Il vescovo Cavina: «Mi occuperò di lavoro e giovani»
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Il vescovo Cavina: «Mi occuperò di lavoro e giovani»
GAZZETTA VENERDÌ 2 MARZO 2012 ■ e-mail: [email protected] L’INTERVISTA Carpi » LA NUOVA GUIDA DELLA DIOCESI in un palazzo di via Lama Il vescovo monsignor Francesco Cavina, da poche settimane alla guida della diocesi carpigiana Uno dei titolari dei garage mostra la serratura forzata dai ladri Il vescovo Cavina: «Mi occuperò di lavoro e giovani» Questa volta i ladri specializzati in garage si sono superati: ne hanno svaligiati 16 e il bottino ammonta a decine di migliaia di euro. Non solo quindi pasta, olio e qualche bicicletta. Ecco l'elenco, sommario, di quanto sparito in via Lama 39 la scorsa notte: una moto Yamaha del valore di 10mila euro, tre scooter seminuovi, 8 biciclette, tre trapani professionali, due amplificatori per chitarra, casse per autoradio, abbigliamento, cibo, attrezzatura edile. «Sei mesi fa - racconta un residente, Pietro di Bernardo - siamo stati oggetto di un furto simile, ma in quell'occasione i garage svailigiati furono solo, si fa per dire, cinque. La situazione è insostenibile. Siamo stati costretti a cambiare nuovamente le serrature con un esborso economico non indifferente per chi lavora onestamente. Le dico una battuta: al giorno d'oggi sono i ladri che fanno girare l'economia. Loro rubano e noi ricompriamo...». I banditi hanno agito, come abbiamo detto, la notte scorsa. I garage, tutti a piano terra, erano dotati di serratura a tamburo. Dunque è stato facile farle saltare ed aprirli tutti in poco tempo. Resta da capire come abbiano potuto portare via tanto materiale. Secondo l'ipotesi più accreditata probabilmente i malviventi hanno accatastato tutta la merce in un punto convenuto poco distante, poi sono passati a caricare e sono fuggiti. (r.f.) di Rino Filippin Dalla fuga di notizie in Vaticano, alle popolose comunità di stranieri residenti a Carpi, fino all'obbligo morale del giornalista di amare la verità. È stato un incontro ricco di temi quello di ieri mattina tra la stampa cittadina e il vescovo Francesco Cavina, da poco meno di un mese alla guida della nostra diocesi. «L'accoglienza che ho avuto dalla città - esordisce il vescovo - è stata eccezionale. Queste prime settimane sono state dense di incontri, ho ascoltato tante persone e continuerò a farlo. La mia priorità pastorale, nel corso del primo anno nella diocesi, sarà la fede. Ma non crediate che sia un tema astratto. È invece concreto perché mi occuperò dei più importanti problemi della comunità e cioè, tra gli altri, del lavoro e dell'educazione. A questo proposito una cosa che mi ha favorevolmente impressionato nella diocesi, è la numerosa presenza di giovani nelle parrocchie e questo mi pare un segnale di grande vitalità della nostra Chiesa». Quest'ultimo aspetto positivo ha fatto da introduzione a un altro tema invece più problematico e cioè quella della scarsità di sacerdoti. Dopo il decesso avvenuto nei giorni scorsi di don Rino, parroco di Limidi, si riduce ulteriormente il numero di preti della diocesi. «Tra dieci anni - ammettemonsignor Cavina - non ci saranno più parroci a sufficienza per la diocesi. Alla comunità di fedeli non resta che rimboccarsi le maniche e provvedere affinché la Chiesa locale possa ugualmente svolgere i propri compiti. Da parte mia c'è grande apprezzamento per chi, invece di lamentarsi senza cercare soluzioni al problema, si pone all'opera: è ora di rimboccarsi le maniche». Inevitabile, poi, parlare dei rapporti con il mondo dell'Islam, a Carpi molto rappresentato. Le moschee-centri culturali, infatti, sono almeno quattro. Centinaia poi i pakistani e i nord africani che vivono secondo le regole del Corano. «Il processo migratorio - spiega il vescovo - è stabile quando le popolazioni cercano condizioni di vita migliori. Ma dico no a un'accoglienza indiscriminata. Le co- IN BREVE IL COMUNE Imu al massimo solo per alloggi sfitti ■■ Il Comune torna sulla futura applicazione dell’Imu e precisa: l’imposta sarà applicata a Carpi con l’aliquota massima solo nel caso della categoria residuale degli immobili classificati come “a disposizione”, che annovera tutti i locali privi di residenza compresi quelli posseduti da imprese di costruzione. Per il resto, il bilancio preventivo del Comune deve fare i conti con i forti tagli alle spese, circa 7,6 milioni di euro, dovuti ai minori trasferimenti dello Stato. 18 «L’accoglienza della città è stata davvero eccezionale» «Tra dieci anni non avremo più parroci a sufficienza» Attivate tre nuove telecamere in città Il Comune ha messo in funzione tre nuove telecamere del servizio di videosorveglianza, posizionate in via Berengario (due) e una nella sala d’attesa interna della stazione delle Autocorriere di piazzale Allende. Le telecamere, che possono essere orientate a munità di stranieri devono potersi integrare nella nostra società, solo così, forse, potrà esserci un arricchimento culturale da entrambe le parti. Le condizioni perché ciò avvenga sono varie. Prioritario, ad esempio, è l'apprendimento della distanza (essendo in grado di spostare il loro raggio d’azione lungo un certo raggio di inquadratura) sono anche dotate di zoom ottico e collegate alla polizia municipale delle Terre d’Argine, oltre che al Commissariato di polizia e alla caserma dei carabinieri. nostra lingua da parte degli stranieri che giungono in Italia. Poi da parte loro deve avvenire il riconoscimento del diritto matrimoniale, l'accettazione dell'educazione dei figli e il riconoscimento della dignità della donna. Ho avuto modo di parlare con una musulmana che mi ha detto: “Sarà grazie a noi che l'Islam estremista verrà sconfitto”. È una frase molto importante». Il vescovo ha parlato con schiettezza anche sulle ultime