SLIDE BOOTH - Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale
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SLIDE BOOTH - Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale
LE TRE GRANDI MEDIAZIONI NELLO STUDIO DELLE RI 1) STATOCENTRISMO E MULTICENTRISMO 2) HARD POWER/SOFT POWER E SOCIAL POWER 3) ANALISI DEI NUOVI PROCESSI E TEORIE DI LUNGO PERIODO COMPRENDERE IL MONDO • Anche se le relazioni internazionali non ti interessano, le relazioni internazionali si interessano di te • Il concetto di ANARCHIA nelle relazioni internazionali • Il livello “internazionale” della politica mondiale Il livello internazionale si riferisce principalmente, ma non esclusivamente, alle interazioni tra stati sovrani; per politica mondiale si intende ‘chi ottiene cosa, quando e come al livello mondiale’ - peso causale - infrastruttura interpretativa - persistenza • La creazione della disciplina delle RI ANARCHIA, SISTEMA INTERNAZIONALE, STATI • La formazione degli stati sovrani e il mondo westfaliano Elementi di base dello stato: a) popolazione permanente; b) territorio definito; c) governo; d) capacità di entrare in relazione con gli altri stati • La sovranità: diritto supremo a esercitare un’autorità esclusiva (sul piano della promulgazione delle leggi e della possibilità di farle rispettare) su un determinato territorio e su una specifica popolazione • La nazione: si riferisce a una popolazione, solitamente distribuita su uno specifico territorio, che condivide linguaggio, identità etnica, storia, religione e cultura • Il nazionalismo: è la manifestazione politica del senso di identità nazionale nella rivendicazione del diritto di autodeterminazione ANARCHIA, SISTEMA INTERNAZIONALE, STATI Le sfide per lo stato sovrano nel XXI secolo • Prima sfida: lo stato come unità di base per la difesa • Seconda sfida: lo stato come unità di base per l’autorità poliOca • Terza sfida: lo stato come unità di base per l’idenOtà colleQva • Quarta sfida: lo stato come unità di base per l’aQvità economica • Quinta sfida: lo stato come unità di base dell’indipendenza poliOca Le quattro grandi linee di dibattito nelle RI • Idealismo contro realismo • Oggettivismo contro soggettivismo • Globalismo contro statocentrismo • Teoria critica contro approccio tradizionale TEORIE, CONCETTI, QUESTIONI APERTE I punti di dibattito 1. La realtà: gli attori e e le loro caratteristiche 2. La conoscenza: tecniche per reperire le informazioni 3. La dimensione etica: come è corretto agire Approcci principali alle RI: • • • • • • • • • • • - L’idealismo - il realismo il realismo strutturale (neorealismo) - il costruttivismo - la teoria critica (dalla Scuola di Francoforte ai neogramsciani) - il marxismo (e il neomarxismo) - il neoliberalismo (o istituzionalismo neoliberale) - il post-strutturalismo/ il post-colonialismo - la teoria della scelta razionale - la teoria degli studi di genere delle RI la teoria ambientalista delle RI LE TEORIE L’idealismo: - mondo governato dalla legge, dalla ragione e dalla moralità; - organizzazioni internazionali come rimedio allo scoppio della guerra; - lo sviluppo dell’idea di sicurezza collettiva; - convinzione che una pace lunga e duratura sia possibile LE TEORIE • il realismo: - si concentra sugli stati e sulle loro lotte per acquisire sempre maggior potere, sull’anarchia e sulla prevalenza dell’opportunismo sui principi morali; - ritiene inevitabile lo scoppio dei conflitti - Fondamentali sono l’autopreservazione e l’interesse nazionale dello stato sovrano LE TEORIE • il realismo strutturale (neorealismo): - la strutturazione del sistema delle relazioni internazionali occupa sempre un ruolo di primaria importanza • il costruttivismo: - analizza la realtà non come se fosse un fenomeno statico, bensì come qualcosa che viene costantemente ricostruita dai processi ‘intersoggettivi’ tra gli esseri umani; la realtà, in breve, è una costruzione dell’uomo e le relazioni internazionali riflettono questo processo LE TEORIE • la teoria critica (dalla Scuola di Francoforte ai neogramsciani): - le teorie orientate verso la risoluzione dei problemi, come il realismo e l’idealismo, si focalizzano sui problemi esistenti all’interno di un sistema internazionale senza metterlo in discussione nel complesso; - gli approcci orientati alla critica si concentrano sui tentativi di modificare il sistema internazionale spingendolo oltre lo status quo; - portare gli ideali derivati dall’Illuminismo, come l’emancipazione e l’uguaglianza, nella teoria e nella prassi delle relazioni internazionali ritenendo questi ideali valori ‘universalistici; - studi neogramsciani sul ‘regime di verità e il senso comune’: se uno stato fa apparire le proprie idee e la propria autorità come se fossero normali o naturali ha maggiori possibilità di raggiungere gli obiettivi che si è prefissato LE TEORIE • il marxismo (e il neomarxismo): teoria della dipendenza nell’analisi del Terzo mondo; - studio della massiccia