportato un aumento delle richieste di informazioni da parte di lavoratori di origine ispanica. I rappresentanti ritengono che l´aumento delle domande sia da imputarsi alla preoccupazione riguardo la legge sull´immigrazione di questo Stato, ed il potenziale aumento di controlli sul loro posto di lavoro. Fonte: Phoenix Business Journal, April 31, 2010 http://www.bizjournals.com/phoenix/stories/2010/04/26/daily38.html Il nuovo progetto di legge dell´Arizona non diverrà operativo fino a fine luglio. Ciononostante, sono già state intentate svariate cause contro la legge. Ad aprile, la Coalizione Nazionale dei Dirigenti del Clero Latino-Americano e Cristiano (National Coalition of Latino Clergy and Christian Leaders) ha intrapreso una delle prime battaglie legali contro la SB 1070, lo stesso giorno in cui un ufficiale della polizia cittadina ha intentato separatamente un´altra causa. A maggio, l´Unione Americana per le libertà Civili ha presentato un´altra causa insieme ad altre cinque organizzazioni. Anche un gruppo di esperti dei diritti umani delle Nazioni Unite ha espresso gravi preoccupazioni riguardo tale legge e dubbi riguardo alla sua compatibilità con i pertinenti trattati internazionali per i diritti umani, trattati cui gli Stati Uniti partecipano. L´approvazione della legge in Arizona fa temere che anche altri Stati americani, ad esempio il Rhode Island, possano introdurre legislazioni simili. Fonte: Migration Policy Institute, 17 Mayggio 2010, http://www.migrationinformation.org/USfocus/display.cfm?id=782, Office of the High Commissioner for Human Rights , May 10, 2010, http://www.ohchr.org/EN/NewsEvents/Pages/DisplayNews.aspx?NewsID=10035&LangID=E. Providence Journal, May 20, 2010, http://www.projo.com/news/content/RI_ARIZONA_05-20-10_IRIIC9J_v20.8b59e50.html PICUM Newsletter June 2010 | Page 7 Un recente sondaggio ha mostrato come la maggioranza schiacciante degli americani ritiene che la legge per le politiche migratorie debba essere modificata. Nonostante le proteste contro le rigide applicazioni della nuova legge sull´immigrazione in Arizona (SB 1070), la maggioranza degli americani supporta tale legge, anche ammettendo che potrebbe portare a pregiudizievoli connotazioni razziali. Il 36% degli intervistati afferma che la legge “esagera”, mentre per 51% “va nella direzione giusta”; il 55% ritiene “molto probabile” (e il 25% “abbastanza probabile”) che la legge agirà come deterrente sugli immigranti irregolari nel denunciare un crimine alle autorità e collaborare con loro. Da: The New York Times, May 3, 2010 http://www.nytimes.com/2010/05/04/us/04poll.html. Human Right Watch ha pubblicato un nuovo rapporto che specifica i costi enormi per i contribuenti americani dovuti all´incarcerazione di migranti illegali, i quali sono detenuti per la maggior parte a causa del loro stato di irregolarità e non per aver commesso atti criminali. Il rapporto specifica che l´Agenzia Americana per l´Immigrazione ed i controlli Doganali (US Immigration and Customs Enforcement agency, ICE) trattiene fra le 380.000 e le 442.000 persone in circa 300 centri di detenzione, per un costo annuale di 1,7 miliardi di dollari. Secondo il rapporto, molti detenuti vengono privati delle libertà civili per mesi, alcuni persino per anni. Fonte: Human Rights Watch, May 6, 2010 http://www.hrw.org/en/reports/2010/05/06/costly-and-unfair-0 Cinque immigrati vestiti con il berretto e la toga universitari hanno tenuto un sit-in presso uno degli uffici in Arizona del senatore John McCain, per convincerlo a farsi portavoce di un percorso legislativo per regolarizzare lo status dei giovani migranti irregolari. Sono stati arrestati tre dei protestanti, privi di documenti, ed attualmente rischiano il procedimento di espulsione. Fonte: New York Times, May 17, 2010, http://www.nytimes.com/2010/05/18/us/18dream.html Democracy Now!, May 20, 2010, http://www.democracynow.org/2010/5/20/3_undocumented_immigrants_risk_deportation_to Nello Stato della California, il supervisore della scuola pubblica di San Francisco David Chiu sta promuovendo un referendum a novembre, che permetterebbe ai migranti illegali di votare per il consiglio d´istituto. Secondo la legge attuale possono votare solo cittadini americani. Nel promuovere il diritto di voto per i cittadini non americani, Chiu ritiene che non dovrebbe essere fatta alcuna differenza fra gli stranieri regolari e quelli irregolari. Fonte: CBS, May 18, 2010 http://cbs5.com/politics/immigrant.voter.election.2.1702005.html | 3 | Sviluppi della politica europea Generale Il numero di immigrati irregolari che entrano in Europa si è notevolmente ridotto nell’ultimo anno, secondo l’agenzia di controllo delle frontiere europee Frontex. Sono state identificate un terzo di persone in meno che tentavano di attraversare i confini di terra e di mare degli Stati Membri nel 2009, secondo quanto ha affermato l’organizzazione in occasione di una conferenza svoltasi a Varsavia il 25 maggio 2010. Fonte: The Guardian, 25 maggio 2010, http://www.guardian.co.uk/uk/2010/may/25/eu-border-fewer-illegal-immigrants PICUM Newsletter June 2010 | Page 8 Consiglio d’Europa Il Segretario Generale del