notizie di cronaca che riguardano Città del Vaticano. «Che ci sia chiarezza da fare - sottolinea - è inevitabile. Ma il Vaticano, che non è nè la Santa Sede nè la Chiesa Cattolica, è un'istituzione fatta di uomini con le loro debolezze. La Santa Sede ha spiazzato tutti nel fare pubblica ammenda sui casi infami di pedofilia. Ora si tenta di attaccare la Chiesa sul versante economico, ma credo che nemmeno questa volta si riuscirà a sgretolare la religione cattolica. Da parte nostra l'imperativo sarà: trasparenza». Razzia in sedici garage: spariti moto, bici e attrezzi IN UNA AZIENDA DEL GRUPPO CARPIGIANO SICAR Maxi furto di stufe per 500 mila euro Sono 239 le stufe a pellets sparite qualche notte fa dallo stabilimento della Sicalor, divisione della carpigiana Sicar, nella zona industriale di Villa Bartolomea, vicino a Verona. Un bottino ingente, prelevato dal magazzino della ditta, che si è tradotto in una perdita superiore a mezzo milione di euro per il gruppo di proprietà della famiglia Signorino, che fra l'Emilia e il Veneto dà impiego a 300 addetti. L'allarme è scattato alle 5 e dopo pochissimo il direttore di stabilimento e una guardia giurata hanno raggiunto il magazzino della Sicalor, ma dei malviventi, che devono avere impiegato come minimo alcune ore per caricare le stufe pesanti ciascuna tra i 90 e i 120 chilogrammi, non c'era più nessuna traccia. Dalle prime ricostruzioni, emerge come i banditi, dopo essere entrati dal cancello principale, si siano diretti nel quarto capannone della fabbrica, sul lato sinistro degli uffici, proprio quello dove erano depositate le stufe, vendute al consumatore finale ad un prezzo che va dalle 1.500 alle 2.500 euro a seconda del modello. Poi, dopo avere forzato la serratura e coperto i sensori dell'antifurto, hanno abbattuto una parete di calcestruzzo per arrivare alle stufe che sono state caricate sui mezzi dei ladri tramite i muletti di proprietà dell'azienda. Per l'importanza e la dinamica del furto, si sospetta siano stati almeno dieci i banditi in azione e che i mezzi usati siano stati un bilico, in grado di contenere un centinaio di stufe, e un camion rimorchio. Le ricerche per risalire alla gang, che potrebbe avere agito su commissione visto che la merce rubata è difficilmente collocabile sul mercato clandestino, sono state diramate anche al di fuori del Veneto. Questo non è il primo furto per la Sicar: in passato dall'azienda carpigiana erano stati rubati 70 quintali d'allluminio. (s.a.) SANGREGORIO srl, azienda all’avanguardia settore fotovoltaico in continua espansione, ricerca per le zone di Modena e limitrofi, Responsabile di vendita e/o Agente. Si richiede: esperienza comprovata nello specifico settore. Si offre: possibilità di lavorare in un’azienda leader nel mercato; corso di formazione avanzati; trattamento economico in grado di soddisfare le candidature più qualificate; rimborso spese; zona dedicata. Gli/le interessati/e sono pregati/e di inviare un dettagliato curriculum con consenso al trattamento dei dati (D.lgs 196/03) mail [email protected] o contattare: 345 4072020 14° Anniversario MAURA FERRARI “Parlate a bassa voce, sto dormendo”. GIANFRANCO, i parenti e gli amici La ricordano a quanti La conobbero e ne apprezzarono la grande umanità, la simpatia, la volontà, unite ad intelligenza e generosità. Carpi, 2 marzo 2012 ONORANZE FUNEBRI COMUNALI CARPI TEL. 059/649805 Sassuolo VENERDÌ 2 MARZO 2012 GAZZETTA 19 Rapina alle poste: bottino di 50mila euro Tre banditi hanno sequestrato le impiegate e quattro clienti nell’ufficio di via Pretorio. Il colpo poco prima della chiusura di Alfonso Scibona Rapina all’ufficio postale di via Pretorio prima della chiusura della mattinata (il pomeriggio la filiale non resta aperta e l’unico servizio disponibile è quello della sede centrale di piazza San Paolo). Sono entrati in azione quattro banditi, che indossavano i cappellini con visiera e portavano lo scaldacollo calato sul viso per non farsi riconoscere. Tre di loro sono entrati dalla porta centrale, visto che non era ancora finito il regolare orario di apertura e, noncuranti dei quattro clienti ancora in attesa di sbrigare le loro pratiche, hanno assaltato lo sportello in fondo alla sala, frantumando il vetro con un piede di porco. In due si sono poi introdotti all’interno, minacciando la direttrice e intimandole di consegnare tutti i soldi disponibili; il terzo è rimasto in sala a tener d’occhio i clienti, due uomini e due donne, impauriti e spinti contro il muro. «Non sapevamo cosa fare ha detto uno dei testimoni alla fine degli interminabili minuti che sono stati necessari alla banda per compiere il colpo anche se il colpo non è avvenuto armi in pugno. Si trattava di gente che metteva paura e personalmente ne ho avuta tanta». Fulminea, come si conviene ad una rapina, l’operazione IL RACCONTO «Quanta paura. Erano decisi e urlavano» «Paura? Tantissima, anche se non ci hanno malmenato». Sono le parole di una delle impiegate che hanno vissuto in prima persona la rapina all’ufficio postale di via Pretorio. «Innanzitutto – continua – abbiamo temuto per l’incolumità della direttrice, che è stata la prima a trovarsi faccia a faccia con i rapinatori. I tre non avevano armi o comunque non le hanno mostrate, ma erano decisi ed urlavano di continuo. Poi una di noi ha fatto un gesto naturale che ha scatenato il sospetto di uno dei banditi, che è entrato nell’area riservata al personale ed ha redarguito a cattive parole la collega. Le ha poi fatto cadere per terra tutti i documenti che aveva davanti, ha frugato nei cassetti, dove c’erano solo monetine, e poi è tornato dall’altra parte delle vetrate. Ci sono sembrati dei tipi decisi e pronti a tutto pur di portare a termine il colpo e farsi consegnare i soldi. Anche se devo dire che la nostra preoccupazione principale