Statistica per il mercato del lavoro

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Statistica per il mercato del lavoro
Statistica per il mercato del lavoro
Anno: 1.o del Corso di Laurea Magistrale (CLM) in Relazioni di Lavoro (RL)
Semestre:
1.o [Periodo di svolgimento del corso: settembre – dicembre]
Docente:
Michele Lalla
Lezioni:
24 = 48 ore – 6 CFU (crediti formativi universitari)
Durata: 12 settimane – due lezioni per settimana
OBIETTIVI FORMATIVI DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA
L’insegnamento ha gli obiettivi di: (1) formare il linguaggio sottostante a quello del valutatore, e in un
certo senso anche a quello che tratta le relazioni di lavoro, che è basato sul linguaggio della ricerca
sociale; (2) fornire gli elementi basilari del processo d’indagine, come la misurazione, il questionario,
e il campionamento; (3) introdurre i concetti di statistica descrittiva, a livello elementare, coniugati
con gli indicatori del mercato del lavoro.
Il programma dell’insegnamento con informazioni dettagliate e il materiale integrativo è disponibile su
Dolly: http://dolly.economia.unimore.it
PREREQUISITI DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA
Si richiede la conoscenza dei concetti di probabilità e statistica almeno a livello pre-universitario; in
particolare, è utile conoscere i concetti di media, deviazione standard, varianza, correlazione, errore
standard di media e proporzione, intervallo di confidenza. Tali concetti si utilizzano nel
campionamento e nelle statistiche del mercato del lavoro.
CONTENUTI DEL CORSO
(I)
La logica della ricerca sociale. Termini del discorso: paradigmi, concetti, leggi, teorie.
Approcci paradigmatici: neopositivismo e interpretativismo declinati sia rispetto alle questioni
fondamentali (ontologia, epistemologia, e metodologia) sia rispetto alla ricerca qualitativa e
quantitativa. Processo di indagine. Due modi diversi di conoscere la realtà sociale.
(II) La traduzione empirica della teoria. Struttura tipo della ricerca quantitativa. Dalla teoria alle
ipotesi. Dai concetti alle variabili. Unità di analisi. Processo di misurazione: coerenza,
omogeneità, validità, attendibilità, precisione. Errori di rilevazione.
(III) Scale di misura. Misurazione. Caratteristiche del processo: unicità, omogeneità, coerenza,
validità, attendibilità, precisione. Mutabili e variabili. Scale qualitative (sconnesse, ordinate) e
quantitative (di intervalli, di rapporto, di conteggio). Strategie di costruzione degli strumenti di
misura. Scala di Likert. Scala di Thurstone. Differenziale semantico. Indicatori e indici e
relative trasformazioni.
(IV) Causalità e esperimento. Concetto di causa. Corroborazione empirica. Analisi della
covariazione e esperimento. Piani sperimentali nelle scienze sciali. Esperimento di laboratorio e
esperimento sul campo. Esprimenti e quasi esperimenti.
(IV) Tecniche di rilevazione. Intervista. Tipi di interviste: in profondità, informale, semistrutturata,
strutturata, telefonica. Indagine pilota. Questionario. Il tracciato record. La matrice dei dati.
Fonti per la ricerca. Sistema informativo e statistica. Le fonti statistiche ufficiali. L’uso dei
documenti.
(V) Disegni di campionamento. Popolazione, lista, censimento, e campionamento. Campionamento
casuale semplice. Dimensione campionaria. Campionamento sistematico. Campionamento
stratificato. Campionamento a grappoli. Indagini di opinione, elettorali, e di mercato. Indagini
longitudinali.
(VI) Mercato del lavoro. L’indagine delle forze di lavoro condotta dall’ISTAT. Gli indicatori
statistici del mercato del lavoro. Gli indicatori statistici degli incidenti sul lavoro. Metodologia
ESAW. Indicatori statistici del salario.