Consiglio d’Europa ha espresso la sua preoccupazione per le ripetute espulsioni di cittadini stranieri effettuate dall’Italia in violazione delle esplicite richieste della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di non attuarle. Thorbjørn Jagland ha infatti dichiarato che è essenziale che le misure adottate dalla Corte, riconosciute come legalmente vincolanti per tutti gli Stati firmatari della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, siano rispettate da tutti i Paesi membri. Una violazione di tale obbligo rischia infatti di minare l’intero sistema di tutela dei diritti umani, che è fondamentale per la protezione di tutti i cittadini europei. Fonte: NCADC News, 25 Maggio 2010. È’ possibile consultare l’intero comunicato-stampa al sito web : https://wcd.coe.int/ViewDoc.jsp?id=1623857&Site=DC&ShowBanner=no&Target=_self&BackColorInternet=F5CA75&BackColor Intranet=F5CA75&BackColorLogged=A9BACE . L’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa ha adottato lo scorso 30 aprile la raccomandazione n. 1917 dal titolo: “Migranti e rifugiati: una sfida continua per il Consiglio d’Europa” (Migrants and refugees: a continuing challenge for the Council of Europe) che ha come obiettivo di inserire le migrazioni come tema prioritario nell’agenda del Consiglio. Il documento enumera una serie di raccomandazioni per il Comitato dei Ministri, inclusa la creazione di un posto di coordinatore per le migrazioni, l’asilo e i profughi, nonché di un comitato intergovernativo col compito permanente di esaminare le questioni relative all’asilo, ai rifugiati e ai profughi. Il Consiglio d’Europa si è impegnato a concentrarsi sulle persone coinvolte nei processi migratori e ad esaminare le tematiche dell’immigrazione, dell’asilo e dei profughi, adottando primariamente un’ottica di protezione dei diritti umani. Fonte: http://assembly.coe.int/Mainf.asp?link=/Documents/AdoptedText/ta10/eREC1917.htm . A conclusione di una visita di due giorni a Calais e dintorni, nonché a Parigi, il Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d’Europa, Thomas Hammarberg, ha richiamato le autorità francesi a garantire il rispetto effettivo dei diritti dei migranti, ed in particolare del loro diritto alla dignità. Il Commissario ha rilevato che, se da un lato è possibile notare alcuni miglioramenti per quanto riguarda le procedure d’asilo (l’Alto Commissariato della Nazioni Unite per i Rifugiati ha infatti aperto un nuovo ufficio per le richieste d’asilo), dall’altro, tuttavia, i migranti privi di documenti continuano a rimanere vittime dei trafficanti. Inoltre, Hammarberg ha sottolineato che l’intervento duro ed intenso della polizia non ha portato ad alcun risultato positivo, ma ha solo contribuito a stremare i migranti e a creare situazioni insostenibili. Il Commissario ha inoltre dichiarato che i problemi dovrebbero essere risolti nei Paesi d’origine, attraverso politiche mirate di sviluppo e che, sebbene tali misure richiedano tempi lunghi, nel frattempo l’atteggiamento prevalente deve essere di solidarietà. Hammarberg ha infine espresso preoccupazione per la crescente xenofobia nei confronti dei migranti in generale, per la situazione dei minori migranti sottoposti a misure detentive, per la criminalizzazione dei migranti privi di documenti e per le nuove quote di espulsione stabilite dal governo. Su questo ultimo punto, il Commissario ha manifestato il suo timore che tali quote possano spingere la polizia a moltiplicare i suoi sforzi nell’individuare ed espellere migranti privi di documenti, col solo obiettivo di raggiungere le quote stabilite. Fonte: TERRA – Quotidiano, 21 Maggio 2010. Per ulteriori informazioni, consultare il sito web: http://www.coe.int/t/commissioner/news/2010/100520calais_EN.asp?, (in Francese) http://www.coe.int/t/commissioner/news/2010/100520calais_FR.asp? . PICUM Newsletter June 2010 | Page 9 Commissione Europea In una risposta datata 7 aprile 2010 all’Interrogazione scritta presentata il 18 marzo 2010 dall’europarlamentare spagnolo Ramon TREMOSA (EPP-ED), la Commissione Europea ha assunto una posizione inusuale criticando indirettamente l’“empadronamiento”, pratica che consente a tutti gli stranieri, indipendentemente dal loro status, di iscriversi presso l’anagrafe del comune di residenza. L’iscrizione permette, a chi la effettua, di accedere ai diritti di base, quali ad esempio il diritto alle cure sanitarie e all’istruzione, e consente ai comuni di richiedere al governo centrale fondi proporzionati all’effettiva entità della popolazione. Secondo il Commissario dell’UE per gli Affari Interni, Cecilia Malmström, sulla base di quanto stabilito dalla Direttiva 2008/115/EC (altresì nota come Direttiva Rimpatri), le autorità spagnole, una volta venute a conoscenza della presenza di migranti irregolari sul territorio, non sarebbero più libere di tollerare la situazione senza dare inizio alle procedure per l’espulsione o alle procedure per garantire il diritto di soggiorno sul territorio. Tale posizione coglie di sorpresa, in quanto la Commissione Europea in numerose precedenti occasioni si è astenuta dall’effettuare commenti che potessero offendere uno