era quella di diventare oggetto di violenza. Per fortuna così non è stato, ma non dimenticheremo mai una giornata del genere». (al.sci.) I carabinieri parlano con alcuni testimoni davanti all’ufficio postale di via Pretorio rapinato da tre banditi è anche stata caratterizzata da un momento di panico per le impiegate, che hanno visto il terzo rapinatore, ad un certo momento, scavalcare lo sportello della direzione e dirigersi verso di loro, forse infastidito da un movimento scambiato per una possibile telefonata alle forze dell’ordine. Per circa un minuto le minacce sono state rivolte verso le impiegate agli sportelli ed una di loro è stata anche aggredita, finendo per terra. Subito dopo il colpo i tre hanno raggiunto il complice, che li attendeva a bordo di una utilitaria di colore blu (come hanno riferito alcuni cittadini rimasti all’esterno dell’ufficio postale) e sono partiti “a tutto gas” imboccando via Pretorio, dove hanno fatto perdere le tracce. Subito allertati, sono giunti sul posto i carabinieri della compagnia di Sassuolo, con il capitano Crosato, che hanno iniziato le indagini e raccolto le prime testimonianze. Da una prima ricostruzione e dalle dichiarazioni fornite ai militari sembra che il botti- no sia stato di notevole entità e si possa aggirare intorno ai 50-60mila euro, somma “giustificata” dal fatto che proprio i primi giorni del mese si pagano anche le pensioni a coloro che le ritirano in contanti negli uffici postali. Sul posto, in un secondo momento anche gli agenti del commissariato di polizia, con Un nuovo parco pubblico vicino alla Ragno Il sindaco ne ha parlato con i residenti del quartiere San Lorenzo durante l’illustrazione del bilancio di Giovanna Frigieri I residenti del quartiere San Lorenzo durante l’incontro con la Giunta Grande partecipazione di pubblico per l’ultimo incontro pubblico, organizzato dall’amministrazione per illustrare ai cittadini le linee guida del bilancio 2012. L’altra sera alla scuola materna Walt Disney, sono arrivati diversi residenti del quartiere San Lorenzo per ascoltare e conversare con il sindaco Luca Caselli, il vice Francesco Menani, Giorgio Barbieri, assessore ai servizi sociali e Stefano Vincenzi, assessore al bilancio. Con loro anche gli assessori Casolari, Nocetti e Orienti. «In questa zona c’è un’anarchia totale - ha detto IN BREVE scadono le iscrizioni Ultimi posti ai corsi d’intaglio ■■ Ultimo giorno per le iscrizioni alla seconda edizione del “Corso di intaglio su legno a punta di coltello per principianti”. Costo di 100 euro e adesioni (massimo 15) presso l’Urp di piazza Garibaldi. (g.f.) FIERA Novelli sposi all’hotel Leon d’Oro ■■ “Sassuolo a nozze” è la fiera del settore matrimoniale che si svolgerà domani e domenica all’Hotel Leon d’Oro. Inaugurarazione alle 14.30 con il sindaco. un residente – perché le macchine vengono lasciate sui marciapiedi. Inoltre, per quanto riguarda il ponte che porta alla ceramica Marazzi, ci sarebbe bisogno di un piccolo passaggio pedonale». «Occorre un marciapiede in via Costellazione - ha aggiunto Giuliano Manicardi asfaltare via Michelangelo e tenere aperto il parcheggio dell’asilo perché i genitori, quando vengono a prendere i loro figli, posteggiano nei cortili privati. Per quanto riguarda la struttura dell’ex discoteca Poker cosa si può fare?». «Se si parcheggia l’auto – ha aggiunto una donna che abita in zona – sui marciapie- di, si rompono e poi il Comune deve rifarli con i nostri soldi. Per quanto riguarda il verde, qui non c’è un parco e proprio per questo si potrebbe utilizzare quello di questo scuola». «Per quanto riguarda l’ex Poker - ha spiegato il sindaco – siamo in contatto con il proprietario e la struttura poi potrebbe essere utilizzata come circolo per anziani. Per i parcheggi bisogna cominciare a vivere la città in modo migliore cercando di posteggiare l’auto lontano dalla scuola e andare a piedi. Inoltre per il verde c’è l’intenzione di creare un parco vicino alla Ragno. Quando c’è la neve bisogna il vice questore Morra. Fino a ieri sera nessuna novità per quanto riguarda l’auto, che con buona certezza, potrebbe essere stata rubata in zona o nei paesi vicini. Molto preoccupati e critici gli abitanti di via Pretorio per un episodio che ha destato paura e disappunto. ©RIPRODUZIONERISERVATA parcheggiare in modo da non intralciare il passaggio degli spalaneve. Durante le nevicata gli autisti dei mezzi hanno dovuto suonare ai campanelli dei proprietari delle auto per vedersi liberare il passaggio. Purtroppo gli spalatori hanno ricevuto anche degli insulti. In queste occasioni la neve è stata tolta soprattutto in centro e in alcune strade. Ora, però, a causa del sale le strade si romperanno e il Comune dovrà rimetterle in ordine. Ci saranno, quindi, da spendere altre soldi». «Per la sicurezza di Sassuolo - ha aggiunto Menani - stiamo lavorando per prevenire i furti nelle abitazioni che hanno visto un picco negli ultimi mesi del 2011 ed abbiamo già arrestato alcuni ladri proprio a San Lorenzo. In via Giberti sono stati tagliati i rami delle piante che ostruivano la luce dei lampioni». AL TEATRO CARANI Seminario sulla green economy Esperti, tecnici e studenti parlano delle sfide per l’edilizia del futuro Si svolgerà stamattina, alle 9, al teatro Carani, il terzo seminario del Festival della Green Economy di distretto, il primo organizzato dal Comune, e rivolto agli studenti, dal titolo: “Le sfide per l’edilizia e l’architettura verso la Green Economy”. Dopo il saluto iniziale del sindaco Caselli e degli assessori al Marketing Territoriale e alla Pubblica Istruzione Claudio Casolari ed Antonio Orienti, saliranno sul palco qualificati esperti, moderati da Paola Giacomini. Saranno illustrati agli studenti e al pubblico in sala i loro elaborati. Previsto, nell’ambito del programma “Spunti