METODI DIDATTICI
L’insegnamento si sviluppa essenzialmente tramite lezioni frontali, che sono registrate e messe a
disposizione degli studenti che seguono il CLM in RL nella modalità formazione a distanza (FAD);
per giustificati motivi vi possono accedere anche gli studenti in presenza.
Il metodo seguito è il tradizionale “narrativo-esplicativo” coadiuvato dalla proiezione di schemi e
tracce tramite computer e proiettore.
L’esercitazione sulla costruzione del questionario, tramite il prodotto “Lime Survey”, richiede due/tre
lezioni svolte in laboratorio informatico.
Le esercitazioni sulle tecniche di campionamento si svolgono in aula con il metodo tradizionale
“esplicativo-risolutivo”.
Si terrà una lezione specifica sulle ordinarie abilità comunicative, scritte e orali; in particolare, sulle
regole di scrittura di una tesi di laurea.
Attività interattiva svolta in aula
Per valutare le abilità comunicative scritte e orali si prospetterà i frequentanti anche una attività in aula
e fuori dell’aula nella quale i discenti dovranno: (a) selezionare un articolo o saggio da una
rivista/libro; (b) elaborare un riassunto scritto del saggio in uno due pagine; (c) esporre il suo
contenuto in dieci minuti, ai colleghi e al docente.
Il docente proporrà alcuni articoli contenenti argomenti del corso per un approfondimento e per
sfruttare meglio il tempo impiegato in questa attività consiglia di effettuare una scelta in questa
direzione.
Riferimenti per selezionare l’articolo da esporre
[1] Campostrini, S., Ghellini, G., & Tuzzi, A. (2015). Con senso di misura. Riflessi statistici da
alcuni allievi di Lorenzo Bernardi. Padova, IT: CLEUP.
[2] Sociologia e ricerca sociale, rivista: anni 2013-2015.
[3] Polis, rivista: anni 2013-2015.
È possibile selezionare gli articoli anche da altre riviste nello stesso periodo temporale: sociologia,
rassegna italiana di sociologia, psicologia sociale; o riviste internazionali (come: Quality and
Quantity, American Journal of Sociology, European Journal of Sociology).
Il titolo selezionato deve essere comunicato al docente per evitare sovrapposizioni con altri studenti e
deve essere di circa 20 pagine almeno.
VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
L’esame è di tipo orale svolta in forma scritta e si tiene in un’aula: è obbligatoria per tutti. La scelta
dello scritto consente: (a) la riduzione della durata complessiva dell’esame, (b) una valutazione piú
accurata perché si possono porre piú domande per l’aumento del tempo di esame per il singolo
esaminando, (c) lo svolgimento di esercizi di statistica, (d) la valutazione delle capacità di scrittura, (e)
la preparazione di piú compiti al fine di coprire con le domande tutto il programma. Il testo di esame
contiene 12-14 domande aperte sugli aspetti teorici discussi in classe per un punteggio totale parziale
di 19-22/30 e 3-4 esercizi numerici sul campionamento e sugli indicatori del mercato del lavoro per un
punteggio totale parziale di 12-9/30, sicché il punteggio totale del compito è 31-32/30.
La prova di esame scritto si svolge in cento minuti.
Si nota, poi, che gli esercizi sul campionamento sono simili a quelli forniti nel materiale integrativo e,
comunque, si riducono all’applicazione di semplici formule. Ne consegue che, in generale,
(1) la prova integrativa orale non è ammessa, perché l’orale è quello che è stato già svolto in sede di
esame scritto; infatti, nel compito d’esame circa 11-13 domande su 18-19 sono di teoria;
(2) il voto è quello dello scritto e la soglia minima per superare l’esame è 18, come al solito; quindi
non esistono prove parziali e nell’appello successivo si ripete l’esame per intero;
(3) la prova orale può essere richiesta dal docente sulla base di qualche ragione emersa nella
correzione/discussione del compito.
