La penisola brettone

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La penisola brettone
Pag. 3 — «L'UNITA»»
Domenica 26 ottobre 1952
SC'ENZA E
FILOSOFIA
me. filo conduttore
di LUCIO
E' noto ohe i libri di divulgazione scientifica hanno
un grandissimo successo, uu
vastissimo pubblico di lettori. Io credo che la ma^nioi
parte dei lettori di questo
genere di libri uun Bla spinto
alla lettura e allo studio da
un interesse « tecnico >. dalla curiosità di conoscere i
BÌngoli risultati dell'indagine
•cientifim e i metodi impiegati per raggiungerli,
ma
fiiuttosto da un interesse « fiosofioo ». dal desiderio di
conoscere le risposte che la
Bcien/n contemporanea dà ai
«grandi problemi >: la senesi dell'universo e il suo destino. le origini della vita, le
origini dell'uomo. K credo di
non sbagliare affermando clu
i libri di flit nitrii/inni» «cien
tifica destinati al maggiore
s u c c i s o di pubblico sono
quelli che cercano di fare il
unto su questi grandi proElemi.
Credo perciò che il titolo
dell'ultimo volume comparso
nella sene azzurra (scientifica) della < Universale Economica » n tirami un grande
pubblico. T.a scala della oiìa - Dalla
molecola
alla
mente umana (\) è un titolo
che promette la sintesi, in
non molte pugine, dì anello
che si sa sulla evoluzione della vita sulla terra In renltà
il suo autore, l'inelese A. Clown n«
Whvte
(recentemente
«•nmparM»), più che una sin
tesi ci dà un efficace scorcio
della evoluzione della specie
— nella parte centrale del libretto — vista c o m e evoluzione del sistema nervoso
Sono capitoli di grande interesso. ma non i più interessanti. in quanto — come l'autore osserva sin dall'inizio —
l'idea centrale: quella della
evoluzione delle specie, dello
sviluppo delle forme viventi
dalle forme più primitive su
su fino all'uomo, è un'idea
che si può considerare ormai
come definitivamente vittoriosa. « Gli echi della lunga e
vivace controversia sull'origine delle specie » (suscitata
dalla comparsa, nel
1850,
della Origine delle specie di
Darwin) « persistono tuttora
in qualche stravagante settore del mondo scientifico, ma
S biologi c h e si ostinano a
credere in una creazione speciale ci ricordano ormai quell o sparuto gruppo di eccentrici che si ostinano a sostenere che la terra è piatta >.
Questa idea centrale della
scienza moderna, l'idea di
evoluzione, è accettata da ta
lune correnti di pensiero s o lo entro determinati confini.
come evoluzione delle specie
animali. < Quando si giunge
alle domande: "Come
ha
avuto inizio la vita?" e "Io
che modo l'uomo ha acquisito le sue 'facoltà spirituali?" si afferma c h e la scienza non possa rispondervi; e
si finisce con l'invocare una
speciale creazione
all'inizio
della vita sulla terra, ed
un'altra quando l'uomo fu
innalzato al disopra degli
animali. A questi due grandi problemi ancora aperti: la
origine della vita e l'origine
della coscienza, della mente
umana, e soprattutto al secondo, sono dedicati i primi
e gli ultimi capitoli del libretto di Gowans
Whyte.
L'autore combatte vivacemente l'introduzione di entità
metafisiche, quali u n o € spirito > separato dal corpo.
e inquilino del cervello >, o
un < principio vitale finalistico che guida e controlla gli
organismi e la loro evoluzione >. Si tratta di enti c h e non
solo vengono introdotti arbitrariamente, senza
nessuna
ragione scientifica, sperimentale, razionale, ma che si sott r a r o n o per definizione
ad
ogni esperienza, ad ogni analisi scientifica: enti non solo
sconosciuti in linea di fatto.
ma inconoscibili
in linea di
principio.
•
Un analogo orientamento
noi ritroviamo (sa di un pian o di documentazione e di
ragionamento scientifico più
elevato) in uno s t u d i o di
estremo interesse di Giuseppe Montalenti sulle
Antiche
e moderne teorie
tultoritine
della Dita, pubblicato nell'ultimo numero di Società
(2).
