quella a qui appartiene Giuseppe Mon
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quella a qui appartiene Giuseppe Mon
Atti Parlamentari XV LEGISLATURA — — ALLEGATO B 9490 AI RESOCONTI quella a qui appartiene Giuseppe Monsurrò, ha trascorso le vacanze estive in un villaggio della Croazia e, precisamente, a Punta Veridela, nei pressi di Pola; secondo quanto riportato da alcuni testimoni, la sera del 22 agosto, mentre alcuni ragazzi del gruppo si erano riuniti in uno dei bungalow assegnatigli per visionare un film, la security del villaggio sarebbe entrata con forza e li avrebbe invitati, in modo maldestro, a raggiungere ognuno il proprio alloggio, con la motivazione che, nel villaggio, dopo le ore 22, doveva « calare » il silenzio; la security, dopo aver rivolto parole di stampo razzistico nei confronti dei suddetti ragazzi, si sarebbe avvalsa della polizia antisommossa, munita di giubbetti antiproiettile e manganelli, al fine di aggredire quasi tutti i componenti del gruppo presenti nel bungalow; successivamente, sei ragazzi sarebbero stati arrestati e, a detta di molti testimoni, avrebbero subito l’uso della forza e della violenza psicologica all’interno della caserma dove, tra l’altro, sarebbero rimasti per due giorni senza né bere, né mangiare; il mattino seguente i familiari ed alcuni amici dei ragazzi arrestati sarebbero stati invitati a presentarsi al posto di polizia, al fine di deporre in loro favore, ma, una volta giunti al commissariato, sarebbero stati immediatamente arrestati anche loro e rilasciati, il giorno seguente, dietro pagamento di una cauzione di circa 2.500 euro; il primo gruppo di arrestati, invece, dopo essere stato trasferito nel carcere di Pola, sarebbe stato ascoltato dal magistrato di competenza, che ne avrebbe disposto il rilascio, ad eccezione del giovane Giuseppe Monsurrò che sarebbe stato trattenuto in carcere con l’accusa di lesioni nei confronti di un poliziotto; alla luce delle testimonianze rese dai presenti, il motivo dell’arresto dei giovane sarebbe legato semplicemente all’utilizzo della propria telecamera amatoriale nel Camera dei Deputati — — SEDUTA DEL 20 NOVEMBRE 2007 momento in cui sarebbe esplosa, nel suddetto bungalow, la rissa tra la polizia croata e i giovani italiani; per circa 40 giorni, Giuseppe Monsurrò sarebbe stato trattenuto in carcere e rilasciato solo dietro la corresponsione, da parte della famiglia, di un cauzione pari a 40.000 euro –: quali iniziative urgenti il Ministro interrogato intenda assumere, al fine di accertare se siano stati violati, da parte delle autorità di polizia croate, i diritti fondamentali dei cittadini italiani arrestati; quale assistenza il Consolato Generale d’Italia a Fiume abbia assicurato ai nostri connazionali, a tutela dei loro diritti. (3-01443) * * * AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE Interrogazioni a risposta immediata: BUONTEMPO. — Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che: il giorno 21 ottobre 2007, alle ore 18 circa, in conseguenza di una carica della polizia, sono stati dispersi i cittadini del comune di Giugliano, che, alla presenza del sindaco Francesco Tagliatatela e dal deputato di Forza Italia Franco Malvano, presidiavano i cancelli della discarica di Taverna del Re; a seguito di tale violenta azione, nella quale si sono verificati alcuni ferimenti a carico dei cittadini, le forze dell’ordine consentivano l’afflusso alla discarica a numerosi tir carichi di ecoballe; va, comunque, ribadito che, nei casi come quello appena citato, il Governo, nel dare le disposizioni alle forze dell’ordine, deve far presente che si tratta di cittadini nel pieno esercizio dei loro diritti, che Atti Parlamentari XV LEGISLATURA — — ALLEGATO B 9491 AI RESOCONTI tentano di salvaguardare la salute delle proprie famiglie, e non di delinquenti comuni; con decreto-legge n. 61 del 2007, successivamente convertito dalla legge n. 87 del 2007, all’articolo 3, si vietava di sversare ulteriori quantità di ecoballe sul territorio di Giugliano, ove, peraltro, non potevano essere localizzati nuovi siti di stoccaggio; il 20 giugno 2007 il Senato della Repubblica ha approvato un ordine del giorno con il quale si impegnava il Governo ad « attivare » le necessarie iniziative finalizzate a far cessare l’attività di stoccaggio di ecoballe nel sito di Taverna del Re, nel comune di Giugliano, entro il 31 ottobre 2007; malgrado tali disposizioni, nei tre mesi successivi all’approvazione dell’ordine del giorno nessuna autorità competente ha provveduto a individuare alternative allo stoccaggio nel sito predetto; l’abnorme quantità di ecoballe attualmente stoccate sul sito determina pericolose conseguenze a carico della popolazione ed a carico del