Le attività svolte in aula saranno valutate con un punteggio (bonus), valido solo nella prima sessione
(invernale) di esami dello stesso anno di corso, che si aggiunge al risultato dello scritto di circa due/tre
punti.
Nota sulla modalità di valutazione
Il tipo di prova non consente la circolazione di un compito come esempio perché, in genere, non si
dànno in anticipo le domande alle quali si deve rispondere. In sede di esame vi saranno diversi tipi di
compiti; uno di questi verrà presentato a lezione con opportune modalità.
Chi non segue può recarsi nell’ufficio del docente in orario di ricevimento per avere ragguagli e
accedere alla visione del compito, che è uno di quelli forniti all’esame.
TESTI DI RIFERIMENTO PER L’ATTIVITÀ DIDATTICA
[1] Corbetta P. (2014). Metodologia e tecniche della ricerca sociale, il Mulino, Bologna.
[2] Lalla M. (2016). Materiale integrativo del corso, documenti in PDF su dolly.
Nota sui testi di riferimento per l’attività didattica
Il testo completo del Corbetta sopra citato, un volume di oltre 600 pagine, ai fini del corso, può essere
sostituito con due volume separati, contenenti quasi tutte le parti di interesse:
[1a] Corbetta P. (2015). Metodologia e tecniche della ricerca sociale - I. I paradigmi di riferimento,
il Mulino, Bologna.
[1b] Corbetta P. (2015). Metodologia e tecniche della ricerca sociale - II. Le tecniche quantitative, il
Mulino, Bologna.
Eventuali testi alternativi saranno forniti a lezione.
Nota sul materiale didattico integrativo
Si seguiranno con una certa fedeltà i testi di riferimento (Corbetta, 2014) per la parte di metodologia
della ricerca sociale. Il materiale integrativo, che concerne il campionamento statistico e qualche
argomento non presente nei testi adottati, è disponibile su dolly del Dipartimento di Economia «Marco
Biagi»: http://dolly.economia.unimore.it
Si precisa che il materiale integrativo può non riportare qualche concetto espresso a lezione e non
presente nei libri di testo, ma i riferimenti specifici sono espressamente indicati nelle note del
programma dettagliato (v. infra).
English corresponding books
[1] Bailey K. D. (1994). Methods of Social Research, The Free Press, New York. Tr. it. (1995).
Metodi della ricerca sociale, il Mulino, Bologna.
[2] Cochran W. G. (1977). Sampling Techniques, 3.rd Edition, John Wiley & Sons, New York.
[3] Borjas G. J. (2005). Labor Economics, McGraw-Hill, New York.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
(1) Conoscenza e capacità di comprensione
Tramite lezioni in aula, letture guidate e discussioni lo studente apprende:
(a) l’identificazione delle fasi del processo di ricerca,
(b) la valutazione degli strumenti di misura dei concetti,
(c) la preparazione di un questionario,
(d) l’individuazione delle scale adatte alle variabili nel questionario,
(e) la determinazione della dimensione di un campione e sua allocazione negli strati,
(f) l’uso di alcune statistiche elementari del mercato del lavoro.
(2) Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Tramite gli esercizi svolti dal docente in aula e le esercitazioni in laboratorio informatico, lo studente
può applicare i concetti appresi, anche in un contesto lavorativo:
(a) nella costruzione di un questionario che si può compilare in linea (‘online’);
(b) nella stima di una dimensione campionaria;
(c) nella selezione di un tipo di campionamento elementare adeguato;
(d) nel calcolo di un indicatore elementare del mercato del lavoro.
(3) Autonomia di giudizio
L’obiettivo formativo del corso è la conoscenza elementare del linguaggio di base usato nel metodo
della ricerca sociale, sicché l’autonomia di giudizio è limitata a:
(a) difficoltà operativa nella misurazione dei concetti;
(b) valutazione critica della scelta delle scale di misura;
(c) alcuni aspetti nella formulazione del questionario.
