piano di lavoro - Istituto Pilati

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piano di lavoro - Istituto Pilati
PIANO DI LAVORO
PROF. Zucal Franco
MATERIA Disegno, Progettazione e Organizzazione della produzione
CLASSE 3° SEZ. A ITI Meccanica
ANNO SCOLASTICO 2011-2012
1. Obiettivi generali della disciplina.
L'insegnamento si prefigge di raggiungere i seguenti obiettivi:
Raggiungere e consolidare le capacità di interpretazione, rappresentazione e quindi di
espressione attraverso il linguaggio grafico.
Acquisire un’elevata confidenza con le normative del disegno, con gli elementi meccanici
unificati o presenti in commercio.
Assumere padronanza nel consultare ed estrarre i dati voluti da tabelle narmate.
Acquisire conoscenze ed abilità nell’ambito del disegno assistito al computer.
2. Programma previsto per la classe
Contenuti
Competenze: lo studente è in grado di ….
INTRODUZIONE AL DISEGNO TECNICO
Il disegno tecnico come linguaggio
universale
Normative ed enti preposti
Tipi di linee
Scritte sui disegni
Scale di rappresentazione
I tratteggi dei materiali
Le proiezioni ortogonali, il sistema di
rappresentazione Europeo, Americano,
delle viste
Rappresentazione della forma con sezioni
piane, sfalsate, deviate
Metà settembre – giugno
Rappresentare un particolare meccanico
utilizzando il metodo più opportuno
Sa distinguere e usare appropriatamente i
vari tipi di linea
Comprendere l’importanza dell’unificazione
delle norme del disegno
QUOTATURA DI OGGETTI
Norme per il tracciamento delle linee di
misura e di riferimento
Norme per la scrittura delle quote
Sistemi di quotatura (in serie, in parallelo,
combinata…)
Convenzioni particolari del disegno tecnico
Quotatura di parti coniche e rastremate
Quotatura geometrica/tecnologica/funzionale
Capire un disegno quotato
Quotare correttamente e completamente un
particolare meccanico
Predisporre un disegno per la quotatura
(eseguire particolari viste per facilitare la
comprensione del particolare e la sua
quotatura)
Dicembre – giugno
ORGANI DI COLLEGAMENTO FILETTATI
Generalità e definizioni
Rappresentazione convenzionale delle
filettature
Tipi di filettature e designazione
Organi di collegamento filettati
Classificazione della bulloneria
Dispositivi antisvitamento
Attrezzi di manovra
Disegnare correttamente gli elementi filettati
in vista, in sezione e nascosti
Consultare le tabelle unificate per estrarre i
parametri di filettatura
Conoscere i vari tipi di filettatura unificata
Designare correttamente gli elementi filettati
Gennaio – metà febbraio
RUGOSITÀ SUPERFICIALE
Definizione
Determinazione della rugosità
Indicazione dello stato delle superfici sui
disegni
Associare alle varie tecnologie di
lavorazione il grado di finitura superficiale
Prescrivere la rugosità sul disegno
Metà Febbraio – Marzo
LA ZIGRINATURA
Dimensioni e forme
Designazione e rappresentazione
convenzionale
Inizio – metà Marzo
Conoscere i casi in cui va prescritta questa
lavorazione
Designare un zigrinatura
TOLLERANZE DIMENSIONALI
Termini e definizioni
Sistema di tolleranze ISO
Gradi di tolleranza normalizzati IT
Posizione delle tolleranze
Accoppiamenti con tolleranze
Accoppiamenti raccomandati
Quote senza indicazione di tolleranza
Indicazione delle tolleranze sui disegni
Relazione tra tolleranza e rugosità
Calcolare gli scostamenti
Prescrivere le tolleranze opportune seguendo
il sistema degli accoppiamenti raccomandati
Conoscere a livello tecnologico la differenza
tra sistema foro base ed albero base
Relazionare tolleranza/rugosità con i costi di
lavorazione
Metà Marzo – Giugno
ORGANI DI COLLEGAMENTO NON FILETTATI
Chiavette
Linguette
Profili scanalati
Perni e spine
Distinguere chiaramente tra linguette e
chiavette
Consultare le tabelle unificate per
determinare le dimensioni delle sedi di
chiavette e linguette
Disegnare e quotare appropriatamente le
sedi di chiavette e linguette
Disegnare e quotare appropriatamente alberi
scanalati
Disegnare e quotare appropriatamente perni
e spine
Metà Aprile – Metà Maggio
COLLEGAMENTI FISSI
Chiodature
Saldature
Metà Maggio – Giugno
Designare, disegnare e prescrivere
correttamente i collegamenti fissi nel
disegno
Conoscenza dei vantaggi/svantaggi connessi
a queste tipologie di collegamento
3. Metodi di insegnamento, strumenti di lavoro e testi adottati.
Le parti teoriche verranno affrontate tramite lezioni frontali. Come punto di riferimento
costante verrà adottato il libro di testo, al quale sì affiancheranno sussidi di vario tipo come il
manuale del perito meccanico o cataloghi di prodotti meccanici presenti in commercio.
La gran parte delle ore sarà utilizzata per le esercitazioni grafiche (manuali o al computer) al fine di:
Consolidare le conoscenze del linguaggio grafico
Apprendere come si disegnano i vari organi meccanici descritti nelle lezioni frontali
Abituare gli studenti a consultare i libri o manuali nei quali sono presenti le norme
del disegno
Acquisire conoscenze ed abilità nell’ambito del disegno assistito al computer.
Testi adottati:
L.Caligaris, S Fava, C.Tomasello “Dal progetto al prodotto” – Ed.Paravia – Volume A
Manuale del perito meccanico
Cataloghi di prodotti meccanici unificati presenti in commercio
4. Verifica e valutazione.
Per accertare il raggiungimento delle competenze riportate al punto 2) si prevedono i seguenti
momenti di verifica:
verifiche orali.
valutazione dei disegni prodotti durante le ore di esercitazione (sia a mano che al computer)
In tali verifiche si stabilisce una scala di valutazione in decimi tenendo conto:
dell’impegno;
dell’elaborazione dei contenuti
delle
abilità
linguistiche
espressive;
tre/quattro
cinque
sei
sette
otto
nove/dieci
grav. insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono
ottimo
ed
dell’acquisizione dei contenuti e delle competenze;
dell’autonomia critica
degli obiettivi trasversali proposti dal consiglio di
classe
Conoscenze scarse
Conoscenze acquisite solo parzialmente
Conoscenze e competenze acquisite in modo suffic.
Conoscenze e competenze acquisite in modo soddisfacente
Conoscenze e competenze pienamente acquisite
Conoscenze e competenze brillantemente acquisite ed
esposte
L’insegnante
prof. Franco Zucal
Cles, 29 ottobre 2011
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI
“C.A.PILATI”
PIANO DI LAVORO
EDUCAZIONE FISICA
3A CORSO INDUSTRIALE MECCANICO
ANNO SCOLASTICO
2011-2012
INSEGNANTE
Patrizia Frazza
INTRODUZIONE:
Tenendo presente delle finalità e indicazioni del D.P.R. n. 908 dell’I° ottobre 1982,
l’insegnamento dell’educazione fisica negli istituti di istruzione secondaria superiore,
costituirà il proseguimento logico del lavoro svolto nella scuola media e contribuirà,
coordinato con l’azione educativa delle altre discipline, alla formazione degli alunni
allo scopo di favorirne l’inserimento nella società.
SITUAZIONE DI PARTENZA
STRUTTURA
L’Istituto ha in dotazione una nuova palestra; viene utilizzata sia dall’Istituto Tecnico
“Pilati” che dall’Istituto di Istruzione. Il materiale e lo spazio a disposizione è
sufficiente per poter svolgere l’attività ginnico-sportiva. Nel plesso scolastico non
esiste il campo di atletica leggera; di conseguenza ci saranno delle difficoltà per
svolgere questa disciplina e tutte le attività che hanno bisogno di spazi all’aperto.
ALUNNI
La programmazione è articolata sull’intero corso di studi.
L’ambiente di provenienza degli alunni risulta essere piuttosto differenziato, ma ciò
non crea problemi.
Dall’analisi dei tests d’ingresso effettuati, sono stati rilevati nella maggior parte degli
alunni lacune motorie, coordinative, articolari, ecc.
I tests utilizzati per la raccolta dati sono:
- forza arti superiori;
- forza arti inferiori;
- accelerazione;
- di coordinazione;
- di mobilità articolare;
- addominali;
- dorsali.
FINALITÀ EDUCATIVE
Armonizzare lo sviluppo dell’area motoria, corporea e della personalità
dell’individuo stimolandolo al lavoro autonomo e consapevole.
Facilitare l’acquisizione di una cultura delle attività motorie e sportive come sana
consuetudine di vita per il benessere psico-fisico.
OBIETTIVI PLURIDISCIPLINARI
Promuovere la socializzazione e rafforzare il concetto di “ruolo” del singolo nel
gruppo.
Fare della capacità di ascolto, comprensione, elaborazione dell’informazione le basi
per l’apprendimento.
Rafforzare la coscienza dei propri limiti e delle proprie potenzialità (autostimaautovalutazione).
OBIETTIVI FONDAMENTALI
- migliorare/sviluppare gli obiettivi condizionali e coordinativi del movimento;
- praticare le più diffuse discipline sportive individuali e di squadra (conoscerle
e saperne applicare i concetti guida);
- fornire le conoscenze minime affinché l’allievo sia in grado di
concepire/progettare autonomamente un’attività fisica e sportiva;
- favorire le attività in ambiente naturale.
Obiettivi opzionali:
- nozioni di igiene della persona e dell’alimentazione.
- cenni di teoria dell’allenamento.
OBIETTIVI CONDIZIONALI
- Potenziamento della funzione cardio circolatoria e respiratoria;
- Miglioramento della mobilità articolare e della flessibilità;
- Affinamento delle capacità neurali legate alla motricità;
- Miglioramento delle capacità di forza, velocità, resistenza.
OBIETTIVI COORDINATIVI
- Migliore organizzazione del movimento nello spazio e nel tempo;
- Sviluppo della coordinazione semplice, combinata e complessa;
- Sviluppo della destrezza motoria e delle capacità operative in campo sportivo.
ATTIVITÀ SPORTIVA
- Pratica delle più diffuse discipline sportive di squadra ed individuali;
- Cenni ai fondamentali didattici, tecnici e tattici delle attività sportive trattate;
- Gestione organizzativa ed arbitrale di competizioni sportive d’istituto; cenni ai
regolamenti di gara;
- Attività in ambiente naturale.
CONTENUTI PROGRAMMATICI
POTENZIAMENTO FISIOLOGICO
- Incremento della resistenza e potenza aerobica;
- Incremento delle capacità di forza massima, veloce e resistente;
- Miglioramento della rapidità segmentaria e della velocità generale;
- Mantenimento della mobilità articolare e flessibilità.
SVILUPPO DELLE CAPACITÀ COORDINATIVE
- Capacità di adattamento, controllo e trasformazione del “gesto”;
- Capacità di reazione e anticipazione motoria;
- Proggettualità ideo-motoria e fantasia.
