Carta d`identità - Comune di Trieste

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Carta d`identità - Comune di Trieste
SPAZIO GIOCO
“DI VIA CURIEL”
INDIRIZZO: VIA CURIEL, 2
TELEFONO: 040 814346
A) PRESENTAZIONE DEL SERVIZIO
1.TIPOLOGIA DEL SERVIZIO (artt. 3, 4, 5 L.R. n. 20/2005)
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Servizio integrativo – spazio gioco
Lo spazio gioco “di via Curiel” ha una collocazione particolare, si trova all’interno del Polo
Infanzia “Tre Casette” nel rione di Borgo San Sergio, dove sono anche presenti il nido
“Colibrì” e la scuola dell’infanzia “Tre Casette”
2. QUANDO E COME E’ NATO IL SERVIZIO
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Lo Spazio gioco nasce nell’anno scolastico 2006/2007 come risposta alle molteplici esigenze
di flessibilità dei servizi espresse dalle famiglie, in funzione delle mutate situazioni sociali e
lavorative
3. SOGGETTO GESTORE DEL SERVIZIO (art. 6 L.R. n. 20/2005)
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Comune di Trieste
4. TIPOLOGIA DI UTENZA
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La struttura è rivolta a bambini di età compresa tra i 18 e i 36 mesi ed offre un orario di
apertura dalle 7.45 alle 12.45 senza limiti per l’entrata e l’uscita. Ciò permette ai genitori di
usufruire del servizio con grande flessibilità
Non è prevista l’erogazione dei pasti e non è previsto il momento del sonno
5. CIRCOSCRIZIONE DI APPARTENENZA DEL SERVIZIO
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Circoscrizione 7 – Servola, Chiarbola, Valmaura, Borgo San Sergio
6. DISTRETTO SANITARIO TERRITORIALMENTE COMPETENTE
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Distretto 3 - via Valmaura, 59
7. UNITA’ OPERATIVA TERRITORIALE DEL SERVIZIO SOCIALE COMUNALE
COMPETENTE
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U.O.T. 2 – Ufficio Territoriale n. 4 – via Roncheto, 77
8. OBIETTIVI (I 4 PRINCIPALI) DEL SERVIZIO
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La finalità principale è quella di contribuire ad uno sviluppo psico-fisico armonioso dei
bambini e delle bambine, in collaborazione con le famiglie, in particolare con l’obiettivo di:
o predisporre contesti e situazioni educative che facilitino e favoriscano la loro crescita
o stimolare lo sviluppo dell’autonomia personale, motoria ed affettiva, delle capacità
espressive in generale ed in particolare di quelle linguistiche
o costruire e consolidare l’identità personale
o costruire contesti e situazioni per attivare percorsi di supporto alla genitorialità
rivolti alle famiglie
Tali obiettivi vengono perseguiti tenendo in considerazione le caratteristiche personali di
ciascun bambino, le singole esigenze, il contesto familiare di provenienza ed in quest’ottica
viene condiviso ed elaborato il progetto dello spazio gioco, la programmazione delle attività
e dei percorsi specifici che sono il prodotto di un continuo lavoro di elaborazione,
confronto, verifica, apporto individuale e di équipe degli educatori
L’idea di bambino che il gruppo di operatori condivide è quella di un bambino competente
attivo, co-costruttore del proprio percorso formativo all’interno
B) ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO
1. PERSONE
Quanti bambini al massimo possono essere accolti presso il servizio
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7 bambini
Di quale fascia d’età
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Dai 18 ai 36 mesi
Quanti educatori lavorano nel servizio
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1 educatore
Il coordinatore è individuato all’interno del personale educativo
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No
Quanti operatori sono addetti ai servizi generali
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Nell’orario dell’apertura è presente 1 operatore. Dalle ore 12.45 alle ore 14.30 vengono
effettuate le pulizie dal personale d'appoggio comunale
Tempi e modalità di svolgimento delle riunioni del personale
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Una volta al mese tutti: personale educativo del nido e dello spazio gioco e personale
d’appoggio
All’occorrenza solo personale educativo dello spazio gioco
Incontri di continuità con la scuola dell’infanzia
Eventuali incontri con il Distretto Sanitario
Eventuali incontri con le Assistenti sociali
2. GRUPPO – SEZIONE
Modalità organizzative scelte per la suddivisione in gruppi – sezione
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Il gruppo è misto, sono diverse le competenze e le abilità. Sono previsti e programmati
percorsi specifici tenendo conto delle diverse abilità ed interessi