(4) Abilità comunicative
Le capacità comunicative nella presentazione dei concetti, dei problemi, e dei dati con uno stile
efficace e conciso con i pari, i supervisori, e i clienti saranno verificate:
(a) nella scrittura e esposizione della tesina (per i frequentanti),
(b) nella prova finale, che è scritta (per tutti).
(5) Capacità di apprendimento
Le attività descritte, in particolare l’esposizione in aula, come le esercitazioni, consentono di acquisire
gli strumenti metodologici indispensabili per provvedere autonomamente a un adeguato
aggiornamento.
NOTE ORGANIZZATIVE
1. Per sostenere “Metodi statistici per la valutazione”
Gli studenti di RL devono contattare il docente, come indicato dai regolamenti.
2. Validità del programma
Tale programma è valido per tutti gli studenti di RL di tutti gli AA (Anni Accademici). Vi è stata
l’aggiunta di un capitolo (il IV) del testo adottato (Corbetta, 2014), ma si sono ridotte altre parti
contenute nel programma degli AA precedenti: la teoria della decisione, l’analisi dei bisogni, la
valutazione che non fanno piú parte del programma.
3. Transitorio
Nell’AA 2015/2016 il corso è stato mutuato, per l’ultima volta, dagli studenti del Corso di Laurea
Magistrale (CLM) in Economia e Politiche Pubbliche (EPP): Statistica sociale (9CFU). Gli studenti
del CLM in EPP fanno riferimento al programma di quell’anno, ma se vogliono, su richiesta
possono anche adottare il presente programma per i 6CFU; mentre rimane immutato il
programma di laboratorio per i restanti 3CFU.
NOTE SUL PROGRAMMA DETTAGLIATO
Gli argomenti della scheda della struttura del corso saranno trattati seguendo il libro adottato.
Si nota che l’indicazione esatta del materiale da studiare, dalla p-esima riga di pagina x alla q-esima
riga di pagina y, non potrà essere soddisfatta completamente. Si ricorda che i dottori iscritti a un
CLM dovrebbero essere in grado di evincere da soli cosa, come, e quanto studiare, stabiliti gli
argomenti e i riferimenti bibliografici.
CAPITOLI DEL CORBETTA DA STUDIARE E COME
Capitoli I, II (§3, §4; lettura del §1 e del §2), III, IV, V, VI. Sono i capitoli da studiare ponendo
l’attenzione sui concetti chiave segnalati nel programma.
Capitolo VII (§1, §3, §6. Lettura del §2 e del §5).
Capitoli VIII, X, XI, XII. Lettura (L) e riduzione a una estrema sintesi definitoria.
Capitoli IX. I concetti in esso contenuti sono riportati e approfonditi Lalla (2016).
Il programma seguente è strutturato in Unità Didattiche (UD). Ogni UD corrisponde a due ore di
lezioni accademiche. L’elenco segue l’ordine presunto di esposizione degli argomenti. Ogni UD
contiene elementi coerenti con il titolo, sicché può accadere che un argomento di una data UD
possa essere terminato nell’unità successiva o, viceversa, il primo della successiva possa essere
anticipato nella data UD. Infatti, nell’AA 2016-2017 si sono aumentate le ore di lezione (da 42 a 48
ore) e si è soppressa la condivisione con “Statistica sociale”; pertanto, non vi è esperienza diretta e le
indicazioni sono piú approssimative.
RL – Struttura del corso in Unità Didattiche (UD)
UD
UD1
Titolo
Processo di
ricerca
UD2
Paradigmi della
ricerca sociale
UD3
Indagine
quantitativa e
qualitativa
UD4
Misurazione 1.
Validità
UD5
Misurazione 2.
Attendibilità.
Scale nominali
UD6
Misurazione 3.
Scale ordinali
UD7
Misurazione 4.
Scale a intervalli
e metriche.
