Il vescovo Cavina: «Mi occuperò di lavoro e giovani»

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Il vescovo Cavina: «Mi occuperò di lavoro e giovani»
GAZZETTA VENERDÌ 2 MARZO 2012
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L’INTERVISTA
Carpi
» LA NUOVA GUIDA DELLA DIOCESI
in un palazzo di via Lama
Il vescovo monsignor Francesco Cavina, da poche settimane alla guida della diocesi carpigiana
Uno dei titolari dei garage mostra la serratura forzata dai ladri
Il vescovo Cavina:
«Mi occuperò
di lavoro e giovani»
Questa volta i ladri specializzati in garage si sono superati: ne
hanno svaligiati 16 e il bottino
ammonta a decine di migliaia
di euro. Non solo quindi pasta,
olio e qualche bicicletta. Ecco
l'elenco, sommario, di quanto
sparito in via Lama 39 la scorsa
notte: una moto Yamaha del
valore di 10mila euro, tre scooter seminuovi, 8 biciclette, tre
trapani professionali, due amplificatori per chitarra, casse
per autoradio, abbigliamento,
cibo, attrezzatura edile. «Sei
mesi fa - racconta un residente, Pietro di Bernardo - siamo
stati oggetto di un furto simile,
ma in quell'occasione i garage
svailigiati furono solo, si fa per
dire, cinque. La situazione è insostenibile. Siamo stati costretti a cambiare nuovamente le
serrature con un esborso economico non indifferente per
chi lavora onestamente. Le dico una battuta: al giorno d'oggi sono i ladri che fanno girare
l'economia. Loro rubano e noi
ricompriamo...». I banditi hanno agito, come abbiamo detto,
la notte scorsa. I garage, tutti a
piano terra, erano dotati di serratura a tamburo. Dunque è
stato facile farle saltare ed
aprirli tutti in poco tempo. Resta da capire come abbiano
potuto portare via tanto materiale. Secondo l'ipotesi più accreditata probabilmente i malviventi hanno accatastato tutta la merce in un punto convenuto poco distante, poi sono
passati a caricare e sono fuggiti.
(r.f.)
di Rino Filippin
Dalla fuga di notizie in Vaticano, alle popolose comunità di
stranieri residenti a Carpi, fino
all'obbligo morale del giornalista di amare la verità. È stato
un incontro ricco di temi quello di ieri mattina tra la stampa
cittadina e il vescovo Francesco Cavina, da poco meno di
un mese alla guida della nostra
diocesi. «L'accoglienza che ho
avuto dalla città - esordisce il
vescovo - è stata eccezionale.
Queste prime settimane sono
state dense di incontri, ho
ascoltato tante persone e continuerò a farlo. La mia priorità
pastorale, nel corso del primo
anno nella diocesi, sarà la fede. Ma non crediate che sia un
tema astratto. È invece concreto perché mi occuperò dei più
importanti problemi della comunità e cioè, tra gli altri, del
lavoro e dell'educazione. A
questo proposito una cosa che
mi ha favorevolmente impressionato nella diocesi, è la numerosa presenza di giovani
nelle parrocchie e questo mi
pare un segnale di grande vitalità della nostra Chiesa».
Quest'ultimo aspetto positivo ha fatto da introduzione a
un altro tema invece più problematico e cioè quella della
scarsità di sacerdoti. Dopo il
decesso avvenuto nei giorni
scorsi di don Rino, parroco di
Limidi, si riduce ulteriormente
il numero di preti della diocesi. «Tra dieci anni - ammettemonsignor Cavina - non ci saranno più parroci a sufficienza
per la diocesi. Alla comunità di
fedeli non resta che rimboccarsi le maniche e provvedere affinché la Chiesa locale possa
ugualmente svolgere i propri
compiti. Da parte mia c'è grande apprezzamento per chi, invece di lamentarsi senza cercare soluzioni al problema, si pone all'opera: è ora di rimboccarsi le maniche». Inevitabile,
poi, parlare dei rapporti con il
mondo dell'Islam, a Carpi molto rappresentato. Le moschee-centri culturali, infatti,
sono almeno quattro. Centinaia poi i pakistani e i nord africani che vivono secondo le regole del Corano. «Il processo migratorio - spiega il vescovo - è
stabile quando le popolazioni
cercano condizioni di vita migliori. Ma dico no a un'accoglienza indiscriminata. Le co-
IN BREVE
IL COMUNE
Imu al massimo
solo per alloggi sfitti
■■ Il Comune torna sulla
futura applicazione dell’Imu
e precisa: l’imposta sarà
applicata a Carpi con
l’aliquota massima
solo nel caso della categoria
residuale degli immobili
classificati come
“a disposizione”, che
annovera tutti i locali privi di
residenza compresi quelli
posseduti da imprese di
costruzione.
Per il resto, il bilancio
preventivo del Comune
deve fare i conti con i forti
tagli alle spese, circa 7,6
milioni di euro, dovuti ai
minori trasferimenti dello
Stato.
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«L’accoglienza della città è stata davvero eccezionale»
«Tra dieci anni non avremo più parroci a sufficienza»
Attivate tre nuove telecamere in città
Il Comune ha messo in funzione
tre nuove telecamere del
servizio di videosorveglianza,
posizionate in via Berengario
(due) e una nella sala d’attesa
interna della stazione delle
Autocorriere di piazzale
Allende. Le telecamere, che
possono essere orientate a
munità di stranieri devono potersi integrare nella nostra società, solo così, forse, potrà esserci un arricchimento culturale da entrambe le parti. Le condizioni perché ciò avvenga sono varie. Prioritario, ad esempio, è l'apprendimento della
distanza (essendo in grado di
spostare il loro raggio d’azione
lungo un certo raggio di
inquadratura) sono anche
dotate di zoom ottico e collegate
alla polizia municipale delle
Terre d’Argine, oltre che al
Commissariato di polizia e alla
caserma dei carabinieri.
nostra lingua da parte degli
stranieri che giungono in Italia. Poi da parte loro deve avvenire il riconoscimento del diritto matrimoniale, l'accettazione dell'educazione dei figli e il
riconoscimento della dignità
della donna. Ho avuto modo
di parlare con una musulmana che mi ha detto: “Sarà grazie a noi che l'Islam estremista
verrà sconfitto”. È una frase
molto importante». Il vescovo
ha parlato con schiettezza anche sulle ultime notizie di cronaca che riguardano Città del
Vaticano. «Che ci sia chiarezza
da fare - sottolinea - è inevitabile. Ma il Vaticano, che non è
nè la Santa Sede nè la Chiesa
Cattolica, è un'istituzione fatta
di uomini con le loro debolezze. La Santa Sede ha spiazzato
tutti nel fare pubblica ammenda sui casi infami di pedofilia.
