La cultura Occidentale ha avuto come culla il mar Mediterraneo
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La cultura Occidentale ha avuto come culla il mar Mediterraneo
La cultura Occidentale ha avuto come culla il mar Mediterraneo, dove si sono affacciati tutti quei paesi che da oltre 5.000 anni hanno sviluppato quelle civiltà (egizia, fenicia, greca, romana, araba) che, evolvendosi, hanno contribuito a formare le fondamenta comuni di quel patrimonio culturale a cui tutt’ora si fa riferimento anche in questa ineluttabile fase di travolgente sviluppo tecnologico e di pensiero. Raccontare la storia di questa evoluzione può essere fatto in vari modi, ma è sicuramente di impatto più immediato e di più facile lettura, farlo attraverso lo svilupparsi dei diversi modi di comunicare attraverso i suoni. La Musica è, dalla notte dei tempi, lo strumento che è servito ad esprimere le proprie emozioni, ad aggregare diversità e a divertire. Il Mediterraneo è stato il denominatore comune delle varie espressioni musicali che, pur con le loro peculiarità, risentono delle radici comuni nel loro complesso. Al centro del Mare Mediterraneo – La Sardegna – anche grazie alla posizione geografica e alle vicende storiche, ha potuto conservare e tramandare nel tempo gli antichi suoni e melodie che appartengono a molte civiltà del passato. Si parte da cori ancestrali (che per certi versi ricordano i cori delle tragedie nella Grecia di 3000 anni fa) - senza strumenti – rievocanti suggestive atmosfere del passato, prosegue con strumenti come le “launeddas” (strumenti del tutto simili sono stati ritrovati nelle tombe dell’antico Egitto), per arrivare, infine, a moderne elaborazioni delle melodie, che, tuttavia, non tradiscono lo spirito poetico originario delle antiche tradizioni mediterranee. Attraverso il filo conduttore della storia, vengono evocati, via via, i vari momenti evolutivi della cultura musicale.