UD8
Causalità e
esperimento 1
UD9
Causalità e
esperimento 2
UD10 Intervista 1.
I. in profondità
UD11 Intervista 2.
I. informale,
semi-strutturata
Descrizione argomenti
Ore
Presentazione del corso. Indagine scientifica. Linguaggio. Paradigmi.
2
Concetti. Proposizioni. Teorie. Induzione. Deduzione.
Generalizzazione. Spiegazione e previsione. Tre questioni di fondo:
ontologia, epistemologia, metodologia.
Rif. Corbetta: cap. I; cap. III (§3).
Il paradigma neopositivista. Il paradigma interpretativista. Processo
2
di indagine: strutturazione del lavoro, raccolta dei dati, elaborazione
dei dati, presentazione dei risultati.
Rif. Corbetta: cap. II; cap. III (§1).
Indagine quantitativa e indagine qualitativa a confronto, rispetto alle
2
fasi del processo di indagine. La presentazione dei risultati: logicadeduttiva e narrazione-induttiva. La redazione del rapporto di ricerca
e della tesi di laurea. Regole e specificità del processo di scrittura dei
documenti.
Rif. Corbetta: cap. II. Eventuali Schemi del Docente (ESD)
Dalla teoria alle ipotesi (III.§2). Processo di misurazione: univocità,
2
coerenza, validità, riproducibilità, precisione. Approcci: teoria
classica, teoria emergente, operazionismo. Validità e procedure di
convalida: a vista, mediante criterio, per costruzione (III.§9).
Rif. Corbetta: cap. III (§2, §9). ESD
Attendibilità e procedure di verifica: test-retest, misure contestuali
2
(test paralleli, test seriali), misure di coerenza interna (alfa di
Cronbach). Tipi di scale: qualitative (sconnesse e ordinate) (a),
quantitative (di intervalli, di rapporto, di conteggio) (b). Scala
nominale: caratteristiche, proprietà, relazione di coincidenza, e
costruzione.
Rif. Corbetta: cap. III (§4, §5, §6, §9); cap. VII (§1, §2Lett.).
Scala ordinale: caratteristiche, proprietà, relazione di precedenza, e
2
(c)
costruzione. Graduatorie per somma. Scala di Likert : procedura di
costruzione, assunti, e problemi. Differenziale semantico.
Rif. Corbetta: cap. III; cap. VII (§3, §6).
Scala a intervalli: caratteristiche, proprietà e costruzione. Scala di
2
Thurstone (d): procedura di costruzione e assunti. Scale di Likert e di
Thurstone: un esempio di applicazione. La scala di rapporti (o
cardinale o metrica). Indicatori (e) e indici: proprietà e trasformazioni
numeriche. Narrazione e misurazione.
Rif. Corbetta: cap. III (§7, §8), cap. XIII (§11).
Concetto di causa. Verifica empirica della relazione causale.
2
Esperimento nelle scienze sociale.
Rif. Corbetta: cap. IV (§1, §2, §3, §4).
Esperimenti di laboratorio e esperimenti sul campo. Disegni e schemi
2
sperimentali. Esperimenti e quasi-esperimenti. Vantaggi e limiti
dell’esperimento.
Rif. Corbetta: cap. IV (§5, §6, §7).
La raccolta dei dati: l’intervista, l’uso dei documenti, l’osservazione,
2
la sperimentazione, la simulazione. L’intervista: caratteristiche,
definizione, e ruoli degli attori. L’intervista in profondità.
Rif. Corbetta: cap. VIII; cap. X; cap. XI; cap. XII.
Intervista informale. Intervista semi-strutturata. Intervista strutturata.
2
Questionario. Indagine pilota. La tecnica dell’imbuto. Domande filtro
e salti condizionati. Ordine delle domande. Risposte seriali in batterie
e strutturata
UD12 Intervista 3
UD13 Intervista 4
UD14 Intervista 5
UD15 Intervista 6
UD16 Campionamento
1. Introduzione
UD17 Campionamento
2. Casuale
semplice
UD18 Campionamento
3. Sistematico
UD19 Campionamento
4. Stratificato
UD20 Campionamento
5.