per l’Urbanistica sostenibile”, l’intervento di Norberto Vaccari sul tema “La Città dove viviamo e quella dove vivremo; architettura e urbanistica “dolce” per il nostro futuro”. Interventi successivi di Bruno De Pietri su “La programmazione urbana di Area Vasta per il futuro del Distretto”, Cristiana Nocetti su “E il Comune cosa cerca di fare? Il piano d’azione per l’energia sostenibile del Comune di Sassuolo - Patto dei Sindaci”. Ci sarà poi un contributo del dirigente dell’istituto Volta a cui farà seguito l’architetto Gabriele Lottici con “Costruire il Futuro”. Interverranno anche Norbert Rauch di Rubner Haus di Bolzano (“Edifici certificati Casa Clima”), Marco Marescotti di Luppi serramenti di Magreta, con “Infissi per l’efficienza energetica”, Emanuele Pifferi, di Climatica Bio di Sassuolo, con “Piastrelle per l’edilizia sostenibile” e Luca Bernardoni, di Archilinea, con “Edificio Industriale con certificazione Classe A. Il caso Lamborghini”. Le conclusioni saranno a cura dell’architetto Norberto Vaccari. (al.sci.) 20 Fiorano ❖ Formigine ❖ Maranello GAZZETTA VENERDÌ 2 MARZO 2012 Condannato per stalking a 18 mesi di reclusione Pena inflitta ad un maranellese di 35 anni. Relazione burrascosa con una donna che però, al processo, ha ammesso di avere ancora rapporti con l’uomo ◗ MARANELLO Un anno e mezzo di reclusione e 15mila euro di provvisionale per stalking e annesse amenità. Ma anche durante il processo la vittima intratteneva rapporti sessuali con il presunto persecutore, condannato in primo grado. E quando al giudice sono state mostrate le foto dell’incontro “clandestino”, la vittima dapprima ha negato, poi ha replicato che si trattava di domande personali alle quali non si aspettava di dover rispondere. Più che un processo, quello che si è concluso martedì mattina in tribunale è stato un complesso e istruttivo spaccato della difficoltà di poter tradurre in termini di diritto penale le relazioni umane, specie quella sentimentali. Il giudice all’esito di una serie di udienze tenute dopo le indagini della dottoressa Natalini si è comunque convinta della colpevolezza dell’imputato, condannandolo ad una pena esemplare, anche se per il pm presente in udienza l’uomo meritava anche di più, due anni di reclu- Il palazzo del tribunale di Modena sione. Il giudice si è preso 90 giorni per la stesura delle motivazioni, destinate ad attingere dalla consulenza del medico psichiatra, chiamato anche alla fine del processo a interpretare la situazione che era emersa. La vicenda parte nel 2009 quando la donna conosce il più giovane ed aitante concittadino, un 35enne di Maranello. A Capodanno del 2010 la donna denuncia il 35enne alla Procura, accusandolo di una serie di reati: in sostanza di averle sottratto qualche soldo durante la relazione, di averla minacciata, ingiuriata, in una occasione percossa e nell’altra di averle danneggiato un mobile durante una sceneggiata. A comprovare la degenerazione di una relazione burrascosa (che la vittima imputa all’abuso di alcolici dell’uomo) la donna porta anche una serie di sms che l’uomo, incapace di accettare la fine della loro relazione, le ha inviato. Il colpo di scena all’udienza del 21 dicembre scorso, quando era ancora pendente la misura cautelare a carico dell’uomo, di avvicinarsi alla donna che lo aveva denunciato e che chiedeva di essere lasciata in pace. Alla presenza del pm Galeotti, testimonia la vittima. Sottoposta alle domande della difesa, la donna prima ammette di avere occasionalmente incrociato l’uomo in un locale. Poi, a fronte di quattro foto prodotte dalla difesa (ma a margine del processo si parlava anche di un filmato ben più esplicito), arriva la domanda: «Lei ricorda in questo mese di aver avuto rapporti fisici con l’imputato?». «È una cosa personale», risponde la donna, che all’insistenza però ammette: «Sì, si...». E l’imputato rincara, raccontando degli sms e delle pressioni della donna che vuole continuare a vederlo. Il contesto evidentemente viene ritenuto dal giudice tale da giustificare la condanna sulla quale le condizioni psicologiche della vittima potrebbero avere inciso. Lo chiarirà la sentenza. Alberto Setti ©RIPRODUZIONERISERVATA fiorano Litiga e accoltella la moglie: operaio finisce in carcere pia, minorenni. Ma mercoledì intorno alle 19, la situazione è Un grosso coltello da cucina, degenerata, con urla che rimcon il quale ha cercato ripetu- bombavano per tutto il pianetamente di colpire la moglie, rottolo. Nel tumulto, a chiamaferendola durante una lunga e re l’ambulanza è stata una viciferoce colluttazione. Una sce- na di casa, dopo aver visto una na alla quale ha assistito anche scia di sangue che partiva daluna delle figlie la porta dell’apdella coppia, appartamento fino pena tredicenalle scale, lasciane, che ha cota dalla donna munque trovato nel tentativo di il coraggio di sottrarsi alla colchiamare i caraluttazione: la binieri, arrivati moglie dell’agsul posto per segressore, A.O., dare il furioso licolpita alla matigio e per evitano e alla testa, ha re che si verifiperso infatti molcasse il peggio. to sangue. Ed è proprio in L’uomo, dopo seguito all’interaverla presa a vento delle forze schiaffi e spintodell’ordine di ni, ha cercato di Fiorano che Il palazzo di via Marconi infliggerle delle B.Y., 51enne opecoltellate, senza raio di origine ghanese, è stato riuscire ad affondare colpi fearrestato in flagranza, accusa- rali. Ferita, la donna ha cercato di maltrattamenti in fami- to di fuggire, urlando e chieglia e di lesioni. dendo aiuto. Accanto a lei, la fiNon era la prima volta che si glia tredicenne, che ha assistiassisteva a scene di violenza to. L’uomo è stato condotto domestica in quell’apparta- nel carcere di Sant’Anna, in mento al primo piano di via stato di fermo per maltrattaMarconi, dove la coppia africa- menti e