piano di lavoro - Istituto Pilati
Transcript
piano di lavoro - Istituto Pilati
PIANO DI LAVORO PROF. Zucal Franco MATERIA Disegno, Progettazione e Organizzazione della produzione CLASSE 3° SEZ. A ITI Meccanica ANNO SCOLASTICO 2011-2012 1. Obiettivi generali della disciplina. L'insegnamento si prefigge di raggiungere i seguenti obiettivi: Raggiungere e consolidare le capacità di interpretazione, rappresentazione e quindi di espressione attraverso il linguaggio grafico. Acquisire un’elevata confidenza con le normative del disegno, con gli elementi meccanici unificati o presenti in commercio. Assumere padronanza nel consultare ed estrarre i dati voluti da tabelle narmate. Acquisire conoscenze ed abilità nell’ambito del disegno assistito al computer. 2. Programma previsto per la classe Contenuti Competenze: lo studente è in grado di …. INTRODUZIONE AL DISEGNO TECNICO Il disegno tecnico come linguaggio universale Normative ed enti preposti Tipi di linee Scritte sui disegni Scale di rappresentazione I tratteggi dei materiali Le proiezioni ortogonali, il sistema di rappresentazione Europeo, Americano, delle viste Rappresentazione della forma con sezioni piane, sfalsate, deviate Metà settembre – giugno Rappresentare un particolare meccanico utilizzando il metodo più opportuno Sa distinguere e usare appropriatamente i vari tipi di linea Comprendere l’importanza dell’unificazione delle norme del disegno QUOTATURA DI OGGETTI Norme per il tracciamento delle linee di misura e di riferimento Norme per la scrittura delle quote Sistemi di quotatura (in serie, in parallelo, combinata…) Convenzioni particolari del disegno tecnico Quotatura di parti coniche e rastremate Quotatura geometrica/tecnologica/funzionale Capire un disegno quotato Quotare correttamente e completamente un particolare meccanico Predisporre un disegno per la quotatura (eseguire particolari viste per facilitare la comprensione del particolare e la sua quotatura) Dicembre – giugno ORGANI DI COLLEGAMENTO FILETTATI Generalità e definizioni Rappresentazione convenzionale delle filettature Tipi di filettature e designazione Organi di collegamento filettati Classificazione della bulloneria Dispositivi antisvitamento Attrezzi di manovra Disegnare correttamente gli elementi filettati in vista, in sezione e nascosti Consultare le tabelle unificate per estrarre i parametri di filettatura Conoscere i vari tipi di filettatura unificata Designare correttamente gli elementi filettati Gennaio – metà febbraio RUGOSITÀ SUPERFICIALE Definizione Determinazione della rugosità Indicazione dello stato delle superfici sui disegni Associare alle varie tecnologie di lavorazione il grado di finitura superficiale Prescrivere la rugosità sul disegno Metà Febbraio – Marzo LA ZIGRINATURA Dimensioni e forme Designazione e rappresentazione convenzionale Inizio – metà Marzo Conoscere i casi in cui va prescritta questa lavorazione Designare un zigrinatura TOLLERANZE DIMENSIONALI Termini e definizioni Sistema di tolleranze ISO Gradi di tolleranza normalizzati IT Posizione delle tolleranze Accoppiamenti con tolleranze Accoppiamenti raccomandati Quote senza indicazione di tolleranza Indicazione delle tolleranze sui disegni Relazione tra tolleranza e rugosità Calcolare gli scostamenti Prescrivere le tolleranze opportune seguendo il sistema degli accoppiamenti raccomandati Conoscere a livello tecnologico la differenza tra sistema foro base ed albero base Relazionare tolleranza/rugosità con i costi di lavorazione Metà Marzo – Giugno ORGANI DI COLLEGAMENTO NON FILETTATI Chiavette Linguette Profili scanalati Perni e spine Distinguere chiaramente tra linguette e chiavette Consultare le tabelle unificate per determinare le dimensioni delle sedi di chiavette e linguette Disegnare e quotare appropriatamente le sedi di chiavette e linguette Disegnare e quotare appropriatamente alberi scanalati Disegnare e quotare appropriatamente perni e spine Metà Aprile – Metà Maggio COLLEGAMENTI FISSI Chiodature Saldature Metà Maggio – Giugno Designare, disegnare e prescrivere correttamente i collegamenti fissi nel disegno Conoscenza dei vantaggi/svantaggi connessi a queste tipologie di collegamento 3. Metodi di insegnamento, strumenti di lavoro e testi adottati. Le parti teoriche verranno affrontate tramite lezioni frontali. Come punto di riferimento costante verrà adottato il libro di testo, al quale sì affiancheranno sussidi di vario tipo come il manuale del perito meccanico o cataloghi di prodotti meccanici presenti in commercio. La gran parte delle ore sarà utilizzata per le esercitazioni grafiche (manuali o al computer) al fine di: Consolidare le conoscenze del linguaggio grafico Apprendere come si disegnano i vari organi meccanici descritti nelle lezioni frontali Abituare gli studenti a consultare i libri o manuali nei quali sono presenti le norme del disegno Acquisire conoscenze ed abilità nell’ambito del disegno assistito al computer. Testi adottati: L.Caligaris, S Fava, C.Tomasello “Dal progetto al prodotto” – Ed.Paravia – Volume A Manuale del perito meccanico Cataloghi di prodotti meccanici unificati presenti in commercio 4. Verifica e valutazione. Per accertare il raggiungimento delle competenze riportate al punto 2) si prevedono i seguenti momenti di verifica: verifiche orali. valutazione dei disegni prodotti durante le ore di esercitazione (sia a mano che al computer) In tali verifiche si stabilisce una scala di valutazione in decimi tenendo conto: dell’impegno; dell’elaborazione dei contenuti delle abilità linguistiche espressive; tre/quattro cinque sei sette otto nove/dieci grav. insufficiente insufficiente sufficiente discreto buono ottimo ed dell’acquisizione dei contenuti e delle competenze; dell’autonomia critica degli obiettivi trasversali proposti dal consiglio di classe Conoscenze scarse Conoscenze acquisite solo parzialmente Conoscenze e competenze acquisite in modo suffic. Conoscenze e competenze acquisite in modo soddisfacente Conoscenze e competenze pienamente acquisite Conoscenze e competenze brillantemente acquisite ed esposte L’insegnante prof. Franco Zucal Cles, 29 ottobre 2011 ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI “C.A.PILATI” PIANO DI LAVORO EDUCAZIONE FISICA 3A CORSO INDUSTRIALE MECCANICO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 INSEGNANTE Patrizia Frazza INTRODUZIONE: Tenendo presente delle finalità e indicazioni del D.P.R. n. 908 dell’I° ottobre 1982, l’insegnamento dell’educazione fisica negli istituti di istruzione secondaria superiore, costituirà il proseguimento logico del lavoro svolto nella scuola media e contribuirà, coordinato con l’azione educativa delle altre discipline, alla formazione degli alunni allo scopo di favorirne l’inserimento nella società. SITUAZIONE DI PARTENZA STRUTTURA L’Istituto ha in dotazione una nuova palestra; viene utilizzata sia dall’Istituto Tecnico “Pilati” che dall’Istituto di Istruzione. Il materiale e lo spazio a disposizione è sufficiente per poter svolgere l’attività ginnico-sportiva. Nel plesso scolastico non esiste il campo di atletica leggera; di conseguenza ci saranno delle difficoltà per svolgere questa disciplina e tutte le attività che hanno bisogno di spazi all’aperto. ALUNNI La programmazione è articolata sull’intero corso di studi. L’ambiente di provenienza degli alunni risulta essere piuttosto differenziato, ma ciò non crea problemi. Dall’analisi dei tests d’ingresso effettuati, sono stati rilevati nella maggior parte degli alunni lacune motorie, coordinative, articolari, ecc. I tests utilizzati per la raccolta dati sono: - forza arti superiori; - forza arti inferiori; - accelerazione; - di coordinazione; - di mobilità articolare; - addominali; - dorsali. FINALITÀ EDUCATIVE Armonizzare lo sviluppo dell’area motoria, corporea e della personalità dell’individuo stimolandolo al lavoro autonomo e consapevole. Facilitare l’acquisizione di una cultura delle attività motorie e sportive come sana consuetudine di vita per il benessere psico-fisico. OBIETTIVI PLURIDISCIPLINARI Promuovere la socializzazione e rafforzare il concetto di “ruolo” del singolo nel gruppo. Fare della capacità di ascolto, comprensione, elaborazione dell’informazione le basi per l’apprendimento. Rafforzare la coscienza dei propri limiti e delle proprie potenzialità (autostimaautovalutazione). OBIETTIVI FONDAMENTALI - migliorare/sviluppare gli obiettivi condizionali e coordinativi del movimento; - praticare le più diffuse discipline sportive individuali e di squadra (conoscerle e saperne applicare i concetti guida); - fornire le conoscenze minime affinché l’allievo sia in grado di concepire/progettare autonomamente un’attività fisica e sportiva; - favorire le attività in ambiente naturale. Obiettivi opzionali: - nozioni di igiene della persona e dell’alimentazione. - cenni di teoria dell’allenamento. OBIETTIVI CONDIZIONALI - Potenziamento della funzione cardio circolatoria e respiratoria; - Miglioramento della mobilità articolare e della flessibilità; - Affinamento delle capacità neurali legate alla motricità; - Miglioramento delle capacità di forza, velocità, resistenza. OBIETTIVI COORDINATIVI - Migliore organizzazione del movimento nello spazio e nel tempo; - Sviluppo della coordinazione semplice, combinata e complessa; - Sviluppo della destrezza motoria e delle capacità operative in campo sportivo. ATTIVITÀ SPORTIVA - Pratica delle più diffuse discipline sportive di squadra ed individuali; - Cenni ai fondamentali didattici, tecnici e tattici delle attività sportive trattate; - Gestione organizzativa ed arbitrale di competizioni sportive d’istituto; cenni ai regolamenti di gara; - Attività in ambiente naturale. CONTENUTI PROGRAMMATICI POTENZIAMENTO FISIOLOGICO - Incremento della resistenza e potenza aerobica; - Incremento delle capacità di forza massima, veloce e resistente; - Miglioramento della rapidità segmentaria e della velocità generale; - Mantenimento della mobilità articolare e flessibilità. SVILUPPO DELLE CAPACITÀ COORDINATIVE - Capacità di adattamento, controllo e trasformazione del “gesto”; - Capacità di reazione e anticipazione motoria; - Proggettualità ideo-motoria e fantasia. CONOSCENZA E PRATICA DELLE ATTIVITÀ SPORTIVE Attività individuali: - Atletica leggera; - Esperienze