territorio, come peraltro rilevato inequivocabilmente dall’Organizzazione mondiale della sanità, dal Centro europeo ambiente e salute, dall’Istituto superiore di sanità, dal dipartimento ambiente e connessa prevenzione primaria, dall’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche, dall’osservatorio epidemiologico della regione Campania, dall’agenzia regionale protezione ambiente della Campania; le ecoballe ivi stoccate non potranno essere utilizzate negli inceneritori, il primo dei quali dovrebbe essere quello di Acerra e non se ne conosce comunque la data di quando potrà essere disponibile; Camera dei Deputati — — SEDUTA DEL 20 NOVEMBRE 2007 rappresentato in premessa, in primis con il rispetto delle norme di legge menzionate ed utilizzando adeguatamente quelle risorse che attualmente vanno sprecate ed inevitabilmente alimentano percorsi economici che favoriscono ambienti camorristici. (3-01445) MISITI. — Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che: il protocollo di Kyoto fissa gli obiettivi per i tagli nei Paesi industrializzati delle emissioni di biossido di carbonio, metano, protossido di azoto, idrofluorocarburi, perfluorocarburi e esafluoro di zolfo; l’Unione europea ha ratificato in data 31 maggio 2002 il protocollo, che è entrato in vigore il 16 febbraio 2005, dopo la ratifica della Russia, mentre grandi Paesi industrializzati, come Stati Uniti e Australia, non hanno voluto ratificare il protocollo; l’Italia, Paese europeo facente parte del mondo industrializzato, avrebbe dovuto tagliare le proprie emissioni di almeno il 6,5 per cento rispetto ai livelli del 1990 entro il periodo 2008-2012; invece, il nostro Paese non solo non ha ridotto l’emissione di questi gas, ma ha incrementato la loro produzione di almeno il 13 per cento rispetto al 1990; i Paesi fortemente inquinanti come il nostro possono comprare crediti non utilizzati da altri Paesi, i quali sono autorizzati ad emettere più di quanto in realtà producono; si calcola che, per l’Italia, tra il 2008 e il 2012, la spesa annua possa superare i due miliardi di euro; le stesse ecoballe determinano enormi danni al territorio, con inquinamento delle falde acquifere e deterioramento dei siti di culture agricole –: l’emissione in atmosfera di tali gas in Italia è riferita alla media tra le regioni industrializzate del Nord e quelle meno industrializzate del Sud –: quali iniziative il Governo intenda assumere per risolvere l’annoso problema se non ritenga indispensabile monitorare tali emissioni regione per regione (o Atti Parlamentari XV LEGISLATURA — — ALLEGATO B 9492 AI RESOCONTI provincia per provincia) e, conseguentemente, cosı̀ come avviene tra Stati, arrivare ad una contrattazione delle emissioni tra regioni, con acquisto di crediti da parte delle regioni più industrializzate, al fine di rendere giustizia alle regioni virtuose e avviare un processo equilibrante dello sviluppo industriale sul territorio nazionale. (3-01446) LOMAGLIO e BANDOLI. — Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che: l’articolo 26 del decreto-legge n. 159 del 2007 prevede l’istituzione di quattro nuovi parchi nazionali nella regione Sicilia, il Parco nazionale delle Egadi e del litorale trapanese, il Parco nazionale delle Eolie, il Parco nazionale dell’isola di Pantelleria ed il Parco nazionale degli Iblei, al fine di consolidare la rete nazionale dei parchi e prevedere una sempre più ampia tutela delle aree di interesse ambientale e paesaggistico del nostro Paese; sono già depositate ed in discussione presso la Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei deputati diverse proposte di istituzione di nuovi parchi, quali Parco di Portofino, Parco della laguna di Venezia, Parco geominerario delle zolfare di Sicilia, Parco nazionale Appennino dauno; presso la Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei deputati è stata unanimemente espressa l’esigenza di avere una proposta organica e scientifica sull’istituzione di nuovi parchi, fondata anche su un’ampia condivisione a livello territoriale ed istituzionale –: se non ritenga opportuno che il Governo intervenga, in modo organico e completo, con una propria iniziativa legislativa sull’argomento. (3-01447) Camera dei Deputati — — SEDUTA DEL 20 NOVEMBRE 2007 Interrogazione a risposta scritta: DUSSIN, FUGATTI, FAVA, BRIGANDÌ e ALLASIA. — Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che: l’articolo 185, comma 1, lettera e) del decreto legislativo n. 152 del 2006 esclude dal campo di applicazione della disciplina sui rifiuti « le carogne ed i seguenti rifiuti agricoli: materie fecali ed altre sostanze naturali non pericolose utilizzate nelle pratiche agricole ed in particolare i materiali litoidi o vegetali e le terre da