lesioni. na vive da sette anni. Già dal Per la donna, invece, sono 2008, infatti, erano scattate state riscontrate lesioni guaridelle denunce per liti domesti- bili in ventuno giorni. Dopo che: una condizione che aveva una notte in ospedale, per lei indotto i servizi sociali ad oc- ieri i medici hanno dato il via cuparsi dei tre figli della cop- libera alle dimissioni. (espa) ◗ FIORANO Mirandola ❖ Finale ❖ Bassa VENERDÌ 2 MARZO 2012 GAZZETTA Il Pd al Governo: «Si sospenda l’iter del deposito gas» IL DIBATTITO Due interrogazioni e Donini conferma il rischio sismico Stasera a San Felice la Regione spiega il veto al progetto dopo l’ok ministeriale e le sollecitazioni dei parlamentari Pdl ◗ SANFELICE «Sospendere ogni attività legata alla realizzazione dell'imponente impianto di stoccaggio di gas metano, considerate le caratteristiche del luogo e l'opposizione più volte manifestata dalla Regione Emilia-Romagna e ribadita dopo la pubblicazione dell'ultimo decreto, alla realizzazione dell’ impianto». Lo chiedono i parlamentari modenesi del Pd in due distinte interrogazioni su Rivara ai ministri dell'Ambiente e dello Sviluppo economico. È questa la risposta mediatico-istituzionale del Pd all’ennesima sortita del parlamentare del Pdl Carlo Giovanardi, notoriamente vicino alle posizioni della società che ha proposto il contestato progetto e che, in un crescendo di iniziative e atti istituzionali, si avvia passo passo al via libera per la costruzione del mega deposito, nelle viscere del sottosuolo della Bassa. Si ricorderà come lo stop mi- il dibattito in teatro «Il no degli enti locali è per il territorio» “Enti locali: il nostro no per il territorio”: questo il tema della serata di stasera alle 21 in Teatro cui parteciperanno Alberto Pedrazzi, del servizio Risorse del Territorio e Impatto ambientale della Provincia, Alessandro Di Stefano, del servizio valutazione FINALE Arrestato uno spacciatore: deve scontare 8 anni in cella ◗ FINALE Era ospite del fratello in un’abitazione di via Delle Roveri, in zona Selvabella. Lì doveva restare in quanto destinato ad un provvedimento di arresti domiciliari cautelari in attesa del giudizio. Lui, marocchino 30enne, aveva infatti in corso un doppio procedimento per spaccio di sostanze stupefacenti. Reato che lo aveva visto protagonista nel veronese, dove i carabinieri lo avevano arrestato. In Veneto, però, il marocchino non poteva restare in quanto non vi era nes- Impatto e promozione sostenibilità ambientale della Regione, Anna De Rossi, della Commissione intercomunale, Stefano Vaccari, assessore della Provincia. Conclude l'assessore regionale Gian Carlo Muzzarelli. Modererà il giornalista della Rai Nelson Bova. Una protesta dei cittadini e dei comitati della Bassa contro l’impianto nisteriale al progetto si sia “evoluto”. Passando dal parere interlocutorio negativo della precedente Commissione Via (luglio 2007) al parere interlocutorio “ambiguo” (17 giugno 2011) della attuale commissione che poi si è inusualmente espressa (25 novembre 2011) con un parere favorevole (alle trivellazioni per verificare lo stato del sottosuolo a Rivara). Fino al recente decreto del ministro dell’ambiente Ghini (17 febbraio 2012) che dà il via libera al de- suno che potesse ospitarlo e così è stato autorizzato a trasferirsi a Finale, dove, comunque, in pochi lo conoscevano. Ma ieri mattina i carabinieri della stazione locale si sono portati in via Delle Roveri per rimettergli le manette e trasportarlo in carcere. Il 30enne, infatti, deve scontare una pena di 8 anni e mezzo proprio per traffico di sostanze stupefacenti. Non era, in sostanza, uno spacciatore al dettaglio, ma nel veronese ricopriva un ruolo di spicco nell’approvvigionamento di droga in tutto il territorio. posito previo esito positivo delle esplorazioni (“parere positivo con prescrizioni”, peraltro riferito al progetto originale). L’ultima ambiguità si rintraccia nello stesso decreto del 17 febbraio, laddove si evoca che la Regione avrebbe opposto “considerazioni” non ostative (parere 805 del 25 novembre), non risultando convincente. Invece il rappresentante della Regione (l’architetto Di Stefano) ha lamentato di non essere stato neppure informato: «Non so- 29 no stato convocato a quella riunione e ne ho appreso l’esito dai giornali». Tutta carne al fuoco del dibattito che si terrà stasera in teatro a San Felice, al quale i Comitati dei cittadini (15mila firme) che da anni si battono legalmente e disperatamente contro quella spada di Damocle si augurano che partecipi anche il senatore Giovanardi. A dispetto di tante esternazioni che hanno innescato gli interventi della Digos, le evocazioni di approcci terroristici, minacce e altre amenità. Di sicuro, come sempre, in platea stasera ci saranno i rappresentanti della Ers (Erg Rivara Storage) che si sentono più vicini al traguardo, dato per imminente ormai 6 anni or sono nelle comunicazioni alla Borsa Inglese, laddove la società madre del progetto si era quotata, raccogliendo i relativi investimenti. La disputa per far passare il deposito di Rivara, insomma, si combatte su piani e campi diversi, non solo locali. Su Rivara, gli onorevoli Ghizzoni e Miglioli hanno interessato il gruppo Pd in commissione Ambiente e l'interrogazione presentata avrà già mercoledì• una risposta da parte dei rappresentanti del ministero. Gli onorevoli Barbolini e Bastico, invece, hanno depositato un'interrogazione a risposta in Aula indirizzata al ministro dell'Ambiente e a quello dello Sviluppo economico. Intanto sulla questione interviene anche Monica Donini (Federazione della Sinistra) che ha presentato una interrogazione, insieme al collega Mauro Manfredini (Lega), per avere informazioni sulla “coltivazione” del giacimento del Cavone (tra San Possidonio e Rivara), e verificare possibili correlazioni temporali