CONOSCENZA E PRATICA DELLE ATTIVITÀ SPORTIVE
Attività individuali:
- Atletica leggera;
- Esperienze sportive in ambiente naturale;
- Tennis - tavolo;
- Badminton;
Attività di squadra:
- Pallavolo
- Pallacanestro
- Pallamano
- Calcio
- Calcio a cinque
- Palla/tamburello
- Hockey
- Baseball
ATTIVITÀ INTERDISCIPLINARI
Iniziativa “progetto salute”: (classi terminali)
- Educare al primo soccorso (nozioni fondamentali e generali);
- Relazionare sul problema dell’integrazione dietologica naturale, differenziando
tali interventi dalle pratiche del doping nelle attività sportive.
PERIODIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE
SETTEMBRE-OTTOBRE
I. Potenziamento Fisiologico
- biennio e triennio: (miglioramento della tonicità muscolare, della rapidità, della
resistenza aerobica, della mobilità articolare, della flessibilità).
II. Nozioni generali di anatomia e terminologia del linguaggio ginnico/sportivo.
NOVEMBRE
I.
Pallavolo
- biennio (fondamentali individuali con la palla, studio del gioco di attacco e di
difesa in situazioni di gruppo, prove di gioco).
- triennio (perfezionamento tecnico dei fondamentali individuali, schemi di
gioco in attacco e difesa, tattica, cenni al regolamento organico, arbitraggio e
giuria).
DICEMBRE-GENNAIO
I.
Sviluppo della forza
- biennio/triennio (incremento della forza veloce/esplosiva/elastica);
- triennio (incremento della forza massima).
II.
Badminton:
- biennio/triennio (fondamentali della tecnica del gioco).
FEBBRAIO
I.
Pallacanestro
- biennio (fondamentali individuali con la palla, studio del gioco di attacco e di
difesa in situazioni di gruppo, prove di gioco);
- triennio (perfezionamento tecnico dei fondamentali individuali, schemi di
gioco in attacco e difesa, tattica, cenni al regolamento organico, arbitraggio e
giuria).
MARZO
I.
Sviluppo della velocità/rapidità
- biennio e triennio (rapidità intersegmentaria, capacità di reazione, velocità di
spostamento).
II.
Nozioni di igiene alla salute della persona (biennio) e dell’alimentazione dello
sportivo (triennio).
APRILE
I.
Ginnastica artistica
- biennio (capovolta avanti e indietro, esercizi di equilibrio statico e dinamico);
- triennio (esercitazione al plinto, al cavallo, elementi di preacrobatica,
composizione di un esercizio a corpo libero).
II.
Pallamano (attività ludica).
Palla - tamburello (attività ludica)
MAGGIO
I.
Atletica leggera
- biennio (tecnica della corsa, partenza e studio dell’accelerazione, prove di
corsa per la resistenza-tecnica del passaggio degli ostacoli, getto del peso);
- triennio (salto in alto, salto in lungo) corsa veloce. Sviluppo della resistenza e
della potenza aerobica.
- biennio e triennio (corsa campestre, percorso vita, circuit-training, prove di
corsa per lo sviluppo della potenza aerobica).
GIUGNO
I.
Calcio a cinque (attività ludica);
METODOLOGIA
Le attività sono state organizzate in modo da permettere momenti di lavoro
individuale e momenti di lavoro collettivo.
Sono state effettuate correzioni dirette ed indirette e così è avvenuto per l’assistenza
degli alunni.
Durante il corso dell’anno sono state fatte lezioni teoriche frontali.
CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICHE FORMATIVE
- Gamma dei voti da 4 a 10 come stabilito dai consigli di classe.
- Soglia di sufficienza stabilita dagli indicatori tecnici o di argomento che in
ogni valutazione, pratica, teorica, scritta, verranno resi noti agli alunni,
preventivamente.
- Numero verifiche due per trimestre e tre nel pentamestre.
- Elementi: livello di partenza, processo di apprendimento, progressi nell’area
motoria e nelle conoscenze teoriche, impegno e frequenza alle lezioni.
ESPLICITAZIONE DEI CONCETTI GUIDA
CONOSCENZA
- Capacità di ascoltare con attenzione, interpretare ed elaborare il fenomeno
motorio o l’argomento.
COMPETENZA
- il sapere relativo dell’allievo, la padronanza della didattica specifica.
CAPACITÀ
- il saper fare, intesa come capacità operativa in un particolare ambito.
Cles, 26/10/11
L’Insegnante
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI
“C.A. PILATI ” CLES (TN)
PIANO DI LAVORO
MATERIA: Inglese
DOCENTE: Forte Lorenzo
CLASSE: 3A ITI Meccanica
ANNO SCOLASTICO: 2011-2012
1. OBIETTIVI
Innanzitutto gli alunni dovranno possedere, in maniera più approfondita rispetto al biennio, le
quattro abilità che sono fondamentali per lo studio di una lingua straniera, ossia la capacità di
leggere, scrivere, parlare e comprendere che parla inglese (reading, writing, speaking, listening).
Per quanto riguarda il programma specifico di quest’anno, gli alunni dovranno essere in grado di:
-
-
narrare avvenimenti ed esperienze personali al presente.
parlare di eventi ed esperienze personali del passato.
parlare di azioni che accadono contemporaneamente in passato.
parlare di progetti per il futuro.
descrivere, sia oralmente che a livello scritto, luoghi, aspetti ed eventi legati alla cultura e
civiltà delle Isole Britanniche ed in particolare della Gran Bretagna, facendo anche dei
confronti con la cultura italiana; in particolare si appronfondirà lo studio delle principali
industrie e settori economici delle Isole Britanniche.
descrivere e commentare delle immagini e/o filmati riguardanti vari argomenti di cultura e
civiltà dei paesi anglofoni;
esprimere gusti, giudizi ed opinioni personali, chiedere informazioni riguardo ad argomenti
di attualità e costume, esaminati durante le letture tratte dal testo Identities.
2. CONTENUTI
Per quanto riguarda la grammatica quest’anno verranno trattati vari argomenti sul libro New
Omnibus Reference Grammar. Si affronteranno in maniera dettagliata, con l’apporto di ulteriori
fotocopie da parte del docente, a seconda anche del maggiore o minore bisogno di approfondimento
da parte della classe, i seguenti argomenti del libro:
-
past simple: verbi regolari e irregolari
present perfect: verbi regolari e irregolari; ever/never, just, already, not yet
past simple e present perfect
forma di durata con present perfect: for e since
present perfect simple e continuous
past continuous
past simple e past continuous
futuro: be going to, will e present continuous
-
ripasso di comparativi e superlativi; aggettivi possessivi, pronomi complemento e possessivi
Per quanto riguarda invece la cultura e civiltà dei paesi anglofoni, verranno esaminati i seguenti
argomenti presenti sia sul testo adottato, Identities, che su altro materiale fornito dal docente:
-
On Tour: Touring the British Isles (pp. 40-43): introduction
The British Isles: Britain, the four countries of Britain, the Brits, Ireland (pp. 63-75)
On Tour: London (pp. 36-39)
History of England (pp. 100-104): from the invaders to the roaring twenties
varie fotocopie con materiale integrativo ed esercizi in classe e per casa
Lifestyles: pocket money (p. 8-9)
On Tour: Global English (pp. 46-47): languages of the world, why are you learning English?
Time Out: Which music? The story of hip hop; Music is my life; Bob Marley (pp 14-19)
Time Out: Let’s go to the movies; making a film (pp. 20-21)
varie fotocopie con materiale integrativo ed esercizi in classe e per casa
3. METODO D’INSEGNAMENTO
In classe utilizzerò varie tipologie di lezione, che vanno dalla tradizionale lezione frontale, per la
spiegazione grammaticale in italiano, alla più comune e lezione interattiva, dagli esercizi individuali
ai lavori a coppie e a gruppi, specialmente per esercitare le abilità di speaking e listening, e infine la
visione di filmati e l’ascolto di canzoni. Cercherò di parlare in inglese per tutta la durata delle
lezione al fine di sviluppare le capacità di ascolto e comprensione degli alunni, ricorrendo
ovviamente all’italiano, qualora sia necessario, specialmente durante le spiegazioni di grammatica.
4. STRUMENTO DI LAVORO
I testi adottati sono: Identities, Arnoldo Mondadori Scuola, con CD audio; New Omnibus Reference
Grammar, Petrini. Si intendono seguire i libri di testo adottati fornendo però agli studenti ulteriore
materiale, quando necessario, sia in classe che per i compiti per casa. Si tratta di esercizi di
grammatica e civiltà, canzoni, attività di gruppo, letture ed approfondimenti di civiltà e cultura
inglese.
5. VERIFICHE E VALUTAZIONE
La verifica dell’apprendimento degli argomenti trattati a lezione può avvenire in diversi modi, sia
con prove scritte (almeno due nel primo periodo valutativo e almeno quattro nel secondo) che con
interrogazioni orali (almeno due nel primo periodo valutativo e almeno due nel secondo).
A) Verifica scritta:
Il metodo di valutazione viene esplicitato dal docente al momento della consegna in classe o
precedentemente. Tale metodo prende in considerazione vari parametri: ortografia, morfologia,
sintassi, lessico, completezza delle informazioni, chiarezza nell’esposizione e coesione.
Le verifiche possono essere di varia natura:
a) prova articolata per accertare la conoscenza degli argomenti grammaticali, incontrati a lezione.
Consta di esercizi di completamento, brevi traduzioni, brevi esercizi di composition.
b) prova articolata (solitamente con domande aperte) per accertare l’avvenuto studio degli
argomenti di civiltà. Qui si darà importanza tanto alla qualità e alla quantità del contenuto, ossia alle
informazioni o contenuti appresi quanto alla forma, ossia alla varietà e correttezza delle strutture
grammaticali, sintattiche ed ortografiche, così come alla ricchezza di lessico e alla capacità
espositiva del singolo alunno.
c) reading comprehension, cioè test di comprensione della lettura.
d) verifica di vocaboli.
B) Verifica orale.
Le verifiche possono essere di varia natura:
a) Le interrogazioni, in itinere e regolari durante tutto l’anno scolastico, sono principalmente di
civiltà sono e vertono sugli argomenti di civiltà presentati in classe e studiati a casa: durante tali
interrogazioni si cercherà di dare, come nella verifica scritta, importanza sia al contenuto che alla
forma, ma soprattutto si terrà conto della corretta pronuncia, della capacità di comprendere le
domande del docente e dell'abilità nel rispondere con una maggiore o minore ricchezza e soprattutto
con una minore o maggiore varietà di lessico. Inoltre le interrogazioni orali serviranno per far
parlare gli alunni tra loro, a coppie, oppure da soli con l’insegnante riguardo ad argomenti di civiltà
studiati in classe.
b) Le interrogazioni possono riguardare, in misura minore, i vari argomenti grammaticali ripassati
quest’anno ed appresi in precedenza ma soprattutto gli argomenti grammaticali spiegati a lezione
quest'anno. Durante queste interrogazioni verrà chiesto agli alunni di parlare e fare domande a un
compagno o rispondere a domande del docente o di un compagno, riguardo a fatti personali o eventi
esterni, come ad esempio eventi passati, passatempi, progetti per il futuro. Il docente capirà da
questi dialoghi il livello di comprensione ed approndimento degli argomenti affrontati.
c) Infine alcune interrogazioni vertono sullo studio dei verbi irregolari e sull'acquisizione delle
regole grammaticali affrontate in classe. Viene chiesto agli alunni di riassumere e ripetere i punti
fondamentali della lezione teorica affrontata in classe, così come di tradurre alcune frasi
dall'italiano all'inglese. In tal modo il docente valuterà il livello di comprensione ed approndimento
degli argomenti affrontati e tale interrogazione servirà anche a tutta la classe per ripassare la lezione
precedente.
d) L'ultimo tipo di verifica orale è la listening comprehension, ossia la comprensione di un breve
brano o dialogo ascoltato in classe.