espansione dell’economia capitalista globalizzata per spiegare il perpetuarsi della dipendenza economica degli stati ex-colonie di recente formazione, nei confronti dei paesi più ricchi (Wallerstein) • il neoliberalismo (o istituzionalismo neoliberale): - contesto internazionale caratterizzato da ‘pluralismi’ e da una progressiva ’interdipendenza complessa’; - gli stati sono attori di rilievo, ma sono affiancati da nuovi attori di tipo transnazionale; - necessario operare uno spostamento dell’attenzione dall’osservazione delle dinamiche di politica estera e di difesa (‘soldati e diplomatici’) all’analisi delle reti di interazione tra persone e organizzazioni in grado di instaurare relazioni transfrontaliere multilivello - Analisi dello “shrinking planet” LE TEORIE • il post-strutturalismo/ il post-colonialismo: - contro l’eurocentrismo e a favore del relativismo culturale; - critici nei confronti di tutte le dottrine principali delle RI giudicate come emanazione dell’Occidente • la teoria della scelta razionale: - la cultura e le altre variabili interne agli stati sono secondarie rispetto all’analisi dei calcoli razionali (strategici) delle élite governative; - esame dei costi e dei benefici di una data azione da parte dei governi oltre, naturalmente, alla stima delle probabile reazione degli altri paesi; - criticata dagli studiosi tradizionalisti per il fatto di basarsi su un principio teorico, quello del governante come ‘uomo razionale’, lontano da parecchi esempi reali di importanti leader politici del passato e del presente. LE TEORIE • - la teoria degli studi di genere delle RI: - necessario eliminare la cosiddetta ‘distorsione di genere’ causata dalla prevalenza del ‘maschilismo’ nelle relazioni internazionali. “Dove sono le donne?” (C. Enloe) • la teoria ambientalista delle RI: - per affrontare questioni di importanza globale, come i mutamenti climatici, è necessario andare oltre la visione limitata dei vecchi approcci idealisti o realisti; - necessario un nuovo patto tra gli stati sovrani per la sopravvivenza del genera umano PAURA, POTERE, SICUREZZA • La paura come stato di natura • Il dilemma della sicurezza: risultato della convergenza tra l’imperativo di autopreservazione e la capacità degli uomini di danneggiarsi a vicenda. Ambiguità intrinseca nelle armi che gli esseri umani possono impiegare gli uni contro gli altri: ciò che una persona, o una nazione, può usare a scopo difensivo, può anche essere sfruttato per ottenere dei vantaggi. • Il dilemma della sicurezza, è alimentato dall’incapacità delle persone di entrare nella testa degli altri (il cosiddetto ‘problema delle altre menti’) • Hard power: misurare in modo materiale chi ha il potere di dominare • Soft power: basato sulla persuasione e sulla capacità di esercitare un determinato appeal attraverso un particolare programma politico o sfruttando il proprio prestigio Il perseguimento della sicurezza Le tre dimensioni della sicurezza: • individuazione dell’oggetto di riferimento (chi o che cosa deve essere reso sicuro) es. radicalismo jihadista • identificazione delle minacce all’oggetto di riferimento (quali pericoli sono prioritari) es. sostenitori del disarmo nucleare • scelta delle strategie opportune per contrastare le minacce accertate es. allocazione dei fondi per la sicurezza da parte degli stati poveri • Anarchia e Balance of Power CONFLITTO, COOPERAZIONE, ARTE DI GOVERNO • Hobbes e ‘la posizione dei gladiatori’: con le armi puntate e gli occhi fissi l’uno sull’altro • Ambiente internazionale e guerre secondo Waltz: Tre ‘rappresentazioni’, o livelli di spiegazione: - Guerra all’interno dell’uomo, - Guerra all’interno della struttura degli stati separati, - Guerra all’interno del sistema degli stati”. - le teorie della ‘prima rappresentazione’ analizzano la guerra come manifestazione dell’aggressività e dell’ambizione presenti nella natura umana (critica: l’idea di natura umana è uno di quei concetti che cerca di spiegare tutto senza spiegare niente); CONFLITTO, COOPERAZIONE, ARTE DI GOVERNO - le teorie della ‘seconda rappresentazione’ concepiscono la guerra come il risultato del carattere aggressivo di alcune tipologie di stati (critica: tutti i tipi di stati sovrani, inclusi quelli con le stesse ideologie, si sono fatti la guerra tra di loro nel corso dei secoli – eccezione: le democrazie); - le teorie della ‘terza rappresentazione’ studiano la guerra in relazione alla struttura anarchica del sistema internazionale (si concentrano sulla struttura anarchica del sistema internazionale “Le guerre si verificano perché non c’è niente che lo possa impedire” • Clausewitz: guerra segnata da violenza, caos, imprevedibilità, ma uno strumento razionale di azione strategica dello stato “La guerra non è che la continuazione della politica con altri mezzi” (e precisamente con mezzi violenti). • Il dibattito aperto sulla fine della guerra come strumento di risoluzione delle controversie: - declino della guerra