fra le operazioni di sfruttamento di questo e i terremoti registrati in zona e acquisire, così, ulteriori dati in merito ai possibili effetti sul territorio derivanti dall’attività di sfruttamento del maxi deposito di gas. «Ringrazio i tecnici di Unmig e del Servizio Geologico e Sismico della Regione per averli elaborati e messi in relazione con l’attività sismica. Ne ho dedotto che non può essere esclusa un’influenza delle attività di estrazione e reiniezione avvenute sul Cavone nel periodo in cui i terremoti sono stati registrati». Di Bello: «Difendo gli operai» Finale. L’uomo che minacciava di darsi fuoco: «Non voglio soldi dalla Titan» ◗ FINALE I carabinieri davanti alla Titan Ha passato due giorni all’ospedale di San Giovanni e da mercoledì pomeriggio è tornato a casa. Matteo Di Bello, l’operaio 54enne che lunedì ha minacciato di darsi fuoco, cospargendosi di benzina, nel parcheggio della Titan, racconta quei drammatici momenti e lancia il suo appello distensivo nei rapporti tra imprenditori e operai. «Martedì ci sarà la prima udienza in tribunale per la causa di reintegro dopo il mio licenziamento - racconta Di Bello Non voglio soldi, non mi inte- ressano, non si può comprare la dignità di un uomo. Sono stato licenziato in modo ingiusto per uno screzio con un collega, ma in precedenza mi erano stati proposti soldi per andare in mobilità e come incentivo all’esodo. Ma a 53 anni cosa avrei potuto fare? Togliere il lavoro ad una persona è togliergli tutto. In questo momento l’unica cosa che mi preme è portare gli imprenditori a riflettere sul trattamento dei lavoratori. In un momento di crisi credo sia importante distendere gli animi. Lunedì ho fatto un gesto estremo, che non ripeterò. Non ho mai pensato né voluto far del male a qualcuno». Intanto il sindaco Ferioli prende le mosse dalla tragedia Di Bello per una riflessione e un ringraziamento ai carabinieri per il comportamento tenuto. «Purtroppo viviamo una fase difficile, dove la crisi occupazionale è evidente. Quanto avvenuto lunedì è un caso emblematico. Spero non accadano più, ma i miei uffici sono in allerta per cercare di rendere meno complicata la perdita di un posto di lavoro e per rendere il più agevole possibile la sopravvivenza delle aziende». (f.d.) DOPO L’OK DELLA REGIONE FINALE L’assessore Ganzerli: «Il multisala è una priorità» Studenti incendiano dieci piante e poi fuggono ◗ MIRANDOLA «La realizzazione del cinema multisala è una delle priorità. Una struttura che, in un momento di crisi, darà un valore aggiunto alla città e al territorio in termini di attrattività economica e culturale, oltre ad essere un potenziale volano di posti di lavoro. Il chiarimento della norma interpretativa da parte della Regione sulla complementarietà dei parcheggi, oltre a definire un principio di massimo contenimento del consumo del territorio, garantendo anche principi di sviluppo sostenibile, ci consente di procedere nella costruzione del multisa- la». Questa l’analisi dell’assessore all’Urbanistica Roberto Ganzerli, dopo le polemiche. La vicenda è controversa con Coinvest che ha ricorso contro la assegnazione del progetto a una nota ditta concorrente e che in Regione il Pdl ha contestato che il progetto vincente non prevede i parcheggi, ma l’utilizzo di quelli già costruiti per l’ipercoop: «La scelta tra i progetti pervenuti all’amministrazione - aggiunge Ganzerli - è stata fatta secondo criteri ispirati alle nuove strategie urbanistiche del Psc che prevede il minor uso possibile del territorio». ◗ FINALE Poteva avere conseguenze ben peggiori l’incendio divampato nella siepe di una villetta di via Rossini se non fosse stato per uno dei proprietari di casa che, dopo essersi accorto del fumo, è intervenuto con l’acqua del pozzo per spegnere le fiamme. Il rogo è divampato nel pomeriggio quando gli studenti del liceo sono usciti dalle lezioni e si sono portati nel parcheggio e in attesa della corriera. Qualcuno ha pensato di bruciare alcune foglie secche per poi andarsene. Le fiamme si sono poi estese ad una decina di piante, ma il rapido intervento ha evitato guai maggiori. 30 Vignola ❖ Castelfranco ❖ Valle Panaro GAZZETTA VENERDÌ 2 MARZO 2012 Il Comune: «Più risorse per i servizi agli anziani» Castelfranco. Il sindaco: «Abbiamo destinato altri 100mila euro per i tre centri» «Vogliamo ridurre le spese per la pulizia ed esternalizzare la mensa» ◗ CASTELFRANCO Auto contro tir: un ferito a Castelvetro Un uomo rimasto incastrato tra le lamiere della sua Fiat Punto ricoverato in ospedale per le ferite riportate dopo lo scontro frontale contro un camion. Erano da poco passate le 14 quando la Punto, che viaggiava verso Spilamberto, si è schiantata contro un camion che transitava in via per Spilamberto, diretto verso Castelnuovo. Il traffico si è subito bloccato ed è rimasto fermo per oltre due ore. Sul posto si sono portati gli agenti della municipale dell’Unione che hanno effettuato i rilievi e dovranno ricostruire la dinamica che ha visto coinvolto il 35enne sassolese. È invece toccato ai vigili del fuoco estrarlo dalle lamiere. Anche il camion è risultato danneggiato ed è stato trainato in officina. Il Comune aumenterà nel 2012 gli investimenti sugli anziani. Parola del sindaco, Stefano Reggianini, che prendendo spunto dalle polemiche sollevate in questi giorni dall’ opposizione e da alcuni familiari degli anziani seguiti dalle strutture del distretto sanitario, ha colto l’occasione per fare il punto della situazione su ciò che l’amministrazione intende fare per la fascia sensibile. «Nel 2012 – spiega il primo cittadino – non solo non ridurremo i posti disponibili, ma aumenteremo di 100mila euro le risorse destinate all’assistenza agli ospiti nella residenza sanitaria assistenziale, nella casa protetta e nel centro diurno. Come abbiamo spiegato e come