Ora si tenta di attaccare la
Chiesa sul versante economico, ma credo che nemmeno
questa volta si riuscirà a sgretolare la religione cattolica. Da
parte nostra l'imperativo sarà:
trasparenza».
Razzia in sedici garage:
spariti moto, bici e attrezzi
IN UNA AZIENDA DEL GRUPPO CARPIGIANO SICAR
Maxi furto di stufe per 500 mila euro
Sono 239 le stufe a pellets sparite qualche notte fa dallo stabilimento della Sicalor, divisione della carpigiana Sicar, nella
zona industriale di Villa Bartolomea, vicino a Verona. Un
bottino ingente, prelevato dal
magazzino della ditta, che si è
tradotto in una perdita superiore a mezzo milione di euro
per il gruppo di proprietà della
famiglia Signorino, che fra
l'Emilia e il Veneto dà impiego
a 300 addetti. L'allarme è scattato alle 5 e dopo pochissimo il
direttore di stabilimento e una
guardia giurata hanno raggiunto il magazzino della Sicalor, ma dei malviventi, che devono avere impiegato come
minimo alcune ore per caricare le stufe pesanti ciascuna tra
i 90 e i 120 chilogrammi, non
c'era più nessuna traccia. Dalle prime ricostruzioni, emerge
come i banditi, dopo essere entrati dal cancello principale, si
siano diretti nel quarto capannone della fabbrica, sul lato sinistro degli uffici, proprio quello dove erano depositate le stufe, vendute al consumatore finale ad un prezzo che va dalle
1.500 alle 2.500 euro a seconda
del modello. Poi, dopo avere
forzato la serratura e coperto i
sensori dell'antifurto, hanno
abbattuto una parete di calcestruzzo per arrivare alle stufe
che sono state caricate sui
mezzi dei ladri tramite i muletti di proprietà dell'azienda.
Per l'importanza e la dinamica
del furto, si sospetta siano stati
almeno dieci i banditi in azione e che i mezzi usati siano stati un bilico, in grado di contenere un centinaio di stufe, e un
camion rimorchio. Le ricerche
per risalire alla gang, che potrebbe avere agito su commissione visto che la merce rubata
è difficilmente collocabile sul
mercato clandestino, sono state diramate anche al di fuori
del Veneto. Questo non è il primo furto per la Sicar: in passato dall'azienda carpigiana erano stati rubati 70 quintali d'allluminio.
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MAURA FERRARI
“Parlate a bassa voce, sto dormendo”.
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La ricordano a quanti La conobbero
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intelligenza e generosità.
Carpi, 2 marzo 2012
ONORANZE FUNEBRI COMUNALI
CARPI
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Sassuolo
VENERDÌ 2 MARZO 2012 GAZZETTA
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Rapina alle poste: bottino di 50mila euro
Tre banditi hanno sequestrato le impiegate e quattro clienti nell’ufficio di via Pretorio. Il colpo poco prima della chiusura
di Alfonso Scibona
Rapina all’ufficio postale di via
Pretorio prima della chiusura
della mattinata (il pomeriggio
la filiale non resta aperta e
l’unico servizio disponibile è
quello della sede centrale di
piazza San Paolo). Sono entrati in azione quattro banditi,
che indossavano i cappellini
con visiera e portavano lo scaldacollo calato sul viso per non
farsi riconoscere. Tre di loro
sono entrati dalla porta centrale, visto che non era ancora finito il regolare orario di apertura e, noncuranti dei quattro
clienti ancora in attesa di sbrigare le loro pratiche, hanno assaltato lo sportello in fondo alla sala, frantumando il vetro
con un piede di porco. In due
si sono poi introdotti all’interno, minacciando la direttrice e
intimandole di consegnare tutti i soldi disponibili; il terzo è rimasto in sala a tener d’occhio i
clienti, due uomini e due donne, impauriti e spinti contro il
muro.
«Non sapevamo cosa fare ha detto uno dei testimoni alla
fine degli interminabili minuti
che sono stati necessari alla
banda per compiere il colpo anche se il colpo non è avvenuto armi in pugno. Si trattava di
gente che metteva paura e personalmente ne ho avuta tanta». Fulminea, come si conviene ad una rapina, l’operazione
IL RACCONTO
«Quanta paura. Erano decisi e urlavano»
«Paura? Tantissima, anche se
non ci hanno malmenato». Sono
le parole di una delle impiegate
che hanno vissuto in prima
persona la rapina all’ufficio
postale di via Pretorio.
«Innanzitutto – continua –
abbiamo temuto per l’incolumità
della direttrice, che è stata la
prima a trovarsi faccia a faccia
con i rapinatori. I tre non avevano
armi o comunque non le hanno
mostrate, ma erano decisi ed
urlavano di continuo. Poi una di
noi ha fatto un gesto naturale che
ha scatenato il sospetto di uno
dei banditi, che è entrato
nell’area riservata al personale
ed ha redarguito a cattive parole
la collega. Le ha poi fatto cadere
per terra tutti i documenti che
aveva davanti, ha frugato nei
cassetti, dove c’erano solo
monetine, e poi è tornato
dall’altra parte delle vetrate. Ci
sono sembrati dei tipi decisi e
pronti a tutto pur di portare a
termine il colpo e farsi
consegnare i soldi. Anche se devo
dire che la nostra preoccupazione
principale era quella di diventare
oggetto di violenza. Per fortuna
così non è stato, ma non
dimenticheremo mai una
giornata del genere». (al.sci.)
I carabinieri parlano con alcuni testimoni davanti all’ufficio postale di via Pretorio rapinato da tre banditi
è anche stata caratterizzata da
un momento di panico per le
impiegate, che hanno visto il
terzo rapinatore, ad un certo
momento, scavalcare lo sportello della direzione e dirigersi
verso di loro, forse infastidito
da un movimento scambiato
per una possibile telefonata alle forze dell’ordine. Per circa
un minuto le minacce sono
state rivolte verso le impiegate
agli sportelli ed una di loro è
stata anche aggredita, finendo
per terra.
