“ULTIME DAL SUD DEL MEDITERRANEO” Osservatorio

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ULTIME DAL SUD DEL MEDITERRANEO
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“ULTIME DAL SUD DEL MEDITERRANEO”
Osservatorio Permanente sulle Economie del Sud del Mediterraneo
Giugno
EGITTO
5 giugno:
La Corte di Cassazione egiziana ha annullato tutti i verdetti di assoluzione dell’ex
Presidente egiziano Hosni Mubarak, accusato per l’uccisione di manifestanti della
rivoluzione avvenuta a gennaio 2011. È stata fissata l’apertura per i prossimi processi al 5
novembre prossimo.
Nella zona archeologica delle Piramidi nei pressi del Cairo, sono stati uccisi a colpi d’arma
da fuoco 2 agenti di polizia. Sono ancora sconosciuti gli assalitori, ma si suppone che siano
state 3 persone a sparare.
8 giugno:
Russia ed Egitto cominciano domani la fase principale delle loro prime manovre navali
congiunte recenti, in un ulteriore segno di ravvicinamento dei due Paesi.
Il Cairo sta rafforzando i propri legami con Mosca in seguito al deterioramento di quelli con
gli Usa innescato dalla deposizione del presidente Mohamed Morsi nel 2013 da parte delle
Forze armate guidate all'epoca dall'attuale capo di Stato, Abdel Fattah al Sisi.
17 giugno:
I giudici egiziani hanno ribadito la condanna a morte per Mohamed Morsi. La sua
condanna è solo l’inizio di una serie di sentenze e procedimenti che ancora lo riguardano,
infatti è già stato condannato a 20 anni di carcere ed è coinvolto in altri processi che
prevedono altre pene capitali.
LIBIA
5 giugno:
La polizia libica ha arrestato 441 migranti che progettavano di raggiungere
clandestinamente le coste dell’Europa meridionale. La notizia di tale operazione è stata
agevolata dalle denunce di abitanti di Tripoli.
12 giugno:
Sono stati rapiti 10 dipendenti del consolato tunisino a Tripoli, da parte di un gruppo
armato non identificato.
Il Ministero tunisino ha condannato questo atto che considera come un'aggressione alla
sovranità nazionale e una violazione del diritto internazionale e degli usi diplomatici che
garantiscono la sicurezza e l'inviolabilità delle missioni diplomatiche e consolari.
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15 giugno:
Il pentagono, con il contributo dei caccia F-15, ha ucciso una delle primule nere del
terrorismo islamico veterano di Al Qaida, ovvero Mokthar belmokhtar, denominato il
principe. È stato nella lista dei terroristi globali nemici degli Usa da oltre dieci anni, con
una taglia di cinque milioni di Dollari sulla testa. Il Governo libico di Tobruk dichiara che è
stato ucciso con diversi altri terroristi.
23 giugno:
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha espresso il suo apprezzamento
per il sostegno dell’Italia agli sforzi dell'organizzazione internazionale in Libia, e ha
"elogiato" l'Italia per il suo impegno nel salvataggio dei migranti.
TUNISIA
4 giugno:
Nella centralissima avenue Habib Bourguiba e nelle città di Tozeur e Tataouine ci sono
stati cortei di protesta al motto di “il popolo vuole il petrolio”.
Chiedono più ricerche petrolifere, più trivellazioni, più metano e greggio nella convinzione
che il sottosuolo del Paese sia ricco di giacimenti, che il Governo non sfrutti le risorse
nazionali e che se vi fossero più investimenti petroliferi si ridurrebbe quella condizione di
disagio sociale ed economico che costringe molti tunisini al dramma dell'emigrazione.
9 giugno:
Le forze speciali tunisine dell’antiterrorismo hanno arrestato otto persone con l’accusa di
pianificazione di atti terroristici a Mahdia. Gli otto sono implicati nell’incendio di un centro
commerciale e di numerose rapine in zona, effettuate con lo scopo di finanziare i viaggi
verso i territori jihadisti di Siria e Iraq.
Nelle alture del Monte Selloum, invece, sono stati scoperti due campi di addestramento
jihadisti. Immediato l’intervento dei gruppi antiterroristi che hanno provvisto al sequestro
di armi, munizioni ed altro materiale.
16 giugno:
Sarebbero stati liberati 5 dei 10 funzionari tunisini del consolato generale di Tripoli rapiti lo
scorso venerdì all'interno della sede diplomatica. Gli ostaggi liberati si trovano al momento
nella sede del consolato a Tripoli in attesa di far ritorno in Tunisia. Proseguono le trattative
per la liberazione dei restanti 5 ostaggi.
26 giugno:
Grave attentato sulla spiaggia di fronte a due hotel di lusso a Sousse, nel golfo di
Hammamet in Tunisia: 38 morti e 36 feriti, alcuni gravi, in buona parte stranieri, tre mesi
dopo il massacro del museo del Bardo a Tunisi, il 18 marzo, che aveva registrato 24 morti,
tra cui 4 italiani, e 45 feriti. Questa volta i luoghi scelti per il barbaro attacco a colpi di
kalashnikov sono due resort, 140 chilometri a sud della capitale, 94 da Hammamet. Uno
degli attentatori è stato arrestato, il secondo è stato ucciso in uno scontro a fuoco con la
polizia. Tra le vittime turisti di nazionalità britannica (almeno 5), tedesca, belga (4 feriti) e
francese, ma anche molti cittadini tunisini.
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ALGERIA
4 giugno:
L'Unione europea e l'Algeria "devono lavorare insieme per affrontare le sfide comuni"
nell'area del Mediterraneo, specie su fronti come "il terrorismo, le migrazioni, l'energia e la
situazione socio-economica". Questo quanto ha affermato Federica Mogherini, capo della
diplomazia Ue, al termine del Consiglio di associazione Ue-Algeria a Bruxelles. L'incontro,
al quale ha partecipato il Ministro degli esteri algerino, Ramtane Lamamra, è stato segnato
dalla firma del protocollo all'accordo di associazione bilaterale che consentirà agli algerini
di partecipare ai programmi euro-mediterranei, oltre che ad una ventina fra i programmi
chiave dell'Unione europea, inclusi quelli che assegnano i finanziamenti per le Pmi
(Cosme), per la ricerca (Horizon 2020), cultura e media (Europa creativa).
Fonti: Ansa; Ansamed; Il Sole24Ore; BBC World; Reuters; AlJazeera English, News
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