Si favorisce lo sviluppo delle relazioni tra i bambini e tra i bambini e gli adulti
E’ prevista l’organizzazione di piccoli gruppi educativi trasversali
3. ORGANIZZAZIONE E UTILIZZO DEGLI SPAZI
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Gli spazi e i materiali rivestono un’importanza fondamentale per i bambini, per le potenzialità
di sviluppo che possono offrire. I bambini necessitano di spazi e di luoghi che abbiano
caratteristiche contenitive ed evolutive, spazi riconoscibili, chiari, spazi stabili e flessibili, spazi
isolati e pubblici, privati e condivisi, spazi personali e del gruppo di bambini; inoltre, questi
spazi devono essere allestiti e avere materiali che permettano ai bambini di poter sviluppare
ogni aspetto cognitivo, motorio, comunicativo ed emotivo
Gli spazi e i materiali debbono essere in gran parte accessibili direttamente dai bambini. Gli
spazi debbono raccogliere elementi che rendano esplicito il percorso formativo-evolutivo
che il bambino compie all’interno dello spazio gioco, sia per il bambino che per la famiglia
E’ previsto che a fine attività e giornata i bambini partecipino attivamente al riordino degli
spazi tenendo conto delle capacità acquisite da ognuno
Sono presenti degli spazi personalizzati: ogni bambino dispone di un armadietto con nome,
foto e contrassegno dove può riporre i propri oggetti
4. RELAZIONE ADULTO/BAMBINO
Che tipo di rapporto educatore/bambino (educatore di riferimento, più educatori,
tutto il personale …)
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Il personale che vi opera è così composto ed organizzato:
o un’educatrice in servizio 5 ore al giorno dalle 7.45 alle 12.45
o coordinatrice per tutti i tre servizi del Polo (Nido Colibrì, scuola Infanzia Tre
Casette)
o personale d’appoggio: a rotazione il personale del nido e, nel bisogno immediato,
il personale della scuola dell’infanzia
Le educatrici sono supportate in caso di assenza improvvisa, dal personale del nido, che si
fa carico del gruppo dei bambini sino all’arrivo del personale supplente
Che tipo di inserimento (individuale, di gruppo, quanti bambini per volta …)
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L’inserimento del bambino è un momento particolarmente delicato e significativo
poiché, nella maggior parte dei casi, per la prima volta entra a far parte di una realtà
sociale e relazionale diversa da quella della sua famiglia. Si tratta di un’esperienza
emotivamente significativa e complessa sia per il bambino che per la famiglia
L’inserimento è un periodo di tempo necessario a bambini, genitori ed educatori per
conoscersi ed entrare in relazione. Instaurare una buona relazione è un passaggio
indispensabile per favorire un sereno inizio della vita dei bambini allo spazio gioco, che
rappresenta per loro la prima esperienza fuori dal contesto familiare o comunque da un
contesto conosciuto
Durante le prime due settimane di frequenza allo spazio gioco, genitori e bambini
saranno presenti assieme per facilitare l’instaurarsi di una relazione di fiducia tra le
persone e di familiarità con l’ambiente. Per gli educatori, le famiglie sono il tramite
necessario per conoscere il bambino, le sue abitudini, le sue particolarità, poiché ogni
bimbo è una storia a sé in quanto individuo unico e irripetibile. Chi è più adatto ad
accompagnare i bambini in questa nuova esperienza se non un adulto significativo per
loro? I bambini, rassicurati dalla presenza del proprio genitore o di un adulto familiare,
esplorano, conoscono e si inseriscono con maggior tranquillità nel nuovo ambiente, con
le educatrici e gli altri bambini
5. ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA TIPO
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L’orario di apertura dello spazio gioco va dalle 7.45 alle 12.45
Dalle 9.30 alle 10.00 i bambini consumano la merenda
Dalle 10.00 alle 12.00 vengono proposte attività specifiche (pittura, manipolazione,
drammatizzazione, attività musicale) che richiedono una certa preparazione, un certo
tempo, una concentrazione specifica da parte dei bambini
Dalle 12.00 alle 12.45 inizia quello che può essere definito l’orario di uscita. Vengono
proposti giochi più tranquilli, letture facili, gioco libero, canzoncine
I bambini si congedano
C) RAPPORTI CON LE FAMIGLIE E L’ESTERNO
1. MODALITA’ DI CONDIVISIONE DEL PROGETTO EDUCATIVO CON LE
FAMIGLIE
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Concretizzare una relazione di qualità con le famiglie è una condizione necessaria
all’interno dello spazio gioco, data la necessità di stabilire una stretta collaborazione con
i genitori finalizzata a garantire l’omogeneità e la condivisione dell’esperienza allo spazio
gioco