PIANO DI LAVORO
PROF.SSA CHIARA PRAINDEL
MATERIA:
ITALIANO
CLASSE TERZA A
MECCANICA
ANNO SCOLASTICO 2011-12
TRAGUARDI FORMATIVI
Lo studente conosce



Le linee di sviluppo della letteratura italiana dalle origini al Cinquecento.
Gli autori più importanti e il contesto nel quale operarono.
Le opere più significative degli autori studiati.
Lo studente
 possiede la consapevolezza delle scansioni temporali
 si esprime in modo chiaro e possiede alcuni elementi dei linguaggi settoriali
 sa elaborare diversi tipi di testo (lettere, verbali, relazioni,…)
 possiede gli strumenti per orientarsi nel sistema delle comunicazioni.
TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE
Materia: ITALIANO
Classe: TERZA A MECCANICA
Obiettivi
disciplinari
Conoscenze: la
nascita della
letteratura in
volgare; la poesia
delle origini
Competenze:
riconoscere la
persistenza di
tematiche e
Contenuti
Le origini
della
letteratura
italiana: la
scuola
siciliana e
toscana, lo
stilnovo
Attività
didattica
Presentazione
schematica del
periodo storico.
Lettura, analisi
e confronto di
testi
significativi.
Strumenti
Libro di testo e
schemi
elaborati
dall’insegnante.
Tipologia di
verifiche
Interrogazione
orale, test
strutturati,
produzione di
parafrasi e/o
commenti
Tempi
Ottobre e
Novembre
caratteristiche
stilistiche nelle
varie poesie;
comprendere e
analizzare testi
poetici
Conoscenze:
principali
avvenimenti
della vita, le
opere, gli aspetti
del pensiero e
della poetica
Competenze:
contestualizzare
autore e opera,
comprendere
l’intreccio tra la
vita, la poetica e
le opere;
comprendere e
analizzare i testi
Conoscenze:
principali
avvenimenti
della vita, le
opere, il
pensiero e la
poetica; il suo
lavoro di
filologo.
Competenze:
contestualizzare
autore e opera,
comprendere
l’intreccio tra la
vita, la poetica e
le opere;
comprendere e
analizzare i testi
Conoscenze: i
più importanti
avvenimenti
della vita, le
principali opere,
gli aspetti del
pensiero e della
poetica
Competenze:
contestualizzare
autore e opera,
Dante
Alighieri e la
sua epoca
(tendenze
letterarie del
tempo).
Lezione
frontale sulla
vita e le opere.
Lettura, analisi
e
interpretazione
di testi
significativi.
Inferno:
lettura dei
canti
significativi.
Ascolto di
alcune parti
della Divina
Commedia lette
da R. Benigni.
Francesco
Lezione
Petrarca e la
frontale sulla
sua epoca
vita e le opere.
(tendenze
Lettura, analisi
letterarie del
e
tempo):
interpretazione
Umanesimo e di testi
Rinascimento, significativi.
il suo amore
Confronto con
per i classici.
Dante.
Giovanni
Boccaccio e la
sua epoca
(tendenze
letterarie del
tempo);
la cultura del
mercante.
Lezione
frontale sulla
vita e le opere.
Lettura, analisi
e
interpretazione
di testi
significativi.
La
Libro di testo e
schemi
elaborati
dall’insegnante;
Power Point;
DVD.
Interrogazione
orale, test
strutturati,
produzione di
parafrasi e/o
commenti.
Da
Novembre
a
Marzo
Libro di testo e
schemi
elaborati
dall’insegnante;
Power Point.
Interrogazione
orale, test
strutturati,
produzione di
parafrasi e/o
commenti.
Gennaio e
Febbraio
Libro di testo e
schemi
elaborati
dall’insegnante
Interrogazione
orale, test
strutturati,
produzione di
parafrasi e/o
commenti
Marzo
comprendere
l’intreccio tra la
vita, la poetica e
le opere,
comprendere e
analizzare i testi
Conoscenze: la
vita e le opere;
il quadro storico
e culturale del
tempo; la trama,
i personaggi e la
struttura
dell’opera
“Orlando
furioso”
Competenze:
contestualizzare
autore e opera;
comprendere e
analizzare i testi.
Conoscenze:
principali
avvenimenti
della vita, il
pensiero politico
e la visione del
rapporto tra
politica e morale
Competenze:
contestualizzare
autore e opera,
comprendere le
novità del
pensiero in
relazione al
contesto storico;
comprendere e
analizzare i testi
Ludovico
Ariosto e la
sua epoca
(tendenze
letterarie del
tempo)
Lezione
frontale sulla
vita e le opere.
Lettura, analisi
e
interpretazione
di testi
significativi.
Libro di testo e
schemi
elaborati
dall’insegnante
Interrogazione
orale, test
strutturati,
produzione di
parafrasi e/o
commenti
Aprile
Niccolò
Machiavelli e
la sua epoca
(tendenze
letterarie del
tempo)
Lezione
frontale sulla
vita e le opere.
Lettura, analisi
e
interpretazione
di testi
significativi.
Libro di testo e
schemi
elaborati
dall’insegnante
Interrogazione
orale, test
strutturati,
produzione di
parafrasi e/o
commenti
Maggio
Nel corso dell’anno verranno dedicate una ventina di ore alla composizione di vari tipi di testo scritto.
Inoltre, saranno proposte letture di romanzi classici, di autori italiani e internazionali, con
relativa analisi del testo.
METODO DI INSEGNAMENTO



Uso discreto della lezione frontale, volta soprattutto alla chiarificazione dei concetti più
complessi;
ampio spazio ai procedimenti ipotetico-deduttivi e induttivi, volti a un apprendimento più
dinamico e consapevole;
uso delle immagini per creare una “cultura visiva” del periodo d’interesse;

uso di esperienze, osservazioni e documenti di vario tipo come punto di partenza per confronti
e discussioni miranti al coinvolgimento di tutti gli alunni in un processo di maturazione della
capacità espressiva e relazionale.
STRUMENTI DI LAVORO





, Liberamente 1, Ed. Palumbo;
Dispense prodotte dall’insegnante;
Schemi e appunti;
Power Point;
DVD.
VERIFICA E VALUTAZIONE
L’attività didattica sarà costantemente sottoposta a verifica per accertare l’acquisizione delle
competenze e per operare eventuali correzioni nell’itinerario didattico.
I criteri di verifica e i risultati delle varie prove verranno tempestivamente comunicati e commentati. La
valutazione analizzerà il percorso dell’apprendimento al fine di evidenziare i progressi (regressi, stasi),
considererà il livello e la qualità della partecipazione al lavoro scolastico; individuerà l’impegno e
identificherà il metodo di studio.
Per quanto riguarda gli elaborati scritti si presterà attenzione sia alla forma che al contenuto. Nelle
interrogazioni orali si valuterà il livello di acquisizione dei contenuti, le capacità espressive e
rielaborative.
Per la valutazione nel corso dell’anno sono previste cinque verifiche scritte e cinque interrogazioni orali.
Per questioni di tempo le interrogazioni potranno essere sostituite da verifiche scritte.
Per i parametri di valutazione si rimanda alla griglia di valutazione presente nel Progetto di Istituto.
Cles, 10 novembre 2011
La docente
Prof. ssa Chiara Praindel
PIANO DI LAVORO
DOCENTE
BERTI MARIANGELA
MATERIA
CLASSE
MATEMATICA
III
MECCANICA
ANNO SCOLASTICO
2011 - 2012
FINALITA' DELL'INSEGNAMENTO DELLA MATEMATICA
Per le competenze trasversali e di base si fa riferimento alla programmazione del consiglio di classe.
Lo studio della matematica ha inoltre il compito di avviare progressivamente l'alunno a
-sviluppare l'intuizione geometrica
-individuare e costruire relazioni e corrispondenze
-acquisire capacità di deduzione e pratica dei problemi induttivi
-utilizzare consapevolmente tecniche e strumenti di calcolo
-matematizzare semplici situazioni di problemi in vari ambiti disciplinari e sviluppare corrispondenti
attitudini a rappresentare e quindi a interpretare dati
-acquisire il rigore espositivo e la comprensione della funzione necessaria del rigore logico e linguistico
-comprendere il rilievo storico di alcuni importanti eventi matematici.
TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE
Per le competenze di base e trasversali si fa riferimento alla programmazione del Consiglio di Classe
Macroargomenti e relative competenze:
CONTENUTI
COMPETENZE: lo
studente è in grado di…
ATTIVITA’ DIDATTICA
FUNZIONI e
TRASFORMAZIO
NI
GEOMETRICHE
Riconoscere funzioni e
relative proprietà
Applicare le
trasformazioni a punti e a
curve
GEOMETRIA
ANALITICA
(Retta,
circonferenza,
parabola, ellisse,
iperbole)
Utilizzare gli strumenti di
calcolo algebrico per
risolvere problemi
geometrici nel piano
cartesiano
FUNZIONI
GONIOMETRICHE
(Rappresentazion
i, proprietà e
Applicare le relazioni
fondamentali e le formule
goniometriche per
determinare il valore
Lezione frontale,
lezione dialogata,
analisi delle difficoltà
incontrate nello
svolgere i compiti
assegnati a casa o in
classe
Lezione frontale,
lezione dialogata,
analisi delle difficoltà
incontrate nello
svolgere i compiti
assegnati a casa o in
classe
Lezione frontale,
lezione dialogata,
analisi delle difficoltà
incontrate nello
STRUMENTI
TIPOLOGIA
delle
VERIFICHE
Libro di testo,
fotocopie di
schemi o tavole
riassuntive
Interrogazioni
Test
Tema
Libro di testo,
fotocopie di
schemi o tavole
riassuntive
Interrogazioni
Test
Tema
Libro di testo,
fotocopie di
schemi o tavole
Interrogazioni
Test
Tema
1
relazioni, formule
goniometriche,
equazioni e
disequazioni)
TRIGONOMETRIA
((Teoremi sui
triangoli
rettangoli e sui
triangoli
qualsiasi,
teorema della
corda)
FUNZIONE
ESPONENZIALE E
LOGARITMICA
(Rappresentazion
i e proprietà,
equazioni e
disequazioni)
delle funzioni
goniometriche di angoli
particolari
Applicare le relazioni
fondamentali e le formule
goniometriche per
risolvere equazioni
Utilizzare la circonferenza
goniometrica e la
rappresentazione grafica
delle funzioni
goniometriche per
risolvere equazioni e
disequazioni
goniometriche
Utilizzare i teoremi della
trigonometria per
risolvere problemi
geometrici
svolgere i compiti
assegnati a casa o in
classe
Utilizzare la definizione di
potenza e le proprietà
delle potenze per
risolvere equazioni e
disequazioni esponenziali
e logaritmiche
Lezione frontale,
lezione dialogata,
analisi delle difficoltà
incontrate nello
svolgere i compiti
assegnati a casa o in
classe
Lezione frontale,
lezione dialogata,
analisi delle difficoltà
incontrate nello
svolgere i compiti
assegnati a casa o in
classe
riassuntive
Libro di testo,
fotocopie di
schemi o tavole
riassuntive
Interrogazioni
Test
Tema
Libro di testo,
fotocopie di
schemi o tavole
riassuntive
Interrogazioni
Test
Tema
SUDDIVISIONE TEMPORALE DEI CONTENUTI
SETTEMBRE
Ripasso : equazioni e disequazioni algebriche intere o fratte di secondo grado e di grado superiore al
secondo. Sistemi di disequazioni.