Subito dopo il colpo i tre
hanno raggiunto il complice,
che li attendeva a bordo di una
utilitaria di colore blu (come
hanno riferito alcuni cittadini
rimasti all’esterno dell’ufficio
postale) e sono partiti “a tutto
gas” imboccando via Pretorio,
dove hanno fatto perdere le
tracce. Subito allertati, sono
giunti sul posto i carabinieri
della compagnia di Sassuolo,
con il capitano Crosato, che
hanno iniziato le indagini e
raccolto le prime testimonianze. Da una prima ricostruzione e dalle dichiarazioni fornite
ai militari sembra che il botti-
no sia stato di notevole entità e
si possa aggirare intorno ai
50-60mila
euro,
somma
“giustificata” dal fatto che proprio i primi giorni del mese si
pagano anche le pensioni a coloro che le ritirano in contanti
negli uffici postali.
Sul posto, in un secondo
momento anche gli agenti del
commissariato di polizia, con
Un nuovo parco pubblico vicino alla Ragno
Il sindaco ne ha parlato con i residenti del quartiere San Lorenzo durante l’illustrazione del bilancio
di Giovanna Frigieri
I residenti del quartiere San Lorenzo durante l’incontro con la Giunta
Grande partecipazione di
pubblico per l’ultimo incontro pubblico, organizzato
dall’amministrazione per illustrare ai cittadini le linee guida del bilancio 2012. L’altra
sera alla scuola materna Walt
Disney, sono arrivati diversi
residenti del quartiere San Lorenzo per ascoltare e conversare con il sindaco Luca Caselli, il vice Francesco Menani, Giorgio Barbieri, assessore
ai servizi sociali e Stefano Vincenzi, assessore al bilancio.
Con loro anche gli assessori
Casolari, Nocetti e Orienti.
«In questa zona c’è
un’anarchia totale - ha detto
IN BREVE
scadono le iscrizioni
Ultimi posti
ai corsi d’intaglio
■■ Ultimo giorno per le
iscrizioni alla seconda
edizione del “Corso di
intaglio su legno a punta di
coltello per principianti”.
Costo di 100 euro e adesioni
(massimo 15) presso l’Urp di
piazza Garibaldi.
(g.f.)
FIERA
Novelli sposi
all’hotel Leon d’Oro
■■ “Sassuolo a nozze” è la
fiera del settore
matrimoniale che si
svolgerà domani e
domenica all’Hotel Leon
d’Oro. Inaugurarazione alle
14.30 con il sindaco.
un residente – perché le macchine vengono lasciate sui
marciapiedi. Inoltre, per
quanto riguarda il ponte che
porta alla ceramica Marazzi,
ci sarebbe bisogno di un piccolo passaggio pedonale».
«Occorre un marciapiede
in via Costellazione - ha aggiunto Giuliano Manicardi asfaltare via Michelangelo e
tenere aperto il parcheggio
dell’asilo perché i genitori,
quando vengono a prendere i
loro figli, posteggiano nei cortili privati. Per quanto riguarda la struttura dell’ex discoteca Poker cosa si può fare?».
«Se si parcheggia l’auto –
ha aggiunto una donna che
abita in zona – sui marciapie-
di, si rompono e poi il Comune deve rifarli con i nostri soldi. Per quanto riguarda il verde, qui non c’è un parco e
proprio per questo si potrebbe utilizzare quello di questo
scuola».
«Per quanto riguarda l’ex
Poker - ha spiegato il sindaco
– siamo in contatto con il proprietario e la struttura poi potrebbe essere utilizzata come
circolo per anziani. Per i parcheggi bisogna cominciare a
vivere la città in modo migliore cercando di posteggiare
l’auto lontano dalla scuola e
andare a piedi. Inoltre per il
verde c’è l’intenzione di creare un parco vicino alla Ragno.
Quando c’è la neve bisogna
il vice questore Morra. Fino a
ieri sera nessuna novità per
quanto riguarda l’auto, che
con buona certezza, potrebbe
essere stata rubata in zona o
nei paesi vicini. Molto preoccupati e critici gli abitanti di
via Pretorio per un episodio
che ha destato paura e disappunto.
©RIPRODUZIONERISERVATA
parcheggiare in modo da non
intralciare il passaggio degli
spalaneve. Durante le nevicata gli autisti dei mezzi hanno
dovuto suonare ai campanelli dei proprietari delle auto
per vedersi liberare il passaggio. Purtroppo gli spalatori
hanno ricevuto anche degli
insulti. In queste occasioni la
neve è stata tolta soprattutto
in centro e in alcune strade.
Ora, però, a causa del sale le
strade si romperanno e il Comune dovrà rimetterle in ordine. Ci saranno, quindi, da
spendere altre soldi».
«Per la sicurezza di Sassuolo - ha aggiunto Menani - stiamo lavorando per prevenire i
furti nelle abitazioni che hanno visto un picco negli ultimi
mesi del 2011 ed abbiamo già
arrestato alcuni ladri proprio
a San Lorenzo. In via Giberti
sono stati tagliati i rami delle
piante che ostruivano la luce
dei lampioni».
AL TEATRO CARANI
Seminario sulla green economy
Esperti, tecnici e studenti parlano delle sfide per l’edilizia del futuro
Si svolgerà stamattina, alle 9,
al teatro Carani, il terzo seminario del Festival della Green
Economy di distretto, il primo
organizzato dal Comune, e rivolto agli studenti, dal titolo:
“Le sfide per l’edilizia e l’architettura verso la Green Economy”. Dopo il saluto iniziale
del sindaco Caselli e degli assessori al Marketing Territoriale e alla Pubblica Istruzione
Claudio Casolari ed Antonio
Orienti, saliranno sul palco
qualificati esperti, moderati
da Paola Giacomini. Saranno
illustrati agli studenti e al pubblico in sala i loro elaborati.
Previsto, nell’ambito del programma “Spunti per l’Urbanistica sostenibile”, l’intervento
di Norberto Vaccari sul tema
“La Città dove viviamo e quella dove vivremo; architettura e
urbanistica “dolce” per il nostro futuro”. Interventi successivi di Bruno De Pietri su “La
programmazione urbana di
Area Vasta per il futuro del Distretto”, Cristiana Nocetti su
“E il Comune cosa cerca di fare? Il piano d’azione per l’energia sostenibile del Comune di
Sassuolo - Patto dei Sindaci”.