sportive in ambiente naturale; - Tennis - tavolo; - Badminton; Attività di squadra: - Pallavolo - Pallacanestro - Pallamano - Calcio - Calcio a cinque - Palla/tamburello - Hockey - Baseball ATTIVITÀ INTERDISCIPLINARI Iniziativa “progetto salute”: (classi terminali) - Educare al primo soccorso (nozioni fondamentali e generali); - Relazionare sul problema dell’integrazione dietologica naturale, differenziando tali interventi dalle pratiche del doping nelle attività sportive. PERIODIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE SETTEMBRE-OTTOBRE I. Potenziamento Fisiologico - biennio e triennio: (miglioramento della tonicità muscolare, della rapidità, della resistenza aerobica, della mobilità articolare, della flessibilità). II. Nozioni generali di anatomia e terminologia del linguaggio ginnico/sportivo. NOVEMBRE I. Pallavolo - biennio (fondamentali individuali con la palla, studio del gioco di attacco e di difesa in situazioni di gruppo, prove di gioco). - triennio (perfezionamento tecnico dei fondamentali individuali, schemi di gioco in attacco e difesa, tattica, cenni al regolamento organico, arbitraggio e giuria). DICEMBRE-GENNAIO I. Sviluppo della forza - biennio/triennio (incremento della forza veloce/esplosiva/elastica); - triennio (incremento della forza massima). II. Badminton: - biennio/triennio (fondamentali della tecnica del gioco). FEBBRAIO I. Pallacanestro - biennio (fondamentali individuali con la palla, studio del gioco di attacco e di difesa in situazioni di gruppo, prove di gioco); - triennio (perfezionamento tecnico dei fondamentali individuali, schemi di gioco in attacco e difesa, tattica, cenni al regolamento organico, arbitraggio e giuria). MARZO I. Sviluppo della velocità/rapidità - biennio e triennio (rapidità intersegmentaria, capacità di reazione, velocità di spostamento). II. Nozioni di igiene alla salute della persona (biennio) e dell’alimentazione dello sportivo (triennio). APRILE I. Ginnastica artistica - biennio (capovolta avanti e indietro, esercizi di equilibrio statico e dinamico); - triennio (esercitazione al plinto, al cavallo, elementi di preacrobatica, composizione di un esercizio a corpo libero). II. Pallamano (attività ludica). Palla - tamburello (attività ludica) MAGGIO I. Atletica leggera - biennio (tecnica della corsa, partenza e studio dell’accelerazione, prove di corsa per la resistenza-tecnica del passaggio degli ostacoli, getto del peso); - triennio (salto in alto, salto in lungo) corsa veloce. Sviluppo della resistenza e della potenza aerobica. - biennio e triennio (corsa campestre, percorso vita, circuit-training, prove di corsa per lo sviluppo della potenza aerobica). GIUGNO I. Calcio a cinque (attività ludica); METODOLOGIA Le attività sono state organizzate in modo da permettere momenti di lavoro individuale e momenti di lavoro collettivo. Sono state effettuate correzioni dirette ed indirette e così è avvenuto per l’assistenza degli alunni. Durante il corso dell’anno sono state fatte lezioni teoriche frontali. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICHE FORMATIVE - Gamma dei voti da 4 a 10 come stabilito dai consigli di classe. - Soglia di sufficienza stabilita dagli indicatori tecnici o di argomento che in ogni valutazione, pratica, teorica, scritta, verranno resi noti agli alunni, preventivamente. - Numero verifiche due per trimestre e tre nel pentamestre. - Elementi: livello di partenza, processo di apprendimento, progressi nell’area motoria e nelle conoscenze teoriche, impegno e frequenza alle lezioni. ESPLICITAZIONE DEI CONCETTI GUIDA CONOSCENZA - Capacità di ascoltare con attenzione, interpretare ed elaborare il fenomeno motorio o l’argomento. COMPETENZA - il sapere relativo dell’allievo, la padronanza della didattica specifica. CAPACITÀ - il saper fare, intesa come capacità operativa in un particolare ambito. Cles, 26/10/11 L’Insegnante ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI “C.A. PILATI ” CLES (TN) PIANO DI LAVORO MATERIA: Inglese DOCENTE: Forte Lorenzo CLASSE: 3A ITI Meccanica ANNO SCOLASTICO: 2011-2012 1. OBIETTIVI Innanzitutto gli alunni dovranno possedere, in maniera più approfondita rispetto al biennio, le quattro abilità che sono fondamentali per lo studio di una lingua straniera, ossia la capacità di leggere, scrivere, parlare e comprendere che parla inglese (reading, writing, speaking, listening). Per quanto riguarda il programma specifico di quest’anno, gli alunni dovranno essere in grado di: - - narrare avvenimenti ed esperienze personali al presente. parlare di eventi ed esperienze personali del passato. parlare di azioni che accadono contemporaneamente in passato. parlare di progetti per il futuro. descrivere, sia oralmente che a livello scritto, luoghi, aspetti ed eventi legati alla cultura e civiltà delle Isole Britanniche ed in particolare della Gran Bretagna, facendo anche dei confronti con la cultura italiana; in particolare si appronfondirà lo studio delle principali industrie e settori economici delle Isole Britanniche. descrivere e commentare delle immagini e/o filmati riguardanti vari argomenti di cultura e civiltà dei paesi anglofoni; esprimere gusti, giudizi ed opinioni personali, chiedere informazioni riguardo ad argomenti di attualità e costume, esaminati durante le letture tratte dal testo Identities. 2. CONTENUTI Per quanto riguarda la grammatica quest’anno verranno trattati vari argomenti sul libro New Omnibus Reference Grammar. Si affronteranno in maniera dettagliata, con l’apporto di ulteriori fotocopie da parte del docente, a seconda anche del maggiore o minore bisogno di approfondimento da parte della classe, i seguenti argomenti del libro: - past simple: verbi regolari e irregolari present perfect: verbi regolari e irregolari; ever/never, just, already, not yet past simple e present perfect forma di durata con present perfect: for e since present perfect simple e continuous past continuous past simple e past continuous futuro: be going to, will e present continuous - ripasso di comparativi e superlativi; aggettivi possessivi, pronomi complemento e possessivi Per quanto riguarda invece la cultura e civiltà dei paesi anglofoni, verranno esaminati i seguenti argomenti presenti sia sul testo adottato, Identities, che su altro materiale fornito dal docente: - On Tour: Touring the British Isles (pp. 40-43): introduction The British Isles: Britain, the four countries of Britain, the Brits, Ireland (pp. 63-75) On Tour: London (pp. 36-39) History of England (pp. 100-104): from the invaders to the roaring twenties varie fotocopie con materiale integrativo ed esercizi in classe e per casa Lifestyles: pocket money (p. 8-9) On Tour: Global English (pp. 46-47): languages of the world, why are you learning English? Time Out: Which music? The story of hip hop; Music is my life; Bob Marley (pp 14-19) Time Out: Let’s go to the movies; making a film (pp. 20-21) varie fotocopie con materiale integrativo ed esercizi in classe e per casa 3. METODO D’INSEGNAMENTO In classe utilizzerò varie tipologie di lezione, che vanno dalla tradizionale lezione frontale, per la spiegazione grammaticale in italiano, alla più comune e lezione interattiva, dagli esercizi individuali ai lavori a coppie e a gruppi, specialmente per esercitare le abilità di speaking e listening, e infine la visione di filmati e l’ascolto di canzoni. Cercherò di parlare in inglese per tutta la durata delle lezione al fine di sviluppare le capacità di ascolto e comprensione degli alunni, ricorrendo ovviamente all’italiano, qualora sia necessario, specialmente durante le spiegazioni di grammatica. 4. STRUMENTO DI LAVORO I testi adottati sono: Identities, Arnoldo Mondadori Scuola, con CD audio; New Omnibus Reference Grammar, Petrini. Si intendono seguire i libri di testo adottati fornendo però agli studenti ulteriore materiale, quando necessario, sia in classe che per i compiti per casa. Si tratta di esercizi di grammatica e civiltà, canzoni, attività di gruppo, letture ed approfondimenti di civiltà e cultura inglese. 5. VERIFICHE E VALUTAZIONE La verifica dell’apprendimento degli argomenti trattati a lezione può avvenire in diversi modi, sia con prove scritte (almeno due nel primo periodo valutativo e almeno quattro nel secondo) che con interrogazioni orali (almeno due nel primo periodo valutativo e almeno due nel secondo). A) Verifica scritta: Il metodo di valutazione viene esplicitato dal docente al momento della consegna in classe o precedentemente. Tale metodo prende in considerazione vari parametri: ortografia, morfologia, sintassi, lessico, completezza delle informazioni, chiarezza nell’esposizione e coesione. Le verifiche possono essere di varia natura: a) prova articolata per accertare la conoscenza degli argomenti grammaticali, incontrati a lezione. Consta di esercizi di completamento, brevi traduzioni, brevi esercizi di composition. b) prova articolata (solitamente con domande aperte) per accertare l’avvenuto studio degli argomenti di civiltà. Qui si darà importanza tanto alla qualità e alla quantità del contenuto, ossia alle informazioni o contenuti appresi quanto alla forma, ossia alla varietà e correttezza delle strutture grammaticali, sintattiche ed ortografiche, così come alla ricchezza di lessico e alla capacità espositiva del singolo alunno. c) reading comprehension, cioè test di comprensione della lettura. d) verifica di vocaboli. B) Verifica orale. Le verifiche possono essere di varia natura: a) Le interrogazioni, in itinere e regolari durante tutto l’anno scolastico, sono principalmente di civiltà sono e vertono sugli argomenti di civiltà presentati in classe e studiati a casa: durante tali interrogazioni si cercherà di dare, come nella verifica scritta, importanza sia al contenuto che alla forma, ma soprattutto si terrà conto della corretta pronuncia, della capacità di comprendere le domande del docente e dell'abilità nel rispondere con una maggiore o minore ricchezza e soprattutto con una minore o maggiore varietà di lessico. Inoltre le interrogazioni orali serviranno per far parlare gli alunni tra loro, a coppie, oppure da soli con l’insegnante riguardo ad argomenti di civiltà studiati in classe. b) Le interrogazioni possono riguardare, in misura minore, i vari