disciplinare caciù de muntijorgio
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disciplinare caciù de muntijorgio
DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DEI CACIU’ DE MUNTIJORGIO Art. 1 Denominazione Il nome CACIU’ DE MUNTIJORGIO è riservato esclusivamente al prodotto che risponde alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal presente disciplinare. Art. 2 Zona di produzione La zona di produzione dei CACIU’ DE MUNTIJORGIO è rappresentata esclusivamente dal territorio del Comune di Montegiorgio. Art. 3 Descrizione del prodotto 3.1. Materia prima e ingredienti La ricetta tradizionale dei CACIU’ DE MUNTIJORGIO prevede l'impiego dei seguenti ingredienti per la pasta sfoglia e per il ripieno. Ingredienti per la pasta sfoglia per circa 1 Kg di pasta: INGREDIENTI Farina di grano 00 Uova intere di gallina Olio extravergine di oliva Vino bianco Sale DOSI 1 Kg. 5 5 cucchiaini 10 mezzi gusci di uovo q.b. Ingredienti per il ripieno (per ogni pezzo il ripieno è misurato da un cucchiaio grande da cucina) INGREDIENTI Fava sbucciata zucchero Succo di limone Cannella DOSI 1 cucchiaio grande da cucina q.b. q.b. q.b. Variante con cacao: Cacao amaro Rhum q.b. q.b. Il prodotto non contiene coloranti o conservanti aggiunti 3.2 Metodo di produzione Si descrive a titolo di esempio il metodo di preparazione per l’ottenimento della sfoglia e del ripieno. 3.2.2 Preparazione della sfoglia Amalgamare tutti gli ingredienti e tirare la sfoglia a mano molto sottile con il matterello. Si consiglia di far riposare la massa prima di tirare la sfoglia. 3.2.1 Preparazione del ripieno La fava va lessata con sale e profumi vari (alloro, cannella, olio di oliva, ecc.), quando bolle va schiumata. Dopo averla lessata vengono tolti i profumi e va passata con il passaverdura. Successivamente vengono aggiunti zucchero, buccia macinata di limone non trattato e spezie naturali (es. cannella, noce moscata, ecc.). 3.2.3 Realizzazione del prodotto finale Si taglia la sfoglia a rondelle del diametro di circa 12 cm. Si mette al centro un po’ di impasto e si piegano in mezzo chiudendo i lembi pressandoli con la forchetta. Si friggono in abbondante olio d’oliva o d’arachide fino a doratura rigirandoli delicatamente. 3.3 Caratteristiche fisiche del prodotto Forma: semisferica, ad imitare una mezzaluna schiacciata leggermente sul centro della linea del diametro di piega. Diametro: circa 12 cm. Larghezza: circa 6 cm. Peso: circa 35 gr Aspetto esterno: giallo dorato, leggermente bombato al centro per la presenza del ripieno. Aspetto interno: il ripieno presenta una consistenza compatta. Il colore del ripieno è giallo scuro o marrone nella variante con il cacao. 3.4 Confezionamento e conservazione I CACIU’ DE MUNTIJORGIO possono essere commercializzati confezionati in vassoi o contenitori di materiale idoneo all’uso alimentare. Art. 4 Etichettatura La confezione reca obbligatoriamente sulla etichetta a caratteri di stampa chiari e leggibili, oltre alle informazioni corrispondenti ai requisiti di legge, le seguenti ulteriori indicazioni: • il nome CACIU’ DE MUNTIJORGIO ; • il nome, la ragione sociale, l’indirizzo dell’azienda produttrice e confezionatrice; • il logo del marchio De.Co. E’ vietata l’aggiunta di qualsiasi qualificazione non espressamente prevista. La designazione CACIU’ DE MUNTIJORGIO è intraducibile. Art. 5 Controlli Il controllo sulla conformità del prodotto al disciplinare è svolto dal Comune di Montegiorgio e dagli organismi specifici per quanto riguarda il rispetto della normativa sanitaria in materia di preparazione, confezionamento e conservazione degli alimenti, ognuno per quanto di propria competenza. RIFERIMENTI STORICI E CULTURALI Montejorgio cacionà Pappafichi Rapagnà Se ne ccorgie Muntidù Magnagatti Fallirù Recita un antico blasone montegiorgese. La convivenza tra Montegiorgio e i calcioni risale peraltro ad antica data e permane tuttora. La letteratura specializzata definisce questo dolce tipico di Montegiorgio come “caciunittu” per distinguerlo da prodotti similari. E’ un dolce povero, formato da ingredienti facilmente disponibili anche nelle umili case contadine come la fava, i ceci, la farina e le uova ma la confezione e il consumo non riguardavano solo il mondo contadino ma erano un patrimonio comune di tutta la cittadinanza. E’ un tipico prodotto pasquale, specificamente della domenica delle Palme, preparato in tutte le famiglie montegiorgesi con varianti minime delle quali ogni massaia è gelosa. Negli ultimi tempi la produzione di questo dolce è stata riproposta in ogni ricorrenza festiva costituendo il tipico dolce delle feste montegiorgesi sempre molto apprezzato sia dai paesani che dagli ospiti. Un simpatico “trattato” sui “caciù” lo ha scritto Giovanni Capecci, detto Nannì de Capiccittu, poeta dialettale, che dimostra il radicamento del prodotto tra i cittadini montegiorgesi. Montejorgio Cacionà Montejorgio a cavallu a ‘na cullina Ce se rispira un’aria fresca e fina. E’ un paese che piace a prima vista Chi non ci à salute ce la quista, è renomatu per la jente vona però non je fa tortu che te sona! Pure pe li caciù è renomatu Per questo “Cacionà” venne chiamatu, perché de Carnoà prima ce usava de magnà li caciù fatti de fava. A Montejorgio ne facia li mucchi Ma su la fava c’era li vurucchi. Lu populu magnava, era contentu Che quilli je facia de cùnnimentu. Mo la jente s’è fatta dilicata Li fa co lo cacao e la cioccolata. Ogghi li cristià non è cordoni Fatti de cioccolata a dè più boni! Mò co la fava se ne fa puchitti No li magna più manco li puritti. Li fa de cecio co’ na dose justa, de cascio, de ricotta, quilli gusta! Sulo a pensacce pare de magnali E te fa satollà sinza proalli. Li forestieri po’ non bada a spese Per la specialità de stu paese. Quanno li magna se lecca le mà Evviva Montejorgio “Cacionà”!