Il Montalenti afferma infatti
che < si debbono respingere le
teorie c h e possiamo chiamare
metafisiche >; e include sotto
questa denominazione non s o
l o il mito de] soffio divino.
ma — più in generale — tutte le teorie c h e fanno ricorso
« a "forze", non più di esplicita derivazione _ divina, ma
immanenti
negli
organismi
stessi, trasmissibili attraverso
la generazione»: dagli « s p i
riti animali > di Cartesio ai
« fluidi sottili > di Lamarck
fino alla « forza vitale ». e
allV/an vi tal dei Bergson. Il
Montalenti
nega
carattere
scientifico a queste inotesi
metafisiche e chiama « teorie fisiche e scientifiche » sol o «quelle che si sforzano di
interriretare su basi scientìfic h e il nascimento di orca ni
smi viventi ad nn dato m o mento della vita della terra >. L'idea direttrice di queste teorie è quella della c o siddetta generazione
spontanea: « L a vita si sarebbe
formata.- nel corso
della
storia del nostro pianeta, per
una spontanea aggregazione
di sostanze non viventi, la
quale avrebbe acquistato la
proprietà della v i t a » . D o p o
LOMBARDO
Per la strada
RADICE
•.tano continuamente, più o
meno rapidamente», t d auriunge: « Al di là di questi
imiti, ciascuno è padroni di
ntrodurre la "••'lega ' ine"
!.c vinile: Dio, I agnostici
mo, il materialismo totale.
Ma se noi camuffiamo un atto di fede — deistico o atei
lieo che sia — da "6 ìncaMone" scientifica, introduciamo in sede di scienza criteri estranei al ragionamento
scientifico».
Queste
ultime
(formazioni del Montalenti
ci lasciano perplessi e dubbiosi. mpntre la linea g
••
le del suo discorso ci trova pienamente consenzienti
}unli concezioni
filosofiche
•ono e tranee alla scienza.
quali intrinseche ai suo svili ppo? O dovremo considerare ta scienza come un seni'ìlìte «appurare fatti», dai
quali non è lecito estrarre
un orientamento filosofico? A
qualche considerazione su taIl Montalenti afferi
. e ** li nroblemi dedicheremo un
nel tempo stesso che « il pro- orossimo articolo.
blema non è risolto >, eh
(tinnito dello scienziato è
(1) Prefazione di G. Monta« riconoscere con fra nel
i lenti. traduzione di V. Buffa.
« Guai a te te ti fai tagliare la barba prima che lo possa
L.
150
e precisione... i limiti del nocomprarmi
la volpe!... »
(21
Società,
a.
Vili,
n
3.
1952.
to verso l'ignoto... rhe si spo- L 400
il più ucctiruio vagito scieu
tifico di tale ipotesi. Montalenti cosi conclude: « Pugniamo dire... che si p'iò intenlere oggi, in linea tioriea, la
possibilità della generazioni
spontanea con una migliort
approssimazione e
maggior
rienre scientifico di quanto
non avvenìssp cinquanta an
ni or sono Si può pensar»
< he ad un H"*o momento della storia della terra, e forse
nncora netri. si originino molecole complesse, capaci d*
riprodursi rioò di s« rvire ri•Mide'lo o «lampo ner l.i co-trmionr di altre molectih
cimili P ennnei di mutare
cioè di ricnmh'narr sii stessi atomi in un edificio dì
-trottimi h""»frinente dìver
sa
l a selezione naturale' sarebbe il principio-enida che h.i
diretto l'evoluzione e il differenziamento de»li organi
smi >.