Ci sarà poi un contributo del
dirigente dell’istituto Volta a
cui farà seguito l’architetto Gabriele Lottici con “Costruire il
Futuro”. Interverranno anche
Norbert Rauch di Rubner
Haus di Bolzano (“Edifici certificati Casa Clima”), Marco Marescotti di Luppi serramenti di
Magreta, con “Infissi per l’efficienza energetica”, Emanuele
Pifferi, di Climatica Bio di Sassuolo, con “Piastrelle per l’edilizia sostenibile” e Luca Bernardoni, di Archilinea, con
“Edificio Industriale con certificazione Classe A. Il caso Lamborghini”. Le conclusioni saranno a cura dell’architetto
Norberto Vaccari.
(al.sci.)
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Fiorano ❖ Formigine ❖ Maranello
GAZZETTA VENERDÌ 2 MARZO 2012
Condannato per stalking
a 18 mesi di reclusione
Pena inflitta ad un maranellese di 35 anni. Relazione burrascosa con una donna
che però, al processo, ha ammesso di avere ancora rapporti con l’uomo
◗ MARANELLO
Un anno e mezzo di reclusione
e 15mila euro di provvisionale
per stalking e annesse amenità.
Ma anche durante il processo la
vittima intratteneva rapporti
sessuali con il presunto persecutore, condannato in primo grado.
E quando al giudice sono state mostrate le foto dell’incontro
“clandestino”, la vittima dapprima ha negato, poi ha replicato
che si trattava di domande personali alle quali non si aspettava
di dover rispondere.
Più che un processo, quello
che si è concluso martedì mattina in tribunale è stato un complesso e istruttivo spaccato della difficoltà di poter tradurre in
termini di diritto penale le relazioni umane, specie quella sentimentali.
Il giudice all’esito di una serie
di udienze tenute dopo le indagini della dottoressa Natalini si
è comunque convinta della colpevolezza dell’imputato, condannandolo ad una pena esemplare, anche se per il pm presente in udienza l’uomo meritava
anche di più, due anni di reclu-
Il palazzo del tribunale di Modena
sione. Il giudice si è preso 90
giorni per la stesura delle motivazioni, destinate ad attingere
dalla consulenza del medico psichiatra, chiamato anche alla fine del processo a interpretare la
situazione che era emersa.
La vicenda parte nel 2009
quando la donna conosce il più
giovane ed aitante concittadino, un 35enne di Maranello. A
Capodanno del 2010 la donna
denuncia il 35enne alla Procura,
accusandolo di una serie di reati: in sostanza di averle sottratto
qualche soldo durante la relazione, di averla minacciata, ingiuriata, in una occasione percossa e nell’altra di averle danneggiato un mobile durante
una sceneggiata. A comprovare
la degenerazione di una relazione burrascosa (che la vittima imputa all’abuso di alcolici dell’uomo) la donna porta anche una
serie di sms che l’uomo, incapace di accettare la fine della loro
relazione, le ha inviato.
Il colpo di scena all’udienza
del 21 dicembre scorso, quando
era ancora pendente la misura
cautelare a carico dell’uomo, di
avvicinarsi alla donna che lo
aveva denunciato e che chiedeva di essere lasciata in pace.
Alla presenza del pm Galeotti, testimonia la vittima. Sottoposta alle domande della difesa,
la donna prima ammette di avere occasionalmente incrociato
l’uomo in un locale. Poi, a fronte di quattro foto prodotte dalla
difesa (ma a margine del processo si parlava anche di un filmato
ben più esplicito), arriva la domanda: «Lei ricorda in questo
mese di aver avuto rapporti fisici con l’imputato?».
«È una cosa personale», risponde la donna, che all’insistenza però ammette: «Sì, si...».
E l’imputato rincara, raccontando degli sms e delle pressioni della donna che vuole continuare a vederlo.
Il contesto evidentemente
viene ritenuto dal giudice tale
da giustificare la condanna sulla quale le condizioni psicologiche della vittima potrebbero
avere inciso. Lo chiarirà la sentenza.
Alberto Setti
©RIPRODUZIONERISERVATA
fiorano
Litiga e accoltella la moglie:
operaio finisce in carcere
pia, minorenni. Ma mercoledì
intorno alle 19, la situazione è
Un grosso coltello da cucina, degenerata, con urla che rimcon il quale ha cercato ripetu- bombavano per tutto il pianetamente di colpire la moglie, rottolo. Nel tumulto, a chiamaferendola durante una lunga e re l’ambulanza è stata una viciferoce colluttazione. Una sce- na di casa, dopo aver visto una
na alla quale ha assistito anche scia di sangue che partiva daluna delle figlie
la porta dell’apdella coppia, appartamento fino
pena tredicenalle scale, lasciane, che ha cota dalla donna
munque trovato
nel tentativo di
il coraggio di
sottrarsi alla colchiamare i caraluttazione:
la
binieri, arrivati
moglie dell’agsul posto per segressore, A.O.,
dare il furioso licolpita alla matigio e per evitano e alla testa, ha
re che si verifiperso infatti molcasse il peggio.
to sangue.
Ed è proprio in
L’uomo, dopo
seguito all’interaverla presa a
vento delle forze
schiaffi e spintodell’ordine
di
ni, ha cercato di
Fiorano
che Il palazzo di via Marconi
infliggerle delle
B.Y., 51enne opecoltellate, senza
raio di origine ghanese, è stato riuscire ad affondare colpi fearrestato in flagranza, accusa- rali. Ferita, la donna ha cercato di maltrattamenti in fami- to di fuggire, urlando e chieglia e di lesioni.
dendo aiuto. Accanto a lei, la fiNon era la prima volta che si glia tredicenne, che ha assistiassisteva a scene di violenza to. L’uomo è stato condotto
domestica in quell’apparta- nel carcere di Sant’Anna, in
mento al primo piano di via stato di fermo per maltrattaMarconi, dove la coppia africa- menti e lesioni.