Primo colloquio è previsto nei primi giorni di frequenza, possibilmente con la
presenza di entrambi i genitori
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Secondo colloquio è previsto nella quarta settimana di frequenza per avere un
momento privilegiato dove scambiarsi impressioni, emozioni, problemi, perplessità
sull’ambientamento con il nuovo gruppo di bambini. I colloqui vengono proposti a casa
del bambino, lasciando comunque libertà al genitore di scegliere di farli allo spazio gioco
 Colloqui individualizzati: la finalità di tali incontri è di fornire alle famiglie notizie
sullo sviluppo del proprio bambino, che non possono essere chiarite durante lo
scambio di informazioni quotidiane. L’educatore è disponibile per dei colloqui con le
famiglie tutti i giorni previo appuntamento. Ad ogni famiglia è consigliato di fare almeno
un incontro durante l’anno, oltre ai primi due, sottolineando come questo strumento
sia molto importante anche per il personale educativo per scambiare impressioni,
opinioni, raccogliere informazioni sul bimbo a casa. Ovviamente il personale educativo
offre la propria disponibilità in qualsiasi momento un genitore necessiti di un colloquio
personale, riservandosi di richiederlo nel caso in cui anche il personale abbia necessità
di incontrarsi con la famiglia per parlare del bimbo. Tutti i colloqui vengono verbalizzati
su un modulo predisposto all’inizio dell’anno
 Scambio informale di comunicazioni tra gli educatori e le famiglie avviene
quotidianamente, all’entrata e all’uscita per informazioni urgenti ed essenziali
 Riunioni informative: gli incontri sono rivolti a tutti i genitori. L’incontro di
novembre prevede:
o una verifica degli ambientamenti, descrizione dell’assetto del gruppo, la
presentazione e la condivisione del progetto educativo
 Riunioni a tema: questo incontro prevede la discussione assieme a tutti i genitori di
un argomento che riguarda la fascia 0-3 eventualmente proposto dai genitori o dal
personale educativo. Una volta stabilito l’argomento il personale educativo ricerca e si
documenta sullo stesso. Ai genitori viene rivolto un invito insieme alle informazioni
raccolte, a riflessioni, ad articoli di giornale o pagine tratte da qualche testo sul tema
scelto. All’incontro partecipano almeno un educatore e il coordinatore
 Allo spazio gioco non è prevista l’istituzione di organi di gestione sociale come al nido.
Ciò nonostante sin dall’inizio dell’anno si sono condivisi, costruiti e proposti degli
strumenti quali:
o prima assemblea dei genitori nuovi a giugno e ad agosto per programmare gli
inserimenti
o assemblea generale
o situazioni informali (festa ed eventi legati al progetto educativo, laboratori, gite,
ecc…)
2. ALTRE MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE
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Attività laboratoriali, sociali, ludiche, uscite, mediazione culturale
Feste e laboratori in occasione di festività ed eventi
Laboratori a tema con le famiglie
Presenza allo spazio gioco: una giornata allo spazio gioco
3. MODALITA’ DI DOCUMENTAZIONE DELLE ATTIVITA’ E DI COMUNICAZIONE
ALLE FAMIGLIE
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I laboratori sono momenti in cui genitori e bambini o anche solo genitori si trovano per
creare degli oggetti da utilizzare allo spazio gioco. L’obiettivo è di:
o coinvolgere le famiglie nelle attività dello spazio gioco
o costruire tracce per i bambini di percorsi
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Giornata dei diritti dell’infanzia: 20 novembre
Laboratori con i genitori Natale e Carnevale
Feste programmate
Feste di compleanno: i bambini festeggiano insieme ai compagni la ricorrenza del
loro compleanno, portando una torta confezionata da casa con candeline. La festa viene
proposta al mattino
Festa dei nonni: in maggio dalle 9.00 alle 12.45 i nonni vengono invitati per vivere
insieme una mattinata ricca di vecchie storie, canzoni e giochi proposti da loro
Giornata del genitore allo spazio gioco: dal mese di febbraio al mese di maggio
vengono organizzate le giornate in cui i genitori possono partecipare alla vita dello
spazio gioco e diventarne protagonisti per un giorno
I nonni raccontano: valorizzare la figura dei nonni come depositari della storia
familiare è ciò che ha ispirato questa iniziativa. L’idea è quella di invitare i nonni con gli
album di famiglia a raccontare la storia della loro famiglia di come erano da piccoli le
mamme e i papà
Festa di fine anno: programmata per giugno . È’ un’occasione per salutarsi prima delle
vacanze estive, salutare coloro che andranno alla scuola dell’infanzia, ripercorrere
allegramente l’anno trascorso insieme