L E T T E R A I»A1,M>A F H A f t l l A
La penisola brettone
terra di rudi contrasti
3
Quando infuria la bufera - "Morto in mare,, - La natura
non è il solo nemico - Assemblea in un borgo di marinai
Le
Mezzogiorno di fuoco
Fred Zinneman è uno del
maggiormente dotati e coraggiósi
registi americani. I r a i suol film
si possono ricordare La iti lima
croce (tratto dal romanzo 'U
Anna Segherà), Atto di viuien^j.,
Teresa e 11 recente Uomini cne
ancora (chissà perchè?) non a
stato presentato a Roma non
ostante sia da oltre un anno
doppiato e proiettato in altee
citta d'Italia. Mezzogiorno
di
/uoco è un western, e 1 unione
si svolge in uno di quel paev.-tti
americani della fine dell uuo,
cento, con poche botteghe e poche tamlghe che si conoscono
tutte, con il giudice, lo acentfo,
la donna perduta ed il brutto
cefto. Kane, lo dcorlffo. si sta
posando e intende lanciare la
citta, quando giunge la notl/iu
che Miller, un bandito che e»Il
tece arrestare e condannare cinque anni fa. è stato graziato i^r
opera di certi politicanti della
citta. Kane decide di attenderò
il bandito, e nell'ora e mezzo di
tempo Che gli resta prima del
suo arrivo, va a chiedere la solidarietà degli abitanti della città.
Tutti gli rispondono di no,
per paura, per viltà, o perchè
debbono difendere Interessi costituiti. E Kane affronterà da
solo il bandito, in una città
deserta.
Il film è uno dei pio raglorntl
esenfyl di opera a tempo reale
Un'ora e mezzo dura la proiezione, un'ora e mezzo è il tempo
che lo sceriffo dese attendere
l'arrivo del bandito. Il tempo
reale è v alido In ogni momento
del Qlm, a tal punto che lo spettatore potrebbe seguire sul proprio orologio le fasi dell'attera.
Ciò contribuisce a dare all'opera
un eccezionale valore dal punto
di vista della sospensione drammatica, ed è questo il pres, o
maggiore del film.
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE ;igantesca vacca, nascosta, nel- americani del come egli avrebbe
a nebbia, lanciasse verso il ma- condotto in Europa la prossima
PARIGI, ottobre. — Da una re, che sentivamo vicino ma non guerra, disse: « Per esempio, noi
laconica informazione di un star- vedevamo, un mitologico inutile potremmo benissimo far ripieganale della sera ho appreso poco richiamo. A ogni muggito il vol- re le nostre truppe fino alla petempo fa che un battello per la to della giovane amica brettone nisola di Bretagna, dove i nostri
pesca de) tonno, partito da) por- che ci accompagnava — quel soldati sarebbero protetti dalle
to brettone di Concarneau, ave- volto simile alle sculture in le- nostre forze aeree e navali, e
va fatto naufrago nell'Atlantico gno del suo paese e al viso di dove i russi non potrebbero ragin piena tempesta. Tre degli uo- tanti suoi conterranei levigati giungerle*. Direi adesso che nei
mini di bordo, diceva la succes- dal vento e dagli spruzzi salati piani del Pentagono quest'idea
siva edizione dello stesso Rior- del mare — si faceva pallido e nasconde qualcosa di più che
nale, non avevano potuto essere nervoso: in un giorno come quel- una semplice ipotesi strategica:
salvati. Era il periodo in cui si lo, lo stesso muggito aveva scan- altrimenti perchè si spenderebbeaccavallavano di ora in ora le dito per lei l'attesa senza fine ro tanti quattrini per rifare e
notizie sulla bufera che spazza- del padre pescatore, naufragato allargare certe strade di esclusivo interesse militare e per rimetva tutte le coste dell'oceano, im- in mare.
tere in sesto le munitissime basi
barcazioni in difficoltà, uomini
<!• sommergibili, create dai tedesperduti su qualche fragile legno
Paesi del retroterra
schi a Lorient e a Brest? Non
che le onde avevano sorpreso al
Terra di rudi contrasti questa sono abbastanza competente nellargo, villaggi investiti dal vento, notti insonni d'attesa, alberi penisola brettone dai paesaggi l'arte militare per giudicare
e pali divelti: il periodo fatal- agitati che sembrano custodire e quanto valgono questi piani; ma
mente ricorrente delle tempeste illustrare le vecchie leggende d viaggiando attraverso la penisod'equinozio, il terribile ottobre Cornovaglia: le dune deserte la no cercato di capire che cosa
di cui anche i più vecchi mari- spezzano il ritmo degli scogli gli abitanti pensassero del destino
nai di Bretagna mi avevano par- traditori e oppongono un sapore che gli strateghi preparano alla
di stregoneria alla selvaggia loro terra, pacifico regno della
• • • • • I I I I I I I I M I I I I I I I I I I I I I I I I I U I I I I I I I I I t l l l l l l l l l l l l l f i i i i i i i i H i i t i i i i i i i i i , , t i i i i i i u i i t l l t H l l l l l l l l l l l I t l M I I I I I I I I I I I I I M I i m t l t M M I I I H I M I I I I I I I M I lato con timore.