OTTOBRE
Equazioni e disequazioni con il modulo. Disequazioni irrazionali. Generalità sulle funzioni e sul piano
cartesiano
NOVEMBRE - DICEMBRE
Trasformazioni geometriche - La retta - La parabola
GENNAIO – FEBBRAIO
La circonferenza - L’ellisse - L’iperbole
MARZO – APRILE
Funzioni goniometriche - Equazioni e disequazioni goniometriche – Relazione tra lati e angoli di un
triangolo - Risoluzione di triangoli rettangoli e di triangoli qualunque.
MAGGIO – GIUGNO
la funzione esponenziale e la funzione logaritmica.
NOTA: è possibile che non si riesca a trattare tutto il programma previsto e che qualche argomento venga
traslato alla classe quarta!
DATE ORIENTATIVE DELLE VERIFICHE SCRITTE
Primo periodo valutativo
1. 04.10.2011
2. 04.11.2011
2
3.
02.12.2011
Secondo periodo valutativo
1. 20.012012
2. 24.02.2012
3. 30.03.2012
4. 18.05.2012
CONTENUTI E RELATIVE COMPETENZE SPECIFICHE
FUNZIONI
Definizioni e terminologia
Espressione analitica e grafico di una funzione
Funzioni pari, dispari, iniettive, biunivoche, inverse, composte, monotone
Alla fine dell’unita didattica lo studente dovrà essere in grado di:
Riconoscere, data l’espressione analitica o il grafico, se una funzione è pari, dispari, iniettiva,
biunivoca
Ricavare, in semplici casi, l’espressione analitica della eventuale funzione inversa di una data funzione
TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE
Isometrie: traslazioni, simmetria assiale, simmetria centrale
omotetie
Alla fine dell’unita didattica lo studente dovrà essere in grado di:
Determinare analiticamente le coordinate di un punto corrispondente in una trasformazione
geometrica di cui si conoscono le equazioni
Determinare l’equazione della corrispondente di una retta o di una curva in una trasformazione
geometrica di cui si conoscono le equazioni.
LUOGHI GEOMETRICI, LA RETTA E LE CONICHE
Luoghi geometrici
La retta: equazione in forma implicita e in forma esplicita.
Analisi del significato dei coefficienti.
Fasci di rette, propri e impropri
Condizione di parallelismo e di perpendicolarità
Distanza punto retta
L’equazione della circonferenza
Condizioni per determinare l’equazione di una circonferenza
Le intersezioni tra retta e circonferenza
L’equazione dell’ellisse
L’equazione della parabola
Parabola per tre punti. Parabola e retta
L’equazione dell’iperbole
Rette e coniche
Alla fine dell’unita didattica lo studente dovrà essere in grado di:
Ricavare l’equazione di un luogo geometrico, data la sua proprietà caratteristica
Determinare l’equazione della retta passante per due punti
Ricavare l’equazione di una retta, dato il suo grafico
Utilizzare le condizioni di parallelismo e di perpendicolarità
Calcolare la distanza di un punto da una retta
Determinare l’equazione della circonferenza di dati centro e raggio
Data l’equazione di una circonferenza, determinare il centro e il raggio
Riconoscere l’equazione di una circonferenza
3
Determinare il ruolo dei coefficienti a, b, c nell’equazione di una circonferenza
Determinare l’equazione di una circonferenza passante per tre punti oppure per il centro ed un altro
punto
Determinare le intersezioni tra una retta ed una circonferenza, date le rispettive equazioni
Risolvere semplici problemi che coinvolgono retta e circonferenza (rette tangenti da un punto esterno;
retta tangente da un suo punto)
Tracciare un’ellisse con il metodo dei due “chiodi”
Individuare le simmetrie dell’ellisse
Disegnare un’ellisse data la sua equazione ( in forma canonica)
Determinare l’equazione dell’ellisse noti il suo centro nell’origine ed i suoi semiassi
Determinare l’equazione di una parabola dati tre suoi punti, oppure un suo punto ed il vertice
Determinare le intersezioni tra una retta ed una parabola
In un fascio di rette, proprio od improprio, determinare le rette tangenti ad una parabola data
Determinare vertice, fuoco e direttrice di una parabola di cui è nota l’equazione
Determinare l’equazione dell’iperbole noti che siano i fuochi e gli asintoti
Disegnare un’iperbole data la sua equazione (in forma canonica)
Individuare le simmetrie dell’iperbole
Riconoscere che la legge di proporzionalità inversa ha come grafico un’iperbole
Riconoscere le caratteristiche comuni a tutte le coniche
Stabilire se una equazione di secondo grado in x e y rappresenta: una circonferenza; una parabola;
un’ellisse; un’iperbole; una conica degenere
Determinare algebricamente le intersezioni tra una conica ed una retta
FUNZIONI TRIGONOMETRICHE
Misura degli angoli in radianti
Le funzioni goniometriche y  senx ,
y  cos x , y  tgx
Corrispondenze goniometriche inverse
Equazioni goniometriche
Formule di addizione ed alcune loro conseguenze
Equazioni lineari in seno e coseno
Disequazioni goniometriche
Alla fine dell’unità didattica lo studente dovrà essere in grado di.
Stabilire la diretta proporzionalità tra angoli al centro e gli archi corrispondenti
Definire il radiante come unità di misura dell’ampiezza di un angolo
Convertire un’ampiezza in gradi in una in radianti e viceversa
Definire il coseno ed il seno di un numero reale
Stabilire la relazione fondamentale tra coseno e seno
Determinare immediatamente il coseno ed il seno di particolari ampiezze
Determinare il coseno o il seno dell’ampiezza di un angolo opposto (oppure complementare, oppure
supplementare)
individuare le caratteristiche della funzione y  senx y  cos x e dei relativi grafici
Individuare e definire una funzione periodica
Utilizzare la calcolatrice per determinare il valore del coseno o del seno di un’ampiezza
Disegnare il grafico di una funzione del tipo y  B  Asen( x   )
Scrivere immediatamente la tangente di particolari ampiezze
Determinare le ampiezze corrispondenti a particolari valori della tangente
Disegnare il grafico della funzione y  tgx
Stabilire la non univocità delle corrispondenze goniometriche inverse
Utilizzare la calcolatrice per trovare i valori di arcsen, arccos, arctg
Risolvere equazioni goniometriche, n particolare: equazioni immediate e con una sola funzione
goniometrica;equazioni formate da un solo polinomio scomponibile; equazioni omogenee in senx e
cosx.
Usare le formule di addizione e di sottrazione per il seno, il coseno, per la tangente
Ricavare dalle formule di addizione le formule di duplicazione
4
Applicare le formule di e le loro conseguenze per semplificare espressioni goniometriche e risolvere
equazioni
Risolvere equazioni goniometriche riconducibili ad omogenee di grado secondo
Risolvere equazioni lineari in seno e coseno
Ricavare le formule parametriche ed utilizzarle per risolvere equazioni goniometriche
Risolvere semplici disequazioni goniometriche
Rappresentare geometricamente equazioni e disequazioni goniometriche
TRIGONOMETRIA
La risoluzione di un triangolo rettangolo
Risoluzione di triangoli qualunque
Relazione tra lati e angoli nei triangoli e nei quadrilateri
Alcuni problemi applicativi
Alla fine dell’unita didattica lo studente dovrà essere in grado di:
Stabilire, in un triangolo rettangolo, la relazione tra ipotenusa, seno di un angolo e cateto opposto
all’angolo
Stabilire in un triangolo rettangolo, la relazione tra ipotenusa, coseno di un angolo e cateto adiacente
all’angolo
Stabilire, in un triangolo rettangolo, la relazione tra tangente di un angolo e cateti opposto ed adiacente
all’angolo stesso
Risolvere problemi che coinvolgono triangoli rettangoli
Formulare e dimostrare il teorema dei seni
Applicare il teorema dei seni alla risoluzione di problemi che coinvolgono triangoli qualunque
Enunciare e dimostrare il teorema della corda
Enunciare e dimostrare il teorema del coseno
Applicare il teorema del coseno alla risoluzione di problemi che coinvolgono triangoli qualunque
Determinare l’area di un triangolo, noti due lati e l’angolo compreso
Determinare l’area di un parallelogramma, noti due lati e l’angolo compreso
Determinare l’area di un triangolo, noti i tre lati
Determinare il raggio della circonferenza inscritta e quello della circonferenza circoscritta ad un triangolo
Risolvere problemi geometrici relativi a poligoni dei quali sono note alcune relazioni tra lati ed angoli.
ESPONENZIALI E LOGARITMI
La funzione esponenziale
La funzione logaritmica
L’uso dei logaritmi nei calcoli
I logaritmi e le rappresentazioni
Equazioni e disequazioni esponenziali
Equazioni e disequazioni logaritmiche
Alla fine dell’unita didattica lo studente dovrà essere in grado di:
Definire la funzione esponenziale
Definire la funzione logaritmica
Analizzare le caratteristiche delle funzioni esponenziale e logaritmica
Calcolare il logaritmo di numeri esprimibili come potenze della base
Disegnare e riconoscere il grafico di una funzione logaritmica
Utilizzare la calcolatrice per determinare il logaritmo (decimale o naturale ) di un numero
Cambiare la base di un logaritmo
Dimostrare e utilizzare le proprietà dei logaritmi
Utilizzare i logaritmi per il calcolo di un’espressione
Utilizzare i logaritmi per risolvere problemi nelle cui relazioni l’incognita compare all’esponente
5
Risolvere equazioni e disequazioni esponenziali
Risolvere equazioni e disequazioni logaritmiche
Risolvere equazioni e disequazioni esponenziali o logaritmiche con metodi grafici.
MODALITA’ DEL LAVORO IN CLASSE
Lezione interattiva e partecipata attivamente per costruire un percorso di apprendimento legato alle
conoscenze già possedute dalla classe, in modo che le nuove nozioni si integrino con conoscenze
precedenti, le consolidino e da queste si sviluppino.
Lezione frontale quando si tratti di definizioni, concetti o tecniche nuovi
Discussione guidata per apprendere la strategia di risoluzione di esercizi o problemi, per confrontare
diverse strategie proposte o applicate dagli studenti, per valutare i risultati ottenuti.
Sperimentazione guidata per stimolare l’osservazione, riconoscere correlazioni ed individuare
l’esistenza di nuove proprietà
STRUMENTI DI LAVORO
Libro di testo: DODERO-BARONCINI-MANFREDI “MODULI di Lineamenti di matematica” A e B edito
da Ghisetti e Corvi
Lavagna interattiva e il programma Derive per il controllo di grafici.