na vive da sette anni. Già dal
Per la donna, invece, sono
2008, infatti, erano scattate state riscontrate lesioni guaridelle denunce per liti domesti- bili in ventuno giorni. Dopo
che: una condizione che aveva una notte in ospedale, per lei
indotto i servizi sociali ad oc- ieri i medici hanno dato il via
cuparsi dei tre figli della cop- libera alle dimissioni. (espa)
◗ FIORANO
Mirandola ❖ Finale ❖ Bassa
VENERDÌ 2 MARZO 2012 GAZZETTA
Il Pd al Governo:
«Si sospenda l’iter
del deposito gas»
IL DIBATTITO
Due interrogazioni
e Donini conferma
il rischio sismico
Stasera a San Felice la Regione spiega il veto al progetto
dopo l’ok ministeriale e le sollecitazioni dei parlamentari Pdl
◗ SANFELICE
«Sospendere ogni attività legata alla realizzazione dell'imponente impianto di stoccaggio di
gas metano, considerate le caratteristiche del luogo e l'opposizione più volte manifestata
dalla Regione Emilia-Romagna
e ribadita dopo la pubblicazione dell'ultimo decreto, alla realizzazione dell’ impianto».
Lo chiedono i parlamentari
modenesi del Pd in due distinte
interrogazioni su Rivara ai ministri dell'Ambiente e dello Sviluppo economico. È questa la risposta mediatico-istituzionale
del Pd all’ennesima sortita del
parlamentare del Pdl Carlo Giovanardi, notoriamente vicino
alle posizioni della società che
ha proposto il contestato progetto e che, in un crescendo di
iniziative e atti istituzionali, si
avvia passo passo al via libera
per la costruzione del mega deposito, nelle viscere del sottosuolo della Bassa.
Si ricorderà come lo stop mi-
il dibattito in teatro
«Il no degli enti locali è per il territorio»
“Enti locali: il nostro no per il
territorio”: questo il tema della
serata di stasera alle 21 in Teatro
cui parteciperanno Alberto
Pedrazzi, del servizio Risorse del
Territorio e Impatto ambientale
della Provincia, Alessandro Di
Stefano, del servizio valutazione
FINALE
Arrestato uno spacciatore:
deve scontare 8 anni in cella
◗ FINALE
Era ospite del fratello in
un’abitazione di via Delle Roveri, in zona Selvabella. Lì doveva restare in quanto destinato ad un provvedimento di arresti domiciliari cautelari in attesa del giudizio. Lui, marocchino 30enne, aveva infatti in
corso un doppio procedimento per spaccio di sostanze stupefacenti. Reato che lo aveva
visto protagonista nel veronese, dove i carabinieri lo avevano arrestato. In Veneto, però,
il marocchino non poteva restare in quanto non vi era nes-
Impatto e promozione sostenibilità
ambientale della Regione, Anna De
Rossi, della Commissione
intercomunale, Stefano Vaccari,
assessore della Provincia.
Conclude l'assessore regionale
Gian Carlo Muzzarelli. Modererà il
giornalista della Rai Nelson Bova.
Una protesta dei cittadini e dei comitati della Bassa contro l’impianto
nisteriale al progetto si sia
“evoluto”. Passando dal parere
interlocutorio negativo della
precedente Commissione Via
(luglio 2007) al parere interlocutorio “ambiguo” (17 giugno
2011) della attuale commissione che poi si è inusualmente
espressa (25 novembre 2011)
con un parere favorevole (alle
trivellazioni per verificare lo stato del sottosuolo a Rivara). Fino
al recente decreto del ministro
dell’ambiente Ghini (17 febbraio 2012) che dà il via libera al de-
suno che potesse ospitarlo e
così è stato autorizzato a trasferirsi a Finale, dove, comunque, in pochi lo conoscevano.
Ma ieri mattina i carabinieri
della stazione locale si sono
portati in via Delle Roveri per
rimettergli le manette e trasportarlo in carcere. Il 30enne,
infatti, deve scontare una pena di 8 anni e mezzo proprio
per traffico di sostanze stupefacenti. Non era, in sostanza,
uno spacciatore al dettaglio,
ma nel veronese ricopriva un
ruolo di spicco nell’approvvigionamento di droga in tutto il
territorio.
posito previo esito positivo delle esplorazioni (“parere positivo con prescrizioni”, peraltro riferito al progetto originale).
L’ultima ambiguità si rintraccia nello stesso decreto del 17
febbraio, laddove si evoca che
la Regione avrebbe opposto
“considerazioni” non ostative
(parere 805 del 25 novembre),
non risultando convincente. Invece il rappresentante della Regione (l’architetto Di Stefano)
ha lamentato di non essere stato neppure informato: «Non so-
29
no stato convocato a quella riunione e ne ho appreso l’esito
dai giornali». Tutta carne al fuoco del dibattito che si terrà stasera in teatro a San Felice, al
quale i Comitati dei cittadini
(15mila firme) che da anni si
battono legalmente e disperatamente contro quella spada di
Damocle si augurano che partecipi anche il senatore Giovanardi. A dispetto di tante esternazioni che hanno innescato gli
interventi della Digos, le evocazioni di approcci terroristici,
minacce e altre amenità. Di sicuro, come sempre, in platea
stasera ci saranno i rappresentanti della Ers (Erg Rivara Storage) che si sentono più vicini al
traguardo, dato per imminente
ormai 6 anni or sono nelle comunicazioni alla Borsa Inglese,
laddove la società madre del
progetto si era quotata, raccogliendo i relativi investimenti.
La disputa per far passare il deposito di Rivara, insomma, si
combatte su piani e campi diversi, non solo locali.
Su Rivara, gli onorevoli Ghizzoni e Miglioli hanno interessato
il gruppo Pd in commissione
Ambiente e l'interrogazione
presentata avrà già mercoledì•
una risposta da parte dei rappresentanti del ministero.
Gli onorevoli Barbolini e Bastico, invece, hanno depositato un'interrogazione a risposta in Aula indirizzata al ministro dell'Ambiente e a quello
dello Sviluppo economico.
Intanto sulla questione interviene anche Monica Donini
(Federazione della Sinistra)
che ha presentato una interrogazione, insieme al collega
Mauro Manfredini (Lega), per
avere informazioni sulla
“coltivazione” del giacimento
del Cavone (tra San Possidonio e Rivara), e verificare possibili correlazioni temporali fra
le operazioni di sfruttamento
di questo e i terremoti registrati in zona e acquisire, così, ulteriori dati in merito ai possibili
effetti sul territorio derivanti
dall’attività di sfruttamento
del maxi deposito di gas.