asprezza delle vicine rocce che
Concarneau: piccolo
porto scendono a cascata sul mare; die sardina e dell'aragosta, del sidro
che _ verdi colline proteggono tro il sorprendente e duro primo e dei verdi pascoli.
quasi da ogni lato; vi ero arri- piano delle coste si nasconde una
/ nomi delle barche
vato un mattino di fine agosto, campagna verde e gialla con gli
L'esame
non ha dato risultati
proprio nel momento in cui i ro alberi storditi dal vento, che tiebusti e panciuti thonniert si ne ìn serbo zone di insospettata di cui possano rallegrarsi i din
stringevano lungo il molo per calma ogni qualvolta un fiumi genti americani, o almeno quelli
lasciar scaricare dalle loro stive ciattolo ha scavato un valloncel di loro che attribuiscono una cer
i grossi pesci congelati, dai con lo abbastanza profondo per prò ta importanza ai fattori « psicotorni perfettamente aerodinami reggere uomini e cose dalla fu logici ». Se Ike ci* fosse venuto
ci. In mezzo a un colore e a una ria delle bufere. I contrasti na- almeno una volta in Bretagna,
Lo sconosciuto
animazione del tutto marinari — turali sembrano ricalcare quelli anziché limitarsi a squadrarla su
Anche Lo sconosciuto è un
che le tute rosse e blu dei pesca- umani e sociali: ad una fascia una carta geografica, sarebbe staInteressante
film americano, vi
to
colpito
anche
lui
da
tutte
tori e le azzurre reti, stese ad
racconta la storia di un avasciugare fra eli alberi delle bar- marina che vive di pesca e di quelle barche da pesca che si si
vocato che scopre un inaudito
che o alle finestre della case, industria, politicamente avanza Ichiamano «Pace universale» o marciume nella sua città, e polarricchivano di tinte nuove per ta e sensibile alle grandi idee di « Libertà » o con altri nomi che che è onesto giunge addirittura
i miei occhi — i tonni passavano progresso, corrisponde un retro sono altrettanti proclami, da ad uccidere il capo dei gangster.
di mano in mano, lungo le ca- terra un po' bigotto, agricolo e quelle immense scritte Lanche di Il quale è addirittura 11 Presitene fatte dagli equipaggi di ogni arretrato, nido di vecchie abi- Go home che attraversano ora dente del Comitato contro 11 tì<*battello, per andare ad ammuc- tudini e di tradizioni radicate, un molo, ora un barcone abban- lltto. Ecco un quadro davvero
chiarsi sui camion che li avreb- in cui solo oggi si detinea una donato, ora una grande strada interessante di vita americana
provinciale, da quei minuscoli e • il film riesce ad essere Incisivo
bero trasportati nelle vicine fab- evoluzione rinnovatrice.
briche di conserve. Quali fra
Ma qua e là il clima, le tem- ordinati camposanti di villaggio e polemico per molti versi. PurNOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE scorso, quando
la direzione
be volare per centinaia
di maggio 1949, per il
rispetto questi uomini, che avevano ri- peste, i rischi, le calamità acco- in cui stanno a gomito a gomito troppo il Codice di produzione
dell'Henraux decideva di a b - metri! Lassù vivono i cava- del quale lottavano, era già sposto con gentilezza ed umori- munano gli uomini nella pena, — ma quanto numerose — le ha richiesto al regista di sacrificare il personaggio principale
A L T A VERSILIA, ottobre.
bandonare i suoi bacini m a r - tori, estate
sessantaquat- smo alle mìe domande di profa- nella fatica, e perfino nei peri- tombe degli eroi partigiani.
e inverno.
Le costato loro ben
e
più positivo. Ma a parte la
Statico della lunga e non mi/eri. La sera
medesima, montagne appaiono con le p a - tro giorni di sciopero per no cittadino, erano tra quelli che coli del lavoro: « morto in maLorient era alla fine dell'ulsempre facile camminata
fra alle dieci di notte, da tutti l reti « assaggiate », scavate, ottenerlo.