Stato membro manifestamente inadempiente nel dare attuazione agli obblighi sanciti da una Direttiva UE. Tale dichiarazione tradisce inoltre una preoccupante mancanza di consapevolezza sulle differenti pratiche diffuse negli Stati membri nel settore dell’immigrazione irregolare, in quanto la Spagna è ben lontana dall’essere un caso isolato nel tollerare la presenza di migranti irregolari sul territorio. Fonte: Migration News Sheet, Maggio 2010. Il 6 maggio scorso, la Commissione Europea ha adottato un Piano d’Azione per aumentare la protezione offerta ai minori non accompagnati che entrano nel territorio dell’Unione Europea, adottando gli standard comuni per la tutela e la rappresentanza legale dei minori. L’obiettivo del Piano di Azione è creare un approccio comune a livello europeo, per assicurare che le decisioni sul futuro dei minori non accompagnati siano assunte dalle autorità competenti nel più breve tempo possibile, preferibilmente entro sei mesi. Fonte: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/10/534&format=HTML&aged=0&language=EN&guiLanguage=en, Piano d’Azione : http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2010:0213:FIN:EN:PDF . Il blog “Migrants at Sea”[Immigrati in Mare] riferisce che l’Unione Europea e la Libia potrebbero firmare un patto di cooperazione, noto come Accordo di Associazione prima della fine dell’anno. Il patto regolerebbe materie quali il commercio ed il controllo dell’immigrazione irregolare. Secondo un articolo pubblicato l’11 maggio scorso dall’agenzia di stampa Reuters, una missione europea verrà inviata in Libia prima della fine dell’anno. Fonte: http://migrantsatsea.wordpress.com/2010/05/13/eu-libya-association-agreement-negotiations . Consiglio della Unione Europea Con una lettera indirizzata alla Presidenza dell’UE in occasione della riunione del Consiglio Giustizia e Affari interni che si è tenuta nella prima settimana di giugno in vista del dibattito sulle conclusioni provvisorie dell’UE sull’implementazione del Patto europeo su Immigrazione e Asilo, Amnesty International ha invitato i Ministri ad impegnarsi a stabilire un Sistema comune europeo d’asilo, in linea con gli standard internazionali sulla protezione dei diritti umani e sui rifugiati. Ha inoltre richiesto di porre i diritti umani e la dignità dei migranti alla base delle politiche sull’immigrazione irregolare, attuate in collaborazione coi paesi terzi di origine e di transito. PICUM Newsletter June 2010 | Page 10 Fonte: http://www.amnesty-eu.org/static/html/pressrelease.asp?cfid=7&id=409&cat=4 . Parlamento Europeo Il 12 maggio 2010, due membri del Parlamento Europeo, Hélenè Flautre dei Verdi e Cateline Ivan dei Socialisti e Democratici, si sono recati nella regione di Huelva, Spagna, dove la municipalità di Cartaya porta avanti un progetto migratorio circolare che coinvolge migliaia di donne lavoratrici marocchine nella raccolta delle fragole. Secondo la ONG APDHA, la delegazione del Parlamento Europeo ha riconosciuto che alcune di loro erano alloggiate in luoghi privi di servizi di base. Un’altra organizzazione, 18 dicembre, ha pubblicato lo scorso anno una relazione multi-mediale dettagliata sulla situazione dei lavoratori marocchini a Cartaya, la quale rilevava inoltre altri problemi connessi alle condizioni di lavoro. Fonte: InfoApdha, 20 maggio 2010, ulteriori informazioni multimediali sul sito http://www.radio1812.net/es/audio/2009/12/cartaya_un_estudio_de_caso_sobre_la_migraci%C3%B3n_circular http://www.youtube.com/watch?v=xirxtd1RMmk . Radio1812: , | 4 | Cure sanitarie Il 19 maggio, Medici del Mondo Grecia (Médecins du Monde Greece), nel quadro del progetto HUMA – Salute per i migranti privi di documenti e richiedenti asilo (Health for Undocumented Migrants and Asylum Seekers), ha tenuto una conferenza sull'”accesso ai servizi di assistenza sanitaria per i migranti privi di documenti e i richiedenti asilo” prestando particolare attenzione alle donne incinte e ai bambini. Ulteriori informazioni sulla conferenza e sul progetto (in greco) al sito: http://www.mdmgreece.gr. | 5 | Lavoro e Condizioni Lavorative Nello stato di New York, USA, il Senato ha votato un progetto di legge che esigerà ferie pagate, giorni di vacanza e giorni di malattia per i lavoratori domestici, insieme alla corresponsione del lavoro straordinario. Perché un lavoratore domestico possa essere licenziato, sarà necessario un preavviso di 14 giorni o un trattamento di fine rapporto. L'Assemblea ha votato una misura simile lo scorso anno, e ci si aspetta che il legislatore riconcili le due versioni e che il Governatore firmi questo provvedimento, il primo negli Stati Uniti, a tutela dei lavoratori domestici. Tale provvedimento interesserebbe all’incirca 200.000 lavoratori nell'area metropolitana, inclusi i lavoratori privi di documenti. I sostenitori di questa iniziativa in California e in Colorado si augurano che legislazioni simili siano introdotte nei loro Stati l'anno prossimo. Fonte: The New York Times, 2 Giugno, 2010, http://www.nytimes.com/2010/06/03/nyregion/03nanny.html?pagewanted=1&hp . Il 2 Giugno, il Centro Irlandese per i Diritti dei Migranti (Migrant Rights