il produttore la vinificazione il progetto

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il produttore la vinificazione il progetto
ciek_alladium09
19-02-2009
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LA VINIFICAZIONE
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IL PRODUTTORE
premesse per la realizzazione di vini molto apprezzati. I vitigni
coltivati sono quelli autoctoni: l’Erbaluce, il Barbera, il Nebbiolo
ed il Neretto di San Giorgio, vera e propria rarità enologica.
Fiore all’occhiello della produzione è lo Spumante Brut San
Giorgio, creazione di Remo Falconieri, recentemente insignito
del Dipoma di Merito al 6° Concorso Nazionale “Spumanti
d’Italia”. Altro prodotto di grande pregio é il passito Alladium,
ottenuto da uve Erbaluce provenienti dal vigneto Runc. È doveroso inoltre menzionare l’Erbaluce di Caluso ed il cru Misobolo,
ottenuto dal vigneto omonimo situato in San Giorgio Canavese.
E infine l’Erbaluce di Caluso T ed il Cieck Rosso Canavese DOC,
vini che, grazie all’utilizzo misurato ed accorto dei carati in
rovere, si distinguono per armonia e personalità.
I grappoli migliori di Erbaluce vengono selezionati, raccolti
manualmente e appesi uno ad uno in appositi locali aerati, dove
restano ad appassire fino alla prima decade di marzo. Durante i
mesi invernali i grappoli vengono tenuti sotto controllo e mondati. Intorno a febbraio compaiono i primi acini attaccati dalla
muffa nobile. A marzo gli acini vengono “schiccati” a mano, uno
ad uno, e poi torchiati. Il mosto ottenuto viene posto a decantare in una vasca d’acciaio e successivamente avviato alla fermentazione, che prosegue fino al travaso in botti di legno, nel mese
di giugno.L’invecchiamento in botte dura circa tre anni.Trascorso
un ulteriore anno di invecchiamento in bottiglia, il passito
Alladium è finalmente pronto per la vendita.
COLLOCAZIONE L’Azienda Agricola CIECK si estende su
16 etteri di vigneto, nei Comuni di Agliè, Cuceglio e San Giorgio
Canavese, in provincia di Torino, nel cuore delle colline del
Canavese.
I terreni, situati su colline moreniche, hanno natura sabbioso ciottolosa; i vigneti coltivati a Erbaluce hanno un impianto a
pergola, mentre per la coltivazione dei vitigni a bacca rossa si è
scelto un impianto a spalliera. Il clima è di tipo continentale.
IL PROGETTO
Guarda l’intervista al Produttore su w w w. v i n o p a r l a n t e . i t
PROFILO L’Azienda Agricola Cieck nacque nel 1985, quando
Lodovico Bardesono e Remo Falconieri, appartenenti a famiglie
di vignaioli e produttori di vino fin dal 1700, decisero di unire i
loro vigneti e la loro esperienza, seguiti, dal 1990, da Domenico
Caretto. La cura meticolosa dei vigneti, volta al contenimento
delle rese di produzione, la preziosa consulenza della facoltà
di Agraria dell’Università degli Studi di Torino e la grande professionalità dell’enologo Gianfranco Cordero sono state le
il vino italiano si racconta
VINO PARLANTE® è un marchio
che identifica una selezione di vini
di qualità realizzati da produttori scelti
per il corretto rapporto qualità prezzo, per
l’impegno nella valorizzazione del territorio e per la volontà
di raccontarsi ai consumatori.
a cura di
in collaborazione con
Cooperativa di ricerca vitivinicola convenzionata
con il Dipartimento di Produzione Vegetale
dell’Università degli Studi di Milano.
Associazione impegnata nella diffusione della
cultura del vino attraverso una costante attività
didattica rivolta ad appassionati e professionisti.
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in Sintesi
n insolito vino dolce, ricavato da un raro
vitigno autoctono piemontese a bacca bianca, l’Erbaluce, capace di esprimersi altrettanto bene nelle versioni ferme, spumantizzate e,
per l’appunto, passite. Da notare i suoi intriganti
profumi di confettura, frutta disidratata, tamarindo
e spezie dolci, che, uniti alla fresca acidità, fanno di
questo vino un ottimo compagno per dessert ricchi
e cremosi, cioccolato bianco e, soprattutto, formaggi erborinati. A proporcelo, una piccola azienda
agricola di Agliè (TO), nel cuore del Canavese, condotta con passione e competenza dalle famiglie
Bardesono, Falconieri e Caretto, attiva dalla metà
degli anni ’80 nella valorizzazione delle varietà di
uve locali. Buona degustazione!