«Ringrazio i tecnici di Unmig e del Servizio Geologico e
Sismico della Regione per
averli elaborati e messi in relazione con l’attività sismica. Ne
ho dedotto che non può essere
esclusa un’influenza delle attività di estrazione e reiniezione
avvenute sul Cavone nel periodo in cui i terremoti sono stati
registrati».
Di Bello: «Difendo gli operai»
Finale. L’uomo che minacciava di darsi fuoco: «Non voglio soldi dalla Titan»
◗ FINALE
I carabinieri davanti alla Titan
Ha passato due giorni all’ospedale di San Giovanni e da mercoledì pomeriggio è tornato a
casa. Matteo Di Bello, l’operaio
54enne che lunedì ha minacciato di darsi fuoco, cospargendosi di benzina, nel parcheggio
della Titan, racconta quei drammatici momenti e lancia il suo
appello distensivo nei rapporti
tra imprenditori e operai.
«Martedì ci sarà la prima
udienza in tribunale per la causa di reintegro dopo il mio licenziamento - racconta Di Bello Non voglio soldi, non mi inte-
ressano, non si può comprare
la dignità di un uomo. Sono stato licenziato in modo ingiusto
per uno screzio con un collega,
ma in precedenza mi erano stati proposti soldi per andare in
mobilità e come incentivo
all’esodo. Ma a 53 anni cosa
avrei potuto fare? Togliere il lavoro ad una persona è togliergli
tutto. In questo momento l’unica cosa che mi preme è portare
gli imprenditori a riflettere sul
trattamento dei lavoratori. In
un momento di crisi credo sia
importante distendere gli animi. Lunedì ho fatto un gesto
estremo, che non ripeterò. Non
ho mai pensato né voluto far
del male a qualcuno».
Intanto il sindaco Ferioli
prende le mosse dalla tragedia
Di Bello per una riflessione e un
ringraziamento ai carabinieri
per il comportamento tenuto.
«Purtroppo viviamo una fase
difficile, dove la crisi occupazionale è evidente. Quanto avvenuto lunedì è un caso emblematico. Spero non accadano più,
ma i miei uffici sono in allerta
per cercare di rendere meno
complicata la perdita di un posto di lavoro e per rendere il più
agevole possibile la sopravvivenza delle aziende».
(f.d.)
DOPO L’OK DELLA REGIONE
FINALE
L’assessore Ganzerli:
«Il multisala è una priorità»
Studenti incendiano
dieci piante
e poi fuggono
◗ MIRANDOLA
«La realizzazione del cinema
multisala è una delle priorità.
Una struttura che, in un momento di crisi, darà un valore
aggiunto alla città e al territorio in termini di attrattività
economica e culturale, oltre
ad essere un potenziale volano di posti di lavoro. Il chiarimento della norma interpretativa da parte della Regione
sulla complementarietà dei
parcheggi, oltre a definire un
principio di massimo contenimento del consumo del territorio, garantendo anche
principi di sviluppo sostenibile, ci consente di procedere
nella costruzione del multisa-
la». Questa l’analisi dell’assessore all’Urbanistica Roberto Ganzerli, dopo le polemiche.
La vicenda è controversa
con Coinvest che ha ricorso
contro la assegnazione del
progetto a una nota ditta concorrente e che in Regione il
Pdl ha contestato che il progetto vincente non prevede i
parcheggi, ma l’utilizzo di
quelli già costruiti per l’ipercoop: «La scelta tra i progetti
pervenuti all’amministrazione - aggiunge Ganzerli - è stata fatta secondo criteri ispirati alle nuove strategie urbanistiche del Psc che prevede il
minor uso possibile del territorio».
◗ FINALE
Poteva avere conseguenze ben
peggiori l’incendio divampato
nella siepe di una villetta di via
Rossini se non fosse stato per
uno dei proprietari di casa che,
dopo essersi accorto del fumo,
è intervenuto con l’acqua del
pozzo per spegnere le fiamme.
Il rogo è divampato nel pomeriggio quando gli studenti del liceo sono usciti dalle lezioni e si
sono portati nel parcheggio e
in attesa della corriera. Qualcuno ha pensato di bruciare alcune foglie secche per poi andarsene. Le fiamme si sono poi
estese ad una decina di piante,
ma il rapido intervento ha evitato guai maggiori.
30
Vignola ❖ Castelfranco ❖ Valle Panaro
GAZZETTA VENERDÌ 2 MARZO 2012
Il Comune: «Più risorse
per i servizi agli anziani»
Castelfranco. Il sindaco: «Abbiamo destinato altri 100mila euro per i tre centri»
«Vogliamo ridurre le spese per la pulizia ed esternalizzare la mensa»
◗ CASTELFRANCO
Auto contro tir:
un ferito
a Castelvetro
Un uomo rimasto incastrato
tra le lamiere della sua Fiat
Punto ricoverato in ospedale
per le ferite riportate dopo lo
scontro frontale contro un
camion. Erano da poco passate
le 14 quando la Punto, che
viaggiava verso Spilamberto, si
è schiantata contro un camion
che transitava in via per
Spilamberto, diretto verso
Castelnuovo. Il traffico si è
subito bloccato ed è rimasto
fermo per oltre due ore. Sul
posto si sono portati gli agenti
della municipale dell’Unione
che hanno effettuato i rilievi e
dovranno ricostruire la
dinamica che ha visto coinvolto
il 35enne sassolese. È invece
toccato ai vigili del fuoco
estrarlo dalle lamiere. Anche il
camion è risultato danneggiato
ed è stato trainato in officina.
Il Comune aumenterà nel 2012
gli investimenti sugli anziani.
Parola del sindaco, Stefano Reggianini, che prendendo spunto
dalle polemiche sollevate in
questi giorni dall’ opposizione e
da alcuni familiari degli anziani
seguiti dalle strutture del distretto sanitario, ha colto l’occasione per fare il punto della situazione su ciò che l’amministrazione intende fare per la fascia
sensibile.