argomenti grammaticali ripassati quest’anno ed appresi in precedenza ma soprattutto gli argomenti grammaticali spiegati a lezione quest'anno. Durante queste interrogazioni verrà chiesto agli alunni di parlare e fare domande a un compagno o rispondere a domande del docente o di un compagno, riguardo a fatti personali o eventi esterni, come ad esempio eventi passati, passatempi, progetti per il futuro. Il docente capirà da questi dialoghi il livello di comprensione ed approndimento degli argomenti affrontati. c) Infine alcune interrogazioni vertono sullo studio dei verbi irregolari e sull'acquisizione delle regole grammaticali affrontate in classe. Viene chiesto agli alunni di riassumere e ripetere i punti fondamentali della lezione teorica affrontata in classe, così come di tradurre alcune frasi dall'italiano all'inglese. In tal modo il docente valuterà il livello di comprensione ed approndimento degli argomenti affrontati e tale interrogazione servirà anche a tutta la classe per ripassare la lezione precedente. d) L'ultimo tipo di verifica orale è la listening comprehension, ossia la comprensione di un breve brano o dialogo ascoltato in classe. PIANO DI LAVORO PROF.SSA CHIARA PRAINDEL MATERIA: ITALIANO CLASSE TERZA A MECCANICA ANNO SCOLASTICO 2011-12 TRAGUARDI FORMATIVI Lo studente conosce Le linee di sviluppo della letteratura italiana dalle origini al Cinquecento. Gli autori più importanti e il contesto nel quale operarono. Le opere più significative degli autori studiati. Lo studente possiede la consapevolezza delle scansioni temporali si esprime in modo chiaro e possiede alcuni elementi dei linguaggi settoriali sa elaborare diversi tipi di testo (lettere, verbali, relazioni,…) possiede gli strumenti per orientarsi nel sistema delle comunicazioni. TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE Materia: ITALIANO Classe: TERZA A MECCANICA Obiettivi disciplinari Conoscenze: la nascita della letteratura in volgare; la poesia delle origini Competenze: riconoscere la persistenza di tematiche e Contenuti Le origini della letteratura italiana: la scuola siciliana e toscana, lo stilnovo Attività didattica Presentazione schematica del periodo storico. Lettura, analisi e confronto di testi significativi. Strumenti Libro di testo e schemi elaborati dall’insegnante. Tipologia di verifiche Interrogazione orale, test strutturati, produzione di parafrasi e/o commenti Tempi Ottobre e Novembre caratteristiche stilistiche nelle varie poesie; comprendere e analizzare testi poetici Conoscenze: principali avvenimenti della vita, le opere, gli aspetti del pensiero e della poetica Competenze: contestualizzare autore e opera, comprendere l’intreccio tra la vita, la poetica e le opere; comprendere e analizzare i testi Conoscenze: principali avvenimenti della vita, le opere, il pensiero e la poetica; il suo lavoro di filologo. Competenze: contestualizzare autore e opera, comprendere l’intreccio tra la vita, la poetica e le opere; comprendere e analizzare i testi Conoscenze: i più importanti avvenimenti della vita, le principali opere, gli aspetti del pensiero e della poetica Competenze: contestualizzare autore e opera, Dante Alighieri e la sua epoca (tendenze letterarie del tempo). Lezione frontale sulla vita e le opere. Lettura, analisi e interpretazione di testi significativi. Inferno: lettura dei canti significativi. Ascolto di alcune parti della Divina Commedia lette da R. Benigni. Francesco Lezione Petrarca e la frontale sulla sua epoca vita e le opere. (tendenze Lettura, analisi letterarie del e tempo): interpretazione Umanesimo e di testi Rinascimento, significativi. il suo amore Confronto con per i classici. Dante. Giovanni Boccaccio e la sua epoca (tendenze letterarie del tempo); la cultura del mercante. Lezione frontale sulla vita e le opere. Lettura, analisi e interpretazione di testi significativi. La Libro di testo e schemi elaborati dall’insegnante; Power Point; DVD. Interrogazione orale, test strutturati, produzione di parafrasi e/o commenti. Da Novembre a Marzo Libro di testo e schemi elaborati dall’insegnante; Power Point. Interrogazione orale, test strutturati, produzione di parafrasi e/o commenti. Gennaio e Febbraio Libro di testo e schemi elaborati dall’insegnante Interrogazione orale, test strutturati, produzione di parafrasi e/o commenti Marzo comprendere l’intreccio tra la vita, la poetica e le opere, comprendere e analizzare i testi Conoscenze: la vita e le opere; il quadro storico e culturale del tempo; la trama, i personaggi e la struttura dell’opera “Orlando furioso” Competenze: contestualizzare autore e opera; comprendere e analizzare i testi. Conoscenze: principali avvenimenti della vita, il pensiero politico e la visione del rapporto tra politica e morale Competenze: contestualizzare autore e opera, comprendere le novità del pensiero in relazione al contesto storico; comprendere e analizzare i testi Ludovico Ariosto e la sua epoca (tendenze letterarie del tempo) Lezione frontale sulla vita e le opere. Lettura, analisi e interpretazione di testi significativi. Libro di testo e schemi elaborati dall’insegnante Interrogazione orale, test strutturati, produzione di parafrasi e/o commenti Aprile Niccolò Machiavelli e la sua epoca (tendenze letterarie del tempo) Lezione frontale sulla vita e le opere. Lettura, analisi e interpretazione di testi significativi. Libro di testo e schemi elaborati dall’insegnante Interrogazione orale, test strutturati, produzione di parafrasi e/o commenti Maggio Nel corso dell’anno verranno dedicate una ventina di ore alla composizione di vari tipi di testo scritto. Inoltre, saranno proposte letture di romanzi classici, di autori italiani e internazionali, con relativa analisi del testo. METODO DI INSEGNAMENTO Uso discreto della lezione frontale, volta soprattutto alla chiarificazione dei concetti più complessi; ampio spazio ai procedimenti ipotetico-deduttivi e induttivi, volti a un apprendimento più dinamico e consapevole; uso delle immagini per creare una “cultura visiva” del periodo d’interesse; uso di esperienze, osservazioni e documenti di vario tipo come punto di partenza per confronti e discussioni miranti al coinvolgimento di tutti gli alunni in un processo di maturazione della capacità espressiva e relazionale. STRUMENTI DI LAVORO , Liberamente 1, Ed. Palumbo; Dispense prodotte dall’insegnante; Schemi e appunti; Power Point; DVD. VERIFICA E VALUTAZIONE L’attività didattica sarà costantemente sottoposta a verifica per accertare l’acquisizione delle competenze e per operare eventuali correzioni nell’itinerario didattico. I criteri di verifica e i risultati delle varie prove verranno tempestivamente comunicati e commentati. La valutazione analizzerà il percorso dell’apprendimento al fine di evidenziare i progressi (regressi, stasi), considererà il livello e la qualità della partecipazione al lavoro scolastico; individuerà l’impegno e identificherà il metodo di studio. Per quanto riguarda gli elaborati scritti si presterà attenzione sia alla forma che al contenuto. Nelle interrogazioni orali si valuterà il livello di acquisizione dei contenuti, le capacità espressive e rielaborative. Per la valutazione nel corso dell’anno sono previste cinque verifiche scritte e cinque interrogazioni orali. Per questioni di tempo le interrogazioni potranno essere sostituite da verifiche scritte. Per i parametri di valutazione si rimanda alla griglia di valutazione presente nel Progetto di Istituto. Cles, 10 novembre 2011 La docente Prof. ssa Chiara Praindel PIANO DI LAVORO DOCENTE BERTI MARIANGELA MATERIA CLASSE MATEMATICA III MECCANICA ANNO SCOLASTICO 2011 - 2012 FINALITA' DELL'INSEGNAMENTO DELLA MATEMATICA Per le competenze trasversali e di base si fa riferimento alla programmazione del consiglio di classe. Lo studio della matematica ha inoltre il compito di avviare progressivamente l'alunno a -sviluppare l'intuizione geometrica -individuare e costruire relazioni e corrispondenze -acquisire capacità di deduzione e pratica dei problemi induttivi -utilizzare consapevolmente tecniche e strumenti di calcolo -matematizzare semplici situazioni di problemi in vari ambiti disciplinari e sviluppare corrispondenti attitudini a rappresentare e quindi a interpretare dati -acquisire il rigore espositivo e la comprensione della funzione necessaria del rigore logico e linguistico -comprendere il rilievo storico di alcuni importanti eventi matematici. TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE Per le competenze di base e trasversali si fa riferimento alla programmazione del Consiglio di Classe Macroargomenti e relative competenze: CONTENUTI COMPETENZE: lo studente è in grado di… ATTIVITA’ DIDATTICA FUNZIONI e TRASFORMAZIO NI GEOMETRICHE Riconoscere funzioni e relative proprietà Applicare le trasformazioni a punti e a curve GEOMETRIA ANALITICA (Retta, circonferenza, parabola, ellisse, iperbole) Utilizzare gli strumenti di calcolo algebrico per risolvere problemi geometrici nel piano cartesiano FUNZIONI GONIOMETRICHE (Rappresentazion i, proprietà e Applicare le relazioni fondamentali e le formule goniometriche per determinare il valore Lezione frontale, lezione dialogata, analisi delle difficoltà incontrate nello svolgere i compiti assegnati a casa o in classe Lezione frontale, lezione dialogata, analisi delle difficoltà incontrate nello svolgere i compiti assegnati a casa o in classe Lezione frontale, lezione dialogata, analisi delle difficoltà incontrate nello STRUMENTI TIPOLOGIA delle VERIFICHE Libro di testo, fotocopie di schemi o tavole riassuntive Interrogazioni Test Tema Libro di testo, fotocopie di schemi o tavole riassuntive Interrogazioni Test Tema Libro di testo, fotocopie di schemi o tavole Interrogazioni Test Tema 1 relazioni, formule goniometriche, equazioni e disequazioni) TRIGONOMETRIA ((Teoremi sui triangoli rettangoli e sui triangoli qualsiasi, teorema della corda) FUNZIONE ESPONENZIALE E LOGARITMICA (Rappresentazion i e proprietà, equazioni e disequazioni) delle funzioni goniometriche di angoli particolari Applicare le relazioni fondamentali e le formule goniometriche per risolvere equazioni Utilizzare la circonferenza goniometrica e la rappresentazione grafica delle funzioni goniometriche per risolvere equazioni