Centre Ireland – MRCI) ha tenuto una manifestazione all'interno della sua campagna in favore del diritto dei lavoratori con permesso di lavoro (Employment Permit System) – di cui circa 25.000 sono lavoratori migranti – a cambiare datore di lavoro. A questi lavoratori non è permesso cambiare datore di lavoro liberamente, essenzialmente vincolando il lavoratore al suo datore, rendendolo perciò vulnerabile allo sfruttamento. In aggiunta alla campagna presso il governo, MRCI ha pubblicato su YouTube un film-documentario che racconta la storia di una lavoratrice domestica che si rivolge al suo datore di lavoro per poterlo cambiare. Fonte: Migrants Rights Centre Ireland, http://www.mrci.ie/news_events/index.htm#MobilityCampaign. Video su YouTube: http://www.youtube.com/watch?v=7CBvVOdoMg0 , http://www.youtube.com/watch?v=2eqowPbcgdI . PICUM Newsletter June 2010 | Page 11 Il nuovo governo di coalizione nel Regno Unito ha deciso di imporre un tetto annuale al numero di immigrati provenienti da paesi non-UE. Tra le nuove misure volte a minimizzare gli abusi del sistema di immigrazione, per esempio attraverso motivi di studio, è probabile che nel sistema di visti di studio sia introdotta una cauzione da depositare prima di andare a studiare nelle istituzioni britanniche. L'ammontare della cauzione dovrebbe essere restituita quando lo studente non-UE lascerà il paese dopo aver completato i suoi studi. Fonte: The Financial Times, 22 Maggio, 2010 http://economictimes.indiatimes.com/news/news-by-industry/services/travel/visapower/UK-to-impose-annual-cap-on-immigrants-from-non-EU-countries/articleshow/5954003.cms . Nel Regno Unito, l'imballaggio di carne è un'industria caratterizzata da lavoro occasionale proveniente dall'estero. Un rapporto della Commissione Uguaglianza e Diritti Umani (Equality and Human Rights Commission) pubblicato a marzo ha evidenziato alcune delle ragioni per le quali sia i lavoratori britannici sia i lavoratori migranti si stanno rivolgendo sempre di più ai sindacati. L'inchiesta legale della Commissione ha rilevato nell'industria dell'imballaggio della carne abusi diffusi a danno dei lavoratori reclutati tramite agenzia, molti dei quali sono migranti, incluse alcune violazioni della legge e dei diritti umani di base. La Commissione si è detta altresì preoccupata perché gli abusi non erano confinati al solo settore della carne, ma era probabile che fossero estesi a tutti i settori che utilizzano lavoratori migranti a basso costo, dal settore costruzioni alla pulizia, catering e assistenza sociale. Fonte: The Guardian, 27 Maggio, 2010 http://www.guardian.co.uk/environment/2010/may/27/chicken-factories-labour-rightsmovement . La Rete dei Diritti dei Migranti (Migrants’ Rights Network) ha pubblicato la guida: “Controllo dei documenti di immigrazione e irruzioni nei posti di lavoro: una guida dei negoziatori” (Immigration document checks and workplace raids: a negotiators’ guide). Imponendo controlli di immigrazione nei posti di lavoro nel Regno Unito, il Governo ha lanciato nuove sfide ai sindacati nella protezione dei diritti dei lavoratori. Queste sfide possono essere affrontate efficacemente solo attraverso una negoziazione proattiva con i datori di lavoro, per assicurare che siano effettuati solo i controlli di documenti necessari e che ciò avvenga a scadenze costanti e in modo equo. Questo dovrebbe negare la possibilità a ogni datore di lavoro senza scrupoli di sfruttare i lavoratori migranti, di dividere i lavoratori o di minacciare coloro che si battono per i loro diritti. Questa guida è volta ad assistere i sindacalisti a tutti i livelli per affrontare con successo queste sfide attraverso la negoziazione e la contrattazione collettiva. Per ulterioni informazioni e per scaricare la guida gratuitamente visitare: http://www.migrantsrights.org.uk/policy_reports.php . Migrante International, la più larga alleanza di organizzazioni filippine per i migranti, denuncia il peggioramento della situazione dei Lavoratori filippini all'estero (OFWs) che si trovano nel braccio della morte. Migrante stima che ci sono circa 5.000 Filippini all'estero che stanno languendo nelle carceri. Sono molto frequenti anche casi di morte avvenuta in circostanze misteriose di Filippini in terra straniera. All'organizzazione non-governativa vengono segnalati dai cinque ai sei nuovi casi ogni giorno. Una lettera ricevuta di recente dall'organizzazione, scritta su carta igienica da alcuni Filippini nel braccio della morte, denunciava nei minimi dettagli come essi siano stati torturati per cinque giorni, fino a che non hanno confessato crimini che non avevano commesso. Almeno 26 casi provengono dal MedioOriente per crimini come l'omicidio e l'uccisione per auto-difesa. Quindici anni dopo che l'impiccagione, avvenuta a Singapore, della lavoratrice domestica filippina Flor Contemplacion ha acceso la rabbia pubblica, Migrante lamenta il fatto che non vi siano stati progressi per migliorare la triste condizione degli OFWs. Nonostante le minacce con cui si devono confrontare i Filippini all'estero, le politiche in favore dell'esportazione di lavoro rimangono forti nel Paese. Migrante attribuisce