10 - LietoColle

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10 - LietoColle
~ 10 ~
Marco Piatti, Bianco taciuto, Erato – LietoColle
Prefazione
Succede, a volte, di prendere in mano una partitura che, casualmente, si fa
notare tra tante altre. Un angolo di copertina spunta, facendosi largo, liberandosi dal peso della pila di musiche accatastate. È stata lì silenziosa, paziente, pronta a far sentire la sua voce il suo pensiero non appena qualcuno avesse distrattamente sfogliato le pagine e avesse buttato l’occhio
proprio su quell’accordo o melodia. O semplicemente, attratto da pochi
pentagrammi, avesse fatto risuonare in un mondo ancora irreale, colori di
orchestra o timbri di strumenti solitari.
Accade così che in un bel pomeriggio di settembre, di fronte al mare, ma
visto da una cima delle Apuane, mi viene passato un libro bianco, silenziosamente e con una stretta di mano. Il libro finisce tra altri e se ne sta in attesa per mesi fino al momento in cui ritorna tra le mie mani. Il bianco della
copertina, delle pagine, sfogliate con una certa delicatezza che il bianco richiede, subito cominciano a far risuonare il silenzio della neve bianca non
ninne nanne ma neve bianca e silenzi.
Così incontro la musica in poesia di Marco Piatti. Scorro le pagine di bianco
taciuto come una partitura e le poche righe che si sono rifugiate in un angolo
della pagina mettono in evidenza, cantano, particolari presi dalla vita e dalla
natura. Scatti fotografici di poesia, vita quotidiana e piccoli meravigliosi
eventi che la natura ci offre, risuonano nella nostra immaginazione, come le
rondini osservate dall’autore ho visto i voli i nuovi disegni celesti lavagne.
Poi lo sguardo di Marco Piatti si rivolge più ai sentimenti. Penetra nei silenzi bianchi delle pagine accompagnato da più presenze di donne e uomini, ma sempre con la leggerezza del volo, questa volta di una farfalla e ci
si immerge ancora nel silenzio della neve, anzi nel bianco taciuto. E noi riusciamo a cogliere il suono impercettibile del battito d’ali della farfalla che
toccò il cuore a Margherita ( la scambiò per fiore?).
Mario Brunello
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Marco Piatti, Bianco taciuto, Erato – LietoColle
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Marco Piatti, Bianco taciuto, Erato – LietoColle
la neve copre il mondo
Seferis
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Marco Piatti, Bianco taciuto, Erato – LietoColle
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Marco Piatti, Bianco taciuto, Erato – LietoColle
bianco taciuto
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Marco Piatti, Bianco taciuto, Erato – LietoColle
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Marco Piatti, Bianco taciuto, Erato – LietoColle
le parole
restano
negli angoli
nomi
persone
luoghi
a volte
qualche verbo
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Marco Piatti, Bianco taciuto, Erato – LietoColle
chino
nel prato
raccolgo
insalata
e pensieri
manca poco
che canto
sotto il cielo
di maggio
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Marco Piatti, Bianco taciuto, Erato – LietoColle
sto cieco
per mesi
dimentico
le strade
a volte
un profumo
senza lettere
ancora
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Marco Piatti, Bianco taciuto, Erato – LietoColle
poesia muta
per i pesci
in fondo al mare
solo punti esclamativi
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Marco Piatti, Bianco taciuto, Erato – LietoColle
poesia
dieci parole sì
di più
non si può
senza tremare
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Marco Piatti, Bianco taciuto, Erato – LietoColle
dopo il sonno
affiorano
sassi levigati
lavandaie
voci
in bianco e nero
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Marco Piatti, Bianco taciuto, Erato – LietoColle
gridano
bimbi e
uccelli
a gara
cigola
l’altalena
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Marco Piatti, Bianco taciuto, Erato – LietoColle
uscirà un respiro?
ora il cuore
è
cartavelina
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Marco Piatti, Bianco taciuto, Erato – LietoColle
ho visto il cielo
malato di rondini
i punti vivi
piccoli gridi
ho visto i voli
i nuovi disegni
celesti lavagne
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Marco Piatti, Bianco taciuto, Erato – LietoColle