«Nel 2012 – spiega il primo cittadino – non solo non ridurremo i posti disponibili, ma aumenteremo di 100mila euro le
risorse destinate all’assistenza
agli ospiti nella residenza sanitaria assistenziale, nella casa protetta e nel centro diurno. Come
abbiamo spiegato e come quasi
tutti i familiari (degli anziani)
hanno capito benissimo, a causa soprattutto dei tagli nazionali
nei trasferimenti, ma anche del
miglioramento della situazione
sanitaria degli anziani, la Regione ha diminuito il finanziamento alle nostre strutture. Ma i servizi per le persone sono e rimangono, anche in questa difficile
La casa protetta: il Comune stanzierà 100mila euro per gli anziani
situazione, una nostra priorità.
Perciò abbiamo scelto di destinare alle strutture per gli anziani 100mila euro in più dell’anno
scorso. In tal modo abbiamo
sopperito, almeno in parte, ai tagli delle risorse arrivate a Castelfranco. Non solo: abbiamo scelto di ridurre le spese per la pulizia degli uffici e di esternalizzare la mensa, proprio per non incidere, se non in minima parte,
sull’assistenza ai singoli ospiti
che, in termini temporali, diminuirà solo del 4%, a fronte anche di un miglioramento delle
condizioni di salute. Credo sia
chiaro a tutti che di più i Comuni non potevano fare. Nei prossimi mesi proseguiremo su questa strada, per ridurre ancora i
costi amministrativi, in modo
da liberare risorse da destinare
ai servizi diretti».
(m.ped.)
Atto vandalico: Guarro e il Pdl:
incendiate
«Basta tagli
due macchine all’ospedale»
◗ CASTELFRANCO
◗ VIGNOLA
Un atto vandalico fine a se stesso. Oppure un gesto isolato di
ritorsione, nei confronti della
proprietaria di una delle due
vetture. È ancora al vaglio degli
inquirenti l’indagine relativa
all’incendio di due automobili,
avvenuta mercoledì notte nel
parcheggio della discoteca Kiwi
di Piumazzo. Nel locale, come
ogni mercoledì sera, stava andando in scena
la serata dedicata al liscio:
un appuntamento che riscuote molto
successo. Mentre in discoteca
ci si dava alle
L’ingresso
danze, verso le
del Kiwi
23 alcuni ignoti hanno appiccato il fuoco ad
una Fiat Panda bianca, parcheggiata nei pressi dell’entrata sul
retro del locale. Sul posto sono
intervenuti i vigili del fuoco di
Modena e i carabinieri. Gli inquirenti hanno subito escluso
ipotesi legate ad atti intimidatori della criminalità organizzata.
Le fiamme, divampate dalla
parte anteriore dell’automobile, ben presto si sono estese anche alla vettura parcheggiata affianco, danneggiandola leggermente. Completamente distrutta, invece, la Panda, di cui è rimasto incolume solo lo sportello posteriore del portabagagli.
«Basta tagliare i servizi all’ospedale». Inizia con questa invocazione la mozione che Antonio
Guarro, consigliere Pdl, ha presentato per il consiglio comunale di martedì. «Poco tempo
fa - denuncia Guarro - la direzione dell’ospedale ha deciso
di chiudere lo sportello Cassa
per i pagamenti in contanti o
con bancomat, sostituendolo
con casse automatiche». Questo fatto, secondo il consigliere
Pdl, può sviluppare diversi problemi. «Innanzitutto – denuncia - se le casse automatiche
non funzionassero, cosa che
succede frequentemente, come si effettueranno i pagamenti? Cosa succederà a quelle persone che non riescono ad effettuare il pagamento? Non potranno fare le visite o i prelievi?
In secondo luogo, un altro problema potrà essere dato
dall’aumento dei “furbetti”,
che dichiarando il mal funzionamento delle casse, ometteranno il pagamento della prestazione. Visto poi che l’ospedale è frequentato anche da
persone anziane spesso con
difficoltà motorie e sole, come
faranno? Si continuano a demolire servizi utili, mentre crescono gli stipendi dei dirigenti.
Questi, tra l’altro, spesso sono
solo dei tecnici e non sono medici che vivono in prima linea
la sanità vera».
(m.ped.)
Pavullo ❖ Serramazzoni ❖ Appennino
VENERDÌ 2 MARZO 2012 GAZZETTA
Una class action contro
il Comune di Zocca
Il Codacons: «Oltre agli oneri pagati e poi spariti dalle casse del municipio
abbiamo anche sospetti per mancati controlli su evidenti abusi edilizi»
di Francesco Seghedoni
◗ ZOCCA
Anche gli abusi edilizi. Non bastavano i casi di cittadini che
avevano pagato gli oneri di urbanizzazione, spesso in contanti, al tecnico comunale Sergio Leonelli e che avevano ricevuto l'autorizzazione a costruire. Adesso pare che alcune delle licenze rilasciate dal Comune di Zocca fra il 1998 e il 2008
non siano state proprio seguite alla lettera dagli intestatari.
Vale a dire che potrebbero esserci casi in cui si è costruito oltre, o comunque in maniera
difforme da quanto recitavano
le autorizzazioni. E il Codacons, già in prima linea per tutelare i cittadini ai quali è stato
richiesto di pagare nuovamente gli oneri, poiché quelli già
versati a Leonelli sono spariti
chissà dove, accusa dei mancati controlli gli amministratori
che hanno governato Zocca
nel passato. «Le notizie di possibili abusi edilizi stimolano ulteriori ed inquietanti interrogativi- spiega il vicepresidente
regionale
dell'associazione
dei consumatori: perché i citta-
L’ingresso del municipio di Zocca
dini sono stati costretti per anni a pagare le tasse, anche per
sostenere l'amministrazione,
quando alla luce di eventuali
abusi non solo nessuno controllava certe entrate, e soprattutto certe uscite, ma ancor
peggio non si facevano gli accertamenti per verificare che
quanto si stava edificando avvenisse nel rispetto delle licenze? Come può essere priva di
responsabilità una gestione
che ha impedito accadessero
fatti illeciti? Per quello che è
successo - precisa Galli - non
può che esserci indignazione e
la speranza che i cittadini one-
sti, quelli che non hanno opere abusive da nascondere nell'
armadio e che hanno pagato
sempre tutto quello che c'era
da pagare, si ribellino a questo
stato di fatto e trovino il coraggio di agire contro a chi li ha
danneggiati. Se i soldi delle licenze fossero entrati regolarmente nelle casse comunali,
infatti, di certo non sarebbe
stato necessario ricorrere alle
anticipazioni di cassa indebitandosi con le banche. Debito
che costerà degli interessi che
pagheranno i cittadini; ma noi
diciamo che chi ha sbagliato
deve pagare con il proprio portafoglio e non con i soldi della
collettività. Per tale ragione annuncia Galli- il Codacons
ha deciso di dare il via ad una
sorta di Class Action alla quale
potranno aderire tutti i cittadini di Zocca che ritengono di essere stati danneggiati. Agiremo nei confronti del portafoglio personale di chi doveva
controllare e non lo ha fatto ed
invieremo un esposto alla Corte dei Conti perché indaghi sul
comportamento degli amministratori che si sono succeduti
nel passato».