VERIFICA E VALUTAZIONE
La valutazione si riferirà a tutte le tematiche e terrà conto di tutti gli obiettivi evidenziati nel piano di
lavoro annuale. Comprensione ed applicazione degli argomenti trattati nei moduli vengono valutate
con opportune modalità di verifica:
Verifiche scritte: i moduli trattati saranno oggetto di verifiche scritte formulate, a seconda
dell’argomento, o con esercizi e richieste graduate per verificare la conoscenza e l’applicazione delle
singole abilità, oppure con problemi complessivi in modo da poter verificare la capacità di correlare le
conoscenze acquisite.
Interrogazioni orali
Test-questionari a risposta chiusa o aperta valutabili, a seconda delle richieste, per lo scritto o per
l’orale.
La valutazione di una prova scritta partirà dall’assegnazione di un punteggio ai diversi tipi di esercizi
che terrà conto anche delle abilità che essi richiedono. Durante la correzione per l’assegnazione dei
punteggi saranno valutati:
la comprensione del testo
la conoscenza degli argomenti
la chiarezza dei concetti logici
l’ordine formale e precisione nel calcolo
la completezza del lavoro
Un errore di distrazione compromette solo parzialmente il punteggio dell’esercizio mentre un errore
di logica o un errore di regola può anche annullalo. Nella verifica orale saranno valutati soprattutto la
capacità di ragionamento, i progressi raggiunti nella capacità di comunicare con un linguaggio
rigoroso, nell’uso della terminologia specifica e naturalmente nella corretta acquisizione dei contenuti
richiesti. Le valutazioni riassuntive finali terranno conto dell’esito delle prove scritte e orali ma anche
di altri elementi quali: partecipazione ed interventi appropriati durante le lezioni, costanza
dell’impegno e del lavoro a casa, puntualità nelle consegne e progressi fatti in relazione alla
situazione di partenza.
Cles, 31 ottobre 2011
Docente:
Berti Mariangela
6
PIANO DI LAVORO
Prof. CAVALLAR SERGIO
Disciplina: MECCANICA E MACCHINE A FLUIDO
Classe: TERZA Sez. A ITI-MECCANICA
Anno Scolastico: 2011-2012

FINALITĂ E OBIETTIVI
La Meccanica Applicata e Macchine a fluido assume fondamentale importanza
nell’indirizzo meccanico sia perché tutte le discipline tecnico-professionali caratterizzanti
l’indirizzo si avvalgono dei suoi contributi, sia perché essa riveste un ruolo formativo in
virtù del rigore scientifico con cui deve essere impostato e condotto il suo studio.
Obiettivo comune sia per la Meccanica che le Macchine a fluido è sostanzialmente quello di
raggiungere e possedere buone capacità di schematizzazione dei problemi, con una adeguata
conoscenza degli strumenti matematici per la risoluzione degli stessi e con particolare
attenzione all’utilizzo delle unità di misura trattate.

CONTENUTI
COMPETENZE
Essere in grado di:
(settembre/ottobre) affrontare le problematiche inerenti all’equilibrio dei
corpi liberi.
(novembre)
affrontare le problematiche inerenti all’equilibrio dei
fluidi incomprimibili.
Geometria delle aree
(novembre)
valutare il baricentro, il momento d’inerzia di superficie
assiale e polare di superfici piane semplici e complesse.
Cinematica del punto materiale (dicembre)
acquisire i principi e i concetti fondamentali riguardanti
e del corpo rigido
lo studio dei moti di traslazione e rotazione.
Dinamica del punto materiale (gennaio/febbraio) impostare e produrre soluzioni a esercizi di dinamica.
e del corpo rigido
Fonti energetiche e energia (ottobre/dicembre)
conoscere e classificare le fonti energetiche, la loro
utilizzazione per la produzione di energie e l’impatto
ambientale che il loro sfruttamento comporta.
Moto dei liquidi in pressione
(marzo)
applicare i principi, le leggi, i teoremi per lo studio
e a pelo libero
razionale della cinematica e dinamica dei liquidi.
Macchine idrauliche operatrici
(aprile)
acquisire i principi di funzionamento, i problemi di
installazione e di esercizio delle pompe,
eseguire calcoli su bilanci energetici e di potenze.
Macchine idrauliche motrici
(maggio)
acquisire i principi di funzionamento, le caratteristiche
costruttive delle turbine idrauliche.
Resistenze passive
(marzo/giugno)
valutare l’effetto prodotto dalle resistenze passive nel
moto dei corpi, dei liquidi e nei confronti energetici.
Statica del punto materiale
e del corpo rigido
Statica dei liquidi

METODI DI INSEGNAMENTO
Lezione frontale
Il metodo della scoperta cognitiva.
Insegnamento individualizzato al corso di recupero; lavoro di gruppo.

STRUMENTI DI LAVORO
I libri di testo adottati:
Meccanica Vol. 1 “Meccanica razionale” P. Pierotti Editore CALDERINI
Macchine a fluido: Fluidi 1 “Energetica-Idraulica-Macchine idrauliche” G. AnzaloneP. Bassignana-. Brava Musicoro G. Editore HOEPLI
Appunti specifici prodotti dall’insegnate.
Internet.
Viaggi d’istruzione-visite guidate-uscite didattiche.

VERIFICA E VALUTAZIONE
L’anno scolastico, su delibera del Collegio Docenti, è stato suddiviso in due periodi
valutativi, pertanto la scansione temporale della valutazione formativa e verifica degli
obiettivi della programmazione, sarà la seguente:
scrutinio primo periodo valutativo (dicembre 2009)
valutazione interquadrimestrale secondo periodo valutativo (marzo 2010)
scrutinio finale (giugno 2010).
La valutazione è improntata sulla trasparenza e gli alunni sono stati informati sui criteri
adottati.
Le verifiche saranno articolate in:
prove orali
prove scritte
prove scritte articolate secondo le tipologie di terza prova d’esame di stato.
Per quanto concerne il comportamento verranno osservati i seguenti punti:
-il grado di partecipazione all’attività didattica (attiva, settoriale, saltuaria, passiva)
-impegno nello svolgimento dei compiti (sia a scuola che a casa)
-la frequenza (regolare, discontinua, scarsa)
Il processo di apprendimento verrà verificato attraverso le prove sopra indicate e terranno
conto:
-acquisizione ed elaborazione delle conoscenze e delle competenze principali della
disciplina;
-autonomia e capacità di rielaborazione critica.
Cles, li 31 ottobre 2011
Il docente Cavallar Sergio
Piano di lavoro individuale
per competenze al termine del secondo ciclo d’istruzione
Scuola secondaria di secondo grado
(classi terze e quarte.)
PREMESSA: NATURA E FINALITÀ DELLA DISCIPLINA RELIGIONE CATTOLICA
L’insegnamento della religione cattolica (RC) risponde all’esigenza di riconoscere, nei percorsi
scolastici, il valore della cultura religiosa ed il contributo che i principi del cattolicesimo hanno offerto e
continuano a offrire al patrimonio storico del popolo italiano. Nel rispetto di tali indicazioni, derivanti
dalla legislazione concordataria e dell’autonomia scolastica provinciale, l’insegnamento di Religione
cattolica è assicurato nel quadro degli ordinamenti, fa parte integrante della programmazione educativa
e si colloca nel quadro delle finalità della scuola del Trentino con una proposta formativa originale e
oggettivamente fondata, offerta a tutti coloro che intendano liberamente avvalersene.
Il confronto con la dimensione religiosa dell’esperienza umana svolge un ruolo fondamentale sia in
rapporto alla piena formazione della personalità (in riferimento alle domande di senso che ciascuno si
pone e che possono essere aperte ad una risposta religiosa) sia a livello della costruttiva convivenza
sociale (rapporto tra persone appartenenti a culture e religioni diverse).
In un progetto educativo scolastico il ruolo della religione (e delle competenze che le corrispondono) è
principalmente quello di sollecitare l'attenzione alla persona, alla sua complessità, alla sua libertà e
alla sua responsabilità.
Agganciandosi al processo di crescita della persona, la proposta educativa del Profilo per competenze di
Religione cattolica consiste nell’offrire, con modalità diversificate, l’opportunità di uno studio critico
dei fenomeni religiosi evidenziando la caratteristica risposta cristiana-cattolica in relazione alla ricerca
identitaria, alla vita relazionale, alle scelte valoriali, alla complessità del reale e alle più radicali
domande di senso, consentendo uno specchio di confronto rispetto al quale la persona può liberamente
orientarsi e definirsi.
Sul piano culturale la RC scolastica intende far conoscere la specificità del fatto cristiano offrendo al
ragazzo in formazione la possibilità di conoscere la tradizione culturale-spirituale che caratterizza
fortemente l’ambiente in cui vive, consentendogli di comprendere e interpretare aspetti socio-culturali,
artistici, valoriali, che trovano il loro significato alla luce della tradizione cristiana-cattolica, che ha
segnato la storia e ancora vive e opera nella società di oggi.
In altri termini si tratta di:
 favorire la conoscenza e la comprensione del dato religioso a partire da come si esprime
nell’ambiente circostante (segni, espressioni artistiche, strutture, eventi …);
 favorire la conoscenza e la comprensione del dato religioso che si esprime nella vita di molte
persone (le conseguenze personali dell’avere una fede religiosa, il riferimento ai valori che
orientano la vita …);
 favorire la conoscenza e la comprensione della specifico della religione cattolica all’interno
dell’esperienza religiosa in generale e in riferimento alle principali confessioni cristiane;
 favorire la conoscenza e la comprensione delle somiglianze e delle differenze fra le religioni;
 favorire l’apertura ad un dialogo costruttivo;
 favorire l’acquisizione di maggiore consapevolezza delle proprie scelte anche in ambito
religioso.
IL PROFILO DELLO STUDENTE PER COMPETENZE RC AL TERMINE DEL
SECONDO CICLO D’ISTRUZIONE (Curricolo Secondo Biennio del Secondo Ciclo)
Le conoscenze e competenze che uno studente al termine del percorso di apprendimento del secondo
ciclo di istruzione è in grado di manifestare, tenendo conto di tutto il processo educativo e didattico
seguito nel corso di tredici anni di scolarità, possono essere così riassunte:
 individuare, in dialogo e confronto con le diverse posizioni delle religioni su temi dell’esistenza
e sulle domande di senso, la specificità del messaggio cristiano contenuto nel Nuovo Testamento



e nella tradizione della Chiesa, in rapporto anche con il pensiero scientifico e la riflessione
culturale;
riconoscere l’immagine di Dio e dell’uomo negli spazi e nei tempi sacri del cristianesimo e di
altre religioni e le relative espressioni artistiche a livello locale e universale in varie epoche
storiche;
riconoscere caratteristiche, metodo di lettura, e messaggi fondamentali della Bibbia ed elementi
essenziali di altri testi sacri;
identificare, in diverse visioni antropologiche, valori e norme etiche che le caratterizzano e, alla
luce del messaggio evangelico, l’originalità della proposta cristiana.
CONTENUTI
ABILITA’
COMPETENZE
 L'oggetto delle religioni. Il senso
religioso e la sua universalità. La
problematica religiosa nell'arte,
letteratura, musica.