A grappoli
UD21 Campionamento
6.
Nel tempo
UD22 Indicatori
mercato del
lavoro 1
di domande.
Rif. Corbetta: cap. V; cap. VI; cap. XI.
Disposizione grafica per la rilevazione: dati qualitativi sconnessi, i
dati qualitativi ordinati (termometro di sentimenti), dati quantitativi
raggruppati per intervalli e non raggruppati. Lettera e stili di
presentazione. Domande filtro e salti condizionati. Ordine delle
domande. Risposte seriali in batterie di domande. Questionario
postale: vantaggi e svantaggi. Questionario telefonico.
Classificazione rispetto alla strumentazione ausiliaria: PAPI, CATI,
CAPI, CASI.
Rif. Corbetta: cap. V, cap. VI.
Matrice dei dati. Libro dei codici. Tracciato record. Formati.
Questionario e modalità di risposta.
Rif. Corbetta: cap. V, cap. VI, cap. XIII (§1, §2).
Esercitazione in «Laboratorio informatico» con LimeSurvey.
[L’ordine dell’unità dipende dalla disponibilità del laboratorio]
Esercitazione in «Laboratorio informatico» con LimeSurvey.
[L’ordine dell’unità dipende dalla disponibilità del laboratorio]
Campionamento: popolazione e campione, unità statistica,
censimento e campionamento. La lista o base campionaria. Gli errori
nelle indagini campionarie: autoselezione, distorsione da selezione
degli intervistatori. I parametri oggetti di indagine: media,
percentuale, totale, deviazione standard, varianza, coefficiente di
variazione, correlazione.
Rif. Lalla: cap. 1. Corbetta: cap. IX.
Il problema della stima: il principio di corrispondenza.
Campionamenti non probabilistici e probabilistici. Piano di
campionamento. Il campionamento casuale semplice senza
reimmissione (CCS-SR). Stimatore della media. Varianza dello
stimatore della media. Confronto CCS senza reimmissione e CCS con
reimmissione (CCS-CR). Stima della dimensione campionaria:
carattere binario o dicotomico.
Rif. Lalla: cap. 1. Corbetta: cap. IX.
Stima della dimensione campionaria: carattere continuo. ESERCIZI.
Campionamento sistematico: passo di campionamento, proprietà
della media. Confronto tra CCS-SR e C-Sistematico o Deff. Il
problema del resto.
Rif. Lalla: cap. 1, cap. 2. Corbetta: cap. IX.
Il metodo degli intervalli frazionari. Il metodo circolare.
Campionamento stratificato: allocazione proporzionale e ottimale di
Neyman.
Rif. Lalla: cap. 2, cap. 3. Corbetta: cap. IX.
Esercizi sul campionamento stratificato. Campionamento a grappoli
con esercitazione.
Rif. Lalla: cap. 3, cap. 4. Corbetta: cap. IX.
Campionamenti non probabilistici. Indagini dei fenomeni nel tempo.
Obiettivi delle stime. Indagini ripetute, indagini panel rotante,
indagini split panel, indagini panel, indagini retrospettive. Limiti e
proprietà.
Rif. Lalla: cap. 5. Corbetta: cap. IX.
Indicatori di mancate risposte. La rilevazione continua delle forze di
lavoro (RCFL): struttura dell’indagine, definizioni. Indici statistici
per descrivere le forze di lavoro (TA, TO, TD, TF, TL, T-Dipl, TIA,
TIG).
2
2
2
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2
2
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2
2
2
UD23 Indicatori
mercato del
lavoro 2
UD24 Riepilogo
Totale
Rif. Lalla: cap. 5.