e disequazioni goniometriche Utilizzare i teoremi della trigonometria per risolvere problemi geometrici svolgere i compiti assegnati a casa o in classe Utilizzare la definizione di potenza e le proprietà delle potenze per risolvere equazioni e disequazioni esponenziali e logaritmiche Lezione frontale, lezione dialogata, analisi delle difficoltà incontrate nello svolgere i compiti assegnati a casa o in classe Lezione frontale, lezione dialogata, analisi delle difficoltà incontrate nello svolgere i compiti assegnati a casa o in classe riassuntive Libro di testo, fotocopie di schemi o tavole riassuntive Interrogazioni Test Tema Libro di testo, fotocopie di schemi o tavole riassuntive Interrogazioni Test Tema SUDDIVISIONE TEMPORALE DEI CONTENUTI SETTEMBRE Ripasso : equazioni e disequazioni algebriche intere o fratte di secondo grado e di grado superiore al secondo. Sistemi di disequazioni. OTTOBRE Equazioni e disequazioni con il modulo. Disequazioni irrazionali. Generalità sulle funzioni e sul piano cartesiano NOVEMBRE - DICEMBRE Trasformazioni geometriche - La retta - La parabola GENNAIO – FEBBRAIO La circonferenza - L’ellisse - L’iperbole MARZO – APRILE Funzioni goniometriche - Equazioni e disequazioni goniometriche – Relazione tra lati e angoli di un triangolo - Risoluzione di triangoli rettangoli e di triangoli qualunque. MAGGIO – GIUGNO la funzione esponenziale e la funzione logaritmica. NOTA: è possibile che non si riesca a trattare tutto il programma previsto e che qualche argomento venga traslato alla classe quarta! DATE ORIENTATIVE DELLE VERIFICHE SCRITTE Primo periodo valutativo 1. 04.10.2011 2. 04.11.2011 2 3. 02.12.2011 Secondo periodo valutativo 1. 20.012012 2. 24.02.2012 3. 30.03.2012 4. 18.05.2012 CONTENUTI E RELATIVE COMPETENZE SPECIFICHE FUNZIONI Definizioni e terminologia Espressione analitica e grafico di una funzione Funzioni pari, dispari, iniettive, biunivoche, inverse, composte, monotone Alla fine dell’unita didattica lo studente dovrà essere in grado di: Riconoscere, data l’espressione analitica o il grafico, se una funzione è pari, dispari, iniettiva, biunivoca Ricavare, in semplici casi, l’espressione analitica della eventuale funzione inversa di una data funzione TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE Isometrie: traslazioni, simmetria assiale, simmetria centrale omotetie Alla fine dell’unita didattica lo studente dovrà essere in grado di: Determinare analiticamente le coordinate di un punto corrispondente in una trasformazione geometrica di cui si conoscono le equazioni Determinare l’equazione della corrispondente di una retta o di una curva in una trasformazione geometrica di cui si conoscono le equazioni. LUOGHI GEOMETRICI, LA RETTA E LE CONICHE Luoghi geometrici La retta: equazione in forma implicita e in forma esplicita. Analisi del significato dei coefficienti. Fasci di rette, propri e impropri Condizione di parallelismo e di perpendicolarità Distanza punto retta L’equazione della circonferenza Condizioni per determinare l’equazione di una circonferenza Le intersezioni tra retta e circonferenza L’equazione dell’ellisse L’equazione della parabola Parabola per tre punti. Parabola e retta L’equazione dell’iperbole Rette e coniche Alla fine dell’unita didattica lo studente dovrà essere in grado di: Ricavare l’equazione di un luogo geometrico, data la sua proprietà caratteristica Determinare l’equazione della retta passante per due punti Ricavare l’equazione di una retta, dato il suo grafico Utilizzare le condizioni di parallelismo e di perpendicolarità Calcolare la distanza di un punto da una retta Determinare l’equazione della circonferenza di dati centro e raggio Data l’equazione di una circonferenza, determinare il centro e il raggio Riconoscere l’equazione di una circonferenza 3 Determinare il ruolo dei coefficienti a, b, c nell’equazione di una circonferenza Determinare l’equazione di una circonferenza passante per tre punti oppure per il centro ed un altro punto Determinare le intersezioni tra una retta ed una circonferenza, date le rispettive equazioni Risolvere semplici problemi che coinvolgono retta e circonferenza (rette tangenti da un punto esterno; retta tangente da un suo punto) Tracciare un’ellisse con il metodo dei due “chiodi” Individuare le simmetrie dell’ellisse Disegnare un’ellisse data la sua equazione ( in forma canonica) Determinare l’equazione dell’ellisse noti il suo centro nell’origine ed i suoi semiassi Determinare l’equazione di una parabola dati tre suoi punti, oppure un suo punto ed il vertice Determinare le intersezioni tra una retta ed una parabola In un fascio di rette, proprio od improprio, determinare le rette tangenti ad una parabola data Determinare vertice, fuoco e direttrice di una parabola di cui è nota l’equazione Determinare l’equazione dell’iperbole noti che siano i fuochi e gli asintoti Disegnare un’iperbole data la sua equazione (in forma canonica) Individuare le simmetrie dell’iperbole Riconoscere che la legge di proporzionalità inversa ha come grafico un’iperbole Riconoscere le caratteristiche comuni a tutte le coniche Stabilire se una equazione di secondo grado in x e y rappresenta: una circonferenza; una parabola; un’ellisse; un’iperbole; una conica degenere Determinare algebricamente le intersezioni tra una conica ed una retta FUNZIONI TRIGONOMETRICHE Misura degli angoli in radianti Le funzioni goniometriche y senx , y cos x , y tgx Corrispondenze goniometriche inverse Equazioni goniometriche Formule di addizione ed alcune loro conseguenze Equazioni lineari in seno e coseno Disequazioni goniometriche Alla fine dell’unità didattica lo studente dovrà essere in grado di. Stabilire la diretta proporzionalità tra angoli al centro e gli archi corrispondenti Definire il radiante come unità di misura dell’ampiezza di un angolo Convertire un’ampiezza in gradi in una in radianti e viceversa Definire il coseno ed il seno di un numero reale Stabilire la relazione fondamentale tra coseno e seno Determinare immediatamente il coseno ed il seno di particolari ampiezze Determinare il coseno o il seno dell’ampiezza di un angolo opposto (oppure complementare, oppure supplementare) individuare le caratteristiche della funzione y senx y cos x e dei relativi grafici Individuare e definire una funzione periodica Utilizzare la calcolatrice per determinare il valore del coseno o del seno di un’ampiezza Disegnare il grafico di una funzione del tipo y B Asen( x ) Scrivere immediatamente la tangente di particolari ampiezze Determinare le ampiezze corrispondenti a particolari valori della tangente Disegnare il grafico della funzione y tgx Stabilire la non univocità delle corrispondenze goniometriche inverse Utilizzare la calcolatrice per trovare i valori di arcsen, arccos, arctg Risolvere equazioni goniometriche, n particolare: equazioni immediate e con una sola funzione goniometrica;equazioni formate da un solo polinomio scomponibile; equazioni omogenee in senx e cosx. Usare le formule di addizione e di sottrazione per il seno, il coseno, per la tangente Ricavare dalle formule di addizione le formule di duplicazione 4 Applicare le formule di e le loro conseguenze per semplificare espressioni goniometriche e risolvere equazioni Risolvere equazioni goniometriche riconducibili ad omogenee di grado secondo Risolvere equazioni lineari in seno e coseno Ricavare le formule parametriche ed utilizzarle per risolvere equazioni goniometriche Risolvere semplici disequazioni goniometriche Rappresentare geometricamente equazioni e disequazioni goniometriche TRIGONOMETRIA La risoluzione di un triangolo rettangolo Risoluzione di triangoli qualunque Relazione tra lati e angoli nei triangoli e nei quadrilateri Alcuni problemi applicativi Alla fine dell’unita didattica lo studente dovrà essere in grado di: Stabilire, in un triangolo rettangolo, la relazione tra ipotenusa, seno di un angolo e cateto opposto all’angolo Stabilire in un triangolo rettangolo, la relazione tra ipotenusa, coseno di un angolo e cateto adiacente all’angolo Stabilire, in un triangolo rettangolo, la relazione tra tangente di un angolo e cateti opposto ed adiacente all’angolo stesso Risolvere problemi che coinvolgono triangoli rettangoli Formulare e dimostrare il teorema dei seni Applicare il teorema dei seni alla risoluzione di problemi che coinvolgono triangoli qualunque Enunciare e dimostrare il teorema della corda Enunciare e dimostrare il teorema del coseno Applicare il teorema del coseno alla risoluzione di problemi che coinvolgono triangoli qualunque Determinare l’area di un triangolo, noti due lati e l’angolo compreso Determinare l’area di un parallelogramma, noti due lati e l’angolo compreso Determinare l’area di un triangolo, noti i tre lati Determinare il raggio della circonferenza inscritta e quello della circonferenza circoscritta ad un triangolo Risolvere problemi geometrici relativi a poligoni dei quali sono note alcune relazioni tra lati ed angoli. ESPONENZIALI E LOGARITMI La funzione esponenziale La funzione logaritmica L’uso dei logaritmi nei calcoli I logaritmi e le rappresentazioni Equazioni e disequazioni esponenziali Equazioni e disequazioni logaritmiche Alla fine dell’unita didattica lo studente dovrà essere in grado di: Definire la funzione esponenziale Definire la funzione logaritmica Analizzare le caratteristiche delle funzioni esponenziale e logaritmica Calcolare il logaritmo di numeri esprimibili come potenze della base Disegnare e riconoscere il grafico di una funzione logaritmica Utilizzare la calcolatrice per determinare il logaritmo (decimale o naturale ) di un numero Cambiare la base di un logaritmo Dimostrare e utilizzare le proprietà dei logaritmi Utilizzare i logaritmi per il calcolo di un’espressione Utilizzare i logaritmi per risolvere problemi nelle cui relazioni l’incognita compare all’esponente 5 Risolvere equazioni e disequazioni esponenziali Risolvere equazioni e disequazioni logaritmiche Risolvere equazioni e disequazioni esponenziali o logaritmiche con metodi grafici. MODALITA’ DEL LAVORO IN CLASSE Lezione interattiva e partecipata attivamente per costruire un percorso di apprendimento legato alle conoscenze già possedute dalla classe, in modo che le nuove nozioni si integrino con conoscenze