31
Serra: la mamma dello studente arrestato:
«Siamo scossi, ma non è uno spacciatore»
«Ero stata al mattino a scuola a
Serra, per pagare una retta di 500
euro per mio figlio. Se la scuola
sospettava di questi ragazzi, al
punto da avvisare i carabinieri,
penso che anche noi genitori
avessimo il diritto di essere
informati. Specie considerando che
qualche tempo fa mi hanno
chiamato per dirmi che mio figlio
aveva i capelli lunghi e non poteva
entrare, tanto che ho dovuto fare
un fax per consentirgli di andare da
un barbiere. Così, quando lunedì pomeriggio ho ricevuto la telefonata
che mi parlava di un arresto, ci sono rimasta ovviamente molto male».
Queste le parole della mamma del 19enne modenese che ha trascorso
alcune ore in carcere, dopo che i cani antidroga hanno scovato nel suo
armadietto, nella stanza dello Ial, 7 dosi di marijuana. Sufficienti in base
alla discussa legge 309 del 1990 (articoli 73 comma uno e 80 lettera g,
aggravante legata al pericolo di spaccio in una scuola) per rendere
obbligatorio un arresto. È noto che, in base all’articolo 73 comma 5,
trattandosi di “lieve entità”, la procura di Modena ha ritenuto invece di
non convalidare l’arresto. A differenza di quanto ha fatto la Procura
minorile di Bologna, con il 17enne arrestato sempre lunedì (5 dosi di
hascisc) nella stessa scuola. Entrambi gli studenti (così come gli altri 8
segnalati alla Prefettura quali consumatori) sono comunque stati
rilasciati, anche se le indagini dei carabinieri proseguono.
«È molto scosso - prosegue la mamma del 19enne- divenendo
maggiorenne, mi aveva confessato che fumava le sigarette. Non avrei
mai immaginato... Nè sospettavo il resto, anche se, conoscendo mio
figlio, mi sento di escludere categoricamente che sia uno spacciatore,
come è stato bollato. Con lui ci siamo parlati chiaro: ha ammesso di
avere acquistato quelle palline, grazie a suoi piccoli risparmi, e abbiamo
condiviso che ci ha rimesso lui, ma in un contesto sociale ben più grave e
diffuso di consumo di queste e altre sostanze. Siamo stati tutti ragazzi,
ragazzini. Da mamma penso meritasse una severa ramanzina, prima di
passarlo da delinquente. Ora non so che faremo, sono ovviamente
preoccupata e sfiduciata».
I genitori di tutti e dieci i ragazzi saranno domani a scuola (nella foto),
per incontrare il direttore che comunicherà loro i provvedimenti
disciplinari. I due “arrestati” sono già stati sospesi, ma la scuola ha
promesso comprensione pur nel rigore.
Alberto Setti ([email protected])
TURISMO. RESTA IL SOSTEGNO
La Provincia ha deciso:
esce dalle Valli del Cimone
La decisione, già annunciata
da alcuni mesi, è stata approvata dal Consiglio provinciale:
la Provincia, pur continuando
a sostenerne i progetti, esce
dal Consorzio di promo-commercializzazione turistica 'Valli del Cimone. La delibera è stata approvata con il voto favorevole di Pd, Idv, gruppo misto e
Udc. Il Pdl non ha partecipato
al voto, mentre la Lega Nord si
è astenuta. A spiegare le ragioni della scelta è Mario Galli, assessore provinciale alla promozione del territorio e vice
presidente dell'ente di viale
Martiri: «Si tratta di un'uscita
“tecnica”, già annunciata lo
scorso autunno, che ha lo scopo di evitare situazioni di possibili conflitti di interesse in
quanto il Consorzio Valli del
Cimone amplierà la propria attività attivando una vera e propria agenzia viaggi, un settore
dove la Provincia ha un ruolo
di autorizzazione e controllo.
L'obiettivo del Consorzio è
quello di aumentare l'efficacia
nella vendita di pacchetti di
viaggio e soggiorno nell'Appennino modenese, senza dover ricorrere a operatori esterni» .Il capogruppo del Pdl Dante Mazzi ha motivato la non
partecipazione al voto con
una questione di forma e sostanza: «Lo Statuto del Consorzio stabilisce che anche i consorziati receduti sono responsabili per tutte le spese sostenute dall'ente fino alla data del
recesso - spiega - e dunque,
non essendo ancora stato approvato il bilancio, non conosco queste spese e quindi non
voglio essere responsabile di
una situazione che ignoro». Il
Consorzio Valli del Cimone ha
tra i propri associati 18 enti
pubblici, che rappresentano il
29% della compagine sociale,
fra cui la maggioranza dei Comuni dell'appennino modenese. Tra i soci privati, che detengono il 71% delle quote, figurano molti alberghi del territorio, ristoranti, attività di servizio al turismo nonché le associazioni di categoria. Presidente dell'ente è il fananese Daniele Sargenti, che commenta così la scelta della Provincia: «Si
tratta un passaggio tecnico
che non avrà ripercussioni
sull'assetto del Consorzio anche perchè continuerà il positivo rapporto con il sistema turistico regionale».
(f.s.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
PAVULLO
Servizi comunali:
come risparmiare
unendo le forze
◗ PAVULLO
“Gestioni associate: un obbligo legislativo, una sfida per le
autonomie locali del Frignano”: è questo il tema del convegno organizzato per oggi dal
sindacato funzione pubblica
Cgil presso la sede della Comunità Montana. La tavola rotonda affronta temi generali e
scelte strategiche che le amministrazioni comunali dovranno compiere in futuro per cercare di risparmiare nei servizi
e mantenere nello stesso tempo alta la qualità. Inizio fissato
alle 15.
(f.d.)