 Il senso della vita nella prospettiva
atea, agnostica e del credente.
Il dialogo tre scienza e fede
sull’origine del mondo.
 Il sacro e il religioso nell’era
contemporanea: nuovi movimenti,
sette e culti. Magia e religione.
 Il problema del male. Il dolore come
esperienza "sconvolgente" il senso
della vita. Il pensiero sulla morte e la
sua evoluzione nell'ultimo secolo. La
morte nella società contemporanea.
L'emarginazione sociale riservata alla
sofferenza e alla morte.
 La pena di morte. Informazioni sulla
diffusione della pena capitale. Aspetti
giuridici sulla pena. Il significato della
pena dopo Cesare Beccaria. Il
pensiero della Chiesa sulla pena
capitale.
 L'eutanasia. Terminologia. Dati sulle
diverse legislazioni in materia. Analisi
di alcuni casi particolari. Aspetti
morali. Il pensiero della Chiesa
sull'eutanasia e testamento biologico.
 La Chiesa nella storia: luci e ombre.
 I giovani e la Chiesa : analisi di un
rapporto e della sua evoluzione nel
tempo.
 Il Concilio Vaticano II e la svolta
verso la modernità.
 La struttura architettonica, le opere
d’arte e i riti come mezzi di
espressione della fede.
Identificare le problematiche
esistenziali, la ricerca di senso entro
la cultura nelle sue espressioni
letterarie, musicali, pittoriche.
Riconoscere tratti fondamentali della
relazione di fede tra uomo e Dio, in
particolare nella tradizione ebraicocristiana.
Presentare il modello dialogico del
rapporto tra fede, cultura umanistica
e pensiero scientifico
Identificare espressioni artistiche,
comunità religiose, iniziative di
solidarietà, culturali ed economiche
ispirate dall’annuncio evangelico del
Dio cristiano come comunione
d’amore
Riconoscere le prospettive cristiane
sulla vita umana anche in situazioni
particolarmente delicate.
Individuare, in dialogo e
confronto con le diverse
posizioni delle religioni su
temi dell’esistenza e sulle
domande di senso, la
specificità del messaggio
cristiano contenuto nel
Nuovo Testamento e nella
tradizione della Chiesa, in
rapporto anche con il
pensiero scientifico e la
riflessione culturale;
Ricostruire le tappe fondamentali
della Chiesa nell’età medioevale e
moderna, individuando motivi storici
delle divisioni e la costante volontà di
comunione.
Rintracciare gli elementi distintivi
dello spazio sacro in esperienze
religiose e in esempi della liturgia e
architettura cristiana
Riconoscere l’immagine di
Dio e dell’uomo negli spazi e
nei tempi sacri del
cristianesimo e di altre
religioni e le relative
espressioni artistiche a
livello locale e universale in
varie epoche storiche;
 La visione biblica di Dio nella Bibbia
e nei documenti della tradizione
cristiana.
 La sofferenza nell'ottica cristiana. Il
dolore come esperienza di crescita e
avvicinamento a Dio.
L'interpretazione cristiana della
sofferenza di Cristo. La croce come
"luogo" di amore nella sua massima
espressione.
Rilevare in alcuni brani biblici
elementi di discernimento, richiamo
alla responsabilità, consolazione nelle
prove e promessa di superamento del
male e della morte
Riconoscere caratteristiche,
metodo di lettura, e
messaggi fondamentali della
Bibbia ed elementi essenziali
di altri testi sacri;
 La dignità della vita umana. Il valore
Riconoscere, a confronto con
Identificare, in diverse
della vita e la sua dignità nei
documenti e nel pensiero della Chiesa.
Testimonianze di riconoscimento e
valorizzazione dell'essere umano.
 Incontro con alcune figure di
testimoni cristiani.
 Il rapporto uomo-ambiente: da un
ottica dello sfruttamento a quella della
responsabilità. Contributo della
visione cristiana dell’economia e
dell’ecologia ad un approccio
sostenibile alle risorse.
prospettive di altre culture e religioni,
motivazioni e orientamenti del
pensiero cristiano e del magistero
rispetto a questioni di bioetica e di
ecologia.
visioni antropologiche,
valori e norme etiche che le
caratterizzano e, alla luce
del messaggio evangelico,
l’originalità della proposta
cristiana.
STRUMENTI DEL PROCESSO DIDATTICO
Oltre al testo, Religione, Religioni, S. Bocchini, EDB, Bologna 2003, vol. II, si prevede l'utilizzo del
testo biblico, di alcuni documenti del Magistero ecclesiastico di sussidi audiovisivi e, possibilmente, di
testimonianze personali.
METODI DI INSEGNAMENTO
Le specifiche UdL vengono attuate con modalità adeguate al tema. Non sempre la pura esposizione
frontale si rivela adeguata soprattutto per una materia come la RC. E’ opportuno favorire l’ascolto e
l’impegno dello studente attraverso attività che lo coinvolgono in prima persona. Si adottano pertanto
modalità di lavoro di gruppo, momenti di confronto e dialogo con l’insegnante che alterna proprie
spiegazioni agli interventi degli studenti. Talvolta è opportuno prevedere l’incontro con testimoni della
fede sia attraverso letture che attraverso film e documentari che costituiscono un punto di partenza per la
successiva trattazione del tema.
VERIFICA E VALUTAZIONE
La valutazione è attuata principalmente in forma orale attraverso il colloquio col docente. E’ previsto
l’utilizzo di prove scritte anche per ovviare all’elevato numero di studenti dell’insegnante di
RC
in rapporto alle sue ore svolte in ciascuna classe. Le prove scritte, nella misura di una per periodo
valutativo, sono attuate in forma di test a risposta breve o elaborazione personale su tema proposto
dall’insegnante.
L’insegnante di RC
Pedrotti Alfonso
Cles, 15 novembre 2011
PIAN
NI DI LAV
VORO DE
EL CORS
SO DI
“SIST
TEMI E AUT
TOMAZIONE
E INDUSTR
RIALE”
CLASSE – 3A ITI - (MECCANICI))
ANNO SC OLASTICO
O 2011/2012
COMPETENZE
Per le comp
petenze di base
b
e trasversali si fa rriferimento alla
a programmazione diddattica del Consiglio
C
di
Classe.
Macroargom
menti e relattive competenze:
M
Macroargomen
nti svolti nell’anno
CONOSCEN
NZE e COMP
PETENZE
Essere capace di:
ELETTROTEC
CNICA
MODUL
LO 1
Grandez
zze elettriche fondamentali e i loro legami,bipoli
elettrici.
-
-
-
Gra
andezze elettriche: intensità delle corrente
e,forma
d ' onda corrente,densità di ccorrente,differe
enza di
enziale,tension
ne
elettrica,po
otenza
pote
eletttrica,resistenza
e
connduttanza,legge
e
di
Ohm
m,resistività e conduttivittà,variazione della
resistività,effetto Joule.
J
Bipo
oli elettrici e lo
oro collegameenti:concetto di bipolo
eletttrico,caratteris
stica esterna,ttensione a vuoto e
corrrente di corto circuito,bipoli ideali,genera
atore di
tens
sione e corrente,resistori iddeali,circuito aperto
idea
ale,corto circu
uito ideale,magglie e nodi le
egge di
Kirc
chhoff, tension
ne tra due puunti,bipoli in serie
s
e
parrallelo,collegam
mento
in
serie
dei
resistori,partitore
di
tenssione,resistori
in
parallelo,partitore
e di corrente,,resistori colle
egati a
stellla e triangolo
o,resistenza trra due punti di una
rete
e elettrica
passiva,geneeratore
reale
di
tens
sione,generato
ore ideale di corrente,equiv
valenza
tra generatori reali di corrente e tensione.
m
Misure elettriche e laboratorioo ,aspetti e misure
misura di corrrente,di
dellle grandezze fondamentali:m
tens
sione,di resisttenza,ponte dii Wheatstone,misura
di potenza.
p
MODUL
LO 2
Risoluzione delle re
eti elettriche
orrente
lineari in co
continua.
-
Metodi di risoluzione delle reti lineari:
-Applicazione dei principi di Kirchhoff
-Bilancio delle potenze in una rete elettrica
-Correnti di maglia, metodo di Maxwell
-Metodo dei potenziali ai nodi
-Teorema di Millmann
-Principio di dualità
-Reti con generatori dipendenti
Correnti di maglia, metodo di Maxwell;
Teorema di Millmann
-
Misure elettriche e laboratorio: verifica dei metodi
di risoluzione delle reti:
Reostati e potenziometri
Regolazione con reostato in serie
Regolazione potenziometrica
Verifica del primo e del secondo principio di
Kirchhoff
Verifica della sovrapposizione degli effetti
Determinazione del generatore equivalente
-
MODULO 3
Reti elettriche capacitive.
-Reti
capacitive
a
regime
costante:
condensatore,capacità di un condensatore,energia
elettrostatica,condensatori in serie,partitore di
tensione,condensatori in parallelo,partitore di
carica,collegamento a stella e triangolo,risoluzione
delle reti capacitive a regime costante.
-Fenomeni
transitori
nei circuiti capacitivi:
transitorio
di
carica
e
scarica
di
un
condensatore,risoluzione di reti capacitive.
MODULO 4
Elettromagnetismo,circuiti magnetici
-Grandezze elettriche e i loro legami,circuiti
magnetici:
campo
magnetico
prodotto
da
rettilineo,vettore
induzione
conduttore
magnetica,campo magnetico prodotto da una spira
circolare e da un solenoide,forza magnetomotrice e
magnetizzante, permeabilità magnetica relativa e
classificazione dei materiali magnetici,caratteristica
di magnetizzazione, isteresi magnetica,flusso
magnetico,riluttanza e permeanza (legge di
Hopkinson),induttanza,energia
del
campo
magnetico.
-Interazioni tra circuiti elettrici e campi magnetici:
forza agente su un conduttore elettrico,coppia
agente su una spira,forze agenti tra conduttori
paralleli,induzione
elettromagnetica,tensione
indotta in un conduttore in moto relativo rispetto al
campo magnetico,funzionamento generatore e da
motore,potenza elettrica e meccanica,tensione
indotta in una spira rotante,autoinduzione, mutua
induzione.