quasi tutti i familiari (degli anziani) hanno capito benissimo, a causa soprattutto dei tagli nazionali nei trasferimenti, ma anche del miglioramento della situazione sanitaria degli anziani, la Regione ha diminuito il finanziamento alle nostre strutture. Ma i servizi per le persone sono e rimangono, anche in questa difficile La casa protetta: il Comune stanzierà 100mila euro per gli anziani situazione, una nostra priorità. Perciò abbiamo scelto di destinare alle strutture per gli anziani 100mila euro in più dell’anno scorso. In tal modo abbiamo sopperito, almeno in parte, ai tagli delle risorse arrivate a Castelfranco. Non solo: abbiamo scelto di ridurre le spese per la pulizia degli uffici e di esternalizzare la mensa, proprio per non incidere, se non in minima parte, sull’assistenza ai singoli ospiti che, in termini temporali, diminuirà solo del 4%, a fronte anche di un miglioramento delle condizioni di salute. Credo sia chiaro a tutti che di più i Comuni non potevano fare. Nei prossimi mesi proseguiremo su questa strada, per ridurre ancora i costi amministrativi, in modo da liberare risorse da destinare ai servizi diretti». (m.ped.) Atto vandalico: Guarro e il Pdl: incendiate «Basta tagli due macchine all’ospedale» ◗ CASTELFRANCO ◗ VIGNOLA Un atto vandalico fine a se stesso. Oppure un gesto isolato di ritorsione, nei confronti della proprietaria di una delle due vetture. È ancora al vaglio degli inquirenti l’indagine relativa all’incendio di due automobili, avvenuta mercoledì notte nel parcheggio della discoteca Kiwi di Piumazzo. Nel locale, come ogni mercoledì sera, stava andando in scena la serata dedicata al liscio: un appuntamento che riscuote molto successo. Mentre in discoteca ci si dava alle L’ingresso danze, verso le del Kiwi 23 alcuni ignoti hanno appiccato il fuoco ad una Fiat Panda bianca, parcheggiata nei pressi dell’entrata sul retro del locale. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Modena e i carabinieri. Gli inquirenti hanno subito escluso ipotesi legate ad atti intimidatori della criminalità organizzata. Le fiamme, divampate dalla parte anteriore dell’automobile, ben presto si sono estese anche alla vettura parcheggiata affianco, danneggiandola leggermente. Completamente distrutta, invece, la Panda, di cui è rimasto incolume solo lo sportello posteriore del portabagagli. «Basta tagliare i servizi all’ospedale». Inizia con questa invocazione la mozione che Antonio Guarro, consigliere Pdl, ha presentato per il consiglio comunale di martedì. «Poco tempo fa - denuncia Guarro - la direzione dell’ospedale ha deciso di chiudere lo sportello Cassa per i pagamenti in contanti o con bancomat, sostituendolo con casse automatiche». Questo fatto, secondo il consigliere Pdl, può sviluppare diversi problemi. «Innanzitutto – denuncia - se le casse automatiche non funzionassero, cosa che succede frequentemente, come si effettueranno i pagamenti? Cosa succederà a quelle persone che non riescono ad effettuare il pagamento? Non potranno fare le visite o i prelievi? In secondo luogo, un altro problema potrà essere dato dall’aumento dei “furbetti”, che dichiarando il mal funzionamento delle casse, ometteranno il pagamento della prestazione. Visto poi che l’ospedale è frequentato anche da persone anziane spesso con difficoltà motorie e sole, come faranno? Si continuano a demolire servizi utili, mentre crescono gli stipendi dei dirigenti. Questi, tra l’altro, spesso sono solo dei tecnici e non sono medici che vivono in prima linea la sanità vera». (m.ped.) Pavullo ❖ Serramazzoni ❖ Appennino VENERDÌ 2 MARZO 2012 GAZZETTA Una class action contro il Comune di Zocca Il Codacons: «Oltre agli oneri pagati e poi spariti dalle casse del municipio abbiamo anche sospetti per mancati controlli su evidenti abusi edilizi» di Francesco Seghedoni ◗ ZOCCA Anche gli abusi edilizi. Non bastavano i casi di cittadini che avevano pagato gli oneri di urbanizzazione, spesso in contanti, al tecnico comunale Sergio Leonelli e che avevano ricevuto l'autorizzazione a costruire. Adesso pare che alcune delle licenze rilasciate dal Comune di Zocca fra il 1998 e il 2008 non siano state proprio seguite alla lettera dagli intestatari. Vale a dire che potrebbero esserci casi in cui si è costruito oltre, o comunque in maniera difforme da quanto recitavano le autorizzazioni. E il Codacons, già in prima linea per tutelare i cittadini ai quali è stato richiesto di pagare nuovamente gli oneri, poiché quelli già versati a Leonelli sono spariti chissà dove, accusa dei mancati controlli gli amministratori che hanno governato Zocca nel passato. «Le notizie di possibili abusi edilizi stimolano ulteriori ed inquietanti interrogativi- spiega il vicepresidente regionale dell'associazione dei consumatori: perché i citta- L’ingresso del municipio di Zocca dini sono stati costretti per anni a pagare le tasse, anche per sostenere l'amministrazione, quando alla luce di eventuali abusi non solo nessuno controllava certe entrate, e soprattutto certe uscite, ma ancor peggio non si facevano gli accertamenti per verificare che quanto si stava edificando avvenisse nel rispetto delle licenze? Come può essere priva di responsabilità una gestione che ha impedito accadessero fatti illeciti? Per quello che è successo - precisa Galli - non può che esserci indignazione e la speranza che i cittadini one- sti, quelli che non hanno opere abusive da nascondere nell' armadio e che hanno pagato sempre tutto quello che c'era da pagare, si ribellino a questo stato di fatto e trovino il coraggio di agire contro a chi li ha danneggiati. Se i soldi delle licenze fossero entrati regolarmente nelle casse comunali, infatti, di certo non sarebbe stato necessario ricorrere alle anticipazioni di cassa indebitandosi con le banche. Debito che costerà degli interessi che pagheranno i cittadini; ma noi diciamo che chi ha sbagliato deve pagare con il proprio portafoglio e non con i soldi della collettività. Per tale ragione annuncia Galli- il Codacons ha deciso di dare il via ad una sorta di Class Action alla quale potranno aderire tutti i cittadini di Zocca che ritengono di essere stati danneggiati. Agiremo nei confronti del portafoglio personale di chi doveva controllare e non lo ha fatto ed invieremo un esposto alla Corte dei Conti perché indaghi sul comportamento degli amministratori che si sono succeduti nel passato». 