precedenti, le consolidino e da queste si sviluppino. Lezione frontale quando si tratti di definizioni, concetti o tecniche nuovi Discussione guidata per apprendere la strategia di risoluzione di esercizi o problemi, per confrontare diverse strategie proposte o applicate dagli studenti, per valutare i risultati ottenuti. Sperimentazione guidata per stimolare l’osservazione, riconoscere correlazioni ed individuare l’esistenza di nuove proprietà STRUMENTI DI LAVORO Libro di testo: DODERO-BARONCINI-MANFREDI “MODULI di Lineamenti di matematica” A e B edito da Ghisetti e Corvi Lavagna interattiva e il programma Derive per il controllo di grafici. VERIFICA E VALUTAZIONE La valutazione si riferirà a tutte le tematiche e terrà conto di tutti gli obiettivi evidenziati nel piano di lavoro annuale. Comprensione ed applicazione degli argomenti trattati nei moduli vengono valutate con opportune modalità di verifica: Verifiche scritte: i moduli trattati saranno oggetto di verifiche scritte formulate, a seconda dell’argomento, o con esercizi e richieste graduate per verificare la conoscenza e l’applicazione delle singole abilità, oppure con problemi complessivi in modo da poter verificare la capacità di correlare le conoscenze acquisite. Interrogazioni orali Test-questionari a risposta chiusa o aperta valutabili, a seconda delle richieste, per lo scritto o per l’orale. La valutazione di una prova scritta partirà dall’assegnazione di un punteggio ai diversi tipi di esercizi che terrà conto anche delle abilità che essi richiedono. Durante la correzione per l’assegnazione dei punteggi saranno valutati: la comprensione del testo la conoscenza degli argomenti la chiarezza dei concetti logici l’ordine formale e precisione nel calcolo la completezza del lavoro Un errore di distrazione compromette solo parzialmente il punteggio dell’esercizio mentre un errore di logica o un errore di regola può anche annullalo. Nella verifica orale saranno valutati soprattutto la capacità di ragionamento, i progressi raggiunti nella capacità di comunicare con un linguaggio rigoroso, nell’uso della terminologia specifica e naturalmente nella corretta acquisizione dei contenuti richiesti. Le valutazioni riassuntive finali terranno conto dell’esito delle prove scritte e orali ma anche di altri elementi quali: partecipazione ed interventi appropriati durante le lezioni, costanza dell’impegno e del lavoro a casa, puntualità nelle consegne e progressi fatti in relazione alla situazione di partenza. Cles, 31 ottobre 2011 Docente: Berti Mariangela 6 PIANO DI LAVORO Prof. CAVALLAR SERGIO Disciplina: MECCANICA E MACCHINE A FLUIDO Classe: TERZA Sez. A ITI-MECCANICA Anno Scolastico: 2011-2012 FINALITĂ E OBIETTIVI La Meccanica Applicata e Macchine a fluido assume fondamentale importanza nell’indirizzo meccanico sia perché tutte le discipline tecnico-professionali caratterizzanti l’indirizzo si avvalgono dei suoi contributi, sia perché essa riveste un ruolo formativo in virtù del rigore scientifico con cui deve essere impostato e condotto il suo studio. Obiettivo comune sia per la Meccanica che le Macchine a fluido è sostanzialmente quello di raggiungere e possedere buone capacità di schematizzazione dei problemi, con una adeguata conoscenza degli strumenti matematici per la risoluzione degli stessi e con particolare attenzione all’utilizzo delle unità di misura trattate. CONTENUTI COMPETENZE Essere in grado di: (settembre/ottobre) affrontare le problematiche inerenti all’equilibrio dei corpi liberi. (novembre) affrontare le problematiche inerenti all’equilibrio dei fluidi incomprimibili. Geometria delle aree (novembre) valutare il baricentro, il momento d’inerzia di superficie assiale e polare di superfici piane semplici e complesse. Cinematica del punto materiale (dicembre) acquisire i principi e i concetti fondamentali riguardanti e del corpo rigido lo studio dei moti di traslazione e rotazione. Dinamica del punto materiale (gennaio/febbraio) impostare e produrre soluzioni a esercizi di dinamica. e del corpo rigido Fonti energetiche e energia (ottobre/dicembre) conoscere e classificare le fonti energetiche, la loro utilizzazione per la produzione di energie e l’impatto ambientale che il loro sfruttamento comporta. Moto dei liquidi in pressione (marzo) applicare i principi, le leggi, i teoremi per lo studio e a pelo libero razionale della cinematica e dinamica dei liquidi. Macchine idrauliche operatrici (aprile) acquisire i principi di funzionamento, i problemi di installazione e di esercizio delle pompe, eseguire calcoli su bilanci energetici e di potenze. Macchine idrauliche motrici (maggio) acquisire i principi di funzionamento, le caratteristiche costruttive delle turbine idrauliche. Resistenze passive (marzo/giugno) valutare l’effetto prodotto dalle resistenze passive nel moto dei corpi, dei liquidi e nei confronti energetici. Statica del punto materiale e del corpo rigido Statica dei liquidi METODI DI INSEGNAMENTO Lezione frontale Il metodo della scoperta cognitiva. Insegnamento individualizzato al corso di recupero; lavoro di gruppo. STRUMENTI DI LAVORO I libri di testo adottati: Meccanica Vol. 1 “Meccanica razionale” P. Pierotti Editore CALDERINI Macchine a fluido: Fluidi 1 “Energetica-Idraulica-Macchine idrauliche” G. AnzaloneP. Bassignana-. Brava Musicoro G. Editore HOEPLI Appunti specifici prodotti dall’insegnate. Internet. Viaggi d’istruzione-visite guidate-uscite didattiche. VERIFICA E VALUTAZIONE L’anno scolastico, su delibera del Collegio Docenti, è stato suddiviso in due periodi valutativi, pertanto la scansione temporale della valutazione formativa e verifica degli obiettivi della programmazione, sarà la seguente: scrutinio primo periodo valutativo (dicembre 2009) valutazione interquadrimestrale secondo periodo valutativo (marzo 2010) scrutinio finale (giugno 2010). La valutazione è improntata sulla trasparenza e gli alunni sono stati informati sui criteri adottati. Le verifiche saranno articolate in: prove orali prove scritte prove scritte articolate secondo le tipologie di terza prova d’esame di stato. Per quanto concerne il comportamento verranno osservati i seguenti punti: -il grado di partecipazione all’attività didattica (attiva, settoriale, saltuaria, passiva) -impegno nello svolgimento dei compiti (sia a scuola che a casa) -la frequenza (regolare, discontinua, scarsa) Il processo di apprendimento verrà verificato attraverso le prove sopra indicate e terranno conto: -acquisizione ed elaborazione delle conoscenze e delle competenze principali della disciplina; -autonomia e capacità di rielaborazione critica. Cles, li 31 ottobre 2011 Il docente Cavallar Sergio Piano di lavoro individuale per competenze al termine del secondo ciclo d’istruzione Scuola secondaria di secondo grado (classi terze e quarte.) PREMESSA: NATURA E FINALITÀ DELLA DISCIPLINA RELIGIONE CATTOLICA L’insegnamento della religione cattolica (RC) risponde all’esigenza di riconoscere, nei percorsi scolastici, il valore della cultura religiosa ed il contributo che i principi del cattolicesimo hanno offerto e continuano a offrire al patrimonio storico del popolo italiano. Nel rispetto di tali indicazioni, derivanti dalla legislazione concordataria e dell’autonomia scolastica provinciale, l’insegnamento di Religione cattolica è assicurato nel quadro degli ordinamenti, fa parte integrante della programmazione educativa e si colloca nel quadro delle finalità della scuola del Trentino con una proposta formativa originale e oggettivamente fondata, offerta a tutti coloro che intendano liberamente avvalersene. Il confronto con la dimensione religiosa dell’esperienza umana svolge un ruolo fondamentale sia in rapporto alla piena formazione della personalità (in riferimento alle domande di senso che ciascuno si pone e che possono essere aperte ad una risposta religiosa) sia a livello della costruttiva convivenza sociale (rapporto tra persone appartenenti a culture e religioni diverse). In un progetto educativo scolastico il ruolo della religione (e delle competenze che le corrispondono) è principalmente quello di sollecitare l'attenzione alla persona, alla sua complessità, alla sua libertà e alla sua responsabilità. Agganciandosi al processo di crescita della persona, la proposta educativa del Profilo per competenze di Religione cattolica consiste nell’offrire, con modalità diversificate, l’opportunità di uno studio critico dei fenomeni religiosi evidenziando la caratteristica risposta cristiana-cattolica in relazione alla ricerca identitaria, alla vita relazionale, alle scelte valoriali, alla complessità del reale e alle più radicali domande di senso, consentendo uno specchio di confronto rispetto al quale la persona può liberamente orientarsi e definirsi. Sul piano culturale la RC scolastica intende far conoscere la specificità del fatto cristiano offrendo al ragazzo in formazione la possibilità di conoscere la tradizione culturale-spirituale che caratterizza fortemente l’ambiente in cui vive, consentendogli di comprendere e interpretare aspetti socio-culturali, artistici, valoriali, che trovano il loro significato alla luce della tradizione cristiana-cattolica, che ha segnato la storia e ancora vive e opera nella società di oggi. In altri termini si tratta di: favorire la conoscenza e la comprensione del dato religioso a partire da come si esprime nell’ambiente circostante (segni, espressioni artistiche, strutture, eventi …); favorire la conoscenza e la comprensione del dato religioso che si esprime nella vita di molte persone (le conseguenze personali dell’avere una fede religiosa, il riferimento ai valori che orientano la vita …); favorire la conoscenza e la comprensione della specifico della religione cattolica all’interno dell’esperienza religiosa in generale e in riferimento alle principali confessioni cristiane; favorire la conoscenza e la comprensione delle somiglianze e delle differenze fra le religioni; favorire l’apertura ad un dialogo costruttivo; favorire l’acquisizione di maggiore consapevolezza delle proprie scelte anche in ambito religioso. IL PROFILO DELLO STUDENTE PER COMPETENZE RC AL TERMINE DEL SECONDO CICLO D’ISTRUZIONE (Curricolo Secondo Biennio del Secondo Ciclo) Le conoscenze e competenze che uno studente al