Fenomeni transitori nei circuiti induttivi:transitorio di
magnetizzazione di un induttore,transitorio di
smagnetizzazione,
MODULO 5
Risoluzione delle reti elettriche lineari in corrente
alternata
-
INFORMATICA
Circuiti in corrente alternata monofase:
Circuito puramente ohmico
Circuito puramente induttivo
Circuito puramente capacitivo
Circuito R-L serie e parallelo
Comportamento del circuito
Circuito R-C serie e parallelo
Comportamento del circuito R-C al variare delle
frequenza
Circuito R-L-C serie e parallelo
Comportamento del circuito R-L-C al variare delle
frequenza
Equivalenza serie-parallelo
Circuito equivalente del condensatore reale
Circuito equivalente dell’ induttore reale
Analizzare i circuiti raddrizzatori
di
Conoscere
i principali
sistemi
trifase
collegamento a stella e triangolo
Motore elettrico;
Generatore elettrico;
Transitorio di magnetizzazione e smagnetizzazione
Risoluzione delle reti elettriche lineari in corrente
alternata applicando i numeri complessi;
Scegliere la strumentazione analogica in funzione
del tipo di applicazione
Analizzare i circuiti raddrizzatori
Conoscere
i principali
sistemi
trifase
di
collegamento a stella e triangolo
MODULO 6
utilizzare i principi di algebra booleana: operatori
logici e tabelle di verità
applicare le conoscenze sui sistemi di codifica
ASCII, BCD, EBCD
Analizzare
i
circuiti
digitali:
metodi
di
minimizzazione
Analizzare i circuiti digitali sequenziali: memoria e
flip-flop
Conoscere l’hardware del calcolatore
Rappresentare gli algoritmi in diagrammi di flusso
Conoscere i linguaggi di programmazione: ad alto
e basso livello; compilatori e interpreti
Sviluppare schemi logici combinatori
Trattare i files sequenziali e ad accesso casuale
Usare software applicativi: fogli elettronici, data
basesrd processors
SCANSIONE TEMPORALE DEI CONTENUTI
Settembre-Ottobre : utilizzare i componenti fondamentali dei circuiti elettrici e magnetici
dimostrandone le leggi fondamentali. Analizzare circuiti in c.c. al variare del carico. Analizzare circuiti
in c.a. monofase e trifase al variare dei parametri del carico, calcolando potenza attiva reattiva ed
apparente
Novembre-Dicembre : Analizzare circuiti in c.a. monofase e trifase al variare dei parametri del carico,
calcolando potenza attiva reattiva ed apparente
Gennaio-Febbraio : Analizzare i circuiti al variare della frequenza ; filtri passivi. Scegliere la
strumentazione analogica in funzione del tipo di applicazione. Conoscere i semiconduttori e le loro
applicazioni. Analizzare i circuiti raddrizzatori. Conoscere i principali sistemi trifase di collegamento a
stella e triangolo
Marzo-Aprile : utilizzare i principi di algebra booleana: operatori logici e tabelle di verità. Applicare le
conoscenze sui sistemi di codifica ASCII, BCD, EBCD. Analizzare i circuiti digitali: metodi di
minimizzazione. Analizzare i circuiti digitali sequenziali: memoria e flip-flop. Conoscere l’hardware del
calcolatore. Rappresentare gli algoritmi in diagrammi di flusso. Conoscere i linguaggi di
programmazione: ad alto e basso livello; compilatori e interpreti
Magio-Giugno : Sviluppare schemi logici combinatori. Trattare i files sequenziali e ad
accesso casuale. Usare software applicativi: fogli elettronici, data bases, word processors
METODI DI INSEGNAMENTO
 Test di ingresso.
 Lezioni frontali
 Lavori individuali
 Esperienze di laboratorio
Nello svolgimento del programma si sfrutterà parte del tempo disponibile per la lezione frontale,
parte per l’esercitazione, per la realizzazione pratica di laboratorio e per l’interrogazione.
Alla fine d’ogni unità didattica e talvolta in itinere, sarà propinato un lavoro di gruppo secondo le
regole del “cooperative learning” con lo scopo di rimuovere dubbi sull’argomento
sollecitando un atteggiamento critico nei confronti del sapere da parte di tutti gli allievi.
STRUMENTI DI LAVORO
Libro di testo : Gaetano Conte – “Elettrotecnica generale”Hoepli
Scede informative e di esercizi predisposti dall’insegnante. Dispense tecniche
“FESTO”. Laboratorio
VERIFICA E VALUTAZIONE
Le verifiche saranno articolate
in:
- prove orali
- prove grafiche - pratiche
La valutazione sarà articolata su tutte le tematiche e terrà conto degli obiettivi evidenziati nel piano
di lavoro annuale. Come indicatori valutativi saranno presi in considerazione:
- conoscenza
- comprensione
- applicazione
- analisi
- sintesi
Nella verifica orale sarà valutata soprattutto la capacità di ragionamento, i progressi raggiunti
nel comunicare con un linguaggio tecnico, nell’uso della terminologia specifica e naturalmente
nella corretta acquisizione dei contenuti richiesti.
La valutazione di una prova di laboratorio partirà dall’assegnazione di un punteggio ai diversi tipi
di esercizi che terrà conto anche dell’abilità che essi richiedono.
Cles lì 15 settembre 2011
I docenti: Saverio INAMA
Marco DORATI
PIANO DI LAVORO
PROF.SSA CHIARA PRAINDEL
MATERIA
STORIA
CLASSE TERZA A MECCANICA
ANNO SCOLASTICO 2011-12
TRAGUARDI FORMATIVI
Lo studente conosce
ed è in grado di individuare sulla carta geografica le regioni, le principali città italiane ed europee e gli
stati d’Europa
 i più importanti eventi storici (politici, militari, economici, culturali, sociale) dell’epoca compresa
tra l’XI e il XVII secolo.
Lo studente
 possiede una conoscenza adeguata del tempo e dello spazio
 sa consultare manuali, documenti grafici, tavole cronologiche, testi storiografici
 sa distinguere in un testo il fatto, il punto di vista dell’autore, le argomentazioni
 sa individuare alcune connessioni logiche.
TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE
Materia: STORIA
Classe: TERZA A MECCANICA
Obiettivi
disciplinari
Conoscenze: la
società feudale,
l’Europa dopo i
regni romano
barbarici; la
nascita delle
curtis e il ruolo
della Chiesa.
Competenze:
Contenuti
La società
feudale e i ruoli
dei monasteri
nell’Alto
medioevo
Attività
didattica
Lezione
interattiva
attraverso uso
di Power Point
e immagini,
lavoro di
gruppo sul
testo in
adozione o su
Strumenti
Libro di testo e
schemi
elaborati
dall’insegnante;
Power Point.
Tipologia di
verifiche
Interrogazione
orale, test
strutturati.
Tempi
Settembre
tracciare il
profilo della
società feudale.
Conoscenze: la
società urbana,
l’Europa del XII
e XIII secolo
Competenze:
tracciare il
profilo della
società urbana;
comprendere lo
scontro tra i
poteri universali
Conoscenze: i
vari aspetti della
crisi del
Trecento, la
“cattività
avignonese”, le
guerre, la caduta
dell’impero
romano
d’Oriente
Competenze:
comprendere le
relazioni causaeffetto che
hanno portato
alla crisi del
Trecento
Conoscenze: le
vicende degli
Stati italiani
Competenze:
saper spiegare i
tratti principali
delle civiltà
umanisticorinascimentale in
Italia; analizzare
il passaggio dal
Comune alla
Signoria
Conoscenze: la
scoperta e la
conquista del
mondo
Competenze:
riconoscere le
motivazioni e le
materiale
proposto
dall’insegnante.
La rinascita
dopo il Mille
anche nella
cultura
figurativa.
La nascita
delle
corporazioni
di mestiere.
Lezione
frontale, lettura
di immagini: Gli
effetti del Buon
Governo di A.
Lorenzetti
Libro di testo e
schemi
elaborati
dall’insegnante;
Power Point.
Interrogazione
orale, test
strutturati.
Ottobre
L’autunno del Lezione
medioevo.
frontale, lavoro
L’umanesimo. di gruppo sul
testo in
adozione o su
materiale
proposto
dall’insegnante.
Libro di testo e
schemi
elaborati
dall’insegnante
Interrogazione
orale, test
strutturati.
Novembre
Il
Quattrocento
in Italia. Il
Rinascimento.
Anche nella
cultura
figurativa.
Lezione
frontale, lettura
di immagini: le
opere dei
maggiori
pittori/scultori
del
Rinascimento
italiano.
Libro di testo e
schemi
elaborati
dall’insegnante.
Power Point.
Interrogazione
orale, test
strutturati
Da
Dicembre
a Gennaio
Le grandi
scoperte
geografiche e
gli imperi
coloniali
Lezione
frontale, lavoro
di gruppo sul
testo in
adozione o su
materiale
proposto
Libro di testo e
schemi
elaborati
dall’insegnante.
Interrogazione
orale, test
strutturati
Gennaio
conseguenze dei
viaggi di
esplorazione
Conoscenze: le
componenti
religiose, sociali
e politiche della
Riforma
luterana; la
situazione
dell’Italia e
dell’Europa.
Competenze:
confrontare le
istanze di
riforma della
Chiesa
protestante e di
quella cattolica;
individuare i
nessi tra politica,
religione, società
ed economia.
Conoscenze: le
vicende di
Spagna,
Inghilterra e
Francia
Competenze:
individuare i
nessi tra politica,
religione, società
ed economia.
Conoscenze: le
tematiche
fondamentali
della
“rivoluzione
scientifica”; il
contributo degli
studiosi.
Competenze:
analizzare le
dinamiche socioeconomiche;
comprendere la
novità storica
della rivoluzione
scientifica e
relativi ostacoli;
analizzare il
processo di
dall’insegnante.
Politica e
religione nella
prima metà
del
Cinquecento.
Il Concilio di
Trento.
Lezione
frontale,
visione del film
Il nome della rosa
tratto
dall’omonimo
romanzo di U.
Eco.
Libro di testo e Interrogazione
schemi
orale, test
elaborati
strutturati
dall’insegnante;
Percorso sui
documenti del
Concilio e
visita ai luoghi
del Concilio a
cura del
Museo
Diocesano di
Trento.
Febbraio
Le guerre di
religione nella
seconda metà
del
Cinquecento
Lezione
frontale, lavoro
di gruppo sul
testo in
adozione o su
materiale
proposto
dall’insegnante
Libro di testo e
schemi
elaborati
dall’insegnante
Interrogazione
orale, test
strutturati
Marzo
Il Seicento: la
scienza,
l’economia e
la politica
Lezione
frontale, lavoro
di gruppo sul
testo in
adozione o su
materiale
proposto
dall’insegnante.
Libro di testo e
schemi
elaborati
dall’insegnante
Interrogazione
orale, test
strutturati
Aprile
sviluppo
dell’assolutismo
Conoscenze: la
guerra dei
Trent’anni e la
prima
rivoluzione
inglese.
Competenze:
ricostruire le
dinamiche del
conflitto tra le
grandi potenze,
comprendere le
motivazioni e
dinamiche della
rivoluzione
inglese
L’Europa nel
primo
Seicento
Lezione
frontale, lavoro
di gruppo sul
testo in
adozione o su
materiale
proposto
dall’insegnante.
Libro di testo e
schemi
elaborati
dall’insegnante
Interrogazione
orale, test
strutturati
Maggio
METODO DI INSEGNAMENTO
 Uso discreto della lezione frontale, volta soprattutto alla chiarificazione dei concetti più
complessi;
 ampio spazio ai procedimenti ipotetico-deduttivi e induttivi, volti a un apprendimento più
dinamico e consapevole;
 uso di esperienze, osservazioni e documenti di vario tipo come punto di partenza per confronti
e discussioni miranti al coinvolgimento di tutti gli alunni in un processo di maturazione della
capacità espressiva e relazionale.
STRUMENTI DI LAVORO
 TROMBINO,VILLANI, Storia mondo 1, Ed. Il Capitello
 Schemi e appunti;
 Power Point;
 DVD.
VERIFICA E VALUTAZIONE
L’attività didattica sarà costantemente sottoposta a verifica per accertare l’acquisizione delle
competenze e per operare eventuali correzioni nell’itinerario didattico.