questo fatto ai miliardi che il governo rastrella grazie ai contributi obbligatori e alle tasse che sono richieste ai lavoratori filippini immigrati (Overseas Filipino Wrokers – OFW) al momento della loro partenza e grazie alle rimesse. Fonte: http://www.ipsnews.net/news.asp?idnews=51383 PICUM Newsletter June 2010 | Page 12 Il Progetto Nazionale di Legge sul Lavoro (National Law Employment Project - NELP), insieme ad altre organizzazioni, ha preso parte alla presentazione di un documento attinente i diritti di lavoro dei migranti negli Stati Uniti alla 9° Sessione del Gruppo di Lavoro delle Nazioni Unite della Rivista Universale Periodica (Working Group Universal Periodic Review). Il rapporto ha sottolineato le violazioni dei diritti umani dei lavoratori migranti negli Stati Uniti dalla fase di assunzione sino alla cessazione del rapporto di lavoro e ha cercato risarcimenti per le violazioni nel luogo di lavoro. Fonte: http://www.nelp.org/page/-/Justice/2010/LR-UniversalPeriodicReview.pdf?nocdn=1. Il 18 maggio 2010, si è tenuta una conferenza internazionale sui migranti e lavoratori trasferiti a Napoli, nel quadro del progetto ‘Impiego dignitoso e relazioni lavorative’ portato avanti da SOLIDAR. La conferenza è stata organizzata dalla CGIL (il maggiore sindacato italiano) e ha riunito i sindacati affiliati ed alcune associazioni di migranti che si occupano di alcune problematiche legate alle condizioni di lavoro. I rappresentanti sindacali della CGIL, i rappresentanti dei lavoratori della CONFINDUSTRIA e dell’Associazione Italiana dei Costruttori (ANCE) hanno discusso non solo la proposta redatta da IRES e SOLIDAR sulle modalità di potenziamento dei diritti dei lavoratori immigrati e trasferiti, ma anche le peculiarità della situazione italiana, dove il comportamento xenofobo del governo italiano e le infiltrazioni criminali aggravano ulteriormente le condizioni lavorative dei migranti. Fonte: http://www.solidar.org/Page_Generale.asp?DocID=13958&thebloc=24500 . | 6 | Minori privi di documenti E’ stato riferito che una bambina iraniana di tre anni nel Regno Unito non ha praticamente mangiato nulla per due settimane dopo il trauma di un'irruzione nella sua casa da parte dei funzionari britannici per l'immigrazione, avvenuta il 13 maggio. In questo momento la bambina si trova con i suoi genitori nel centro di detenzione di Yarl's Wood in attesa della deportazione in Iran. Fonte: NCADC News, 27 maggio 2010, ulteriori informazioni su: http://www.ekklesia.co.uk/node/12257 . Il rapporto finale di un progetto di UCARE - Undocumented Children and the Right to Education (Minori senza documenti e il diritto all'istruzione) é stato pubblicato in francese e olandese dal Centro per la migrazione e gli studi interculturali dell'Università di Anversa, Belgio. Il rapporto si concentra su tre questioni principali: 1) la definizione di minori senza documenti, 2) tensioni e paradossi nell'intersezione dei diritti dei fanciullo con il diritto all'istruzione e le politiche belghe di immigrazione, e 3) i diversi livelli di vulnerabilità dei minori senza documenti. Il rapporto è disponibile online in francese e olandese su: http://www.ua.ac.be/main.aspx?c=.CEMIS&n=82664 . In Francia, l'HALDE- l'Alta autorità per la lotta alla discriminazione e per l'uguaglianza (Haute Autorité de Lutte contre les Discriminations et pour l’Egalité) ha impugnato la legislazione e le pratiche discriminatorie sul diritto alla sanità nei territorio francese d'oltremare di Mayotte, in quanto costituiscono gravi violazioni della Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo. Considerando che l'accesso alla sanità per gli immigrati in una situazione irregolare e i loro figli a Mayotte si discosta molto dal resto della Francia, l'HALDE ha chiesto che le autorità istituiscano l'AME - Aide Médicale d'État - l'aiuto sanitario statele, o un sistema di copertura sanitaria equivalente a Mayotte affinché i minori i cui genitori sono in una situazione irregolare e i minori non accompagnati possono avere accesso alla previdenza sociale. In attesa dell'adozione di queste misure, l'HALDE ha sollecitato il sistema sanitario di Mayotte a PICUM Newsletter June 2010 | Page 13 consentire un effettivo accesso all'assistenza sanitaria, particolarmente per i minori e le donne che necessitano cure pre- e post-parto. Fonte: http://www.gisti.org/spip.php?article1926 . L'organizzazione spagnola Salud y Familia (Salute e famiglia) ha pubblicato raccomandazioni in seguito alla loro conferenza "Prima di tutto sono fanciulli", che ha avuto luogo il 27 aprile a Madrid. Sottolineando l'urgente bisogno di accesso illimitato all'assistenza sanitaria e all'istruzione per i minori migranti e le loro famiglie, l'organizzazione reclama un'agenda sociale proattiva a livello dell'UE ed esorta la Presidenza spagnola a promuovere l'eliminazione di barriere o discriminazione fondate sullo status legale, come misura per combattere la povertà minorile. Ulteriori informazioni su: http://coface-eu.org/en/European-Year-2010/for-its-members/Members-activities/ . La questione della detenzione dei minori migranti é stata sollevata in diverse occasioni