termine del percorso di apprendimento del secondo ciclo di istruzione è in grado di manifestare, tenendo conto di tutto il processo educativo e didattico seguito nel corso di tredici anni di scolarità, possono essere così riassunte: individuare, in dialogo e confronto con le diverse posizioni delle religioni su temi dell’esistenza e sulle domande di senso, la specificità del messaggio cristiano contenuto nel Nuovo Testamento e nella tradizione della Chiesa, in rapporto anche con il pensiero scientifico e la riflessione culturale; riconoscere l’immagine di Dio e dell’uomo negli spazi e nei tempi sacri del cristianesimo e di altre religioni e le relative espressioni artistiche a livello locale e universale in varie epoche storiche; riconoscere caratteristiche, metodo di lettura, e messaggi fondamentali della Bibbia ed elementi essenziali di altri testi sacri; identificare, in diverse visioni antropologiche, valori e norme etiche che le caratterizzano e, alla luce del messaggio evangelico, l’originalità della proposta cristiana. CONTENUTI ABILITA’ COMPETENZE L'oggetto delle religioni. Il senso religioso e la sua universalità. La problematica religiosa nell'arte, letteratura, musica. Il senso della vita nella prospettiva atea, agnostica e del credente. Il dialogo tre scienza e fede sull’origine del mondo. Il sacro e il religioso nell’era contemporanea: nuovi movimenti, sette e culti. Magia e religione. Il problema del male. Il dolore come esperienza "sconvolgente" il senso della vita. Il pensiero sulla morte e la sua evoluzione nell'ultimo secolo. La morte nella società contemporanea. L'emarginazione sociale riservata alla sofferenza e alla morte. La pena di morte. Informazioni sulla diffusione della pena capitale. Aspetti giuridici sulla pena. Il significato della pena dopo Cesare Beccaria. Il pensiero della Chiesa sulla pena capitale. L'eutanasia. Terminologia. Dati sulle diverse legislazioni in materia. Analisi di alcuni casi particolari. Aspetti morali. Il pensiero della Chiesa sull'eutanasia e testamento biologico. La Chiesa nella storia: luci e ombre. I giovani e la Chiesa : analisi di un rapporto e della sua evoluzione nel tempo. Il Concilio Vaticano II e la svolta verso la modernità. La struttura architettonica, le opere d’arte e i riti come mezzi di espressione della fede. Identificare le problematiche esistenziali, la ricerca di senso entro la cultura nelle sue espressioni letterarie, musicali, pittoriche. Riconoscere tratti fondamentali della relazione di fede tra uomo e Dio, in particolare nella tradizione ebraicocristiana. Presentare il modello dialogico del rapporto tra fede, cultura umanistica e pensiero scientifico Identificare espressioni artistiche, comunità religiose, iniziative di solidarietà, culturali ed economiche ispirate dall’annuncio evangelico del Dio cristiano come comunione d’amore Riconoscere le prospettive cristiane sulla vita umana anche in situazioni particolarmente delicate. Individuare, in dialogo e confronto con le diverse posizioni delle religioni su temi dell’esistenza e sulle domande di senso, la specificità del messaggio cristiano contenuto nel Nuovo Testamento e nella tradizione della Chiesa, in rapporto anche con il pensiero scientifico e la riflessione culturale; Ricostruire le tappe fondamentali della Chiesa nell’età medioevale e moderna, individuando motivi storici delle divisioni e la costante volontà di comunione. Rintracciare gli elementi distintivi dello spazio sacro in esperienze religiose e in esempi della liturgia e architettura cristiana Riconoscere l’immagine di Dio e dell’uomo negli spazi e nei tempi sacri del cristianesimo e di altre religioni e le relative espressioni artistiche a livello locale e universale in varie epoche storiche; La visione biblica di Dio nella Bibbia e nei documenti della tradizione cristiana. La sofferenza nell'ottica cristiana. Il dolore come esperienza di crescita e avvicinamento a Dio. L'interpretazione cristiana della sofferenza di Cristo. La croce come "luogo" di amore nella sua massima espressione. Rilevare in alcuni brani biblici elementi di discernimento, richiamo alla responsabilità, consolazione nelle prove e promessa di superamento del male e della morte Riconoscere caratteristiche, metodo di lettura, e messaggi fondamentali della Bibbia ed elementi essenziali di altri testi sacri; La dignità della vita umana. Il valore Riconoscere, a confronto con Identificare, in diverse della vita e la sua dignità nei documenti e nel pensiero della Chiesa. Testimonianze di riconoscimento e valorizzazione dell'essere umano. Incontro con alcune figure di testimoni cristiani. Il rapporto uomo-ambiente: da un ottica dello sfruttamento a quella della responsabilità. Contributo della visione cristiana dell’economia e dell’ecologia ad un approccio sostenibile alle risorse. prospettive di altre culture e religioni, motivazioni e orientamenti del pensiero cristiano e del magistero rispetto a questioni di bioetica e di ecologia. visioni antropologiche, valori e norme etiche che le caratterizzano e, alla luce del messaggio evangelico, l’originalità della proposta cristiana. STRUMENTI DEL PROCESSO DIDATTICO Oltre al testo, Religione, Religioni, S. Bocchini, EDB, Bologna 2003, vol. II, si prevede l'utilizzo del testo biblico, di alcuni documenti del Magistero ecclesiastico di sussidi audiovisivi e, possibilmente, di testimonianze personali. METODI DI INSEGNAMENTO Le specifiche UdL vengono attuate con modalità adeguate al tema. Non sempre la pura esposizione frontale si rivela adeguata soprattutto per una materia come la RC. E’ opportuno favorire l’ascolto e l’impegno dello studente attraverso attività che lo coinvolgono in prima persona. Si adottano pertanto modalità di lavoro di gruppo, momenti di confronto e dialogo con l’insegnante che alterna proprie spiegazioni agli interventi degli studenti. Talvolta è opportuno prevedere l’incontro con testimoni della fede sia attraverso letture che attraverso film e documentari che costituiscono un punto di partenza per la successiva trattazione del tema. VERIFICA E VALUTAZIONE La valutazione è attuata principalmente in forma orale attraverso il colloquio col docente. E’ previsto l’utilizzo di prove scritte anche per ovviare all’elevato numero di studenti dell’insegnante di RC in rapporto alle sue ore svolte in ciascuna classe. Le prove scritte, nella misura di una per periodo valutativo, sono attuate in forma di test a risposta breve o elaborazione personale su tema proposto dall’insegnante. L’insegnante di RC Pedrotti Alfonso Cles, 15 novembre 2011 PIAN NI DI LAV VORO DE EL CORS SO DI “SIST TEMI E AUT TOMAZIONE E INDUSTR RIALE” CLASSE – 3A ITI - (MECCANICI)) ANNO SC OLASTICO O 2011/2012 COMPETENZE Per le comp petenze di base b e trasversali si fa rriferimento alla a programmazione diddattica del Consiglio C di Classe. Macroargom menti e relattive competenze: M Macroargomen nti svolti nell’anno CONOSCEN NZE e COMP PETENZE Essere capace di: ELETTROTEC CNICA MODUL LO 1 Grandez zze elettriche fondamentali e i loro legami,bipoli elettrici. - - - Gra andezze elettriche: intensità delle corrente e,forma d ' onda corrente,densità di ccorrente,differe enza di enziale,tension ne elettrica,po otenza pote eletttrica,resistenza e connduttanza,legge e di Ohm m,resistività e conduttivittà,variazione della resistività,effetto Joule. J Bipo oli elettrici e lo oro collegameenti:concetto di bipolo eletttrico,caratteris stica esterna,ttensione a vuoto e corrrente di corto circuito,bipoli ideali,genera atore di tens sione e corrente,resistori iddeali,circuito aperto idea ale,corto circu uito ideale,magglie e nodi le egge di Kirc chhoff, tension ne tra due puunti,bipoli in serie s e parrallelo,collegam mento in serie dei resistori,partitore di tenssione,resistori in parallelo,partitore e di corrente,,resistori colle egati a stellla e triangolo o,resistenza trra due punti di una rete e elettrica passiva,geneeratore reale di tens sione,generato ore ideale di corrente,equiv valenza tra generatori reali di corrente e tensione. m Misure elettriche e laboratorioo ,aspetti e misure misura di corrrente,di dellle grandezze fondamentali:m tens sione,di resisttenza,ponte dii Wheatstone,misura di potenza. p MODUL LO 2 Risoluzione delle re eti elettriche orrente lineari in co continua. - Metodi di risoluzione delle reti lineari: -Applicazione dei principi di Kirchhoff -Bilancio delle potenze in una rete elettrica -Correnti di maglia, metodo di Maxwell -Metodo dei potenziali ai nodi -Teorema di Millmann -Principio di dualità -Reti con generatori dipendenti Correnti di maglia, metodo di Maxwell; Teorema di Millmann - Misure elettriche e laboratorio: verifica dei metodi di risoluzione delle reti: Reostati e potenziometri Regolazione con reostato in serie Regolazione potenziometrica Verifica del primo e del secondo principio di Kirchhoff Verifica della sovrapposizione degli effetti Determinazione del generatore equivalente - MODULO 3 Reti elettriche capacitive. -Reti capacitive a regime costante: condensatore,capacità di un condensatore,energia elettrostatica,condensatori in serie,partitore di tensione,condensatori in parallelo,partitore di carica,collegamento a stella e triangolo,risoluzione delle reti capacitive a regime costante. -Fenomeni transitori nei circuiti capacitivi: transitorio di carica e scarica di un condensatore,risoluzione di reti capacitive. MODULO 4 Elettromagnetismo,circuiti magnetici -Grandezze elettriche e i loro legami,circuiti magnetici: campo magnetico prodotto da rettilineo,vettore induzione conduttore magnetica,campo magnetico prodotto da una spira circolare e da un solenoide,forza magnetomotrice e magnetizzante, permeabilità magnetica relativa e classificazione dei materiali magnetici,caratteristica di magnetizzazione, isteresi magnetica,flusso magnetico,riluttanza e permeanza (legge di Hopkinson),induttanza,energia del campo magnetico. -Interazioni tra circuiti elettrici e campi magnetici: forza agente su un conduttore elettrico,coppia agente su una spira,forze agenti tra conduttori paralleli,induzione elettromagnetica,tensione indotta in un conduttore in moto relativo rispetto al campo magnetico,funzionamento generatore e da motore,potenza elettrica e