Indici statistici per descrivere le popolazioni (II, IV, IR) le forze di
lavoro (U1-U7). Metodologia ESAW. Gli indicatori statistici degli
incidenti sul lavoro. Gli indicatori statistici del salario. Eventuali
esercizi di ripasso sul campionamento
Rif. Lalla: cap. 5. Lalla: altro materiale integrativo.
Lezione di riepilogo che può essere utilizzata anche per il
completamento del programma o per la presentazione e discussione
delle tesine.
2
2
48
(a) Guidicini P. (1971). Manuale della ricerca sociologica, Franco Angeli, Milano.
(Si è cita la versione vecchia perché è presente in Biblioteca “Sebastiano Brusco” del Dipartimento di
Economia “Marco Biagi”. È sufficiente il capitolo 10; in particolare, si veda da §10.1 a §10.8). Qui
sono riportate con chiarezza le proprietà di coincidenza e precedenza, che si devono sapere per
l’esame. In tale testo vi sono anche gli assunti della scala di Thurstone, ma mancano gli assunti e i
problemi della scala di Likert, per questi si rinvia alla nota (c), e manca la procedura di costruzione
della scala di Thurstone, per questa si rinvia a Phillips B.S. (1971) o a Bailey K.D. (1994) indicati
nella nota (d).
(b) Ricolfi L. (1985). Operazioni di ricerca sociale, Rassegna Italiana di Sociologia, XXVI, 2, pp.
189-227. Riprodotto in Cardano M., Miceli R. (1991), Il linguaggio delle variabili, Rosenberg &
Sellier, Torino, pp. 195-234.
Tale articolo approfondisce molto il problema e va oltre gli obiettivi del corso. Si segnala per eventuali
interessati all’argomento. Un riferimento alternativo, orientato alla didattica, è Del Vecchio (1995),
cap. II, pp. 31-52 [indicato in nota (e)], ma va sempre oltre gli obiettivi del corso. Anche Phillips B.S.
(1971), indicato in nota (d), può fornire indicazioni utili nella direzione piú adeguata al corso.
(c) Lalla M. (2003). La scala di Likert per la valutazione della didattica, Rivista Italiana di Economia
Demografia e Statistica, LV (4), pp. 149-175: ai fini dell’esame e del corso è sufficiente il §2.
Diversamente, si veda
Marradi A. (2002). Le scale di Likert e la reazione all’oggetto, in Marradi A., Gasperoni G.,
Costruire il dato 3, Franco Angeli, Milano, pp. 15-52. Anche questo capitolo è molto interessante, ma
va oltre gli scopi del corso: si cita per gli interessati a approfondire l’argomento.
(d) Le informazioni sulla scala di Thurstone si trovano in Guidicini (1971), opera citata nella nota (a).
Si può consultare anche
Marradi Alberto (1984), Concetti e metodo per la ricerca sociale, La giuntina, Firenze.
Molto interessante è l’esposizione di
Phillips B.S. (1971), Social Research: Strategy and Tactics¸ II ed., Macmillan, New York; trad. it.
(1972), Metodologia della ricerca sociale¸ il Mulino, Bologna.
Una buona e sintetica descrizione si trova anche in
Bailey K. D. (1994). Methods of Social Research, The Free Press, New York. Tr. it. (1995). Metodi
della ricerca sociale, il Mulino, Bologna, pp. 405-407.
Gli ultimi tre testi riportano bene la costruzione e non riportano gli assunti, che si devono sapere;
invece il primo (Guidicini 1971) descrive meno bene la costruzione, ma contiene gli assunti. Forse, per
la scala di Thurstone si metteranno a disposizione i lucidi.
(e) Del Vecchio F. (1995). Scale di misura e indicatori sociali, Cacucci editore, Bari, cap.VI, pp. 117147. Anche questo riferimento bibliografico è interessante, ma va oltre gli scopi del corso: si cita per
gli interessati a approfondire l’argomento.