durante la campagna elettorale nel Regno Unito. Durante il suo incontro "UK Citizen's Today", un gruppo di partecipanti ha posto domande a Gordon Brown riguardo alle sue intenzioni di porre fine alla detenzione dei minori nei centri di immigrazione. Dopo un fallito tentativo di aggirare la domanda, Brown ha dichiarato che non voleva che alcun minore soffrisse e ha promesso di interessarsi alla questione. Anche il leader dei Conservatori David Cameron ha detto che avrebbe riconsiderato questa pratica, ma solo il Liberale Nick Clegg ha promesso di terminarla. Dopo le elezioni e l'accordo della nuova coalizione Conservatori-Liberali di porre fine alla detenzione dei minori immigrati, in un articolo sul quotidiano Guardian, Michael Bartlet dei Quaccheri nel Regno Unito ha sottolineato l'importanza di implementare il prima possibile questa politica in cosicchè i minori non vengano mai separati dalle loro famiglie. Ulteriori dettagli sui dibattiti pre-elettorali su: http://bit.ly/cLiL3R , ulteriori informazioni su: http://www.guardian.co.uk/commentisfree/belief/2010/may/13/child-detention-immigrationon-immigration. Una madre sola e la figlia di otto mesi sono state detenute a Glasgow - il primo minore ad essere detenuto in Scozia dopo le promesse del nuovo Ministro Liberale - Conservatore per l'immigrazione Damien Green sulla cessazione della pratica di detenzione dei minori. Sehar Shebaz del Pakistan è stata fermata alle 13.30 il 17 maggio dopo essere andata a presentarsi al Ministero degli Interni (Home Office) con sua figlia Wanya di otto mesi. La famiglia vive nel Regno Unito da oltre tre anni. Fonte: NCADC News 17 maggio 2010. La piattaforma ONG Mineurs en exile (Minori in esilio) ha organizzato l’11 giugno a Bruxelles, Belgio una giornata studio sull'accoglienza dei minori stranieri in Belgio,. Durante la riunione saranno discussi i numerosi problemi che affrontano i minori stranieri non accompagnati e i minori stranieri con famiglie che hanno lo status precario in Belgio, come alloggio inadequato e in generale le difficoltà nell'accesso ai diritti fondamentali. Per ulteriori informazioni: http://www.mineursenexil.be/index.php . L'organizzazione britannica Medical Justice (Giustizia sanitaria), che combatte per i diritti fondamentali dei detenuti, ha tenuto il 14 maggio a Londra la sua riunione bimestrale sul tema "Separazione dei figli/genitori al fine della detenzione amministrativa". Il governo britannico ha annunciato che porrà termine alla detenzione dei minori piuttosto che delle famiglie, e che stanno ri-esaminando le politiche a riguardo. La riunione ha cercato di prevedere i diversi scenari che il governo potrebbe proporre come alternative alla detenzione, tra le quali, molti temono, ci potrebbe essere anche la separazione dei figli dai genitori. Per ulteriori informazioni: http://www.medicaljustice.org.uk/content/view/1263/45/ . PICUM Newsletter June 2010 | Page 14 | 7 | Donne prive di documenti In Francia, la ONG La Cimade ha intrapreso una campagna nazionale “Ni Un Ni Deux” (letteralmente “Non esitate”) al fine di affrontare la problematica della doppia violenza contro le donne immigrate. Nel corso del lavoro con donne migranti soggette a violenza, La Cimade ha testimoniato come, oltre alle forme principali di violenza di genere, quali le mutilazioni dei genitali, il matrimonio organizzato, lo sfruttamento sessuale, la violenza domestica, ecc., queste donne sono spesso soggette a gravi forme di ‘violenza istituzionale’, che le escludono dall’accesso ai diritti sociali di base. Come reazione a tutto ciò, La Cimade ha intrapreso una campagna di diffusione e di pressione, al fine di affrontare il problema della ‘doppia violenza’ contro le donne migranti, in particolare: Pericolo di essere deportate dalla polizia laddove ricerchino assistenza. In seguito a indagini sul trattamento sulle vittime straniere di violenza in 75 stazioni di polizia in Francia, La Cimade ha scoperto che all’incirca in un terzo dei casi, le donne con uno status irregolare rischiano l’espulsione laddove denuncino la violenza. Fonte: http://www.cimade.org/nouvelles/2293-Inauguration-d-un-commissariat-mod-le-dans-l-accueil-et-la-protection-des-femmes-trang-res-victimes-de-violencesriat-mod-le-dans-l-accueil-et-la-protection-des-femmes--trang-res-victimes-de-violences . Barriere all’accesso all’alloggio o a servizi di assistenza Donne prive di documenti che fuggono da situazioni di violenza non hanno altra scelta che dormire alle fermate degli autobus, nelle stazioni ferroviarie o per strada. Per coloro che non posseggono un permesso di soggiorno, è molto difficile l’accesso ad alloggi di emergenza, ad ostelli per i senza tetto o a rifugi per donne in gravidanza. Di fronte alla mancanza di spazio e risorse, i servizi ricettivi raramente sono in grado di offrire una sistemazione sicura a donne migranti irregolari, così come le opportunità di riabilitazione sociale sono circoscritte a coloro che siano in possesso di un valido permesso di soggiorno. Nonostante i loro diritti inalienabili, a queste donne non vengono offerti alloggi di emergenza. Fonte: http://www.cimade.org/nouvelles/2357-Campagne-Ni-une-ni-deux----distribution-symbolique-de-couvertures-de-survie-distribution-symbolique-de-couvertures-de-survie . Alcuni rappresentanti chiave di Cimade parteciperanno al workshop organizzato da PICUM, ““Violence and Exploitation of Undocumented Migrant Women: Building Strategies to End Impunity” (Violenza e sfruttamento delle donne migranti prive di documenti: creare le strategie per far cessare l’impunità”), prevvisto per il 25 giugno a Bruxelles, per maggiori informazioni, visitate il sito web www.picum.org . Venerdì 18 giungo si terrà il lancio ufficiale del Network europeo delle donne migranti (European Network of Migrant Women) ed un seminario di alto livello su “Donne migranti in Europa: sfida alle politiche e diffusione delle buone pratiche” (Migrant Women in Europe: Challenging policies and highlighting good practices). Il Network europeo delle donne migranti è un’organizzazione senza scopo di lucro, il cui obiettivo è quello di creare, all’interno dell’Europa, un network democratico ed efficace, che rappresenti le preoccupazioni, le necessità e gli interessi delle donne migranti nell’Unione Europea. Il network opera del 2007 e ha membri in 20 paesi europei. Per maggiori informazioni, si prega di contattare: [email protected] . La situazione delle donne lavoratrici prive di documenti in Turchia è stata di recente sottolineata in un articolo di un quotidiano in lingua inglese del paese. Le testimonianze di alcune donne intervistate per l’articolo illustrano i problemi fondamentali che il gruppo deve affrontare nella Turchia: il processo PICUM Newsletter June 2010 | Page 15 burocratico e il processo legale spesso incomprensibile al fine di ottenere la residenza e i permessi di lavoro; il declassamento di molte donne migranti in settori molto al di sotto delle loro capacità professionali e del livello di istruzione; lo sfruttamento da parte di agenzie di intermediazione e dei datori di lavoro nella forma di coercizione, del mancato pagamento dello stipendio, dalle condizioni inadeguate di alimentazione e di vita; ed infine, alle innumerevoli barriere, dovute al loro status irregolare, che le donne prive di documenti affrontano al fine di ottenere aiuti da parte delle autorità Fonte: http://www.hurriyetdailynews.com/n.php?n=-2010-05-28 . L’ ATMF, l’Association des Travailleurs Magrébins de France (Associazione dei lavoratori migranti dal Magreb in Francia) terranno un incontro sul ruolo delle donne migranti prive di documenti all’interno del movimento di protesta del 5 giugno 2010, a Parigi, Francia. L’incontro sarà preceduto da un’esibizione teatrale “Sortir de l’ombre pour vivre libre” (Uscire dall’ombra per vivere liberamente). Per maggiori informazioni: http://www.atmf.org/spip.php?rubrique127 . | 8 | Eventi La Croce Rossa inglese sta cercando collaboratori per ricoprire i ruoli di formatori, oratori, moderatori e organizzatori per la conferenza “ Positive Images”. Tutti i costi relativi a viaggi, partecipazione e sussistenza sono coperti. La Conferenza “Positive Images” è una conferenza di due giorni che analizza l'approccio all'immigrazione dei giovani europei. Il primo giorno si concentrerà su uno scambio di esperienze e rafforzamento capacità dei partecipanti nello sviluppo di progetti per sensibilizzare i giovani in materia di immigrazione. Il secondo giorno tratterà dell'inclusione di tematiche quali l'immigrazione e lo sviluppo all'interno dei sistemi scolastici europei. Per maggiori informazioni: www.redcross.org.uk/positiveimages. Il Jesuit Refugee Service Europe terrà una conferenza intitolata “ Detenzione di richiedenti asilo e immigrati irregolari vulnerabili nell’Unione Europea” per diffondere il rapporto finale del progetto DEVAS, l'8 giugno a Bruxelles, in Belgio. Coordinato dal JRS – Europe in collaborazione con le ONG di 23 Stati Membri, il progetto DEVAS vuole individuare le cause e le conseguenze dell'essere vulnerabile all'interno di un ambiente di detenzione. 685 interviste faccia a faccia sono state condotte con richiedenti asilo e immigrati irregolari in tutta Europa. Con parole proprie, i detenuti descrivono l'impatto devastante della detenzione sulla loro condizione di vita personale. Tramite questa ricerca, JRS-Europe e i suoi partner hanno sviluppato uno strumento in grado di calcolare la vulnerabilità in condizioni di detenzione, allo scopo di ridurre i danni agli individui e limitare, tutti insieme, l'utilizzo di forme di detenzione. Per maggiori informazioni e per registrarsi http://www.jrseurope.org/publications/DEVAS.pdf . The Runnymede Trust ed il Centro di Ricerca sul Nazionalismo, l’Etnicità e il Multiculturalismo (Centre for Research on Nationalism, Ethnicity and Multiculturalism) terranno una conferenza intitolata “Impegno Civico, Politico, e Culturale tra gli Immigrati, le Minoranze e le Popolazioni degli Stati” (“Civic, Political and Cultural Engagement Among Migrants, Minorities and National Populations: Multidisciplinary Perspectives”) il 29 e 30 giugno 2010 all'Università del Surrey in Gran Bretagna. L’obiettivo della conferenza è di disporre di un certo numero di esempi di impegno civile, politico e culturale