meccanica,tensione indotta in una spira rotante,autoinduzione, mutua induzione. Fenomeni transitori nei circuiti induttivi:transitorio di magnetizzazione di un induttore,transitorio di smagnetizzazione, MODULO 5 Risoluzione delle reti elettriche lineari in corrente alternata - INFORMATICA Circuiti in corrente alternata monofase: Circuito puramente ohmico Circuito puramente induttivo Circuito puramente capacitivo Circuito R-L serie e parallelo Comportamento del circuito Circuito R-C serie e parallelo Comportamento del circuito R-C al variare delle frequenza Circuito R-L-C serie e parallelo Comportamento del circuito R-L-C al variare delle frequenza Equivalenza serie-parallelo Circuito equivalente del condensatore reale Circuito equivalente dell’ induttore reale Analizzare i circuiti raddrizzatori di Conoscere i principali sistemi trifase collegamento a stella e triangolo Motore elettrico; Generatore elettrico; Transitorio di magnetizzazione e smagnetizzazione Risoluzione delle reti elettriche lineari in corrente alternata applicando i numeri complessi; Scegliere la strumentazione analogica in funzione del tipo di applicazione Analizzare i circuiti raddrizzatori Conoscere i principali sistemi trifase di collegamento a stella e triangolo MODULO 6 utilizzare i principi di algebra booleana: operatori logici e tabelle di verità applicare le conoscenze sui sistemi di codifica ASCII, BCD, EBCD Analizzare i circuiti digitali: metodi di minimizzazione Analizzare i circuiti digitali sequenziali: memoria e flip-flop Conoscere l’hardware del calcolatore Rappresentare gli algoritmi in diagrammi di flusso Conoscere i linguaggi di programmazione: ad alto e basso livello; compilatori e interpreti Sviluppare schemi logici combinatori Trattare i files sequenziali e ad accesso casuale Usare software applicativi: fogli elettronici, data basesrd processors SCANSIONE TEMPORALE DEI CONTENUTI Settembre-Ottobre : utilizzare i componenti fondamentali dei circuiti elettrici e magnetici dimostrandone le leggi fondamentali. Analizzare circuiti in c.c. al variare del carico. Analizzare circuiti in c.a. monofase e trifase al variare dei parametri del carico, calcolando potenza attiva reattiva ed apparente Novembre-Dicembre : Analizzare circuiti in c.a. monofase e trifase al variare dei parametri del carico, calcolando potenza attiva reattiva ed apparente Gennaio-Febbraio : Analizzare i circuiti al variare della frequenza ; filtri passivi. Scegliere la strumentazione analogica in funzione del tipo di applicazione. Conoscere i semiconduttori e le loro applicazioni. Analizzare i circuiti raddrizzatori. Conoscere i principali sistemi trifase di collegamento a stella e triangolo Marzo-Aprile : utilizzare i principi di algebra booleana: operatori logici e tabelle di verità. Applicare le conoscenze sui sistemi di codifica ASCII, BCD, EBCD. Analizzare i circuiti digitali: metodi di minimizzazione. Analizzare i circuiti digitali sequenziali: memoria e flip-flop. Conoscere l’hardware del calcolatore. Rappresentare gli algoritmi in diagrammi di flusso. Conoscere i linguaggi di programmazione: ad alto e basso livello; compilatori e interpreti Magio-Giugno : Sviluppare schemi logici combinatori. Trattare i files sequenziali e ad accesso casuale. Usare software applicativi: fogli elettronici, data bases, word processors METODI DI INSEGNAMENTO Test di ingresso. Lezioni frontali Lavori individuali Esperienze di laboratorio Nello svolgimento del programma si sfrutterà parte del tempo disponibile per la lezione frontale, parte per l’esercitazione, per la realizzazione pratica di laboratorio e per l’interrogazione. Alla fine d’ogni unità didattica e talvolta in itinere, sarà propinato un lavoro di gruppo secondo le regole del “cooperative learning” con lo scopo di rimuovere dubbi sull’argomento sollecitando un atteggiamento critico nei confronti del sapere da parte di tutti gli allievi. STRUMENTI DI LAVORO Libro di testo : Gaetano Conte – “Elettrotecnica generale”Hoepli Scede informative e di esercizi predisposti dall’insegnante. Dispense tecniche “FESTO”. Laboratorio VERIFICA E VALUTAZIONE Le verifiche saranno articolate in: - prove orali - prove grafiche - pratiche La valutazione sarà articolata su tutte le tematiche e terrà conto degli obiettivi evidenziati nel piano di lavoro annuale. Come indicatori valutativi saranno presi in considerazione: - conoscenza - comprensione - applicazione - analisi - sintesi Nella verifica orale sarà valutata soprattutto la capacità di ragionamento, i progressi raggiunti nel comunicare con un linguaggio tecnico, nell’uso della terminologia specifica e naturalmente nella corretta acquisizione dei contenuti richiesti. La valutazione di una prova di laboratorio partirà dall’assegnazione di un punteggio ai diversi tipi di esercizi che terrà conto anche dell’abilità che essi richiedono. Cles lì 15 settembre 2011 I docenti: Saverio INAMA Marco DORATI PIANO DI LAVORO PROF.SSA CHIARA PRAINDEL MATERIA STORIA CLASSE TERZA A MECCANICA ANNO SCOLASTICO 2011-12 TRAGUARDI FORMATIVI Lo studente conosce ed è in grado di individuare sulla carta geografica le regioni, le principali città italiane ed europee e gli stati d’Europa i più importanti eventi storici (politici, militari, economici, culturali, sociale) dell’epoca compresa tra l’XI e il XVII secolo. Lo studente possiede una conoscenza adeguata del tempo e dello spazio sa consultare manuali, documenti grafici, tavole cronologiche, testi storiografici sa distinguere in un testo il fatto, il punto di vista dell’autore, le argomentazioni sa individuare alcune connessioni logiche. TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE Materia: STORIA Classe: TERZA A MECCANICA Obiettivi disciplinari Conoscenze: la società feudale, l’Europa dopo i regni romano barbarici; la nascita delle curtis e il ruolo della Chiesa. Competenze: Contenuti La società feudale e i ruoli dei monasteri nell’Alto medioevo Attività didattica Lezione interattiva attraverso uso di Power Point e immagini, lavoro di gruppo sul testo in adozione o su Strumenti Libro di testo e schemi elaborati dall’insegnante; Power Point. Tipologia di verifiche Interrogazione orale, test strutturati. Tempi Settembre tracciare il profilo della società feudale. Conoscenze: la società urbana, l’Europa del XII e XIII secolo Competenze: tracciare il profilo della società urbana; comprendere lo scontro tra i poteri universali Conoscenze: i vari aspetti della crisi del Trecento, la “cattività avignonese”, le guerre, la caduta dell’impero romano d’Oriente Competenze: comprendere le relazioni causaeffetto che hanno portato alla crisi del Trecento Conoscenze: le vicende degli Stati italiani Competenze: saper spiegare i tratti principali delle civiltà umanisticorinascimentale in Italia; analizzare il passaggio dal Comune alla Signoria Conoscenze: la scoperta e la conquista del mondo Competenze: riconoscere le motivazioni e le materiale proposto dall’insegnante. La rinascita dopo il Mille anche nella cultura figurativa. La nascita delle corporazioni di mestiere. Lezione frontale, lettura di immagini: Gli effetti del Buon Governo di A. Lorenzetti Libro di testo e schemi elaborati dall’insegnante; Power Point. Interrogazione orale, test strutturati. Ottobre L’autunno del Lezione medioevo. frontale, lavoro L’umanesimo. di gruppo sul testo in adozione o su materiale proposto dall’insegnante. Libro di testo e schemi elaborati dall’insegnante Interrogazione orale, test strutturati. Novembre Il Quattrocento in Italia. Il Rinascimento. Anche nella cultura figurativa. Lezione frontale, lettura di immagini: le opere dei maggiori pittori/scultori del Rinascimento italiano. Libro di testo e schemi elaborati dall’insegnante. Power Point. Interrogazione orale, test strutturati Da Dicembre a Gennaio Le grandi scoperte geografiche e gli imperi coloniali Lezione frontale, lavoro di gruppo sul testo in adozione o su materiale proposto Libro di testo e schemi elaborati dall’insegnante. Interrogazione orale, test strutturati Gennaio conseguenze dei viaggi di esplorazione Conoscenze: le componenti religiose, sociali e politiche della Riforma luterana; la situazione dell’Italia e dell’Europa. Competenze: confrontare le istanze di riforma della Chiesa protestante e di quella cattolica; individuare i nessi tra politica, religione, società ed economia. Conoscenze: le vicende di Spagna, Inghilterra e Francia Competenze: individuare i nessi tra politica, religione, società ed economia. Conoscenze: le tematiche fondamentali della “rivoluzione scientifica”; il contributo degli studiosi. Competenze: analizzare le dinamiche socioeconomiche; comprendere la novità storica della rivoluzione scientifica e relativi ostacoli; analizzare il processo di dall’insegnante. Politica e religione nella prima metà del Cinquecento. Il Concilio di Trento. Lezione frontale, visione del film Il nome della rosa tratto dall’omonimo romanzo di U. Eco. Libro di testo e Interrogazione schemi orale, test elaborati strutturati dall’insegnante; Percorso sui documenti del Concilio e visita ai luoghi del Concilio a cura del Museo Diocesano di Trento. Febbraio Le guerre di religione nella seconda metà del Cinquecento Lezione frontale, lavoro di gruppo sul testo in adozione o su materiale proposto dall’insegnante Libro di testo e schemi elaborati dall’insegnante Interrogazione orale, test strutturati Marzo Il Seicento: la scienza, l’economia e la politica Lezione frontale, lavoro di gruppo sul testo in adozione o su materiale proposto dall’insegnante. Libro di testo e schemi elaborati dall’insegnante Interrogazione orale, test strutturati Aprile sviluppo dell’assolutismo Conoscenze: la guerra dei Trent’anni e la prima rivoluzione inglese. Competenze: ricostruire le dinamiche del conflitto tra le grandi potenze, comprendere le motivazioni e dinamiche della rivoluzione inglese L’Europa nel primo Seicento Lezione frontale, lavoro di gruppo sul testo in adozione o su materiale proposto dall’insegnante. Libro di testo e schemi elaborati dall’insegnante Interrogazione orale, test strutturati Maggio METODO DI INSEGNAMENTO Uso discreto della lezione frontale, volta soprattutto alla chiarificazione dei concetti più complessi; ampio spazio ai procedimenti ipotetico-deduttivi