« E senza l'energia il mare aveva sepolto? Come as- re • dicono nei piccoli cimiteri tima guerra un impressionante conclusione mistica 11 film è
i dirupati appicchi del m o n - paesi i cavatori salivano ad tormentate da secoli dalla fa- elettrica come rimediate? », sociare un'immagine di morte a Iella costa decine di lapidi sen- cimitero di case, oggi ricostruito buono. Ha diretto Richard Thorpe. Interprete principale Walter
te Altissimo
dove
le Cave occupare le Cave,
portando tica e dall'intelligenza di que- ho chiesto. Fermi
apparivano,
sembravano nidi di aquile lassù i propri
ferri
e gli sti nostri taciturni, oscuri, non infatti, i /ili elicoidali, le t e - quella cornice di dolcezza estiva, za tomba. Allora non può sor- solo in piccola parte: quando lo Pldgeon.
sull'orlo di strapiombi, in arnesi
t. e.
necessari.
mai ricompensati
lavoratori le/eriche, gli argani, i perfo- a quella impressione di dignità prendere la frequenza dei sim- attraversi in ferrovia non vedi
mezzo
a pareti impressioratori e i martelli pneumati- nel lavoro umano, che essi mi boli tragici nell'iconografia e nel- un solo edificio che abbia più di
di
un'industria
schiettamente
Due mesi sono trascorsi dal
le leggende regionali: il predo- tre o quattr'anni di vita. Perche t=ì
nanti, giunto a sera all'im- giorno in cui i cavatori del- nazionale. Le Alpi Apuane ci. o Si fa come facevano i avevano lasciato?
minio della croce sugli altri em- mai dovrebbe accettare la guerra
bocco del paese di
Azzano l'Aitisi»' <o assumevano
la di- non danno che marmo. 1 pae- nostri nonni », hanno rispoH O TSIN-CI e DIN-N1
blemi cristiani, la presenza co- uesta gente che vive e lavora
mi sono voltato ad
osservare rezione dei lavori nei bacini si nacquero e
s'ingrandirono sto. Ossia a furia di subbia, di
Sirena
invisibile
una bambina
dall'apparente marmiferi
stante del personaggio Morte nei ra le rovine di una guerra? In
mazza e di dinamite. Per il
Cave.
in alta montagna- sotto le
età di sei anni. Aveva
ces- Due mesi di loifa contro la
'iiomento avevano da riquaPiù drammatiche, più vicine a vecchi racconti popolari. Qui. un paesetto che pure mi aveva
sato
di piovere.
Un'acqua miseria e i sacrifici di un la'I ve anni la
drare rcntinaia o centinaia di certe ore ossessive della natura come altrove del resto, il lavoro l'aria bigotta ho visto lacerare
gelida, fine, insistente. I tor- voro rc."~ quasi impossibile
Da Arni, per giungere alle tonnellate di blocchi di mar- brettone, erano le sensazioni che non esjendo libero, la natura, per ì manifesti affissi dal prete, su
renti
scrosciavano
rumorosi dalla mancanza di mezzi
poi- Cave dell'Altissimo
nel set- mo e da ripulire, /ìnatmente, provai alla punta di Penmarch, quanto ingrata essa sia, è solo cui stava scritto che la Madonna
da tutte le parti,
sbucando ché la Ditta aveva fatto
im- tore Le Gobbie, c'è da ar- i piazzali dagli enormi g i a - il giorno che andammo sino ai un nemico, non il nemico. Alle voleva sì punisse la Russia per
0p. 166 - U 30U
dalla nebbia che fumava
nel- mediatamente
sospendere
la rampicarsi
fra grotte
e ce- cimenti di detriti che a c u - faro di Eckmuhl, uno dei più tre del mattino, fra un tremolio ì suoi peccati. Una delle ultime
le gole e in ogni
anfratto erogazione
ingombravano potenti d'Europa, immensa co di lampade riflesse nel mare, i immagini che la Bretagna mi ha
di energia
elet- spugli da prima e poi lungo moli smisurati
•
della montagna. Faceva
fred- tri! i. unJlf* Cave * ot cupole ». le verticali
le cave. Donne, dietro la bavie
di
«
lizza
»,
struzìone
di
6%
metri
al
vertice
pescatori
partono
sfidando
qual
offerto
fu
quella
di
un'assemdo. Dalle vette
delle
Alpi Forse per la prima volta, n e l - sino a circa
accudivano
La più Importante opera del
millecinquecento racchetta-attrezzi,
Apuane, a quasi duemila
me- l'antica storta
al rancio. Da oltre un mese di un promontorio piatto e sab siasi tempo: quando non restano blea popolare in un borgo d
dei
cavatori metri d'altezza.