realizzati e indagare i fattori e i diversi processi che ne determinano la direzione, studiando anche il ruolo delle politiche pubbliche nell'integrare donne, immigrati, minoranze e popolazioni nazionali. Fonte: ENAR Weekly Mail, 21 May 2010, for more information on the programme and on how to register: http://www.surrey.ac.uk/Arts/CRONEM/Conference- PICUM Newsletter June 2010 | Page 16 2010/CfP.htm?utm_source=The+Runnymede+Trust&utm_campaign=eb30fdb39cRUNNYMEDE_E_NEWSLETTER_May_2010&utm_medium=email . Il nuovo film del premiato regista greco Konstantinos Yannaris intitolato “Man in the Sea” (Uomo in Mare) illustra i rischi affrontati nei viaggi degli immigrati che vogliono raggiungere l'Europa. Il film si svolge a bordo di una petroliera che trae in salvo dal mare 30 Afgani, ma allo stesso tempo si concentra sul sogno europeo che svanisce per i protagonisti, in seguito al rifiuto di asilo da parte delle autorità dei Paesi membri europei. Alcuni immigrati afgani recitano in questo film che sarà nelle sale nel 2011. Fonte: UNHCR Greece Press Reivew, 7-12 May 2010. | 9 | Pubblicazioni La rete Migreurop ha pubblicato la versione inglese del rapporto sull”incontro internazionale “Accordi di riammissione or ricatto di rimpatrio?”, che si è svolto il 27 novembre 2009 a Parigi, Francia. Il rapporto è disponibile al seguente indirizzo: http://www.migreurop.org/IMG/pdf/Report_271109-ENG.pdf . Il Centro Internazionale per lo Sviluppo delle Politiche Migratorie (International Centre for Migration Policy Development (ICMPD) ha pubblicato un nuovo “Studio comprensivo dei flussi migratori e capacità istituzionali in Libia”. L’obbiettivo del progetto consisteva nel colmare un vuoto di conoscenza sulla natura dei flussi migratori in Libia, e di promuovere ulteriormente le capacità istituzionali della Libia per la gestione di questi flussi. Lo studio è disponibile online presso: http://mawgeng.unblog.fr/files/2010/03/libyasurveyreportelectronicversionedited.pdf . L’ International Centre for Migration Policy Development (ICMPD ha pubblicato anche il “rapporto annuale sull’immigrazione irregolare e il traffico di esseri umani nell’Europa centrale e orientale”. Il rapporto annuale contiene uno studio e analisi della gestione dei confini e arresti al confine dal 2008, e include uno studio specifico sull’allargamento dell’Area Schengen nel 2007. Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente indirizzo: http://research.icmpd.org/1250.html. | 10 | PICUM Notizie PICUM organizzerà un seminario intitolato “Violenza e Sfruttamento di Donne migranti senza documenti: Costruire strategie per mettere fine all’impunità” il 25 giugno 2010 e l’Assemblea Generale il 26 Giugno a Bruxelles, Belgio. Questi eventi erano stati inizialmente programmati per il 23-24 Aprile 2010 a Madrid, ma sono stati rimandati a causa delle perturbazioni del traffico aereo durante quel periodo. Per ulteriori informazioni, anche su come registrarsi.: http://www.picum.org/article/picum-event , (in francese) http://www.picum.org/fr/article/picum-event , (in spagnolo) http://www.picum.org/es/article/picum-event . In un articolo pubblicato sul Blog della rete sui diritti dei migranti, il Presidente di PICUM Don Flynn ha sostenuto che i principali politici sono andati alle elezioni nel Regno Unito con parecchi limiti sulla possibilità di sostenere politiche migratorie restrittive. Come mostrano i risultati delle elezioni generali, i votanti sono pronti a punire i politici che ignorano la dimensione della giustizia sociale quando si tratta di questo argomento. Fonte: NCADC News, 11 maggio 2010, maggiori informazioni presso: http://migrantsrights.org.uk/blog/index.php/2010/05/10/immigration-and-the-general-election-did-the-dog-bark-or-didnt-it/ . PICUM Newsletter June 2010 | Page 17 Ringraziamenti speciali a Laila Castaldo, Vera Cavallin, Marta Udina, Raffaela Puggioni, Francesco Positano, Maria Diletta, Andrea Piu, Letizia Bartocci, Patrizia Rebulla e Lucia Facchini per la traduzione della newsletter in italiano e a Giuliana Giobbi per la rilettura e revisione finale. Per iscriversi alla mailing liste della newsletter di PICUM, inviare un’email a [email protected] , specificando nell’oggetto “Subscribe-Italian”, per cancellarsi dalla mailing list, inviare un messaggio specificando nell’oggetto “Unsubscribe-Italian”. Vuoi dare il tuo contributo ad una politica umanitaria rispettosa dei diritti umani dei migranti privi di documenti? FAI UN’OFFERTA A PICUM! Il tuo contributo ci permetterà di continuare la lotta contro la marginalizzazione e lo sfruttamento di migranti privi di documenti. Puoi contribuire versando un’unica offerta o un contributo a cadenza regolare a PICUM sul numero di conto 001-3666785-67 (Fortisbank, Schepdaal (B), IBAN: BE93 001366678567). Si prega di indicare nome e indirizzo, e come causale: “donation”. GRAZIE! PICUM is grata alle seguenti autorità per il loro support a questa newsletter: Commissie Projecten in Nederland (PIN), Network of European Foundations-European Program on Integration and Migration (NEF-EPIMII), the Sigrid Rausing Trust and Zennström Philanthropies. PICUM Newsletter June 2010 | Page 18