e induttivi, volti a un apprendimento più dinamico e consapevole; uso di esperienze, osservazioni e documenti di vario tipo come punto di partenza per confronti e discussioni miranti al coinvolgimento di tutti gli alunni in un processo di maturazione della capacità espressiva e relazionale. STRUMENTI DI LAVORO TROMBINO,VILLANI, Storia mondo 1, Ed. Il Capitello Schemi e appunti; Power Point; DVD. VERIFICA E VALUTAZIONE L’attività didattica sarà costantemente sottoposta a verifica per accertare l’acquisizione delle competenze e per operare eventuali correzioni nell’itinerario didattico. I criteri di verifica e i risultati delle varie prove verranno tempestivamente comunicati e commentati. La valutazione analizzerà il percorso dell’apprendimento al fine di evidenziare i progressi (regressi, stasi), considererà il livello e la qualità della partecipazione al lavoro scolastico; individuerà l’impegno e identificherà il metodo di studio. Per quanto riguarda gli elaborati scritti si presterà attenzione sia alla forma che al contenuto. Nelle interrogazioni orali si valuterà il livello di acquisizione dei contenuti, le capacità espressive e rielaborative. Per la valutazione sono previste cinque interrogazioni orali. Per motivi di tempo le interrogazioni potranno essere sostituite da verifiche scritte, (in particolare test strutturati). Per i parametri di valutazione si rimanda alla griglia di valutazione presente nel Progetto di Istituto. Cles, 10 novembre 2011 La docente Prof. ssa Chiara Praindel PIANO DI LAVORO PROF. Visintin Cesare Monteleone Francesco MATERIA Tecnologia Meccanica ed Esercitazioni CLASSE III SEZ. A ITI MECCANICA ANNO SCOLASTICO 2011-2012 1. OBIETTIVI TRASVERSALI, COGNITIVI E COMPORTAMENTALI Acquisire il concetto di misura, di errore, di tolleranza dimensionale e di forma; Acquisire le conoscenze teoriche relative alle proprietà dei materiali metallici; Acquisire i concetti fondamentali relativi alla designazione degli acciai e delle ghise; Acquisire le conoscenze necessarie dei processi industriali per la fabbricazione dei semilavorati e del prodotto finito; Razionalizzare l’impiego delle macchine utensili e degli utensili sotto l’aspetto economico e della produzione; Apprendere le diverse tecniche di saldatura; Conoscere i procedimenti di fusione più utilizzati in fonderia per ottenere getti. 2. PROGRAMMA PREVISTO PER LA CLASSE III: PARTE TEORICA Metrologia e tolleranze. - Cos’è la metrologia; - Unità di misura e sistema internazionale di misura; - Errori di misura e cenni di teoria degli errori, errore assoluto ed errore relativo; - Errori di forma e posizione; - Tolleranze e sistema di tolleranza ISO, sistema di tolleranza albero-foro. Strumenti di misura - Calibro, micrometro – come si usano; Proprietà dei materiali metallici - Proprietà fisiche; - Proprietà chimiche (struttura dei metalli); - Proprietà tecnologiche; Proprietà meccaniche; Prova di durezza, procedure di prova e misura di durezza Brinell, Rockwell, Vickers. Nozioni fondamentali di siderurgia - produzione della ghisa e dell’acciaio; - altoforno e impianto siderurgico; - convertitori; - forno elettrico; - cenni sulle tipologie di colata. Teoria delle saldature - principi fondamentali e terminologia; - procedure di saldatura; - saldatura ossiacetilenica; - saldatura ad arco elettrico; - procedimento ad elettrodo; - procedimento TIG; - procedimento MIG-MAG; - brasatura, saldobrasatura; - strumenti e protezione. Leghe metalliche - Leghe ferro-carbonio, l’acciaio,componenti, classificazioni ed elementi alliganti; - Struttura del diagramma ferro-carbonio; - Designazione convenzionale degli acciai secondo UNI-5372-70; - Generalità delle ghise; ghisa bianca, grigia, speciale. Onde - onde meccaniche ed elettromagnetiche; - equazione del moto di un’onda; - caratteristiche di un’onda: periodo, frequenza, lunghezza d’onda, ampiezza, fase, pulsazione; - risonanza. Lavorazioni per deformazione plastica - Presse idrauliche e meccaniche: classificazioni, differenze; - Presse idrauliche: struttura, principio di Pascal; - Presse meccaniche: principo di funzionamento, presse a ginocchiera; - Estrusione: tipologie, scelta dell’angolo di estrusione, pressione di estrusione, presse; - Laminazione: procedimento, analisi degli sforzi, sezione neutra, limiti del processo, struttura del laminatoio Sendzimir; - Produzione di tubi: con piegatura e saldatura, con laminazione e senza saldatura, laminatoio Mannesmann e laminatoio “passo del pellegrino”. Lavorazione delle lamiere - Imbutitura; - Tranciatura. I trapani - Moti fondamentali nei processi per asportazione di truciolo; - Generalità e classificazione; - La punta elicoidale; - Parametri di foratura. PARTE PRATICA Il tornio parallelo: - architettura e principio di funzionamento; - le parti componenti (il bancale, basamento, guide, testa motrice, mandrino, la controtesta, la contropunta e il carrello); - trasmissione del moto dal mandrino al carrello; - accessori (punte, piattaforme, piattaforme autocentranti, trascinatori, torrette, bride e lunette); - principali lavorazioni; - potenze e rendimenti; - velocità di taglio e avanzamento; - parametri di lavorazione; Gli utensili: - angoli caratteristici degli utensili (angoli di spoglia); - senso di taglio; - tagliente di riporto; - classificazione a seconda del materiale; - sviluppo di calore in lavorazione; - usura e durata degli utensili; Principali lavorazioni al laboratorio tornitura: - sgrossatura; - sfacciatura; - finitura; - foratura; - filettatura; - zigrinatura; - conicità; - alesatura; Sicurezza sul lavoro e cicli di lavorazione. - Sicurezza sul lavoro e nei reparti di lavorazione; - D.P.I. 3. TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE 1° QUADRIMESTRE Obiettivi disciplinari Contenuti Attività didattica Tipologia di verifiche Tempi (unità orarie) Conoscere le unità di misura fondamentali del sistema internazionale. Conoscere le tolleranze, sistema di tolleranze albero-foro. Lettura e utilizzo del calibro e del micrometro. Metrologia e tolleranze Lezioni frontali Temi, colloqui orali e esperienze di laboratorio. Settembre - Ottobre Strumenti di misura Lezioni frontali Settembre - Ottobre Conoscere le principali proprietà dei materiali Proprietà dei materiali metallici Lezioni frontali Temi, colloqui orali e esperienze di laboratorio. Temi e colloqui orali. Ottobre Novembre metallici. Conoscere i principali rischi presenti nell’officina. Conoscere i D.P.I. e il loro corretto utilizzo. Conoscere l’utilizzo corretto delle macchine. Conoscere i principali componenti del tornio. Saper impostare tutti i parametri di taglio. Utilizzo razionale delle macchine utensili. Saper eseguire le principali lavorazioni al tornio. Distinguere i vari utensili. Saper affilare un utensile. Utilizzare l’utensile giusto in relazione alla lavorazione. Conoscere le nozioni fondamentali di siderurgia Conoscere le strutture base del diagramma ferro-carbonio. Conoscere le modalità di designazione convenzionale degli acciai secondo UNI 5372-70. Conoscere i vari tipi di ghise. Sicurezza sul lavoro Lezioni frontali Temi e colloqui orali Ottobre Novembre Il tornio parallelo Lezioni frontali. Lezioni laboratorio ENAIP Temi e colloqui orali. Esercitazioni con valutazione del pezzo finito. Novembre Dicembre Gli utensili Lezioni frontali. Lezioni laboratorio ENAIP Temi e colloqui orali. Esercitazioni con valutazione Novembre Dicembre Produzione della ghisa e dell’acciaio. Lezioni frontali Temi e colloqui orali Ottobre Leghe metalliche Lezioni frontali Temi e colloqui orali Novembre Dicembre 2° QUADRIMESTRE Obiettivi disciplinari Contenuti Attività didattica Tipologia di verifiche Tempi (unità orarie) Conoscere le strutture base del diagramma ferro-carbonio. Conoscere le modalità di designazione convenzionale degli acciai secondo UNI 5372-70. Conoscere i vari tipi di ghise. Conoscere i principali componenti del tornio. Saper impostare tutti i parametri di taglio. Utilizzo razionale delle macchine utensili. Saper eseguire le principali lavorazioni al tornio. Apprendere le diverse tecniche di saldatura Leghe metalliche Lezioni frontali Temi e colloqui orali Gennaio Il tornio parallelo Lezioni frontali. Lezioni laboratorio ENAIP Temi e colloqui orali. Esercitazioni con valutazione del pezzo finito. Gennaio - Maggio Teoria delle saldature Lezioni frontali. Reparti di Temi e colloqui orali. Gennaio - Maggio lavorazione Realizzare un ciclo di lavorazione, analisi logico-pratica delle sequenze. Cicli di lavorazione Lezioni frontali. Reparti di lavorazione. Conoscere le principali caratteristiche di un’onda elettromagnetica. Conoscere i vari tipi di trapano Conoscere i vari tipi di presse. Conoscere le principali lavorazioni per deformazione plastica quali l’estrusione e la laminazione. Conoscere il processo di imbutitura e tranciatura nelle lavorazione delle lamiera Onde meccaniche ed elettromagnetiche Lezioni frontali Trapani Lezioni frontali Lavorazioni per deformazione plastica Lezioni frontali Lavorazioni delle lamiere Lezioni frontali. Reparti di lavorazione. 4. Esercitazioni con valutazione del pezzo finito. Temi e colloqui orali. Valutazione ciclo di lavorazione. Temi e colloqui orali Temi e colloqui orali Temi e colloqui orali Temi e colloqui orali Gennaio - Maggio Marzo Marzo Aprile - Maggio Aprile - Maggio METODO DI INSEGNAMENTO Lezioni frontali in classe; Lezioni tecnico pratiche nei reparti di lavorazione, officina macchine utensili presso ENAIP; Lezioni in laboratorio tecnologico con la realizzazione di esperienze di laboratorio. 5. STRUMENTI DI LAVORO Libro di testo :”Corso di Tecnologia Meccanica”, volume 1, Giuseppe Grosso, edizioni scolastiche Bruno Mondatori; Normativa UNI EN ISO, ASTM; Appunti di lezione; 6. VERIFICA E VALUTAZIONE compiti in classe come voto orale; interrogazioni in classe valide come voto orale; realizzazioni di elaborati e relazioni per le esperienze in laboratorio tecnologico e per le tecniche acquisite nei reparti di lavorazione, validi come voto pratico; valutazione delle capacità acquisite nei reparti di lavorazione nella realizzazione di progetti individuali e comuni, valide come voto pratico. Cles, 5 novembre 2011 Gli insegnanti Prof. Visintin Cesare Prof. Monteleone Francesco