Dalla
Cava
tri di altezza, buffate di u n apuani, si videro le donne — Pennacci » alla Cava « Ter, avevano
in/atti riattivato In bioso: andavamo nel freddo, nel lontani per dieci o quindici gior marinai, dove si discuteva come tea Irò cinese contemporaneo
vento odoroso di neve s c e n - madri, sorelle, spose — an- «rone
mensa.
I
viveri — pasta, fa- la nebbia fitta e sonora, investi ni senza interruzione, la loro assicurare il successo di una maPREMIO STALIN 1951
e a quella « Piastrodevano sino alle case d e l p a e - dare e venire senza posa' dai ne », ntutte
gioli,
olio
e altri generi nli- ti da un denso pulviscolo di giornata lavorativa terminerà so- nifestazione per la pace nel corsulla
parete
set•
sello, che apparivano
e spa- paesi alle Cave.
loro pioggia contro cui i nostri im lo alle sei o alle sette della sera; so dell'imminente tradizionale
tentrionale
del monte
Altis- mentari — li passavano
rivano nei fumi dei
camini
Mi sono recato tassù, al simo, ho conosciuto i lavora- gli esercenti del paese che permeabili erano impotenti. In ma il frutto della loro fatica festa dei pescatori di rutta la Richiedetelo presso tutte (e
e in quello della nebbia. Fu paese di Arni, un mattino di tori di Arni e
alla lotta Ari cavatori si sen- visibile, la sirena del faro ulu- sarà pagatola prezzi irrisori dal- regione. In molti giorni di viagattraverso
la nebbia
che nuvole basse con la nebbia m Veniamo tutti, si Campagrina.
tivano direttamente
legati ed lava: da lontano ci era parso un le compagnie di armatori, dai gio non una nota stonata mi librerie o direttamente alle
capisce
—
scorsi
quella bambina. Da che fumava in i-étti i canali. hanno detto — come prima e interessati.
Come del resto li lamento perduto nello spazio, ma trusts dì commercio all'ingrosso, ha colpito: penso insomma che Edizioni di Cultura Sociale
prima mi giungevano
soltanfidu- via via che ci avvicinavamo si dalle industrie conserviere, i cui Eisenhower, o chi per lui, farebbe V.le Quattro Venti, 57 . Roma
Paese tutto di cavatori,
con più di prima e non cederemo no'savovo alle famiglie,
to dei colpi di tosse, una tosse le case di p'.-tra tv
vittoria.
pietra di un'unghia, questa volta! » ciosi nella
era fatto mostruoso muggito, re delegati si abbattono sui porti bene a ripensarci.
aspra, continua.
addossate
in palmi di spezie Mi raccontavano
SILVIO MICHELI
infatti
che
solare come il respiro di* un pol- all'arrivo delle barche, come gli
GIUSEPPE BOFFA
* Dovresti
bere una
bella sotto le brulle pareti drì mon- il famoso contratto del se:tv
(Continua)
mone meccanico, quasi che una stormi di gabbiani, dal volo eletazza di latte caldo », le dissi te Fiocca da un lato e del
gantissimo ma dalla stridula voce
tuffandole
inavvertitamente monte Macina dall'altro. L a s di cornacchie.
sù
non
si
vede
che
marmo.