tra grandi potenze per ragioni etiche o perché la paura di subire una violenta rappresaglia prevale: non è migliorata la gente, piuttosto è peggiorata la guerra L’invenzione della pace • Pace stabile e implementazione delle politiche di cooperazione • Deutsch e la politica della ‘comunità di sicurezza’: Processi di integrazione: - integrazione corrisponde alla volontaria istituzionalizzazione delle relazioni tra diversi stati - processi decisionali di tipo sovranazionale e non internazionale - integrazione economica mediante la costituzione di un mercato comune - costruzione di una comunità di governo basata sull’adozione di politiche pluraliste • La difficoltà di cooperare per gli stati sovrani: il ruolo del diritto internazionale e della creazione dei regimi internazionali • Il ruolo della diplomazia nella intermestic reality del mondo globalizzato ECONOMIA POLITICA, CAPITALISMO,GLOBALIZZAZIONE • L’economia politica globale • Il mercantilismo: costruzione del potere statale attraverso la crescita economica interna, politiche aggressive all’estero’ • Il funzionalismo: lavorare insieme in progetti ‘funzionali’ comuni transfrontalieri rimodella i sistemi di legittimazione e rafforza i legami che tengono insieme le persone • Potere economico, hard power e soft power • La fusione di economia “alta” ed economia “bassa” • Il falso oggettivismo degli ‘esperti’ neoliberisti dell’economia globale Il neoliberismo • Dal capitalismo della guerra fredda al neoliberismo postbipolare • L’impatto del neoliberismo: deregolamentazione dei mercati e del lavoro, privatizzazione dei beni pubblici, riduzione delle responsabilità dello stato (contrazione del settore pubblico), taglio della spesa pubblica per la previdenza sociale (‘responsabilità individuale’ piuttosto che ‘welfare’). • Effetti positivi: milioni di individui fuori dalla condizione di povertà assoluta, opportunità di vita ampliate, aumento (specie in Asia) del ceto medio. • Effetti negativi diretti: disoccupazione, disuguaglianza, indebitamento; • Effetti negativi indiretti: sfruttamento dell’ambiente insostenibile, esternalità negative, cultura “dell’appagamento” La globalizzazione e i suoi oppositori • La globalizzazione come processo, è sinonimo della contrazione di spazio e tempo grazie alla rivoluzione tecnologica. Crescita e intensificazione esponenziale delle interrelazioni globali, mutamento della concezione tradizionale di tempo, spazio e confini – e quindi di cultura, identità e politica. • La globalizzazione come progetto riguarda la diffusione e il trionfo del capitalismo neoliberista • Iperglobalizzatori e antiglobalizzatori • Il complesso bilancio della globalizzazione Valori, etica, scelte • Relazioni internazionali come etica applicata nella gestione delle crisi umanitarie • Perché gli individui contano: il lungo cammino dei diritti umani e la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani • Relativismo culturale e la critica dei diritti umani come ‘occidentalisti’. Il diverso compito di universalismo e relativismo • Cosmopolitismo vs comunitarismo • Le cause di frattura principali: nazionalismo, fanatismo religioso, “solitarismo” • Le speranze per il futuro: - umanità come comunità dal destino condiviso - diffusione di interessi comuni globali - Implementazione dei sistemi di governance globali e del diritto internazionale - Human Security e Responsibility to Protect Negoziare le diversità • 1. Puntare all’’ospitalità’, non all’amore. • 2. Concentrarsi sui valori, non sulle credenze ultime • 3. Resistere all’etichettamento • 4. Dare priorità al futuro rispetto al passato • L’individuo “strategico” e il suo peso nelle relazioni internazionali REINVENTARE L’UMANITÀ Questioni aperte: • Il tema della sovranità: deperimento e persistenza delle sovranità • Il tema dell’identità: apertura o meno; ricchi globalizzati vs. poveri localizzati • Il tema della gerarchia: declino o meno degli Stati Uniti? Quali egemoni nel XXI secolo? • Il tema della guerra: quali tipologie di conflitti? Diminuzione delle vecchie guerre e ascesa delle nuove guerre o controllo di entrambe? REINVENTARE L’UMANITÀ Questioni aperte: • Il tema della rivoluzione: crescita o interruzione delle pressioni politiche ‘dal basso’? Quale ruolo per i nuovi media? • Il tema della governance: miglioramento o lentezza dei processi decisionali collettivi? • Il tema dell’ambiente: come affrontare il caos climatico? • Il tema dell’economia politica: azioni di resistenza contro il neoliberismo e riforma del capitalismo globalizzato? REINVENTARE L’UMANITÀ Questioni aperte: • Il tema dell’emancipazione: come evolverà la lotta per i diritti umani? • Il tema della tecnologia: quale impatto avranno la robotizzazione e la possibile scoperta di nuove fonti di energia a basso impatto ambientale? • Il tema dell’inaspettato: mai dire mai nelle RI REINVENTARE L’UMANITÀ Tre scenari per il XXI secolo • Statocentrismo critico • Regionalismo rampante • Governo globale