I criteri di verifica e i risultati delle varie prove verranno tempestivamente comunicati e commentati. La
valutazione analizzerà il percorso dell’apprendimento al fine di evidenziare i progressi (regressi, stasi),
considererà il livello e la qualità della partecipazione al lavoro scolastico; individuerà l’impegno e
identificherà il metodo di studio.
Per quanto riguarda gli elaborati scritti si presterà attenzione sia alla forma che al contenuto. Nelle
interrogazioni orali si valuterà il livello di acquisizione dei contenuti, le capacità espressive e
rielaborative.
Per la valutazione sono previste cinque interrogazioni orali. Per motivi di tempo le interrogazioni
potranno essere sostituite da verifiche scritte, (in particolare test strutturati).
Per i parametri di valutazione si rimanda alla griglia di valutazione presente nel Progetto di Istituto.
Cles, 10 novembre 2011
La docente
Prof. ssa Chiara Praindel
PIANO DI LAVORO
PROF. Visintin Cesare
Monteleone Francesco
MATERIA Tecnologia Meccanica ed Esercitazioni
CLASSE III SEZ. A ITI MECCANICA
ANNO SCOLASTICO 2011-2012
1. OBIETTIVI TRASVERSALI, COGNITIVI E COMPORTAMENTALI







Acquisire il concetto di misura, di errore, di tolleranza dimensionale e di forma;
Acquisire le conoscenze teoriche relative alle proprietà dei materiali metallici;
Acquisire i concetti fondamentali relativi alla designazione degli acciai e delle ghise;
Acquisire le conoscenze necessarie dei processi industriali per la fabbricazione dei
semilavorati e del prodotto finito;
Razionalizzare l’impiego delle macchine utensili e degli utensili sotto l’aspetto economico e
della produzione;
Apprendere le diverse tecniche di saldatura;
Conoscere i procedimenti di fusione più utilizzati in fonderia per ottenere getti.
2. PROGRAMMA PREVISTO PER LA CLASSE III:
PARTE TEORICA
Metrologia e tolleranze.
- Cos’è la metrologia;
- Unità di misura e sistema internazionale di misura;
- Errori di misura e cenni di teoria degli errori, errore assoluto ed errore relativo;
- Errori di forma e posizione;
- Tolleranze e sistema di tolleranza ISO, sistema di tolleranza albero-foro.
Strumenti di misura
- Calibro, micrometro – come si usano;
Proprietà dei materiali metallici
- Proprietà fisiche;
- Proprietà chimiche (struttura dei metalli);
-
Proprietà tecnologiche;
Proprietà meccaniche;
Prova di durezza, procedure di prova e misura di durezza Brinell, Rockwell, Vickers.
Nozioni fondamentali di siderurgia
- produzione della ghisa e dell’acciaio;
- altoforno e impianto siderurgico;
- convertitori;
- forno elettrico;
- cenni sulle tipologie di colata.
Teoria delle saldature
- principi fondamentali e terminologia;
- procedure di saldatura;
- saldatura ossiacetilenica;
- saldatura ad arco elettrico;
- procedimento ad elettrodo;
- procedimento TIG;
- procedimento MIG-MAG;
- brasatura, saldobrasatura;
- strumenti e protezione.
Leghe metalliche
- Leghe ferro-carbonio, l’acciaio,componenti, classificazioni ed elementi alliganti;
- Struttura del diagramma ferro-carbonio;
- Designazione convenzionale degli acciai secondo UNI-5372-70;
- Generalità delle ghise; ghisa bianca, grigia, speciale.
Onde
- onde meccaniche ed elettromagnetiche;
- equazione del moto di un’onda;
- caratteristiche di un’onda: periodo, frequenza, lunghezza d’onda, ampiezza, fase,
pulsazione;
- risonanza.
Lavorazioni per deformazione plastica
- Presse idrauliche e meccaniche: classificazioni, differenze;
- Presse idrauliche: struttura, principio di Pascal;
- Presse meccaniche: principo di funzionamento, presse a ginocchiera;
- Estrusione: tipologie, scelta dell’angolo di estrusione, pressione di estrusione, presse;
- Laminazione: procedimento, analisi degli sforzi, sezione neutra, limiti del processo, struttura
del laminatoio Sendzimir;
- Produzione di tubi: con piegatura e saldatura, con laminazione e senza saldatura, laminatoio
Mannesmann e laminatoio “passo del pellegrino”.
Lavorazione delle lamiere
- Imbutitura;
- Tranciatura.
I trapani
- Moti fondamentali nei processi per asportazione di truciolo;
- Generalità e classificazione;
- La punta elicoidale;
-
Parametri di foratura.
PARTE PRATICA
Il tornio parallelo:
- architettura e principio di funzionamento;
- le parti componenti (il bancale, basamento, guide, testa motrice, mandrino, la controtesta, la
contropunta e il carrello);
- trasmissione del moto dal mandrino al carrello;
- accessori (punte, piattaforme, piattaforme autocentranti, trascinatori, torrette, bride e
lunette);
- principali lavorazioni;
- potenze e rendimenti;
- velocità di taglio e avanzamento;
- parametri di lavorazione;
Gli utensili:
- angoli caratteristici degli utensili (angoli di spoglia);
- senso di taglio;
- tagliente di riporto;
- classificazione a seconda del materiale;
- sviluppo di calore in lavorazione;
- usura e durata degli utensili;
Principali lavorazioni al laboratorio tornitura:
- sgrossatura;
- sfacciatura;
- finitura;
- foratura;
- filettatura;
- zigrinatura;
- conicità;
- alesatura;
Sicurezza sul lavoro e cicli di lavorazione.
- Sicurezza sul lavoro e nei reparti di lavorazione;
- D.P.I.
3. TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE
1° QUADRIMESTRE
Obiettivi
disciplinari
Contenuti
Attività
didattica
Tipologia di
verifiche
Tempi
(unità orarie)
Conoscere le unità di
misura fondamentali del
sistema internazionale.
Conoscere le tolleranze,
sistema di tolleranze
albero-foro.
Lettura e utilizzo del
calibro e del micrometro.
Metrologia e tolleranze
Lezioni frontali
Temi, colloqui
orali e esperienze
di laboratorio.
Settembre - Ottobre
Strumenti di misura
Lezioni frontali
Settembre - Ottobre
Conoscere le principali
proprietà dei materiali
Proprietà dei materiali
metallici
Lezioni frontali
Temi, colloqui
orali e esperienze
di laboratorio.
Temi e colloqui
orali.
Ottobre Novembre
metallici.
Conoscere i principali
rischi presenti
nell’officina.
Conoscere i D.P.I. e il
loro corretto utilizzo.
Conoscere l’utilizzo
corretto delle macchine.
Conoscere i principali
componenti del tornio.
Saper impostare tutti i
parametri di taglio.
Utilizzo razionale delle
macchine utensili.
Saper eseguire le
principali lavorazioni al
tornio.
Distinguere i vari
utensili.
Saper affilare un
utensile.
Utilizzare l’utensile
giusto in relazione alla
lavorazione.
Conoscere le nozioni
fondamentali di
siderurgia
Conoscere le strutture
base del diagramma
ferro-carbonio.
Conoscere le modalità di
designazione
convenzionale degli
acciai secondo UNI
5372-70.
Conoscere i vari tipi di
ghise.
Sicurezza sul lavoro
Lezioni frontali
Temi e colloqui
orali
Ottobre Novembre
Il tornio parallelo
Lezioni frontali.
Lezioni
laboratorio
ENAIP
Temi e colloqui
orali.
Esercitazioni con
valutazione del
pezzo finito.
Novembre Dicembre
Gli utensili
Lezioni frontali.
Lezioni
laboratorio
ENAIP
Temi e colloqui
orali.
Esercitazioni con
valutazione
Novembre Dicembre
Produzione della ghisa
e dell’acciaio.
Lezioni frontali
Temi e colloqui
orali
Ottobre
Leghe metalliche
Lezioni frontali
Temi e colloqui
orali
Novembre Dicembre
2° QUADRIMESTRE
Obiettivi
disciplinari
Contenuti
Attività
didattica
Tipologia di
verifiche
Tempi
(unità orarie)
Conoscere le strutture
base del diagramma
ferro-carbonio.
Conoscere le modalità di
designazione
convenzionale degli
acciai secondo UNI
5372-70.
Conoscere i vari tipi di
ghise.
Conoscere i principali
componenti del tornio.
Saper impostare tutti i
parametri di taglio.
Utilizzo razionale delle
macchine utensili.
Saper eseguire le
principali lavorazioni al
tornio.
Apprendere le diverse
tecniche di saldatura
Leghe metalliche
Lezioni frontali
Temi e colloqui
orali
Gennaio
Il tornio parallelo
Lezioni frontali.
Lezioni
laboratorio
ENAIP
Temi e colloqui
orali.
Esercitazioni con
valutazione del
pezzo finito.
Gennaio - Maggio
Teoria delle saldature
Lezioni frontali.
Reparti di
Temi e colloqui
orali.
Gennaio - Maggio
lavorazione
Realizzare un ciclo di
lavorazione, analisi
logico-pratica delle
sequenze.
Cicli di lavorazione
Lezioni frontali.
Reparti di
lavorazione.
Conoscere le principali
caratteristiche di un’onda
elettromagnetica.
Conoscere i vari tipi di
trapano
Conoscere i vari tipi di
presse.
Conoscere le principali
lavorazioni per
deformazione plastica
quali l’estrusione e la
laminazione.
Conoscere il processo di
imbutitura e tranciatura
nelle lavorazione delle
lamiera
Onde meccaniche ed
elettromagnetiche
Lezioni frontali
Trapani
Lezioni frontali
Lavorazioni per
deformazione plastica
Lezioni frontali
Lavorazioni delle
lamiere
Lezioni frontali.
Reparti di
lavorazione.
4.



Esercitazioni con
valutazione del
pezzo finito.
Temi e colloqui
orali.
Valutazione
ciclo di
lavorazione.
Temi e colloqui
orali
Temi e colloqui
orali
Temi e colloqui
orali
Temi e colloqui
orali
Gennaio - Maggio
Marzo
Marzo
Aprile - Maggio
Aprile - Maggio
METODO DI INSEGNAMENTO
Lezioni frontali in classe;
Lezioni tecnico pratiche nei reparti di lavorazione, officina macchine utensili presso ENAIP;
Lezioni in laboratorio tecnologico con la realizzazione di esperienze di laboratorio.
5. STRUMENTI DI LAVORO
 Libro di testo :”Corso di Tecnologia Meccanica”, volume 1, Giuseppe Grosso, edizioni
scolastiche Bruno Mondatori;
 Normativa UNI EN ISO, ASTM;
 Appunti di lezione;
6.
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VERIFICA E VALUTAZIONE
compiti in classe come voto orale;
interrogazioni in classe valide come voto orale;
realizzazioni di elaborati e relazioni per le esperienze in laboratorio tecnologico e per le
tecniche acquisite nei reparti di lavorazione, validi come voto pratico;
valutazione delle capacità acquisite nei reparti di lavorazione nella realizzazione di progetti
individuali e comuni, valide come voto pratico.
Cles, 5 novembre 2011
Gli insegnanti
Prof. Visintin Cesare
Prof. Monteleone Francesco