la mano nei lunghi
capelli,
sparsi bagnati sino alle spal- Una vera corrente di rupi e
A terra le loro donne dalle
le. Lei m'ha guardato e zitta. di massi continuamente n e l stranissime cuffie di pizzo inaAllora le ho detto: « Avanti, l'atto di rotolare in basso da
midato (cuffie cilindriche e alquanto credi che costi
una ogni parte. Non terra, ni ertissime o cuffie cadenti sulle
tazza di latte? ». Continuava ba, né alberi in piedi, lungo
candide
ali di un ampio e rigido
Secca, ma so*.-)
a guardarmi
coi prandi o c - la Turrite
collo)
fanno
un pesante lavoro
chi come capocchie di spil- cespugli di rovi, u n tagliente
nelle fabbriche dì pesce in scaloni fra i capelli « Ecco qua palèo, alcuni intersf iri di tertola e ricamano a crocchi sulle
perchè tu beva alcune tazze ra fra cascate di rocce e a n porte di casa quei pìccoli capodi latte caldo per la tosse: ma cora rocce, sino a sentirne
lavori di finezza che si vendono
guai a te se ci compri le ferirà la vista. Ogni tanto, in
in mezza Europa: ma nell'uno e
caramelle.
Avanti,
prometti quel grigio di rupi e di temnello b i a n che berrai quel latte ». La po, un improvviso
nell'altro caso riceveranno una
bambina continuava
a guar- core scaturisce in mezzo aVa
miseria in cambio di lunghe ore
sono le Cave,
le
dare me, non i soldi che ora montagna:
di fatica. E i loro sfruttatori sostringeva
come un pezzo
di « tagliate » di marmo con i
no, a volte anche fisicamente.
coni di
detriti
pane nel piccolo pugno. « Co- loro smisurati
gli stessi a cui ì contadini devoraggio, perchè
non
promet- di marmo — i « r a v a n e t i » —
no vendere le loro mele e le loro
a picco verso le valli. Ripiti? », ho
chiesto.
bestie per un prezzo che subirai
dissime
vie di « lizza»
vi
successive moltiplicazioni prima
U n pezzo d i pane salgono a zig e zag, simili a
che quei prodotti arrivino alle
fuochi di artificio, unendo le
«Se me li dai — ha detto une alle altre, in
Halle, di Parigi
comunicapiano,
senza
abbassare
lo zione fra interi versanti,
con
Quend'era ancora comandaste
sguardo — li porto alla mam- i sentieri a mala pena
scavati
in
capo atlantico e non candì
ma perchè papà è
quattro nella roccia v i v a d o v e sbadato presidente, Eìsenhovrer, dismesi che lavora alle Cave e gliare un passo
signiflchcreb- ALTA VERSILIA — Vecchi e giovani cavatori sono affratellati nel laverò e nella lotta
sertando eoa alcuni senatori
non gli danno un soldo e noi
siamo in otto ».
•tftnnni
Oggi abbiamo
conosciuto
anche te, piccola bambina
di
Azzano. Oh, non importa
sapere U tuo nome. Tante, t r o p pe bambine possono
chiamarsi
come te, col padre
ridotto
come il tuo, con la
mamma
che ogni giorno si reca lassù,
sino alle Cave, con un pezzo
di pane nel pugno perché
papà continui a lottare
per
99
te, per tutti i bambini simili
a te.
Da quattro mesi,
infatti,
hanno responsabilità di capogiorni. Tra gli altri film* In
da quattro lunghissimi mesi
comico, appena conclusa un'anprogramma v'è quello che Carlo
i cavatori continuano a lavonata, ai è già alle prese con I
Lizzani dovrebbe realizzare nel
Centinaia di film no© tono
rare senza ricevere un soldo bastati a «cuocere» la taccia
preparativi per la successiva».
basso Po con la formula coopedel salario. Si tratta di cen- d. Checchi. U trenuaalenne at«Quest'anno ad esempio ho
rativa di Achtmg,
banditi!».
tinaia e centinaia di
famiglie, tore fiorentino, che detiene no
avuto da fare anche come traQuindi Checchi previene la
di interi numerosi paesi
ri- primato di laboriosità contesoduttrice per preparare la v e r nostra domanda: «Credo che
dotti alla fame dalla
Ditta gli dal solo Gary Cooper, possione italiana di Io sono una
debutterò come regista. RealizHenraux, dai continui
illegali siede un volto che tuttora «
macchina fotografica, del comzerò u n mio soggetto che h o
soprusi mesti in atto
dalla molto caro al pubblico.