U
LE MIE IMPRESSIONI
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IL VINO
A TAVOLA
IL VITIGNO
VISTA Versandolo nel bicchiere si noterà la sua
grande densità e ricchezza glicerica per concentrazione e alto residuo di zuccheri; ha un colore
ambrato caldo ed avvolgente con bagliori quasi
dorati e riflessi persino aranciati, che donano
incanto ed eleganza.
ABBINAMENTI
Accompagnerà i dessert ricchi e cremosi, i dolci al cucchiaio
anche a base di cioccolato bianco o al latte e sarà un ottimo
vino da meditazione, da bere per sé solo; impareggiabile, poi,
nell’abbinarsi ai Formaggi erborinati, creando un delizioso contrasto di gusti dolci e piccanti.
OLFATTO Intenso e vasto ventaglio di aromi da
appassimento con la confettura di pesca, la cotognata, un leggero accenno di fico secco, ma anche
un poco di dattero e tamarindo. Fanno capolino
persino gli agrumi canditi che ricordano solarità e
splendore, mentre una folta teoria di spezie dolci porta le tipiche
note di pasticceria, con un insieme di vaniglia e cannella.
SERVIZIO
Stappare accuratamente la bottiglia e servire ben freddo in
calici a tulipano di media capacità; è un vino che ha bisogno di
bassa temperatura per far emergere nettamente il morbido floreale, altrimenti ingabbiato dalla
dolcezza del residuo zuccherino,
quindi 8-10° C, non di più.
GUSTO Bella dolcezza che ricorda immediatamente la confettura di pesca, il miele, i canditi ed il tamarindo, ma con in più un
netto ricordo di petali di rosa appassita.L’insieme è quindi molto
elegante, composito ed equilibrato per il perfetto rapporto tra
zucchero residuo, acidità e tannicità: Quest’ultima si avverte
bene verso la fine della degustazione e apre ad un finale decisamente dolce e morbido, ma solido e consistente.
foto Enrico Formica
CONSERVAZIONE
Sarà capace di resistere a lungo in
una buona cantina e potrà anche
essere conservato in ambiente
domestico, lontano dalle fonti di
calore, per oltre 10 anni.
Scopri gli approfondimenti sul sito w w w. v i n o p a r l a n t e . i t
IL TERRITORIO
ETIMOLOGIA DEL NOME Il nome Erbaluce sembra derivare da alba lucente per la particolare brillantezza del colore
giallo verdastro della bacca. Colore che vira al rosa ambrato
quando l’uva è esposta al sole o quando è ben matura.
ORIGINI STORICHE
Questa varietà è stata oggetto di numerosi studi, tuttavia
le sue origini sono ancora
incerte. Secondo alcuni esso
è originario del basso
Monferrato, ma l’ipotesi che
provenga dal Canavese e
dalle zone prealpine gode di
maggior credito.
DIFFUSIONE Questo
vitigno è coltivato soprattutto nella provincia a nord di
Torino, nella zona viticola del Canavese, sulla Serra d’Ivrea e sui
colli attorno al lago di Viverone. Si può trovare anche nella provincia di Biella e nel Novarese, dove viene chiamato Greco.
Raramente si può incontrare anche in alcune zone del
Piemonte meridionale ed occidentale.
AMBIENTE
Il Canavese, terra d’origine
dell’Alladium, è una zona collinare
dall’antica tradizione viticola.
L’ambiente, particolarmente vocato alla coltivazione del vitigno
Erbaluce, gode di un clima rigido
d’inverno e caldo d’estate, con elevate escursioni termiche settembrine che creano le condizioni migliori per la maturazione dell’uva e per lo sviluppo dei suoi freschi profumi.
I terreni di origine morenica si sono formati durante le glaciazio-
ni preistoriche, ed
hanno una natura
sabbioso-ciottolosa.
STORIA Si ritiene
che già i Romani
ebbero modo di
apprezzare il vino
prodotto con le viti
locali, impiantate
probabilmente dagli
antichi Salassi.