coltivazione, anche sotto forma di fanghi, provenienti dalla pulizia e dal lavaggio dei prodotti vegetali riutilizzati nelle normali pratiche agricole o di conduzione dei fondi rustici, anche dopo trattamento in impianti aziendali ed interaziendali agricoli che riducano i carichi inquinanti e potenzialmente patogeni dei materiali di partenza »; da informazioni a disposizione degli interroganti, sembrerebbe che alcune Regioni considerano come rifiuto la pollina utilizzata ai fini della pirogassificazione, e conseguentemente applicano anche alla pollina la disciplina dei rifiuti; tale interpretazione e le conseguenze burocratiche del caso rischiano di mettere in difficoltà centinaia e centinaia di imprese avicole che si vedono ostacolate nello smaltimento della pollina; inoltre le ditte che mirano ad impiegare la pollina tramite pirogassificazione si vedono costrette a presentare la documentazione necessaria per ottenere l’autorizzazione al trattamento dei rifiuti, prevista dalla D.G.R. 6 agosto 2002 n. 7/10161 integrata dai contenuti dalla D.G.R. n. 11045/02; tali difficoltà mettono in pericolo il corretto smaltimento o recupero della pollina, rischiando di compromettere il territorio –: quale sia l’interpretazione del Ministro sull’applicazione o meno della disciplina dei rifiuti nell’utilizzo della pollina ai fini della pirogassificazione e cosa intende fare, per quanto di Sua competenza, per Atti Parlamentari — XV LEGISLATURA — ALLEGATO B 9493 AI RESOCONTI consentire lo smaltimento della pollina nel modo più funzionale possibile al settore avicolo, senza mettere in difficoltà gli allevatori. (4-05704) * * * COMMERCIO INTERNAZIONALE Interrogazione a risposta immediata in Commissione: La X Commissione, FAVA, FILIPPI, FUGATTI, ALLASIA, PINI, GARAVAGLIA, BRICOLO, BRIGANDÌ, BODEGA, GRIMOLDI e MONTANI. — Al Ministro del commercio internazionale. — Per sapere – premesso che: diverse leggi hanno sottratto all’ICE Istituto Nazionale per il Commercio Estero la competenza in materia di controllo di qualità sui prodotti ortofrutticoli. Da ultimo l’articolo 1, comma 4, del decretolegge 28 febbraio 2005, n. 22, ha testualmente stabilito: All’articolo 18 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99, dopo il comma 1 è inserito il seguente: « 1-bis. L’Agecontrol S.p.a. effettua i controlli di qualità aventi rilevanza a livello nazionale sui prodotti ortofrutticoli, ai sensi della normativa vigente »; Camera dei Deputati — — SEDUTA DEL 20 NOVEMBRE 2007 Consiglio dei ministri attuativo della legge, che avrebbe dovuto disciplinare definitivamente il passaggio delle risorse umane e finanziarie connesse alle funzioni trasferite, sta per concedere oggi ai suoi professionisti agronomi benefici economici sotto forma di indennità di funzione e attribuzione di livelli « differenziati », che secondo gli interroganti sono illegittimi in quanto erogati a fronte di funzioni che non vengono nei fatti più svolte da anni, in quanto sottratte all’ICE ed assegnate all’Agecontrol; l’indennità di funzione e il livello differenziato presuppongono un’attività lavorativa caratterizzata da elevati livelli di responsabilità, alto grado di autonomia, prestazione di apporti specialistici, tutte condizioni queste che all’ICS non esistono in quanto l’Ente non disimpegna più per legge le funzioni professionali in materia –: se il Ministro interrogato, essendo a conoscenza degli autentici sprechi del denaro del contribuente consistenti nella corresponsione di benefici economici a fronte di funzioni inesistenti, intenda chiarire le ragioni che hanno impedito e tuttora impediscono l’emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che disciplini definitivamente il passaggio delle risorse umane e finanziarie connesse alle funzioni trasferite dall’ICE all’AGECONTROL. (5-01792) lo stesso Consiglio di amministrazione dell’ICS con Deliberazione n. 070/03 del 12 marzo 2003 approvava la ridefinizione parziale della dotazione organica dell’ICE relativamente al personale « già addetto » (nel 2003) al servizio di controllo ortofrutticolo dato che non sussistevano più dubbi, alla luce del decreto legislativo 10 dicembre 2002, n. 306, « circa la titolarità delle funzioni da parte delle Regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano, come confermato in un memorandum del 18 febbraio 2003 dello stesso Ministero delle politiche agricole e forestali »; Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro delle comunicazioni, per sapere – premesso che: l’ICE, con il pretesto della mancata emanazione del decreto del Presidente del numerose istituzioni pubbliche e private del Friuli hanno manifestato un for- * * * COMUNICAZIONI Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):