mediografo americano Van Druelaborato con Caramazza, un
Ditta Henraux
per
arrivare
ten ».
giovane In cui ho travato un
— Quale dei cuoi molti film
con questi a piegare ai tuoi l e accade di ricordare più
ottimo collaboratore. Sara la
• Malauguratamente — ci d i voleri i lavoratori
del
mar- spesso?
storia di uno «spostato» itace l'attrice — la mia traduziomo. La lotta per la
difesa
liano. uno di quegli uomini che
ne non è sembrata eccessiva— Achtvng, bandUi! — ci ridei propri diritti trovò
uniti sponde l'attore — segna una
non hanno un mestiere, non una
mente castigata ai censori, che
tutti i cavatori
delia
zona delle mie esperienze più felici.
qualifica e vogliono mettere
hanno creduto bene, con d i contro il mancato rispetto,
da ma anche Caccia tragica è un
radici in qualche posto.
scutibile criterio, di eliminare
parte della Ditta, dei con- film che ricordo con orgoglio.
tutte le espressioni a loro giutratti regolarmente
stipulati come pure IMO di Blasetti, che
dizio troppo libere.
il 7 maggio 1949 e il 31 d i - costituisce l'opera dnematogra*
«Comunque — ci ha detto
cembre 1951. Da quel m o - fica più «cria e priva di retoVivi Gioì, l'avvenente e brava
Vivi
Gioi — oltre a queste
mento la Ditta cessò il p a - rica realizzata sul Risorgimenattrice di cut ricorderete, con
amarezze, capita nella vita di
gamento d e i salari «gii o p e - to italiano,
molte altre interpretazioni, l'inun capocomico la gioia di porai della Cava « M o s s e » . In — Pensa che migtiortr*
fuocato personaggio Teso in
di
ter incoraggiare i giovani a
segno
di solidarietà
verso stollo U suo già
Caccia tragica, sta passando arrmofusrdevolt
perseverare sulla via del teaquesti compagni, e di p r o t e - record?
mi e bagagli al teatro.
tro. Così — conclude l'attrice —
sta contro la Ditta,
tutti i
Certamente al, poiché s o - argomento il problema della « Quali i motivi del suo pro- possibilità di appagamento del- mi propongo di contribuire quecavatori del gruppo
Henraux — ancora
relativamente gio- prostituzione.
gressivo abbandono detto scher- le mie esigenze espressive. st'anno al successo di Enrico
scendevano
compatti i n s c i o - no
e ho già diversi taàpe«Intanto — continua Andrea mo per la scena? » — le abbia- Inoltre, quando s i . lavora con Maria Salerno, un giovane nuopero per tre giorni. La lotta vane
gni di lavoro per a futuro: Checchi — ho un ruo'o nel film mo chiesto.
impegno per il teatro, rimane vo alle scene, ma molto dotato,
si protrasse
coti per quasi parteciperò
due film di De di Antonioni La signora senza «Il teatro mi attira partico- poco tempo da dedicare al ci- che si affianca nella mia comdue mesi, /Incita s i
giungeva Santis, Un ai
marito par
Anm camelie, intorno al quale si sta larmente » — ci ha risposto. — nema od anche quando le com- pagnia agli altri valenti gio•
.
pagaia vanno l a disarmo, se al vani».
aUa $era dal 2 Mctttmbrt i Zaccheo • «nella cha avrà Capendo saotto rumore in Questi « l a
f
TRA I CAVATORI AL CINQUANTADUKSIMO GIORNO DI L01TA
Battaglia sulle Apuane
contro la ditta Henranx
Incontro con una bimba sul monte Altissimo - Centinaia di famiglie alla
fame - "Non cederemo,, - Solidarietà degli esercentidi Arni e Campagnna
?
1A (ANGUILLA
DAI CAPELLI BIANCHI
...allora
da domattina
sali
tamerici
di Montecatini
Andrea Checchi primatista mondiale
L'interpreto
di "Achtmo,
b«mdUit
pammerù aUa regia?-VM
Gioì è tutta per il
teatro
M m Chicchi
allora da domattina
tivi Gisi
sali
tamerici
I
di M o n t e c a t i n i