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GIOCO D’AZZARDO BARI
31 ottobre
GIOCO D’AZZARDO – ALLARME
«Non porta più i soldi in tasca. Neanche un centesimo. La benzina? Andiamo a farla
insieme».Maria (nome di fantasia), cinquant’anni, venti di matrimonio, quattro figli e un marito fino
a poco tempo fa affetto da «gambling», un inglesismo per etichettare la dipendenza dal gioco. Lui,
accartocciato sulle macchinette mangia soldi. Eppure il gioco d’azzardo si può combattere. Il
merito è di un’associazione gratuita di auto aiuto dislocata su più sedi a livello nazionale, tra cui
Bari Una manna dal cielo in cui uomini e donne colpiti dalla malattia si autogestiscono,
condividendo esperienze e speranze. L’intento del gruppo è di trasformare quanti chiedono aiuto in
persone in grado di fornirlo».
30 novembre
INDEBITATO PER I VIDEOPOKER SIMULA FURTO
Dramma del gioco a Conversano. Questa volta la dipendenza alle macchinette succhia-soldi ha
colpito un operaio di 32 anni del posto, lavoratore occasionale che riteneva di poter risolvere i suoi
problemi al video-poker. Caduto nel vizio, infatti, dopo qualche vincita aveva preso a giocare con
assiduità giocandosi tutto, anche i soldi che gli avevano prestato per pagare le bollette. Rimasto «in
bolletta», l’uomo ha così pensato di nascondere ai suoi familiari le sue ultime perdite, giustificando
la scomparsa di 3mila euro e di alcuni gioielli dalla cassaforte di casa con un furto messo a segno da
due uomini. La moglie non gli ha creduto: ha sporto denuncia ai Carabinieri, ai quali l’uomo, dando
sfoggio della sua fantasia, ha detto che alcuni ladri l’altra sera si sarebbero introdotti nella sua
abitazione e avrebbero portato via denaro e oro. Ma i carabinieri della stazione non hanno mangiato
la foglia e lo hanno denunciato per simulazione di reato.
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