31 Serra: la mamma dello studente arrestato: «Siamo scossi, ma non è uno spacciatore» «Ero stata al mattino a scuola a Serra, per pagare una retta di 500 euro per mio figlio. Se la scuola sospettava di questi ragazzi, al punto da avvisare i carabinieri, penso che anche noi genitori avessimo il diritto di essere informati. Specie considerando che qualche tempo fa mi hanno chiamato per dirmi che mio figlio aveva i capelli lunghi e non poteva entrare, tanto che ho dovuto fare un fax per consentirgli di andare da un barbiere. Così, quando lunedì pomeriggio ho ricevuto la telefonata che mi parlava di un arresto, ci sono rimasta ovviamente molto male». Queste le parole della mamma del 19enne modenese che ha trascorso alcune ore in carcere, dopo che i cani antidroga hanno scovato nel suo armadietto, nella stanza dello Ial, 7 dosi di marijuana. Sufficienti in base alla discussa legge 309 del 1990 (articoli 73 comma uno e 80 lettera g, aggravante legata al pericolo di spaccio in una scuola) per rendere obbligatorio un arresto. È noto che, in base all’articolo 73 comma 5, trattandosi di “lieve entità”, la procura di Modena ha ritenuto invece di non convalidare l’arresto. A differenza di quanto ha fatto la Procura minorile di Bologna, con il 17enne arrestato sempre lunedì (5 dosi di hascisc) nella stessa scuola. Entrambi gli studenti (così come gli altri 8 segnalati alla Prefettura quali consumatori) sono comunque stati rilasciati, anche se le indagini dei carabinieri proseguono. «È molto scosso - prosegue la mamma del 19enne- divenendo maggiorenne, mi aveva confessato che fumava le sigarette. Non avrei mai immaginato... Nè sospettavo il resto, anche se, conoscendo mio figlio, mi sento di escludere categoricamente che sia uno spacciatore, come è stato bollato. Con lui ci siamo parlati chiaro: ha ammesso di avere acquistato quelle palline, grazie a suoi piccoli risparmi, e abbiamo condiviso che ci ha rimesso lui, ma in un contesto sociale ben più grave e diffuso di consumo di queste e altre sostanze. Siamo stati tutti ragazzi, ragazzini. Da mamma penso meritasse una severa ramanzina, prima di passarlo da delinquente. Ora non so che faremo, sono ovviamente preoccupata e sfiduciata». I genitori di tutti e dieci i ragazzi saranno domani a scuola (nella foto), per incontrare il direttore che comunicherà loro i provvedimenti disciplinari. I due “arrestati” sono già stati sospesi, ma la scuola ha promesso comprensione pur nel rigore. Alberto Setti ([email protected]) TURISMO. RESTA IL SOSTEGNO La Provincia ha deciso: esce dalle Valli del Cimone La decisione, già annunciata da alcuni mesi, è stata approvata dal Consiglio provinciale: la Provincia, pur continuando a sostenerne i progetti, esce dal Consorzio di promo-commercializzazione turistica 'Valli del Cimone. La delibera è stata approvata con il voto favorevole di Pd, Idv, gruppo misto e Udc. Il Pdl non ha partecipato al voto, mentre la Lega Nord si è astenuta. A spiegare le ragioni della scelta è Mario Galli, assessore provinciale alla promozione del territorio e vice presidente dell'ente di viale Martiri: «Si tratta di un'uscita “tecnica”, già annunciata lo scorso autunno, che ha lo scopo di evitare situazioni di possibili conflitti di interesse in quanto il Consorzio Valli del Cimone amplierà la propria attività attivando una vera e propria agenzia viaggi, un settore dove la Provincia ha un ruolo di autorizzazione e controllo. L'obiettivo del Consorzio è quello di aumentare l'efficacia nella vendita di pacchetti di viaggio e soggiorno nell'Appennino modenese, senza dover ricorrere a operatori esterni» .Il capogruppo del Pdl Dante Mazzi ha motivato la non partecipazione al voto con una questione di forma e sostanza: «Lo Statuto del Consorzio stabilisce che anche i consorziati receduti sono responsabili per tutte le spese sostenute dall'ente fino alla data del recesso - spiega - e dunque, non essendo ancora stato approvato il bilancio, non conosco queste spese e quindi non voglio essere responsabile di una situazione che ignoro». Il Consorzio Valli del Cimone ha tra i propri associati 18 enti pubblici, che rappresentano il 29% della compagine sociale, fra cui la maggioranza dei Comuni dell'appennino modenese. Tra i soci privati, che detengono il 71% delle quote, figurano molti alberghi del territorio, ristoranti, attività di servizio al turismo nonché le associazioni di categoria. Presidente dell'ente è il fananese Daniele Sargenti, che commenta così la scelta della Provincia: «Si tratta un passaggio tecnico che non avrà ripercussioni sull'assetto del Consorzio anche perchè continuerà il positivo rapporto con il sistema turistico regionale». (f.s.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA PAVULLO Servizi comunali: come risparmiare unendo le forze ◗ PAVULLO “Gestioni associate: un obbligo legislativo, una sfida per le autonomie locali del Frignano”: è questo il tema del convegno organizzato per oggi dal sindacato funzione pubblica Cgil presso la sede della Comunità Montana. La tavola rotonda affronta temi generali e scelte strategiche che le amministrazioni comunali dovranno compiere in futuro per cercare di risparmiare nei servizi e mantenere nello stesso tempo alta la qualità. Inizio fissato alle 15. (f.d.)